GRECIA CONTINENTALE

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GRECIA CONTINENTALE
TOUR DELLA GRECIA CONTINENTALE
Volevo raccontarvi del mio viaggio alla scoperta delle bellezze della Grecia continentale. In
un gruppetto di sei persone ci siamo avventurati lungo un percorso di 1.520 km, alla
ricerca delle tappe più significative e caratteristiche di questa nazione.
Spesa totale 450 euro tutto incluso (per me che non pagavo gli ingressi).
Prima di tutto vi riporto il programmino che avevo preparato prima di partire.
PRIMO GIORNO: domenica 13 aprile
Aeroporto → metropolitana → Atene
 Atene: visità della città: Acropoli, area attorno all’Acropoli, Antica Agorà, quartiere di
Monastiráki , Biblioteca di Adriano, Agorà Romana e Torre dei Venti, Anafiotika, Agios
Nikólaos Ragavás, Platea Lysikrátous, Arco di Adriano e Tempio di Zeus Olimpio, Plaka,
Panaria Gorgoepikoos, Metropoli.
 Atene: Hotel Aristoteles.
SECONDO GIORNO: lunedì 14 aprile
Atene → Sounio
 Sounio: visita Tempio di Poseidone.
Sounio → Termopili
 Termopili: sosta alle sorgenti termali
Termopili → Kalambáka
 Kalambáka: Hotel Arsenis.
TERZO GIORNO: martedì 15 aprile
 Metéore: visita ai monasteri di Agia Triada, Agia Stephanos, Agia Rousánou, Varlaam,
Megalo Meteoro, Agios Nikolaos Anapafsas.
Kalambáka → Delfi
 Delfi: Hotel Athina.
QUARTO GIORNO: mercoledì 16 aprile
 Delfi: visita Santuario di Apollo e Recinto della Marmaria.
Delfi → Olimpia
 Olimpia: visita Antica Olimpia e Museo Archeologico.
 Olimpia: Hotel Inomaos.
QUINTO GIORNO: giovedì 17 aprile
Olimpia → Mystrás
 Mystrás: visita Mitrópolis, Moni Perivléptou, Moni Pentánassas, Vrontóchion, Palazzo dei
Despoti, Kástro.
Mystrás → Náuplia
 Náuplia: passeggiata nella cittadina
 Náuplia: Hotel Dafni.
SESTO GIORNO: venerdì 18 aprile
 Náuplia: fortezza di Palamidi.
Nauplia → visita di Micene
 Micene: visita Acropoli, Tesoro di Atreo e Tomba di Clitemnestra.
Micene → Loutraki
 Loutraki: Hotel Marko.
SETTIMO GIORNO: sabato 19 aprile
Loutraki → Aeroporto
Siamo arrivati ad Atene verso le 11 della mattina con un volo lowcost della volareweb
(prezzo di circa 95 euro andata/ritorno). Dall’aeroporto, per raggiungere la città, basta
prendere la metropolitana che, con un costo di 6 euro (10 andata e ritorno), conduce
direttamente in città in meno di un’ora (partenze ogni mezz’ora).
Il nostro hotel era in zona Omonia, praticamente dove si trova la maggior parte degli hotel
prenotabili in internet ad un prezzo conveniente. Abbiamo pernottato all’hotel Aristoteles
(http://www.aristoteleshotel.gr/) per 20 euro a testa (colazione inclusa). L’hotel non è
male dato il prezzo. L’unica pecca la zona in cui è situato: ad ogni ora del giorno e della
notte le strade sono piene zeppe di gente strana, tossici, ubriachi e prostitute. A noi non è
successo nulla ma eravamo un gruppo di 6 persone. Sconsiglierei vivamente di andarci da
soli!
Sistemate le valigie, siamo ritornati in metropolitana (80 centesimi a biglietto) e siamo
scesi ai piedi dell’Acropoli. Uno spettacolo nonostante la giornata grigia e afosa! Purtroppo
i Propilei e il Partendone erano parzialmente coperti da impalcature ma l’emozione di
trovarsi di fronte a tanta meraviglia è impareggiabile. Mi sono rivisto bambino, mentre
studiavo l’antica Grecia, perso ad osservare e fantasticare sulle foto dei libri di scuola! Il
prezzo d’ingresso è di 12 euro ma tenete in considerazione che il biglietto comprende
l’ingresso ai principali monumenti della città. L’ingresso è gratis, invece, per gli studenti
universitari.
Da li ci siamo diretti all’Agorà (bello il tempio di Efesto), alla Biblioteca di Adriano e
all’Agorà Romana.
Un po’ deludente la passeggiata per la Plaka: mi aspettavo qualcosina di più caratteristico.
Si, ci sono numerosi ristorantini all’aperto dall’aspetto carino e, qua e là, si incontrano
delle chiesette ortodosse, ma pochi sono, a mio avviso, gli elementi significativi che la
contraddistinguono da una qualsiasi città.
Il vicino tempio di Zeus Olimpio l’abbiamo visto solo fuori dai cancelli perché chiudevano
prima del previsto. Peccato!
Sulla via del ritorno ci siamo fermati nei pressi della metropolitana di Monastiraki a gustare
un fantastico souvlaki kebab (pane pita con carne di spiedino, pomodorini e cipolle). Era di
una bontà indescrivibile!
Lavati e sistemati in hotel, siamo usciti in cerca di un buon piatto tipico per cenare. Siamo
scesi dalla metropolitana in piazza Syntagma e, per puro caso, abbiamo assistito al cambio
della guardia. Davvero molto simpatico visto che i due omoni sono costretti a marciare
agilmente con tanto di zoccoli e gonnellino!
Per la cena ci siamo fermati nella Plaka in un locale all’aperto in cui, nel pomeriggio, siamo
stati fermati da un ristoratore piuttosto appiccicoso (passate velocemente davanti ai
ristoranti altrimenti vi fermano ad ogni passo!). Abbiamo mangiato moussaka, insalata
greca e dolce a 12 euro (bevande incluse). I prezzi e i menu turistici sono più o meno
uguali in tutta la zona.
Per rientrare in hotel ci siamo incamminati verso la fermata Acropoli della metropolinata.
Da qui la vista notturna sul Partenone è stupenda e suggestiva.
Seppure con un po’ di fatica, a mio avviso, in un giorno si possono vedere tranquillamente
le principali attrazioni della città. Peccato non essere riusciti a vedere il museo nazionale,
mi sarebbe piaciuto davvero.
Il mattino di lunedì siamo ritornati in aeroporto a prendere il pezzo mancante della
comitiva
e
abbiamo
ritirato
l’auto
noleggiata
prima
di
partire
(http://www.economycarrental.com.ky/). Abbiamo pagato circa 300 euro per un
Transporter Volkswagen (9 posti comodi + spazio per le valigie), per 5 giorni con polizza
casco. Il prezzo è conveniente e l’unico “disagio” (se così si può chiamare) è che l’ufficio
noleggio non si trova all’aeroporto ma nei dintorni. Ti aspettano con un furgoncino e ti
accompagnano direttamente loro.
Prima tappa della giornata il tempio di Poseidone a Sounio (prezzo 4 euro, gratis per
studenti). La giornata era stupenda, c’era pochissima gente nei dintorni e ci siamo goduti
la vista e la suggestione del posto. Merita sicuramente! E c’è stato anche qualcuno che è
sceso lungo la scogliera fino al mare, per immergere i piedi!
Per raggiungere le meteore il viaggio è stato piuttosto lungo. Avevamo fissato una tappa
alle Termopili ma quasi non ci siamo accorti del monumento (comunque non mi è parso
granché). Finendo in una strada sterrata proprio accanto alla statua di Leonida, ci siamo
ritrovati vicini ad una ruscello di acqua calda. Consigliati da alcuni “bagnanti” abbiamo
proseguito alla ricerca della sorgente (missione fallita) e abbiamo trovato una bella pozza
tranquilla in cui ci siamo rilassati per una mezz’oretta! La povera signora che già si stava
pregustando il suo buon relax si è dovuta sorbire le chiacchiere rumorose di un gruppetto
di turisti in mutande!
Ripreso il viaggio (l’autostrada finisce) non si incontrano molte case e la strada attraversa
montagne e pianure di un verde brillante. Siamo soliti associare la Grecia all’aridità delle
sue isole e, invece, all’interno si presenta sotto tutt’altro aspetto: prati verdissimi, terra di
un bel marrone intenso, fiori primaverili sparsi ovunque!
Il tempo che ci ha accolti a Kalampaka era decisamente pessimo: aria gelida e
acquazzone! Abbiamo mangiato qualcosa di veloce in paese (souvlaki e kebab) e siamo
tornati in hotel. Situata fuori dal paese, facile da raggiungere e molto segnalata, la
pensione Arsenis (http://www.arsenis-meteora.gr) è un posto carino (sembra un hotel
tirolese!) con un simpatico gestore (che a noi ricordava Fra Tac) che regala cartoline,
cartine e souvenirs. Prezzo 15 euro senza colazione.
Martedì mattina ci siamo svegliati con un sole fantastico e il cielo di un blu inteso. La vista
sul paese e sulle montagne che si poteva godere dalla camera dell’hotel era davvero bella.
Prima di lanciarci nel programma ci dirigiamo in paese, in una delle piazzette principali, per
la colazione. Probabilmente la cameriera ha creduto fossimo a digiuno da una settimana
perché, non conoscendo le porzioni, abbiamo preso ciascuno uno yogurt con miele (super
coppa) e una brioches spalmate di cioccolata (erano lunghe almeno 20 centimetri, non
scherzo!). Con il pancino pieno e l’umore alle stelle eravamo ormai pronti per affrontare la
giornata!
Le meteore sono sicuramente la parte più affascinante e mistica del viaggio. Ne abbiamo
visitate cinque, per la sesta era il giorno di chiusura (fate attenzione perché sarà probabile
trovare i monasteri chiusi per via degli orari e dei giorni di chiusura differenti che, spesso,
non vengono riportati in modo corretto sulle guide). Ingresso 2 euro in ciascuna.
Bellissime le chiesette dipinte, l’atmosfera che si respira e le vedute mozzafiato sulle
vallate! Cercate di farle tutte perché meritano (anche se i meno allenati, in alcune, faranno
un po’ di fatica)!
Verso metà pomeriggio siamo partiti alla volta di Delfi. Il viaggio ripercorre per buona
parte la strada del giorno precedente (infatti siamo riusciti, sempre per puro caso, a
trovare la sorgente di acqua sulfurea nei pressi di Termopili che il giorno prima non
riuscivamo a trovare). La seconda parte invece attraversa montagne deserte e vallate
sonnecchianti fino ai pressi di Delfi. Gli unici esseri viventi che abbiamo incontrato sono
stati due greggi di capre!
Per la notte, ci siamo sistemati nelle nostre camere all’hotel Athina (www.athinahotel.com), su di una delle due strade principali di Delfi. Prezzo circa 15 euro con
colazione. Gestori non troppo cordiali ma, dato il prezzo, non potevamo chiedere di più!
Dopo colazione, mercoledì mattina ci dirigiamo al vicino sito archeologico di Delfi. Anche
qui ingresso 6 euro + 3 museo (gratis studenti). Il sito è collocato in una bella vallata e,
pur non restando molto dell’antico splendore, io l’ho trovato molto affascinante.
A differenza di quanto visitato finora, qui abbiamo trovato diversi gruppi di turisti. Ma,
nonostante questo, è facile immaginare lo splendore dei tempi andati. A me è piaciuto
molto lo stadio in cima alla scarpinata (conservato benissimo). Direi di non perdere anche
il vicino recinto della Marmaria con ciò che resta del tempietto circolare. Immancabile
anche il bel museo con alcuni pezzi davvero interessanti. Il percorso non è lunghissimo,
quindi non ci si stanca affatto!
Da qui partenza alla volta di Olimpia. La strada per buona parte del viaggio regala
bellissime vedute sul mare fino al nuovissimo ponte che vi permetterà di raggiungere il
Peloponneso (costo circa 11,20 euro per attraversarlo!). Prima dell’attraversamento ci
siamo fermati a “pranzare” (erano le 15.30 del pomeriggio) in un mega fornaio stracolmo
di dolcetti, pasticcini, panini e torte salate. Mi pare che nel nome del locale ci fosse un
riferimento al ponte… Ottimo posticino e prezzi invitanti!
Arrivati a Olimpia la triste sorpresa: il sito chiudeva alle 17 contrariamente a quanto
indicato sui siti e sulle guide. Molto tristi (io in particolar modo) ritorniamo in albergo e
cogliamo l’occasione per riposarci un poco e per dedicarci allo “shopping” di souvenirs in
paese. L’hotel è situato in paese, si chiama Inomaos (prenotato su www.hostelworld.com)
e il costo è di circa 20 euro con colazione. Non male!
Per cena, invece, ci sediamo in uno dei tanti ristoranti in paese con menù a prezzo
turistico (anche qui abbiamo speso poco, circa 10 euro).
Il giovedì mattina presto (molto presto), con un gruppetto di temerari, facciamo la
levataccia per non guastare il programma prefissato. Alle 8 in punto siamo i primi ad
entrare nel sito di Olimpia (sempre 6 euro + 3 il museo).
Fa freddino e il cielo è grigio ma ci godiamo la tranquillità del posto, la suggestione delle
rovine, la bellezza del colonnato del gymnasium, l’enormità delle colonne del tempio di
Zeus e il fascino delle piante in fiore. Assolutamente da non perdere il museo. Seppur
visitato di fretta, l’abbiamo trovato fantastico con i suoi fregi e l’Hermes di Prassitele!
Emozionante!
Alle 10 siamo pronti per raccogliere il resto del gruppo sul furgone e per partire alla volta
di Mistra. Il viaggio è stato abbastanza lungo (circa 3 ore) più che altro per via delle strade
che, ad un certo punto, passano per gole e montagne sperdute. Non passa assolutamente
nessuno! Nemmeno le capre che abbiamo visto su altre strade nel nord!
L’incantevole cittadina di Mystras chiudeva alle 15 e, per questo motivo, abbiamo dovuto
organizzarci in fretta e girarla altrettanto di corsa. Ingresso 5 euro (gratis studenti), se non
sbaglio. Tenete presente che per visitarla ci vogliono almeno 2-3 ore e che vi sono due
entrate: quella alta (da cui siamo entrati noi) e quella bassa. Avevo letto di altri turisti che
hanno iniziato dall’entrata superiore, hanno visitato la parte alta e, ritornati alle macchine,
sono poi rientrati nella porta della città bassa (stesso biglietto). Noi (fanciulle escluse)
siamo risaliti a piedi. Certo, è una bella sudata, ma non è poi così terribile!
Abbiamo iniziato la visita dal castello. Le ragazze hanno perso tutte le energie per
raggiungere la prima tappa! Ma in effetti è più o meno l’unica faticata perché poi si può
visitare tutto in discesa. L’atmosfera è appassionante: la natura sembra lottare per
sopraffare le rovine della città bizantina. Le tante chiesette affrescate concorrono con i
muri di edifici caduti per creare un insieme armonioso e stimolante. L’unica cosa che non
ho apprezzato è l’intervento di restauro del sito. Non me ne intendo molto ma la mano
dell’uomo moderno era un po’ troppo visibile. Non commentiamo un intero edificio in fase
di completa ricostruzione! Mi chiedo che fine abbiano fatto quelli delle Belle Arti! Ma, a
parte questo, il sito merita sicuramente di essere visitato. Suggerirei di metterci più tempo
di quello impiegato da noi per poter gustare meglio la complessità del luogo e per giocare
un po’ ai piccoli esploratori tra i ruderi!
Necessario a questo punto il pranzo nel paesino ai piedi della cittadina. E’ piccino ma
carino, a differenza dei tanti paesi incontrati sulle strade e che non hanno nulla di
caratteristico. Abbiamo mangiato in un ristorante (da cui un pesantissimo ristoratore
continuava a chiamarci) un’ottima moussaka con le patatine fritte e siamo ripartiti.
Il viaggio verso Nauplia non è stato particolarmente lungo, salvo la tappa forzata da
qualcuno che voleva assolutamente visitare un cimitero greco di un anonimo paesino sulla
via! Niente di spettacolare ma ci hanno incuriosito molto alcune differenze rispetto ai
nostri campisanti.
Consigliatissimo l’alberghetto a Nauplia: hotel Dafni (www.pensiondafni.gr), circa 20 euro
a testa con colazione (fai-da-te nella cucina a disposizione), in pieno centro storico. Noi 4
ragazzi eravamo in una stanza-appartamentino al piano terra ma le due ragazze avevano
una bellissima stanza con vista sui tetti della città!
La cittadina, pur essendo molto turistica, è davvero graziosa e raffinata. Case eleganti e
ristrutturate si alternano ai negozi e alle piazzette, ai ristoranti e alle passeggiate lungo il
mare. A me è piaciuta tantissimo proprio perché era in forte contrasto alle solite abitazioni
stile dopoguerra che si trovano ovunque.
La mattina di venerdì le ragazze hanno optato per una tranquilla mattinata di shopping
mentre noi baldi giovani ci siamo avventurati lungo i 999 gradini per raggiungere la
sommità della fortezza di Palamiti. Il prezzo di ingresso è di 4 o 5 euro ma il 18 aprile si
entrava gratis in tutti i siti perché era la giornata internazionale della cultura (o qualcosa di
simile, perdonate la mancanza). La vista da lassù è molto bella e la salita è decisamente
meno faticosa del temuto. Anche qui era pieno di fiorellini e passeggiare tra le varie
fortezze è stato davvero piacevole. Diciamo che è stato un diversivo alle classiche rovine
greche! Ah, per i più pigri, è anche possibile arrivare alla fortezza direttamente in auto
(anche se vi perdete un bello spettacolo)!
Tornati alla base, siamo risaliti sul furgoncino e in poco tempo abbiamo raggiunto Micene.
Purtroppo non rimane molto dell’antico splendore ma la grandezza delle mura ciclopiche,
la porta dei leoni e le sorprendenti tombe di Clitemnestra e Atreo vi lasceranno sorpresi!
Sono passati più di 3.200 anni da allora! Degna di nota l’avventura nel cunicolo della
cisterna. Siamo scesi lungo i 99 gradini, immersi nel buio rischiarato solo da una torcia di
un collaborativo turista italiano (solo noi italiani possiamo fare queste cose!). Non ho ben
capito se si poteva scendere o meno, comunque è stato molto Indiana Jones!
Pranzo veloce in un ristorantino del paese (buonissimi i pomodori ripieni di riso!) e via di
corsa verso Loutraki, nei pressi di Corinto. Ci siamo velocemente infilati il costumino al
nostro hotel Marko (prenotato su hotels.greece-bookings.com, 20 euro con abbondante e
gustosa colazione, ottima posizione, cortese la proprietaria) e ci siamo goduti la spiaggia
sassosa per 2-3 ore! Abbiamo letto, sonnecchiato, immerso i piedi nel mare, goduto il
tramonto e rivissuto alcuni momenti del nostro viaggio che ormai volgeva al termine.
Degna di nota la cena. Dopo una passeggiatina in paese, ci siamo fermati in un ristorante
lungo il mare, verso l’estremità est. Non ricordo il nome ma era piuttosto grande e molto
frequentato. In poco tempo si è riempito di greci che si abbuffavano con quantità infinite
di pesce! Con 12 euro abbiamo fatto una bella scorpacciata di calamari fritti e affini!
Triste è stato il risveglio (salvo per l’abbondante colazione) all’alba di sabato mattina.
Caricati i nostri averi per l’ultima volta, siamo saliti sul furgoncino e, passando un paio di
volte sullo stretto di Corinto, ci siamo diretti verso l’aeroporto (partenza alle 11.00 circa).
Abbiamo fatto “ciao” con la manina a questa terra antica ed affascinante e siamo decollati
verso la nostra cara, vecchia ed amata Italia!
Tus-operator
Alcuni consigli:
- avevo cercato le distanze e i tempi di percorrenza tra una località e l’altra su
viamichelin.it ma ve lo sconsiglio perché in quasi tutte le tappe abbiamo impiegato
molto meno rispetto a quanto riportato (a volte anche la metà!);
- noi abbiamo visitato la Grecia ad aprile. Il periodo è ottimo sia per le temperature,
sia per la fioritura di miriadi di piante e sia per la poca gente in circolazione. Il
problema è che, essendo un mese a cavallo tra gli orari invernali e quelli estivi,
molte volte i siti chiudono alle 15 o alle 17 (a differenza di quanto indicato in
internet e su tutte le guide). Conviene informarsi prima (anche se non ho capito
come) ed essere abbastanza elastici!