Riforma III dell`imposizione delle imprese Risultati
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Riforma III dell`imposizione delle imprese Risultati
Riforma III dell’imposizione delle imprese Risultati della votazione finale parlamentare Rafforzamento dell’attrattiva della piazza Introduzione dell’imposta sull’utile con deduzione degli interessi A livello federale verrà introdotta la deduzione di un tasso d’interesse calcolatorio sul capitale proprio eccedente. Analogamente alle norme per l’imposta federale diretta, i Cantoni hanno la facoltà di introdurre la deduzione di un tasso d’interesse calcolatorio sul capitale proprio eccedente solo se in sede di imposizione parziale applicano l’imposta sul reddito su almeno il 60% dei redditi da dividendi privati e altri vantaggi pecuniari da partecipazioni di oltre il 10% detenere nel patrimonio privato. Attualmente 16 Cantoni complessivamente prevedono un’imposizione parziale di solo il 50% o meno e nell’eventualità di un’introduzione dell’imposta sull’utile con deduzione degli interessi dovrebbero aumentare la quota. In passato, i privilegi fiscali cantonali per società holding, di domicilio e miste hanno fornito un contributo prezioso all’attrattiva e alla competitività della piazza svizzera. Tuttavia, essi non sono più in linea con gli standard internazionali. In quanto membro dell’OCSE, la Svizzera è ora sollecitata a compiere i passi necessari. Per ottemperare alle nuove regole e al tempo stesso per reggere il confronto competitivo con le altre piazze fiscali internazionali, si punta a una riforma dell’imposizione delle imprese. Situazione attuale Nel quadro delle deliberazioni sulla Legge federale concernente misure fiscali volte a rafforzare la competitività della piazza imprenditoriale svizzera (RI imprese III), dopo vari avanti e indietro tra il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale il Parlamento federale ha appianato le divergenze e nella votazione finale del 17 giugno 2016 ha assunto le seguenti decisioni, con ricadute dirette sugli imprenditori e sulle loro aziende. Il referendum contro il progetto federale RI imprese III si farà. L’elettorato sarà chiamato ad esprimersi sul progetto il 12 febbraio 2017. In caso di esito positivo, un’entrata in vigore della riforma a livello federale e cantonale sarà perseguita a partire dal 2019. Regolamentazione per la dichiarazione di riserve occulte Il quesito della realizzazione di riserve occulte si pone tra l’altro nel caso di un trasferimento di società in Svizzera, ma anche al passaggio dall’imposizione privilegiata a quella ordinaria. Nell’ambito dell’abolizione dei privilegi fiscali cantonali, con l’introduzione di un approccio sistematico per la dichiarazione delle riserve occulte vengono create per le imprese normative che consentono una dichiarazione fiscalmente neutrale o parzialmente non soggetta all’imposizione fiscale delle riserve occulte. Questa regolamentazione può essere applicata in caso di trasferimento in Svizzera come pure al passaggio da uno status fiscalmente privilegiato all’imposizione ordinaria. Introduzione di un licence box a livello cantonale (promozione output) Lo sviluppo e l’utilizzo di diritti su beni immateriali da parte di aziende svizzere vanno incentivati mediante misure ad hoc. I Cantoni possono quindi esentare il risultato economico dall’imposta cantonale sull’utile, nella misura in cui è originato da brevetti depositati e diritti comparabili, fino a un massimo del 90%. Deduzioni per le spese dell’attività di ricerca e sviluppo In aggiunta al licence box per i Cantoni viene introdotta una deduzione opzionale per le spese dell’attività di ricerca e sviluppo fino a un massimo del 150% dei costi R&S effettivamente sostenuti in Svizzera. 1/2 Adeguamenti dell’imposta sul capitale Nell’ambito dell’abolizione dei privilegi fiscali cantonali ai Cantoni viene offerta la possibilità di prevedere, oltre al capitale proprio relativo ai diritti di partecipazione, brevetti e diritti comparabili, una riduzione dell’imposta sul capitale anche per prestiti nei confronti di società del gruppo. Riduzione delle aliquote dell’imposta sull’utile nei Cantoni Vari Cantoni progettano di abbassare, con il sostegno della Confederazione, le loro aliquote d’imposta sull’utile, che oggi si aggirano in media attorno al 22%, a un livello competitivo su scala internazionale che oscilla tra il 13 e il 20%. Con questi tagli all’imposta sull’utile vengono sgravate anche le società finora tassate in regime ordinario. Abolizione dei privilegi fiscali Introduzione di una regolamentazione transitoria I regimi speciali cantonali per holding, società miste e di amministrazione vanno aboliti. In questo contesto verrà introdotta una regolamentazione transitoria per 5 anni dopo l’entrata in vigore del nuovo diritto. Nell’arco di questo periodo di transizione i Cantoni possono tassare, separatamente con un’imposta straordinaria più bassa, la realizzazione di riserve occulte e goodwill, purché non fossero imponibili secondo il vecchio diritto. L’ammontare dell’aliquota d’imposta straordinaria va definito dal legislatore cantonale. Finanziamento della riforma III dell’imposizione delle imprese Poiché le misure sfocerebbero in perdite di gettito fiscale, le misure seguenti vanno introdotte nel quadro della votazione finale del 17 giugno 2016: Introduzione di una limitazione dell’esonero complessivo A garanzia di un substrato fiscale minimo a livello cantonale, le agevolazioni che discendono dal licence box, dalla deduzione speciale per le spese dell’attività di ricerca e sviluppo, dall’imposta sull’utile con deduzione degli interessi, inclusi gli ammortamenti delle riserve occulte dichiarate in conformità all’attuale prassi dei Cantoni, possono tradursi in una riduzione massima dell’imposta cantonale sull’utile pari all’80%. Quota più elevata all’imposta federale diretta I Cantoni possono finanziare una riduzione delle proprie aliquote d’imposta sull’utile aumentando la quota dell’imposta federale diretta dall’attuale 17% al 21,2%. Contattateci Siamo a vostra completa disposizione per un colloquio personale. 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