\rincenzo Anbnuccio
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\rincenzo Anbnuccio I architetto COMUNE DI GELA SHlORE TERRITORIO Ufficio Espropriazioni Via F. Liszt, sn 93012 GELA Oggetto. LODO nel pracedmento di determinazione dell'indennhù di espopik degli Immobll di propdefà del alM, dfi in agro di Gela, disiinli al Fg. di map nn 417 e 416 Fabbrfcuto rurale (art. 21 Dir 327/200t TU Esproprfazionl) - - Con riferimento al L000 indicato in oggetto, in qualità di componente, il sottoscritto arch Antonuccio Vincenzo, delegato dal Collegio Arbitrale, Relazione del Lodo arbitrale, in originale Gela, 14 Febbraio 2014 Arch Vincenzo !. li delegQt04 Ant, uccio M e Legale: Via Francia, 46 STUDIOANTONUCCIO - 930I2 GELA - Sede Operativa: Via Caimii, 35 - 93022 GELA - TeI/Fax 0 9 3 M4150 P. IVA: 0 0 1 W ~Mail e n u i . ~ t o n u ~ ~ i L c o m IL COLLEGIO ARBITRALE con sede in Gela, Vico Cappadonna n. 20, composto dai Signori: Prof. Ing. Enzo Fontanella - presidente 1 I Dott. Agr. Piem Lo Nimo - componente di nomina Cooperativa Ortofrutticola Agroverde s.c.a.r.1.; 1 Dott. 1Arch. Vincenzo Antonuccio - componente di nomina del sig. CCa Rosa~io+ altri ha pronunciato il seguente LODO NEL PROCEDIMENTO DI DETERMINAZIONE DELLtINDENNITA' DI ESPROPRIO DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' DEL SIG. CAFA' ROSARiO + ALTRI SITZ IN AGRO DI GELA,DISTINTI AL FOGLIO DI MAPPA 69,PARTICELLA 417 E 416 - FABBRICATO RURALE (Art. 21 D.p.R 327/2001- T.U. Espropristziorii) l) Svolgimenro dei lavori del Collegio. Con racc. a/r del 16.09.2013 (v* All.), il Prof. Ing. Enzo Fontanella ha informato le parti interessate che, con provvedimento del Presidente del Tribunale di Gela, reso in data 05.07.2013, nel procedimento RG. 25712013 V.G.,era stato nominato Presidente dell'istituendo coilegio arbitrale ex art. 21, cornma 4, d.P.R. n. 327/2001, finalizzato alla stima dell'indennità definitiva di espropriazione. Detta nomina Presidenziale era stata esitata a specifica richiesta del Comune di Gela, avanzata con l nota 11.71985, tutte del 05.06.2013 a fuma del Responsabile del Settore territorio- ufficio espropri, l I! ,I '1 Dr. R. Di Grigoli, a sua volta preceduta da richiesta di lodo arbitrale formulata dai sigg.ri C& Rosario (-t altri). Al fine di consentire la compiuta e regolare costituzione dell'istituendo collegio arbitrale e, tenuto conto degli adempimenti e temini di legge ex art. 21, c o m a 4, d.P.R. n. 327/2001 e del codice di rito, è stata fissata la riunione preliminare in data 27.09.2013. Con f~ del 19.09.2013, iI Responsabile del Settore territorio- ufficio espropri, Dr. R. Di Grigoli, ha preso atto di quanto sopra, invitando il Collegio a dar seguito alle operazioni peritali nei termini di legge (90 giorni). All'udienza del 27.09.2013 sono stati nominati arbitri delliistituito Collegio, oltre al nominato Presidente, Prof. Lng. Enzo Fontanella: il Dott. Agr. Piero Lo Nigro per la Cooperativa Ortofrutticola Agoverde s.c.a.r.1. e 1'Arch. Vincenzo ~nto'nuccioper i sig.ri Cafa Rosario + altri. Gli arbitri designati, unitamente alle parti presenti, hanno incaricato la dott-ssa Laura Vassallo di svolgere le funzioni di Segretario. Il Collegio, nel pieno rispetto del contraddittorio, ha concesso alle parti termini per il deposito di memorie, repliche e atti con relativa allegazione di documenti, fissando per il 28.10.2013 il a I ' ! sopralluogo presso le aree oggetto del procedimento de quo, site in Con trada Bruca. parti, i n ottemperanza all'ordinanza del 29.09.2013, hanno proweduto a depositare memorie e relative repliche nei termini. 11 28.10.2013,il Collegio ha iniziato le operazioni peritali in Contrada Bruca e, successivamente, si 'l ' è riunito nella sede di Vico Cappadonoa n. 20. Su richiesta del sig. Cafa Crocificso, gli Arbitri hanno deliberato l'acquisiuone di documenti ritenuti necessari ai fini della decisione e hanno invitato le parti a precisare definitivamentc le proprie domande e difese, concedendo dl'uopo termini per il deposito di memorie, repliche e atti con relativa allegazione di documenti, fissando la seduta al 29.11.2013. Successivamcnte, il OUegio arbitrale, dato atto di una serie di circostanze (a. della PEC del 2311 1121113 a firma del Dott. Agr, Piero Lo Nigro, con cui ha comuaicato l'impossibiliti di essere presente aila riunione fissata per il giorno 29-1 1-2013; b. della corposi tà della documentazione e degli atti prodotti dalle partì, nonchè della complessità delle questioni oggetto degli arbitrati de rniine di 9Ci giorni dall'insediamento del Collegio, avvenuto in data 27-09-2013) ha disposto una proroga di ulteriori 90 gg del termine per il deposito del lodo arbitrale, fissando la Camera di Consiglio per 1'11-02-2014 ) presso la sede dcll 'arbitrato. / ' Le parti, in ottemperanza all'ordinanza del 28.10.2013, hanno proweduto a depositare memorie e relative repliche nei termini, rilevando qua11tu infra succintamente ricapitolato. 2 ) Tesi del1rAw. Di Martim. L'avv. Di Marìino ritiene che " i paramefri utilirzabili per la determinazione dell'indennuzo dell'uvvenutu espropriazione non possono essere quelli rferibili ai valori agricoli m,senza dubbio, quei parametri che pussono desumersi d d e norme che disciplinano le zone urbanistiche ferritoriali, in particolare per le zone destinate ad insediamenti industriali, artigianali e commerciali' (zone DJ), più attinenti alia situazione in esame". Ed invero, ltAw. Di Martuio a sostegno di quanto sopra argomentato afferma che "dell'energia prodotta dail 'impianto a biomassa soltanto uw m irrimu parte potrir servire alle co:tivazioni serricok, mentre la maggior parre di essa saru venduta aile societiì Terna-EneE u ad #Erri gestori di - produzioni i n d u s ~ i a l i e, dtrmque, che le w e e interessare hanno assunto (sin da prima dcll 'emanazione del decreto di esproprio} esaflumenle le curdrerisriche essenziali del sito t / . inciustr iaie " A corroborare la teoria della destinazione non agricola delle aree espropriate, IIAw. Di Martino indica come "aspetli di u~soIurorilievo": a) "il rzlu~ciudi una cu~cessioneedilitu (la n. 5 del 18.51.2012), che già con il suo solo nome qualifica tutta la situazione"; b) "l'obbligo ben preciso per la Coop. Agro Verde di realizzare le opere di ~irbanizzazioneprimaria e secondaria sul siro espropriuto (i! arft.3-4-5 del proroc~llodi intesa), alle quali opere E conferita natura pubblicu r che sono liberamente fruibili dalla collettiviià"; C) "una vulutmione di impalio ambientale, certamente rveribife ai firmi della combustione degli scarti nel!'impiuw~oJi prodrizione cncrgeiica a biomassa". 3) Tesi de llu Società CooperativaAgroverde. La Società Cooperativa Agroverde fa rilevare- nei propri atti- "/'m.~olurainfonciatezza dello t1 lrr primir, la Cooperativa affcrma che "l'ins~diamentoprodutliw da realizzare sulle aree du espropriare, in quanto destinudo ai soli usi agricoli, non poreva non rigirardure unu zona del territorio comunale censitcl come agicola ed avente destinazione agricola". Infatti, '"1 progetto serrico lo denominato Ci4ieginu è un 'inizia iva produttiva firmalhta d miglioramento fonbi~~rio" che ha "od oggetto Ia rea!zzzuziane di serre". Ancora, secondo Agroverde, "la natura agricola dell'invesrimento è a l m i comprovata dalla i circostanza che l'ente attuatore e be nejciario delltespr0priazionesi identtj5ica in una Cuoprutiva agricola, come tale deJinita sia per statuto che per l'oggetto sociale". Circa le dire censure mosse da controparte, la Società replica affermando che "la concessione edilizia n. 5 del 18/01/20I2 è stufa rilascida dal Comune di Gela irt via strumeniale rispetto allu realkmione di progetto agricolo". Inoltre, "tale concessione è stata a sua vultu superata dall'ottenimento del1'A utorinazione Unica rilasciafu dal12ssessorato all'fiergia e dei Servizi di Pubblica UtiIiiir, la quale riunisce in se tutti gli atri e provvzdimenti autoriztativi I'obbiigo della destinnzione di uso agricolo per b quale la stessa è stata vilasciaia e e che pone che non pone i '/ ' i/ / del cambio di destinazione di uso delle aree interessate". i/ ~ c o r d"ai : remi dcii'urt. i. =o-423, i. 23- i 2-2005 n 266 (i~ggejnmziaria 20116). la produrione e iu cessione di energia rbrtrica o caiorico do fonti rinnovabili ~groforsta[ie fotovoltaìche (...) pruvenìenri prevol entemente dal fondo effettuute do imprenditori ogricolj, costituiscono o!ivifà connesse ai sensi dell'articolo 2135, terzo comma, del codice civile e si considerano produttive di reddito agrario". Con riferimento, invece, aIltenergia prodotta dagli impianti fotovaitaici la Agroverde sostiene che "servirà, in primo luogo, per soddisfrrrc le esigenze produttive (...l che richiederanno ìnput energetici molto alri". Invece, i1 surplus di energia "ai sensi dellbrt. I , co. 423, della legge $finanziaria 2006 è produttivo di relddiro agrario ". 4) Problema estimarivo. reliminarmente, giova sin da subito evidcnziare come l'area ove verrà istallato l'impianto tovottaico de quo ricade, nei vigente P.R.G. del Comune di Gela, in Zona Agricola E (uso del soprasuolo per fini agricoli). urbanistico alle attività agricole. Non pub, dunque, trovare fondamento Ia tesi delIIAw. Di Martirio, secondo cui quelle oggetto di esproprio sarebbero "zone destinate ad insediamenti industriuli, nrfigianali e commerciuli (zone 02) ". Tale assunto non b, invero, sostenuto da alcuna prova. Non -deponediversamente, l'esistenza di una Concessione Edilizia. Quest'ultima è stata rilasciata in quanto titolo idoneo aila realizzazione dell'impianto. Infatti, si rileva come tutte le opere che comportino una trasformazione urbanistica del territorio, necessitano del rilascia di una concessione edilizia ex art. 36 della L.R. 71/78, che- tuttavia- nel caso de quo & risultata prodromica all'ottenimento dell'Autarizzazione Unica rilasciata dal~'AssessoratoaU'Energia e dei Servizi di hibblica Utilità in data 19-07-2013. Quest'ultima Autorizzazione, infatti, come correttamente affermato daila Agrovcrde, ha riunito in se tutti gli atti e prowedimenti autorizzativi e ha posto l'obbligo della destinazione di uso agricolo delle aree interessate. .Lf~ut~rizzazione del 19-07-2013 più volte citata .ha, addirittura, previsto quali condizioni generali T* 1 che i podotti da coltivare rientrassero tra quelli indicati al I' c o m a del citato art. 20 della Deliberazione della Giunta Regionale n.1 del 03.07.2009 (PE.AR.S.1: ortaggi tradinonali e di 4'gamma. Con riferimento, invece, alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria sul sito espropriato, si tratta essenzialmente di "variazioniper comentiw il tranrilu a coloro i quali ne / / abbiano necessità. I punti di colìegamento tra gli assi viari serviti sono rimasti invariati " (v. pag. 28 Relazione tecnica agronornica e di compatibilith). Come si pud agevolmente desumere dalla documentazione versata in atti e, pariicdarmente, dallianalisi dellfAutorizzazioneW nica rilasciata dall'Assessorato dllEnergia e dei Servizi di Pubblica /' Utilità in data 19-07-2013,il progetto serricolo denominato Ciliegino è un'iniziativa p r d u ttiva finalizzata ai miglioramento fondiario e ha ad oggetto la realizzazione di serre. 1, ta natura agricola dellfinvestirnento risuita, altresì, dalla circostanza che l'ente beneficiario dell'espropriazione è una Cooperativa agricola, come tale definita sia per statuto sia per l'oggetto & Per quanto, invece, concerne la realizzazione dell'impianto fotovoltaico, questo risulta strekimente cximesso alle esigenze produttive, cosi come ampiamente articolato neIla memoria di Agroverde. Si tratta, infatti, della realizzazione di una tecnica agricola innovativa, cd. fuori suolo, la cui 1 produzione- anche considerata la sua estensione- necessita di un ingente quantitativo di energia. E comunque, come correttamente rilevato da Agroverde, "ai semi dell'ari. I , co. 423, L 23-122005 n 266 (leggejinonziorin 2006). la produzione e la cessione di energia elettrica e calorlco da fonti rinnovabili agrof~restaIie futov~itniche(. ..) provenienti prevalentemente dabJondo rflettuate da imprenditori agricoli, costituiscono attività connesse ai sensi del1'arriculo 2135, terzo C omma, del codice civile e si considerano prodttffive di reddito agrario". Dunque, qualora l'energia in esubero- prodotta dagli impianti fotuvoltaici- rispetto a quella necessaria per sddisfare le esigenze produuive verrà vcnduta, costituirà reddito agrario ai sensi del citalo art. 1, m. 423, della legge finanziaria 2006. Tanto p ~ ~ m e s sritenuto o, provato che ['area oggetto del presente procedimento di natura agicola, aPPa% dunque, necessario individuare i criteri cui fare riferimenta per il calcolo dell'indennizzo. ,.' .marre all'ubpo evidenziare come prima della Sntenza della Corte costituzionale 10 giugno 2011 di determinazione della indennità di espropriazione per le aree non edificabili e non coltivate era basato sul valore agricolo medio, come regolato- da ultimo- dall'art. 40 commi 2 Oggi, a seguito della declaratoria di incostituzionaIid del citato art. 40 commi 2 e 3 d.P.R. 8 giugno 200i n. 327 "l 'indennitàdi espropriazione per tali aree (n.d.s.: aree non edificabili e non coltivate) non puQ più essere determinata sulla base di tale crilerio (n.d.s.: valore agricolo medio). i L 'indenniti di mpropriazione per k aree non edzficobili e non coltivate deve ora essere determinata in mistira pari ai loro valore venale. TuZe criterio deve holire tener conto della attifudine ad uno sfrut&wrtto ulteriore e diverso da quello agricolo e che, senza poter raggiungere 2 livelli dell'ed~catorieid,possa rispecchiare, su1 piarso della relativa valutazione economica, tutte le possibilità di utiiiaarione intermedia tra queliu agricola e quello edifzaioriu " (Cassazione civile, sez. 1, n. 19939 del 29/09/2011). I Ancora: L 'applicazione del criterio in questione (n-d .S.: va1ore venale), comporta i 'estensione anche q ~ l i c n I' u i 7 r l i n . . n .t . .. . e d . lDer iquello rivolto a ! risarcire I'espropriazione illegittima degli stessi findi non ed$catorj; i i quali impopigono di tener L conto delle obbietrive ed intrinseche curutteristiche ed attitudini dell'area in relazione alle utilizzazioni aulorizzate dagli strumenti di pianificazione del terriforio:perci6 consentendo, pure al / ' i I f proprietario interessato da un 'espmpriazione r it W le, di dimostrare sempre ull 'interno della categoria suoli inedificabili, anche attraverso rigorose indagini tecniche e specializzate, che il li valore agricolo sia mutato e/o aumentato in conseguenza di una diversa destinazione del bene e h l m e n t e compatibile con la sua ormai accertata non ed$catorietà; e, quindi, che il fondo, ! suscettibile di sfruttamento ulteriore e diverso da quello agricolo,pur senza raggiungere i livelli iI dell'edificatorrercì,catorietà, abbia un'eflettiva e documentata vnlutuzione di mercato che rispecchia quesre possibilità di utilizzazioni intermedie tra l'agricola e J1ed@catoria@arche& / sportive e ricreative, chioschiper lo vendita di ' depositi, attività prodotti ecc): semprecké arsenfife dalla ndrmtiva vigente sia pwe con il conseguhenro delle opporirune autorizzazioni ornmin*botive" (Cassazione civile, sez. I, n. 18434 del 0110812013, in senso conforme: Cassazione civile, sez. I, n. 12541 del que, sulla base della pacifica giurispnidenza ci-, sebbene risulti provato che l'ma oggetto del te procedimento sia di natura agricola, non pub, comunque, trascurarsi l'incremento di valore del prezzo di mercato del fondo dovuto alla realizzazione dell'impianto da parte di Agroverde. Tale circostanza emerge ictu oculi dall'esame della documentazione prodotta. 5) Determinazione del1'indennità d e f i itiva di esproprio. Sulla base di quanto affermato al punto 4), e considerata la specifica collocazione dei lotti posti a ! sud delliintera area oggetto di impianto, la contiguità ad est ed a sud di strade nonché Iiorografa quasi del tutto pianeggiante vengono fissati i seguenti parametri di vdutazione: - terreni agricoli seminativi pari a E. 3,501mq - manufatti e fabbricati E 400,00/mq che portano nel dettaglio al seguente procedimento di quantificazione: - superficie terreni seminativi di mq 29.215 x € 3,50/mq = € 102.252,50 - superficie terreni frutteto di mq 2.000 x € 4,5/mq = € 9.000.00 - superficie fabbricati e manufatti mq 150 x € 400,00/mq= € 60.000,00 L'indennità di espropriazione ammonta a E. 171.252,50. Tale importo è maggiore dell'uldemith offerta ddl'espropriante. 6) Conclusioni, ! f i i i/ L'indennità definitiva di espropriazione stimata a maggioranza ammonta a E. 171.252,50. II Collegio delega llArch. Vincenzo Antonuccio al deposito presso I'Autorità espropriante del presente lodo, facendosi dasciare idonea attestazione che a v d cura di depositare presso la : I segreteria del Collegio. L'autorità espropriante avrà cura di prowedere ai consequenziali adempimenti. La presente relazione viene approvata a maggioranza con il vota contrario del Dott. Agr. Piero h Nigro, il quale si riserva di depositare presso la segreteria dell'arbitrato e presso l'Autorità espropriante la propria relazione di minoranza entro il 2110a12012. Con il presente Iodo, il Collegio ritiene di aver assolto l'incarico ricevuto. Gela, 12/02/2013. '. wf.Ing. Enzo Fontanella h. Vincenzo Antonuccio I