Informazioni sulla tutela dei non fumatori dal fumo passivo nel

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Informazioni sulla tutela dei non fumatori dal fumo passivo nel
Informazioni sulla tutela dei non fumatori dal fumo
passivo nel Cantone dei Grigioni
Premesse
In considerazione della minaccia per la salute dovuta al fumo del tabacco, per proteggere i
non fumatori dal fumo passivo nel Cantone dei Grigioni viene introdotto il divieto di fumo
negli spazi chiusi accessibili al pubblico. Per motivi di prevenzione, all'interno e all'esterno
di aree scolastiche e impianti sportivi scolastici, nonché di centri di incontro e assistenza
per bambini e adolescenti il fumo viene vietato in generale, con una eccezione.
Il 19 aprile 2007 il Gran Consiglio ha sottoposto a revisione parziale la legge sull'igiene
pubblica del Cantone dei Grigioni (Legge sull'igiene pubblica):
Art. 15a della legge sull'igiene pubblica del Cantone dei Grigioni (Legge sull'igiene
pubblica)
1
È vietato fumare:
a)
negli spazi chiusi accessibili al pubblico, salvo che ciò avvenga in appositi spazi
separati per fumatori;
b)
all'interno e all'esterno di aree scolastiche e impianti sportivi scolastici, nonché di
centri di incontro e assistenza per bambini e adolescenti.
2
I comuni possono abrogare il divieto di fumo secondo il capoverso 1 lettera b per manife-
stazioni ed eventi che si rivolgono prevalentemente ad adulti o in scuole con un'offerta di
formazione esclusivamente post-obbligatoria, se vengono predisposti spazi separati non
destinati all'attività scolastica o luoghi all'aperto definiti in cui fumare.
Contro la revisione parziale della legge sull'igiene pubblica decisa dal Gran Consiglio è
stato lanciato il referendum.
In occasione della votazione del 25 novembre 2007, il Popolo ha approvato chiaramente
la revisione parziale della legge sull'igiene pubblica con 35'035 sì contro 11'766 no.
Per l'attuazione della revisione parziale non è necessario un periodo transitorio, poiché
non devono essere adottate misure edilizie a tutela dei non fumatori. Di conseguenza, il
29 gennaio 2008 il Governo ha posto in vigore con effetto al 1° marzo 2008 la revisione
parziale della legge sull'igiene pubblica decisa dal Gran Consiglio il 19 aprile 2007.
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Domande e risposte
Le indicazioni seguenti hanno lo scopo di rispondere alle domande che vengono poste in
relazione all'attuazione della regolamentazione decisa dal Gran Consiglio a tutela dei non
fumatori dal fumo passivo.
1. Spazi chiusi accessibili al pubblico
Cosa si intende con spazio accessibile al pubblico?
Sono considerati spazi accessibili al pubblico gli spazi chiusi che sono di principio accessibili a tutti, gratuitamente o a pagamento.
Quali spazi non sono accessibili al pubblico?
Gli spazi ai quali è possibile accedere solo a determinate condizioni, p. es. in qualità di
membro di una società, non sono considerati accessibili al pubblico. I requisiti per divenire
membro devono essere tali che non tutti possano senz'altro divenirlo. Se lo spazio, nonostante il requisito della qualità di membro, è in fin dei conti di principio liberamente accessibile a tutti, esso deve essere qualificato come pubblico ai sensi della presente disposizione ed è quindi soggetto al divieto di fumo.
Non sono accessibili al pubblico ad esempio le camere d'albergo e di offerte di pernottamento analoghe.
Un club dispone di un locale nel quale il sabato si svolgono con regolarità delle feste. A queste feste possono però partecipare anche i non membri. Esiste un divieto
di fumo per queste feste?
Sì. Il divieto di fumo non vige nei casi in cui gli spazi non sono accessibili al pubblico e vi
sono presenti solo i membri del club.
Un bar si presenterà in futuro quale barclub. Per l'accesso al bar è necessaria una
tessera di membro, che viene rilasciata, su richiesta, a chiunque. Per diventare
membro, i richiedenti non devono quindi soddisfare alcun criterio specifico. In
questo caso vige il divieto di fumo?
Sì.
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Un tennis club gestisce un proprio locale. A questo hanno accesso soltanto i membri del club. In linea di principio, ognuno può diventare membro, dietro pagamento
della tassa annuale. In questo caso vige il divieto di fumo?
No.
Quali premesse devono essere soddisfatte, sulla base di esempi pratici, affinché
non tutti possano diventare membri di un club/un'associazione? Quale ruolo viene
attribuito alla tassa sociale? È richiesta un'associazione in senso giuridico con statuto, ecc.?
A questa domanda non è possibile rispondere in modo esaustivo. La risposta alla domanda se, nonostante il requisito della qualità di membro, uno spazio debba essere qualificato come pubblico ai sensi dell'art. 15a cpv. 1 lett. a della legge sull'igiene pubblica,
deve essere valutata caso per caso e dipende in fin dei conti dalla giurisprudenza dei tribunali. Si deve in sostanza affermare che i requisiti per divenire membro devono essere
tali da evitare che chiunque possa senz'altro diventarlo (cfr. M 2006/2007, p. 1761); si
deve quindi raccomandare ai gestori di club di definire per iscritto i presupposti per divenire membro del club e di non porre a un livello troppo basso il limite per diventarlo.
Molti aperitivi di nozze hanno luogo in aziende agricole, specialmente nei mesi
estivi. In caso di brutto tempo, questi si svolgono in spazi chiusi. Vige anche in
questi casi il divieto di fumo, fatti salvi gli appositi spazi separati?
No.
E per una cantina di vinificazione?
Per le cantine di vinificazione vale lo stesso, a meno che queste non vengano gestite quali
esercizi pubblici.
Cosa si intende con spazio chiuso?
Con spazio chiuso si intende un'estensione spaziale strettamente delimitata in lunghezza,
larghezza e altezza. In questo senso sono considerati uno spazio chiuso ad esempio un
tendone, a meno che almeno due pareti laterali siano completamente aperte, un padiglione o l'area di ingresso di un centro commerciale.
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È permesso fumare in una veranda con tetto in vetro (ad es. giardino d'inverno),
anche se due pareti laterali vengono ad esempio aperte in caso di temperature elevate?
Sì, se almeno due superfici sono completamente aperte. In caso contrario la terrazza è
considerata spazio chiuso.
Se d'inverno questo giardino d'inverno viene riscaldato e non viene aperta nessuna
parete laterale, esso fa quindi parte della superficie dell'esercizio?
Sì.
Se sì, in esso è permesso fumare soltanto se la sua superficie ammonta al massimo
al 30% della superficie complessiva?
Sì.
È permesso fumare in occasione di feste e manifestazioni private non accessibili al
pubblico (p. es. gruppo chiuso) che si tengono in spazi chiusi accessibili al pubblico?
Anche in queste occasioni è permesso fumare soltanto negli appositi spazi separati per
fumatori.
È permesso fumare nel proprio appartamento, rispettivamente nella propria casa?
Il proprio appartamento, rispettivamente la propria casa non sono considerati spazi chiusi
accessibili al pubblico, di conseguenza lì è permesso fumare.
È permesso fumare nelle camere d'albergo?
Nelle camere d'albergo è permesso fumare se ciò è previsto dal gestore dell'albergo.
Per esercizi pubblici di piccole dimensioni esistono eccezioni al divieto di fumo?
La legge sull'igiene pubblica non prevede eccezioni al divieto di fumo per gli esercizi pubblici di piccole dimensioni.
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2. Spazi per fumatori
Cosa si intende con spazio separato?
Gli spazi per i fumatori possono occupare al massimo un terzo della superficie totale
dell'esercizio. È anche possibile definire più spazi per i fumatori nello stesso esercizio, la
loro superficie totale non può però essere superiore a un terzo della superficie totale
dell'esercizio. Fa parte della superficie dell'esercizio la superficie sfruttata di tutti i ristoranti, caffè, bar e lobby.
L'accesso agli spazi per non fumatori non deve passare attraverso gli spazi destinati ai
fumatori.
Cosa si intende con apposito spazio separato?
Gli spazi per i fumatori devono essere chiaramente contrassegnati con un pittogramma.
Come deve essere contrassegnato lo spazio separato?
Il Cantone non emana alcuna prescrizione in questo senso. L'esercizio è libero di decidere
dove collocare i pittogrammi. È chiaro che i pittogrammi devono essere collocati in modo
ben visibile per il cliente.
Come devono essere strutturati gli spazi per i fumatori?
Gli spazi per i fumatori devono essere allestiti in modo tale che il fumo non possa giungere
negli altri spazi. Un possibile provvedimento da adottare a questo scopo è il montaggio di
una porta a chiusura automatica per gli spazi destinati ai fumatori. Si raccomanda inoltre di
creare negli spazi per i fumatori una depressione che consenta di aspirare in modo rapido
ed efficiente il fumo.
In tendoni chiusi, come ad es. quelli della Gehla, della Higa e delle corse di cavalli di
Maienfeld non è permesso fumare. E se due pareti laterali vengono (parzialmente)
aperte?
È permesso fumare soltanto se due superfici sono completamente aperte.
Si può fumare in un tendone chiuso, se esso viene sfruttato quale spazio separato annesso a un tendone principale. La superficie di questo spazio può ammontare al massimo
ad un terzo della superficie del tendone principale.
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Gli spazi per fumatori devono disporre di un impianto di ventilazione?
La legge sull'igiene pubblica non prescrive nulla riguardo a un impianto di ventilazione
negli spazi per fumatori. La posa di un impianto di ventilazione artificiale negli spazi per
fumatori viene tuttavia raccomandata, per rimuovere parzialmente dal locale le componenti
nocive per la salute e per permettere il ricambio con aria fresca.
Quali raccomandazioni vengono formulate riguardo alla posa di un impianto di ventilazione in spazi per fumatori?
Si rinuncia volutamente a indicare tipi di apparecchio e produttori di impianti di ventilazione. Per quanto riguarda la posa di un impianto di ventilazione, si consiglia ai gestori di
spazi chiusi accessibili al pubblico di rivolgersi a uno specialista, che potrà consigliare la
soluzione ottimale per la situazione specifica.
Il divieto di fumo vige anche per il bar ben aerato di un albergo (spazio che non può
essere chiuso)? In questo caso è determinante la tecnica di ventilazione (depressione)?
Sì, salvo se il bar è dichiarato quale fumoir. La tecnica di ventilazione non è determinante.
L'accesso agli spazi per non fumatori non deve passare attraverso gli spazi destinati ai fumatori. Questo vale anche per l'accesso alla toilette?
Sì.
Uno spazio per fumatori senza ventilazione che produce una depressione deve essere provvisto di una porta a chiusura automatica. È permesso che questa porta rimanga costantemente aperta per motivi d'esercizio?
No. È determinante il fatto che il fumo non infastidisca i non fumatori. Il Dipartimento non
intende dare consigli ai comuni.
Negli spazi per fumatori possono essere fornite prestazioni gastronomiche?
L'articolo 15a della legge sull'igiene pubblica permette la fornitura di prestazioni gastronomiche negli spazi per fumatori.
Non compete al Cantone disciplinare il diritto del lavoro. Spetta alla Confederazione adottare norme relative alla protezione dei lavoratori dal fumo passivo.
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3. Aree scolastiche, impianti sportivi scolastici e centri di incontro e
assistenza per bambini e adolescenti
Cosa si intende con centro di incontro per bambini e adolescenti?
Con centri di incontro per bambini e adolescenti si intendono centri giovanili, locali degli
scout e simili.
Cosa si intende con centro di assistenza per bambini e adolescenti?
Con il termine di centro di assistenza si intendono le offerte di assistenza come asili nido,
scuole dell'infanzia, posti di accoglienza per il pranzo, ecc.
È permesso creare spazi per fumatori in aree scolastiche, impianti sportivi scolastici e centri di incontro e assistenza per bambini e adolescenti?
In aree scolastiche e impianti sportivi scolastici, nonché in centri di incontro e assistenza
per bambini e adolescenti non è permesso creare spazi separati per fumatori. Questa
norma vale in particolare anche per le scuole cantonali che offrono sia una formazione obbligatoria che una formazione postobbligatoria.
I comuni possono concedere eccezioni al divieto di fumo per manifestazioni ed eventi che
si rivolgono prevalentemente ad adulti o in scuole con un'offerta di formazione esclusivamente post-obbligatoria, se vengono predisposti spazi separati non destinati all'attività
scolastica o luoghi all'aperto definiti in cui fumare.
I comuni devono indicare nell'autorizzazione gli spazi, rispettivamente i luoghi nei quali è
consentito fumare, nonché accertarsi che l'organizzatore adotti le misure necessarie affinché il fumo non possa giungere in altri spazi.
Gli insegnanti possono fumare negli spazi a loro riservati?
Gli insegnanti non possono fumare negli spazi a loro riservati. In aree scolastiche, impianti
sportivi scolastici e centri di incontro e assistenza per bambini e adolescenti vige un divieto
generale di fumo.
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È permesso fumare all'esterno di aree scolastiche (p. es. piazzale pausa), di impianti
sportivi scolastici e di centri di incontro e assistenza per bambini e adolescenti?
Il divieto generale di fumo in aree scolastiche e impianti sportivi scolastici, nonché in centri
di incontro e assistenza per bambini e adolescenti si estende anche all'esterno di queste
zone.
I comuni possono prevedere eccezioni al divieto di fumo in aree scolastiche, impianti sportivi scolastici e centri di incontro e assistenza per bambini e adolescenti?
I comuni possono concedere eccezioni al divieto di fumo per manifestazioni ed eventi che
si rivolgono prevalentemente ad adulti o in scuole con un'offerta di formazione esclusivamente post-obbligatoria, se vengono predisposti spazi separati non destinati all'attività
scolastica o luoghi all'aperto definiti in cui fumare.
I comuni devono indicare nell'autorizzazione gli spazi, rispettivamente i luoghi nei quali è
consentito fumare, nonché accertarsi che l'organizzatore adotti le misure necessarie affinché il fumo non possa giungere in altri spazi.
Il divieto di fumo può essere abrogato per spazi separati non destinati all'attività
scolastica o in luoghi all'aperto definiti (art. 15a cpv. 2). Vuol dire che in una sala
multiuso o in un'aula scolastica è permesso fumare fuori dall'orario delle lezioni?
No.
Oppure vuol dire che, se in una sala multiuso si svolgono le lezioni di educazione
fisica della scuola e nell'aula scolastica vengono impartite le lezioni scolastiche, in
questi spazi esiste un divieto di fumo generale e perentorio?
Sì, (cfr. art. 15a cpv. 2 Legge sull'igiene pubblica).
4. Esecuzione della protezione dei non fumatori
Cosa succede se un avventore, rispettivamente un cliente non si attiene al divieto di
fumo?
In caso di inosservanza del divieto di fumo, il fumatore si rende punibile.
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A chi deve rivolgersi un avventore che intende reclamare poiché, pur avendo preso
posto in un locale per non fumatori, altri avventori non rispettano il divieto di fumo?
Al comune.
Può procedere anche contro l'esercente, se questi tollera tacitamente il fumo negli
spazi per non fumatori? Come procedere in tal caso? A questo proposito interessano i precisi obblighi dell'esercente nell'esecuzione del divieto di fumo e il comportamento attivo che egli deve tenere in caso di violazioni da parte dei suoi avventori.
In caso di violazioni del divieto di fumo, l'art. 49 cpv. 3 della legge sull'igiene pubblica prevede unicamente una sanzione che viene inflitta alla persona che fuma (cfr. M 2006-2007,
p. 1767). All'esercente e ai suoi collaboratori va raccomandato, nel loro interesse, di richiamare l'attenzione dei clienti che fumano sul divieto di fumo.
Cosa succede se un esercente non si attiene alle prescrizioni dell'art. 3a dell'ordinanza relativa alla legge sull'igiene pubblica?
Il gestore di spazi chiusi accessibili al pubblico è punibile secondo l'art. 49 cpv. 1 della
legge sull'igiene pubblica se gli spazi separati per i fumatori non sono appositamente contrassegnati con pittogrammi, se questi spazi occupano oltre un terzo della superficie
dell'esercizio, se per accedere agli spazi per i non fumatori è necessario attraverso gli
spazi per i fumatori e se non provvede a separare gli spazi per i fumatori in modo tale che
il fumo non infastidisca i non fumatori.
Gli esercizi devono inoltrare al comune una domanda di autorizzazione per gli spazi
per fumatori con servizio ai tavoli (obbligo di autorizzazione)?
La legge sull'igiene pubblica non prevede un obbligo di autorizzazione. Di conseguenza
non deve essere inoltrata alcuna domanda al comune, salvo nei casi in cui la legge edilizia
o la legge sugli esercizi pubblici e gli alberghi comunali prevedono un obbligo di autorizzazione.
A quanto ammonta la multa per violazioni dell'art. 15a della legge sull'igiene
pubblica?
Le violazioni dell'art. 15a della legge sull'igiene pubblica vengono punite dal comune con
multa fino a 100 franchi, in caso di recidiva fino a 500 franchi.
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Chi è competente per l'esecuzione del divieto di fumo?
Per l'esecuzione del divieto di fumo conformemente all'art. 15a della legge sull'igiene pubblica, per il controllo del rispetto del divieto di fumo e per la punizione delle infrazioni al divieto di fumo è competente il comune.