Palermo, nei quartieri popolari pizzo anche su luce e

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Palermo, nei quartieri popolari pizzo anche su luce e
Palermo, nei quartieri popolari pizzo anche su luce e acqua - cr...
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http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/mafia-4/pizzo-...
CRONACA
Nella notte 20 arresti. Molte delle vittime hanno collaborato
Nel mirino degli estorsori anche ristoranti e concessionarie
Palermo, nei quartieri popolari
pizzo anche su luce e acqua
Il quartiere Zen a Palermo
PALERMO - Costringevano gli abitanti delle case popolari dello Zen, uno dei quartieri più poveri
di Palermo, a pagare il pizzo per continuare ad avere luce elettrica e acqua corrente. E per
venire incontro alle loro vittime riscuotevano in due rate semestrali in prossimità delle festività
natalizie e pasquali. L'estorsione si è interrotta questa notte quando la squadra Mobile di
Palermo, su richiesta del gip Maria Pino, ha eseguito 20 ordini di custodia cautelare.
Fondamentale per gli arresti è stata la collaborazione delle vittime, che a decine hanno
denunciato la tentata estorsione. Lo stesso questore di Palermo Giuseppe Caruso ha lanciato un
nuovo appello a tutti coloro che continuano a subire i soprusi delle mafie ricordando che "il mito
dell'imprendibilità dei mafiosi è finito".
L'indagine, denominata "Addio Pizzo 3", riguarda fatti avvenuti tra il 2003 e il 2007. In manette
sono finiti 20 affiliati al clan mafioso di San Lorenzo, di cui fa parte anche il boss Salvatore Lo
Piccolo. Ben 17 dei 20 indagati si trovano già in carcere per altre inchieste, mentre gli altri tre
sono stati arrestati nella notte.
Dovranno rispondere di 31 episodi di estorsione ai danni di ristoratori, gestori di concessionarie
ed altri commercianti.
Arresti a Caltanissetta. Sempre nella notte si è svolta un'altra operazione ai danni della
criminalità organizzata. La squadra Mobile di Caltanissetta ha eseguito sei ordinanze di custodia
cautelare per un'inchiesta sugli appalti pubblici. Gli indagati sono accusati di tentata estorsione,
con le modalità tipiche delle organizzazione mafiose, ai danni di un imprenditore di Gela e di due
imprenditori di Butera. All'origine dell'estorsione ci sarebbero i lavori di restauro del depuratore di
Butera, appaltati ad una ditta di Gela per un importo di circa 3,5 milioni di Euro.
(2 luglio 2008)
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