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Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico FENOMENI GRAVITAZIONALI I moti dei corpi celesti e la ricostruzione della teoria gravitazionale Andrea Fubini Liceo Scientifico Rodolico - FIRENZE Laboratorio del Sapere Scientifico / FEMS Collocazione del percorso nel curricolo verticale* Prima: Cinematica del punto materiale (biennio) Leggi della dinamica (biennio) Leggi di conservazione (prima parte della 3a) Dopo: Energetica e termodinamica (seconda parte della 3a) * è necessario precisare che la sperimentazione del percorso così come descritto è stata eseguita in una classe terza del vecchio ordinamento in cui gli studenti non avevano affrontato la fisica al biennio e l'orario curricolare era di 2 ore settimanali. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Obiettivi essenziali Sviluppo delle capacità di osservazione; sviluppo della capacità di astrazione e formalizzazione di fenomeni osservati; comprensione dei modelli fisici come strumenti interpretativi della natura. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Approccio metodologico L'approccio utilizzato è stato quello epistemologico: – ricostruzione della teoria a partire dall'osservazione diretta o indiretta dei fenomeni anziché spiegazione dei fenomeni come applicazione delle leggi fisiche; – divisione netta tra un approccio di tipo empirico all'osservazione (quasi naturale per gli studenti ed inevitabile all'inizio) e un approccio di tipo scientifico. Chi osserva? Cosa cerca? Con quali strumenti? Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Materiali e strumenti – Macchine fotografiche con cavalletto – Lavagna interattiva multimediale – Programma open source “Stellarium” http://www.stellarium.org/it/ – Applet per la simulazione del modello tolemaico http://astro.unl.edu/naap/ssm/animations/ptolemaic.swf – Riproduzione delle fasi venusiane osservate da Galileo Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Ambienti – Aula dotata di LIM – Ambienti esterni scelti dagli studenti per l'osservazione di Marte e della Luna Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Tempi – Individuazione del gruppo classe: 1h – Progettazione dettagliata: 6h – Attuazione: 14h in classe (verifiche comprese) oltre al numero di ore di osservazione del cielo e rielaborazione delle immagini, differente per ogni gruppo di studenti (in media, 6h) – Documentazione: 12h Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Preparazione Osservazione del moto di Marte Ho chiesto agli studenti di fotografare ogni notte il pianeta Marte da marzo fino a fine aprile. Con l'ausilio del software Stellarium ho mostrato come riconoscere il pianeta nel cielo osservando che si trovava nella costellazione del Leone vicino a due stelle abbastanza luminose (Regolo e Algieba), che ho suggerito di inserire sempre nell'inquadratura della foto. Prima di dare questo suggerimento ho però dato delle indicazioni più generiche seguite da una riflessione sul ruolo dello sperimentatore e della necessità di sapere cosa si cerca e quindi di come si osserva un dato fenomeno. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Preparazione Osservazione del moto di Marte Foto scattata il 28 Marzo 2012 dalla studentessa Giulia. Si riconoscono Marte (sulla sinistra) e tre stelle della costellazione del Leone, dal basso verso l'alto: Regolo, -Leo, Algieba. Descrizione del percorso Lezione 1 [1h] Nella prima lezione i singoli studenti o i gruppi hanno esposto i loro lavori mostrando le foto effettuate. È subito stato chiaro come la distanza di Marte dalle stelle variasse. Ho condotto la lezione attraverso delle “domande guida”. Come varia? Gli studenti si sono accorti che Marte nelle foto scattate prima di Pasqua si avvicinava a Regolo, mentre nelle foto scattate in tempi successivi vi si allontanava. Come facciamo a essere sicuri di ciò? Cosa possiamo misurare? Per gli studenti passare dall'osservazione qualitativa a quella quantitativa ha sicuramente presentato le maggiori difficoltà. Alla fine guidati anche da me abbiamo stabilito di prendere una “unità di misura astronomica” che veniva suggerita dalle foto: la distanza tra Regolo e Algieba e misurare così la distanza di Marte da Regolo. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 1 [1h] Per finire la lezione ho chiesto agli studenti quali fenomeni periodici osserviamo abitualmente nel cielo (avevamo già affrontato l'argomento in occasione dell'introduzione allo studio del moto circolare uniforme). Sono venuti fuori i seguenti moti: Moto periodico del Sole lungo l'eclittica Moto periodico della Luna (presenza delle fasi) In quale fase è possibile osservare la Luna la mattina dopo l'alba e quando la sera prima del tramonto? Nessuno mi ha saputo rispondere... Moto di rotazione delle stelle attorno alla Stella Polare, in senso antiorario Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 2 [1.5h] Sistema geocentrico come modello interpretativo dei fenomeni celesti osservati: moto apparente del Sole, fasi lunari e il moto diuturno delle stelle. La prima difficoltà è stata incontrata quando si è provato a spiegare il moto retrogrado di Marte:modello tolemaico come soluzione. Simulazione del modello mediante un applet. Fasi lunari: altri pianeti possono mostrare un fenomeno simile? La risposta è stata affermativa, ma, dato la dimensione apparente dei pianeti, è impossibile vedere tali fasi ad occhio nudo. Ho quindi proposto di compiere la stessa osservazione compiuta da Galileo e puntare il nostro “cannochiale” (i.e. Stellarium) su Venere. Abbiamo osservato che il pianeta mostra delle fasi del tutto analoghe a quelle lunari. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 2 [1.5h] Quando si può osservare Venere? Per rispondere a questa domanda abbiamo fatto un po' di “prove”, l'uso del computer ci permette infatti di velocizzare la parte osservativa. È risultato che Venere è visibile a ovest poco dopo il tramonto o a est poco prima dell'alba. In altre parole Venere ed il Sole sono sempre vicini nel cielo e questo all'interno del modello tolemaico era descritto dal fatto che il centro dell'epiciclo si trovasse nel punto di intersezione tra il deferente e la congiungente tra la Terra e il Sole. Secondo il modello tolemaico, osservando Venere, che tipo di fasi si sarebbero viste? Riflettendo a questa domanda i ragazzi hanno capito l'incociliabilità tra l'osservazione e la predizione del modello. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 3 [1.5h] Da Tycho Brahe a Keplero Il metodo sperimentale di Tycho Brahe Leggi di Keplero come interpretazione geometrica delle osservazioni di Tycho Brahe Compito per gli studenti: riformulare le leggi di Keplero nel caso di orbite circolari usando il linguaggio e le grandezze cinematiche studiate Compito per gli studenti: le leggi di Keplero elaborate proprio per descrivere il moto retrogrado di Marte così come osservato, riescono a raggiungere l’obiettivo? Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 4 [1.5h] Da Keplero a Newton In questa lezione ho voluto verificare quanto gli studenti avessero rielaborato e fatto propri i contenuti del corso fin qui trattati. Così ho chiamato alla lavagna una studentessa (Eva) che aveva sempre mostrato interesse per la materia oltre a capacità critiche e di sintesi molto buone. È stata questa la metodologia di cui mi sono servito per predisporre la classe, alla ricostruzione del nucleo teorico del percorso: ogni domanda rivolta alla studentessa era in realta' rivolta a tutta la classe che ha partecipato discutendo con me e con lei, richiedendo chiarimenti o suggerendo le risposte. In dettaglio, dopo aver ripercorso le tre leggi di Keplero e partendo da queste, ho guidato la classe verso l’interpretazione dei moti gravitazionali (secondo l'ipotesi semplificatrice delle orbite circolari) per mezzo dei principi della dinamica, ipotizzando quindi una forza esercitata dal Sole sul pianeta. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 4 [1.5h] Da Keplero a Newton Successivamente, attraverso un momento frontale, ho ripercorso i principali passaggi logico-formali affrontati: il moto dei pianeti approssimato come circolare uniforme (prima e seconda legge di Keplero), è quindi un moto accelerato; quale forza causa tale accelerazione? come deve dipendere dal raggio dell'orbita per soddisfare la terza legge di Keplero? come entra il terzo principio della dinamica? La costante che appare nella terza legge di Keplero da quali grandezze dipende? Qual è la differenza tra il modello di Keplero e quello newtoniano nell'interpretazione dei moti gravitazionali? Citazione da Feynman: “Fin qui Newton non aveva detto niente di nuovo, perché aveva solo affermato due cose che Keplero aveva già detto in un linguaggio diverso.” Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 5 [2h] La legge di gravitazione è universale: un paradigma del pensiero scientifico moderno Come misurare l'accelerazione centripeta del moto (supposto circolare) di rivoluzione lunare? Come misurare di quanto “cade” la Luna verso Terra in un secondo? La prima questione che ho sollevato è stata proprio quella terminologica: cosa vuol dire che la Luna “cade”? Alcuni studenti della classe hanno dato delle risposte intuitive e allo stesso tempo imprecise e confuse. Per sistematizzare il concetto ho mostrato come, e sotto quali condizioni, l'equazione di una circonferenza si possa approssimare a quella di una parabola; tale processo di approssimazione è sicuramente stato uno dei punti più ostici per i ragazzi e ho dovuto ricorrere a vari esempi numerici. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Descrizione del percorso Lezione 6 [2h] La legge di gravitazione è universale: un paradigma del pensiero scientifico moderno Conoscendo le misure del periodo di rivoluzione lunare e della distanza media Terra-Luna abbiamo così potuto ricavare la misura della “caduta” della Luna verso la Terra in un secondo, confrontandola con quella di una “mela” a parità di tempo. Il risultato di questa misura ci ha permesso così di confermare l'ipotesi dell'universalità della legge di gravitazione. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Verifiche A causa di alcune lezioni perse nel mese di maggio, non ho potuto effettuare una verifica scritta su questo modulo. I feedback sul lavoro proposto sono quindi ottenuti con: A) verifiche orali, B) rielaborazione dei contenuti proposti, da parte di due studenti (Eva e Matteo) attraverso delle note per la classe; il risultato è stato pubblicato sul sito della scuola. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Verifiche esempi / 1 Ecco alcuni esempi di domande che in seguito ho riproposto in alcune verifiche scritte, anche in altre classi che hanno seguito un percorso simile. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Verifiche esempi / 2 Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Risultati Le verifiche sono state mediamente positive, anche se il livello di approfondimento che gli studenti sono riusciti a raggiungere non sempre si è dimostrato adeguato. Credo sia interessante osservare come la maggior parte degli studenti durante le verifiche orali abbia saputo interpretare il moto retrogrado di Marte più facilmente attraverso il sistema tolemaico piuttosto che attraverso le leggi di Keplero. Questo pero' è stato un ulteriore argomento di riflessione che ho proposto alla classe. La difficoltà maggiore è risultata essere l'acquisizione di una visione globale della panoramica proposta. A parte rari casi, anche gli studenti più preparati si soffermavano sui singoli passaggi logici perdendo di vista il panorama di riferimento. La cosa è probabilmente dovuta allo scarso tempo di assimilazione che i ritmi scolastici hanno permesso. Su 28 studenti, la valutazione media alla fine delle verifiche orali su questo argomento è stata circa 6.5: le insufficienze sono state sette, di cui tre lievi; cinque sono stati i voti dall'8 in su. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Valutazione dell’efficacia / 1 Il percorso proposto ha sicuramente creato aspettative e interesse nella classe anche se non in modo omogeneo e uniforme: gli studenti hanno apprezzato la parte osservativa che è stata vissuta non solo come un semplice compito scolastico. C'è stato chi ha approfondito il proprio interesse per la fotografia e chi ha usato l'osservazione del cielo come un momento di socializzazione. Le foto scattate sono state anche un modo per coinvolgere la parte della classe che per problemi pratici o per scarso interesse o scarsa determinazione non aveva svolto l'osservazione nel modo richiesto. Sicuramente le foto dei compagni sono risultate agli occhi della classe più “attendibili”, “reali” e “descrittive” di quelle che è possibile trovare su un libro di testo o su internet. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Valutazione dell’efficacia / 2 Il percorso effettuato, partendo da semplici osservazioni degli astri e passando per alcuni richiami storici ai lavori di Keplero e di Newton, ha permesso di ottenere la legge di gravitazione universale restituendo alla forza gravitazionale una particolare centralità all'interno della dinamica ed evitando il rischio di vederla considerata “corpo estraneo” introdotto di sfuggita magari tra la forza elastica e quella di attrito. La difficoltà maggiore è stata quella di fornire agli studenti una trattazione organica e compatta. Infatti sono stati pochi gli studenti capaci di orientarsi all'interno dei diversi contenuti affrontati, inquadrandoli in una “narrazione”. Due sono le cause che sono riuscito a individuare. Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS Valutazione dell’efficacia / 2 1. Ho cercato di mantenere sempre alto il livello dialettico, cercando le risposte come sintesi della discussione che si sviluppava in classe. Questo da un lato è stato sicuramente stimolante, dall'altro ha messo in difficoltà tutti quegli studenti abituati ad attendere la risposta da imparare e ha reso le lezioni un po' dispersive. 2. Il percorso è stato “compresso” in circa 9 ore, verifiche escluse (cioè circa un mese e mezzo tra interrogazioni, giorni di vacanza, ecc.): questo tempo è risultato sufficientemente lungo da rendere più complicato seguire il filo della trattazione ma, al tempo stesso, troppo corto per permettere un‘adeguata assimilazione dei contenuti. Relativamente a quest'ultimo punto è necessario constatare come nella terza classe del liceo scientifico del nuovo ordinamento, questa problematica sarà sicuramente molto meno rilevante, sia per il fatto che gli studenti affrontano la fisica già al biennio, sia per il maggior numero di ore settimanali (50% in più). Andrea Fubini - LS Rodolico – LSS / FEMS