Verbale riunione GSE-Confindustria
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Verbale riunione GSE-Confindustria
Verbale riunione GSE-Confindustria-Vetro Sede GSE, 18 maggio 2016 Il GSE ha incontrato in data odierna una delegazione di Aziende del Settore del Vetro guidata dalla Dr.ssa Bruni di Confindustria e dal Dott. De Giovanni di ASSOVETRO. L’incontro ha consentito il confronto sui criteri applicativi adottati dal GSE per diverse tematiche relative alle richieste di accesso al meccanismo dei certificati bianchi attraverso interventi di efficienza energetica. Definizione del concetto di Baseline e richieste di approfondimenti in sede di rendicontazione di RVC a consuntivo In riferimento alla definizione della baseline nei progetti di efficienza energetica, il GSE ha ribadito che il consumo di baseline è definito come il valore più conservativo tra il consumo energetico del sistema misurato nella situazione antecedente alla realizzazione dell’intervento di efficienza energetica e il consumo di una soluzione tecnologica standard attualmente installabile. Pertanto, nella presentazione di un progetto è necessario verificare che la soluzione scelta sia una soluzione più efficiente rispetto a quella di una soluzione tecnologica standard applicabili al momento della realizzazione dell’intervento per installazioni analoghe. È stato inoltre precisato come ogni RVC a consuntivo rappresenti un’istruttoria a se stante, pertanto, se necessario il GSE può richiedere ulteriori approfondimenti per chiarire aspetti legati al progetto e verificare la conformità a quanto previsto dalla normativa vigente. Valutazione dei progetti riguardanti interventi sugli impianti di produzione a valle del forno fusorio (“System”) Le aziende presenti hanno richiesto chiarimenti sulle modalità di presentazione dei progetti di efficienza energetica riguardanti gli impianti di produzione dei prodotti (bottiglie, vasi, etc.) che sono presenti in abbinamento al forno fusorio, i cosiddetti “System”. Il GSE ha ribadito che nell’analisi di alcuni progetti si è trovato nella posizione di dover valutare interventi in cui molto spesso i confini della baseline risultavano diversi rispetto a quello dell’intervento proposto nel progetto. È necessario chiarire che i consumi energetici di baseline devono essere rappresentativi del processo di produzione considerato. Il proponente deve fornire documentazione atta a dimostrare che non siano presenti ulteriori variabili che possano influenzare tale consumo (es. variazione di prodotto, producibilità). 1 Nel caso specifico degli interventi di efficienza energetica effettuati a valle del forno fusorio “System” (es. motori elettrici nella linea di produzione, efficientamento dei forni di ricottura), il GSE ha ribadito che tali interventi non possono essere valutati sulla base della differenza del consumo specifico dell’intero stabilimento e quello del forno fusorio in quanto, tale differenza non permette di avere la certezza che i risparmi contabilizzati siano realmente attribuibili agli interventi effettuati. Pertanto, nei casi di questo tipo, è necessario definire i confini dell’intervento, opportunamente “ristretti”, sulla base dei quali possano essere calcolati i risparmi energetici conseguiti. Allo stesso modo l’addizionalità dovrà essere valutata in maniera specifica per ogni singolo intervento. Vita tecnica Le aziende presenti hanno richiesto chiarimenti sulle modalità di comunicazione di eventuali variazioni e/o modifiche nel caso di progetti che abbiano terminato la vita utile (5 anni). Il GSE ha precisato che la vita tecnica dell’intervento rappresenta, ai sensi dell’art 1, comma 1 dell’Allegato A delle Linee Guida ”il numero di anni successivi alla realizzazione dell’intervento durante i quali si assume che gli apparecchi o dispositivi installati funzionino o inducano effetti misurabili sui consumi di energia primaria”. Il coefficiente di durabilità ha lo scopo di anticipare i risparmi che si conseguiranno dal termine della vita utile, sino al termine della vita tecnica (variabile in funzione della categoria di intervento). Pertanto, nel caso fosse necessario -durante questo periodo- sostituire componenti fondamentali al funzionamento del progetto oggetto dell’incentivazione e tali componenti comportassero una diminuzione dei risparmi previsti e anticipati, è necessaria una comunicazione sulla base del quale il GSE si riserverà di agire per ricalcolare i TEE già ottenuti ed anticipati. Nel caso in cui invece, si operasse la sostituzione di un componente con un altro di maggiore efficienza e il proponente volesse presentare -in riferimento ad esso- un nuovo progetto, è necessario che tale modifica venga comunicata in fase di presentazione del progetto, al fine di una corretta valutazione della vita tecnica dell’intero progetto. Allo stesso modo, il GSE ha chiarito come, nei casi di dismissione del componente o chiusura anticipata dell’impianto oggetto di intervento, il Soggetto responsabile debba darne comunicazione al GSE, che si riserverà la possibilità di richiedere i TEE anticipati e relativi al periodo in cui il componente o l’impianto non ha generato i risparmi previsti. Addizionalità degli interventi Il GSE, in merito a quanto disposto dalle Linee Guida (Deliberazione AEEGSI EEN 9/11, di seguito Linee Guida) sul tema dell’addizionalità dei risparmi, ha chiarito che la verifica del rapporto tra il costo sostenuto per la realizzazione del progetto e i risparmi conseguibili rappresenta uno degli strumenti utili per comprovare che i risparmi energetici non si sarebbero comunque verificati “per 2 effetto dell’evoluzione tecnologica, normativa e del mercato”. In particolare, bassi valori di tale parametro rappresentano un chiaro segnale circa l’opportunità per il proponente di realizzare l’intervento a prescindere dalla concessione dell’incentivo, grazie alla disponibilità di soluzioni tecnologiche in grado di garantire ritorni dell’investimento in tempi ridotti. In merito alle voci da considerare per la costruzione del rapporto di cui sopra, il GSE ha chiarito che il proponente deve inoltrare informazioni sui costi di realizzazione strettamente connessi all’intervento (es. costi di progettazione, costi di fornitura e costi di installazione), sugli eventuali extra-costi di gestione e/o manutenzione, sui costi di fornitura di tutti combustibili impiegati, dell’energia elettrica e di eventuali altri vettori energetici (ad es. vapore). 3