il libro CHERNOBYL
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il libro CHERNOBYL
SEGNALIAMO il libro Scheda Chernobyl e il Trentino - la paura atomica nel piatto. Fa riflettere non solo sulle questioni più strettamente scientifiche e tecniche, ma anche sugli aspetti politico-sociologici che hanno giocato un ruolo importante nel portare al disastro. Interventi di Massimo Bonfatti, Aldo Valentini e Luca Verdi. Enti: Regione Autonoma Trentino Alto Adige e Consiglio regionale, Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Comune di Trento, Cassa Rurale di Aldeno, Fondazione Opera Campana dei Caduti. CHERNOBYL La lente sul Trentino Nell’aprile del 1986 l’incidente più grave della storia del nucleare civile: l’esplosione del reattore della centrale di Chernobyl, in Ucraina. Tre anni fa la mostra a Trento in occasione del ventennale di quel tragico evento, che si è tradotta ora nel libro “Chernobyl e il Trentino” la paura atomica nel piatto, un volume ricco e completo. Nella prima parte tematiche e concetti scientifici e le caratteristiche principali dell’energia nucleare; per collocare l’evento, poi le cause, e le terribili conseguenze successive al disastro. Per settimane la quotidianità dei cittadini europei, ed anche trentini, fu sconvolta: notizie contrastanti, timori e preoccupazioni. Sentimenti ben documentati nella seconda parte del testo, annotati e registrati dagli articoli pubblicati da quattro quotidiani e periodici locali. Uno strumento utile per un lavoro all’interno della scuola, per attivare percorsi di conoscenza e riflessione su quanto è accaduto. La motivazione e i contenuti Mirco Elena è fisico e ricercatore, ha lavorato nel settore della scienza dei materiali, per poi occuparsi di pace e disarmo. Opera a Trento e da decenni si dedica alla divulgazione scientifica, tramite scritti, conferenze, mostre, convegni. È responsabile trentino dell’Unione scienziati per il disarmo, e dell’Isodarco (Scuola internazionale sul disarmo e la ricerca sui conflitti, braccio formativo delle Pugwash Conferences on Science and World Affairs, organizzazione insignita nel 1995 del Premio Nobel per la Pace).Traduttore, giornalista e pubblicista, autore di numerosi articoli e libri. Mirco Elena, Chernobyl e il Trentino – Fondazione Opera Campana dei Caduti, Trento novembre 2007, pp. 303 Una copia del volume è stata distribuita alle biblioteche di ogni istituto scolastico. Per ulteriori informazioni: [email protected] 44 Quest’opera nasce dal desiderio di conservare e sistematizzare il materiale raccolto in occasione della mostra “Chernobyl e il Trentino”, organizzata nel mese di aprile 2005, in occasione del ventennale del più grave disastro nucleare civile della storia. Il lungo lavoro di raccolta degli articoli di stampa ha prodotto un patrimonio di informazioni che rischiava di andare disperso. Con quest’opera si è voluto invece tramandarlo alle giovani generazioni, in modo che possano farsi un’idea diretta di quale impatto abbia avuto, sulla vita dei cittadini della nostra provincia, l’arrivo della nube radioattiva proveniente dal reattore esploso. Oltretutto, una parte dei radioisotopi allora dispersi nel territorio sono ancora presenti tutto intorno a noi e, addirittura anche con concentrazioni piuttosto alte, in taluni alimenti, quali certi funghi. La seconda parte del volume raccoglie tutte (salvo sviste e dimenticanze) le centinaia di articoli pubblicati a suo tempo dalle quattro principali testate giornalistiche a stampa, attive a quel tempo sul territorio trentino. Quando necessario, abbiamo aggiunto commenti e approfondimenti per far capire meglio l’argomento trattato. In taluni casi abbiamo anche corretto (indicandolo chiaramente) alcuni errori fattuali e di battitura. Il volume rappresenta anche il tentativo, per quanto ne sappiamo nuovo per l’Italia, di spiegare in insolitamente approfondito dettaglio – ma sempre con linguaggio divulgativo – il funzionamento delle centrali nucleari, il cui controllo è assai più delicato e complesso del semplice inserire e togliere le barre n.3 marzo 2008 di controllo, come invece parrebbe essere dalla stragrande maggioranza (la totalità?) delle opere divulgative presenti nelle nostre librerie. Si sottolineano anche le relazioni tra le tecnologie nucleari civili e militari. Va da sé che gli argomenti non sono facili e richiederanno al lettore una buona dose di attenzione. Per agevolare la comprensione abbiamo scelto di ripetere in diversi punti del libro alcuni concetti più ostici. Solo in base a queste spiegazioni si riesce successivamente a comprendere come gli operatori della centrale di Chernobyl abbiano potuto commettere errori tali da portare un reattore al disastro totale; reattore, il quale certamente presentava problemi di sicurezza, ma che, se gestito con meticolosità e comprensione del suo funzionamento, non avrebbe mai subito una esplosione così catastrofica. La prima parte del volume è dedicata a spiegare questi argomenti. Il libro fa riflettere Questo libro fa riflettere non solo sulle questioni più strettamente scientifiche e tecniche, ma anche sugli aspetti politico-sociologici che hanno giocato un ruolo importante nel portare al disastro. Se ne traggono utili lezioni applicabili a tutti i sistemi di grande complessità, assai diffusi nelle società moderne. Le grandi difficoltà avute a suo tempo dalle autorità e dai media per capire la portata dell’evento di Chernobyl e per cercare di porre in essere misure cautelative e di rimedio, la dicono lunga sull’impreparazione scientifica che – oggi come allora – caratterizza la nostra società. Fin quando tutto va bene, questo non provoca gravi problemi; al massimo causa lo sperpero di risorse, allocate a fini poco rilevanti. Ma basta che succeda qualcosa di straordinario, come un forte inquinamento di qualunque tipo, specie se radioattivo (parola che incute sempre una notevole dose di timore), e allora anche il normale cittadino immediatamente capisce l’importanza di avere conoscenza degli argomenti rilevanti. Solo così saprà come regolarsi, per non rischiare, nei casi peggiori, addirittura la vita. Nel momento in cui si ripresenta con urgenza la problematica energetica nel nostro paese, così come in Europa e nel mondo, e quando si riparla di puntare sulla fonte nucleare, studiare le cause e gli effetti del disastro di Chernobyl permette di valutare meglio i pro e i contro di questa fonte, potenzialmente assai promettente, sebbene con forti controindicazioni. Nella seconda parte di questo volume sono evidenziate in giallo le parti particolarmente interessanti di ciascun articolo; in azzurro le frasi, le parole o i concetti commentati a lato, nelle “nuvolette”. I riquadri denotano i commenti. Ai lettori di questo libro l’augurio di passare qualche ora ricca di spunti di riflessione e capace di generare occasioni di discussione in famiglia, a scuola e sul lavoro, nonché di far nascere la voglia di impegnarsi in prima persona per definire che tipo di società tecnologica vogliamo per il nostro comune futuro. Mirco Elena n.3 marzo 2008 Le parole per dirlo […] L’emergenza nucleare ha indotto gli insegnanti della scuola media ad una riflessione sui contenuti da dare all’ormai tradizionale giornata ecologica. In particolare quest’anno, il problema dell’equilibrio ambientale si è posto drammaticamente, per cui la maggioranza degli insegnanti ritiene poco fondata la programmazione di una passeggiata che darebbe inevitabilmente l’impressione che nulla sia accaduto di importante. I ragazzi si troveranno nei prossimi mesi ad assistere ad un dibattito molto serrato sul problema delle centrali nucleari. Si ritiene doveroso che la scuola dia un contributo all’informazione, il più sereno e neutrale possibile, su un problema che così direttamente riguarda il futuro di tutti. Per questo è stata programmata una serie di iniziative (film, dibattiti, lezioni sull’argomento ecc ) che diano un apporto costruttivo alla chiarificazione del problema. […] Da una lettera inviata da un gruppo di docenti delle scuole medie di Predazzo al Consiglio d’Istituto, ai genitori degli alunni e all’amministrazione comunale di Predazzo, pubblicata su L’Adige – 11 giugno 1986 pag. 17. 45