Coordinamento Ligure Studi Militari - Società Italiana di Storia Militare

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Coordinamento Ligure Studi Militari - Società Italiana di Storia Militare
Storia del Coordinamento Ligure
Studi Militari
Il Coordinamento Ligure Studi Militari (C.L.S.M), anche se le prime attività
iniziarono nel 1989, fu fondato nel
1991. Il C.L.S.M. è considerate la più
importante Associazione ligure operante nella Cultura Militare.
Il C.L.S.M. fu fondato per iniziativa
di alcuni appassionati intenzionati a
fondare la sezione genovese del
“Gruppo di studio delle fortificazioni
moderne” (GSFM). Dopo che alcuni
contatti, fu rifiutata la possibilità di creare l‟auspicata sezione genovese del
GSFM, finì per imporsi l'idea di creare
ex-novo un‟associazione. Ciò portò alla costituzione dell‟autonomo C.L.S.
M.: questa nuova organizzazione, per
reazione, ha assunto un carattere di
apertura a tutti gli appassionati di qualunque branca della cultura militare.
Ai cultori delle fortificazioni si sono
aggiunti non solo modellisti, esperti e
collezionisti di militaria, proprietari di
veicoli storici ex-militari, uniformologi,
specialisti in medaglie e distintivi, ma
anche appassionati di ricerche più “nobili” come Storia militare, strategia, politica militare, marketing (socioistituzionale, per le FF.AA., e industriale, per lo specifico "comparto"), guerra
psicologica, storia industriale e tecnologica ed altri settori di ricerca.
Il C. L. S. M., come dichiarato dal suo
nome, è infatti un’associazione che ha come suo fine statutario la valorizzazione di
ogni aspetto e potenzialità della cultura
militare ligure, inserendola non solo nel dibattito italiano ed europeo, ma anche in
quello internazionale.
Coordinamento Ligure di
Studi Militari
C. L. S . M.
Viale Modugno – loc. “La Vetta”
16156 GENOVA-Pegli
Contatti telefonici:
347.797.6047
333.7136.369
333.6300.201
328.7344.153
Coordinamento
Ligure di
Studi Militari
La batteria “Giorgio Mameli”
Come già accennato, sin dalla sua nascita,
il Coordinamento ha rivolto la propria attenzione al complesso forficato presente
alla “Vetta” di Pegli: in questa località è infatti presente la batteria costiera “Mameli” costituita da diverse strutture fortificate
costruite nel 1935, armate in periodo bellico con tre cannoni da 152/52 e, dopo l‟8
settembre 1943, potenziate dai Tedeschi,
con l‟imponente casamatta del “testaccio”
ed un secondo osservatorio.
Questo complesso difensivo é stato dedicato all‟Ammiraglio Giorgio Mameli,
che se é più conociuto come padre del poeta Goffredo, autore delle parole dell‟Inno
Nazionale Italiano, fu, nella prima mnetà
del XIX secolo, uno dei più audaci marinai
della Marina Sabauda, distinguendosi, in
particolare, in alcune operazioni di rappresaglia contro i pirati barbareschi che in quel
periodo continuavano ad infestare il Mediterraneo.
Smilitarizzata nel „45, la batteria "Mameli" dopo aver offerto tetto e rifugio a molti
“baraccati”
nel
difficile
periodo
dell‟immediato dopoguerra, è andata incontro ad anni di abbandono e degrado,
tanto che era stata ridotta a discarica abusiva.
Così i volontari del Gruppo per lo studio, il recupero e la conservazione delle
fortificazioni del C.L.S.M. hanno iniziato
un paziente lavoro di pulizia e recupero dei
manufatti e del manto erboso, restituendo
una zona non solo fruibile, ma anche gradevole alla vista e ricca di testimonianze
storiche.
L'obiettivo finale é quello di trasformare
la “Batteria Mameli” (seguendo alcuni esempi europei, specie inglesi) in un open
museum, ovvero una struttura polivalente
fruibile sia dalla cittadinanza ed appassionati che da ricercatori.
Nel locale che era, in origine, il deposito
dei proietti é stato creato il nucleo di quello
che, nelle intenzioni del C.L.S.M., potrebbe
divenire il Museo Genovese di Storia Milita-
rebbe stato più che raddoppiato) delle sale
é stato rinviata a quando sarà possibile reintegrare la copertura di questa parte del
complesso.
Il Comune di Genova, recependo tempestivamente l'importanza dell'iniziativa, ha
affidato al C.L.S.M. l'area della Batteria
re: tutti i pomeriggi di sabato e domenica, il
pubblico può visitare un‟esposizione di uniformi storiche e di cimeli militari.
Purtroppo, le radici d‟una delle piante
nate sul piazzale hanno sconnesso la copertura della camera delle cariche di lancio
e ne hanno causato il crollo: purtroppo, la
progettata espansione del museo (che sa-
"Mameli.
Grazie agli sforzi degli appassionati che
costituiscono questo Gruppo di Lavoro del
C.L.S.M., la “Vetta” é così uscita dal suo letargo ed é stata scenario d‟una serie di raduni di mezzi storici ex militari: ad ognuna
delle edizioni sinora organizzate sono stati
contati dai 2.500 ai 5.000 visitatori.