Depliant - Centro Ricerche Musicali

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Depliant - Centro Ricerche Musicali
Ricerca sostenuta da
Organizzazione
Centro Ricerche Musicali - CRM
Conservatorio “A. Casella” - L’Aquila
Dip. Musica e Nuove Tecnologie
Coordinamento artistico
LAURA BIANCHINI
Realizzazione sostenuta da
Ricercatori
LORENZO SENO, MARCO GIORDANO,
MARIA CLARA CERVELLI
Assessorato
alla
cultura
Assistenti artistici
WALTER CIANCIUSI, SILVIA LANZALONE, CARLO
LAURENZI, BEATRICE LASIO, EMANUELA
MENTUCCIA
Commissionata da
Belgrado
Sponsor sistema musei civici
Servizi Museali
Lungo Tevere in Augusta
l’installazione rimarrà attiva fino al 5 aprile
Martedì - Domenica ore 9 - 19 (la biglietteria chiude alle ore 18)
ingresso: intero euro 6,50 - ridotto euro 4,50
Installazione sonora d’arte adattiva
del compositore MICHELANGELO LUPONE
e dell’artista visiva LICIA GALIZIA
31 marzo - 5 aprile 2009
Museo dell’Ara Pacis, Roma
musica in for ma
Tre opere che integrano la musica all'arte visiva, alla scienza: Studio III su Volumi adattivi, Trio plastico, In coro.
I Volumi adattivi rappresentano un passo ulteriore rispetto all’interazione (… ) infatti sono in grado di evolversi come un qualsiasi organismo vivente. Volumi che possono
mutare e soprattutto imparare in conseguenza dell’intervento del pubblico ma non c’è più un numero limitato anche se invisibile di risposte allo stimolo, come capita
nell’interazione (…). Sono queste caratteristiche che rendono la ricerca di Galizia e Lupone un esempio importante dello scenario definibile post-umano, poiché entrambi
producono dispositivi in grado di consentire l’esperienza estetica come atto di mutazione in corso, di ibridazione. (…) Di conseguenza la cultura è un non-equilibrio creativo.
da: Franco Speroni, “Dall’interazione ai Volumi adattivi. Spunti per una storia in corso”, 2007
musica in forma è un’installazione sonora d’arte adattiva composta da tre grandi opere modulari, basata su tecnologie innovative denominate Planofoni®, sviluppate al
Centro Ricerche Musicali - CRM di Roma.
I Planofoni® sono sistemi vibranti costituiti da pannelli di diverso materiale come legno, rame, ferro e diffondono il suono con specifiche dipendenti dalla struttura della
materia, dalle geometrie del disegno, dagli orientamenti e le curvature delle superfici, dai volumi plastici. Le tre opere sono in grado di integrarsi tra loro attraverso
l’interazione con il pubblico e di adattarsi alle condizioni ambientali.
La partecipazione attiva del pubblico è una condizione necessaria alla vita dell’installazione e la sua azione determina sia i cambiamenti delle forme scultoree, sia le
trasformazioni musicali. La geometria delle forme e i materiali scelti per questa Installazione permettono di disegnare degli spazi visivi e acustici distinti e caratterizzati. La
diversità dei timbri è stata scelta in funzione di una ricchezza “orchestrale” che specifica l’identità sonora di ogni forma plastica. Le differenze formali e materiche hanno
permesso di distinguere il contenuto espressivo di ogni opera e di ottenere, nella visione e nell’ascolto d’insieme, una dialettica costruttiva, una polifonia di voci distinte e
coerenti, in grado di suggerire al pubblico, possibili percorsi di fruizione, indicati e resi manifesti dalle traiettorie dei suoni che si spostano tra le diverse opere.
La duttilità dell’irradiazione sonora permette all’opera di modulare la sua vita musicale in funzione del contesto: la presenza e la posizione del pubblico, i momenti del giorno
e lo scorrere del tempo, i suoni, i rumori o le voci circostanti, le variazioni di luce e le azioni tattili effettuate su di essa.
musica in for ma
Three works capable of complementing music to visual art, to science: Studio III su Volumi adattivi, Trio plastico, In Coro
Adaptive Volumes are a step further with respect to interaction (…) they are able to evolve exactly as any living organism. Volumes that can change and above all learn as a
result of interaction with the public but there is no longer a limited, albeit invisible, number of responses to a stimulus as with interaction (…) These are the characteristics that
make Galizia’s and Lupone’s research an important example of the post-uman scenario as both produce work that allows the aesthetic experience to take the form of change,
hybridisation in act. (…) Consequently, culture is a creative non-equilibrium.
from: Franco Speroni, “From Interaction to Adaptive Volumes. Reflections on change in act”, 2007
musica in forma (Music in forms) is an adaptive art sound installation consisting of three large modular works based on the innovative Planephone® technology perfected by
CRM in Rome.
Planephones® are resonant systems consisting of panels of various materials – wood, copper, iron – which diffuse the sound with characteristics that depend on the structure of
the material, on the geometry of the design, on the alignment and curvature of the surfaces, on the plastic volumes. The three works are capable of complementing each other
through interaction with the public and can also be made to suit environmental conditions.
The active participation of the public is essential for the performance of the installation as the actions of the visitors are decisive both for the changes in the sculptural forms and for
the modulations of the music. The geometry of the forms and materials chosen for this installation permit the design of distinct and characterized visual and acoustic spaces. The
diversity of timbres has been chosen as representing an “orchestral” richness which specifies the sound identity of each plastic form. The diversity of form and material makes it
possible to distinguish the expressive content of the three works and to obtain, in viewing and listening to the whole, a constructive dialectic, a polyphony of distinct and coherent
sounds capable of offering the visitor diverse possible ways of fruition, indicated and realized by the trajectories of sound that travel from one to the other of the three structures.
The flexibility of the sound ìrradiation enables each structure to modulate its musical expression depending on: presence and position of the public, time of day and elapsing of
time, sounds, noises or voices close at hand, variations of light, action of touching the structures.