nancy elizabeth

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nancy elizabeth
:::PROMORAMA:::PRIORITÀ:::
Etichetta
Formato
Data di uscita
The Leaf Label
cd/lp
ottobre 2009
Artista
Titolo
Nancy Elizabeth
Wrought Iron
NANCY ELIZABETH
Wrought Iron
“Il ferro battuto (wrought iron) si ottiene scaldando e lavorando il
materiale grezzo con un martello”, dice Nancy Elizabeth a proposito
dell’origine del titolo del suo secondo album. “Questo antico processo
toglie le impurità dal metallo, lo rende più resistente, ed è stato spesso
usato per creare oggetti bellissimi. Mi piace l’analogia con l’avversità e
l’esperienza come elementi che forgiano, e il forte e puro ferro battuto
come risultato finale.”
tracklisting
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Cairns
Bring on the Hurricane
Tow the Line
Feet of Courage
Divining
Cat Bells
Canopy
Lay Low
The Act
Ruins
Winter, Baby
info
per foto e copertina
www.promorama.it
il sito dell'etichetta
www.theleaflabel.coom
www.myspace.com/theleaflabel
il sito dell'artista
www.myspace.com/nancyeliz
abethcunliffe
Come il vero ferro battuto, questo è un disco di quelli che ormai non si
sentono più. In contrasto con i ricchi ricami del suo album di debutto,
Battle and Victory (2007), Nancy si è questa volta ispirata al silenzio ed
alla solitudine per dare vita a nuove, avvincenti ed avvolgenti canzoni.
Voltando la schiena all’arpa, fulcro strumentale del suo precedente
lavoro, queste bellissime e sommesse composizioni si servono di una
rinnovata tavolozza musicale, sviluppata attorno al suo strumento
principe, il pianoforte, e alla sua voce, e che include chitarra,
glockenspiel, vibrafono e un Dulcitone vecchio di cent’anni.
Nancy si è guadagnata una reputazione di tutto rispetto nei quattro anni
seguiti alla pubblicazione del suo EP di debutto The Wheel Turning King.
Ha suonato in tutta Europa e in Messico, ha partecipato all’ultimo lavoro
di James Yorkston When the Haar Rolls In e ad un album di canzoni folk
tradizionali (di prossima pubblicazione) come parte di The Big Eye
Family Players. Recentemente ha poi collaborato con il musicista
giapponese Susumu Yokota nel suo album Mother e contribuito all’album
tributo per Lal Waterson Migrating Bird.
Quando si è messa a scrivere per il suo nuovo lavoro, però, Nancy si è
allontanata dalla vita urbana, trascorrendo un periodo nelle Isole Faroe
(luogo di nascita della nonna) e poi nella Spagna rurale, prima di
spostarsi a registrare l’album in un angolo remoto del Galles. Gli spazi
aperti ed estesi hanno ispirato un approccio particolare per gli
arrangiamenti. “Ho scritto molte canzoni nell’Aragona, in una casa senza
elettricità che mi ha permesso di entrare veramente in contatto con il
silenzio e di ascoltare le conversazioni in un modo del tutto musicale,
facendo attenzione al ritmo delle parole.”
Nancy ha lavorato ad alcune delle canzoni in Spagna, su un pianoforte
trovato all’interno di una scuola di musica abbandonata. “Quando sono
tornata un mese dopo, ho scoperto che la scuola era stata demolita.
Sono stata fortunata che non siano arrivati coi bulldozer proprio mentre
mi intrufolavo dentro per suonare il piano!”
Di ritorno in Inghilterra, Nancy ha vissuto nel Lake District, dove ha
trovato una calma molto simile e intitolando, di conseguenza, due
strumentali dell’album “Cat Bells” e “Cairns”. >>>continua
:::PROMORAMA:::PRIORITÀ:::
“Ho scritto queste canzoni in solitudine, e le parole ruotano spesso attorno alle sensazioni e alle emozioni
che non potrei esprimere ad alcuno”, ammette. “L’esperienza di ascoltare la musica da soli è qualcosa che
è impossibile provare se si è in compagnia. E’ un luogo quieto, in cui esisti solo tu e la musica che stai
ascoltando, ed è il luogo in cui ho scritto Wrought Iron.”
L’album è influenzato tanto dal minimalismo di Arvo Pärt e Steve Reich quanto dalle armonie corali di
Judee Sill e dalle espressioni rarefatte dei primi lavori di Leonard Cohen. “Trovo la musica bella nella sua
semplicità”, spiega Nancy. “Sono affascinata dal lavoro di Steve Reich. Amo il suo uso della voce e degli
strumenti e volevo portare un po’ di quel gusto nell’album.”
In “Bring On The Hurricane” è poi possibile cogliere un accenno ad un’altra delle influenze di Nancy, Mark
Hollis, grazie ad una chitarra delicata e ad un piano audace. La tromba evocativa di Matthew Halsall nel
pezzo centrale dell’album “Lay Low” si aggiunge alla chitarra e al battimani, mentre in “The Act”
scopriamo un lato diverso di Nancy, che grazie all’armonica fa sua una sensualità tutta blues.
Il primo singolo estratto dall’album, “Feet of Courage”, costruito su un tappeto di armonie vocali, è un
buon esempio dello stile di Nancy, oggi più stratificato.
Con una recente apparizione al festival danese Roskilde e altre date in programma per l’estate, Nancy
Elizabeth è pronta per imbarcarsi in un tour europeo in autunno. Aspettatevi un mix di concerti con band e
in solo, data la sua abitudine di adattare arrangiamenti e strumenti al locale e al pubblico.
Nel frattempo, date a questo incantevole disco lo spazio che si merita.
-------------------------------------------------Su Battle & Victory
“Unmissable debut…Battle and Victory comes fully formed.” - The Word
“The quiet Lancashire girl assumes the guise of a gently powerful singer-songwriter whose swooping
voice, whether naked or multi-tracked, has the purity and simplicity of a classic acoustic performer and
whose music goes straight for the emotional jugular.” - The Guardian
“I think it’s brilliant and I’ve been playing it a lot. Mellow, plaintive…insidiously catchy.” - Sunday
Telegraph
“Her matter-of-factness and the subtle momentum of the arrangements lend it a gentle, guileful
enchantment.” - Uncut
“Full of magic and enchantment.” - Plan B
“A stunning instrumental achievement.” - Drowned In Sound
“Nancy Elizabeth makes the most extraordinary hit-your-head-off-your-desk, whimpering-like–ademented-man-child minimal folk. It seems to come out of nowhere, like ghosts from the battle of
Hastings playing samurai harps made from widow’s hair. And it’s awesome...” - Fact
“One of the most astonishing releases full stop” - Kruger
“Battle and Victory is that great record that we all need to come at least once a year...Brilliant.” - Bearded
“A name to watch out for.” - Songlines