Franco Rossi

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Franco Rossi
RSPP & RIR
Ovvero:
81 & 105
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RLS citato almeno 7 volte
RSPP 2 volte (scarse)!
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Esempio RLS
Art. 14 comma 5
Il sistema di gestione della sicurezza è predisposto e
attuato previa consultazione del Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza .
Esempio RSPP
All. B Appendice 1
4.1. L’ottemperanza alle presenti disposizioni deve essere
garantita dal gestore attraverso l’individuazione delle
responsabilità all’interno della propria organizzazione e la
definizione di procedure scritte, attuate nell’ambito del
sistema di gestione della sicurezza e, comunque,
con riferimento ai compiti e responsabilità del
Servizio di Prevenzione e Protezione di cui
all’art. 31 del decreto legislativo n. 81/2008
e successive modifiche e integrazioni.
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GU
ISPRA
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Compiti RSPP
(art. 33 D. L.vo 81/08)
SGS
(all.B D. L.vo 105/15)
Individuazione dei fattori di rischio,
valutazione dei rischi e individuazione
delle misure per la sicurezza
Identificazione dei pericoli e valutazione
dei rischi di incidente rilevante
nell’attività normale o anomala;
adozione di misure per la loro riduzione
Elaborare le procedure di sicurezza per
le varie attività aziendali
Predisposizione di specifiche procedure
ed istruzioni per il controllo di tutte le
attività dello stabilimento
Proporre i programmi di informazione e
formazione dei lavoratori
Appendice 1 - Attività di informazione
formazione ed addestramento
Partecipare alle consultazioni in materia
di tutela della salute e sicurezza sul
lavoro, nonché alla riunione periodica
Assicurare la verifica del conseguimento
degli obiettivi generali e di quelli
specifici
Fornire ai lavoratori le informazioni di
cui all'articolo 36
Stabilire le misure necessarie per
garantire un adeguato grado di
competenza
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Valutazione rischio chimico (art. 223 d. l.vo 81/08)
Il datore di lavoro valuta i rischi per la sicurezza e la
salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di agenti
chimici pericolosi, prendendo in considerazione in
particolare:
a) le loro proprietà pericolose;
b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate
dal responsabile dell'immissione sul mercato tramite
la relativa scheda di sicurezza …;
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SDS
SEZIONE 4: misure di primo soccorso
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
4.3. Indicazione dell'eventuale necessità di consultare immediatamente un medico
SEZIONE 5: misure antincendio
5.1. Mezzi di estinzione
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi
SEZIONE 6: misure in caso di rilascio accidentale
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di
emergenza
6.2. Precauzioni ambientali
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
SEZIONE 7: manipolazione e immagazzinamento
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
7.2. Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilità
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Art. 226 - Disposizioni in caso di incidenti o di
emergenze (1)
1. Ferme restando le disposizioni di cui agli articoli 43 e
44, nonché quelle previste dal decreto del Ministro
dell'interno in data 10 marzo 1998, il datore di lavoro,
al fine di proteggere la salute e la sicurezza dei
lavoratori dalle conseguenze di incidenti o di
emergenze derivanti dalla presenza di agenti chimici
pericolosi sul luogo di lavoro, predispone procedure di
intervento adeguate da attuarsi al verificarsi di tali
eventi.
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Art. 226 - Disposizioni in caso di incidenti o di
emergenze (2)
5. Le misure di emergenza devono essere contenute nel piano
previsto dal decreto di cui al comma 1 (PEI).
In particolare nel piano vanno inserite:
a) informazioni preliminari sulle attività pericolose, sugli agenti
chimici pericolosi, sulle misure per l'identificazione dei rischi,
sulle precauzioni e sulle procedure, in modo tale che servizi
competenti per le situazioni di emergenza possano mettere a
punto le proprie procedure e misure precauzionali;
b) qualunque altra informazione disponibile sui rischi specifici
derivanti o che possano derivare dal verificarsi di incidenti o
situazioni di emergenza, comprese le informazioni sulle
procedure elaborate in base al presente articolo.
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DVR
Notifica/RDS
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SGS
All. B D. L.vo
105/15
SGSA
Cap. M1.8
D.M.
03/08/2015
SGS
Art. 30 D. L.vo
81/08
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DM 10 marzo
1998
Art. 226
D. L.vo 81/08
Allegato 4
D. L.vo 105/15
DM
3 agosto
2015
PEI
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App.1, all.B, D. L.vo 105/2015
In-formazione
1.8. Per i lavoratori dipendenti da terzi, il datore di lavoro/appaltatore
fornisce le informazioni di cui al punto 1.2 ed organizza le riunioni di
cui al punto 1.3, fermo restando l’obbligo del gestore/committente di
assicurarsi che tali attività siano effettivamente svolte.
1.2. Il gestore deve assicurarsi che l’informazione di cui al punto 1.1 sia fornita in
modo comprensibile ed esaustivo a ciascun lavoratore…. In particolare, il gestore
deve distribuire ai lavoratori almeno:
a. le sezioni del Modulo di cui all’allegato 5… (info x pubblico)
b. le schede di dati di sicurezza delle sostanze e miscele pericolose…
c. un estratto dei risultati delle analisi e valutazioni di sicurezza… di cui al p.to 1.1;
d. un estratto del Piano di emergenza interna, …
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1.3. Il gestore è tenuto ad organizzare, almeno ogni tre mesi per gli
stabilimenti di soglia inferiore e superiore, …, incontri con i lavoratori al fine
di:
a. illustrare in modo adeguato a ciascun lavoratore le informazioni di cui al
punto 1.1. e la documentazione di cui al punto 1.2;
b. verificare che ciascun lavoratore abbia compreso adeguatamente ed
esaustivamente il significato e l’importanza delle informazioni fornite e della
documentazione distribuita;
c. identificare l’eventuale esigenza di ulteriori forme di comunicazione;
d. rispondere ad eventuali quesiti e acquisire, per successiva valutazione, i
consigli e le informazioni fornite dagli stessi lavoratori o dai loro
rappresentanti per la sicurezza.
Il gestore deve produrre e conservare evidenza documentale degli incontri
effettuati, ivi compreso il riscontro degli esiti delle verifiche di
apprendimento, anche al fine di fornire dimostrazione dell'attività svolta agli
organi preposti alle ispezioni.
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2.8. Per i lavoratori dipendenti da terzi, ivi compresi i lavoratori
di imprese subappaltatrici, gli obblighi legati alla formazione
ed all’addestramento devono essere espletati dai relativi
datori di lavoro, fermi restando gli obblighi di coordinamento
tra gestore/committente e datore di lavoro/appaltatore e
quello del primo di assicurarsi che tali attività siano
effettivamente svolte.
In relazione a quanto sopra il gestore dovrà:
a. acquisire le evidenze documentali sulle modalità di
formazione ed addestramento dei lavoratori terzi attuate da
parte del datore di lavoro/appaltatore;
b. stabilire procedure interne per verificare l’adeguatezza
della documentazione utilizzata e l’efficacia delle attività di
formazione ed addestramento dei lavoratori terzi effettuate,
anche attraverso l’acquisizione della documentazione al
riguardo fornita dal datore di lavoro/appaltatore.
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Contratto
SGS
DUVRI
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Permesso
di lavoro
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Art. 31. Servizio di prevenzione e protezione
L'istituzione del servizio di prevenzione e protezione
all'interno dell'azienda, ovvero dell'unita' produttiva, è
comunque obbligatoria nei seguenti casi:
a) nelle aziende industriali di cui all'articolo 2 del
decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive
modificazioni, soggette all'obbligo di notifica o
rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo
decreto;
Cassazione Penale, Sez. IV, 4 gennaio 2011, n. 104:
“ Ed è condivisibile, in quanto corretta in punto di diritto,
l'ulteriore affermazione secondo cui tutto ciò costituisce
l'addebito di colpa che è penalmente esigibile da chi è
professionalmente tenuto al più spinto aggiornamento tecnico
su base mondiale, e ciò … indipendentemente da eventuali
carenze di normative di settore, non ancora adeguate alla
migliore tecnica, ovvero a rassicurazioni di organi tecnici.”
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Le mie prigioni ?
Lettera dimissioni ?
Sistemazione DVR/SGS ?
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