Il mio amore per la fotografia ha inizio con un furto: da piccolo rubai
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Il mio amore per la fotografia ha inizio con un furto: da piccolo rubai
• Alessandro Boscolo Agostini - Fotografo • Percorso professionale Mi avvicino alla professione da giovanissimo, per passione. Le prime esperienze di lavoro mi portano sul set di lussuosi Hotel: quasi tutti quelli della catena Boscolo, il Majestic di Roma, il Baglioni Regina sempre a Roma. A Milano ho lavorato alle riprese del Park Hyatt, l’Hotel Townhouse 31 e il suo ristorante Townhouse 28. Ho lavorato anche a Londra, grazie a un importante reportage dal Ristorante Semplice, commissionato da Zatti Arredamenti. Specialista dell’interior design in ambienti e atmosfere di lusso, il mio obiettivo si è spinto anche su prestigiosi campi da Golf in Italia e in Spagna. Amo questo mondo visivo, e questo sentire si riflette su riviste, brochure, sales folder e presentazioni dall’elevato impatto emozionale. Alcune immagini scattate in queste location da sogno sono state utilizzate da chi le aveva arredate, ed eccomi quindi pubblicato sulle campagne pubblicitarie di Listone Giordano, Zonca Illuminazione, Zatti Arredamenti, Artwood Arredamenti. Recentemente ho realizzato un catalogo per Crivellari Divani che riprende l’ultima collezione dei suoi modelli. Solitamente il mobile si fotografa in studio. Io invece preferisco lavorare in esterni o in location scelte ad hoc: l’ambiente valorizza il prodotto, mentre il set spesso, lo appiattisce. Sono stato responsabile della fotografia della rivista Living Boscolo, il magazine ad alta tiratura dell’omonima catena alberghiera. In questa veste amplio il carnet delle mie esperienze: dallo still life (abiti, oreficeria Buccellati e altro), alla moda (sfilate di Altaroma, atelier di Bilotta, Gattinoni, Liso), dal reportage in diretta dalle Capitali Europee, agli eventi mondani e culturali. Nello stesso periodo realizzo un reportage sulla ricognizione delle reliquie di S. Luca conservate nella Chiesa di S. Giustina in Padova, pubblicato in esclusiva nel mese di dicembre 1998 dal mensile Trenta Giorni e un reportage su Chioggia per l'Editrice Editalia, pubblicato nella collana Luoghi e tradizioni d'Italia. Ampliano il curriculum sul reportage due volumi: il primo è sulla condizione giovanile a Chioggia, il secondo è una monografia sulla pesca, premiate da un’ottima recensione sul Corriere della Sera del Veneto. Ho collaborato come associated photographer con il magazine «La dolce vita» di Los Angeles, pubblicandovi un reportage sul Festival del Cinema di Venezia e alcune foto tratte dal set di Radicchio Rosso, un film inedito con Maurizio Micheli. Ho realizzato molteplici servizi di food, per Boscolo ristorazione e per la Ergon Food. Mi sono dedicato anche allo still life, fotografando oggetti di grande bellezza e valore, come ad esempio una collezione di alta bigiotteria in pelle della designer Chiara Zanetti, oppure le opere dei maestri vetrai di Murano: un’autentica sfida per un fotografo, che ti insegna molto sull’uso della luce e sull’arte di valorizzare i dettagli. Mi sono occupato anche di fotografia di oggetti d’arte, pubblicando due cataloghi di mostre di pittura, uno sulla quadreria del comune di Chioggia e l’altro sul pittore Walter Pregnolato. Ho pubblicato poi un reportage sulla scultrice parigina Natalie Decostner, sulla scultrice Rabarama, e sullo scultore milanese Carlo Steiner. Un genere che sento più vicino alle mie corde è la fotografia di scena, con una speciale predilezione per il mosso ed il ritratto. In questo caso il bianco e nero è il mio mezzo preferito. Nel 1996 nello spazio espositivo del Circolo Fotografico Clodiense è stata allestita la mia prima mostra sulla musica jazz. Nel 2001 ho fermato su pellicola la finale di Rock Targato Italia, a Milano. Ho anche fotografato Johan Stengård, sassofonista di musicisti del calibro degli Abba, Michael Bolton, Harry Belafonte, Celin Dion… Nel 1998 è iniziata la collaborazione con il Centro Formazione Danza di Chioggia, da cui è nata nel novembre 1999 la mostra Attimi di Danza, allestita a Chioggia nell'ex chiesa di S. Pieretto. La mostra è stata poi riproposta nel luglio 2000 per espressa volontà dell'Amministrazione Comunale. Nel 2002 a Milano ho fotografato Casa di Bambola, di Ibsen per la regia di Antonio Syxty. Nel 2003 è stato pubblicato il mio volume Attimi di Danza che raccoglie cinque anni di lavoro sul tema. Ho ritratto Emanuela Tagliavia, docente di danza contemporanea alla Scala e ho lavorato anche al Teatro dell’Opera di Roma. Fra i miei progetti futuri c’è un libro dedicato agli artisti del jazz contemporaneo.