Valentina Fedele - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

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Valentina Fedele - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
4/2012
on-line
UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA
DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E DI
SCIENZA POLITICA
Daedalus 2012
Amara Lakhous…
DAEDALUS
Quaderni di Storia e Scienze Sociali
Direzione scientifica
Vittorio Cappelli, Ercole Giap Parini, Osvaldo Pieroni,
Alberto Ventura
Redattori e collaboratori
Luca Addante, Olimpia Affuso, Luigi Ambrosi, Rosa Maria
Cappelli, Renata Ciaccio, Bernardino Cozza (†), Barbara
Curli, Francesco Di Vasto, Loredana Donnici, Valentina
Fedele, Aurelio Garofalo (†), Sabrina Garofalo, Teresa Grande,
Salvatore Inglese, Donatella Loprieno, Francesco Mainieri,
Matteo Marini, Adele Valeria Messina, Patrizia Nardi, Saverio
Napolitano, Tiziana Noce, Giuseppina Pellegrino, Maria Perri,
Luigi Piccioni, Antonella Salomoni, Manuela Stranges, Pia
Tucci
Direzione e redazione e amministrazione
Dipartimento di Sociologia e di Scienza Politica
dell'Università della Calabria
87036 Arcavacata di Rende (Cosenza).
Tel. 0984 492568-67-65-32
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Direttore Responsabile Pia Tucci
Numero 4/2012 on-line
Numero 23/2012 seguendo la numerazione della precedente
edizione cartacea
Pubblicato on line nel settembre 2012
Daedalus 2012
Amara Lakhous…
VALENTINA FEDELE
AMARA LAKHOUS, UN PIRATA PICCOLO PICCOLO,
EDIZIONI E/O, ROMA 2011
Amara Lakhous è uno dei più noti esponenti della letteratura migrante,
insieme eterogeneo in cui confluiscono esperienze personali e generi
letterari diversi, ascrivibili ad autori direttamente o indirettamente legati
alle migrazioni, che scelgono come forma espressiva la lingua italiana,
con la quale ingenerano un rapporto peculiare, complesso, al centro
delle riflessioni degli studiosi del campo.
Da questo punto di vista, Lakhous rappresenta quasi
un’eccezione, visto che nel suo caso la lingua italiana non sostituisce
completamente la lingua araba, piuttosto entrambe sono parte della
stessa ipotesi creativa, dello stesso progetto letterario e dell’utopia
narrativa, manifesto dell’autore, di arabizzare l’italiano e italianizzare
l’arabo, e che si concretizza non solo in una scrittura in doppia lingua,
ma in uno stile linguistico ibrido, contaminato, metropolitano – come lo
definisce l’arabista Francesco Leggio nella post-fazione del libro – che
il pubblico ha imparato a conoscere nei due scritti che hanno affermato
l’ingresso di Lakhous nel panorama letterario italiano Scontro di Civiltà
per un Ascensore a Piazza Vittorio (2006) e Divorzio all’Islamica a
Viale Marconi (2010).
Contaminazioni e stile metropolitano caratterizzano lo stile
dell’autore fin dal primo romanzo, il cui manoscritto risale al 1989,
inizialmente pubblicato, ma non distribuito, in Italia, nella traduzione di
Francesco Leggio, col titolo Le cimici e il Pirata (1999) e uscito
nuovamente nel 2011 per le Edizioni e/o con il titolo “Un Pirata
Piccolo Piccolo”. Il racconto, ambientato nell’Algeria degli anni
immediatamente precedenti la guerra civile che dal 1992 avrebbe
insanguinato il paese, si rivela estremamente attuale, alla luce delle
Primavere Arabe che hanno scosso recentemente la riva sud del
mediterraneo e il Vicino e Medio Oriente.
La storia, infatti, ripercorre, attraverso i pensieri che ne
attraversano la mente, tre giorni della vita di Hassinu, un piccolo
borghese – il titolo richiama, ma senza riferimenti diretti, il film di
Monicelli (1977) e l’omonimo libro di Cerami (1976) Un borghese
piccolo piccolo – scapolo, sulla soglia dei quaranta, cui piace
presumersi discendente del pirata Reis Hamidou, al quale ispira le sue
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azioni, circostanza sostenuta dal vivere nel Quartiere dei Pirati e dal
sostenere attivamente la pirateria televisiva.
La quotidianità di Hassinu, fatta di lavoro, di moschea, di sesso
programmato e a pagamento, di incursioni familiari, fornisce un ritratto
secco e nello stesso tempo corale della società urbana algerina alla fine
degli anni ’80, una società che manca di lavoro, di prospettive e di
speranza, disillusa dagli eventi storici, impossibilitata al cambiamento,
all’interno della quale tutti cercano, con più o meno successo, di trovare
senso e significati, nella religione e nella cultura, negli affari e nel
clientelismo: è questa la società che, come dice l’autore nella
prefazione, “ha anticipato in qualche modo tutto quello che sta
succedendo oggi nel mondo arabo” (p. 15) e che determina la
declinazione che la Primavera Araba ha avuto in Algeria, rispetto ai
paesi confinanti, segnata dalla paura di una memoria nazionale mai
pienamente rielaborata, repressa, disattesa, in qualche modo rubata,
come le vite che incrociano la strada e i pensieri del protagonista.
D’altra parte, Hassinu stesso è l’emblema di una generazione
rubata: nato il 29 febbraio, d’un colpo ha 40 anni, un’età difficile, di
bilanci anch’essi rubati, perché d’improvviso si accorge che è passato
del tempo, che non ha un suo posto, un riconoscimento sociale, che è
sospeso, come il giudizio su coloro che sono pazzi, bambini o dormienti
di cui parla l’hadīth in epigrafe.
Vite pazze, infantili e dormienti – come tutti nel Quartiere dei
Pirati dove si dorme per riempiere le ore disoccupate o per sfuggire ai
problemi – vite da cimici, di cui il protagonista disprezza la vicinanza,
l’odore, le parole, i pensieri, ma a cui tragicamente anch’egli
assomiglia, malgrado i vestiti costosi, l’ordine e la pulizia dei suoi
giorni e la convinzione di essersi guadagnato il paradiso.
L’alternativa è andare via: emigrando, rifugiandosi dalla
religione, drogandosi, dormendo, impazzendo o rimanendo bambini, e
Hassinu si ritrova necessariamente a pensare che non importa se hai
venti, quaranta o sessant’anni, se la tua età è comunque rubata non
rimane che essere un pirata immaginario e inconsapevole, che, con
l’unica compagnia della sua virilità Fértas, non alzerà mai bandiera
bianca.
BIBLIOGRAFIA
Cerami V. (1976), Un borghese piccolo piccolo, Garzanti, Milano.
Lakhous A. (1999), Le cimici e il pirata, Arlem, Roma.
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Lakhous A. (2006), Scontro di civiltà per un ascensore a piazza
Vittorio, Edizioni e/o, Roma.
Lakhous A. (2010), Divorzio all’islamica in viale Marconi, Edizioni
e/o, Roma.
Lakhous A. (2011), Un pirata piccolo piccolo, Edizioni e/o, Roma.
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