il motore a curvatura
Transcript
il motore a curvatura
Il Nucleo di Curvatura è una grande struttura cilindrica che occupa svariati ponti della sezione ingegneria di una nave stellare: è costituito da una serie di toroidi impilati a formare un condotto di costrizione magnetica all’interno del quale passano i reagenti, All’estremità superiore del nucleo è posto l’iniettore del reagente materia, mentre all’estremità inferiore si trova l’iniettore del reagente antimateria. Gli iniettori prelevano i reagenti dai loro rispettivi serbatoi e, dopo averli portati allo stato di particelle aeriformi, li iniettano nel condotto di costrizione magnetica. Fin qui, per quanto dettagliato, è solo fantascienza, tuttavia nel modo reale da qualche decennio qualcosa si sta approfondendo e in un futuro, forse non così lontano, la “velocità warp” potrebbe entrare a pieno diritto nel modo della scienza. Nucleo di Curvatura Nel trattato Alcubierre conferma che nessun corpo può viaggiare a velocità superiori a quella della luce, ma lo spazio si può contrarre ed espandere a qualsiasi velocità. Nel 1994 il fisico messicano Miguel Alcubierre ha pubblicato un articolo dal promettente titolo The Warp Drive: HyperFast Travel Within General Relativity (Il motore a curvatura: viaggi iperveloci all’interno della relatività generale). Un’astronave dotata di motore a curvatura potrebbe “piegare” lo spazio circostante accorciando le distanze ma muovendosi comunque a velocità inferiori a quelle della luce, senza violare le teorie di Einstein. I reagenti percorrono il condotto fino a raggiungere la camera di interscambio contenente i cristalli di dilitio, dove materia ed antimateria vengono in contatto, liberando plasma energetico (elettroplasma ), che mediante i condotti del plasma, viene trasferito alle gondole di curvatura. Le Gondole di Curvatura sono strutture tubolari a sezione circolare, ellittica, o poligonale, contenenti al proprio interno un sistema di bobine di curvatura, nonché una sala di controllo. Le gondole sono la parte più pesante di una nave stellare e la loro funzione è quella di creare un campo di curvatura attorno al vascello. Il punto debole sta nell’enorme quantità di energia necessaria per tradurre in pratica la teoria: secondo i calcoli di Alcubierre occorrerebbe una quantità di energia pari a quella della massa di Giove per il quadrato della velocità della luce! Attualmente un fisico del Johnson Space Center della NASA a Houston sta studiando la possibilità di costruire un vero e proprio motore a curvatura. Harold “Sonny” White, capo del programma di propulsione avanzata del centro, ha assemblato in laboratorio un apparato sperimentale progettato per creare piccole distorsioni nello spazio-tempo, il tessuto flessibile dell’universo. Se avesse successo, potrebbe infine portare allo sviluppo di un sistema in grado di generare una bolla di spazio-tempo deformato intorno ad un veicolo. Harold White davanti al suo apparato sperimentale: la NASA per ora ha finanziato il progetto di ricerca con 50000 dollari. Lateralmente alle gondole sono posti alcuni propulsori di manovra, mentre nella parte anteriore trova alloggiamento un Collettore di Boussard, il cui scopo è di raccogliere le scarse particelle di materia spaziale. I collettori vengono impiegati quando, per un qualsiasi motivo, ci si ritrovi a dover far fronte alla scarsità di reagenti per alimentare la reazione di curvatura: in simili casi risulta possibile prelevare la materia (idrogeno) presente nello spazio interstellare onde poterla utilizzare (come tale o convertita in antimateria tramite apposito generatore) nella reazione di interscambio. Lo scienziato ha spiegato in una conferenza che aumentando lo spessore dell’anello di energia di vuoto negativa e facendo oscillare la bolla di curvatura è possibile ridurre notevolmente l’energia necessaria e forse rendere plausibile la messa in pratica della teoria, la cui validità è già stata dimostrata sulla carta dalle equazioni di campo. Un numero sorprendente di scienziati, ingegneri e appassionati di spazio crede ardentemente nel grande sogno dei viaggi interstellari. Hanno condiviso speranze e ipotesi nel corso di conferenze accademiche e hanno fondato organizzazioni, come il progetto 100 Year Starship, la Tau Zero Foundation e Icarus Interstellar , cercando di gettare le basi per una missione interstellare senza equipaggio che potrebbe essere lanciata entro la fine del secolo. La loro convinzione è cresciuta negli ultimi anni, via via che gli astronomi hanno individuato una serie di pianeti simili alla Terra che orbitano attorno a stelle relativamente vicine al Sole. Negli ultimi due anni il fisico Harold White ha scoperto che alcune variazioni nella geometria del motore a curvatura ipotizzato da Alcubierre potrebbero ridurre di centinaia di ordini di grandezza l’energia necessaria per l’attivazione del motore. Secondo le sue ipotesi una massa di 750 kg (e non la massa di Giove) potrebbe essere sufficiente. Si chiama Enterprise, come l’astronave di Strar Trek e come questa è alimentata da un motore a curvatura in grado di spingerla a velocità warp. Si tratta delle prime futuristiche immagini del vascello teorizzato da Harold White e mostrano una certa analogia con l’astronave della serie di telefilm, avente un grande ponte di comando circolare e due propulsori cilindrici sui lati. Le illustrazioni sono state realizzate dall’artista Mark Rademaker sotto la guida del Dr. White. Resta dunque la fiducia di riuscire ad arrivare “dove nessun uomo è mai arrivato prima”… “IL MOTORE A CURVATURA” Ingegner Carlo T. [email protected] Fondato nel 2012 – Anno IV NUMERO 133 [email protected] INTRODUZIONE L’articolo "IL MOTORE A CURVATURA" è stato pubblicato sui numeri 130, 131 e 132 di "IO NON VOTO NEWS" e ho deciso di allegarlo completo al numero 133 sperando di fare cosa gradita a tutti coloro che sono interessati all’argomento. E’ da tempo che stavo pensando di scrivere qualcosa, ma non sapevo decidermi su quale argomento, quando alcune sere fa, dopo la visione di un telefilm della serie Star Trek, mi è venuto in mente di curiosare su Internet relativamente a quanto c’è di fattibile sul motore a curvatura. In questo mio breve articolo ho cercato di riassumere quanto ho trovato , sperando che possa risultare non tedioso e di stimolare un qualche interesse tra i miei sparuti lettori, che voglio ringraziare anticipatamente per la loro attenzione. Come è noto a chi ha seguito la serie fantascientifica di Star Trek la propulsione a curvatura (in inglese warp drive) è un espediente narrativo indispensabile per giustificare la possibilità di viaggi interstellari “alla ricerca di nuovi mondi e nuove civiltà”, in quanto essa consente di viaggiare a velocità superluminali, ossia superiori alla velocità della luce. Nella finzione cinematografica, in particolare nel film «Star Trek: Primo contatto» (ispirato dal libro di Rich Sternbach e Michael Okuda Star Trek The Next Generation – Il Manuale Tecnico) si immagina che nel 2061 il Dott. Zephram Cochrane realizzi un primo prototipo definito “supergirante di fluttuazione” consentente ad un veicolo senza equipaggio di viaggiare a cavallo del limite di velocità della luce. Dopo aver dimostrato con successo la possibilità di viaggiare alla velocità della luce senza un consumo di energia teoricamente infinito, lo scienziato ha provato il primo motore a curvatura in un lancio di prova il 5 Aprile del 2063. Dopo questo primo viaggio spaziale a velocità di curvatura si ha anche il primo contatto con una civiltà extraterrestre, quella vulcaniana, in possesso da secoli di tale tecnologia: la prassi vulcaniana era di contattare un pianeta solo quando i suoi abitanti disponevano di propulsione a curvatura. Questa prassi è incorporata nella Prima direttiva della Federazione dei Pianeti Uniti, nata in seguito all’incontro tra terrestri e vulcaniani. Invece di aumentare la velocità della nave, il motore a curvatura altererebbe lo spaziotempo lungo il suo percorso, permettendo così di eludere le leggi della fisica che impediscono i viaggi più veloci della luce e consentendo di superare le enormi distanze tra le stelle in poche settimane. Mentre nella propulsione convenzionale ad impulso si sposta la nave nello spazio, in curvatura si “muove” lo spazio attorno alla nave: più precisamente si comprime lo spazio nella direzione di avanzamento della nave e lo si espande nella direzione opposta. Rappresentazione della curvatura che pone in evidenza la contrazione dello spazio tempo (prima e dopo l’astronave) e la bolla di curvatura inglobante il mezzo. L’unità di misura della curvatura è, in onore del suo scopritore, detta COCHRANE: il valore di 1 cochrane corrisponde alla costante c, pari alla velocità della luce: i valori successivi non sono proporzionali, ma aumentano invece secondo una funzione cubica: v = (aw3 + ▪) c Durante i viaggi a curvatura, la nave abbandona lo spazio normale e si trasferisce in una sorta di “spazio curvo”, denominato Subspazio, riconoscibile perché le stelle al suo interno non appaiono più come punti luminosi, bensì assumono la caratteristica forma di “striscia luminosa”. Di fatto, il grado di curvatura dello spazio è direttamente proporzionale al livello di potenza che l’Induttore del campo di curvatura può sviluppare: ciò significa che si riduce la distanza tra il punto di partenza e di arrivo realizzando curvature spaziali più o meno accentuate. I diversi gradi di curvatura, in pratica assimilabili a diverse velocità, vengono indicati utilizzando una “Scala di Curvatura” che va da 1 a 10. Il valore 1 è in pratica uguale alla velocità della luce, mentre il valore 10 (punti di partenza e d’arrivo coincidenti) è solo teorico, in quanto il suo raggiungimento richiederebbe una dose infinita di potenza. dove v è la “velocità di curvatura”, w è il fattore warp, ossia il grado di compressione/espansione dello spazio determinato dal campo di curvatura ed espresso in cochrane, a è una costante, ▪ assume valori diversi a seconda dei fattori warp, e viene determinato empiricamente, c è la velocità della luce in km/s. La curvatura 6, pari a 392 volte la velocità della luce, rappresenta la velocità di crociera, mentre la curvatura 9.6, pari a 1910 volte la velocità della luce, è la massima velocità raggiungibile e sostenibile fino all’esaurimento del propellente. L’enorme quantità di energia necessaria a raggiungere la velocità di curvatura si ottiene attraverso il reattore materia/antimateria (M/ARA), che produce energia in seguito all’annichilimento di particelle di materia ed antimateria poste in contatto durante una reazione regolata da una sostanza cristallina inerte: il Dilitio (ovvero Diallosilicato 1 : 9 : 1 Eptoferranide). Il Dilitio è la sola sostanza a non reagire con l’antimateria se immessa in un campo elettrico di elevata intensità, risultando invece permeabile all’antimateria stessa: ciò permette di indirizzare e contenere il flusso di particelle di antimateria senza scatenare accidentali e disastrose reazioni di annichilimento al di fuori della camera di interscambio.