Are You suprised - Scuola media Giubiasco

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Via Fabrizia 13
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Funzionario/a Michel Fregni, Direttore
incaricato/a
Repubblica e Cantone Ticino
Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport
Scuola Media
6512 Giubiasco
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A tutte le famiglie
degli allievi della
Scuola Media di Giubiasco
Giubiasco, 5 settembre 2016
Ns. riferimento
Vs. riferimento
Progetto Scuola Media Giubiasco, Lettera informativa a tutti i genitori
“Sai del bullismo – se sai, non fai”, Prevenzione con la Peer Education
Cari genitori,
tematiche come quella del bullismo e del cyberbullismo sono sempre più oggetto di attenzione da parte del
mondo degli adulti, preoccupati di offrire ai ragazzi degli strumenti concreti di prevenzione. Malgrado gli
sforzi di docenti, genitori, educatori e adulti di riferimento, gran parte di quello che succede tra i ragazzi, in
special modo sui social network, rimane di esclusivo dominio dei ragazzi: gli adulti sono sempre gli ultimi a
sapere cosa succede e spesso, quando vengono a conoscenza di atti di bullismo o cyberbullismo, è già tardi.
Inoltre gli adulti spesso non sanno cosa fare di fronte a una problematica nuova, preoccupante e dilagante
come quella del cyberbullismo: per poter agire in modo consapevole e aiutare concretamente i ragazzi è
necessario che i giovani acquisiscano alcune conoscenze di base. L'intervento di supporto degli adulti, però,
può entrare in gioco solo dal momento in cui essi vengono a conoscenza di una determinata situazione.
Da alcuni anni Croce Rossa, con il progetto “Sai del Bullismo – se sai, non fai”, offre una formazione
specifica rivolta ai ragazzi, ai docenti e ai genitori, con lo scopo di prevenire le situazioni di
bullismo/cyberbullismo, conoscere le dinamiche in gioco e aumentare le risorse di intervento.
Dall'esperienza accumulata durante il lavoro coi ragazzi nelle classi, emerge chiaramente che una sola
giornata formativa serve solo in parte: occorre quindi portare avanti il discorso anche dai docenti e dai
genitori. Emerge anche chiaramente che i ragazzi in difficoltà si confidano molto più facilmente con i
coetanei (un'amica, un fratello, ecc.) piuttosto che con un docente o un genitore. Spesso i ragazzi dicono che
ne parlano con un genitore “solo dopo diverso tempo, se la cosa è peggiorata molto e non sanno veramente
più cosa fare”.
Da qui è nata l'idea di un progetto con un approccio innovativo e altamente efficace che coinvolga a lungo
termine tutta la sede scolastica: la prevenzione al bullismo e al cyberbullismo tramite la Peer Education
(educazione/prevenzione tra pari), progetto al quale la Scuola Media di Giubiasco ha aderito a partire
dall'anno scolastico in corso.
Peer Education – come funziona?
Un gruppo di ragazzi verrà formato nel corso dell'anno per diventare dei Peer Educator (saranno solo ragazzi
di 3a e di 4a che si saranno offerti volontari).
Durante la formazione che durerà fino alla primavera 2017 i ragazzi acquisiranno delle nuove competenze
(tra cui la capacità di gestire nuove situazioni e di organizzare efficacemente un tempo formativo definito,
animare momenti informativi con i pari, così come informarli a proposito di contenuti specifici inerenti la
prevenzione al bullismo/cyberbullismo).
Dopo la formazione, i Peer Educator entreranno (a coppie o in tre) nelle classi e gestiranno dei momenti
formativi di prevenzione unicamente tra pari. Durante queste brevi lezioni (della durata di massimo 30
minuti) gli adulti non saranno presenti, ma rimarranno a disposizione in caso di bisogno.
I Peer Educator potranno poi promuovere e organizzare anche altre azioni di prevenzione all'interno della
scuola.
Parallelamente verrà formato un gruppo di docenti che fungerà da gruppo di supporto per i Peer Educator. Il
loro ruolo sarà fondamentale: oltre a promuovere e sostenere gli interventi pensati dai ragazzi, saranno per
loro un punto di riferimento come supervisori.
A fine agosto tutto il corpo docenti ha ricevuto una formazione di base su contenuti specifici legati al
bullismo/cyberbullismo e metodi di intervento. Il gruppo di supporto sarà invece formato solo da una parte
di docenti che si saranno offerti volontari. Questi riceveranno una formazione specifica.
Il progetto è pensato per consolidarsi nel tempo, ogni anno verranno formati dei nuovi Peer Educator, di
modo che anno dopo anno, questa modalità di prevenzione diventi parte integrante della cultura di sede. Per
questo motivo è importante che vi sia la collaborazione e l'adesione da parte di tutta la popolazione
coinvolta: i docenti, i genitori e gli allievi.
Perché la Peer Education funziona?
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perché i ragazzi parlano la stessa lingua
sono più credibili: hanno un patrimonio comune e vivono le stesse esperienze
raccontare un'esperienza a un pari crea meno ansia di deludere o di essere giudicati
l'assenza di adulti durante gli interventi tra pari favorisce la libertà di espressione da parte dei ragazzi
si stabilisce un rapporto di maggiore alleanza e collaborazione tra ragazzi e adulti/esperti
Inoltre l’intento della Peer Education è anche quello di aiutare i ragazzi ad acquisire competenze in grado di
metterli in condizione di risolvere i problemi che incontrano a scuola e nella vita quotidiana, competenze
quali la capacità di risoluzione dei problemi, lo sviluppo dell'empatia, la capacità di esprimersi in modo
appropriato, il sentimento di efficacia personale e collettiva.
Per qualsiasi dubbio, domanda o ulteriore informazione siamo volentieri a disposizione.
Cordiali saluti.
Per la Direzione
Michel Fregni
Direttore Scuola Media Giubiasco