le criticita` delle aree costiere della campania

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le criticita` delle aree costiere della campania
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In accordo con le linee guida dettate dai progetti europei
INTERREG M.E.S.S.I.N.A. e DEDUCE che raccomandano di
applicare gli indicatori per valutare l’incidenza dei fenomeni
d’erosione e di dinamica morfologica dei litorali nella gestione
integrata e gli ordinamenti compartimentali della Regione
Campania, è stato sviluppato un progetto di monitoraggio che
prevede analisi di dettaglio, dalla grande alla piccola scala sia
a mare sia a terra, mediante tecniche di rilevamento
differenziate in base ai vari morfotipi costieri. Il monitoraggio
a grande scala, in particolare, consente di avere informazioni
periodiche per territori ampi con risoluzioni ottimali mediante
tecniche di controllo satellitari ed aeree, quali il telerilevamento
SPOT e QuickBird, l’interferometria con radar aereotrasportato,
il LiDAR, il sistema SHOALS e l’uso di aerofotogrammetrie
georeferenziate. In tal caso, per estesi litorali si può valutare
l’evoluzione della linea di riva, dei sistemi di foce, delle dune
costiere e dei retrostanti ambienti salmastri (lagune) o dolcicoli
(stagni, laghi). Lungo le coste alte e rocciose, invece, si
possono osservare le variazioni delle falesie, i fenomeni
d’instabilità in atto o quiescenti (frane, dissesti idrogeologici)
e lo scalzamento al piede per opera del moto ondoso e delle
tempeste marine. Infine, per il monitoraggio a piccola scala
delle spiagge sabbiose e/o ciottolose sono indicati il DGPS
(Differenzial Global Positioning System), la tecnica
multifotogrammetrica ARGUS, le indagini ed osservazioni
dirette sul campo. Questi interventi, realizzabili applicando
criteri d’ingegneria naturalistica e bioarchitettura per la
mitigazione dei fenomeni d’erosione e dissesto idrogeologico
in atto e per la prevenzione di quelli potenziali, ricadono
nell’ambito della più ampia gestione integrata della zona
costiera (ICZM) della Campania.
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L’analisi integrata dell’assetto geomorfologico, degli aspetti
fisiografici e sedimentologici, dei caratteri meteomarini e delle
tendenze morfoevolutive del paesaggio costiero della
Campania, ha permesso di focalizzare le strette relazioni tra
fenomeni naturali ed insediamenti antropici e le perturbazioni
agli equilibri ambientali dei 409 km di costa causate negli
ultimi 50 anni o tuttora potenziali. Le coste campane sono
formate per il 60% da ripide falesie, per il 40% da litorali
sabbiosi sottesi alle piane alluvionali dei principali fiumi
(Garigliano, Volturno, Sarno, Sele, Bussento, Mingardo) ed
in minor grado da spiagge ciottolose di fondo cala (pocket
beaches). I principali litotipi che formano sia le coste alte
rocciose sia basse clastiche sono soprattutto di natura
carbonatica (calcari, dolomie, arenarie), subordinatamente
vulcanica (lave, piroclastiti, tufi) e terrigena (flysch calcareomarnoso-argilloso) ed in minima parte metamorfica (scisti,
cataclasiti). In particolare, circa 45 km di litorale che
rappresentano rilevanti risorse economiche regionali, spesso
di elevato pregio geoambientale e ad alta naturalità risultano
attualmente in erosione. Le zone di criticità sono state
identificate con un approccio metodologico sistemico basato
sulla suddivisione della costa in unità fisiografiche e geomorfiche
caratterizzate da 3 differenti morfotipi (litorale, falesia,
tecnocosta). In questi morfotipi, mediante una matrice
d’interazione causa/effetto, sono stati parametrizzati semiquantitativamente 6 principali geoindicatori (erosione,
esondazioni fluviali, mareggiate, frane, sismicità e vulcanismo,
opere ed attività antropiche) e i loro tempi di ritorno (<2, <5,
<10, >10 anni). L’analisi è stata condotta nell’arco di 1 anno
in 2 fasi, così articolate:
reperimento e lettura critica della letteratura inerente
la dinamica litoranea, finalizzata al censimento e alla
caratterizzazione delle aree costiere con focus d’erosione;
analisi su piattaforma GIS (Geographic Information
System), di aerofotogrammetrie e basi cartografiche sia storiche
sia recenti, progetti locali e regionali sulle aree marino-costiere
redatti da o proposti ad Enti e Centri di Ricerca.
I risultati sono sintetizzati nella restituzione di cartografia
geotematica e consistono nell’identificazione delle zone costiere
ad alta criticità su cui orientare i successivi monitoraggi e gli
interventi mitigativi dei fenomeni di dissesto, nell’ambito della
gestione integrata della fascia costiera. Infatti, in base all’analisi
dei fattori di criticità costiera, delle caratteristiche fisicoclimatiche e meteomarine, dei geoindicatori identificati e dei
rispettivi tempi di ritorno basati su modelli matematici, nonché
dei processi recenti o attivi nelle varie unità geomorfiche che
compongono la costa campana, sono state individuate alcune
zone definite ad alta criticità. Tali zone ad alta criticità sono
distribuite nel Litorale Domitio, nella Costa Vesuviana, in
Penisola Sorrentina, nel Golfo di Salerno e nel Promontorio
del Cilento.
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Nel luglio 2007 la Regione Campania ha commissionato
all’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania
(ARPAC) lo studio di fattibilità per la realizzazione di un
progetto di monitoraggio integrato dei fenomeni di erosione
costiera e di valutazione del rischio da inondazione costiera.
Al fine della più efficace realizzazione dello studio, ARPAC
ha attuato una specifica convenzione con il Consorzio
Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare
(CoNISMa). Il convegno è finalizzato alla diffusione dei primi
risultati raggiunti.
Settore Difesa Suolo
9.00 Registrazione partecipanti
13.00 lunch buffet
9.30 Apertura lavori
Luciano Capobianco
14.30 - 15.30
Direttore Generale ARPAC
9.45 Saluti introduttivi
Mauro Luciani
Direttore Generale Difesa del Suolo Ministero dell’Ambiente
Cesare Corselli
Università degli Studi di Milano - Presidente del CoNISMa
Stefano Sorvino
Segretario Generale Autorità di Bacino Regionale Destra Sele
Luigi Vinci
Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli
Francesco Russo
Ordine dei Geologi della Campania
10.30 coffee break
11.00 - 12.00
I° SESSIONE
Chairman
Nicola Adamo
ARPAC Responsabile Sostenibilità Ambientale
Alfonso De Nardo
ARPAC Direttore Dipartimento Provinciale di Napoli
Il progetto ARPAC di monitoraggio delle dinamiche
costiere in Regione Campania
Italo Giulivo
Regione Campania
Area Generale di Coordinamento Lavori Pubblici
L'attività della Regione Campania
per il controllo degli equilibri costieri
Michele Palmieri
Regione Campania Protezione Civile
Il monitoraggio della costa come strumento
di prevenzione delle catastrofi
12.00 - 13.00
II° SESSIONE
III° SESSIONE
Chairman
Giuseppe D'Antonio
ARPAC Direttore Dipartimento Provinciale di Salerno
Stefano Corsini
ISPRA (ex APAT)
La conoscenza come fondamento della pianificazione costiera
Carlo Donadio
Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli studi di Napoli Federico II
Analisi critica della letteratura geomorfologica sulla dinamica
evolutiva delle coste campane
Francesco Terlizzi1 - Beatrice Papa 2
Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli studi di Napoli Federico II
2
ARPAC Dipartimento Provinciale di Napoli
Cartografia geotematica della fascia costiera campania in
ambiente GIS
1
15.30 coffee break
16.00 - 17.20
IV° SESSIONE
Chairman
Luigi Aulicino
ARPAC Direttore Dipartimento Provinciale di Caserta
Domenico Guida
Dipartimento di Ingegneria Civile
Università degli studi di Napoli Salerno
Criteri e metodi per un progetto integrato di monitoraggio
costiero della Campania
Guido Benassai
Università degli Studi Perthenope di Napoli
Un approccio metodologico alle criticità della costa bassa
Chairman
Alfonso De Nardo
ARPAC Direttore Dipartimento Provinciale di Napoli
Stefano Maria Esposito
ARPAC Direttore Dipartimento Provinciale di Napoli
Analisi statistica dei caratteri meteomarini della Campania
e loro variazione negli ultimi 50 anni
Donato Carlea
Provveditore Interregionale alle OO.PP.
per la Campania e il Molise
Aspetti negativi dell'eccesso di frazionamento di competenze
nelle opere marittime
Salvatore Costabile
Ministero dell'Ambiente Direzione Generale Difesa del Suolo
Piano Straordinario di telerilevamento ambientale:
primi risultati
Agostino Di Lorenzo
Regione Campania
Assessorato all'Urbanistica, Area Generale di Coordinamento
Governo del Territorio Settore Monitoraggio e Controllo
Accordi di Programma Servizio S.I.T.
Il S.I.T. della Regione Campania per la prevenzione del
rischio
Tommaso De Pippo
Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di
Napoli Federico II
Metodologia geomorfologica e geoambientale per la
definizione della criticità delle coste campane finalizzata alla
definizione di progetti di monitoraggio
1
Comitato organizzatore:
Luciano Capobianco,1 Alfonso De Nardo,1 Silvana Del Gaizo,1 Antonio
1
1
Ambretti, Raffaele Cioffi, Italo Giulivo,2 Tommaso De Pippo.3
A.R.P.A. Campania
Regione Campania Area Generale di Coordinamento Lavori Pubblici
3
CoNISMa Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Napoli FedericoII
2
Segreteria organizzativa:
ARPAC, Servizio Comunicazione, Informazione, Educazione, Urp
tel.: 081.2326419 - 414 - 401 - 417
e-mail: [email protected]
è gradita la pre-iscrizione al convegno, che può essere effettuata
presso i recapiti della segreteria organizzativa
17.20 Conclusioni
con il patrocinio del