ATTI N° 208/2014 IRE - ISTITUZIONI DI RICOVERO E

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ATTI N° 208/2014 IRE - ISTITUZIONI DI RICOVERO E
ATTI N° 208/2014
I.R.E. - ISTITUZIONI DI RICOVERO E DI EDUCAZIONE
S. Marco 4301 Venezia
SPORTELLO UNICO EDILIZIA RESIDENZIALE
COMUNE DI VENEZIA
Oggetto: RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE per frazionamento in cinque
unità ad uso residenziale , edificio a Cannaregio civ. 4755/a e 4749 e 4749/b.
Stato attuale: Unità residenziale a piano terra, primo e secondo ai civ 4755/a e
4749 (Sez: VE ; Fg: 12 Mapp 2875, sub 3 Categoria A2) e studio privato a
piano terra al civ. 4749/b (Fg: 12 Mapp 2875, sub 5 categoria A10).
RELAZIONE TECNICA
L’edificio, situato a Cannaregio nei pressi di Campo SS. Apostoli, tra Rio Terà Barba
Frutariol e Calle del Forno, è costituito da due unità immobiliari: un’unità residenziale
al piano terra, primo e secondo ai civ 4755/a e 4749 con giardino (Sez: VE ; Fg: 12
Mapp.2875, sub 3 Categoria A2) e uno studio privato al piano terra al civ. 4749/b (sub
5 categoria A10). Lo stato attale è stato oggetto nel 1987 di domanda di condono
n.23897/0/V rilasciato il 6/02/2013.
Il corpo principale dell’edificio è classificato dalla Variante al Piano Regolatore
Generale per la città antica come unità edilizia novecentesca integrata nel contesto
(tipo Nr), l’ingresso, parte dell’edificio limitrofo a ovest, come unità edilizia di base
residenziale preottocentesca originaria a blocco (tipo D) , i locali al piano terra e primo
nell’edificio confinante a nord come unità edilizia di base residenziale preottocentesca
originaria a fronte tricellulare (tipo C), l’area scoperta come giardino di impianto
novecentesco non disegnato (si veda estratto PRG).
La Soprintendenza per i Beni Architettonici ha comunicato (lettera prot. n.3530 del
6/3/2009), l’insussistenza di interesse culturale ai sensi del D. lgs. 22 gennaio 2004,
n.42.
L’edificio, novecentesco, occupa un lotto con un’ampia area scoperta tra due edifici
preottocenteschi tra Calle del Forno e Rio Terà Frutariol nei pressi di Campo SS.
Apostoli. La facciata sul giardino è esposta a nord, quella sulla calle a sud.
L’ingresso dal Rio Terà, che presenta due gradini, porta nel giardino delimitato da un
muretto in mattoni con inferriata. L’area verde è sopraelevata rispetto all’ingresso
pavimentato in pietra.
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Ad eccezione del piccolo volume a ovest e dei locali situati al piano terra e primo
dell’edificio tricellulare (lato est) che ha copertura in coppi, tutto l’edificio è coperto da
coperture piane adibite a terrazze.
Le strutture verticali sono in mattoni e i solai in laterocemento.
Il prospetto su Calle del Forno è caratterizzato da aperture architravate di forma
rettangolare con larghezza maggiore dell’altezza con inferriate a piano terra e
tapparelle ai piani superiori e da due portoncini d’ingresso, quello sul giardino da
finestre a nastro con inferriate a piano terra e da finestre rettangolari al piano primo.
Dal giardino si entra in un vano con una grande finestra con inferriata. Nel secondo
vano lato calle c’è traccia della finestra tamponata con l’autorizzazione in sanatoria
sopracitata.
Nel prospetto ovest dell’edificio tricellulare sul giardino sono inserite due finestre della
tipologia sopradescritta in contrasto con la partitura della facciata che presenta sei
allineamenti verticali di aperture architravate in pietra d’Istria con oscuri a tutti i piani
e inferriate a piano terra.
Nel prospetto est su Corte Malipiero si riscontra il tamponamento di parte di una porta
al piano terra (vedi foto interna) e di parte di una finestra al piano primo corrispondente
ad un servizio igienico ed inoltre la presenza di una canna fumaria (autorizzazione
edilizia 1993/3206).
Attualmente diviso in due unità immobiliari, una a piano terra adibita a studio con
ingresso da Calle del Forno e l’altra ad abitazione su più livelli, con entrata da Calle del
Forno e dal giardino sul Rio Terrà Barba Frutariol, l’edificio ha complessivamente una
superficie utile di circa 320 mq , una terrazza di 54 mq e un’area scoperta di circa 150
mq.
Il progetto di ristrutturazione prevede la realizzazione di cinque appartamenti di cui
quattro di piccolo taglio e uno di media metratura:
Unità A _mq 42, piano terra con soggiorno-cottura e camera con ripostiglio e bagno;
Unità B _mq 38, piano terra con soggiorno-cottura , camera , antibagno e bagno ;
Unità C_mq 90, , piano terra, primo e secondo con camera doppia, camera singola,
disimpegno e bagno al piano primo e soggiorno–cottura, disimpegno , bagno e terrazza
al piano secondo.
Unità D_mq 40, piano primo con soggiorno-cottura e camera con bagno;
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Unità E_mq 38, piano primo con ampio locale pluriuso, disimpegno, bagno, ripostiglio,
sottotetto e terrazza.
Tre appartamenti (A-D-E) hanno ingresso dal civ 4755/a e due (B-C) da Calle del
Forno al civ. 4749/b. Due sono situati al piano terra (h. sul medio mare di m.1,60) e
due al piano primo con un magazzino ciascuno, giardino e centrale termica
condominiali. Il quinto alloggio (C) con accesso da Calle del Forno, con ingresso e
scala ad uso esclusivo è disposto al piano terra, primo e secondo.
L’ampia terrazza è divisa in due, una parte annessa all’abitazione C su più livelli e
l’altra all’alloggio E al piano primo con accesso da una scala a chiocciola.
Il prospetto su Calle del Forno è pressochè inalterato con l’apertura di due finestre, una
a piano terra per l’illuminazione del vano scale e una al piano primo e l’inserimento di
tre griglie per le motocondensanti alloggiate all’interno sottofinestra negli alloggi A ,
B, D.
La partitura della facciata nord sul giardino viene riordinata con tre allineamenti di
aperture mantenendo quello centrale e realizzando nei due laterali delle porte finestre
per l’accesso in giardino. In corrispondenza del volume più basso con copertura in
coppi la portafinestra ha un sopraluce per il raggiungimento nel locale soggiorno del
rapporto aero-illuminante minimo previsto dal regolamento edilizio. In asse con le
aperture sottostanti è previsto un piccolo lucernaio per dare luce al disimpegno
dell’alloggio al piano primo.
Il prospetto ovest dell’edificio tricellulare sul giardino è modificato nel rispetto della
partitura della facciata con aperture architravate in pietra d’Istria con oscuri al piano
primo e finestre con inferriate a piano terra. Nel prospetto est su Corte Malipiero si
prevede il ripristino dell’apertura della porta al piano terra e della finestra al piano
primo. Nel sottoportico della stessa Corte viene aperta una porta per l’adattabilità
dell’appartamento C .
La terrazza è divisa in due parti da una siepe su vaso in muratura faccia a vista analogo
per altezza e materiale al parapetto (intonacato all’esterno) della terrazza. Il muretto
della terrazza viene rialzato e realizzata la muratura in mattoni in sostituzione delle
colonnine esistenti sul giardino. Nelle due terrazze sono alloggiate le motocondensanti
per l’impianto di raffrescamento degli appartamenti C e E.
Alla terrazza dell’appartamento E si accede tramite una scala a chiocciola. Il piccolo
volume tecnico che copre la scala è costituito da due parti una fissa e una scorrevole in
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modo da consentire la salita della scala al coperto e aprire solo la parte necessaria alla
salita degli ultimi gradini e all’accesso alla terrazza.
Il volume, contenuto nell’altezza del parapetto in muratura e collocato in angolo, ha i
due lati liberi e la copertura con struttura in acciaio e tamponamento in vetro.
Sulle terrazze è necessario realizzare una nuova pompeiana in ferro a sostegno del
glicine secolare che caratterizza l’edificio.
L’intervento di ristrutturazione prevede la demolizione delle tramezze e la costruzione
di divisori per il nuovo distributivo, il rifacimento degli intonaci interni ed esterni, dei
pavimenti , rivestimenti e degli infissi.
Si mantengono i solai esistenti in laterocemento, viene demolito e ricostruito a quota
più bassa solo il solaio del secondo locale d’ingresso a piano terra per poter utilizzare il
soprastante sottotetto. Si prevede il recupero della parte di copertura con struttura in
legno e manto in coppi con l’eventuale sostituzione delle travi ammalorate e la posa di
nuovo tavolato ligneo.
La struttura delle due scale esistenti viene mantenuta. Viene rivestita la prima rampa e
modificata la seconda della scala interna all’appartamento C.
Nonostante l’intervento, inserito nel tessuto del centro storico veneziano, sia in deroga
al rispetto delle prescrizioni sul rendimento energetico (D.lgs 63/2013) si prevede per
quanto possibile di isolare termicamente l’involucro dell’edificio.
L’isolamento termico è realizzato dall’esterno con intonaco termoisolante e isolamento
della copertura in coppi e della terrazza dall’estradosso, dall’interno con il rivestimento
delle pareti perimetrali con strato isolante accoppiato a lastra di cartongesso e delle
coperture a falda e a terrazza anche dall’intradosso.
I serramenti esterni, data la forma e dimensione dei fori, saranno realizzati in legno
chiaro verniciato all’esterno e laccato bianco all’interno e vetrocamera con coefficiente
di trasmittanza previsto dalla normativa sul risparmio energetico.
Tutte le finestre del piano primo e secondo mantengono il cassonetto per
l’alloggiamento dell’avvolgibile.
Le finestre sulle facciate dell’edificio tricellulare hanno serramenti e oscuri di materiale
, forma e colore analogo a quelle presenti. Le aperture della facciata nord e sud del
piano primo sul giardino e sulla calle e al piano secondo sulla terrazza mantengono le
tapparelle che saranno sostituite di colore grigio chiaro.
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Si prevede di mantenere le inferriate presenti al piano terra sulla Calle del Forno e di
realizzarne una analoga per la nuova finestra. I portoncini degli ingressi sul giardino e
sulla Calle sono sostituiti con nuovi portoncini blindati analoghi agli esistenti per
forma e materiale.
Per i bagni ciechi sono previsti degli idonei sistemi per l’estrazione meccanica
dell’aria, indipendenti tra loro, atti a garantire il numero di ricambi d’aria previsti dalle
normative vigenti. Tutti i piani cottura sono alimentati elettricamente e dotati di cappa
a carboni attivi ad esclusione dell’alloggio A con cappa ad aspirazione forzata con
espulsione in copertura.
Gli impianti tecnologici saranno realizzati ai sensi dell’attuale normativa.
E’ stato presentato alla Direzione Ambiente, Piano di adeguamento degli scarichi reflui
(PG 293775 del 11/7/2014).
Barriere architettoniche (vedi relazione)
In ottemperanza al D.M 14 giugno 1989 n.236 e succ.mod. e integr e all’ Allegato B
della Dgr n.1428/2011 gli spazi esterni e le parti comuni al piano terra sono visitabili,
gli appartamenti A, B , D, E sono visitabili e adattabili.
L’unità C , priva di spazi comuni , è adattabile.
Per consentire la visitabilità dell’edificio è prevista l’eliminazione dei due gradini sulla
soglia del cancello su Rio Terà Barba Frutariol e la modifica della parte pavimentata
esistente per la realizzazione di una rampa.
Il cancello esistente è integrato nella parte bassa e automatizzato.
Per la visitabilità del giardino e dell’alloggio B (ingresso con tre gradini da Calle del
Forno) si prevede l’abbassamento di un percorso a verde nel giardino alla quota del
piano terra e l’installazione di doghe in legno per consentirne la percorribilità su sedia
a ruote .
Poiché per l’accesso al piano primo non è possibile installare un ascensore o
piattaforma elevatrice si prevede per l’adattabilità un servoscala a piattaforma per il
superamento della scala ad una sola rampa.
Venezia luglio 2014
Il DIRIGENTE TECNICO
Arch. Fiammetta Puppo
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