disegni del xvi secolo del teatro di ferento

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disegni del xvi secolo del teatro di ferento
DISEGNI DEL XVI SECOLO DEL TEATRO DI FERENTO
I1 Frommel nell'indicare
A tale corpus di disegni
che a per la storia del teasi può aggiungere un gruptro post-medioevale, pochi
po di schizzi, iin'ora inediti,
periodi ebbero tanta imporcontenuti in un foglio (63v)
tanza quanto lo scorcio del
di un taccuino conservato
~uattr&entoe l'inizio del
nella Biblioteca Comude
Cinquecento >P (l) evidenzia
di Siena ( 4 ) già attribuito a
come Antonio da Sangallo
Baldassarre Peruzzi ma siilgiovane « riesce, forse per
curamente redatto da un arprimo, a riscoprire la scaechitetto della sua cerchia
nae frons dell'antico teatro
(forse anche copie di diseromano P.
gni del Peruzzi stesso perA tal proposito i resti del
duti o fino ad oggi non rinteatro di Ferento contribuitracciati).
rono notevolmente alla preCiò che è soprattutto incisazione della organizzazioteressante in tali disegni è
la presenza del coronamenne planimetrica dell' intero
to delle arcate oggi non più
complesso del teatro latino
esistente.
non basato sullo schema
Tale coronamento, spartiquadrato di quelìo greco
to come una trabeazione, è
bensì sullo schema triangocostituito da una cornice che
lare.
corre tangente all'estradosso
L'interesse del Sangallo,
documentato da vari disedegli ~ r c h isu cui si eleva
un tratto di mura, dell'egni conservati agli U&i a
stemione di tre filari di conFirenze (*), si spinge a tal
ci. che porta una cornice
vunto che ordina a un coliabratore (Uff . Arch. 1132)
(Biblioteca Comunale di Siena S.11.4) a teatro
mdto sDorgente
~robabil"
aferento ciptta antica presso aviterbo r. La cornice conN vedi se pote9sj
vedere
mente
come
,&uni
setraddlstinta con la lettera r A n si riferisce alle strutture
gni
indicherebbero
tratquesti archi se bene si dodella scena. a vani 27 r si riferisce alle arcate.
uessi fare cavare mena techo
iata nella sua faccia inferiore a cassettone.
due ottre uomini con grauiE' evidente che da tali indicazioni potrebbe esne e pale da potere schoprire D (S), e ciò in relazione
sere possibile rintracciare eventuali pezzi sparsi oggi
al teatro di Ferento.
Soprattutto il disegno 1132 r ci offre un rilievo det- nell'area archeologica circostante e di nuovo ricollocarli.
tagliato, quotato e arricchito di annotazioni.
A
'
N O T E
( l ) FROMMEL,
Chr. Luitpold, Raffaello e il teatro alla corte di Leone X , in: a Bollettino del Centro Internazionale di Studi
,
di Architettura Andrea Palladio m XVI (1974), pp. 173-187; pag. 173.
(2) Sono il 1131, 1132, 1300, 1301 a cui G. GIOVANNONI,
Antonio da Sangallo il Giovane, Roma S. d. (1959) aggiunge il 1966.
Tali disemi sono stati altresi utilizzati da E. GALLI.
. I -mimi risultati deali
- scavi ecc.. in a Bo1,lettino d'Arte m V (1891).
,
,
(3) F R O M ~ Ch.
,
L., OP. cit., pag. 181.
(4) Biblioteca Comunale di Siena S.II.4. Probabilmente redatti intorno alla metii del XVI secolo. I disesni del fmlio
accanto, privi di indicazione del luogo da cui sono tratti, vanno riferiti al cosiddetto =Tempio di Marten,-ma prob&ilmente si tratta dei resti di un fronte architettonico di una piazza a Todi, ancora oggi osservabili nella Piazza del Mercato
Vecchio.