La voce di Bianca - Master in pubblica amministrazione
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La voce di Bianca - Master in pubblica amministrazione
Diario della settimana romana Master Milano per lo Stato Ia edizione - 2012 Giorno primo Pioggia, grigio, vento, pozzanghere: i nostri compagni di viaggio nel traffico romano del lunedì mattina, meta Palazzo Chigi. Metal detector all'ingresso, auto blu, proprio loro, nel cortile interno, un comitato di ben quattro persone ad attenderci e a guidarci per le stanze dove i ministri si riuniscono in conclave per discutere le sorti del Paese. Non è facile descrivere l'ammassarsi dei pensieri mentre percorrevo quelle stanze, così dense di storia e di governi. Mi venivano in mente tra le tante cose le molteplici facce del potere, quelle che hanno reso grande il Nostro Paese e quelle che l'hanno portato alla guerra civile, una ad una ritratte con rigore storico in una delle sale che abbiamo attraversato. Da Cavour fino a Berlusconi, passando pure per Mussolini (inaspettato vedere capeggiare il suo sguardo a pochi centimetri da quello di Moro). Nota di colore: il ritratto di Monti verrà appeso a fine mandato. Non si può poi non citare la sala dove i ministri si riuniscono, con il tavolo rotondo, gli arazzi che ritraggono la vita di Alessandro Magno alle pareti, codici del 2009 (siamo nel 2012!!!) per ogni postazione, rigorosamente contrassegnata da un segnaposto. Altra nota interessante: proprio oggi, mentre era in corso la nostra visita, dei tecnici stavano informatizzando l'aula (nutro la speranza che i computer fossero già presenti e si trattasse solo di un aggiornamento dei software). Poi la sala stampa, proprio quella dove abbiamo visto recentemente commuoversi il ministro Fornero, sfondo azzurro e colonne a mo' di tempio greco tutt'intorno, enorme attraverso lo schermo televisivo ma minuscola nella realtà: più o meno 50 sedie. Mentre i pensieri stavano ancora rincorrendosi l'uno dietro l'altro, ci siamo trovati in cima ad un'altra delle sedi della Presidenza del Consiglio, proprio accanto a Palazzo Chigi, su una terrazza mozzafiato sopra ai tetti di Roma, poco dopo aver incontrato il direttore del dipartimento "Rapporti col Parlamento"; molto gentile e schietto, tanto da farsi trovare al nostro arrivo con fb aperto e una sinfonia forse di Mozart ad allietare l'atmosfera del suo ufficio. Per oggi non era finita: il sole s'era riaffacciato e noi, forti di una pasta cacio e pepe, siamo approdati alla Funzione Pubblica, ricevuti dal ministro Patroni Griffi in persona. Internazionalità della classe dirigente pubblica ed etica, questo il suo messaggio, pronunciato con parole professionali, gentili e accoglienti. Insomma, la p.a. di cui tutti vorremmo far parte. Il diluvio purtroppo in serata è ripreso, annacquando le ballerine nuove e i capelli appena stirati ma non le risate della serata a Trastevere, momento di ilarità dopo una giornata di abiti ingessanti e scarpe scomode. Ora è presto, a differenza del Collegio di Milano qui entro le 23 bisogna rientrare. Ma saremo più carichi per domani... domani infatti andremo... non vi tolgo la sorpresa! Buona notte! Giorno secondo Di nuovo pioggia, grigio, scarpe annegate, capelli arruffati dal vento e noi, ancora alle prese con il traffico romano, direzione Ministero degli Affari Esteri. L'impressione che si ha di fronte all'architettura del palazzo della Farnesina è sempre la stessa, sia che splenda il sole sia che diluvi, cioè che si stia per fare ingresso in un libro orwelliano, in puro stile 1984. Squadrato, enorme, arcigno, bianco. Doveva essere la sede del partito fascista, oggi ospita uno dei ministeri più prestigiosi ed ambiti da noi giovani laureati. Nonostante il primo impatto la Farnesina all'interno è molto accogliente, merito delle opere d'arte che popolano i suoi corridoi, alcune a dire il vero molto estrose, ma soprattutto merito delle persone che ci lavorano e che oggi ci hanno accolto. Tante note positive: una presentazione fatta di numeri, cifre, grafici, cose con cui troppo spesso non siamo abituati a confrontarci; modernità ed apertura verso l'esterno, verso il mondo; vero sostegno alla tanto agognata crescita economica attraverso la promozione delle nostre imprese all'estero e l'attrazione di capitali in Italia. Un dato che mi ha stupita: a differenza di moltissimi concorsi pubblici dove le donne stanno raggiungendo i primi posti in graduatoria, il concorso diplomatico è ancora dominio maschile... aggiungerei purtroppo. Altro dato significativo: anche il MAE, sotto i colpi della crisi, si trova costretto ad operare drastici tagli; a proposito ho notato che nessuno all'interno della p.a. riesce a vivere la spending review come un'opportunità per tagliare gli sprechi: a sentire la dirigenza le strutture pubbliche sono già ridotte all'osso... qualcuno non ci racconta tutta la verità, è evidente... chi? Mentre questi pensieri prendevano forma, fischi acutissimi e boati, invadevano minacciosi la Farnesina intera: già, una manifestazione sindacale, come a farci vedere un'altra dolorosa faccia della crisi. Crisi. Di crisi in effetti si occupa uno degli uffici più affascinanti e noti del MAE, l'Unità di crisi, faro di speranza per tanti connazionali che si trovano in situazioni di emergenza all'estero. Tanti orologi nella sala operativa dell'Unità, ognuno per indicare i diversi fusi orari delle capitali del mondo, ognuno a indicare il trascorrere del tempo, anche del nostro tra quelle mura, velocissimo davvero, tanto da non aver più neppure un attimo per ammirare le opere della collezione della Farnesina perché già un altro incontro istituzionale era alle porte e così, dopo un battibecco con un "cortese" taxista romano, ci siamo catapultati, appena in tempo, alla Cassa Depositi e Prestiti, dove il prof. Bassanini in persona ci ha illustrato le funzioni di un istituto a me prima semi sconosciuto ma che a quanto pare è un vero e proprio gioiellino nel panorama italiano. Un altro tassello di Paese che contribuisce concretamente, su un fronte diverso rispetto al MAE, alla crescita dell'Italia. Gelato da Fassi, uno dei campioni italiani del gelato, serata in compagnia, ancora pioggia, un immancabile questionario di valutazione da compilare, la curiosità di vedere cosa ci riserverà domani la p.a. italiana. Buona notte! Giorno terzo Roma inondata dal sole sa regalare una luce unica, calda, rilassante, dalla cromatura indescrivibile. Questo finalmente lo spettacolo della mattinata romana di oggi. Caffè offerto dalla direttrice per premiare la nostra puntualità e poi le danze istituzionali si sono riaperte in un'altra delle sedi della Presidenza del Consiglio, via della Mercede 96. L'accoglienza ancora una volta è stata impeccabile così come l'impegno degli interlocutori nel comunicarci il loro lavoro e la loro esperienza. Un fatto mi ha molto colpita oggi: tutto quanto il personale dell'ufficio (Controllo interno) era presente; probabilmente un segno di attenzione nei confronti del Master, ma forse anche un momento per ragionare tutti insieme sul lavoro che si svolge quotidianamente e, perché no, un'occasione per riconoscersi squadra. E' stato molto bello, e noi ci siamo sentiti onorati di questo, che dirigenti poco abituati a presentare all'esterno il proprio lavoro, a salire in cattedra come si suol dire, si siano sforzati a confrontarsi con un pubblico, giovane oltretutto, con tanto di slides e problemi di acustica/voce. Altra nota positiva: finalmente oggi, più che nei giorni scorsi, abbiamo visto il tradursi pratico di un tema che a lungo abbiamo studiato e dibattuto nelle ore di lezioni invernali in Collegio, cioè quello della valutazione. Abbiamo sentito alcune incongruenze rispetto alle lezioni della squadra del prof. Valotti; inoltre pare che la p.a. non abbia apprezzato la tanto discussa riforma Brunetta, l'ha sentita come una provocazione, calata dall'alto e in un'ottica punitiva. Salutato un altro tassello di amministrazione il pomeriggio libero mi ha portata con un piccolissimo gruppo di noi a gironzolare per le strade di Roma, quelle di fianco alla Camera, popolate da onorevoli ed auto blu, e quelle immerse nel verde di Villa Borghese. Una città davvero dai mille volti. Questa sera è tardi davvero, domani gli impegni saranno molti e promettenti. Difficile chiudere occhio. Buona notte! Giorno quarto Utilizzare radio e stampa come mezzi di comunicazione principali e i social media come strumenti complementari, seguire Quadrio Curzio come esempio di chiarezza espositiva e di linearità del ragionamento; questi, tra i tanti, i suggerimenti pratici del dott. Giovannetti per chi fa comunicazione nelle pp. aa.. Già, RAI questa mattina. E' stato uno spettacolo assistere dalla cabina di regia alla diretta di "Radio anch'io": sms ed e-mail degli ascoltatori in arrivo, ospiti di grande rilievo come interlocutori del presentatore e tema più attuale che mai (UE, economia, scenari futuri). Non pensavo che dietro a una trasmissione radiofonica ci fosse così tanto lavoro di squadra: alcuni si occupavano degli aspetti tecnici, altri filtravano le notizie, altri ancora contattavano gli ascoltatori che volevano intervenire, ecc.: insomma un bel team all'opera e un presentatore di spessore come Ruggero Po. Lasciata Saxa Rubra era ora di salire al "colle", era la volta della Presidenza della Repubblica, del Quirinale. Splendore, magnificenza, grandezza, imponenza, solennità. E tanta tanta professionalità ed equilibrio, come ben ha lasciato trasparire il dott. Berarducci, della Segreteria Generale del Quirinale. Neanche un'ora dopo, sullo sfondo Piazza Navona un attimo prima del tramonto e libri tutt'attorno fino al soffitto, sede di Aspen Italia, sedie in cerchio, volti stanchi ma attenti a ogni parola del prof. Petroni, una porta si apre: Giulio Tremonti varca la soglia. Talmente inaspettata la casuale visita del presidente di Aspen Italia da farci restare stranamente e letteralmente senza parole. Terminata la visita il dibattito sull'attività di Aspen ha assorbito tutti quanti: non nascondo che i punti critici emersi (non in senso necessariamente negativo) sono stati numerosi. la giornata intensissima ci riservava ora la parte più rilassante e piacevole: vino e prelibatezze romane, in compagnia di tutto lo staff del Master. (Grazie al dott. Blanco per la gustosa cena!). Tantissima stanchezza ma soprattutto voglia di togliere le scomodissime scarpe!!! Buona notte, per oggi passo e chiudo! Giorno quinto Il nostro tour nell'Olimpo della p.a. non poteva che portarci anche a Palazzo Madama, al Senato della Repubblica. Passando per corridoi rivestiti di velluti rossi e raffinati parquet abbiamo varcato la soglia di un'aula a semicerchio, elegante, sui toni del verde, che ospita la Commissione sanità. Lì abbiamo avuto il piacere e l'onore di parlare con uno dei funzionari della Commissione Affari Costituzionali, uno dei consessi più delicati del Senato e oggi fucina di una riforma molto attesa. Il lavoro è febbrile, ci rivela il nostro interlocutore, e il personale tecnico del Senato molto poco. Il colloquio si fa difficile per orecchie non abituate al discorso giuridico, in particolare discutiamo sul ruolo del Senato e sulla necessità di differenziarlo per certi aspetti dalla Camera, sulla legge elettorale, sulla razionalizzazione del parlamentarismo; vorremmo approfondire maggiormente ma la nostra tabella di marcia è serrata e il dott. Aquilanti in questi giorni è alle prese con un lavoro ciclopico così proseguiamo la nostra visita, soffermandoci qualche minuto nell'aula del Senato e proseguendo verso il MIUR, zona Trastevere. Veniamo ricevuti dal capo di Gabinetto e la conversazione prosegue con una giovane dirigente, appena 31 anni, allieva della SSPA, brillante e professionale, un esempio per tutti. Parla con franchezza, senza nascondere (meno male!!) i grandi cambiamenti che anche il MIUR deve affrontare (tra i tanti ricordo l'unificazione delle sue sedi, una a Trastevere e una all'EUR!). Una foto di gruppo prima di uscire, attorniati dai ritratti dei grandi ministri dell'istruzione. Ma a proposito di foto, la mattinata ci ha visti anche posare tutti insieme davanti alla macchina fotografica dell'ambasciatore Matacotta. Eravamo in 13... numero poco gradito, così, per arrivare a 14, l'illustre fotografo ha aggiunto una testa di marmo, dalle sembianze classiche, tra me e la dott.ssa Bertuzzi. Aspettiamo con curiosità gli scatti! L'avventura istituzionale è terminata. Ora, prima di rientrare a Milano, ci concediamo un po' di svago romano tra musei, storia, cavalli, leccornie varie e risate. Ciao Roma!!!