SATELBIKE - Progetto+ PIANO F - Terre di Castagno

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SATELBIKE - Progetto+ PIANO F - Terre di Castagno
PROGETTO SATELBIKE
Premessa.
L’escursionismo in mountain bike è una delle realtà emergente dei nuovi “turismi”,
importante per diversificare una offerta che anche nel nostro Appennino risente di una fase di
difficoltà dovuta a una non piena sintonia con la domanda che nel frattempo si è molto evoluta.
Non esistano dati precisi sul numero di praticanti di questa particolare forma di fruizione turistica,
ma gli esperti evidenziano che è uno dei pochi “turismi” ancora in crescita, sia in Europa che in
Italia, e che continuerà ad espandersi anche nei prossimi anni.
Ciò è anche evidenziato dall’aumento delle gare e dei raduni, dall’alto numero di siti Web
dedicati presenti su Internet (con informazioni su specifiche Associazioni, su imprese di produzione
e di vendita di biciclette e mountain bike e di relativi accessori, su scuole di MTB, su hotel,
agriturismi e B&B che si sono attrezzati per ospitarne i cicloturisti), ma anche il numero crescente
di Comuni o Comunità Montane che hanno attrezzato sentieri od individuato percorsi dedicati o di
agenzie di promozione e commercializzazione turistica che hanno inserito nelle loro brossure il
riferimento al MTB.
Dal punto di vista cicloturistico l’Appennino modenese e reggiano presenta grandi
potenzialità perché è in grado di offrire circuiti a diverso livello difficoltà e quindi adatti ai diversi
target, dal principiante all’esperto di mountain bike, e molteplici opportunità di intrattenimento,
abbinate a una ricca offerta enogastronomia, ambientale e storica, anche per gli accompagnatori e le
famiglie.
In una situazione in cui l’offerta pare crescere più velocemente della domanda di
escursionismo in mountain bike e cicloturistico è evidente che la competizione tra i diversi operatori
e i diversi territori si farà più accanita ed intensa. Se non si vuole competere solo sul prezzo occorre
mettere in campo altri fattori competitivi: eventi, qualità dell’accoglienza, cura dei sentieri, ecc., ma
anche fattori fortemente innovativi ed accattivanti, quale, ad esempio, quello delineato in questo
progetto, che sfrutta le nuove tecnologie “GPS” a supporto dell’escursionismo in mountain bike.
Obiettivi del progetto.
Il progetto si prefigge, quindi, l’introduzione del sistema GPS nell’ambito dei servizi ai
cicloturismi e persegue, a medio termine, i seguenti obiettivi specifici:
•
Qualificare il prodotto turistico dedicato all’escursionismo in mountain bike per
renderlo più attraente per la promo-commercializzazione, quindi più competitivo
rispetto alle attese ed esigenze dei target più esigenti;
•
creare una rete coordinata ed integrata di circuiti escursionistici nel territorio
appenninico delle due province, capace di supportare la diffusione di prodotti
turistici specifici e mirati per i cicloturisti;
•
adeguare l’offerta per uniformarla in un’unica immagine a carattere regionale
tramite l’adesione di tutti gli operatori al Club di Prodotto Emilia Romagna Bike
e il mantenimento e miglioramento degli standard di qualità definiti dallo
specifico disciplinare.
Funzioni del GPS nell’escursionismo.
Pur consapevoli che l’impiego delle nuove tecnologie GPS (Global Positioning System)
nell’escursionismo non sono di per se sufficiente a creare un prodotto turistico di successo, che
dipende come è noto da molti altri fattori, non vi è dubbio che esse possono rappresentare un
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importante valore aggiunto per intercettare gli escursionisti più esigenti e ad alta cultura
informatica. Sono questi dei target in crescita e che si caratterizzano per la buona propensione a
spendere.
Il valore aggiunto delle tecnologie del GPS per il cicloturista, ma anche per le attività di orinteering,
si possono individuare nei seguenti fattori:
1. un comodo supporto per orientarsi nell’escursione, in particolare nei sentieri più impervi
e meno segnalati, senza dover utilizzare carte topografiche ed altre attrezzature
necessarie (bussola, altimetro) scomode e di difficile consultazione sul posto;
2. di “personalizzare” le sue escursioni, individuando i sentieri più interessanti e
pianificandone il percorso, le tappe, il tempo di svolgimento, percorrendolo in piena
autonomia;
3. avere la possibilità accedere rapidamente alle informazioni su nuovi itinerari
direttamente sul proprio computer, attraverso Internet, e di scaricarlo sul GPS della
mountain bike, attraverso appositi slot di memoria.
Il GPS è infatti uno strumento informatico trasportabile e che può essere montato su una
mountain bike. Il suo costo non è proibitivo: varia a seconda del tipo e della complessità
tecnologica e ricchezza delle funzioni. Si passa dai circa 200 euro per quelli più semplici ai 700
euro per quelli che incorporano un vero e proprio palmare (PDA) in cui e possibile visualizzare le
mappe dei percorsi a colori e molte informazioni correlate.
Vi è un modello specificamente predisposto per le mountain bike (Forestrex 201 della
Germin) ,che si monta sul manubrio e costa circa 240 euro (ma su Internet si compra anche a meno
di 200 euro). Le funzioni di quelli più sofisticati sono particolarmente interessanti:
• Il Ricevitore satellitare è incorporato in un computer palmare (detto PDA), con uno
schermo a colori;
• Il ricevitore visualizza sul PDA la posizione in tempo reale, con un errore inferiori a 5m.
e con un continuo aggiornamento (fino ad ogni 2”);
• Il PDA ha una memoria libera in cui inserire delle nuove mappe ed è caricato un
programma informatico (Smart Expoler) che tiene traccia degli spostamenti fatti;
• Sono già prevaricate un certo numero di mappe (normalmente a scala 1:1.000.000) del
tipo stradale dei principali paesi europei o si possono caricare altre acquistando appositi
programmi;
• Calcola e visualizza una serie di informazioni: la direzione di marcia attraverso apposita
bussola, l’altitudine istantanea, la distanza coperta dal punto di partenza, tempo stimato
di arrivo a destinazione, velocità consigliata, la velocità istantanea di spostamento,
l’errore sulla rotta prescelta, la distanza dal prossimo waypoint (o punto intermedio che
può essere un punto tappa dell’itinerario, od una emergenza, o un hotel od un
agriturismo, ecc.);
• Si possono scaricare, con un normale computer da appositi siti Web, sul PDA o su Slot
di espansione da inserire poi nel GPS, delle mappe particolari e di personalizzare i
possibili itinerari;
• E’ possibile creare su tali mappe degli “allarmi di prossimità” per segnalare in anticipo
punti di pericolo o da ricordare;
• Molti sono anche dotati di messaggi vocali che danno le informazioni sulla direzione da
seguire, come un normale navigatore satellitare di una auto.
La rapida evoluzione tecnologica di tali strumenti ( e con una probabile contemporanea riduzione
dei prezzi) fa prevedere, in un futuro abbastanza prossimo, una ampia diffusione di tali
strumentazioni tra i cicloturisti e gli escursionisti. Le arre turistiche che si saranno mosse per tempo
avranno, indubbiamente, un vantaggio competitivo importante.
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Fasi di realizzazione del progetto.
Per la realizzazione del progetto è necessario dare corso ad una serie di attività che si descrivano
sinteticamente:
1. Digitalizzare, in ambiente informatico GPS, un centinaio di itinerari per le mountain bike
dell’Appennino modenese e reggiano, inserimento di “punti noti” come i toponimi, i
punti tappa dell’itinerario, i profili longitudinali per il calcolo delle pendenze, le
emergenza architettoniche ed ambientali, gli hotel o gli agriturismo che ospitano
escursionisti in MTB, ristoranti tipici, ecc;
2. Verifica sul posto della digitalizzazione dei percorsi, per verificare eventuali
imperfezioni ed errori da correggere al fine di avere un prodotto affidabile;
3. Realizzazione di un portale Web in cui inserire i percorsi digitalizzati di cui al punto 1
che consenta agli escursionisti di MTB di scaricare, attraverso il proprio computer, uno o
più itinerari sul proprio GPS e di personalizzare la pianificazione dell’escursione a
piacimento;
4. Acquisto sul mercato di 100 GPS, del tipo a bassa complessità e di costo modesto, da
assegnare ad operatori turistici, specificamente individuati, perché li affittano, anche
assieme alla bici MTB, agli escursionisti in vacanza nel nostro territorio.
Misure di accompagnamento.
Per la piena riuscita del progetto sono necessarie alcune misure di accompagnamento atte a
preparare gli operatori turistici del territorio e divulgare agli escursionisti e cicloturisti la nuova
opportunità di fruizione. In particolare è necessario:
1. Realizzare un breve corso di formazione per gli operatori di cui al punto 4. al fine di metterli in
grado di gestire al meglio la strumentazione assegnata, di scaricare sul GPS nuove mappe di
itinerari, di dare le informazioni essenziali agli escursionisti che li affitteranno;
2. Realizzare una campagna promozionale per divulgare la nuova opportunità turistica, utilizzando
diversi strumenti, dalla conferenza stampa, ad appositi materiali pubblicitari sia cartacei che sul
Web, nei siti di carattere turistico.
Il coordinamento delle fasi di realizzazione del progetto è a carico del GAL Antico Frignano e
Appennino Reggiano, che vi destina proprio personale, a questo fine incaricato. Sarà sua cura
individuare in particolare:
• Gli itinerari da digitalizzare, che copra tutto il territorio dell’Appennino Modenese e
Reggiano e che siano effettivamente praticabili e percorribili in MTB;
• I professionisti o le aziende da incaricare per lo svolgimento delle attività di cui ai
precedenti punti 1, 2 e 3, definendo, attraverso apposite contratti di consulenza, gli
obiettivi della prestazione, i tempi di svolgimento e il relativo costo e di controllarne la
effettiva realizzazione e di validarne il prodotto;
• Individuare il soggetto a cui affidare la realizzazione delle attività di accompagnamento,
in particolare della campagna promozionale e di verificare l’attuazione e la sua
efficacia, anche al fine di proseguirla in futuro;
• Acquistare, attraverso apposita indagine di mercato che prenda in esame sia il prezzo
che le caratteristiche prestazionali, almeno 100 GPS da assegnare in comodato d’uso
gratuito ad un certo numero di operatori turistici del territorio dell’Appennino modenese
e Reggiamo;
• Individuare, attraverso apposito bando, gli operatori turistici disponibili a prendere in
uso i GPS per affittarli ai turisti escursionisti, sottoscrivendo con il GAL Antico
Frignano e Appennino Reggiano un apposito contratto d’uso a titolo gratuito dei GPS,
che individui le condizioni di uso e di affitto (importo delle tariffe), la manutenzione
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obbligatoria degli apparati
e nel contempo liberi l’operatore turistico dalla
responsabilità di uso improprio o di furto o smarrimento.
Tempi di attuazione
Sarebbe importante attuare il progetto in tempi utili perché possa essere speso fin dalla prossima
stagione turistica: estate – autunno 2005. A questo fine, stante il limitato tempo disponibile, occorre
concentrare la realizzazione del progetto in poco tempo, chiamando diversi soggetti ed imprese a
fare in fretta. Comunque si ritiene che il tempo necessario per la sua realizzazione non possa essere
inferiore a 6 mesi, a partire dalla decisione del Consiglio di Amministrazione del GAL, secondo il
seguente cronoprogramma:
Attività
1° mese
Coordinamento delle attività.
Individuazione degli itinerari da
digitalizzare.
Digitalizzazione degli itinerari in
formato GPS
Verifica sul posto e messa a punto
della digitalizzazione
Realizzazione del portale Web
Acquisto sul mercato di 100 GPS
Individuazione degli operatori
turistici a cui affidare i GPS
Realizzazione di un breve corso di
formazione agli operatori
Realizzazione di una campagna
promozionale
2° mese 3° mese 4° mese 5° mese 6° mese
La verifica dei risultati è affidata al GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano, da realizzarsi nei
successivi 3 mesi con la predisposizione di apposita relazione di illustrazione dei risultati conseguiti
e con le indicazioni per proseguire eventualmente il progetto ed implementarlo.
Piano finanziario
Il progetto beneficia delle risorse del Piano di Azione Locale del GAL Antico Frignano e
Appennino Reggiano, finanziato dal del Programma Comunitario Leader+, nella misura dell’80%,
così come previsto per i progetto del PAL a “regia diretta”. Il restante 20% verrà ricercato facendo
conto su contributi di enti locali e di operatori turistici.
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