Speciale Salute - Studio Nizzoli

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Speciale Salute - Studio Nizzoli
SPECIALE SALUTE:
Roberto Nizzoli terapista e trainer di atleti professionisti
ci rivela i segreti del massaggio terapeutico:
MILANO - Per secoli allenatori e atleti hanno apprezzato le qualità terapeutiche del
massaggio. Solo recentemente però si è dimostrato che se praticato con regolarità, può non
solo curare ma addirittura prevenire i traumi muscolari e aiutare il fisico ad accelerare i
tempi di recupero di un allenamento intenso.
Giro d’Italia, Tour de France, Vuelta di Espana sono stati alcuni tra gli eventi mondiali a
cui ha partecipato il massofisioterapista Roberto Nizzoli, che da diverso tempo lavora con
atleti professionisti del calibro di Filippo Pozzato (campione italiano ciclismo 2009)
Robbie Mcewen (più di 200 vittorie da professionista) Joaquim Rodriguez (attualmente al
primo posto delle classifiche mondiali uci-protour) aiutandoli a recuperare traumi e
infortuni nel più breve tempo possibile.
Perché un atleta ha bisogno del massaggio?
L’esercizio fisico fa bene all’organismo. Tutti sappiamo che è vero. L’attività fisica genera
uno sforzo salutare aumentando il battito cardiaco, facendo affluire più sangue alla pelle,
arricchendo i tessuti di ossigeno, aumentando la dimensione e l’efficienza del cuore e dei
polmoni e sprigionando nel cervello varie sostanze chimiche che ci fanno sentire meglio.
E ora l’altro lato della medaglia: l’esercizio fisico sottopone a sollecitazioni e a sforzi il
tessuto muscolare. Se eccessivo può anche lesionare i tessuti tendinei e legamentosi che
spesso si distendono eccessivamente a causa dell’entusiasmo dell’atleta o delle esigenze
della prestazione. L’esercizio fisico esasperato porta anche a dei micro laceramenti della
fibra muscolare e provoca un accumulo di fluidi e scarti metabolici che lascia il muscolo
rigido e indolenzito.
Quali sono dunque i benefici del massaggio?
Il massaggio agisce sui muscoli “danneggiati” dall’esercizio fisico; Se praticato in modo
adeguato e da mani esperte, la manipolazione profonda stimola la circolazione sanguigna,
aumenta il flusso linfatico, scioglie le fibrosi muscolari e allevia il senso di dolore e
affaticamento. Tutto questo senza ricorrere a sofisticate apparecchiature mediche o all’uso
di medicinali, ma semplicemente con olio da massaggio e l’uso appropriato delle mani.
Perché il massaggio è così indispensabile tra gli atleti professionisti?
Incominciamo parlando della linfa: Densa e incolore la linfa è il “liquido lubrificante” dei
muscoli. Essa non solo riduce l’attrito tra le fibre muscolari, ma aiuta anche a eliminare
l’acido lattico, sostanza prodotta in seguito ad uno sforzo intenso che provoca fitte e dolori
al muscolo. Contribuisce inoltre a rimettere in circolo ed eliminare altre sostanze dannose
prodotte dai muscoli sollecitati dall’esercizio fisico. Il sistema linfatico non dispone
tuttavia di una pompa, la linfa circola nei tessuti per osmosi, per gravità, per pompage
muscolare o per massaggio.
Il massaggio aumenta l’efficienza della circolazione sanguigna. Uno studio scientifico ha
dimostrato che dieci minuti di massaggio profondo praticato su un polpaccio raddoppia il
flusso di sangue in quella zona per più di trenta minuti!
L’esercizio fisico richiama una considerevole quantità di sangue e di ossigeno ai muscoli,
stimolando il ricircolo di sangue ricco di anidride carbonica con sangue ricco di ossigeno.
L’esercizio fisico aumenta però anche la quantità di acido lattico e cataboliti da eliminare e
crea un circolo vizioso che provoca rigidità e indolenzimento muscolare. Il massaggio pone
rimedio a questo problema e aumenta l’afflusso di sangue ai tessuti senza produrre
sostanze di rifiuto che accompagnano l’attività fisica. Detto questo dobbiamo spendere due
righe sulle contratture muscolari.
Che cosa sono e come si formano le contratture muscolari?
Vi sarà capitato di passare le dita su un muscolo dolorante e trovarlo gonfio e nodoso.
Ebbene quella nodosità viene definita contrattura o spasmo muscolare e si verifica quando
le fibre muscolari eccessivamente affaticate non scorrono più l’una sull’altra e rimangono
contratte.
La fibrisità solitamente si manifesta all’estremità dei muscoli , dove le fibre non lavorando
molto, risultano meno elastiche. Le fibrosi muscolari e le contratture sono spesso
provocate da un’intensità eccessiva di lavoro, quando le fibre muscolari restano prive di
glicogeno e l’accumulo di sostanze chimiche prodotte dall’esercizio non riescono ad essere
smaltite completamente.
Per quali sport è consigliato il massaggio?
Per qualsiasi tipo di sport. Ovviamente coloro che praticano sport di prestazione, con una
frequenza di allenamento settimanale elevata, ne avranno maggior necessità. Certamente
anche i golfisti, i tennisti, chiunque pratichi attività che richiede un eccellente forma fisica,
non dovrebbe farne a meno.
Quali vantaggi può trarre un golfista dal massaggio?
Sono numerosi i golfisti con cui ho collaborato fino ad oggi. Il golf, come ogni altro sport in
cui è richiesta precisione tecnica del gesto, richiede una catena perfettamente sincronizzata
di contrazioni muscolari. Se a causa di contratture o squilibri muscolari, una di queste
contrazioni non risulta in fase con le altre, può influire negativamente sulla precisione con
cui il golfista colpisce la pallina, con gli stessi risultati di un golfista che utilizza una mazza
storta! Per questo è importante mantenere la muscolatura sciolta ed elastica.
Le persone che non praticano sport e conducono una vita sedentaria quali
beefici potrebbero trarre dai massaggi?
Molti. Lo stress di ogni giorno, i traumi fisici, la sedentarietà, l'età, ecc. sono tutti elementi
che causano squilibri e tensioni muscolari. In questo modo i muscoli perdono
progressivamente la capacità di rilassarsi e diventano col tempo i principali responsabili di
numerosi disturbi: infiammazioni articolari (compresa la colonna vertebrale), tendiniti,
periartriti, dolori articolari, artrosi e irritazione delle radici nervose. Ogni radice nervosa
irritata trasmette informazioni irregolari a organi e muscoli a cui è collegata causando a
sua volta nevralgie, radicoliti, cefalee, lombosciatalgie ecc. Di riflesso anche gli organi
interni ad esse collegate potranno subire alterazioni funzionali proprio a causa di queste
tensioni muscolari e compressioni radicolari.
Roberto Nizzoli
Dottore in Scienze Motorie
Massofisioterapista
www.studionizzoli.it