il senso della barzelletta

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il senso della barzelletta
IL SENSO DELLA
BARZELLETTA
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Scritto da Pierangelo Fernandes Carera
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Introduzione
In questo testo ho pensato di raccogliere un poco delle barzellette che ho trovato sull’web.
Ci sono diversi autori che le hanno scritte. Ogni autore ha segnalato un periodo, oppure
sta segnalando anche questo periodo nel quale stiamo vivendo.
Forse per qualcuno la ricerca non sia stata così efficiente. In effetti forse ne potrei fare
una ricerca migliore, solo che ognuno ha il suo tempo a disposizione. Non si può pensare
di fare delle cose incredibili, quando lo stesso tempo non lo permette di fare tale prodezze.
Questo testo lo sto facendo in speciale a un gruppo di anziani che li visito ogni giorni da
1 anno e 5 mesi. Mi diverto molto con loro. Mi hanno consigliato di fare una ricerca nello
specifico per portarli un poco di divertimento. Le ho messi un poco delle barzellette che
mi sembravano essere interessanti. Era molto bello vederli sorridere. Si divertivano a
qualsiasi battuta ne facessi e già avere questo risultato è una cosa affascinante.
La maggior parte di loro molto probabilmente ha fatto il Clown in passato. Ne concludo
questo dal loro sorriso mentre raccontavo quelle 3 o 4 barzellette che avevo in mano. Loro hanno compiuto la loro vita e se lo meritano di passare gli ultimi anni della sua vita
ridendo dagli errori che ci sono nella stessa.
Fu pensando a questo che ho pensato di scaricare della net dei testi che non avevano il
nome di un autore che mi potesse lasciare perplesso… ed ecco perché ho paura di mettere il mio nome su questi testi. Qui dentro cui sono persone che hanno segnato la propria
vita trascrivendo questi testi che poi sono stati diffusi da tutte le parti del mondo grazie
all’uso della rete.
Scusatemi per i ragazzi che hanno creato questi file, questi collegamenti che sono molto
utili a chi cerca qualcosa di divertente.
Il problema è che dove vado, è difficile collegarmi all’internet. Se non ci fosse questa piccola indisponibilità, vi giuro che non avrei fatto questa raccolta.
Ringraziamenti
Io ringrazio a tante persone che io conosco e che non ci sono più qui con me.
Ringrazio ai miei colleghi, che mi hanno incitato a visitare determinati siti dove ho trovato questi documenti che hanno dato temi e testi per poter trascrivere quello che certe
persone necessitano ogni tanto, cioè, ricordarsi di un poco delle barzellette del presente o
del passato.
Ringrazio al mio professore universitario Davide Bigalli. Mi ricordo ancora di lui, ma non
lo ritrovo più. Spero che stia tutto bene. Lo so che diceva che io ero un ricercatore… spero che le sue parole siano reali. Leggo ancora la sua bibliografia e mi emoziono di essere
stato un suo allievo, di aver fatto le mie due lauree con lei.
Poi ci sono una serie di artisti che ho avuto l’onore di trovare nella mia vita: Emmanuele,
Riccardo, Nora, Elena, Rossella, Gherzi, Tiziana, Arianna, Francesca, ed altri che sono
tanti e lo spazio è troppo piccolo per poter dire qualcosa a riguardo di loro. Lo so che non
metto il loro cognome per evitare problemi con la privacy. Però non mi posso scordare di
loro, mi hanno aiutato molto nella mia vita.
Non mi posso scordare di un grande cantante sardo Apod, e di tutti i miei amici universitari con chi ho passato i miei migliori anni!
Ma il ringrazio più speciale che posso dare è a questa RSA, dove ho trovato delle persone
fantastiche che mi hanno dato molte idee. Con loro continuo a fare arte e teatro. Sono
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delle persone stupende ed io non mi posso dimenticare di quello che mi hanno insegnato.
Spero che questa raccolta possa portare un poco dell’allegria che porto nel petto e che
non sono stato in grado di presentare.
Siccome il testo proviene da fonti diverse, anche l’indice ha una sua varietà.
I numeri presenti nell’indice equivalgono alle barzellette. Ci saranno anche dei testi comici verso la fine. Spero di aver messo qui dentro tutto il materiale con chi il mio Clown
Pierino intratterrà delle domeniche indimenticabili con questi anziani che io dico di essere miei.
Buona lettura.
Introduzione
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1)
2)
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10
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248.
249.
250.
1)
Quanti carabinieri ci vogliono per cambiare una lampadina?
10.001.
1 per salire su un tavolo e tenere la lampadina e 10.000 per girare la caserma
2)
4 carabinieri in auto si fermano davanti ad una puttana: “Quanto
vuoi?”. “30.000 davanti, 50.000 di dietro”. Uno dei carabinieri di
dietro: “Perché a noi di più?”.
3)
4 carabinieri rischiano di affogare nel lago di Garda. Gli si era
spento il motoscafo ed erano scesi per spingerlo!
4)
A due carabinieri regalano due cavalli, ma non sanno come riconoscerli. Il primo propone: “Tagliamo la coda a uno dei due cavalli, cosi’ li riconosciamo; proposta accettata, zacchete, ciascuno
taglia la coda del suo e… sono al punto di prima. L’altro propone
allora: “Tagliamo la criniera, cosi’ li distinguiamo”… zac zac zac
zac… entrambi tagliano la criniera del proprio… e sono al punto
di prima. “Oh caspita, e che si fa, ora? Tagliamo la gamba, così li
riconosciamo l’uno dall’altro!”. E si stanno accingendo a questa
operazione, quando si avvicina un contadino e chiede che cavolo
stiano facendo. “Eh, dobbiamo tagliare una gamba per distinguere il cavallo di uno dal cavallo dell’altro”. E il contadino: “Ma perché non fate così: uno prende il cavallo nero e l’altro quello bianco?”.
5)
Ad una missione nello spazio partecipano un cane, un gatto ed
un carabiniere. Dalla base chiamano via radio: “Base chiama
Apollo 3, rispondete!”. Il cane, dopo aver messo le cuffie, risponde: Bau…Bau – OK Apollo 3, hai posizionato il braccio meccanico
per l’espulsione del satellite? – Bau…Bau.. – OK Apollo 3, hai impostato la rotta sul computer? – Bau…Bau… – OK Apollo 3, ora
passami il gatto. Il gatto, prendendo le cuffie dal cane, risponde:
Miao…Miao…- OK hai impostato la rotta geostazionaria sul computer del satellite? – Miao…Miao… – OK hai fatto i rilevamenti
per le analisi al rientro? – Miao…Miao… – OK ora passami il carabiniere. “Dite pure base!”. “Hai dato da mangiare al cane e al
gatto?”. “Certo!”. “OK ora non toccare più niente, mi raccomando!”.
11
6)
Al bar dello spaccio: “Che gelati ci sono?”. “Vaniglia e cioccolato”
dice con voce roca il carabiniere di turno al bar. “Che hai la laringite?”. “No, ho solo vaniglia e cioccolato!”.
7)
Al corso dei carabinieri stanno spiegando il funzionamento della
mitraglietta: l’istruttore spiega il funzionamento di un selettore a
due posizioni: S, colpo singolo, A, automatico. Il giorno dopo prova a fare qualche domanda: “Che vuol dire se metto la levetta sulla A ?”, e la recluta titubante: ” Ehmmm, … A RAFFICA !”.
8)
Al quartier generale dell’arma dei carabinieri: “Appuntato, mi
chiami
l’ascensore!”.
“Subito
signor
maresciallo!
…ASCEEENSOOOREEEEE!!!”.
9)
Alcuni tizi al bar stanno raccontando delle barzellette sui carabinieri. Alla fine uno dei tizi chiede: “E lo sai che differenza c’è tra
un carabiniere e uno stronzo?”. Uno dell’arma li’ presente a questa ennesima barzelletta non ci vede più, si alza e dice: “Io sono
un carabiniere in borghese! Basta con queste barzellette!”. Afferra
il tizio per la collottola e lo sbatte contro la parete: “Allora, dillo a
me che differenza c’è tra un carabiniere e uno stronzo?”. Il tizio,
spaventato, grida: “Nessuna, nessuna!”. E il carabiniere (più calmo): “Ah, ecco: mi pareva”.
10)
Alla visita di leva 4 aspiranti reclute. – Tu, leggi il cartello! – Funicolare di Como. – bene abile arruolato destinazione alpini.
Avanti un altro. – Tu, leggi il cartello! – Funicolare di Como. – Bene abile arruolato destinazione fanti. Avanti un altro. – Leggi il
cartello! – Funicolare di Como. – bene abile arruolato destinazione alpini. Avanti un altro. – Leggi il cartello! – (con accento siculo)
Fu Nicola RE di Como. – Abile arruolato destinazione carabinieri.
11)
Carabiniere accusato di stupro viene condotto insieme ad altri
davanti alla vittima. Appena questa entra grida: “E’ lei, è lei!”.
12)
Carabiniere dal dottore: “Dottore, tutte le volte che bevo del caffè
ho un forte dolore all’occhio”. “Ha provato a togliere il cucchiaino?”.
13)
Carabiniere fa le parole crociate e chiede aiuto ad un collega: “4
lettere: termine volgare dell’organo genitale femminile”. “Forse lo
so: orizzontale o verticale?”. “Verticale”. “No, allora non lo so”.
14)
Carabiniere in attesa in sala parto. Nasce un bambino nero.
L’infermiera: “E’ suo?”. “Può darsi, mia moglie brucia sempre tutto!”.
12
15)
Carabiniere in negozio: vorrei un portafoglio impermeabile. “Perché?” “Per metterci il denaro liquido!”
16)
Carabiniere: “Mi dia un Kg di pane”. “Comune?”. “Caltanissetta”.
17)
Carabiniere: “Non c’è più democrazia! Mi hanno cacciato fuori
dalla cabina elettorale!”. “Come mai?”. “Ero entrato con 3 colleghi: c’era scritto: piegare in 4!”.
18)
Carabiniere preoccupato al collega: “Domani devo fare l’esame del
sangue”. “E allora?”. “Sì, ma non ho studiato niente!”.
19)
Carabiniere sta salendo sulla Torre degli Asinelli. Ad un certo
punto, stanchissimo, incontra una donna incinta in discesa:
“Quanto manca?”. E la donna: “Tre mesi”. “Urca, sarà meglio che
scenda!”.
20)
Carabiniere sul treno chiede al controllore: “Come mai ci sono
tanti scossoni?”. “Perché questa è la vettura di coda!”. “Ma insomma le Ferrovie potevano sopprimerla!”.
21)
Carabiniere telefona al dottore: “Dottore, corra subito, il maresciallo si è ingoiata la penna!”. “E voi intanto cosa state facendo?”. “Beh, usiamo la matita!”.
22)
Carabiniere telefona all’ufficio informazioni dell’aeroporto: “Quanto tempo impiega il volo Bologna-Roma?”. La centralinista: “Un
attimo…”. E il carabiniere: “Grazie!” e riattacca.
23)
Carabiniere: “Tu te la faresti Sidney Rome?”. “No, io preferisco la
Parigi Dakkar!”.
24)
Carabinieri al posto di blocco: “Non lo sa, signora, che non è consentito portare cani in auto?”. “Ma è di pelouche!”. “Guardi che
non le ho chiesto la razza!”.
25)
Carabinieri all’acquario: “Che razza sono?” “Squali”. “Squelli”.
26)
Carabinieri: “Appuntato, accendete la luce!”. Tic tac tic tac tic
tac… “Ma che sta facendo?”. “C’è scritto 220 volt!”.
27)
Carabinieri: “Brigadiere, sua moglie ha rischiato di annegare! Ha
bisogno della respirazione artificiale”. “No no, ho i soldi! Voglio la
respirazione vera!”.
13
28)
Carabinieri: cosa fa un carabiniere con le manette sopra la testa?
Cerca di arrestare la caduta dei capelli.
29)
Carabinieri: “Hai sentito, il carabiniere Carmelo Cazzone si è fatto
cambiare nome”. “E come si chiama adesso?” “Antonio”.
30)
Carabinieri: “Ieri ho comprato una cassetta di kiwi”. “Me la presti
che la vorrei registrare?”.
31)
Carabinieri: “Ieri ho fatto un esame e mi hanno bocciato”. “E con
che voto?”. “Rh negativo!”.
32)
Carabinieri. Il maresciallo: “Ma come avete fatto a farvi scappare
l’assassino? Non vi avevo detto di controllare tutte le uscite?”.
L’appuntato: “Signorsì! L’abbiamo fatto, ma deve essere riuscito a
filarsela passando dall’ingresso!”.
33)
Carabinieri in auto: “Controlla le frecce…”. L’altro carabiniere:
“Perché? Non usavamo le pistole?”.
34)
Carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in testa?” “Mi hanno
detto che ci potevo fare la doccia, ma sono 2 ore che aspetto e
non scende una goccia d’acqua!”.
35)
Carabinieri: “Maresciallo, correte, ci hanno rubato la macchina!”.
“Accidenti, avete visto chi è stato?”. “No, ma abbiamo preso il
numero della targa!”.
36)
Carabinieri: “Maresciallo, per fare un po’ di spazio posso bruciare
le pratiche vecchie?”. “Splendida idea, appuntato, ma prima faccia una fotocopia!”.
37)
Carabinieri: “Maresciallo, posso prendere il furgone della caserma?”. “E che cosa ne deve fare?”. “Sa, ho vinto un soggiorno a
Parigi e vorrei andare a ritirarlo!”.
38)
Carabinieri: Perché i carabinieri quando vanno a letto mettono
sul comodino un bicchiere pieno d’acqua e uno vuoto? Perché se
hanno sete bevono, se non hanno sete no!.
39)
Carabinieri: “Perché non bisogna raccontare barzellette ad un carabiniere al sabato?” “Perché sennò ride alla domenica a messa”.
40)
Carabinieri: “Perché porti la pistola sulla testa?”. “Perché mi
hanno detto che è una Beretta!”.
14
41)
Carabinieri: Perché sorridono quando c’è il temporale e fuori
lampeggia? Perché credono che gli facciano la fotografia!
42)
Carabinieri: perché sulla portiera delle gazzelle c’è scritto “Carabinieri”? Perché sennò entrano dal cofano.
43)
Carabinieri: “Perché ti gratti senza toglierti il cappello?”. “Ma perché tu quando ti gratti il sedere ti togli i pantaloni?”.
44)
Caserma dei carabinieri. Entra l’appuntato: “Maresciallo, ho
combinato un guaio: mi sono chiuso fuori dalla macchina. Le
chiavi sono all’interno e non riesco ad infilare la mano nella fessura del finestrino rimasta aperta”. “Sveglia appuntato!! prenda
un pezzo di fil di ferro e cerchi di sbloccare la sicura”.
L’appuntato, tutto contento, esce, si dirige verso la macchina e
inizia l’operazione. Nel frattempo dal maresciallo entra un altro
appuntato che sta ridendo a crepapelle. “Ma che fa?! Ride nel mio
ufficio?”. “Guardi ho appena visto una scena…C’è uno scemo che
si è chiuso fuori dalla macchina e prova ad aprirla con un fil di
ferro… Ah! Ah!”. “E allora? A me sembra una buona idea… Infatti
gliel’ho suggerita io !!”. “Sì, ma vede, il fatto è che in macchina c’è
il collega che gli sta dicendo: “A DESTRA, A DESTRA, SINISTRA,
SINISTRA”.
45)
Che differenza c’è fra un carabiniere e una bottiglia di birra? Nessuna: sono vuoti entrambi dal collo in su.
46)
Che differenza c’è fra un teologo e un carabiniere? Il teologo è
uno studioso di Dio, il carabiniere è un ignorante della madonna!
47)
Ci sono tre carabinieri di pattuglia. Due sono grandi e grossi,
mentre il terzo è un mingherlino! Ad un certo punto decidono di
fare irruzione nell’appartamento di una prostituta. Entra per
primo uno dei due marcantoni, mentre gli altri due aspettano
fuori. Si sentono dei rumori via via crescenti finché torna fuori visibilmente soddisfatto e annuncia: “Le ho rotto la figa!!!”. A questo punto entra il secondo colosso, si ripete il trambusto di prima
e dopo un po’ riemerge soddisfatto come il primo dicendo: “Le ho
rotto il culo!!!”. Per ultimo entra il mingherlino e subito si sente la
prostituta urlare di dolore: “Ahi! Ahi! Ahi!”. Dopo poco riemerge il
carabiniere che fiero di se dice ai compagni: “Le ho rotto un braccio!!!”
48)
Come si fa a riconoscere fra i passeggeri di un aeroporto un carabiniere? E’ l’unico che dà da mangiare le noccioline al Jumbo!
15
49)
Due carabinieri al cinema stanno guardando una scena di corse
di cavalli. Il primo dice: “Punto 10.000 lire sul bianco”. Il secondo: “O.K.”. Il primo alla fine della scena: “Ho vinto io, comunque i
soldi non li voglio perché il film l’ho già visto ieri”. Il secondo:
“Anch’io l’ho visto l’altro ieri”. Il primo: “E allora perché hai puntato sul bianco?”. Il secondo: “Oggi mi sembrava più in forma!”.
50)
Due carabinieri camminano di notte vicino ad un cantiere. Ad un
tratto uno fa all’altro: “Attento al cemento!” “Perché?” “E’ ARMATO!”
51)
Due carabinieri decidono di regalare alle rispettive mogli un paio
di scarpe di coccodrillo, ma visto che i prezzi risultano esorbitanti, decidono di armarsi di canoa motorizzata ed equipaggiamento
da safari per procurarsi le scarpe andando direttamente alla fonte. Arrivati sul Nilo i nostri due carabinieri si dividono i compiti, il
primo a prua prende al volo tutti i coccodrilli che gli capitano a
tiro, il secondo li accatasta a poppa dopo averli tramortiti. Ad un
certo punto, quest’ultimo si stanca e dopo aver accatastato si e
no una settantina di esemplari, urla al compagno: “Aho! Ne prendiamo un altro soltanto…. se anche quello non ha le scarpe, ce
ne torniamo a casa!”
52)
Due carabinieri discutono se un certo albero è maschio o femmina. Allora chiedono un parere ad un taglialegna che dice: “Mettetevi di lato all’albero. Ecco, considerando i due coglioni ai lati direi che deve essere maschio!”.
53)
Due carabinieri hanno esplorato la campagna per ore e ore. Uno
dei due, molto stanco, dice all’altro: “Che ne diresti di fermarci
sotto ad un albero a fare un picnic?”. “Va bene! Ma prima vorrei
mangiare un boccone!”.
54)
Due carabinieri si incontrano: “Oh! Ciao! E’ un po’ di tempo che
non ci vediamo”. “Eh, sono stato in coma”. “Urca! Ma sei sempre
in viaggio!”.
55)
Due carabinieri sono condannati alla pena di morte e devono decidere tra la sedia elettrica, la camera a gas e la ghigliottina. Il
primo dice: “Allora, la ghigliottina non mi piace perché mi fa
troppa impressione tutto quel sangue in terra, nella camera a gas
mi sento mancare il fiato… vada per la sedia elettrica”. Viene accompagnato nella sala della sedia elettrica e gli viene data la prima scarica, ma per un difetto della macchina riamane vivo, anche dopo la seconda, è sempre vivo, e cosi’ pure dopo la terza al
massimo voltaggio. Allora secondo la legge il carabiniere viene
16
graziato perché non è morto neanche dopo tre scariche. Mentre
viene riportato fuori il graziato rivede il suo amico e gli dice: “La
sedia elettrica non funziona”. Quando tocca al secondo a scegliere il tipo di morte questi dice: “Nella camera a gas mi sento mancare il fiato, la sedia elettrica NON FUNZIONA, vada per la ghigliottina!”.
56)
Due carabinieri vanno in un negozio di animali e comprano cento
pulcini. Ritornano il giorno dopo e ne comprano altri cento, e così
via per alcuni giorni. Ad un certo punto il negoziante decide di
chiedere loro il perché e uno dei due carabinieri spiega : “Mah,
non ce ne resta mai uno vivo. Non so se sono io che li pianto
troppo profondi, o il mio collega che li bagna troppo ….”
57)
Due carabinieri passeggiano in riva al mare. Il primo guardando
in basso: “Oh guarda! Un gabbiano morto!”. Il secondo guardando in alto: “Ah, si? dove?”
58)
Due carabinieri percorrono in auto di primo mattino la piazza del
paese quando ad un tratto vedono degli asini volare intorno al
campanile. Presi dal panico, SBAAMMM, distruggono la macchina. Il maresciallo ascolta il racconto e poi, scettico, va a riferire al
colonnello: “Mah, degli asini intorno a un campanile… “. E il colonnello: “Ebbene, che c’è di strano? Ci sarà un nido!”.
59)
Due carabinieri sono soliti mangiare insieme al ristorante. Un
giorno il maresciallo ne trova uno da solo e gli chiede il motivo;
lui risponde: “Il mio collega è nel ristorante di fronte; il dentista,
siccome aveva un dente che gli faceva male, gli ha detto di mangiare dall’altra parte”.
60)
Due marescialli dei carabinieri a conversazione: “Io non ne posso
più. Questa caserma è piena di idioti. Per forza fanno le barzellette su di noi…” “Ma via, non essere drammatico…” “Drammatico?
Ora ti mostro io…carabiniere Caputo! Venga qua!” Il carabiniere
Caputo si precipita “Comandi!”
61)
“Vada a casa mia a vedere se ci sono!” “Signorsì” e parte. “Hai visto che idioti abbiamo in caserma?”
Replica il maresciallo “Hai ragione! In fondo, bastava che facesse
una telefonata…”
62)
Due ubriachi escono dall’osteria e ognuno decide di tornare a casa propria per smaltire i fumi della sbronza. Il primo ubriaco entra in casa propria e, vedendosi riflesso nello specchio
dell’ingresso, corre giù a chiamare l’amico: “Pietroooo! Pietroooo!
17
Corri! Ho i ladri in casa!”. Pietro lo sente e corre verso di lui:
“Adesso vengo e gli spacchiamo la faccia!”. Corrono su per le scale, aprono la porta e la richiudono subito: “Cacchio, sono in due!
Andiamo a chiedere rinforzi!”. Sono in strada e passa una macchina dei Carabinieri: “Ferma ferma! Ci sono i ladri in casa mia!”.
I Carabinieri si fanno portare sul posto ed uno di loro sale verso
l’appartamento coi due ubriachi, da’ un calcio alla porta per
aprirla e poi la richiude subito esclamando: “C’era già un collega
sul posto…”.
63)
Durante la prova orale di un esame per carabinieri viene chiesto
al candidato: “Qual è quella cosa con la suola ed il tacco che si
mette ai piedi?”. “Ha le stringhe?”. “Si!”. “Allora sono le scarpe!”.
“Bravo!”. Questi poi parla con il suo compagno: “Guarda, mi ha
chiesto questo e questo”. Il compagno quindi entra nell’aula per
l’interrogazione: “Qual è quella cosa con la coda che fa miao?”.
“Ha le stringhe?”. “No!”. “Allora è un mocassino!”.
64)
Esami di ammissione a carabiniere: “Mi dica il nome di tre metalli”. Il candidato: “Uranio, ustagnu, uferru”. “Mi dispiace, ustagnu
e uferru vanno bene, ma uranio no; è un insetto!”.
65)
Figlio di carabiniere torna a casa con la pagella con tutti 4. Battendo i pugni sul tavolo (knock, knock) il padre dice: “Ma sei proprio duro, non devi aver preso sicuramente da me”. Al che il figlio: “Papà hanno bussato alla porta”. “Tu aspetta qui: vado ad
aprire io!”.
66)
Fonogramma dei carabinieri mandati in guerra in Pakistan: “Abbiamo problemi con i monsoni”. Il Comando: “Sterminateli!”. Risposta: “Ma sono venti!”. Il Comando: “Fossero pure 1000…!”
67)
Giorno di paga alla caserma dei carabinieri: “Totonno 1.000.000;
Caputo 1.200.000; Lobuono 1.200.000… Totale 26.000.000… Totale 26.000.000… Ma insomma ‘sto Totale prende più di tutti e
non si presenta mai!”.
68)
Ho conosciuto un carabiniere così stupido, ma così stupido che,
per lui, anche un foglio di carta tagliato in due era un puzzle.
69)
I carabinieri fermano due contadini che tornano dal macello:
“Che trasportate?”. “Un mezzo maiale”. “Vivo o morto?”.
70)
Ieri mi ero appartato in macchina con una mia amica. Era notte e
i finestrini erano appannati. Ad un certo punto bussano alla portiera, tiro giù per qualche centimetro il vetro del finestrino e vedo
18
la faccia di un carabiniere che mi dice: “Cosa sta facendo?”. Per
nulla intimorito gli dico: “Sto facendo all’amore”. E lui: “Non lo sa
che è proibito? C’è una multa di 200.000 lire!”. A quel punto la
mia ragazza esclama: “Però, un po’ salata come multa! “. E il carabiniere: “Ah, siete in due! Allora la multa è di 400.000 lire!”.
71)
Il giorno dopo l’acquisto di un acquario la moglie chiede al marito
carabiniere: “Caro, hai cambiato l’acqua ai pesci ?”. “No! Non
hanno ancora bevuto quella di ieri!”.
72)
Il grammo è l’unità di misura dei pesi. Il metro è l’unità di misura
delle distanze. E l’unità di misura dell’intelligenza? Il carabiniere!
73)
Il maresciallo dei carabinieri alla recluta: “Voi che fate la sera?”
“leggo un libro” “E trovate questo libro interessante ?” “bhè … si
però non ho ben chiara la trama e ci sono un po’ troppi personaggi” “Come si chiama?” “Pagine gialle”
74)
Il maresciallo dei carabinieri: “Appuntato, venga dentro che piove!”. L’appuntato: “Grazie, maresciallo, ma anche qui fuori!”.
75)
Il maresciallo dei carabinieri chiama una recluta: “Caputoooo
vieni subito qua !” “Eccomi Marescià” “Tieni Caputo prendi queste mille lire e vammi a comprare un giornale al tabacchino”. Caputo prende le mille lire le mette in tasca comincia a scendere le
scale e poi improvvisamente rimette le mani intasca, tira fuori 3
pezzi da mille lire e comincia a fissarle : Passa un ora … ne passano due … infine il Maresciallo incuriosito decide di andare a
vedere che cavolo stava combinando la giovane recluta, appena
aperta la porta vede Caputo ancora fermo ad osservare i 3 pezzi
da mille … “CAPUTOOOOO che cazzo combini ?” “Marescià ho
sbagliato, ho messo le sue mille lire insieme alle mie e ora non
riesco più a distinguerle … mi potrebbe dire quali erano le sue”
“Caputo e me lo chiede dopo 2 ore ? Ora come diavolo faccio a riconoscerle ?”
76)
Il maresciallo interroga il candidato carabiniere: “Qual è la capitale d’Italia?”. “Bo”. “Quante regioni ci sono?”. “Bo”. “Quanti capoluoghi?”. “Bo”. “Giovanotto, una domanda facile facile, qual è
la sigla automobilistica di Bologna?”. “Mah”.
77)
In chiesa un carabiniere chiede al parroco che ha un braccio fasciato: “Che vi è successo Don Salvato’?”. “Nulla figlioli, ho inciampato nel bidè… e mi sono rotto un braccio!”. Quindi il parroco si allontana e rimangono soli i due carabinieri. “Marescià, che
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cos’è sto bidè?”. “E che ne so! So’ dieci anni che non vengo in
chiesa!!”.
78)
In Sicilia la Centrale dei carabinieri manda un messaggio a tutte
le auto: “Controllare tutte le auto che vanno a Marsala”. Al posto
di blocco i carabinieri controllano: “Passi pure, anche questa va a
benzina!”.
79)
Incidente stradale con 2 morti e 4 feriti. Arti umani sparsi tra le
macerie delle auto e sulla strada. Due carabinieri fanno il verbale. “Gamba destra vicino sportello posteriore sinistro Panda Rossa”. “OK, scritto”. “Braccio sinistro vicino sportello posteriore destro”. “OK, vai avanti”. “Testa di uomo barbuto accanto al guardrail”. “Come si scrive guard… ?”. “Mmmm… (da’ un violento calcio alla testa)… testa di uomo barbuto in mezzo alla strada”.
80)
Indagini nei carabinieri. “Caputo, c’è una segnalazione; dobbiamo
cercare uno con un monocolo”. “Signor Maresciallo, con un monocolo è difficile… non lo posso cercare almeno con un binocolo?”.
81)
Istruttore dei carabinieri rivolgendosi alle reclute: “Su, riproviamo: Io mi lavo, tu ti lavi, egli si lava. Che tempo è?”. In coro: “E’
domenica!”.
82)
L’arma dei Carabinieri decide di effettuare una grande spedizione
scientifica e convoca i giornalisti: “Andremo sul Sole!”. Un giornalista: “E come farete con il calore?”. “Andremo di notte!”.
83)
Lo sai come si fa a riconoscere un carabiniere fra tutti quelli che
fanno un’orgia?
Semplice, è l’unico che tromba sua moglie.
84)
Maresciallo dei carabinieri ordina all’appuntato di potare la siepe
del giardino. Questi, potata la siepe, cerca di tagliare colla cesoia
anche lo zampillo della fontana. Il maresciallo lo guarda dalla finestra e gli grida: “Che fai, non vedi il cartello: Acqua non potabile!”.
85)
Nell’intervallo tra due numeri di acrobazia il presentatore propone un gioco per coinvolgere il pubblico. Si tratta di superare tre
prove per vincere un 100 milioni: 1) bere in 1 minuto 20 grappini;
2) tagliare la criniera di un ferocissimo leone; 3) sodomizzare una
vecchia di 80 anni. Si presenta il primo: crolla dopo 10 grappini,
il secondo ha troppa paura del leone, il terzo… (inventate un po’
voi). Finché si presenta alla gara un aitante carabiniere di 20 an-
20
ni, orgoglio dell’arma. In 30 secondi si scola i grappini. Poi, un po’
barcollante, entra nella gabbia, che viene celata al pubblico da
un enorme telone. Inizia così una lotta furibonda che il pubblico
può solo intuire. Finché, dopo qualche minuto, il ruggito di resa
del leone; poi il silenzio. Il tendone si alza, il carabiniere, uscendo
dalla gabbia, tutto stracci, esclama: “E adesso dov’è la vecchia
che la rapo a zero!”.
86)
C’è una coppia molto pudica che abita in un appartamento dalle
mura sottili. La moglie ha paura che qualcuno possa sentire, e
per ciò non dice mai la parola sesso. Al suo posto hanno la parola
in codice “lavatrice”. Una sera l’uomo comincia a sentire la voglia,
e dice alla moglie: “Cara, lavatrice?”. “No caro, non stasera. Sono
veramente stanca”. Passano venti minuti e lui ha ancora ha voglia: “Cara…lavatrice!”. “No, no caro, non stasera. Ho una gran
mal di testa e non me la sento, non insistere”. Allora, dopo un po’
lei prende un’aspirina, comincia a sentirsi meglio e pensa: “Lavatrice? Perché no?” e dice: “Caro? Lavatrice” e lui: “Mi dispiace cara, ma il bucato l’ho già fatto a mano”.
87)
C’è una coppia sposata da 20 anni… Ogni volta che vogliono fare
l’amore, il marito insiste nel tenere le luci spente. Dopo 20 anni
la moglie ritiene che ciò sia ridicolo. Decide quindi di smetterla
con questa folle abitudine. Una sera, nel bel mezzo di una sessione di fuoco, selvaggia e romantica, accende la luce. Guarda
giù e… vede il marito che tiene in mano un dispositivo a batterie… un vibratore, morbido, bellissimo e più grande di un vero
membro. La donna a questo punto dà in escandescenze. “Tu, impotente bastardo!” grida lei “Come hai potuto mentirmi per tutti
questi anni? Esigo che tu mi dia una spiegazione!” Il marito alza
la testa, la guarda fisso negli occhi e calmo risponde:
“Io ti spiego il vibratore… se tu mi spieghi i bambini.”
88)
Dopo un violento amplesso l’uomo alla donna: “Caspita Pina … se
sapevo che eri ancora vergine l’avrei fatto più delicatamente, mettendoci magari più tempo” e lei: “Caspita Giovanni … se avessi
immaginato che avevi un po’ più di tempo mi sarei tolta i collant!”
89)
Due amiche escono dal parrucchiere: “Oddio, mio marito sta arrivando con il mio amante!” E l’altra: “Che coincidenza, stavo per
dire la stessa cosa!”
90)
Due amici si rincontrano dopo diversi anni.. “Ehilà come va come
non va etc. etc. etc.” “Ahh, ciao benissimo, veramente bene ora
che sono rimasto vedovo..” “Vedovo? Che culo! così adesso te la
spassi ehh..” “Macché culo: ognuno è artefice della propria fortu-
21
na; non dirlo in giro, ma sono stato io..” “Tu? e se ti pescano?”
“Nessun problema, ho usato un metodo impossibile a scoprirsi..”
“Spiega spiega, come si deve fare?” “Ecco: tu stasera vai a casa, e
quando vai a letto, ti fai una bella scopata, di quelle ricche; domani sera ne fai 2, dopodomani 3, e vai avanti così aumentando
di una al giorno: in breve tempo, vedrai che tua moglie si esaurisce e schiatta.” “Vabbè, se tu dici che funziona, provo.” Passano
una quindicina di giorni ed il vedovo va a far visita all’amico..
Lo trova seduto su una poltrona del salotto, con 2 cuscini dietro
la schiena, magro e smunto, pallido, pelle ed ossa, con la coperta
sulle gambe, mentre si sente dalla cucina la moglie tutta allegra
che, mentre lava i piatti, canta, a mezza voce, tutta allegra. “Ehilà, ciao, come va?” “Bene, sta andando bene..” “E per il “progetto”, hai provato?” “Si, ho provato, e sta andando avanti bene, la
senti quella la? Lei canta, non immagina nemmeno che sta per
morire..”
91)
Due gay sono a letto e mentre si amano uno dice all’altro: “Caro,
oggi ho fatto il test ed ho l’AIDS…”. L’altro si gira e, con faccia
perplessa, dice: “Scusa, ma me lo dici così?!”. L’altro ridendo gli
risponde: “È uno scherzo! Mi piace quando stringi il culo!”.
92)
Heidi: nonnino…. me lo metti in mano!?!
Nonno: ma Heidi, non puoi chiedermi queste cose. Sai che le tue
mani sono tanto candide e delicate….
Heidi: nonno … me lo metti in bocca!
Nonno: Heidi … le tue labbra sono soffici come petali di rosa ….
Heidi: nonno …. me lo metti tra le tettine…
Nonno: cara, la tua pelle è fresca come la rugiada del primo mattino….
Heidi: nonno…. me lo metti in mezzo alle gambe?
Nonno: Heidi, sei così giovane e pura….
Heidi: aho nonno …. e mettilo dove cazzo ti pare basta che me lo
togli dal culo!!!!
93)
Il bimbo Gigi: “Papà, papà, che cos’è la politica?” Il papà: “Vedi
Gigi, non è facile da spiegare, ma posso provare con un esempio:
io porto a casa i soldi quindi sono il capitalismo, tua madre li
amministra quindi è il governo, la governante è la classe operaia,
tu che brontoli sempre che vuoi una paghetta settimanale più alta sei il sindacato, e la tua sorellina è la generazione futura.”
Gigi non è del tutto convinto ma ci pensa su. Quella stessa notte
Gigi viene svegliato dalla sorellina che si è fatta la cacca addosso,
decide quindi di andare a svegliare la madre. Mentre va verso la
camera dei suoi genitori, sente dei rumori provenire dalla stanza
della cameriera, sbircia dal buco della serratura e vede suo padre
22
a letto con la cameriera, ad un tratto ha l’illuminazione e si dice:
“Capito che come funziona la politica: mentre il capitalismo si fotte la classe operaia, il governo dorme, i sindacati stanno a guardare e le generazioni future sono nella merda fino al collo!!!!!”
94)
In un giardino un vecchietto vede una bambina di 5 anni molto
molto carina. Allora il vecchietto dice: “Ciao bella bambina, ti do
una caramella se mi dai un bacetto sulla guancia.” La bambina
di rimando: “E se ti faccio una pompa, mi dai tutto il sacchetto?”
95)
L’industriale si è suicidato. Un mattino, alle prime luci dell’alba si
è buttato dal tredicesimo piano vestito di tutto punto. La polizia
sta indagando. La segretaria del suicida è a colloquio con
l’ispettore. “No. Non sono stata la sua amante. E` vero che mi ha
aumentato lo stipendio tre volte quest’anno, e che mi ha regalato
a Natale una pelliccia di visone. Due giorni fa` mi ha fatto mandare a casa un collier di brillanti e ieri mi ha regalato quest’anello
di rubini, non posso negarlo, ma non ero la sua amante. Stamattina mi ha detto che si era innamorato di me. Mi ha anche chiesto quanto volevo per andare a letto con lui. Dapprima mi sono
seccata, poi ho pensato che era stato tanto generoso con me che,
anche se non mi piaceva potevo farlo. Allora gli ho detto: Senta,
commendatore. I colleghi dell’ufficio di solito mi danno diecimila
lire ma lei è stato così buono con me che, se vuole, mi accontento
di cinque. E` stato a questo punto che si è buttato di sotto!
96)
La mattina dopo la prima notte di matrimonio la ragazza chiama
la madre e lei: “Allora figlia mia, com’è andata?” “Beh… sai
mamma, sono uscita dal bagno tutta profumata e l’ho trovato sul
letto a leggere un libro. Ho pensato: mi sta aspettando. Mi sono
seduta vicino a lui e lui niente, ha continuato a leggere…” “E tu
cosa hai fatto?” “Gli ho preso la mano e me la sono appoggiata su
una spalla.” “E lui?” “Ha continuato a leggere…” “Ma dai!!! E tu?”
“Gli ho preso la mano dalla spalla e me la sono messa sulle tette!”
“E lui?” “Ha continuato a leggere…” “Ma chi hai sposato!!! E
poi???” “Gli ho preso la mano dalle tette e me la sono messa sulla
figa…” “E lui?” “Si è bagnato il dito ed ha girato pagina…”
97)
La moglie dice al marito: caro, ormai nostro figlio è grande, non
possiamo più dire “Andiamo a fare l’amore”, dobbiamo usare un
termine che lo confonda. Vabbè, diciamo “Andiamo a fare la lavatrice”. Il giorno dopo, il marito: dai cara, andiamo a fare la lavatrice, e la moglie: no, dai, sono stanca facciamo un altro giorno.
Dopo molte sere, la moglie finalmente accetta e dice al figlio: Piero, vai a dire a papà che stasera facciamo la lavatrice. Dopo un
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paio di minuti Piero torna e dice alla mamma: Mamma, ha detto
papà di dirti che non importa, ha già fatto il bucato a mano.
98)
Luisa per lavoro si occupa di un ragazzo un po’ ritardato…..un
giorno dovendo andare in palestra decide di portarselo dietro.
Nello spogliatoio, lei comincia a togliersi i vestiti….via la maglia….e lui vede il seno: “cosa sono quelli?”
“due fiorellini”, risponde Luisa “li posso annusare?” “mha! va bene vai…” “sniff, sniff!!! mmmmmmmm che profumo…”
l’attenzione del ragazzo passa poi all’ombelico….: “o cos’e quello?”
e Luisa: “una ciliegina!” me la fai annusare? “ok…”
“sniff sniff sniff”. Luisa poi si toglie le mutante e lui resta folgorato dalla peluria della sua topina.. “o cos’e quello???” domanda.
“un gattino” risponde Luisa “me lo fai annusare??” Luisa rimane
un attimo perplessa e poi decide che in fondo non c’e nulla di
male: “ok” “sniff sniff………sniff sniff…povero gattino…..da
quant’e che e morto?”
99)
Marito e moglie sono a letto. Il marito bacia la moglie e le chiede:
“Cara, vorresti….?.” La moglie risponde: “Scusa, ma ho proprio
un mal di testa tremendo. Ho avuto una giornata molto pesante e
sono terribilmente stanca”. Il marito dice: “Capisco, mi dispiace”.
La notte dopo lui ci riprova e la moglie risponde: “Mi spiace, ma
ho un tremendo mal di denti”. Lui dice: “Capisco, non preoccuparti”. La terza notte fa un altro tentativo e questa volta la moglie
urla: “Maniaco sessuale! Tre notti di fila!”.
100)
Marito e moglie stanno discutendo del budget famigliare: “Sai cara, stiamo passando un periodo brutto… ci tocca fare dei tagli alle spese!” “Eh si… hai ragione… ma come possiamo fare?” “Semplice… perché non ti impari a cucinare che così licenziamo la
cuoca?” “E tu perché non ti impari a scopare che così licenziamo
l’autista!!!”
101)
Milord inglese telefona a casa; risponde il maggiordomo: “Pronto?”. “Battista, è lei?”. “Sì Milord, mi dica”. “Battista, prego vada a
chiamare Milady”. “Signore… ehm, non posso, Milady è a letto
con un uomo”. “Benissimo Battista, li uccida entrambi, poi si
sbarazzi dell’arma”. Dopo un po’ di tempo… “Fatto signore, li ho
uccisi”. “E si è sbarazzato dell’arma?”. “Sì signore, l’ho gettata
nella piscina”. “Piscina?? Ma che numero ho fatto?”.
102)
Prima notte di nozze. “Dimmi la verità, amore mio!” chiede lo
sposino alla mogliettina “Sono davvero io il primo uomo con cui
dormi a letto?” “Si caro, te lo giuro! Con gli altri sono sempre stata sveglia.”
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103)
Prima notte di nozze. Lo sposino alla sposina : “Vieni te lo voglio
mettere dove non lo ha mai fatto nessuno!” “Nooooooooooo
nell’occhio nooooooooooo!!”
104)
Rientrando all’improvviso un uomo trova la moglie a letto con un
nano, e sbotta: “Adesso basta! Solo in quest’ultimo mese mi hai
tradito già dieci volte! E adesso pure con un nano, dopo che mi
avevi giurato di non farlo più”. La moglie: “Ma caro, non vedi? Sto
tentando di smettere!”
105)
“Se potessi diventare un’automobile (dice un frocio al suo compagno di letto) vorrei tanto essere una fiammante Cadillac rossa! E
tu invece, che auto vorresti essere?” “Io?
Un’ambulanza!”
“Un’ambulanza? Che strano! E perché?” “Ma ci pensi? Ti aprono
dietro, te lo infilano e tu te ne vai per tutta la città a gridare
AAHHHHHHHhhhhh!!”
106)
Tre amici si incontrano dopo tanto tempo e esauriti i soliti convenevoli finiscono come al solito a parlare di sesso:
“Non ci credereste” fa il primo “ho trovato un negozietto sotto casa mia che ha tutte le verdurine fresche, così la sera prima di andare a casa, compro un po’ di carotine, un po’ di cetriolini, poi arrivo su, faccio spogliare mia moglie e comincio a fare quei giochetti, dovreste vederla….. diventa matta!” “Se è per quello” fa il
secondo “anch’io ho trovato dei giochini bellini, faccio spogliare
mia moglie e la riempio di panna dappertutto, poi comincio a leccarla piano piano, dovreste vederla….. diventa matta!” “E te?”
chiedono al terzo. “Ah, io” fa il terzo “arrivo a casa… piglio mia
moglie… la gnudo… le do due colpi, poi mi pulisco l’uccello con le
tende, dovreste vederla……diventa matta!”
107)
Tre bambine stanno discutendo sul modo per capire se un bambino
le
attrae
o
no.
La prima dice: “Io butto la monetina. Se viene testa mi piace, se
viene
croce
no.”
La seconda dice: “Io lancio il fazzoletto ricamato. Se cade dalla
parte del ricamo mi piace, sennò no”.
La terza dice: “Io penso intensamente a lui poi mi levo le mutande
e le butto in aria. Se restano attaccate al soffitto mi piace, sennò
no.”
108)
Un beduino sta attraversando il deserto sul suo cammello. Sarà
stato il caldo, sarà stato il moto ondulatorio con relativo sfregamento delle parti intime, il beduino si eccita. Purtroppo per lui
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però di donne nemmeno l’ombra. Continua a cavalcare il cammello, sempre più eccitato, finché vede un sasso di discrete proporzioni. Fa allora fermare il cammello vicino al sasso, con grande sforzo rotola il sasso fino a dietro il cammello, sale sul sasso,
si alza la tunica e sta per penetrare il cammello quando questi fa
due passi avanti e si porta fuori dalle grinfie del beduino. Questi
deluso scende dal sasso, lo fa rotolare fino dietro al cammello, ci
risale sopra, si rialza la tunica, sta per penetrare il cammello
quando questi fa’ ancora tre passi avanti. La scena si ripete altre
tre, quattro volte, con il beduino sempre più incazzato che si sfoga prendendo a calci il quadrupede. Ad un certo punto, al sesto
tentativo, al beduino pare di sentire una vocina flebile al di la di
una duna. Va a vedere e trova una bellissima donna, con gli abiti
tutti stracciati, che sta invocando aiuto e sta morendo di sete. La
donna (D) vede il beduino (B) e gli dice: (D) Aiutami, ti prego, sto
morendo, portami fuori da questo inferno. (B) Guarda, lo farei volentieri ma è troppo pericoloso, non ho abbastanza acqua per tutti e due e portare anche te sul cammello lo sfinirebbe. Sarebbe al
morte certa anche per me oltre che per te. (D) Ti supplico, sto patendo le pene dell’inferno, dammi da bere e salvami. Se mi prometti di farlo farò per te tutto quello che vuoi, non devi fare altro
che chiedermelo! Al che al beduino brillano gli occhi di bramosia
… (B) Hai detto che faresti tutto ciò che ti chiedo… Sei proprio sicura? (D) Sii, Sii… basta che mi salvi…
(B) Allora vieni dietro la duna e tienimi fermo quello strafottuto
cammello…….
109)
Un camionista sta percorrendo una strada statale quando vede
una donna che da dietro un palo fa l’autostop. Blocca i freni,
apre lo sportello e fa un fischio ma, sfiga delle sfighe, si accorge
di aver tirato su una monaca. Riprende il viaggio ma l’astinenza
da sesso si fa sentire e con i discorsi cerca di provocare la monaca: “Ma voi non soffrite per tutta quest’astinenza a cui siete sottoposte?…” chiede il camionista. “Si, ogni tanto, ma la fede ci sorregge”. Il discorso va avanti e il camionista non ce la fa più, dice
che è da 3 mesi che non vede più la moglie, chiede alla suora di
andare a letto con lui, perché sarebbe un atto di bontà nei suoi
confronti. Dapprima la monaca rifiuta … allora il camionista
sempre più ingrifato insiste e dice: “Se proprio davanti non è possibile potremmo provare dietro, di modo che la sua verginità rimanga salva e la sua fede non venga meno”.
La monaca alla fine cede, si gira e il camionista le alza la gonna.
Fa i suoi comodi, poi alla fine, tirandosi su la cerniera alla “macho” esclama soddisfatto: “Eeeeh si, noi camionisti ne sappiamo
una più del diavolo!” La monaca gli sorride e dice: “E noi froci
una più dei camionisti!”
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110)
Un finocchio e un negro iniziano a giocare a nascondino. Il finocchio: “Se mi trovi, me lo metti nel culo! …se non mi trovi… sono
nell’armadio!”
111)
Un genovese torna a casa presto dal lavoro. Davanti casa trova
parcheggiato il furgoncino di un idraulico. Alzando lo sguardo al
cielo: – “Ti prego Signore, fa che sia il suo amante!!!”
112)
Un marito rientra a casa a notte fonda dopo una lunga riunione
di lavoro e trova la moglie in salotto completamente nuda. “Cara,
cosa fai nuda in salotto?” Chiede lui sorpreso. E lei: “Ma tesoro,
lo sai che non ho vestiti decenti!” Allora lui la prende per un
braccio e la porta in camera da letto, apre l’armadio e fa: “Ma no,
guarda, ne hai uno rosso, uno verde, uno giallo, buonasera, uno
blu, uno nero….”
113)
Un marito torna dal lavoro, entra in camera e vede la moglie che
tromba con il giardiniere. Allora impugna un coltello e gli taglia il
pisello. Poi fa al maggiordomo: “Gustavo, un cerotto per lui e un
cavatappi per lei!”
114)
Un ragazzino di undici anni va dal padre e gli dice: “Papà! Papà!
Ho avuto la mia prima esperienza sessuale!” “Bravo il mio ometto!” risponde il padre “E a quando la seconda?” e il figlio: “Non so,
penso non appena mi passerà il bruciore al culo!”
115)
Un ragazzo già grande accompagna il padre a fare spese in un
supermercato e davanti a uno scaffale di preservativi chiede al
padre: “Papà, perché i preservativi sono in confezioni da 3, da 6 e
da 12?” “Vedi figliolo, ti spiego come li compravo io, finché ero al
liceo come te mi bastava quella da 3 così ne avevo due per il Sabato e uno per la Domenica; invece quella da sei la compravo
quando frequentavo l’università, due al Venerdì, due al Sabato, e
due alla Domenica” “Ho capito, papà... e quella da dodici?” “Ah,
quella serve poi quando sei sposato, uno a Gennaio, uno a Febbraio….”
116)
Un ragazzo inesperto non ha ancora avuto incontri con il gentil
sesso. Per rompere il ghiaccio, alcuni amici buontemponi gli consigliano una battona sul viale del tramonto in uno dei parchi cittadini; – Per darti un’aria vissuta – consigliano gli amici- ti avvicini alla tipa e gli dirai “Hey pupa, andiamo a fare un 69?” e vedrai l’effetto… Detto fatto, il ragazzo va, dubbioso su cosa possa
essere un “69”, procede alla contrattazione e viene accompagnato
in un albergo malfamato situato nelle vicinanze. Dopo pochi se-
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condi i 2 sono “in posizione”. Lei inizia a lavorare ma dopo qualche istante esplode con una scorreggia bestiale sulla faccia del
povero ragazzo. Questi, interdetto non capisce più nulla dalla
puzza ma procede imperterrito. Passano alcuni secondi ed
un’altra flatulenza, ancora più pestilenziale della prima, colpisce
il malcapitato. Ormai il povero ha le lacrime agli occhi… Quando
la battona esplode con la terza scorreggia il ragazzo inesperto si
toglie, la butta giù dal letto infuriato e gli dice: “Brutta troia, gli
altri 66 valli a fare con un altro, capito?!??”
117)
Un tizio rimorchia una ragazza in discoteca. Dopo aver ballato
vanno a casa di lei. Bevono qualcosa, si mettono sul divano, fanno un po’ di petting e decidono di fare sesso. Si dirigono in camera da letto e si spogliano. Dopo alcuni minuti che stanno scopando la ragazza comincia a ridere. Il ragazzo offeso le chiede: “Si
può sapere che cos’hai tanto da ridere?” “Il tuo organo. È leggermente piccolo…” “Lui ferito nell’orgoglio risponde: Beh… sai, non
è abituato a suonare in cattedrali così grandi…”
118)
Un uomo e sua moglie sono in viaggio di nozze. La prima notte in
albergo, l’uomo chiede palpandola: “Di chi sono queste tettine?”
“Tue!” Risponde lei. “Di chi sono queste belle cosciotte?” “Tue!” ”E
questa bella cosina?” “Tua!” “E di chi è questo bel popò?” Silenzio. La sposina vergognosa esita. “Di chi è questo bel popò?” Insiste lui. Ancora silenzio. L’uomo ripete infinite volte la sua domanda ma lei non risponde. A un certo punto si sente una voce
baritonale dalla stanza accanto: “Troviamo il proprietario di questo culo, che voglio dormire!”
119)
Un uomo entra per sbaglio nel bagno delle signore e la prima
donna che lo vede inizia a urlare. Lui le chiede: “Ehi, signora perché urla?” La donna risponde: “Ma questo è solo per le donne!”.
L’uomo indica il suo pene e dice: “Anche questo!”.
120)
Un uomo esce di prigione e torna a casa dopo 10 anni. Arrapato
come un bufalo e praticamente assale la moglie. Lei si difende:
“No caro, ho le mie cose….. ” “Allora girati! ” urla il marito già col
membro di fuori.” “No ho le emorroidi” ancora la moglie.” “Porca
puttana se dici che ti fanno male i denti ti ammazzo!”
121)
Un uomo ritorna a casa all’improvviso, trova la moglie a letto,
sente un rumore nell’armadio, lo apre e dentro c’è un uomo nudo. “Chi sei?!” urla incazzato e quello zitto! “Dimmi chi sei, vigliacco!” Insiste il marito con il sangue agli occhi e gli acchiappa
le palle in mano e comincia a stringerle. Quello mugola di dolore
ma non parla. “Non parli eh?, carogna!” Urla il marito e strizza
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ancora di più. “Mmm!” mugola lo sfortunato con il pianto in gola,
ma non dice altro. “Parla, maledetto! Dimmelo chi sei!” Insiste il
marito con quelle povere palle sempre più schiacciate in mano.
E quello, non resistendo più al dolore, apre infine la bocca e con
la voce che viene fuori fioca e sforzata dice: “So…no Pie…ro il
mu…to!!!”
122)
Un vecchio pensionato si reca nel più grande e lussuoso bordello
della sua città, attraversa la grande e sontuosa hall e si rivolge al
maître… “Voglio una donna per tutta la notte” E il maître: “Che
categoria? Abbiamo: Lusso, media, povera e pezzente!” “Lusso!!!”
Il maître gli porge un album contenente le foto delle donne disponibili… il vecchietto lo sfoglia avidamente e dopo pochi minuti ne
sceglie una. Maître: “Ottima scelta signore… per quella fanno
esattamente 1.000.000 di lire”
Di fronte a quella cifra al vecchio per poco non viene un colpo,
Vecchio: “Troppo caro, non ho così tanti soldi… penso che proverò la categoria MEDIA” Il maître un po’ spazientito passa al vecchietto l’album, questo sfoglia di nuovo avidamente, le donne
erano tutte sulla trentina ma ancora passabili … dopo qualche
attimo ne sceglie una. Maître: “Ah la bella Margot… per lei fanno
esattamente 200000 lire…” Vecchio: “Troppo… non me lo posso
permettere!” Il maître spazientito gli passa l’album della categoria
povera… il vecchio la sfoglia e trova donne oltre i 40 anni e per
giunta bruttine, dopo parecchio girare ne sceglie una. Maître:
“Per la Carmen sono solo 30.000… ”Vecchio: “No… è davvero più
di quanto mi sia portato!” Il maître spazientito: “Insomma quanto
vuole spendere?” Vecchio: “Ho solo 7.000 lire” Maître: “Ho capito… 4° piano ultima camera a destra!” Il vecchio sale le scale, il
primo piano era pieno di donne bellissime, luci stroboscopiche,
profumi stupendi… a malincuore sale al secondo, dove ad attenderlo erano donne belle, con soavi profumi e le luci del piano
erano normali, va al 3° piano e trova delle donne passabili senza
alcun profumo e con un illuminazione scadente… sale al 4° piano
e si ritrova in un corridoio buio con un fetore immondo… tastando il muro si dirige nell’ultima camera entra e trova una donna
tutta nuda sdraiata nel letto… senza dire alcuna parola si spoglia
e comincia a trombarla… ad un tratto proprio nel momento
dell’orgasmo vede uscirle dalla bocca una bava bianca… allarmato le ascolta il cuore e sente che non batte, nel panico più totale,
senza rialzarsi i pantaloni si precipita al pianterreno urlando:
“L’ho uccisaaa l’ho uccisaaa…” Maître: “Che è successo?” E il
vecchio urlante: “L’è uscita della bava dalla bocca e non respira
più…” Maître: “Ah ho capito… ERNESTOOOOOO SVUOTA IL
CADAVERE CHE è PIENO!!!!”
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123)
Una bambina di 6 anni va in farmacia e con viso tenero e innocente chiede al farmacista: “Vorrei un profilattico!” e il farmacista
sorpreso: “Ma come vuoi un profilattico… forse bella bambina hai
sbagliato, vuoi le caramelle?” la bambina: “No voglio proprio un
profilattico…” il farmacista: “Ma come vuoi un profilattico, ma
guardati…. hai ancora la bocca sporca di latte…” e la bambina:
“NON è LATTE !”
124)
Una bella ragazza sta correndo in una regione dell’Asia con la sua
auto. Ad un certo punto l’automobile si ferma. La ragazza si
guarda attorno e vede un uomo a cavallo; allora lo ferma e gli
chiede aiuto. Questo accetta di ripararle la macchina ma pretende un pagamento in natura e questa vedendosi costretta, accetta.
Visto il grosso strumento dell’uomo, come lubrificante di fortuna,
gli spalma un po’ di dentifricio e questi comincia. Ci da’ che ci da’
per un’ora, due ore, tre ore…senza concludere niente. Ad un certo punto la ragazza esausta guarda il tubetto di dentifricio e legge: “PREVIENE LA CARIE E NON FA VENIRE IL TARTARO”
125)
Una coppia di fidanzatini è appartata in un boschetto, lei con il
capo reclinato all’indietro, mentre lui lavorava nelle parti basse.
Ad un tratto lei:”Aaahhhh, si aahhh… Giovanni… togliti gli occhiali… che così mi strappi le mutandine… aaahhh”. Giovanni
ubbidiente si toglie gli occhiali e ricomincia il suo lavoro. Dopo un
poco di nuovo lei: “Giovanni… rimettiti gli occhiali che stai leccando l’erba!!!”
126)
Una coppia di giovani sposi è alle prese con ingenti difficoltà economiche.
Una sera lui torna dal lavoro e dice a lei: “Cara, cosa mi hai preparato
da
mangiare?”.
E lei: “Niente, non abbiamo soldi: ci nutriremo di amore.” E vanno a letto.
Il giorno dopo idem: “Non abbiamo soldi, ci nutriremo di amore”,
e così per parecchi giorni. Un giorno lui torna in anticipo, entra
in casa e, sbigottito, le dice: “Ma cara, cosa fai a gambe larghe sul
fornello?”. E lei: “Sto scaldando la cena”.
127)
Una coppietta si apparta in un prato d’estate . Mentre sta per
darsi da fare, una luce si intravede all’orizzonte: è un enorme disco volante, dal quale scendono 2 bellissimi alieni (un lui e una
lei), i quali, volendo conoscere meglio i terrestri, propongono uno
scambio di coppie. A tal fine invitano i 2 terrestri a trascorrere la
notte con loro nell’astronave.
Al mattino, i 2 terrestri, più mattinieri, si svegliano scambiandosi
le loro impressioni:
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Lui a lei: “Come è andata?” Lei a lui : “Fantastico, dopo la prima
volta (1 ora) io ho cercato di darmi ancora da fare, e lui con aria
di superiorità, mi ha guardata ed ha detto: -Donna Terrestre hai
ancora voglia? Nessun problema!- Si è girato con le mani le orecchie di 90°, le ha lasciate andare e, come d’incanto, era di nuovo
in tiro, prontissimo….incredibile! Ed a te come è andata?” Lui a
lei: ” …Cazzo, le mie orecchie, che male alle orecchie….”
128)
Una donna va ad un bordello per sole donne . Al primo piano è
scritto:
CAZZI
NORMALI.
“No” – dice la donna – “Vado di sopra a vedere che c’è.” Al secondo piano è scritto: CAZZI GRANDI. La donna: “Meglio andare al
piano di sopra.” Al terzo piano è scritto: CAZZI ENORMI. Ma la
donna non ancora contenta pensa di andare all’ultimo piano e lì
c’è scritto: MA CHE CAZZO VUOI !!!.
129)
Una vecchia entra in un sexy shop e chiede al commesso: “Vorrei
quel vibratore nero, quello bianco e quello rosso” il commesso le
risponde: “Va bene per il vibratore nero e quello bianco, ma per
l’estintore devo chiedere al proprietario!”
130)
Al bar: “Perché bevi con gli occhi chiusi?”. “Perché il dottore ha
detto che l’alcool non lo devo neppure vedere!”
131)
Al telefono: “Dottore, Dottore, ho una dissenteria incredibile. Non
ce la faccio più. Sono continuamente in bagno…Cosa posso fare?” “Signorina, si possono fare molte cose… ha provato con il limone?” “Certo Dottore, ho provato, ma appena lo tolgo ricomincia!”
132)
Arrabbiatissimo con il medico che per curare un male alla mano
gli aveva prescritto gli esami delle urine, un signore decide di fare
al medico uno scherzetto. Riempie la provetta con le sue urine,
quelle della moglie, della figlia e del cane. “Voglio proprio vedere
cosa mi dirà adesso quel presuntuoso del dottore!” pensa il signore. E il dottore. “Allora, i risultati delle analisi sono: il cane
sta bene, sua figlia è incinta, sua moglie la tradisce con il postino
e, per quanto riguarda lei, se non la smette con le seghe il male
alla mano non le passerà mai!”
133)
Bill entra di corsa nella stanza dove il padre sta leggendo il giornale e gli chiede: “Papà, è vero che una mela al giorno toglie il
medico di torno?”. “Questo e quanto dicono” Risponde il padre.
“Dammi una mela, svelto. Ho appena rotto la finestra del dottore!”
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134)
Dal dottore: “Dottore, ho un problema, faccio scoregge che non
puzzano” “Faccia sentire”. Il paziente scoreggia e il dottore: “La
cosa è grave, bisogna operare”. Il paziente: “Al sedere?”. “No al
naso!”
135)
Dal medico. “Dottore, la prego, non mi guardi così. Sono molto
timida.” “Su signorina, si spogli tranquillamente. Mi girerò
dall’altra parte. E poi sono un medico, non abbia timore.” “Dottore non ho il coraggio. Almeno chiuda la luce. E poi si giri
dall’altra parte.” “Va bene, signorina. Lei proprio non ha fiducia
del suo medico… Ho chiuso la luce e sono girato.” Finalmente la
ragazza si decide e si spoglia. Lentamente si toglie ogni cosa e rimane completamente nuda. “Dottore, dottore” Chiede con ansia
“Dove posso appoggiare i vestiti?” Una voce dal buio: “Li metta
pure sulla sedia…. accanto ai miei.”
136)
“Dottore, 100mila per togliere un dente, per dieci secondi di lavoro
sono
esagerate
!”
“Ha ragione, allora lo toglierò lentamente!”
137)
“Dottore, cosa possiamo fare per rendere mio marito un po’ più…
come
dire…
“toro”?”
E il dottore: “Si spogli.” “Perché?” “Iniziamo dalle corna.”
138)
“Dottore, dottore! Che cosa mi ha diagnosticato ieri? Leone, pesci…”
“CANCRO, signora! CANCRO!”
139)
“Dottore… dottore… mi sono toccato il cazzo con le mani sporche
e guardi come mi si è gonfiato!” “Potrebbe dare una toccatina pure al mio?”
140)
Dottore: “Ho delle cattive notizie ed altre ancora peggiori per lei.”
Paziente: “Quali sono quelle cattive?”
Dottore: “I suoi test sono risultati positivi: ha 24 ore di vita.”
Paziente: “E quelle peggiori?”
Dottore : “Ieri stavo giocando a golf e mi sono dimenticato di
chiamarla.”
141)
“Dottore mi aiuti, mio marito crede di essere un’automobile!” “Lo
porti qui da me!” “Non posso, non ho la patente!”
142)
“Dottore, mio marito crede di essere un cavallo da corsa, scalpita,
nitrisce …” “E’ grave, ma dovrei riuscire a guarirlo, ma ci vorranno molti soldi”. “Oh per i soldi non si preoccupi. Pensi che ieri ha
vinto il Gran Premio d’Agnano”.
32
143)
“Dottore, mio marito mi vuole cacciare di casa dopo 30 anni di
matrimonio”. “E perché?”. “Perché mi piacciono gli hamburger”.
“E che c’è di male? Anche a me piacciono”. “Ah si, dottore, allora
venga a casa nostra: ne ho tre armadi pieni!”.
144)
Due cacciatori sono in giro per la campagna, ad un certo punto
uno si ferma vicino ad un cespuglio e si mette a fare pipì, dal cespuglio esce la testa di una vipera e lo morde proprio sull’uccello;
l’amico tutto impaurito non sa cosa fare ma poi ricorda del telefonino lasciato alla macchina e si precipita a telefonare al pronto
soccorso.
“Aiuto, un mio amico e stato morso da una vipera cosa devo fare?” Dall’altro capo del telefono l’infermiera molto tranquilla risponde: “Non si preoccupi basta che prenda la parte ferita e la
succhi con forza.” L’amico ritorna dal ferito che, rantolante in terra, che gli domanda: “Cosa ti ha detto il dottore?” E l’altro impassibile: “Che devi morire!”
145)
Il signor Maxwell ha dei terribili dolori allo stomaco, va dal medico il quale, dopo averlo visitato, gli prescrive delle pillole: “Queste
pillole sono molto forti – dice il medico, – le raccomando di prenderne una il lunedì, saltare il martedì, una il mercoledì, saltare il
giovedì, una il venerdì, saltare il sabato e così via fino a quando
non le avrà finite.” Un paio di settimane dopo il signor Maxwell ritorna dal medico che gli chiede: ”Va meglio il suo stomaco?”. “Il
mio stomaco adesso va bene, ma – aggiunge il paziente – potrebbe darmi qualche cosa per le gambe? Con tutto quel saltare, mi
fanno un male tremendo.”
146)
In un ospedale militare, la vigilia di Natale, il colonnello medico
passa in rassegna le reclute ricoverate.” Tu perché sei ricoverato?” ”Emorroidi, signor Colonnello” “E la terapia?” ” Pennellature,
signor Colonnello” “E cosa vuoi per Natale?” ”Andare in licenza,
signor Colonnello” “Concessa. Vediamo un altro. Perché sei ricoverato?” ”Eczema purulento testicolare, signor Colonnello” “La terapia?” “Pennellature, signor Colonnello” “E tu cosa vuoi?” “Una
licenza, signor Colonnello” “Concessa. E ora tu, cos’hai?” “Tonsille, signor Colonnello” “Che terapia?” “Pennellature” ”Anche tu
vuoi andare a casa in licenza” ”No, vorrei un pennello nuovo, signor Colonnello”.
147)
In una clinica una donna mette al mondo il bambino più intelligente del mondo… appena uscito dal grembo materno ha enunciato la teoria della relatività di Einstein in transilvanico con lievi
inflessioni teutoniche, i medici preoccupati, vista la grandissima
33
percentuale di bambini superintelligenti che muoiono a causa
della loro eccessiva dote, lo sottopongono ad un intervento delicatissimo. Al bambino viene rimossa tutta la parte destra
dell’encefalo, quando dopo l’operazione apre gli occhi comincia ad
enunciare come se nulla fosse le leggi matematiche più complesse in cinese. I medici troppo preoccupati lo sottopongono ad un
nuovo intervento, gli strappano anche la parte sinistra del cervello… il bambino apre gli occhi e senza indugio enuncia in tedesco
con lieve inclinazione austriaca tutte le leggi della chimica. Il panico prende tutto lo staff medico che alla fine gli strappa via tutto
il cervello lasciandogli solo un pezzettino microscopico, necessario solo per svolgere attività motorie… il bambino apre di nuovo
gli occhi tutti gli si mettono attorno e con la solita vocina dice in
romano stretto : “patente e libretto prego…”
148)
Marito e moglie vanno dal sessuologo “Senta io e mia moglie abbiamo dei grossi problemi quando siamo a letto insieme… sa io
riesco a raggiungere il piacere ma mia moglie è come se avesse
un blocco.” Il sessuologo incuriosito si rivolge alla moglie: “Senta
ma non è che lei per caso ha qualche fantasia particolare?” e la
moglie arrossendo: “bhè in effetti dottore qualche fantasia ce l’ho
ma mio marito non è molto d’accordo” “che tipo di fantasia?” e il
marito spazientito interviene: “Bhè dottore sa… lei vorrebbe fare
l’amore con me mentre un moro alto e muscoloso tutto nudo ci fa
vento con un ventaglione gigante”. Il sessuologo sorridendo: “Ma
signore… sua moglie non è che le chiede mica la luna è solo una
piccola e innocente fantasia… ma insomma siamo nel 2000 che
le costa realizzare il sogno di sua moglie.” Il marito, oramai convinto, la sera organizza tutto, prepara la stanza con uno stile hawaiano e porta un nero alto 2 metri pieno di muscoli dappertutto.
Con la moglie cominciano a fare l’amore mentre il nero li sventolava con il ventaglione gigante, passano i minuti ma la moglie
come al solito non prova niente. “Cara cosa senti?” “Niente caro…
non sento proprio niente”… il marito arrabbiatissimo si alza e urla al moro “Dammi sto coso e mettiti al posto mio”. Il moro sale
sulla moglie e l’uomo comincia a sventolarli energicamente, subito la moglie comincia a urlare di piacere e il marito soddisfatto:
“Cosa provi cara?” al che la moglie tra le braccia del moro pieno
di muscoli “Bellissimo è…” e il marito soddisfatto rivolto al moro:
“Visto come si sventola?”
149)
Sala parto, esce l’infermiera con il bambino che cade e si spiaccica a terra. Il padre grida, esce un medico che calpesta il bambino
e dice al padre: “Non si preoccupi è nato morto!”
34
150)
Sapete che in Africa sono state distrutte 1500 tonnellate di medicinali mandati alle popolazioni residenti? Perché? Beh, andavano
tutti presi a stomaco pieno!!!
151)
Un distinto signore aveva un grande problema: aveva il cazzo
lungo più di un metro. Tutto ciò gli comportava seri problemi,
soprattutto nei momenti “topici”. Non potendo più sopportare il
peso del suo fardello decise di ricorrere alla chirurgia. Giunto in
sala operatoria già addormentato, un dottore esclamò: “Ma quanto lo dobbiamo accorciare!?” “Porco Giuda! non glielo abbiamo
chiesto!!!”
Decidono così di chiamare un’infermiera per un “consiglio” sulle
dimensioni. Giunta in sala, l’infermiera squadra il paziente ed
esclama: “Ma non si potrebbero allungare le gambe?”
152)
Un giovane medico viene assegnato all’ambulatorio di un paesino
di campagna . La prima notte di lavoro viene chiamato d’urgenza
per un parto. Entra nella stanza tremolante, osserva la madre e
nota che il feto si presenta male e decide di usare un forcipe. Ma
a causa dei forti tremori della mano, colpisce in testa la madre,
con il ferro che gli sfugge di mano, uccidendola. Il medico, disperato per il guaio combinato, afferra il neonato per la testa e lo tira
così forte che il bebè vola attraverso la stanza e colpisce il padre
che stava prendendo una boccata d’aria alla finestra. Padre e figlio cadono giù e muoiono. Il medico, dopo aver raccontato il fatto
alla moglie, decide allora di cambiare paese e apre un nuovo ambulatorio in una città molto lontana dalla prima. Nuovamente,
viene chiamato d’urgenza per un parto. Dopo qualche ora torna a
casa e la moglie, angosciata, gli chiede: “Allora, come è andata?”
“Non troppo male: questa volta ho salvato almeno il padre!”
153)
Un medico cura il paziente con l’ipnosi: Dica lentamente, con
convinzione: “Io guarirò, sono finalmente guarito” e guarirà! Il
malato obbedisce e si sente bene. Sono 30.000! Dice il medico. E
il paziente: Adagio lentamente, con convinzione dica: Io sono stato pagato, sono stato pagato….
154)
Un medico è chiamato una notte a casa di un contadino che gli
annuncia che la moglie sta per partorire nella stalla dove si sono
aperte le acque. Vanno nella stalla buia e il medico chiede al contadino una lampada. Il medico si avvicina alla donna e fa al contadino: “Sei il padre di un bel bambino, facciamo il brindisi! “No,
aspetta, due gemelli maschi, apri una bottiglia! Vedo un altro
bambino, facciamo una festa! ‘spetta ‘spetta, avvicina la lampada
che forse ne vedo un altro..”
35
Il contadino al dottore: “Scusami, ma non sarà la luce che li attira?”
155)
Un pittore entra nel suo studio ove trova la sua segretaria allarmata: “Pina che ti è successo?” “Devo darle due notizie, una buona ed una cattiva” “Qual è quella buona?” “E’ venuto un signore,
mi ha chiesto se i suoi quadri sarebbero aumentati di valore dopo
la sua morte, gli ho risposto affermativamente e lui li ha comprati
tutti.” “Benone! E la cattiva?” “L’acquirente era il suo medico.”
156)
Un ragazzino si ammala e la mamma chiama il medico. Quando
questi arriva, entra nella stanza del ragazzo e ne esce dopo poco
tempo chiedendo un cacciavite. Quindi rientra nella stanza per
poi uscirne pochi minuti dopo chiedendo un martello.
La madre, molto apprensiva, gli dà il martello e il medico entra di
nuovo nella cameretta. Dopo un po’ esce per la terza volta e chiede una sega. La madre, sempre più preoccupata, gli dà la sega e
scoppia a piangere: “Che cosa ha che non va il mio bambino?”.
“Non lo so proprio, signora – risponde il dottore, – non sono ancora riuscito ad aprire la mia valigetta.”
157)
Ad un incallito cacciatore viene l’idea di catturare un grizzlie, va
sulle Ande, si apposta e quando lo vede gli spara. Si avvicina al
luogo per raccogliere la preda, ma non lo vede più. Ad un tratto si
sente toccare su una spalla e il grizzlie gli fa : “Volevi ammazzarmi, eh? Ora fammi una sega!”. Al che il cacciatore è costretto a
fargliela. Ormai deciso a catturare il grizzlie, il cacciatore ritorna
il giorno dopo, lo rivede e gli spara. Si avvicina al luogo per raccoglierlo e di nuovo non lo vede. Ad un tratto si sente toccare su
una spalla e il grizzlie di nuovo gli fa : “Volevi ammazzarmi, eh?
Ora rifammi una sega!” e il cacciatore è costretto a rifargliela. Incazzato il cacciatore ritorna il giorno dopo, lo rivede, gli spara ancora, va sul posto e di nuovo non lo trova. Ad un tratto si sente
una mano sulla spalla e il grizzlie che gli dice: “Ma tu vai a caccia
o vai in giro a far seghe?”
158)
Animali che salgono sull’arca di Noè, una pulce salta sulla schiena di un elefante. Lui dice: “Ehi, non spingere!” e lei: “Oh scusa,
non ti avevo visto!”
159)
C’è una trota puttana che cerca un bel pescione. Cerca nel fiume
ma non trova nessuno. Allora cerca nel lago ma neppure lì trova
nessuno. Allora decide di andare al mare, e lì trova un bel pescione e gli dice: “Ciao, sono la trota puttana, sai mica indicarmi
un bel bordello?” E il pinnuto ribatte: “No, non lo so e non mi interessa. Io sono il pesce SEGA!!!”
36
160)
Canile municipale, due cani parlano: “Ciao … come mai sei qui?”
“La mia padroncina vuole farmi castrare perché dice che sporco
dappertutto, quando entro in calore … e tu?” “Caiiiinnnnn … io
sono qui perché quando entro in calore salto addosso alla mia
padroncina e me la trombo!” “Caiiinnnnn…. e così sei anche tu
qui per essere castrato?” “Nooooo … a me devono solo limare le
unghie perché lei dice che quando lo faccio le graffio la schiena!”
161)
Come si fa a far dire ad un elefante la parola “ELEFANTE?”
Lo si abbandona nel deserto e gli si mandano miraggi di bibite
all’arancia. Poi gli si fa aprire un frigorifero pieno di Coca-Cola e
lui esclamerà: “E le Fante?”
162)
Come si fa a riconoscere tra due pappagalli quello maschio e
quella femmina? Prenderli entrambi, metterli su un tavolo e alternativamente sbatterli per terra e poi riprenderli sul tavolo. Il
primo dei due che gracchierà “Mi sono rotto le palle!!!” è
senz’altro il maschio ….
163)
Discorso tra pecore: “Stasera non riesco a dormire” “Prova a contare i pastori…”
164)
Due ragazzini trovano in un parco un uccello molto strano, lo
portano a casa e poi scoprono che si tratta del famoso Piripicchio? un uccello potentissimo, che conosce il karate. I due bambazzi, allora, mostrano agli amici tutti belli orgogliosi la forza del
loro animale…… : “Piripicchio…………sedia” tatatatatatatatatatatatata
e
la
sedia?
Tutta
rotta:
“Piripicchio…albero”
tatatatatatatatatatatatata e l’albero? Tagliato. Il padre, vedendolo,
gli chiede: “Ma che minchia di uccello è mai questo?” E i figli:
“Questo? Piripicchio e sa fare il Karate!” Il Padre esclama: “Piripicchio sto cazzo ! ! ! ! ! ! !” TATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATA………
165)
Fra mucche: “Io non capisco il mio padrone, è da tre anni che
tutti i giorni mi tocca le tette e non si è ancora deciso a baciarmi!”
166)
“Il mio cane è così intelligente che tutte le mattine mi porta Il Resto del Carlino”. “Ma lo fanno in tanti!” “Sì, ma io non sono abbonato!”.
167)
Lo sai come mai i cavalli hanno le narici così grosse? Prova un
po’ te a scaccolarti con quegli zoccoli!!!
37
168)
Tra microbi. Il papà microbo ai due piccoli: “Piantatela di far rumore: se non la smettete vi mando in un rene a fare i calcoli.”
169)
Un bruco è un gran playboy e chiede a tutte le femmine di uscire
con lui. La scena è la seguente: il bruco chiede “Come ti chiami?”
E l’altra: “Mi chiamo Ciam… e sono bella.” Il bruco: “Vuoi uscire
con me?” E l’altra: “Si!” La storia si ripete più volte ma alla fine
una ragazza dice di no. Morale della storia: Non tutte le Ciambelle escono col… bruco!
170)
Un coniglio entra in una farmacia. “Buondì!” “Buongiorno a lei,
cosa desidera?” “Hashish.” “No, mi dispiace, noi non vendiamo
questa roba.” “Ah! Buondì!” e se ne va. Il giorno dopo il coniglio
entra nuovamente nella farmacia. “Buondì!” “”Buongiorno a lei,
cosa desidera?” “Hashish!”
“No, guardi, glie l’ho già detto ieri, noi non vendiamo droghe ne
questo genere di cose, mi dispiace.” “Ah! Buondì!” e se ne va. Ma
ecco che il giorno dopo il coniglio ritorna. “Buondì!” E il farmacista un po’ seccato: “Buongiorno a lei! Cosa desidera?” “Hashish!”
“Ma glie l’ho detto ieri… e l’altro ieri che non vendiamo hashish!
Abbia pazienza!” “Ah! Buondì!” La cosa va avanti per due settimane. Per l’ennesima volta il coniglio entra nella farmacia.
“Buondì!” “Oh no, ancora! Cosa vuole?” “Hashish!” Il farmacista,
seccatissimo e stufo di questo logoramento fa: “E va bene! Quanto ne vuole?” E il coniglio alza un distintivo e esclama: “Polizia!”
171)
Un elefante di passaggio distrugge un formicaio, le formiche gli
balzano addosso incazzate, ma lui se le scrolla di dosso con facilità e solo una rimane attaccata ad un suo orecchio; dalle altre cadute si alza una voce: “Finiscilo!!!”
172)
Un elefante scappa dallo zoo e si ferma nel giardino di un’anziana
signora. La vecchietta guarda dalla finestra e, non avendo mai visto un animale di quel genere, chiama la polizia. “Aiuto! Un animale enorme è nel mio giardino e raccoglie i cavoli con la coda”. Il
poliziotto le chiede: “Che cosa fa con i cavoli?”. La vecchietta
guarda di nuovo alla finestra e dice al poliziotto: “Se glielo dicessi
non ci crederebbe”.
173)
Un leone vuole provare, come sempre, il suo indiscusso dominio
nella giungla. Vede una tigre e chiede: “Chi è il re?” “Tu certamente!” Risponde la tigre. Incontra poi un elefante e gli rivolge la
stessa domanda. L’elefante, senza rispondere, solleva il leone con
la proboscide, lo fa girare e infine lo scaglia contro un albero. Il
leone si alza furente:
38
“Se non sai la risposta, non è una buona ragione per essere così
nervoso.”
174)
Un orso è fuggito dal circo ed è in giro per la città. Dal domatore
ai poliziotti, tutti lo cercano. Un passante, interrogato, dichiara di
aver visto l’orso seguire una ragazza in una casa. In men che non
si dica, gli agenti si portano sul posto. In silenzio spingono la porta, fanno passare il domatore. A un certo punto sentono: E adesso che sono stata gentile con te, mi vuoi regalare la pelliccia?
175)
Un piccolo cammello sta parlando col padre: “Babbo, come mai
noi abbiamo queste due gobbe sulla schiena?” E il padre: “Perché
noi siamo animali del deserto e le gobbe servono per contenere la
nostra riserva d’acqua.” Di nuovo il piccolo cammello: “Babbo e
perché abbiamo questo pelo?”
E il padre risponde: “Perché siamo animali del deserto e il pelo ci
protegge dal sole e dalla sabbia.” Il piccolo nuovamente: “Babbo,
ma come mai abbiamo delle zampe così esili, mentre i piedi sono
così grossi?” E il padre: “Perché noi siamo animali del deserto e
non dobbiamo sprofondare nella sabbia.” Il cucciolo, ora un po’
accigliato: “Ho capito babbo, ma allora, se è vero che siamo ANIMALI DEL DESERTO, che cavolo ci facciamo allo zoo di Pistoia?”
176)
Un topolino incontra un amico: “Ciao Beppe, ammazza come ti
vedo deperito ma cosa ti è successo?” “Uffff… quella stronza a
momenti mi uccide, mannaggia quanto ho corso!” “Ancora problemi con la gatta del signor Rossi?” “Nooo peggio!” “La nuova
trappola del signor bianchi?” “Nooo peggio…. sono andato a letto
con la giraffa!” “E allora?” “Quella maledetta non faceva altro che
dirmi, baciami la bocca, leccami il culo, baciami la bocca, leccami
il culo….”
177)
Un uomo che vuole girare per il deserto va ad affittare un cammello e gli propongono vari tipi di cammello: il più caro è il cammello Ernestino. Lui sceglie un paio di volte quelli a più basso
prezzo ma dopo un’ora questi si fermano e lui è costretto a tornare indietro a piedi. Infine si rassegna e sceglie il carissimo cammello Ernestino e chiede: “Ma cos’ha di così speciale?” E il tizio
gli dice: “E’ un cammello che va a seghe ma non la lascia mai a
piedi. Quando si ferma è necessario che lei gli faccia una sega e
riparte”. Il tizio lo prende e inizia la sua marcia nel deserto; ogni
volta che il cammello si ferma lui gli fa una sega e via. Ma dopo la
quinta volta non riparte e sembra invece molto eccitato; il tizio
legge le istruzioni e ci trova scritto: “Istruzioni per il cammello
Ernestino: ogni cinque seghe un pompino!”
39
178)
Un uomo sta guidando lungo una strada di campagna quando la
sua automobile si ferma in panne, così esce dalla sua vettura e
cerca di ripararla. Dopo un po’ passa un cavallo che guarda la
macchina e dice: “Il suo problema è probabilmente la batteria”:
L’uomo rimane sconvolto, corre lungo la strada finché non trova
un contadino che gli viene incontro, lo ferma e gli racconta quello
che è successo. Il contadino scuote la testa e chiede: “Il cavallo
aveva una macchia bianca in mezzo alla fronte?”. “Sì” urla
l’uomo. “Non gli faccia caso allora – dice il contadino, – conosco
quel cavallo: non capisce niente di automobili.”
179)
Un uomo va in un negozio di animali alla ricerca di un regalo per
la moglie, si rivolge al commesso e chiede: “Senta cerco un animaletto che non ha bisogno di molte cure, ha bisogno di poco
spazio e sia simpatico.” “… mmm… guardi ho quello che fa per
lei!”, il negoziante mostra all’uomo un pappagallo su un trespolo,
con due cordicelle, una rossa ed una gialla, legate alle zampette:
“Ecco a lei, questo stupendo esemplare, se lei tira la cordicella
rossa, racconta barzellette sconce… mentre se tira questa gialla
racconta barzellette pulite”. Il cliente chiede: “E se le tiro tutte e
due insieme?” e il pappagallo: “Cado dal trespolo, coglione!!!”
180)
Una pulce in ottimo stato dice ad un’altra tutta spelacchiata: “Io
questo inverno l’ho passato bene, nascosta tra i peli di una figa
calda”; l’altra dice: “Io l’ho passata sui baffi di un motociclista e
ho sofferto il freddo, ma quest’anno farò come te!”. L’anno successivo si ritrovano e quella spelacchiata è in uno stato ancora
peggiore; l’altra chiede: “Non hai fatto come ti avevo detto?” e lei
“Sì, mi sono messa tra i peli di una figa, ma non so come il giorno
dopo mi sono ritrovata di nuovo sui baffi del motociclista!”
181)
Due matti stanno andando di notte in bicicletta. Ad un certo
punto vedono di fronte a loro due fari che si avvicinano, e uno fa
all’altro: “Vuoi vedere che ho il coraggio di passare in mezzo a
quelle due moto che stanno arrivando davanti a noi?”.
Al che l’altro cerca di distoglierlo: “No, non lo fare, può essere pericoloso, fatti gli affari tuoi!”. Ma l’altro non sente ragioni e si butta in mezzo ai due fari. Gravissimo incidente, il pazzo viene ricoverato ed ingessato da capo a piedi; l’indomani l’amico lo va a
trovare e gli chiede: “Allora, come stai?”.
“Io sto bene, ma se becco quel cretino che stava in mezzo coi fari
spenti…!”
182)
Due pazzi decidono di evadere dal manicomio, solo che li separava dalla libertà ben 100 cancelli. I due cominciano a scavalcarli,
ne saltano 60 e tutto va bene … arrivano a 80 … 90 si trovano di
40
fronte al novantanovesimo ormai col fiatone il primo al secondo:
“Noooo un altro cancello … non ce la faccio più sono troppo stanco … ” “Hai ragione torniamo indietro!”
183)
Gara di corsa nel manicomio. Uno dei concorrenti: “Mi conviene
arrivare primo o terzo”. Un altro concorrente: “Perché?”. “L’arbitro
ha un cronometro che spacca il secondo!”.
184)
In un manicomio viene assunto un nuovo psichiatra. Il primo
giorno di lavoro il nuovo psichiatra decide di passare un po’ di
tempo nella sala di ricreazione per entrare in confidenza con i pazienti, ma qui si trova di fronte ad una scena che non riesce a
comprendere: tutti i pazienti sono radunati di fronte ad uno di loro che urla ad alta voce dei numeri: 25! e risate generali. 12! e risate. 23! grande ovazione. Preoccupato lo psichiatra va a consultarsi con un suo collega che gli spiega:
“Per passare il tempo si raccontano tra di loro delle barzellette,
ma siccome ormai sono sempre le stesse, hanno deciso di numerarle per non far fatica a raccontarle ogni volta”. “Ah, ho capito,
voglio fare una prova anch’io”. Ritorna nella sala ricreazioni, raduna tutti i pazienti e si mette a gridare: 12! (Silenzio generale).
24! (Segni di disappunto). 35! (Fischi e proteste generali). Innervosito esclama: “Ma perché con me non ridete e con quell’altro
sì?”. “Perché tu non le sai raccontare!”.
185)
Ispezione al manicomio, gente di tutti i tipi; ognuno crede di essere qualcosa o qualcuno; in una stanza uno gira su se stesso e gli
altri intorno a lui; il direttore dice: “Crede di essere il giornale di
oggi e gli altri lo leggono”. In un’altra stanza c’è un tizio sepolto
da spazzatura di ogni genere e il visitatore chiede “E quel poveraccio chi è?” E il direttore: “Quello è il giornale di ieri”.
186)
Primo matto: “Hai visto che bel cane che ho?”. Un amico del matto: “Ma non vedi che è una capra, cretino!”. “Ho detto che è un
cane!”. “Ma non vedi che ha le corna!”. “Ma saranno cazzi suoi,
no!”.
187)
Tre matti devono scavare un buco. Dopo qualche ora il supervisore passa per controllare come procede il lavoro e resta molto stupito nel vedere che uno di loro sta scavando energicamente mentre gli altri due sono in piedi fermi, con i badili in aria. “Che cosa
fate?” Vuole sapere. “Siamo lampioni” spiegano i due matti. Il supervisore si arrabbia e li licenzia all’istante. L’uomo che scava nel
buco smette di lavorare ed il supervisore gli dice: “Continua, tu
non
sei
licenziato”.
41
Ma il matto urla: “Non posso, come crede che faccia a lavorare al
buio?”.
188)
Un giornalista intervista in un manicomio un matto che crede di
essere il Papa. “Ma perché è vestito così tutto di bianco e con la
tiara?”. “Ma, caro, non vede, io sono il Papa!” “E quando è stato
eletto?”. “Nessuno mi ha eletto; me lo ha detto Dio stesso!”. Un
altro matto lì vicino che ascoltava: “Io?! Ma tu sei matto!!”.
189)
Un matto al caffè: “Avete del caffè freddo?”. Il barista: “Certo, signore”. “Allora, me ne scalda una tazzina?”.
190)
A scuola c’è la maestra che spiega agli alunni: “Il pero ci da la pera, il melo ci da la mela, ……” Ad un certo punto, Pierino alza la
mano e la maestra gli domanda: “Cosa c’è Pierino, vuoi sapere
perché il fico non ci da la fica ?” “No signora maestra, vorrei sapere perché i FINOCCHI CI DANNO IL CULO ?”
191)
A scuola Pierino alza la mano: “Signora maestra posso andare a
casa? Ho un disturbo sessuale!” La maestra con un sorriso: “Vai
pure Pierino!” Passano due giorni e di nuovo: “Signora maestra
posso andare a casa? Ho un disturbo sessuale!” La maestra ci ride anche questa volta e lo manda via. Finché la terza volta quando Pierino le chiede di andarsene per un disturbo sessuale lei lo
prende in disparte ed un po’ preoccupata gli dice: “Ma ne hai parlato a casa?” “A casa? No veramente no!” “Allora dillo pure a me,
vieni. Cos’è questo disturbo sessuale?” “Niente, è che a me a stare a scuola mi girano i coglioni!”
192)
Allo zoo la famigliola, composta dal babbo, la mamma e Pierino,
dopo un lungo giro, si trova d’innanzi alla gabbia degli elefanti. Il
bimbo molto sorpreso, rivolgendosi alla mamma chiede: “Mamma
cos’è quel coso così grosso tra le zampe posteriori dell’elefante?”
La mamma imbarazzata nel dover spiegare le dimensioni
dell’organo sessuale dell’animale in erezione, mormora: “Niente
Pierino, non è niente di speciale.” Non soddisfatto della risposta il
piccolo chiede al padre, il quale suggerisce di chiedere alla
mamma. “Ma l’ho già fatto!” “E cosa ti ha risposto?” “Che non era
niente di speciale.” E l’uomo tra se e se: “Ehh… l’ho abituata
troppo bene quella donna.”
193)
Autostrada, padre e figlio hanno urgenza di andare in bagno.
Immediatamente si fermano in una zona boscosa e scendono dalla macchina, il padre apre la cerniera, il figlio apre la cerniera, il
padre mette la mano dentro la patta, il figlio mette la mano dentro la patta, il padre cerca, il figlio cerca, il padre cerca, il figlio lo
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tira fuori, il padre cerca, il figlio fa pipì, il padre cerca, il figlio lo
sgrulla, il padre cerca, il figlio lo rimette dentro, il padre cerca, il
figlio chiude la cerniera, il padre cerca, il figlio va verso la macchina, il padre cerca, il figlio si gira verso di lui e chiede: “Ah papà ma che stai a fare?” “Pierino lasciami perdere, dove mette le
mani tua madre non si trova mai niente.”
194)
La maestra agli alunni: “E adesso voglio sapere da ciascuno di voi
il nome di un oggetto commestibile.” Angelo: “Ehm, panino, signora maestra!” “Bravo! E tu, Alessandro?” “Gelato!” “Bravo! E tu,
Pierino?” “Lume!!” “LUME!! Come LUME! Ma ti pare mai possibile
mangiare un lume?” “Come no, maestra! Ogni sera prima di addormentarmi sento sempre il babbo che dice alla mamma: – Pina,
spegni il lume, che te lo metto in bocca!!”
195)
La maestra a Pierino: “Che lavoro fa la tua mamma?” “La sostituta.” “La sostituta? Ma che lavoro è?” “Eh, scende in strada, arriva
una macchina, la carica vanno a farsi un giro poi tornano. Arriva
un’altra macchina…” “Pierino… mi spiace… ma si dice prostituta.” “No, quella è mia sorella che non può uscire perché ha la
febbre !”
196)
La maestra chiede agli alunni: “Chi mi sa dire una parola con la
C ?” Pierino alza la mano… Dimmi pierino… “CAZZO, signora
maestra…” “Pierino ! Maleducato che non sei altro… siediti! Allora ragazzi, chi mi sa dire una parola con la U ?” Pierino si alza in
piedi…”UCCELLO !” e segna con le mani l’inguine… “Basta Pierino ! Basta ! Su bambini, una parola con la N ?” Pierino interviene…”NANO !” “Bravo Pierino, come mai ti è venuto in mente il
Nano ?” “Perché il nano, ha un CAZZO LUNGO COSI !”
197)
La maestra in aula: “Vi pongo un problema: sul ramo di un albero ci sono otto uccellini; arriva un cacciatore, spara e ne abbatte
tre; quanti uccellini rimangono? Prova tu, Giuseppe”. E Giuseppe: “Mah, secondo me ne rimangono cinque!”. “E tu, Pierino? Secondo te, quanti uccellini rimangono?”. E Pierino: “Secondo me,
non rimane nessun uccellino!”. E la maestra: “Nessuno? E perché?”. “Perché se il cacciatore spara e uccide tre uccellini, gli altri
volano via, e non ne rimane nessuno”. La maestra: “No, Pierino,
la risposta è sbagliata. Però il tuo ragionamento mi piace!”. Allora
Pierino chiede di poter fare lui una domanda alla maestra e chiede: “Sedute su di una panchina ci sono tre donne che stanno
mangiando tre coni gelato. La prima lo sta mordicchiando, la seconda lo sta leccando e la terza lo sta succhiando. Quale delle tre
donne è sposata?”. La maestra è scandalizzata, ma dopo insistenza di Pierino risponde: “Mah., vediamo… qual è quella sposa-
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ta… forse…. quella che succhia il gelato?”. E Pierino: “Sbagliato!
E’ quella che ha la fede al dito. Però il suo ragionamento mi piace!”.
198)
Maestra: “In quale battaglia è morto l’ammiraglio Nelson?” Pierino: “Sicuramente nell’ultima che ha combattuto…”
199)
Maestra: “Io studio, tu studi, egli studia… Che tempo è, Pierino?”
Pierino: “è tempo perso, signora maestra!”
200)
“Papà papà…” “Dimmi Pierino!!!” “Tutti i miei compagni, a scuola
mi prendono in giro, perché dicono che io non so cosa sia un cazzo!!!!” “Pierino non ti preoccupare, vieni con me che ti faccio vedere.” “Il padre si apparta con il figlio e tirandosi giù i pantaloni,
mostra e spiega a Pierino quello che vede: “Vedi Pierino questo è
il PENE detto volgarmente cazzo, e ti dirò di più, anche un signor
cazzo.” Pierino tutto contento, dopo aver capito, corre a scuola ed
incontra i suoi compagni che gli dicono: “TU NON SAI COSE’ UN
CAZZO…….TU NON SAI….!!!!!” “ALT….” (interrompe Pierino)….
“Venite tutti con me.” Pierino tirandosi giù i pantaloni, mostra le
sue parti ai compagni e dice: “Ecco questo è il cazzo…..e vi dirò di
più, se fosse 15 o 20 cm più piccolo sarebbe un signor cazzo……!!!!!!”
201)
Per fare beneficenza una famiglia ricca decide di ospitare, qualche giorno, una famiglia povera nella sua reggia. Naturalmente la
famiglia meno agiata cerca di fare buona impressione su coloro
che li ospita provando a rispettare le regole che il galateo impone.
Il primo giorno mentre le donne sono comodamente sedute nel
salotto a parlare del più e del meno entra il bambino povero e urla alla madre : “A mamma … devo andare a pisciare”. La donna
rossa come un peperone si scusa vivamente con la donna ricca e
accompagna il bambino in bagno. Dentro la toilette la donna
spiega al bambino: “Senti Pierino, non puoi parlare in questo
modo di fronte alla signora.” “E come faccio se devo pisciare ?” “..
mmm … allora vieni da me e mi dici… mammina devo fischiare!”.
Grazie all’accorgimento della madre la giornata passa senza altre
grosse figuracce… finché non arriva la notte ! La famiglia si divide, così il bambino va a dormire col padre (ignaro della frase che
la madre aveva insegnato al bambino) e il fratellino, mentre la
madre e la sorellina vanno a dormire in una camera separata.
Durante la notte al bambino scappa la pipì, così sveglia il padre e
gli dice : “Papà, papà, devo fischiare” “Uffa, proprio ora devi fischiare ? Non lo puoi fare domattina ?” “Ma papà devo fischiare
ora !” “No… dai Pierino svegli tutti ! Non siamo a casa nostra,
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questa è gente ben educata !” “Ma io devo fischiare per forza” “E
va bene Pierino fischiami piano nell’orecchio.”
202)
Pierino a scuola: “Maestra, posso andare a pisciare?” Maestra:
“No, Pierino, non si dice così, si dice posso andare a fare un filo
di pipì?” Il giorno dopo, Pierino: “Maestra, posso andare a
cag…pardon, posso andare a fare un gomitolo di merda?”
203)
Pierino alle tre di notte si alza e corre dalla mamma dicendo:
“Mamma, mamma, guarda! Il mio pisello è strano! E’ più grosso…
Mamma, guarda!”. E lei: “Ma no Pierino, non c’è niente… dai,
torna a dormire!”. La notte dopo ancora: “Mamma, mamma,
guarda! C’è sicuramente qualcosa! Portami al pronto soccorso!”.
E lei: “Ma no, Pierino… non è niente… dai torna a dormire!”. “Ma
mamma…”. “Vai, Pierino!”. La notte dopo, un’altra volta: “Mamma, mamma, corri! E’ grosso! Ha qualcosa! Corri, andiamo al
Pronto Soccorso!”. Scocciata, la mamma lo porta al pronto soccorso. Va da una infermiera e le spiega il problema. “Vieni, Pierino, che vediamo cosa si può fare…”. Dieci minuti dopo Pierino
esce accompagnato dall’infermiera e la mamma gli dice: “Vedi
Pierino che non era niente!”. E lui le replica: “Ma come niente! Ma
se ha tirato fuori due boccate di pus!!”.
204)
Pierino arriva a scuola con sé la gabbia del canarino. La maestra
commossa: “Pierino, ma che bella sorpresa, come facevi a sapere
che oggi era il mio compleanno?” E Pierino: “Non è un regalo per
lei signorina, l’ho portato qui per salvarlo. Stamattina ho sentito
la mia mamma dire al papà: “quando Pierino va a scuola ti mangio l’uccello!”
205)
Pierino: “Papà che differenza c’è fra teoricamente e praticamente?” “Guarda, telo spiego con un esempio… Vai dalla mamma e
chiedile se per tre milioni va col macellaio qui sotto casa.” Pierino
va e torna. “La mamma ha detto di SI.” “Ah! Adesso vai dalla
nonna e chiedile se per 4 milioni va col vecchietto senza denti che
abita qui di fianco.” Pierino rivà e ritorna. “La nonna ha detto di
SIIII!”
“Ah! Allora vai da tua sorella e chiedi se per 5 milioni va con il
mongoloide in classe sua.” “Ha detto di si.” “Ah! Allora vedi Pierino noi TEORICAMENTE avremmo 12 milioni PRATICAMENTE 3
puttane.”
206)
“Pierino, come si lavano le foche?” “Nel bodè, signora maestra.”
“Pierino!!!! prima di tutto non si dice bodè..” “Se è per questo non
si dice neanche foche..”
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207)
Pierino e Michela sono soli nel bosco in una limpida giornata invernale. Pierino: Michela, levati il cappotto! Si, va bene. Brava.
Ora levati la gonnellina. Sì. Pierino. Ora la sottogonna. Va bene.
E ora levati le mutandine perché mi serve l’elastico per aggiustare
la fionda!
208)
Pierino in classe: “Signora maestra, ho buttato della carta dalla
finestra!” “Uffa quante volte te lo devo dire di non gettare roba
fuori dalla finestra! Non lo fare più Pierino!!!”. Passa qualche minuto ed entra in classe un bambino tutto sanguinante, la maestra incuriosita lo guarda e chiede: “Ma tu chi sei?” E lui….”Sono
Della Carta!”
209)
Pierino va dal papà: “Papà, papà! Ti piace la frutta cotta?” “Sì,
perché?” “Perché fuori c’è il frutteto in fiamme!”.
210)
Un giorno Pierino torna a casa e chiede alla mamma: “Mamma, il
nonno è un meccanico?”.
La mamma perplessa per la domanda risponde: “Certo che no!”.
E Pierino ribatte: “E allora cosa ci fa sotto l’autobus?”.
211)
Un giorno a scuola la maestra chiama fuori Pierino e gli dice:
“Oggi Pierino interrogazione su Anatomia. Elencami le parti doppie del corpo umano.” E Pierino risponde: “Abbiamo due braccia”.
”Bravo, Pierino”. ”Due gambe.” “Bravo, Pierino” “Due occhi.” “Bene, Pierino”. “Due orecchie.” “Bravo”. “E due UCCELLI???!!!” A
questo punto la maestra stupita chiede: “Ma come Pierino”. “Si,
mio papà ha due UCCELLI.” “Impossibile, ma sei sicuro?”. “Si, ne
ha uno piccolo e brutto per fare la pipì e ne ha uno lungo e duro
per lavare i denti a mia madre.”
212)
Un prete che sta viaggiando con la vettura parrocchiale incontra
lungo
la
strada una bellissima e giovane suora. Si ferma e le dice: “Cara
sorella, salite sulla mia macchina che sono ben lieto di darle un
passaggio fino al convento”. La suora sale e si siede a fianco del
prete incrociando le gambe, latunica si apre leggermente facendo
intravedere una parte delle gambe. Il prete non riesce a distogliere gli occhi da tale visione, quindi colto da passione comincia ad
accarezzare le gambe della giovane suora. La suora gli dice “Padre, ricordatevi del versetto 129”.
Il prete si scusa e continua a guidare.
Passa un po’ di tempo e la visione di queste cosce semi-scoperte
annebbia
la
volontà del prete che ricomincia a toccare le gambe dell’avvenente
suora. La suora gli dice “Padre, ricordatevi del versetto 129”. Il
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prete toglie la mano e risponde “Perdonatemi sorella, ma la carne
è debole.” Nel frattempo il tragitto fino al convento è terminato, la
suora scende dall’auto e saluta in prete ringraziandolo. Una volta
rientrato nella sua parrocchia il prete decide di visionare il famoso versetto 129 a cui la suora faceva riferimento e scopre che dice
“Continuate a cercare più in alto e troverete la Gloria..” Consiglio
per le donne: Se non volete restare tutta la vita insoddisfatte parlate chiaro! Consiglio per gli uomini: Mettetevi in testa una volta
per tutte che le donne non ve lo diranno mai direttamente!
213)
Adamo ed Eva hanno appena finito di fare all’amore la prima volta dalla creazione e mentre Adamo è coricato sull’erba morbida
del Paradiso Terrestre, Dio gli si avvicina. “Figlio mio – dice il Signore, – che cosa ne pensi?” “E’ stato davvero incredibile – dice
Adamo. – Non so esprimere quanto mi sia piaciuto.” “Ed è piaciuto anche ad Eva?” chiede Dio. “Anche lei ne è entusiasta.” risponde Adamo. Dio si guarda attorno e chiede: “Ma dimmi, Adamo, dov’è la tua donna?”. Adamo risponde: “E’ laggiù, vicino al
fiume, si sta lavando”. I cieli si oscurano e Dio esclama angosciato: “Non riuscirò mai più a togliere quell’odore dai pesci!”.
214)
Adamo va da Dio lamentandosi del fatto di essere stato dotato di
32 denti e di un solo cazzo: “Dio, visto che mi piace molto di più
scopare che mangiare, perché non mi hai dato 32 cazzi e un solo
dente?”. E Dio: “Se tu vuoi ciò, ti posso accontentare, ma dopo
non lamentarti!”. E così Dio fece il miracolo, e Adamo si ritrovò
con un solo dente in bocca e 32 cazzi fra le gambe.
Mentre Adamo si allontanava carico di gioia, fu richiamato da
Dio: “Adamo, dove vai ? Hai dimenticato di prendere le tue 64
palle!”.
215)
Al lago di Tiberiade due millenni fa. Gesù, seguito dai discepoli,
cammina sulle acque del lago. Solo Tommaso è rimasto sulla riva. Gesù si volta e gli dice: “Tommaso, credi in me e seguimi”.
Tommaso esita, ha paura. Ma al secondo richiamo di Gesù, si fa
coraggio ed entra nel lago. Dopo un attimo, Tommaso è
nell’acqua fino al collo. “Tommaso, credimi e seguimi”, ripete Gesù. “Ma mio Signore”, replica Tommaso, “Io sto annegando!” “Non
essere sciocco!”, gli urla Giovanni. “Fa come noi: metti i piedi sui
sassi!”
216)
All’inferno giunge un condannato. Il diavolaccio di turno spiega al
nuovo arrivato le modalità di ammissione: “Vedi queste tre porte?
Dietro ognuna c’è una pena. Aprile e scegli quella con la tortura
che preferisci.” Il disgraziato apre la prima porta: fuoco e fiamme
da tutte le parti, anime che urlano, diavoli che ridono … insom-
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ma, un vero inferno! Aperta la seconda porta una serie di dannati
appesi per il cazzo che urlano come bestie. L’ultima porta, invece,
dà su una grossa vasca piena di diarrea con immersi fino al collo
un bel po’ di gente. Pensa il condannato: “Bene, questa mi sembra la pena più lieve; si, puzza un po’, ma ci farò l’abitudine!”
Fatta la scelta, viene immerso assieme agli altri nella maleodorante sostanza. Dopo neanche un minuto entra un diavolo che
esclama: “Ragazzi, la pausa è finita, giù con la testa!”
217)
Alla porta del paradiso si sente: Per Cristo, per Dio, per S. Gennaro. Allora S. Pietro, inorridito, dice: Chi è che bestemmia così
spudoratamente? E l’altro: Ma io non bestemmio: sono il postino….!
218)
C’è un convento che costeggia una strada. Quattro suore sono in
giardino che sgranano il rosario, mentre un TIR arriva, sbanda,
entra con il rimorchio nel giardino e BOOM fa secche le quattro
suore. Le loro anime vanno in paradiso. Sulla porta le aspetta
San Pietro. La prima convinta di poter entrare direttamente passa
diritta, senza fermarsi dal Santo. S. Pietro la richiama velocemente indietro: “Hey, tu, torna qui, dove vorresti andare? Non hai
nessun peccato da confessare??”. La suora arroventata dalla vergogna dice: “Beh, a dire il vero, una volta ho visto un pene…”.
San P.: “Ma è una cosa inammissibile! Vai subito all’acqua santiera e lavati gli occhi. Poi potrai entrare”. Arriva la seconda suora
e si ripete lo stesso tentativo di intrufolarsi. San P.: “Ferma qua!
Non hai nessun peccato da confessare??” Suora: “Ehmmm,
behhh, e va bene, una volta ho toccato un pene…”. San P.: “Oddio!, cioè, per la miseria! Una cosa del genere da una suora! Vai
subito all’acqua santiera a lavarti le mani! Poi potrai entrare”. Si
fa avanti la terza suora e mentre San P. la sta per interrogare, la
quarta come un razzo entra e si dirige verso l’acqua santa. San
P.: “Hey!!! Dove vai?!” Suora: “Vado a farmi i gargarismi prima
che lei si lavi il culo!”.
219)
Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso. “Tu, Adamo, pagherai
con il sudore della tua fronte! E tu, Eva, con il sangue … ma in
comode rate mensili!”
220)
Che cosa si ottiene dall’incrocio fra un Testimone di Geova e un
ateo? Uno che ti bussa la porta per niente.
221)
Cleveland – OHAIO: In partenza per una gita scolastica i bambini
si preparano ad entrare sul pullman quando John, un biondino
terribile dice a Tom: “Hei tu, sporco negro, cosa fai seduto nei
primi posti? Fila subito in fondo come gli altri della tua razza!”
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Tom reagisce e, naturalmente, finisce a cazzotti. Interviene il reverendo Jefferson… “Fermi, fermi, che fate?!” “Ma padre – fa John
– Tom si è seduto nei primi posti insieme ai bianchi…” “Come..? –
fa il prete – Vergogna! Ma allora cosa vi ho insegnato fino ad ora?
La fratellanza, l’amicizia, la comprensione..? Niente?.. non avete
recepito niente?… Vergogna! Da questo momento non ci saranno
più bambini bianchi o bambini neri. Da oggi siamo tutti blu.
Chiaro? Avanti Tom, di che colore sei?” “Blu, padre.” “E tu John,
di che colore sei?” “Blu” Risponde il biondino a denti stretti. “Benissimo, così vi voglio! Adesso da bravi, andate a sistemarvi nel
pullman, con calma ed in ordine…….. I bambini blu chiaro davanti e quelli blu scuro in fondo.”
222)
Cristo sul calvario a un certo punto si ferma e dice “centurione,
dammi un pettine”; l’altro glielo da e Cristo si pettina. La scena si
ripete e alla fine il centurione gli chiede: “ma che ci fai sempre col
pettine?” E Cristo risponde: “eh, poi mica ci finisci tu sul santino!”
223)
Cristo torna sulla terra, gli fanno fare una prova sull’acqua per
provare la sua identità, lui accetta e parte bene tra lo stupore generale, ma dopo un po’ affonda; si tuffa uno e lo salva. A riva Cristo commenta : “Da quando mi hanno bucato i piedi non sono
più lo stesso!”
224)
Cristo torna sulla terra, su lo aspettano ma non torna più; torna
dopo 80 anni e dice “Hanno abolito la pena di morte e ho preso
l’ergastolo!”
225)
Dai
microfoni
di
Radio
Vaticana:
AAAAAAHHHHHH,
UUUUUUHHHHHHH, SIIIIIII, GODOOOOO, AAAAAAAAHHHHHH,
O MMIO DDIO, O MADONNA SANTA, SIIIIIIII… Abbiamo trasmesso: “La venuta di Cristo.”
226)
Di che nazionalità era Gesù? Sicuramente italiano… perché visse
fino a 33 anni con la famiglia… credeva che la madre fosse ancora vergine ed era fermamente convinto che il padre fosse un dio!!
227)
Di che partito erano Adamo ed Eva? Comunisti. Non avevano vestiti. Non avevano una casa. E credevano di stare in paradiso.
228)
Dio dice ad Adamo: “Adamo, come stai?”. “Non male, ma sono solo qui e mi annoio”. “Beh? Io ti posso trovare un po’ di compagnia, una che cucina per te, pulisce tutto, ti tiene caldo di notte,
con grande passione, va sempre d’accordo con te e non ti crea
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nessuna noia. Ma ti costerà caro. Ti costerà un occhio della testa”. “Un occhio? Ma, che puoi fare solo con una costola?”.
229)
Dio un giorno tutto incazzato decide: “Basta gli uomini me ne
hanno combinate troppe, con il nuovo secolo distruggo tutto e
chiudo tutto”. Presa questa tragica decisione, convoca i tre uomini più importanti al mondo: Boris Eltsin, Bill Clinton, Bill Gatas.
I tre si presentano davanti al Signore e vengono informati della
faccenda: “Voi umani siete riusciti a distruggere tutto quello che
io ho creato, con il 2000 ogni cosa cesserà di esistere tornate dalla vostra gente e comunicate questa mia decisione”. Ritornati sulla terra radunano sulle piazze i popoli convocano giornalisti, tv,
mezzi di informazione. A Mosca, Eltsin fa il suo proclama: “Signori ho due brutte notizie da darvi: la prima è che Dio esiste, a differenza di quanto abbiamo sempre detto; la seconda è che nel
2000 il mondo cesserà di esistere”. A Washington, Clinton lo imita: “Signori ho una bella e una brutta notizia da darvi: la prima è
che Dio esiste, come abbiamo sempre detto; la seconda è che nel
2000 il mondo cesserà di esistere”. Infine a Seattle, Gates informa i suoi: “Signori ho due ottime notizie da darvi: la prima è che
sono una delle tre persone più importanti al mondo; la seconda è
che abbiamo risolto il problema del baco del 2000”
230)
Due uomini morti si incontrano nell’inferno e cominciano a parlare: “Tu di cosa sei morto?” “Di freddo. E te?” “Di ansia e di gioia.”
“E come hai fatto a morire di ansia e di gioia?” “Di ansia perché
un giorno, tornando a casa, ho visto un’ombra uscire dalla camera di mia moglie, e pensando che lei mi tradisse, ho aperto la porta dell’armadio, la porta dello stanzino, la porta del bagno, la porta della cucina, e non avendo trovato nessuno, sono morto di
gioia perché mia moglie non mi aveva tradito.” “Bravo stronzo,
potevi pure aprire la porta del frigorifero!”
231)
E’ mattino e Adamo si sveglia! Come tutte le altre mattine la prima cosa che fa è di contarsi le costole ed alla fine esclama:”…E
ANCHE OGGI PIPPE !!”
232)
Frate John entrò nel “Monastero del Silenzio” ed il Superiore gli
disse: “Fratello, questo è un monastero silenzioso. Tu qui sei il
benvenuto. Puoi rimanerci finché vuoi, ma non devi parlare finché non te ne do io il permesso.” Frate John visse nel monastero
un anno intero prima che il suo Superiore gli dicesse: “Fratello
John, tu sei qui da un anno ormai. Ora puoi dire due parole.”
Frate John rispose: “Letto duro.” “Mi dispiace sentirti dire ciò.”
Disse il Superiore. “Ti daremo subito un letto migliore.” L’anno
seguente Frate John fu chiamato nuovamente dal Superiore.
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“Oggi puoi dire altre due parole, frate John.” “Cibo freddo.” Disse
frate John e il Superiore gli assicurò che in futuro il cibo sarebbe
stato migliore. Al suo terzo anniversario al monastero, il Superiore chiamò nuovamente frate John nel suo ufficio. “Puoi dire due
parole, oggi.” “Vado via.” Disse Frate John. “È meglio.” Commentò
il superiore. “Da quando sei qui non hai fatto altro che lamentarti!”
233)
Genovese si va a confessare: “Padre, perdoni perché ho molto
peccato” “Cosa hai fatto figliolo?” “Ehh padre, in guerra ho dato
rifugio ad un ebreo” “Ma figliolo, non hai peccato! Anzi, è insegnamento di Nostro Signore dare asilo ai perseguitati!!!” “Si padre, ma c’è dell’altro…..” “Dimmi figliolo” “La verità è che io mi facevo pagare… un tanto al mese…” “Ehh, figliolo… un genovese
che si fa pagare da un ebreo! Vergogna! Comunque non vedo ancora peccato in ciò che hai fatto…” “Si padre, però c’è altro”
“Dimmi figliolo…” “E’ che non gli ho ancora detto che la guerra è
finita!!!”
234)
Gesù disse ai suoi discepoli: “y = x2 + 2x + 1”. E gli Apostoli:
“Maestro, noi non capiamo queste cose…”. Gesù, allora: “Come
no?! È una parabola!”.
235)
Gesù si avvicina a Lazzaro e gli fa : “Lazzaro, alzati e cammina!”
Ma Lazzaro non si muove. Gesù insiste: “Lazzaro, t’ho detto: alzati e cammina!!!” Ma Lazzaro non accenna a muoversi. Ancora Gesù più incazzato: “Te lo dico per l’ultima volta, Lazzarone, alzati e
cammina!!!” Ma Lazzaro è sempre più fermo. A questo punto Gesù si volta verso la gente e fa: “Oh, ma questo qui è morto per
davvero!!!”
236)
Gli abitanti del Paradiso stanno discutendo su dove andare a trascorrere le prossime ferie. Salta su un Santo che dice: “Perché
non andiamo sulla Terra? Sono tanti anni che sogno di tornarci!”
Al che la Madonna replica: “Per la carità non parlatemi della Terra. Sono dei pettegoli!! L’ultima volta che ci sono stata 2000 anni
fa ho avuto una storia con un falegname e ne parlano ancora oggi!”
237)
Il Papa fa un viaggio in Madagascar per i bambini che muoiono di
fame. Si diceva in giro che avrebbe portato quantità industriali di
bistecche. Davanti a una folla di 2000 bimbi dice: “Bambini, vi ho
portato…”, e i bambini pensano tutti che avesse portato bistecche, ma continua: “…la parola di Dio!”. Delusione totale! Poi:
“Ora vi do…”, Stesso pensiero ma: ”…la benedizione!”. Malcontento generale! Ma il Papa insiste: “Ma infine vi ho portato…”, E i
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bambini pensano che quest’ultima possibilità corrisponda effettivamente alle famose bistecche ma: ”….Tanti giocattoli!”. Un vescovo che aveva capito che i bimbi volevano da mangiare e non
pensavano ai giocattoli si avvicina al Papa e gli dice: “Santità,
questi bambini non mangiano!”. E il Papa ad alta voce esclama:
“Ah non mangiano? E allora niente giocattoli!!”
238)
In Paradiso: “Oggi chi va a fare la spesa?” Gesù: “Io, Io!” “No, tu
no! Hai le mani bucate!”
239)
In Paradiso: Arrivano tre donne e si recano da San Pietro per un
colloquio: Figliola, ti sei comportata sempre bene?: Si, sempre:
Ecco questa è una chiave d’oro che ti apre la porta del Paradiso:
Grazie, grazie: Eh tu?: E, veramente io, ho commesso qualche
peccato: Tiene questa è la chiave d’argento che ti apre la porta del
Purgatorio: Grazie, grazie: Eh tu: Io ho commesso tutti i peccati
possibili, ho tradito mio marito soprattutto: BASTA!!!!!!!!!!! questa
è una chiave verde, che ti apre la porta di casa mia…..vai io arrivo subito…..!
240)
Maddalena lapidata in piazza. Interviene Cristo che dice: “Chi di
voi è senza peccato scagli la prima pietra”. Crash: un mattone lo
colpisce proprio in testa. Cristo dice: “Ma mamma, possibile che
sei sempre tra i piedi?”
241)
Madre Teresa di Calcutta sale in Paradiso e incontra Lady d:, che
ha in testa un’aureola. Incazzata, Madre Teresa va da S. Pietro:
“S. Pietro, così non va. Io ho passato tutta la vita fra i poveri a fare del bene e lei pur non avendo fatto nulla di tutto ciò è già stata
fatta santa!” S. Pietro: “Vede Madre, quella non è l’aureola, è il
volante!”
242)
Partita a poker in Paradiso. San Giovanni: “Poker di regine”. San
Pietro: “Poker d’assi”. San Paolo: “Scala Reale”. Allora San Tommaso si arrabbia e urla: “Basta, ma la vogliamo smettere con tutti questi miracoli?”.
243)
Per la nomina a Pope ci sono tre papabili Popi: Rano, Reno e Runo. Sono in lotta acerrima tra loro e un giorno Reno viene trovato
morto. Chi l’ha ucciso? Evidentemente Rano, perché un poperuno non fa male a nessuno!
244)
Perché Gesù Cristo a Natale è con San Giuseppe e la Madonna e
a Pasqua invece è fra i due ladroni? Beh, Natale con i tuoi, e Pasqua con chi vuoi.
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245)
Pilato chiede “Chi volete libero, Gesù o Barabba”; tutti rispondono Barabba e Pilato dice: “Va bene, allora Barabba libero e Gesù
in porta ma se perdiamo me ne lavo le mani!”
246)
San Pietro non vuole aprire la porta del paradiso a un noto finanziere.
Questo insiste e tenta di giustificarsi così: “Si è vero di quelle cattive azioni, ma le ho subito rifilate tutte….”
247)
Satana si vede arrivare all’inferno tre uomini. Si rivolge al primo:
“Tu. Come sei morto?” “Beh, io sono rincasato. Ho trovato mia
moglie che inequivocabilmente mi aveva appena tradito. A quel
punto ho preso l’armadio infuriatissimo e l’ho buttato dalla finestra. Purtroppo una maniglia mi si è impigliata nel maglione e
sono caduto dal quinto piano…” Satana si rivolge al secondo uomo: “E tu?” “Io avevo appena avuto una relazione extraconiugale
con una donna sposata. Il marito è rincasato prima del previsto
ed io mi sono nascosto nell’armadio.” “E tu? come sei morto.” Il
terzo uomo: “Boh, passavo per strada mi è caduto addosso un
armadio!”
248)
Si svolge in paradiso: Gesù: “Come ti chiami?” Uomo: “Non mi ricordo!” Gesù: “Da dove vieni?” Uomo: “Non mi ricordo!” Gesù:
“Ma almeno parlami di cosa facevi nella vita della tua famiglia!”
Uomo: “Facevo il falegname, …. avevo un figlio che aveva i chiodi
nelle mani e nei piedi…” Gesù sbianca, inizia a piangere e lo abbraccia dicendogli: “Papà, papà!” Uomo: “Pinocchio!!”
249)
Un avaro disse a Dio: “Che cosa sono per te 1000 anni?” E Dio rispose: “Mah, poco più di un secondo” “E che cosa sono per te
1.000.000 di Euro?” E Dio: “Ma, forse un centesimo” “E allora”,
disse l’avaro, “cosa ti costa darmi un centesimo?” “Certo”, rispose
Dio, “aspetta solo un secondo…”
250)
Un pappagallo parlante è solito fare scherzi telefonici. Un giorno
ordina 1000 kg di letame a nome del padrone. Scoperto l’autore
dello scherzo, il padrone rinchiude il pappagallo in una stanza
buia e gli inchioda le ali alla parete .Dopo un po’ il pappagallo si
abitua al buio della stanza e vede un crocifisso appeso al muro.
“Chi sei?” “Gesù Cristo!” “Da quanto tempo sei qui?” “Da quasi
2000 anni!” “Caspita! e quanto letame hai ordinato?”
251)
Un prete e un rabbino, amici da tempo, sono soliti trovarsi in bicicletta. Un giorno il rabbino arriva e vede il prete a piedi: “Amico
mio che è successo?”. “Ah ! Neppure per il loro parroco hanno rispetto! Ieri da davanti la chiesa mi hanno rubato la bici! Ma do-
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menica vedrai! Gli faccio una predica con i fiocchi”. La settimana
dopo si rivedono e il prete ha la sua bella bici. Il rabbino gli chiede se la predica abbia fatto effetto e il prete risponde: “Eh sì, ho
parlato dei 10 comandamenti. Con tono drammatico ho cominciato a dir loro: ‘Io sono il Signore tuo Dio, Non avrai altri dei
all’infuori di Me !’ Quando sono arrivato al Non rubare ho guardato i miei fedeli negli occhi ripetendo: ‘Tu non rubare…. TU …
Tu non rubare!’. Il giorno dopo riavevo la mia bella bici di fronte
alla chiesa!”. Tempo dopo il prete vede il rabbino a piedi e gli
chiede cosa sia successo. “Ah ! Neppure per il loro Rabbino hanno rispetto ! Ma farò come te. Questo sabato una lezione sui 10
comandamenti come non ne hanno mai sentite!”. La settimana
dopo il rabbino ha di nuovo la sua bici e il prete gli chiede come
sia andata. E il rabbino: “Ho fatto proprio come te ! Ho cominciato a dire i 10 comandamenti, uno ad uno: ‘Io sono il Signore tuo
Dio, Non avrai altri dei all’infuori di Me …’. Quando sono arrivato
al ‘Non desiderare la donna d’altri’… mi sono ricordato dove avevo lasciato la bici!”.
252)
Un prete veneto, decide di imparare a giocare a Golf e quindi si
reca sul tee con una suora che gli faccia da caddy. Si mette in
posizione… tira, manca la pallina ed esplode in un esclamazione:
“Casso gho sbaia.” La suora a questo punto riguarisce il curato:
“Padre, ma proprio lei non dovrebbe usare certe espressioni!” Il
prete si scusa e si accinge a un altro tiro, altro sbaglio e nuova
imprecazione: “Casso gho sbaia.” La suora riprende nuovamente
il curato e questo si riscusa, terzo e nuovo errore: “Ma Casso gho
sbaia.” Nuovo riproverò della suora, il prete a questo punto
esclama con gli occhi rivolti al cielo: “Dio ti chiedo se lo facessi
ancora di fulminarmi sul posto. Grazie!” A questo punto nuovo tiro nuovo errore e la solita imprecazione da parte del curato. Subito dopo un fulmine squarcia le nubi e colpisce la suora, dalle
nubi spunta il volto di Dio che guarda e quindi esclama: “CASSO
GHO SBAIA!!!”
253)
Una bella ragazza va dallo psichiatra e appena questi la vede le
ordina
di
spogliarsi.
La ragazza è un po’ sorpresa, arrossisce, ma alla fine comincia a
togliersi lentamente i suoi vestiti. Lo psichiatra si impazientisce:
“Forza, ragazza, veloce a spogliarsi, non vorrai che passiamo tutta la notte qui?”. La ragazza esita a togliersi il reggiseno e gli slip,
ma lo psichiatra insiste e dice di fare in fretta. Quando la ragazza
è completamente nuda, lo psichiatra si spoglia anche lui e la violenta. Dopo aver fatto all’amore, si riveste, si siede dietro la sua
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scrivania e dice alla donna: “Bene, signorina, ora che il mio problema è risolto, passiamo al vostro”.
254)
Un carabiniere ritornando a casa dal servizio trova uno specchio
per terra lo raccoglie, lo guarda e dice : “Io questo stronzo lo conosco.” per tutta la strada continua a ripetersi la stessa frase.
Giunto a casa la moglie lo vede pensieroso e gli chiede: “Caro
cos’hai?” lui risponde con voce incazzata: “Non sono cose che ti
riguardano sono cose di servizio”. Di notte, la moglie incuriosita
dell’oggetto che il marito aveva posto sul comodino, si alza e lo visiona dopo qualche istante si mette ad urlare: “Stronzo!! cose di
servizio !! e questa Troia chi è”.
255)
Un avvocato e un ingegnere stanno pescando ai Caraibi.
L’avvocato dice: “Io sono qui perché’ la mia casa è bruciata e con
lei tutto ciò che possedevo. L’assicurazione ha pagato tutto”. Allora l’ingegnere dice: “Ma guarda la coincidenza. Io sono qui perché’ la mia casa e tutti i miei beni sono stati distrutti da
un’inondazione, e la mia assicurazione ha pagato per tutto”.
L’avvocato rimane un po’ perplesso e poi chiede: “Ma come ha fatto a far partire l’inondazione?”.
256)
Berlusconi e il Papa stanno camminando lungo un fiume quando
al Papa cade la Bibbia in acqua. Berlusconi si avvicina alle acque
e, camminando sulla superficie senza affondare, la recupera. Il
giorno dopo l’Unità titola: “Berlusconi non sa nuotare!”.
257)
Un giornalista italiano (Emilio Fede), uno indù ed uno mussulmano per un guasto all’auto si fermano in una fattoria dove chiedono aiuto. Il contadino però non ha il telefono e può solo dare
ospitalità per la notte, ma aggiunge: “Il problema è che ho solo
due letti, se uno di voi può accomodarsi nella stalla, potremmo
starci tutti”. A quel punto l’indù interviene: “Non ci sono problemi, datemi una coperta e io dormirò nella stalla”. Così si organizzano. Dopo un po’ però si sente bussare alla porta. E’ l’indù con
la coperta in spalla: “Scusate, ma nella stalla c’è una mucca e la
mia religione mi impedisce di dormire insieme ad essa e quindi…”. Allora il mussulmano dice: “Vi cedo volentieri il mio letto.
Datemi la coperta e nella stalla dormirò io”. Tornano tutti nei rispettivi letti, quando, dopo un po’, si risente bussare alla porta.
E’ ovviamente il mussulmano, con la sua copertina in spalla:
“Scusate, non sapevo, ma nella stalla c’è anche un maiale, e, capirete, la mia religione…”. “Insomma, basta – sbotta Emilio Fede
– vado io nella stalla, e così si potrà dormire in pace!”. L’indù ed il
mussulmano si accomodano nei letti, Fede nella stalla e tutti
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sembrano felici. Dopo qualche minuto, però, si sente di nuovo
bussare alla porta. E’ il MAIALE …
258)
Qual è la differenza fra una macchina della polizia e la Mercedes
di Lady Diana? Nessuna. Sono tutte e due condotte da un autista
ubriaco con un collega armato al fianco e nei posti di dietro ci
sono un arabo e una puttana.
259)
Titolo in prima pagina su l’UNITA’: “COMPAGNO eroico, salva un
bambino dalle fauci di un leone affamato”. Il giorno dopo
l’interessato, leggendo il giornale in questione (probabilmente doveva accendere il camino), vede come era stato definito. Fortemente indignato, vista la sua da sempre fede alla destra estremista, telefona al redattore de l’Unità, per far correggere il termine
COMPAGNO. Il giorno dopo, sempre su l’Unità compare il titolo:
“Sporco fascista, toglie il pane di bocca ad un povero leone affamato”.
260)
Dopo 50 anni dalla morte di Hitler Dio si chiede: “Ma vuoi vedere
che mi sono sbagliato, e con tutte quelle voci sul suo conto mi
sono distratto senza guardare nel suo io profondo, che magari è
buono…….??” Con questo peso sul cuore Dio chiama Pietro e gli
dice di portare al suo cospetto l’ anima di Hitler. Quando Hitler
arriva, Dio gli fa: Caro Adolf , per essere sicuro di non essermi
sbagliato vorrei farti una domanda, se farai in modo che capisca
di aver errato potrai venirtene in paradiso. Dunque, se ti dessi la
possibilità di tornare sulla terra , tu cosa faresti per prima cosa ?
E Hitler: Bè, sicuramente farei bruciare 5 milioni di ebrei e 3 o 4
canadesi ! Alche Dio risponde: …. e perché tre o quattro canadesi
?? E Hitler: “..A HA !! Hai visto che manco a te fotte dei 5 milioni
di ebrei??!!
261)
4 carabinieri in auto si fermano davanti ad una puttana: “Quanto
vuoi?”. “30.000 davanti, 50.000 di dietro”. Uno dei carabinieri di
dietro: “Perché’ a noi di più?”.
262)
Un uomo che praticava scuba-diving si sta godendo la bellezza di
una scogliera corallina, 500 metri sotto il livello del mare quando
nota un tipo allo stesso suo livello senza nessuna attrezzatura
addosso. L’uomo scende altri 500 metri e, pochi minuti dopo,
l’altro tipo riappare. Altri 250 metri più giù e il tipo ricompare.
Confuso, l’uomo prende una lavagnetta impermeabile e scrive:
“Come riesci a stare sott’acqua così a lungo senza ossigeno?” Il
tipo prende la lavagna e la penna e scrive, “Perché sto annegando, cretino!”
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263)
Il Papa e il Presidente Clinton muoiono a pochi minuti di distanza
l’uno dall’altro, ma il Papa va all’inferno e Clinton in paradiso. Il
Papa impiega mezz’ora per correggere l’errore. Mentre si dirige in
paradiso, incontra Clinton che va verso la direzione opposta. “Dove
vai?”
chiede
il
Pontefice.
“Giù,” risponde il Presidente. “E tu dove vai?”
“A trovare l’Immacolata Concezione.” “Scordatelo,” sogghigna
Clinton. “Sei arrivato con venti minuti di ritardo.”
264)
“Beh,” spiega la donna, “il mio primo marito era uno psichiatra e
l’unica cosa che gli interessava era parlarne.” Il mio secondo marito era un ginecologo e l’unica cosa che gli interessava era guardarla. Il mio terzo marito era un collezionista di francobolli e
l’unica cosa che gli interessava era… Oh, mio Dio, quanto mi
manca!”
265)
Ci sono tre amici che vanno in Tibet per meditare. Raggiunti la
montagna, si inginocchiano e iniziano a pregare. Passano gli anni
in assoluto silenzio. Al settimo uno apre gli occhi e guardando il
cielo dice: “Il tempo cambierà!” e poi si rimette giù a pregare. Dopo altri sette anni, un altro apre gli occhi e dice: “E’ vero!” e poi si
rimette giù a pregare. L’ultimo dopo tre anni, dice: “Ue ragazzi se
siete venuti qui per fare casino, era meglio se stavate a casa!”
266)
Poco prima di Natale nell’Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera con la scritta “Per Babbo
Natale”. Decidono di aprirla e di leggerla: “Caro Babbo Natale,
sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei chiederti un regalo: la mia famiglia è povera, perciò invece di giocattoli ti chiedo
di inviarmi un milione di lire, così anche noi possiamo passare le
Feste con gioia”. Gli impiegati della posta, commossi, fanno una
colletta e, raggiunta la cifra di 500.000 lire, la spediscono
all’indirizzo del povero bambino. L’anno successivo, nello stesso
periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli impiegati trovano un’altra
busta: “Per Babbo Natale”. La aprono e leggono: “Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l’anno scorso. Vorrei
chiederti lo stesso regalo, un milione di lire. Grazie per aver
esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest’anno mandami
un assegno non trasferibile, perché’ l’altra volta quei ladri delle
poste m’hanno fregato mezzo milione!”.
267)
Un tizio entra in un negozio di animali per comprare un pappagallo. Il negoziante avverte che ne ha solo tre e molto costosi. Il
primo costa 10 milioni ed è in grado di programmare un computer, il secondo costa 50 milioni e oltre che a programmare è in
grado di progettare computer, il terzo costa 100 milioni. Il tizio
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incuriosito chiede: “E questo cos’ha di speciale?” E il negoziante:
“Non so, ma gli altri due lo chiamano professore!”
268)
Un ladro entra in un appartamento buio, ma fatti due passi sente
una voce: “Attento! Gesù ti vede e ti sta giudicando!”. Terrorizzato
resta immobile, ma dopo pochi secondi la voce continua: “Attento! Gesù ti ha visto, ti ha giudicato ed ora ti punirà“. A quel punto il ladro accende la torcia elettrica e la punta verso la voce. Illumina un pappagallo sul suo trespolo. Fra l’incazzato e il sollevato gli chiede: ” E tu chi cazzo sei!?”. E il pappagallo “Io sono Joschka, il pappagallo”. E il ladro: “Che nome idiota per un pappagallo!”. Al che il pappagallo: “Perché’ Gesù per un Pastore Tedesco ti sembra un nome intelligente?”.
269)
Una ragazza va da un prete per parlargli: “Padre, io ho comprato
due pappagalline. Io volevo insegnargli a parlare, ma loro dicono
solo una frase: “Siamo due puttane, siamo due puttane!”. “Che
scandalo! Fai così: io ho due pappagalli maschi a cui ho insegnato a pregare e leggere la Bibbia! Li mettiamo vicini così i miei insegneranno le buone maniere alle tue!”. “Oh grazie, grazie infinite!”. La ragazza porta le pappagalle, le mette vicino a quelli del
prete che stavano dicendo il rosario. Le due iniziano: “Siamo due
puttane, siamo due puttane!”. E un pappagallo all’altro: “Cosa ti
dicevo. A forza di pregare le nostre preghiere sono state esaudite!”.
270)
Un uomo, piccolo e brutto, ma vestito molto elegante scende da
un’auto lussuosa circondato da belle donne e con sulla spalla un
pappagallo ed entra nel più caro ristorante della città. Il cameriere gli chiede cosa desidera mangiare e il signore risponde: “Per
me un brodino e per il mio pappagallo 3 porzioni di tagliatelle e di
lasagne”. Il cameriere anche se perplesso esegue. Dopo un po’:
“Cosa desidera come secondo?”. “Per me del roastbeef e per il mio
pappagallo un quarto di bue, un maialino arrosto e 10 cotolette”.
Il cameriere è ancora più sorpreso, ma serve tutto alla lettera. A
fine pranzo il cameriere chiede se desidera un dessert. “Si’, per
me un tiramisù e per il mio pappagallo invece 5 crostate, 8 torte e
7 gelati”. Il cameriere a questo punto non ce la fa più: “Senta, mi
tolga la curiosità, ma come fa il suo pappagallo a mangiare tanto?”. “Vede, tempo fa in pieno deserto e ormai in fin di vita ho
trovato una lampada. Da questa ne è uscito un genio che mi ha
esaudito 4 desideri. Gli ho chiesto di salvarmi la vita ed eccomi
qua sano e salvo. Poi gli ho chiesto un mucchio di soldi e come
vede di soldi ne ho tanti. Poi gli ho chiesto di essere sempre accompagnato da ragazze bellissime ed eccole qua. Per ultimo gli ho
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chiesto un uccello insaziabile ed indicando il pappagallo “Eccolo
Qua!”
271)
E’ agosto, e in una chiesetta di campagna il parroco sta confessando. C’è molta gente in attesa della messa quando da un finestrone aperto entra un uccellino che comincia a cinguettare. Il
parroco per un po’ fa finta di niente, ma poi, infastidito, sale sul
pulpito e rivolto ai fedeli esclama “Per cortesia, chi ha l’ uccello
esca!”. C’è un attimo di smarrimento, gli uomini si guardano tra
loro, qualcuno accenna a uscire, quando il parroco, accortosi del
doppio senso di ciò che aveva detto, si rivolge nuovamente ai fedeli: “Cari parrocchiani, cosa avete capito! Cioè sono io che non
mi sono spiegato, volevo dire chi ha preso l’uccello esca!”. Questa
volte le donne sono sbigottite, ma il parroco cerca di rimediare:
“Carissime fedeli, non mi rivolgevo certo a voi, ciò che fate è giusto… insomma, chi l’ ha preso qui in chiesa l’ uccello esca!”. Le
monache sbiancano e il parroco interviene nuovamente: “Care sorelle, mai mi permetterei di pensare una cosa simile! Cercate di
capirmi: chi ha l’uccello in mano esca!”. In fondo alla chiesa c’è
una coppietta e lei dice al suo ragazzo: “Hai visto? Te lo avevo
detto che se ne sarebbe accorto!”.
272)
I gabbiani, come noto, seguono le navi in attesa dei rifiuti alimentari che vengono gettati da esse. Nave da crociera americana:
gabbiani al seguito. Nave greca: 1.000 gabbiani al seguito. Nave
ebraica: due gabbiani al seguito. Nave genovese: un gabbiano che
vola con un’ala sola, otto l’altra ha la merenda!
273)
Due muscolosi scaricatori di porto decidono, per Natale, di portare un loro amico, gracile e mingherlino, a puttane. Si presentano
da una bagasciona con un bilocale vicino al orto e mentre due restano a fare anticamera, uno dei due muscolosi entra nella camera da letto… Dopo pochi minuti, i due fuori sentono gemere di
piacere la battona e dopo breve tempo l’energumeno esce dalla
stanza dicendo: Ragazzi… le ho spaccato la figa!!! Il secondo
energumeno entra in camera da letto, soliti gemiti e gridolini di
piacere e quando esce dice: Ragazzi… le ho spaccato il culo!!! Il
terzo, quello gracilino entra nella stanza, passano pochi secondi e
quindi la battona lancia un grido sovrumano; il mingherlino esce
dalla stanza e dice gli altri due: Ragazzi… le ho spaccato un braccio!!!
274)
Un uomo si lancia con il paracadute, ma al momento di aprirlo
non si apre. Allora prende il manuale del paracadute e legge: Risoluzione1.Tirare la leva A. Tira la leva A ma il paracadute non si
apre. Legge ancora le istruzioni: se non funziona tirare la leva B.
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Tira la leva B, ma il paracadute non si apre. Ritorna a leggere le
istruzioni: se non funziona andare all’ultima pagina. L’uomo
scorre velocemente fino all’ultima pagina dove trova scritto: Padre
Nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome…
275)
Un aereo militare è in volo per un lancio di parà. Salta il primo e
il paracadute si apre, salta il secondo e il paracadute si apre, salta il terzo e… si è dimenticato il paracadute! Allora il sergente di
turno chiama il miglior paracadutista della squadra, gli mette in
mano una ricetrasmittente, dopodiché’ gli dice di buttarsi e raggiungere ed agguantare lo sfortunato compagno (il tutto ovviamente in poche frazioni di secondo). Questo salta, si avvicina in
picchiata al compagno, quindi domanda al sergente: “Come faccio
ad aiutarlo?”. E il sergente: “Prendilo per la giacca!”. Il soldato
esegue, ma la giacca si sfila. E il sergente: “Prendilo per i pantaloni!”. Stessa sorte della giacca. “Prendilo per le mutande!”. Il paracadutista agguanta i boxer dell’amico, che però si strappano.
“E’ rimasto completamente nudo! Come faccio adesso?”. E il sergente: “Prendilo…prendilo… PRENDILO PER IL CULO!”. E il paracadutista rivolto all’amico: “Io ho il paracaduteeee… e tu
noooo…”.
276)
Corso di paracadutismo. Prima lezione. L’istruttore: “Dopo il lancio per aprire il paracadute dovete tirare questa leva qui. Capito?
Nel caso improbabile che qualcosa vada storto c’è il paracadute
di emergenza. Si tira questa leva qui ! Capito? “. “E se non va bene neanche quella?“. “Se non funziona nemmeno quella, allora
pregate Budda”. Al primo lancio l’uomo sta rapidamente precipitando verso terra; si ricorda che deve tirare la prima leva, ma non
succede nulla. Preso dal panico guarda la seconda leva, la tira e
… purtroppo non succede ancora nulla. Allora ricorda la lezione
dell’istruttore e prega Budda: “Ti prego o Sacro Budda, salvami!“.
Le nuvole si aprono e una mano enorme raccoglie sul palmo il
paracadutista (mimare) e lo porta lentamente verso terra. Il paracadutista è incredulo, si guarda attorno e con gli occhi gonfi di
lacrime esclama “Grazie a Dio sono salvo”. E il Budda: “E allora
muori infedele di merda”. Budda volta la mano e schiaccia il paracadutista al suolo.
277)
Un tedesco, un francese, un italiano e un ebreo viaggiano insieme
su un aereo. Il pilota dice: “Attenzione, a causa di una perdita di
potenza, uno di voi deve buttarsi dall’aereo e purtroppo siamo
senza paracadute”. L’ebreo dice: “Beh, signori, non c’è nemmeno
bisogno che io vi convinca. Sono già stati sacrificati milioni di
ebrei”. Questa volta deve sacrificarsi qualcuno di voi. L’italiano
dice: “Signori, a casa ho moglie e 4 figli, tutti disoccupati. Se
60
muoio nessuno li può aiutare”. Il francese dice: “La mia patria ha
fornito milioni di morti per la causa della civiltà, uguaglianza, fraternità… Allora il tedesco: “Ho capito. Alla fine tocca sempre a noi
risolvere i problemi. Si alza, si incammina verso il portellone di
lancio, prende l’ebreo e lo butta fuori”.
278)
3 maialini davanti al giudice: Ha domande da porci?
279)
A New York un pedone viene investito ogni
ti…poveraccio, non fa neanche in tempo a rialzarsi.
280)
A uno ho detto: “Tu camminerai!”, e dopo due giorni… gli hanno
fregato la macchina! (Mago Oronzo)
281)
Adamo comincia a raccontare una fiaba ai suoi figli Caino e Abele: “Ci sarà una volta…”.
282)
Al bar: “Cosa prendi?” “Quello che prendi tu.” “Due caffè, per favore.” “Allora due anche a me…”
283)
Al bar: “Se mescola così il caffè perde l’aroma!” “Che mi frega,
tanto io sono della Lazio!”
284)
Al telefono: “Pronto? Maria, sto tanto male: sono a Bolzano fà
freddo è sotto zero”. “Caro, io sono sotto uno e sto tanto bene!”.
285)
Al telefono: “Pronto? Ti chiamo dal cellulare”. “Finalmente
t’hanno messo dentro!”
286)
Bambino scoppia di salute: 8 morti e 5 feriti…
287)
C’è Einstein sulla spiaggia. Si fermano due tipe, lo guardano e dicono: che fisico!
288)
Cameriere: “Abbiamo praticamente di tutto nel nostro menu”
Cliente: “Vedo; me ne può portare uno pulito?” (Jacob Braude)
289)
“Cameriere in questa salsa c’è un capello!” “Strano è stata fatta
con pomodori pelati!”
290)
“Cameriere, vorrei del caffè freddo, delle patatine bruciate e un
hamburger che sappia di legno” “Mi dispiace, signore, non serviamo questo genere di cibo”. “Come no? E’ esattamente quello
che mi avete servito ieri” .
291)
Carabiniere fa parole crociate: 2 lettere sei romano: NO.
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tre
minu-
292)
Carabinieri in auto: “Appuntato guarda se la freccia funziona”.
“Ora si, ora no, ora si, ora no …”
293)
Cesare il popolo chiede sesterzi. No vado dritto.
294)
Che cos’è l’AIDS? E’ l’Abuso Indiscriminato Del Sedere.
295)
Che cos’è una polka? Una cinese di facili costumi.
296)
Che cosa sono gli ormoni? Sono gli improntoni dei piedoni.
297)
Che differenza c’è tra andare a letto con una donna e giocare con
i soldatini? Continua pure a giocare con i soldatini…
298)
Che differenza c’è tra l’autoradio e la moglie? Che l’autoradio se
te la fottono te ne accorgi!
299)
Che differenza c’è tra la figa e la prugna? La figa fa venire, mentre
la prugna fa andare!!!
300)
Che differenza c’è tra Ilona Staller e Dixan? Nessuna. Tutti e due
danno il meglio a 90 gradi!!!
301)
Che differenza c’è tra un brufolo ed un pedofilo? Nessuna, tutti e
due vengono in faccia al bambino!
302)
Che differenza c’è tra un messicano vestito e uno nudo? Il messicano vestito dice: “Hasta la vista!”, mentre quello nudo dice: “Vista la hasta?”.
303)
Che differenza c’è tra un pollo bruciato e una donna incinta?
Nessuna, in entrambe i casi bisognava tirarlo fuori un po’ prima.
304)
“Che Dio me la mandi bona”, come disse Adamo.
305)
“Chi è che ha scritto queste stronzate?”, chiede il cieco tenendo in
mano la grattugia.
306)
Chi ha inventato il vassoio? Un carabiniere quando gli chiesero:
“Mi scusi, mi allunga quel piatto!”.
307)
Chi vince in una gara di corsa fra un ebreo e un tedesco? Il tedesco, perché lo brucia in partenza.
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308)
“Ciao, hai delle foto di tua moglie nuda?”. “No di certo!”. “Beh, allora tieni queste che le ho doppie!”.
309)
Circo cerca clown. Massima serietà.
310)
Come hanno fatto otto ciccioni a stare sotto un ombrello senza
bagnarsi? Non stava piovendo.
311)
Come si fa a bruciare le orecchie ad un carabiniere?”. “Gli si telefona mentre sta stirando!”.
312)
Come si fa a far ridere un vecchio carabiniere? Gli si racconta
una barzelletta da giovane!
313)
Come si fa a far impazzire un ebreo? Se lo mette in una stanza
rotonda e gli si dice che ci sono dei soldi in un angolo.
314)
Come si fa a far impazzire un irlandese? Lo si mette nella stessa
stanza rotonda e gli si dice che all’angolo c’è un bar.
315)
Come si fa a sapere se un motociclista è contento? Basta contare
i moscerini che ha sui denti!
316)
Come si fa la lana di vetro? Con le pecore di Murano!
317)
Concorso per carabinieri: primo premio, una macchina da scrivere; secondo premio, una macchina già scritta!
318)
Cos’ha detto Carlo d’Inghilterra a Lady Diana tre anni fa, quando
lei gli chiese il divorzio? “Finirai sotto un ponte!”
319)
Cos’ha una cinquantenne in mezzo alle tette? L’ombelico…
320)
Cos’è l’appendicite? L’attaccapanni per le scimmie di Tarzan
321)
Cos’è un paparazzo? Un pontefice molto veloce.
322)
Cos’è una Palafitta? Un dolore testicolare.
323)
Cosa canta un puffo sotto la doccia? Celo grande celo blu!
324)
Cosa ci fa un drogato in lavanderia? Il bucato.
325)
Cosa dice Clinton alla moglie dopo aver fatto all’amore? Ciao cara; torno a casa tra 10 minuti…
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326)
Cosa dice un cane davanti ad un albero di Natale? Finalmente
hanno messo la luce nel bagno!
327)
Cosa dice un elefante quando vede un uomo nudo? Ma come farà
a bere?
328)
Cosa dice un preservativo davanti allo specchio? Che cazzo mi
metto oggi?
329)
Cosa dicono due casseforti che si incontrano? Toh, che combinazione …
330)
Cosa disse Isaac Newton quando la mela gli cadde sulla testa?
Strano, sono sotto un pero!
331)
Cosa fa un bambino in una pozza di sangue? Sta masticando una
lametta.
332)
Cosa fa un cancro nel cervello di un carabiniere? Muore di fame!
333)
Cosa fa un carabiniere col dito nel culo? Cerca di arrestare lo
stronzo!
334)
Cosa fa un carabiniere con un cucchiaio in mezzo alla gente? Si
mescola alla folla.
335)
Cosa fa un carabiniere con una scatola di latte sull’orecchio?
Aspetta gli ordini dalla Centrale.
336)
Cosa fa un chicco di caffè sotto la doccia? Si Lavazza. E perché si
lavazza? Per diventare Splendid.
337)
Cosa fa un ebreo con un portacenere in mano? Guarda l’album di
famiglia.
338)
Cosa fa un partigiano sopra i fili della corrente elettrica ?? La resistenza!
339)
Cosa fa un polipo su una Ferrari? Una polposition.
340)
Cosa fa un pomodoro la mattina? Salsa! Ed una patata? Pure!
341)
Cosa fa un uccellino dentro a un computer? Chip!
342)
Cosa fa un uccellino di un milligrammo su un ramo? Micro-cip…
micro-cip…
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343)
Cosa fa una cavalla arrapata in riva al mare? Aspetta i cavalloni.
344)
Cosa fa una gallina in tribunale? Depone.
345)
Cosa fa una mucca di legno? Il latte compensato.
346)
Cosa fa una vecchietta tutta nuda davanti ad uno specchio? Se la
vede brutta.
347)
Cosa fa uno spermatozoo con la valigia? Va fuori dai coglioni!
348)
Cosa faceva uno sputo su una scala? Saliva.
349)
Cosa fanno due api sulla luna? La luna di miele.
350)
Cosa fanno due pulci su di una testa pelata? Si tengono per non
cadere.
351)
Cosa fanno una Kawasaki, una Suzuki e una Yamaha in riva al
mare? Aspettano l’Honda.
352)
Cosa hanno in comune un ginecologo presbite e un Cane? Hanno
tutti e due il muso umido!
353)
Cosa hanno in comune una donna intelligente e uno YETI? In entrambi i casi non è verificata la loro esistenza.
354)
Cosa regala il coniglio alla coniglia? Un anello a 24 carote.
355)
Cosa sono i conti in rosso? Dei Nobili di sinistra!
356)
Cosa succede se il Sahara diventa comunista? Per i primi dieci
anni nulla, poi comincia a scarseggiare la sabbia.
357)
Da che cosa si riconosce un carabiniere allo zoo? Dal fatto che è
l’unico a cui le scimmie danno le noccioline.
358)
Da cosa si riconosce un tossico? Dal fatto che usa frasi fatte.
359)
Dialogo fra due prostitute a Natale: “Ma tu cosa chiedi a Babbo
Natale?”. “Sempre 200.000 lire!”.
360)
Due amiche: “Com’è andata dal ginecologo?” “Mi ha detto che ho
un clitoride come un melone.” “Così grande?” “No, dolce!”
65
361)
Due gay giocano a nascondino: “Se mi trovi mi puoi violentare; se
non mi trovi sono nell’armadio”.
362)
Due onorevoli entrano in un bar. Il primo: “Allora, cosa prendiamo?”. Il secondo: “A chi?”.
363)
Due puttane scendono in ascensore. Una: “Che puzza di cazzo in
quest’ascensore!!” L’altra: “Eeehh! Quante storie per un rutto!!!”
364)
Due pulci all’uscita dal cinema: “Andiamo a piedi…o prendiamo
un cane?”
365)
E’ stato arrestato un negro in Alabama per porto abusivo d’armi.
Aveva un coltello piantato nella schiena.
366)
Falegname impazzito tira seghe ai passanti!
367)
Fatti tatuare anche tu l’euro sul pisello……..in questo modo: vedrai i tuoi risparmi crescere e non ti lamenterai quando tua moglie ti succhia i risparmi.
368)
Gesù a Maria Maddalena: “Sei su una brutta strada!”. “Lo so, non
passa mai nessuno!”.
369)
Gesù all’esame di matematica, il professore “Possibile che tu
sappia soltanto le parabole?”
370)
Gesù: “Lazzaro, alzati e cammina”. Lazzaro: “Si dice per piacere”.
371)
Giovane si schianta contro lampione. Spenti entrambi.
372)
Gommista inglese: Cooper Tony
373)
Governo pratica drastici interventi sui tassi. Tasse incazzate.
374)
Ha 16 ruote, dà il latte e fa “muuu”. Cos’è? Una mucca sui pattini!
375)
Ho sempre voluto entrare in Marina … era Marina che non voleva
che entrassi in lei
376)
I carabinieri si lavano le mani prima o dopo di pisciare?”. “!?!?”.
“Durante!”.
377)
I tre anni più duri del carabiniere? La prima elementare.
66
378)
Il babbo dice al figlio: “Allora figliolo, dimmi una bugia…” E lui:
“Oh, babbo!”
379)
Il carabiniere più sfigato? Quello morto al posto di blocco. Il carabiniere più fortunato? Blocco.
380)
Il figlio di Polifemo chiede al padre: “Papà, perché abbiamo un occhio solo?” Ed il padre gli risponde: “Non mi rompere la palla!”
381)
Il ginecologo ad una prostituta: “Lei ha molte perdite durante il
ciclo?” “Beh, più di 2 milioni!”
382)
Il letto è il posto più pericolo del mondo: vi muore l’ottanta per
cento della gente. (Mark Twain)
383)
Il nipotino alla nonna: “Nonna, cos’è la morte? Nonna? NONNA?”
384)
Il nuovo contraccettivo dei carabinieri? Non appena vedono una
cicogna le sparano!
385)
Il reggiseno è un ideale di democrazia: divide la destra dalla sinistra, sostiene le masse e attira a sé il popolo.
386)
Il vecchio marinaio spiegò le vele al vento, ma il vento non le capì…
387)
In principio era il Verbo; poi vennero certi soggetti!
388)
Incendio alla biblioteca della caserma dei carabinieri: salvati entrambi i libri.
389)
Io e mia moglie abbiamo vissuto felici per 20 anni. Poi ci siamo
incontrati!
390)
Io sono single per scelta … di un altro però ! ! ! !
391)
Io sono un uomo che non chiede mai … infatti di solito imploro.
392)
Keyboard Error – Press F1 to continue.
393)
L’attimo fuggiva oh che altro può fare un attimo? (Carlo Emilio
Gadda)
394)
La differenza tra Craxi e un sacco di merda. Il sacco.
67
395)
La differenza tra Katia Ricciarelli e una qualunque massaia italiana. Nessuna. Entrambe scopano con Pippo.
396)
La differenza tra un arrosto bruciato ed una donna incinta? Nessuna! In tutti e due i casi bisognava toglierlo prima!!
397)
La differenza tra un negro e una ruota d’automobile. Se metti le
catene alla ruota non si mette a cantare gli spiritual.
398)
La differenza tra una donna brutta e una talpa. Nessuna. Entrambe non vedono un cazzo.
399)
La differenza tra una donna e una bici: quando ti fottono la bici
te ne accorgi.
400)
La lasciai quando cominciò a bucarsi (era una bambola gonfiabile).
401)
La pantofola alla ciabatta: Quando andiamo al mare non fare la
zoccola!
402)
Le uniche cose che girano sotto Windows 95 sono le palle!
403)
Ma che bel cane, signora. Alano? – Mah, per cagare, caga…!
404)
Ma se i gatti vanno gatton-gattoni? I coyote come vanno?
405)
Ma tu quando fai all’amore parli con tua moglie? Sì, se mi telefona…
406)
Macchina dei carabinieri rovesciata. Era per svuotare i posacenere!
407)
Malignità: “Grazioso quel cappottino che porti. Ogni inverno che
passa mi piace sempre di più….”
408)
“Mamma come sono nata io?”. “Ti ha portato la cicogna”. “E l’ha
trombata papà?”
409)
Mamma, che cos’è un orgasmo? Che ne so…chiedilo a tuo padre!
410)
Mamma, mamma, il nonno è cattivo! Zitto, e mangia!
411)
Mamma, mamma, mi porti al circo? No, se vogliono vederti devono venire a casa!
68
412)
Mamma, mamma, perché i miei amici dicono che sono un vampiro? Ma cosa dici, piuttosto mangia che si coagula!
413)
Mamma, mamma perché papà corre a zigzag? Sta zitto e passami
le munizioni!
414)
Mamma, mamma quando vieni? Zitto e continua a leccare!
415)
Mamma picchia il figlio con ferro da stiro: aveva preso una brutta
piega!
416)
Marito muore assiderato abbandonato dalla moglie stufa.
417)
Mia moglie è una persona veramente immatura. L’altro giorno,
per esempio, mentre mi facevo il bagno è entrata e, senza motivo,
mi ha affondato tutte le ochette! (Woody Allen)
418)
Mike Bongiorno afferma di possedere un antico Crocefisso del
600 A.C.
419)
Mio nonno era talmente aggressivo e arrogante che sulla tomba
sotto la foto c’era scritto: “Che cazzo guardi?”
420)
Niente di più facile di smettere di fumare, lo faccio 20 volte al
giorno!
421)
Non c’è peggior sordo di chi è sordo veramente.
422)
Non era nessuno: si uccise con una pistola caricata a salve. (Romano Bertola)
423)
Non perdonerò mai Noè per avere imbarcato anche una coppia di
zanzare. (Enzo Costa)
424)
Nuova lavatrice lanciata sul mercato: 5 feriti!
425)
Oggi ho fatto l’amore con CONTROL, domani provo con SHIFT.
426)
Operaio muore sfracellato cadendo in una vasca di olio: Era olio
Sasso.
427)
Il colmo della pazienza. – Fare una sega ad una mosca con dei
guantoni da boxe.
428)
Il colmo per un attore di film hard-core. – Avere delle difficoltà ad
entrare nel personaggio.
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429)
Il colmo per un astronauta. – Avere gli occhi fuori dalle orbite.
430)
Il colmo per un autista. – Spegnere il motore soffiando sulle candele.
431)
Il colmo per un avvocato dopo un lungo processo. – Accusare la
stanchezza.
432)
Il colmo per un calzolaio. – Trovare un concorrente che gli faccia
le scarpe.
433)
Il colmo per un cuoco. – Fare discorsi senza sugo.
434)
Il colmo per un canguro. – Avere le borse sotto gli occhi.
435)
Il colmo per un cimitero. – Essere chiuso per lutto.
436)
Il colmo per un criminale. – Indossare abiti ricercati.
437)
Il colmo per un dentista. – Essere incisivo.
438)
Il colmo per un D.J.? – Avere l’ernia al disco.
439)
Il colmo per un elettricista. – Essere isolato.
440)
Il colmo per un falegname. – Avere un figlio che non capisce una
sega.
441)
Il colmo per un fotografo. – Avere una figlia poco sviluppata.
442)
Il colmo per un idraulico. – Avere un figlio che non capisce un
tubo.
443)
Il colmo per un marinaio. – Salpare con il morale a terra.
444)
Il colmo per un meccanico. – Andare dal barbiere a farsi fare la
frizione.
445)
Il colmo per un muratore. – Avere paura del cemento armato.
446)
Il colmo per un orologiaio. – Avere le figlie sveglie.
447)
Il colmo per un paracadutista. – Giurare di non cascarci più.
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448)
Il colmo per un pescatore. – Avere una moglie sarda che si chiama Alice.
449)
Il colmo per un pizzaiolo. – Avere la moglie che si chiama margherita e che fa la capricciosa ogni 4 stagioni.
450)
Il colmo per un postino. – Perdere la posta in gioco.
451)
Il colmo per un ragno. – Rimanere con un pugno di mosche.
452)
Il colmo per un santo. – Lamentarsi per avere un cerchio alla testa.
453)
Il colmo per un sindaco. – Avere un’intelligenza fuori dal comune.
454)
Il colmo per una disoccupata. – Chiamarsi Assunta.
455)
Il colmo per una donna frigida. – Dire: “Insomma, deciditi! Dentro
o fuori! Tutto questo su e giù mi dà fastidio!”.
456)
Il colmo per una gallina. – Covare un ovino.
457)
Il colmo per una tartaruga miope. – Sposare un elmetto tedesco.
458)
Come si fa a raddoppiare il valore di una FIAT?
Basta fare il pieno di benzina.
459)
Come si fa a procurarsi i pezzi di ricambio per una FIAT?
Basta vederne un’altra e seguirla.
460)
Che differenza c’è fra una FIAT e un cane guida?
Nessuna bisogna essere ciechi per comprarli.
461)
Si può mettere della benzina senza piombo nella FIAT?
Meglio di no, seno’ basta un po’ di vento e decolla!
462)
Che cosa c’è scritto nell’ultima pagina del libretto di istruzioni di
una FIAT?
L’orario degli autobus.
463)
Quante persone ci stanno in una FIAT?
Dipende dalla grandezza del carro attrezzi!
464)
Dove si trova la ruota di scorta di una FIAT?
Non c’è; in caso di bisogno si usa il volante!
71
465)
Come ci si sbarazza di una FIAT?
La si spruzza con uno spray anti-ruggine…
466)
Come si riconosce una FIAT serie speciale “Adriano Panatta”?
Dalla palla da tennis sul gancio rimorchio.
467)
Come si riconosce una FIAT sport?
Dalla tuta del conduttore.
468)
A cosa serve il pedale in più su una FIAT?
A gonfiare l’airbag.
469)
Qual è la differenza tra una FIAT e l’ AIDS?
Prova a dare la FIAT a qualcuno.
470)
A cosa serve lo sbrinatore sul lunotto posteriore di una FIAT?
A non aver freddo alle mani quando si spinge.
471)
Cos’è una FIAT sulle Alpi?
Un miracolo.
472)
2 FIAT sulla cima di una montagna?
Fantascienza.
473)
3 FIAT?
Uno strano posto per una fabbrica.
474)
100 Fiat su una montagna?
Una discarica.
475)
Quante persone ci vogliono per fabbricare una FIAT?
Due: una piega l’altra incolla.
476)
Qual è la parte più piccola di una FIAT?
Il cervello del conduttore.
477)
Ho visto
Ho visto gente vivere in baracche
ho visto gente nutrirsi di rifiuti
ho visto gente morire per strada:
vacanze di merda che ho fatto quest’anno.
478)
Love Story
Un profumo nell’aria
dello champagne sulla tavola
un vestito sul tappeto
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e nel mio letto tu:
cane di merda.
479)
E’ notte
Un gufo mi guarda
la luna mi sorride
le stelle mi parlano
e le nuvole creano disegni di ogni tipo:
la devo smettere di farmi le canne.
480)
Noi
Noi amanti perduti nella tempesta
noi amanti battuti dal vento
noi amanti frustati dall’uragano
amore:
ma vaffanculo te e il picnic.
481)
Amore
Amore il tuo viso mi ricorda la bellezza scultorea di Poppea
amore la tua tenacia mi ricorda la forza eburnea di Cleopatra
amore la tua astuzia mi ricorda l’efebica astuzia di Messalina
amore, c’hai fatto caso che mi ricordi solo delle grandi puttane
Certo è difficile crederci
ma il verde che c’era ormai non c’è più
e il grigio ha preso il suo posto
certo vorrei non fosse vero
ma tra ciò che c’era prima e ciò che c’è adesso
la linea è netta
la linea è irrimediabilmente netta
porca puttana mi hanno proprio rigato la macchina
Quando parli lasci il segno
quando ridi lasci il segno
con lo sguardo lasci il segno
caro il mio Zorro, hai rotto i coglioni
Non e stato facile dirti “ti amo”
non e stato facile dirti “amore”
non e stato facile dirti “addio”
certo che il cinese è una lingua un po’ del cazzo
Non piangere cara
e cerca di capire
mi piace quando mi accarezzi il collo
adoro sentire i tuoi buffetti sulle guance
73
e bellissimo quando mi copri gli occhi e mi chiedi
“chi sono?”
pero cazzo, quando guido non mi devi rompere i coglioni!!
Avrei voluto avere il tempo di parlarti
avrei voluto avere il tempo di conoscerti
avrei voluto avere il tempo di capirti
ma, dopo due minuti me l’hai data
Amore
non ne hai mai abbastanza
sono le tre e mi dici spingi
sono le quattro e mi dici spingi spingi
sono le cinque e mi dici spingi spingi spingi
non ce la faccio più !
tre ore di altalena sono una gran rottura di coglioni !!!
482)
Vedo
vedo un camoscio
e gli stambecchi saltare
un’aquila vola in alto
e le marmotte zampettano circospette
amore, sei sicura che di qui si va a Rimini?
Ieri sera ti ho cercato tanto…
ho provato ovunque…
ma niente…
di te non c’era traccia…
sono andato a letto senza di te…
mi sentivo nudo…
e il vento passava sul mio corpo…
facendomi provare brividi di freddo…
ma dove eri finito??
PIGIAMA DI MERDA!!
Abbiamo analizzato le prospettive intrinseche della nostra storia
Abbiamo messo a fuoco le ragioni ataviche del mio io, del tuo io,
del nostro noi…
Abbiamo motivato le reciproche intenzioni per il conseguimento
della nostra felicita
Poi è logico che viene tardi e non si scopa
Silenziosa entri nella mia camera,
sfiori il mio corpo nudo perso nel buio
finché trovi il punto più dolce e poi cominci a succhiare….
ZANZARA di MERDA !!!
74
483)
amici partecipano ad un safari di caccia grossa in Africa, si
separano per andare a cacciare e si ritrovano il giorno dopo per
mostrarsi le prede.
1 – Io ho preso una tigre e due antilopi!
2 – Io due gazzelle e un bellissimo puma nero!
3 – Io un rinoceronte, un antilope e cinque nusbari!
1 e 2 – Scusa ma cosa sono i nusbari? non li abbiamo visti.
3 – Non li avevo mai visti nemmeno io, sono neri neri, col pelo
riccio e uscivano dai cespugli facendo: NUSBARI! NUSBARI!
484)
3 donne di colore parlano vantandosi dei mariti… la prima dice:
“Mio marito è così nero che la sera non si riesce a vederlo” “Ahhh
questo è niente, mio marito è così nero che quando è caduto da
cavallo gli è uscito di fuori un osso tutto nero” “Ahhh questo è
niente mio marito è così nero che se scorreggia in casa rimaniamo senza luce per 1 settimana!”
485)
3 legionari tentano una sortita nell’arem del sultano, ma vengono
sorpresi dagli eunuchi che li trascinano davanti al crudele e furibondo padrone di casa. Già pregustando il piacere di suppliziare i
tre sventurati, il sultano chiede al primo: “Tu cosa facevi da civile?” “Il macellaio” “Conosci la legge… tagliaglielo!” Rivolgendosi al
secondo: “E tu che cosa facevi?” “Il falegname” “Conosci la legge
… inchiodateglielo!” Si rivolge al terzo e, con sua sorpresa, lo vede
sghignazzare beato… “Cos’hai da essere così contento infedele?”
“Io facevo il venditore di lecca lecca”
486)
3 maialini davanti al giudice: Ha domande da porci?
487)
4 carabinieri in auto si fermano davanti ad una puttana: “Quanto
vuoi?”. “30.000 davanti, 50.000 di dietro”. Uno dei carabinieri di
dietro: “Perché a noi di più?”.
488)
4 carabinieri rischiano di affogare nel lago di Garda. Gli si era
spento il motoscafo ed erano scesi per spingerlo!
489)
5 limousine di extralusso si fermano davanti ad uno dei ristoranti
più famosi del mondo e dall’auto scende un ometto basso e bruttino, vestito con abiti firmati e circondato da splendide ragazze.
La cosa strana che sulla spalla dell’uomo c’è appollaiato un pappagallo. Il tizio entra e il maître gli riserva il tavolo imperiale. Poi
arriva il cameriere a prendere le ordinazioni: “Cosa desidera come
prima portata?” “Dunque, per me un brodino… e per il mio pappagallo 3 porzioni di tagliatelle, 7 di cannelloni e 5 di lasagne.”, Il
cameriere sussulta e perplesso esegue. Dopo un po’: “Cosa desi-
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dera come secondo?” “Per me del roastbeef… per il mio pappagallo un quarto di bue, 3 maialini arrosto e cotolette a volontà.” Il
cameriere ancora più perplesso serve tutto alla lettera. A fine
pranzo il cameriere chiede se desidera un dessert. “Si, mi porti
un tiramisù … per il mio pappagallo invece 5 crostate, 8 torte e 7
gelati.” Il cameriere a questo punto non ce la fa più: “Senta, mi
tolga la curiosità, ma come fa il suo pappagallo a mangiare tutta
questa roba?” l’uomo sbuffando: “Lasci stare, non mi faccia parlare che è meglio.” e il cameriere: “Scusi se insisto ma… è una
questione professionale. Sa, non mi era mai successo prima.”
l’uomo: “Vede, tempo fa mi ero perso nel deserto e ormai in fin di
vita ho trovato una lampada, l’ho strofinata e da questa ne uscito
un mago che mi ha chiesto di esprimere 4 desideri che lui mi
avrebbe esaudito. Allora gli ho chiesto di salvarmi la vita ed eccomi qua sano e salvo. Poi gli ho chiesto un mucchio di soldi e
come vede mi posso permettere qualsiasi cosa poi gli ho chiesto
di essere sempre accompagnato da ragazze bellissime ed eccole
qua. Per ultimo gli ho chiesto un uccello insaziabile… ”e indicando il pappagallo “Ma mi sa che non mi sono spiegato troppo bene…”
490)
A due carabinieri regalano due cavalli, ma non sanno come riconoscerli. Il primo propone: “Tagliamo la coda a uno dei due cavalli, così li riconosciamo; proposta accettata, zacchete, ciascuno taglia la coda del suo e… sono al punto di prima. L’altro propone
allora: “Tagliamo la criniera, così li distinguiamo”… zac zac zac
zac… entrambi tagliano la criniera del proprio… e sono al punto
di prima. “Oh caspita, e che si fa, ora? Tagliamo la gamba, così li
riconosciamo l’uno dall’altro!”. E si stanno accingendo a questa
operazione, quando si avvicina un contadino e chiede che cavolo
stiano facendo. “Eh, dobbiamo tagliare una gamba per distinguere il cavallo di uno dal cavallo dell’altro”. E il contadino: “Ma perché non fate così: uno prende il cavallo nero e l’altro quello bianco?”.
491)
A New York un pedone viene investito ogni
ti…poveraccio, non fa neanche in tempo a rialzarsi.
492)
A scuola c’è la maestra che spiega agli alunni: “Il pero ci da la pera, il melo ci da la mela, ……” Ad un certo punto, Pierino alza la
mano e la maestra gli domanda: “Cosa c’è Pierino, vuoi sapere
perché il fico non ci da la fica ?” “No signora maestra, vorrei sapere perché i FINOCCHI CI DANNO IL CULO?”
493)
A scuola Pierino alza la mano: “Signora maestra posso andare a
casa? Ho un disturbo sessuale!” La maestra con un sorriso: “Vai
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tre
minu-
pure Pierino!” Passano due giorni e di nuovo: “Signora maestra
posso andare a casa? Ho un disturbo sessuale!” La maestra ci ride anche questa volta e lo manda via. Finché la terza volta quando Pierino le chiede di andarsene per un disturbo sessuale lei lo
prende in disparte ed un po’ preoccupata gli dice: “Ma ne hai parlato a casa?” “A casa? No veramente no!” “Allora dillo pure a me,
vieni. Cos’è questo disturbo sessuale?” “Niente, è che a me a stare a scuola mi girano i coglioni!”
494)
A una fermata del tram, una graziosa signora si rivolge a un signore: Per piacere, mi sa dire se il 29 passa di nuovo di qui? Il signore estrae di tasca una piccola agenda, la consulta e: Mi dispiace, il 29 sono già impegnato. Possiamo fare…..
495)
Ad un incallito cacciatore viene l’idea di catturare un grizzlie, va
sulle Ande, si apposta e quando lo vede gli spara. Si avvicina al
luogo per raccogliere la preda, ma non lo vede più. Ad un tratto si
sente toccare su una spalla e il grizzlie gli fa : “Volevi ammazzarmi, eh? Ora fammi una sega!”. Al che il cacciatore è costretto a
fargliela. Ormai deciso a catturare il grizzlie, il cacciatore ritorna
il giorno dopo, lo rivede e gli spara. Si avvicina al luogo per raccoglierlo e di nuovo non lo vede. Ad un tratto si sente toccare su
una spalla e il grizzlie di nuovo gli fa : “Volevi ammazzarmi, eh?
Ora rifammi una sega!” e il cacciatore è costretto a rifargliela. Incazzato il cacciatore ritorna il giorno dopo, lo rivede, gli spara ancora, va sul posto e di nuovo non lo trova. Ad un tratto si sente
una mano sulla spalla e il grizzlie che gli dice: “Ma tu vai a caccia
o vai in giro a far seghe?”
496)
Ad un ricevimento di gran gala le mogli stanno parlando tra di loro. L’argomento della discussione cade sugli hobby dei mariti:
“Mio marito ha la passione degli acquari ….” “Il mio invece studia
cinese…” “Il mio è numismatico….” “Il mio è SIFILITICO….” Si
ode un grido del marito dal fondo della sala : “FILATELICO, Maria
!!!!”
497)
Ad un vecchietto dicono che a mangiare tanto pane si ritorna
sessualmente efficienti. Entusiasta, corre dal suo panettiere: “Mi
dia cinque chili di pane!” Il panettiere, sapendo che vive da solo:
“Via, nonnino, le diventa duro!” Vecchietto: “Allora me ne dia
QUINDICI CHILI!”
498)
Ad una missione nello spazio partecipano un cane, un gatto ed
un carabiniere. Dalla base chiamano via radio: “Base chiama
Apollo 3, rispondete!”. Il cane, dopo aver messo le cuffie, risponde: Bau…Bau – OK Apollo 3, hai posizionato il braccio meccanico
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per l’espulsione del satellite? – Bau…Bau.. – OK Apollo 3, hai impostato la rotta sul computer? – Bau…Bau… – OK Apollo 3, ora
passami il gatto. Il gatto, prendendo le cuffie dal cane, risponde:
Miao…Miao…- OK hai impostato la rotta geostazionaria sul computer del satellite? – Miao…Miao… – OK hai fatto i rilevamenti
per le analisi al rientro? – Miao…Miao… – OK ora passami il carabiniere. Dite pure base!”. “Hai dato da mangiare al cane e al
gatto?”. “Certo!”. “OK ora non toccare più niente, mi raccomando!”.
499)
Ad uno scozzese muore la moglie. Lui va alla redazione del giornale locale per il necrologio e, timoroso di spendere, detta solo
due parole: “MORTA MARIA” Il redattore osserva: “Guardi che
non le conviene; da una a cinque parole la tariffa è la stessa!” Il
tizio ci pensa su e poi detta nuovamente il testo: “MORTA MARIA
– VENDO AUTO USATA”
500)
Adamo comincia a raccontare una fiaba ai suoi figli Caino e Abele: “Ci sarà una volta…”.
501)
Adamo ed Eva hanno appena finito di fare all’amore la prima volta dalla creazione e mentre Adamo è coricato sull’erba morbida
del Paradiso Terrestre, Dio gli si avvicina. “Figlio mio – dice il Signore, – che cosa ne pensi?” “E’ stato davvero incredibile – dice
Adamo. – Non so esprimere quanto mi sia piaciuto.” “Ed è piaciuto anche ad Eva?” chiede Dio. “Anche lei ne è entusiasta.” risponde Adamo. Dio si guarda attorno e chiede: “Ma dimmi, Adamo, dov’è la tua donna?”. Adamo risponde: “E’ laggiù, vicino al
fiume, si sta lavando”. I cieli si oscurano e Dio esclama angosciato: “Non riuscirò mai più a togliere quell’odore dai pesci!”.
502)
Adamo va da Dio lamentandosi del fatto di essere stato dotato di
32 denti e di un solo cazzo: “Dio, visto che mi piace molto di più
scopare che mangiare, perché non mi hai dato 32 cazzi e un solo
dente?”. E Dio: “Se tu vuoi ciò, ti posso accontentare, ma dopo
non lamentarti!”. E così Dio fece il miracolo, e Adamo si ritrovò
con un solo dente in bocca e 32 cazzi fra le gambe. Mentre Adamo si allontanava carico di gioia, fu richiamato da Dio: “Adamo,
dove vai ? Hai dimenticato di prendere le tue 64 palle!”.
503)
Al bar c’è la pubblicità: “Toast di tutti i tipi”. Un signore: “Mi da
un toast con la scimmia senegalese?”. Il barista: “Mi dispiace abbiamo finito il pane da toast”.
504)
Al bar: “Cosa prendi?” “Quello che prendi tu.” “Due caffè, per favore.” “Allora due anche a me…”
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505)
Al bar dello spaccio: “Che gelati ci sono?”. “Vaniglia e cioccolato”
dice con voce roca il carabiniere di turno al bar. “Che hai la laringite?”. “No, ho solo vaniglia e cioccolato!”.
506)
Al bar: “Perché bevi con gli occhi chiusi?”. “Perché il dottore ha
detto che l’alcool non lo devo neppure vedere!”
507)
Al bar: “Se mescola così il caffè perde l’aroma!” “Che mi frega,
tanto io sono della Lazio!”
508)
Al cinema, nel buio della sala una coppia parla continuamente
disturbando il signore della fila dietro. Il bisbiglio continua per
un ora, al che lo spettatore: “Scusate, ma non si capisce niente!”
E quelli incazzati: “Ma che vuole capire. Sono fatti nostri!”
509)
Al circo muore l’orso acrobatico. Un ragioniere che cerca disperatamente lavoro si presenta e gli offrono come posto quello
dell’orso, naturalmente deve travestirsi e fingere di esserlo. Durante lo spettacolo viene il suo turno e appena sale sul trapezio
vede sotto di lui una gabbia con 10 leoni, si spaventa e non vuole
più scendere. A quel punto sente una voce provenire dalla gabbia
che gli urla: “Stia tranquillo ragioniere, qui siamo tutti geometri!”
510)
Al corso dei carabinieri stanno spiegando il funzionamento della
mitraglietta: l’istruttore spiega il funzionamento di un selettore a
due posizioni: S, colpo singolo, A, automatico. Il giorno dopo prova a fare qualche domanda: “Che vuol dire se metto la levetta sulla A?”, e la recluta titubante: ” Ehmmm… A RAFFICA !”.
511)
Al lago di Tiberiade due millenni fa. Gesù, seguito dai discepoli,
cammina sulle acque del lago. Solo Tommaso è rimasto sulla riva. Gesù si volta e gli dice: “Tommaso, credi in me e seguimi”.
Tommaso esita, ha paura. Ma al secondo richiamo di Gesù, si fa
coraggio ed entra nel lago. Dopo un attimo, Tommaso è
nell’acqua fino al collo. “Tommaso, credimi e seguimi”, ripete Gesù. “Ma mio Signore”, replica Tommaso, “Io sto annegando!” “Non
essere sciocco!”, gli urla Giovanni. “Fa come noi: metti i piedi sui
sassi!”
512)
Al lungo bancone di un bar, sono seduti ad una estremità un
uomo già abbastanza alticcio, e dall’altro una ragazza con un abito nero senza maniche e un po’ scollato. Nello stesso momento,
alzano tutti e due un braccio per chiamare il barman, e la ragazza ha l’ascella non depilata. Il barman si avvicina per primo
all’uomo. “Da bere a me e offro anche a quella ballerina laggiù in
79
fondo”, dice il tizio. Il barman gli chiede: “Ma come fa a sapere
che fa la ballerina?” “Perché solo una ballerina potrebbe alzare
tanto in alto una gamba!”
513)
Al quartier generale dell’arma dei carabinieri: “Appuntato, mi
chiami
l’ascensore!”.
“Subito
signor
maresciallo!
…ASCEEENSOOOREEEEE!!!”.
514)
Al supermercato: “Dlin Dlon Il proprietario dell’automobile targata
CT
826547326746378264327864725890865723457768545A…
È
pregato di spostare la targa!”
515)
Al telefono: “Dottore, Dottore, ho una dissenteria incredibile. Non
ce la faccio più. Sono continuamente in bagno…Cosa posso fare?” “Signorina, si possono fare molte cose…ha provato con il limone?” “Certo Dottore, ho provato, ma appena lo tolgo ricomincia!”
516)
Al telefono: “Pronto? Maria, sto tanto male: sono a Bolzano fa
freddo è sotto zero”. “Caro, io sono sotto uno e sto tanto bene!”.
517)
Al telefono: “Pronto? Ti chiamo dal cellulare”. “Finalmente
t’hanno messo dentro!”
518)
Al telefono : “Senti Giulio, ieri sera stavo dormendo ad un tratto
dovevo andare a fare la pipì, sono andato in bagno … apro la porta e BAAAMmm si accende la luce, faccio pipì chiudo la porta e
BAAAaaamm si spegne la luce … magia? Parapsicologia … oppure o pisciato nel frigo?”
519)
Albergo in riva al lago frequentato da esperti pescatori. Si presenta una coppia di giovani sposini teneramente abbracciati. Il portiere pensando che i due siano in viaggio di nozze dà loro la stanza rosa confetto, ma si stupisce molto quando dopo cena vede
uscire l’uomo con la canna e con tutti gli arnesi della pesca e lo
vede ritornare la mattina dopo all’alba. Così succede per diversi
giorni di seguito. Un giorno, fattosi coraggio, ferma l’uomo e gli
chiede come mai invece di andare a pescare non faccia all’amore
con sua moglie. L’uomo tranquillamente risponde: “Non ci penso
neanche! Ha la gonorrea”. Ma il portiere insiste: “Ma allora perché non fate l’amore orale?”. “Eh no! Ha la piorrea!”. E il portiere:
“Ma allora fate l’amore anale!”. E l’uomo: “Neanche quello! Ha la
diarrea!”. E il portiere sconvolto: “Santo cielo! Gonorrea, diarrea,
piorrea, ma perché l’ha sposata?”. “Sapesse che vermi che ha!”.
80
520)
Alcuni ragazzi prendono un povero gatto, lo imbevono di benzina
e poi gli danno fuoco. La povera bestia scappa di corsa poi di colpo si ferma in mezzo alla strada. Perché? Semplice, era finita la
benzina.
521)
Alcuni tizi al bar stanno raccontando delle barzellette sui carabinieri. Alla fine uno dei tizi chiede: “E lo sai che differenza c’è tra
un carabiniere e uno stronzo?”. Uno dell’arma lì presente a questa ennesima barzelletta non ci vede più, si alza e dice: “Io sono
un carabiniere in borghese! Basta con queste barzellette!”. Afferra
il tizio per la collottola e lo sbatte contro la parete: “Allora, dillo a
me che differenza c’è tra un carabiniere e uno stronzo?”. Il tizio,
spaventato, grida: “Nessuna, nessuna!”. E il carabiniere (più calmo): “Ah, ecco: mi pareva”.
522)
All’inferno giunge un condannato. Il diavolaccio di turno spiega al
nuovo arrivato le modalità di ammissione: “Vedi queste tre porte?
Dietro ognuna c’è una pena. Aprile e scegli quella con la tortura
che preferisci.” Il disgraziato apre la prima porta: fuoco e fiamme
da tutte le parti, anime che urlano, diavoli che ridono … insomma, un vero inferno! Aperta la seconda porta una serie di dannati
appesi per il cazzo che urlano come bestie. L’ultima porta, invece,
dà su una grossa vasca piena di diarrea con immersi fino al collo
un bel po’ di gente. Pensa il condannato: “Bene, questa mi sembra la pena più lieve; si, puzza un po’, ma ci farò l’abitudine!”
Fatta la scelta, viene immerso assieme agli altri nella maleodorante sostanza. Dopo neanche un minuto entra un diavolo che
esclama: “Ragazzi, la pausa è finita, giù con la testa!”
523)
Alla frontiera svizzera si presenta un giovane yuppie tedesco elegantissimo nel suo completo blu, con Rolex al polso ed una valigetta ventiquattrore in mano. I finanzieri decidono di controllarlo:
“Apra la valigetta prego!” Aperta la valigetta vedono solamente
sette paia di mutande… “Mi scusi… ma perché sette paia di slip?”
“Semplice, uno per lunedì, uno per martedì, uno per mercoledì,
uno per giovedì, venerdì, sabato, domenica.” Dopo mezz’ora arriva
un
francese,
anche questo elegantissimo con un completo grigio scuro, telefono cellulare e ventiquattrore in mano. I doganieri gli chiedono di
aprire la valigetta ed anche qui trovano sette paia di slip: “Ma
come mai sette paia di slip?” “Semplice… uno per lunedì, uno per
martedì, uno per mercoledì…” Dopo un’altra mezz’ora arriva il signor Ametrano emigrante da Matera con un vestito sgualcito ed
una valigia di cartone legata con lo spago. I doganieri gliela fanno
aprire e trovano dodici paia di slip… “Mi scusi… come mai ha dodici paia di slip?” “Semplice… Gennaio, Febbraio, Marzo…”
81
524)
Alla Nasa decidono di battere il record di permanenza dell’uomo
nello spazio, reclutano tre astronauti e gli spiegano la dura impresa da compiere. I tre sono un po’ restii, del resto a nessuno
piacerebbe perdere due anni di vita nello spazio. Così le menti
della Nasa decidono di promettere ai 3 astronauti di riempire lo
shuttle con tutto quello che vogliono. Il primo astronauta va al
congresso e chiede: “Senta io il viaggio lo faccio solo se mi riempite lo shuttle di robe da mangiare”, i capi della Nasa accettano e il
primo astronauta parte felice. Il secondo astronauta si presenta e
chiede:
“Sentite
per
partire
io
voglio
che mi riempiate lo shuttle di belle donne”, i capi della Nasa si
guardano un po’ perplessi poi accettano. Arriva il terzo astronauta e chiede: “Io parto solo se mi riempite l’astronave di sigarette”,
i capi si guardano sempre più perplessi… si consultano e poi accettano. Passano i fatidici due anni, arriva la prima astronave…
atterra senza problemi e scende un astronauta obeso. Immediatamente arrivano le telecamere della Tv per intervistarlo: “Bhè …
sono rimasto solo nello spazio, ho mangiato come un vitello …
però ora basta, non voglio vedere un salume neanche ad un chilometro di distanza”. Arriva il secondo shuttle, e con andatura
zigzagante atterra in un maniera rocambolesca. Esce
un’astronauta pelle e ossa, la Tv lo avvicina e all’intervista risponde: “BASTAAAAaaaa non voglio vedere più una donna per il
resto della mia vita … lo volevano fare tutta la NOTTE … solo che
li la notte è durata 2 ANNI!”. Passano pochi minuti e l’ultimo
shuttle arriva in picchiata e si schianta al suolo. Si apre il portello e più veloce di un fulmine esce un astronauta, con gli occhi
rossi, sguardo a dir poco omicida, incazzato come una biscia …
l’uomo con in bocca 4 sigarette spente, appena la Tv l’avvicina,
tra una bestemmia e l’altra all’intervista risponde: “I CERINI, I
CERINI ! MA PORCO CA**O HO DIMENTICATO DI CHIEDERE I
CERINI …”
525)
Alla porta del paradiso si sente: Per Cristo, per Dio, per S. Gennaro. Allora S. Pietro, inorridito, dice: Chi è che bestemmia così
spudoratamente? E l’altro: Ma io non bestemmio: sono il postino!
526)
Alla posta di un paesino entra un uomo un po’ rozzetto, questo
deve mandare un telegramma così si mette in coda allo sportello
opportuno. Arriva il suo turno e chiede all’impiegato: “Senta vorrei mandare un telegramma” “Mi dispiace non c’è l’addetto, ripassi dopo”. L’uomo si rimette in fila, arriva di nuovo il suo turno e
chiede nuovamente: “Senta vorrei mandare un telegramm…”
“Ancora? le ho detto che non c’è l’addetto!”. L’uomo si rimette in
fila e aspetta di nuovo il suo turno, arriva nuovamente davanti
82
allo sportello e chiede: “Senta vorrei fare un tele…” “Ancora lei?
Le ho detto che non c’è l’addetto” “Ma come non ce l’ho detto? Se
ha mezz’ora che glielo chiedo!”
527)
Alla stazione un tizio appoggiato a due grandi valigie vende un
orologio da polso specialissimo. “Guardi che miracolo! Segna
l’ora, il fuso delle 152 città capitali, fa le previsioni del tempo,
serve da modem da computer e da fax. Funziona come telefonino,
microregistratore e piccola stufa elettrica. Può azionare un mini
frullatore e schiacciando un tasto si trasforma in vibratore. È suo
per sole 10.000 lire.” Il viaggiatore stupefatto lo compra subito. Si
sta allontanando quando il venditore lo insegue arrancando con
le due grandi valigie sotto braccio: “Dove va? Si è scordato le pile!”
528)
Cenerentola ora ha 75 anni, e si trova agli sgoccioli di una vita
passata felicemente assieme a suo marito, il Principe Azzurro,
che è morto da pochi anni. Passa le sue giornate nel terrazzo di
casa sua, seduta in una sedia a dondolo, osservando il mondo
con il suo gattone Bob sulle ginocchia, felice. Una bella sera, da
dentro a una nuvola scende all’improvviso la Fata Madrina. Cenerentola le domanda: “Cara Fata Madrina! Dopo tanti anni ti rivedo!! Cosa ci fai qui?” E la Fata risponde: “Cenerentola,
dall’ultima volta che ti ho vista hai vissuto una vita esemplare.
C’è qualcosa che io potrei fare per te? Qualche desiderio che ti
potrei concedere?” Cenerentola è confusa, allegra e arrossendo
dall’emozione, dopo aver pensato per un po’ mormora: “Mi piacerebbe essere immensamente ricca.” In un istante la sua vecchia
sedia a dondolo diventa d’oro massiccio. Cenerentola è impressionata. Il suo fedele gatto Bob si spaventa e si allontana dalla
sedia. Cenerentola grida: “Grazie Madrina!” La Fata allora dice:
“Non è niente, te lo meriti! Cosa ti piacerebbe come secondo desiderio?” Cenerentola china il capo, osserva le impronte che il tempo ha lasciato nel suo corpo, e dice: “Mi piacerebbe essere giovane e bella di nuovo.” Quasi contemporaneamente, lei si ritrova la
sua bellezza giovanile. Cenerentola comincia allora a sentire cose
che ormai non ricordava quasi più: passione, ardore, ecc. Allora
la Fata le dice: “Ti resta un ultimo desiderio. Che cosa vuoi?” Cenerentola osserva il suo povero micione spaventato e dice: “Vorrei
che tu trasformassi il mio fedele Bob in un bellissimo giovanotto.”
Magicamente, Bob si trasforma in un magnifico uomo, così bello
che le rondini non possono evitare di interrompere il loro volo per
fermarsi ad ammirarlo. La Fata Madrina dice: “Auguri, Cenerentola. Goditi la tua nuova vita.” E parte veloce come una scintilla.
Durante qualche magico istante, Cenerentola e Bob si guardano
con tenerezza. Poi Bob le si avvicina, la prende tra le sue possenti
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braccia e le mormora teneramente nell’orecchio: “Scommetto che
sei pentita di avermi castrato!”
529)
Cesare il popolo chiede sesterzi. No vado dritto.
530)
Che cos’è l’AIDS? – E’ l’Abuso Indiscriminato Del Sedere
531)
Che cos’è una polka? – Una cinese di facili costumi.
532)
Che cosa fece Torricelli quando per un importante esperimento
aveva solo 99 atmosfere e gliene servivano 100? – Aggiunse un
bicchiere di Vecchia Romagna, il brandy che crea un’atmosfera.
533)
Che cosa mangiano i cannibali di Venerdì ? – Finocchi !!!
534)
Che cosa si ottiene dall’incrocio fra un Testimone di Geova e un
ateo? Uno che ti bussa la porta per niente.
535)
Che cosa sono gli ormoni? – Sono gli improntoni dei piedoni.
536)
Che differenza c’è fra un carabiniere e una bottiglia di birra? Nessuna: sono vuoti entrambi dal collo in su.
537)
Che differenza c’è fra un teologo e un carabiniere? Il teologo è
uno studioso di Dio, il carabiniere è un ignorante della madonna!
538)
Che differenza c’è tra andare a letto con una donna e giocare con
i soldatini? Continua pure a giocare con i soldatini…
539)
Che differenza c’è tra l’autoradio e la moglie? Che l’autoradio se
te la fottono te ne accorgi!
540)
Che differenza c’è tra la figa e la prugna? La figa fa venire, mentre
la prugna fa andare!!!
541)
Che differenza c’è tra Ilona Staller e Dixan? – Nessuna. Tutti e
due danno il meglio a 90 gradi!!!
542)
Che differenza c’è tra un brufolo ed un pedofilo? Nessuna, tutti e
due vengono in faccia al bambino!
543)
Che differenza c’è tra un messicano vestito e uno nudo? Il messicano vestito dice: “Hasta la vista!”, mentre quello nudo dice: “Vista la hasta?”.
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544)
Che differenza c’è tra un pollo bruciato e una donna incinta?
Nessuna, in entrambe i casi bisognava tirarlo fuori un po’ prima.
545)
“Che Dio me la mandi bona”, come disse Adamo.
546)
“Chi è che ha scritto queste stronzate?”, chiede il cieco tenendo in
mano la grattugia.
547)
Chi ha inventato il vassoio? Un carabiniere quando gli chiesero:
“Mi scusi, mi allunga quel piatto!”.
548)
Chi vince in una gara di corsa fra un ebreo e un tedesco? – Il tedesco, perché lo brucia in partenza.
549)
Chris incontra un suo amico un paio di anni dopo il matrimonio.
L’amico gli chiede: “Come va con tua moglie?” “Oh- risponde
Chris, – è un angelo!” “Sei fortunato – dice l’amico, – la mia e ancora viva.”
550)
Ci sono tre carabinieri di pattuglia. Due sono grandi e grossi,
mentre il terzo è un mingherlino! Ad un certo punto decidono di
fare irruzione nell’appartamento di una prostituta. Entra per
primo uno dei due marcantoni, mentre gli altri due aspettano
fuori. Si sentono dei rumori via via crescenti finché torna fuori visibilmente soddisfatto e annuncia: “Le ho rotto la figa!!!”. A questo punto entra il secondo colosso, si ripete il trambusto di prima
e dopo un po’ riemerge soddisfatto come il primo dicendo: “Le ho
rotto il culo!!!”. Per ultimo entra il mingherlino e subito si sente la
prostituta urlare di dolore: “Ahi! Ahi! Ahi!”. Dopo poco riemerge il
carabiniere che fiero di se dice ai compagni: “Le ho rotto un braccio!!!”
551)
Ci sono tre uomini, amanti delle automobili, che purtroppo
muoiono in un incidente. Arrivano davanti a S. Pietro, il quale
guardando la loro pratica decide che possono entrare in Paradiso.
Timidamente uno dei tre si gira verso il Custode del Paradiso e gli
chiede: “Scusi, noi avremmo un desiderio, abbiamo dedicato la
nostra vita ai motori e vorremmo, se possibile, avere una macchina anche qui”. S. Pietro guarda i regolamenti, le varie leggi, i
decreti e sentenzia che è possibile. “L’unica cosa” gli dice “E che
la macchina sarà inversamente proporzionale alle vostre avventure galanti, perciò più donne avete avuto più la macchina sarà di
piccola cilindrata”. Il primo allora dice “Ma io in effetti mi sono
divertito, ho avuto le mie storie, alcune importanti, alcune no, in
totale saranno state una quindicina” S. Pietro allora gli dà le
chiavi di una Punto. Il secondo diventa tutto rosso e ammette che
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lui nella vita terrena si è divertito tantissimo e non si ricorda
neppure quante donne abbia avuto. S. Pietro allora gli dà una
500 nuovo modello. Il terzo, Davide, guarda il Santo e gli dice: “Io
ho amato una sola donna, mia moglie, e non ho mai guardato
nessun’altra” S Pietro commosso gli consegna una Ferrari Testarossa. I tre amici, contenti, incominciano a girare per il Paradiso;
ogni tanto si incontrano si salutano, fanno delle gare, (ovviamente vince sempre Davide) e la loro vita scorre tranquilla fino a
quando un giorno i due amici vedono Davide seduto su un marciapiede che piange come un bambino. Allora i due, preoccupati,
scendono dalle loro auto, si avvicinano e gli chiedono cosa è successo, come mai uno che ha una Ferrari piange. L’amico, distrutto, si gira verso gli amici e gli dice fra i singhiozzi” e che…ho
…appena …. visto mia…. moglie!” Allora uno dei suoi amici “Dai
non fare così, prima o poi succede a tutti di morire, ti capiamo,
però pensa che è qui in Paradiso .. potrai rivederla….”Davide “Sì
…
hai….ragione
….solo che ….beh, sai…. andava sui pattini a rotelle”.
552)
“Ciao, hai delle foto di tua moglie nuda?”. “No di certo!”. “Beh, allora tieni queste che le ho doppie!”.
553)
Circo cerca clown. Massima serietà.
554)
Cleveland – OHAIO: In partenza per una gita scolastica i bambini
si preparano ad entrare sul pullman quando John, un biondino
terribile dice a Tom: “Hei tu, sporco negro, cosa fai seduto nei
primi posti? Fila subito in fondo come gli altri della tua razza!”
Tom reagisce e, naturalmente, finisce a cazzotti. Interviene il reverendo Jefferson… “Fermi, fermi, che fate?!” “Ma padre – fa John
– Tom si è seduto nei primi posti insieme ai bianchi…” “Come..? –
fa il prete – Vergogna! Ma allora cosa vi ho insegnato fino ad ora?
La fratellanza, l’amicizia, la comprensione..? Niente?.. non avete
recepito niente?… Vergogna! Da questo momento non ci saranno
più bambini bianchi o bambini neri. Da oggi siamo tutti blu.
Chiaro? Avanti Tom, di che colore sei?” “Blu, padre.” “E tu John,
di che colore sei?” “Blu” Risponde il biondino a denti stretti. “Benissimo, così vi voglio! Adesso da bravi, andate a sistemarvi nel
pullman, con calma ed in ordine…I bambini blu chiaro davanti e
quelli blu scuro in fondo.”
555)
Come entrano 4 elefanti in una 500? 2 davanti e 2 dietro. Come
si fa a sapere se gli elefanti sono al cinema? – Basta vedere se c’è
la 500 parcheggiata fuori.
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556)
Come fanno i carabinieri a mettersi la lacca sui capelli? La spruzzano per aria e poi cercano di prenderla al volo con la testa.
557)
Come hanno fatto otto ciccioni a stare sotto un ombrello senza
bagnarsi?
– Non stava piovendo.
558)
Come si fa a bruciare le orecchie ad un carabiniere?”. “Gli si telefona mentre sta stirando!”.
559)
Come si fa a far dire ad un elefante la parola “ELEFANTE?” Lo si
abbandona nel deserto e gli si mandano miraggi di bibite
all’arancia. Poi gli si fa aprire un frigorifero pieno di Coca-Cola e
lui esclamerà: “E le Fante?”
560)
Come si fa a far ridere un vecchio carabiniere? – Gli si racconta
una barzelletta da giovane!
561)
Come si fa a fare impazzire un ebreo? Lo si mette in una stanza
rotonda e gli si dice che ci sono dei soldi in un angolo.
562)
Come si fa a fare impazzire un irlandese ? Lo si mette nella stessa
stanza rotonda e gli si dice che all’angolo c’è un bar.
563)
Come si fa a riconoscere fra i passeggeri di un aeroporto un carabiniere? E’ l’unico che dà da mangiare le noccioline al Jumbo!
564)
Come si fa a riconoscere tra due pappagalli quello maschio e
quella femmina? Prenderli entrambi, metterli su un tavolo e alternativamente sbatterli per terra e poi riprenderli sul tavolo. Il
primo dei due che gracchierà “Mi sono rotto le palle!!!” è
senz’altro il maschio ….
565)
Come si fa a sapere se un motociclista è contento? – Basta contare i moscerini che ha sui denti!
566)
Come si fa la lana di vetro? – Con le pecore di Murano!
567)
Come prova d’affetto, due soci in affari si accordano che chiunque dei due fosse morto prima, l’altro avrebbe messo diecimila
dollari in contante nella bara. Un giorno uno di loro morì e l’altro
era così disperato che compilò un assegno per ventimila dollari.
568)
Concorso per carabinieri: primo premio, una macchina da scrivere; secondo premio, una macchina già scritta!
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569)
Cos’ha detto Carlo d’Inghilterra a Lady Diana tre anni fa, quando
lei gli chiese il divorzio? “Finirai sotto un ponte!”
570)
Cos’ha una cinquantenne in mezzo alle tette?!?! – L’ombelico…
571)
Cos’è l’appendicite? – L’attaccapanni per le scimmie di Tarzan
572)
Cos’è un paparazzo? – Un pontefice molto veloce.
573)
Cos’è una Palafitta? – Un dolore testicolare.
574)
Cosa canta un puffo sotto la doccia? – Celo grande celo blu!!!!!!!
575)
Cosa ci fa un drogato in lavanderia? – Il bucato.
576)
Cosa dice Clinton alla moglie dopo aver fatto all’amore? – Ciao
cara; torno a casa tra 10 minuti…
577)
Cosa dice un cane davanti ad un albero di Natale? – Finalmente
hanno messo la luce nel bagno!
578)
Cosa dice un elefante quando vede un uomo nudo? Ma come farà
a bere?
579)
Cosa dice un preservativo davanti allo specchio? – Che cazzo mi
metto oggi?
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Cosa dicono due casseforti che si incontrano? – Toh, che combinazione …
581)
Cosa disse Isaac Newton quando la mela gli cadde sulla testa? –
Strano, sono sotto un pero!
582)
Cosa fa un bambino in una pozza di sangue? – Sta masticando
una lametta.
583)
Cosa fa un cancro nel cervello di un carabiniere? – Muore di fame!
584)
Cosa fa un carabiniere col dito nel culo? – Cerca di arrestare lo
stronzo!
585)
Cosa fa un carabiniere con un cucchiaio in mezzo alla gente? – Si
mescola alla folla.
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586)
Cosa fa un carabiniere con una scatola di latte sull’orecchio? –
Aspetta gli ordini dalla Centrale.
587)
Cosa fa un chicco di caffè sotto la doccia? Si Lavazza. E perché si
lavazza? Per diventare Splendid.
588)
Cosa fa un ebreo con un portacenere in mano? – Guarda l’album
di famiglia.
589)
Cosa fa un partigiano sopra i fili della corrente elettrica ?? – La
resistenza!
590)
Cosa fa un polipo su una Ferrari? – Una polposition.
591)
Cosa fa un pomodoro la mattina? – Salsa! Ed una patata? – Pure!
592)
Cosa fa un uccellino dentro a un computer? – Chip!
593)
Cosa fa un uccellino di un milligrammo su un ramo? – Microcip… micro-cip…
594)
Cosa fa una cavalla arrapata in riva al mare? – Aspetta i cavalloni.
595)
Cosa fa una gallina in tribunale? – Depone.
596)
Cosa fa una mucca di legno? – Il latte compensato.
597)
Cosa fa una vecchietta tutta nuda davanti ad uno specchio? – Se
la vede brutta.
598)
Cosa fa uno spermatozoo con la valigia? – Va fuori dai coglioni!
599)
Cosa faceva uno sputo su una scala? – Saliva.
600)
Cosa fanno due api sulla luna? – La luna di miele.
601)
Cosa fanno due pulci su di una testa pelata? – Si tengono per
non cadere.
602)
Cosa fanno una Kawasaki, una Suzuki e una Yamaha in riva al
mare? – Aspettano l’Honda.
603)
Cosa hanno in comune un ginecologo presbite e un Cane ? Hanno tutti e due il muso umido!
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604)
Cosa hanno in comune una donna intelligente e uno YETI? In entrambi i casi non è verificata la loro esistenza.
605)
Cosa regala il coniglio alla coniglia? – Un anello a 24 carote.
606)
Cosa sono i conti in rosso? – Dei Nobili di sinistra!
607)
Cosa succede se il Sahara diventa comunista? Per i primi dieci
anni nulla, poi comincia a scarseggiare la sabbia.
608)
Credevo di essere un amante eccezionale, finché non scoprii che
lei aveva l’asma.
609)
Cristo sul calvario a un certo punto si ferma e dice “centurione,
dammi un pettine”; l’altro glielo da e Cristo si pettina. La scena si
ripete e alla fine il centurione gli chiede: “ma che ci fai sempre col
pettine?” E Cristo risponde: “eh, poi mica ci finisci tu sul santino!”
610)
Cristo torna sulla terra, gli fanno fare una prova sull’acqua per
provare la sua identità, lui accetta e parte bene tra lo stupore generale, ma dopo un po’ affonda; si tuffa uno e lo salva. A riva Cristo commenta: “Da quando mi hanno bucato i piedi non sono più
lo stesso!”
611)
Cristo torna sulla terra, su lo aspettano ma non torna più; torna
dopo 80 anni e dice “Hanno abolito la pena di morte e ho preso
l’ergastolo!”
612)
Da che cosa si riconosce un carabiniere allo zoo? Dal fatto che è
l’unico a cui le scimmie danno le noccioline.
613)
Da cinque anni un naufrago scozzese vive su un’isola deserta in
mezzo all’oceano, senza avere più visto o sentito un essere umano. Finalmente riesce a costruire una specie di barca con tronchi
e liane intrecciate e ad arrivare su un’altra isola, dove trova una
donna. Questa offre al compagno un ricco pasto e poi, avvicinandosi, gli dice: “E adesso vieni a prenderti quello che ti è tanto
mancato per cinque lunghi anni!” “Splendido! C’è dunque una
bottiglia di whisky?”
614)
Da cosa si riconosce un tossico? – Dal fatto che usa frasi fatte.
615)
Dal dottore: “Dottore, ho un problema, faccio scoregge che non
puzzano” “Faccia sentire”. Il paziente scoreggia e il dottore: “La
90
cosa è grave, bisogna operare”. Il paziente: “Al sedere?”. “No al
naso!”
616)
Dal medico. “Dottore, la prego, non mi guardi così. Sono molto
timida.” “Su signorina, si spogli tranquillamente. Mi girerò
dall’altra parte. E poi sono un medico, non abbia timore.” “Dottore non ho il coraggio. Almeno chiuda la luce. E poi si giri
dall’altra parte.” “Va bene, signorina. Lei proprio non ha fiducia
del suo medico… Ho chiuso la luce e sono girato.” Finalmente la
ragazza si decide e si spoglia. Lentamente si toglie ogni cosa e rimane completamente nuda. “Dottore, dottore” Chiede con ansia
“Dove posso appoggiare i vestiti?” Una voce dal buio: “Li metta
pure sulla sedia …. accanto ai miei.”
617)
Dei turisti raccolgono un bambino di nove anni tutto bagnato,
sporco ed infreddolito che sta camminando lungo una strada di
notte. “Cosa ti è successo?” gli chiedono. “Tutte le sere mio padre
mi porta al lago con la macchina e dopo avermi portato nel bel
mezzo con la barca mi butta dentro. Io devo nuotare fino a riva e
poi camminare fino a casa.” “Deve essere molto dura per un
bambino come te!” “No.” Risponde lui. “L’unica cosa difficile è
uscire dal sacco.”
618)
Di che partito erano Adamo ed Eva? – Comunisti. Non avevano
vestiti. Non avevano una casa. E credevano di stare in paradiso.
619)
Dialogo tra ragazze del futuro: “Sai, ieri ho provato il nuovo vibratore ad energia atomica..” “E com’è?” “Una bomba!”
620)
Differenza fra una Panda e una Mercedes coi sedili ribaltabili?
La prima costa 10 milioni ‘chiavi’ in mano; la seconda 100 milioni, ma ‘chiavi’ in macchina.
621)
“Dimmi, compagno: Se il partito avesse bisogno dei tuoi denari, li
daresti
senza
protestare?”
“Certamente, compagno segretario.” “Se il partito necessitasse di
tutti i tuoi figli, avresti obiezioni?” “Nessuna, compagno segretario.”
“E
se
il
partito
ti
requisisse
la
mucca?”
“No, quella no! Esclama indignato il contadino.” “Ma come, daresti denari, figli e non la mucca? Spiegati!” “Quella ce l’ho, compagno segretario!”
622)
Dio dice ad Adamo: “Adamo, come stai?”. “Non male, ma sono solo qui e mi annoio”. “Beh? Io ti posso trovare un po’ di compagnia, una che cucina per te, pulisce tutto, ti tiene caldo di notte,
con grande passione, va sempre d’accordo con te e non ti crea
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nessuna noia. Ma ti costerà caro. Ti costerà un occhio della testa”. “Un occhio? Ma, che puoi fare solo con una costola ?”. Dio
un giorno tutto incazzato decide: “Basta gli uomini me ne hanno
combinate troppe, con il nuovo secolo distruggo tutto e chiudo
tutto”. Presa questa tragica decisione, convoca i tre uomini più
importanti al mondo: Boris Elstin, Bill Clinton, Bill Gates. I tre si
presentano davanti al Signore e vengono informati della faccenda:
“Voi umani siete riusciti a distruggere tutto quello che io ho creato, con il 2000 ogni cosa cesserà di esistere tornate dalla vostra
gente e comunicate questa mia decisione”. Ritornati sulla terra
radunano sulle piazze i popoli convocano giornalisti, tv, mezzi di
informazione. A Mosca, Elstin fa il suo proclama: “Signori ho due
brutte notizie da darvi: la prima è che Dio esiste, a differenza di
quanto abbiamo sempre detto; la seconda è che nel 2000 il mondo cesserà di esistere”. A Washington, Clinton lo imita: “Signori
ho una bella e una brutta notizia da darvi: la prima è che Dio esiste, come abbiamo sempre detto; la seconda è che nel 2000 il
mondo cesserà di esistere”. Infine a Seattle, Gates informa i suoi:
“Signori ho due ottime notizie da darvi: la prima è che sono una
delle tre persone più importanti al mondo; la seconda è che abbiamo risolto il problema del baco del 2000” Discorso tra pecore:
“Stasera non riesco a dormire” “Prova a contare i pastori…”
623)
Dopo avere avuto tre figli, una coppia americana decide di non
volerne altri. Sul giornale hanno letto che ogni quattro bambini
uno è cinese e loro vogliono solo bambini americani.
624)
Dopo quattro anni di studio all’Università di Agraria, un giovane
ritorna al suo paese. Per dimostrare la sua bravura, un giorno,
mentre è con un gruppo di amici, si avvicina a un contadino e:
Lei fa male a lavorare con i vecchi metodi! La scienza ha camminato, mio caro. Vede, io sono pronto a scommettere che lei dal
suo campo non ricava nemmeno cinque quintali di orzo. Ho torto? Lei avrà ragione, ma, vede, in questo campo io ho seminato
avena!
625)
Due ladruncoli di campagna decidono di fare razzia nel rigoglioso
orto di un contadino. Si intrufolano quindi nottetempo ed iniziano ad arraffare quello che riescono. Ad un certo punto arriva incazzatissimo il contadino che acchiappa i due sfigati e bloccatili
chiede al primo cosa ha rubato; il ladruncolo mostra delle zucchine: “Prende così il primo e inizia a mettergli uno zucchino nel
culo. Questo intanto comincia a ridere… secondo zucchino e
quello sempre ah!!!, terzo zucchino e quello ride sempre più di
gusto. Al quarto zucchino il contadino ormai veramente perplesso
92
da tanta ilarità gli fa: “Perché ridi?” E quello: “Perché il mio amico
ha rubato le angurie!!!”
626)
Due marescialli dei carabinieri a conversazione: “Io non ne posso
più. Questa caserma è piena di idioti. Per forza fanno le barzellette su di noi…” “Ma via, non essere drammatico…” “Drammatico?
Ora ti mostro io…carabiniere Caputo! Venga qua!” Il carabiniere
Caputo si precipita “Comandi!” “Vada a casa mia a vedere se ci
sono!” “Signorsì” e parte. “Hai visto che idioti abbiamo in caserma?” Replica il maresciallo “Hai ragione! In fondo, bastava che
facesse una telefonata…”
627)
Due onorevoli entrano in un bar. Il primo: “Allora, cosa prendiamo?”. Il secondo: “A chi?”.
628)
Due pazzi decidono di evadere dal manicomio, solo che li separava dalla libertà ben 100 cancelli. I due cominciano a scavalcarli,
ne saltano 60 e tutto va bene … arrivano a 80 … 90 si trovano di
fronte al novantanovesimo ormai col fiatone il primo al secondo:
“Noooo un altro cancello … non ce la faccio più sono troppo stanco … ” “Hai ragione torniamo indietro!”
629)
Due pulci all’uscita dal cinema: “Andiamo a piedi…o prendiamo
un cane?”
630)
Due ragazze sono in spiaggia che prendono il sole in topless. Ad
un
certo
punto
una
fa
all’altra:
“Ed insomma, finora come ti è andata?” “Ah… non mi posso lamentare!
Mi
sono
fatta
tre
playboy!”
E come hai fatto?” “Semplice… li ho arrotolati…”
631)
Due ragazzini trovano in un parco un uccello molto strano, lo
portano a casa e poi scoprono che si tratta del famoso Piripicchio? un uccello potentissimo, che conosce il karate. I due bambazzi, allora, mostrano agli amici tutti belli orgogliosi la forza del
loro animale…… : “Piripicchio……sedia” tatatatatatatatatatatatata e la sedia ? Tutta rotta : “Piripicchio…………albero” tatatatatatatatatatatatata e l’albero? Tagliato. Il padre, vedendolo, gli chiede: “Ma che minchia di uccello è mai questo?” E i figli: “Questo?
Piripicchio e sa fare il Karate!” Il Padre esclama: “Piripicchio sto
cazzo!!!!!!!” TATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATA………
632)
Due sposini sono in viaggio di nozze. E di notte nell’albergo si
sente lui che fa: “Sei così bella, cara, che per dipingere il tuo meraviglioso seno, ci vorrebbe il pennello d’un grande pittore!” Dopo
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un po’: “Ma come sei bella amore! Se avessi il pennello, dipingerei
il tuo stupendo pancino tutto bianco e rosa!” Altri cinque minuti:
“Quale sublime bellezza, nel tuo pelo morbido, e caldo, amore
mio! Soltanto il pennello di un grande pittore, lo potrebbe dipingere in tutto il suo splendore!” A questo punto si sente bussare
all’uscio: “Chi è?” Chiede lo sposo, tutto disturbato…”Sono quello
della camera accanto, grande non sono, pittore neanche… Ma
vedesse che pennello m’è venuto…”
633)
Due ubriachi escono dall’osteria e ognuno decide di tornare a casa propria per smaltire i fumi della sbronza. Il primo ubriaco entra in casa propria e, vedendosi riflesso nello specchio
dell’ingresso, corre giù a chiamare l’amico: “Pietroooo! Pietroooo!
Corri! Ho i ladri in casa!”. Pietro lo sente e corre verso di lui:
“Adesso vengo e gli spacchiamo la faccia!”. Corrono su per le scale, aprono la porta e la richiudono subito: “Cacchio, sono in due!
Andiamo a chiedere rinforzi!”. Sono in strada e passa una macchina dei Carabinieri: “Ferma ferma! Ci sono i ladri in casa mia!”.
I Carabinieri si fanno portare sul posto ed uno di loro sale verso
l’appartamento coi due ubriachi, da’ un calcio alla porta per
aprirla e poi la richiude subito esclamando: “C’era già un collega
sul posto…”.
634)
Due ubriachi sono seduti al banco di un bar al quinto piano.
Continuano a trincare da un bel po’. Ad un certo punto uno dei
due si alza, si avvicina alla finestra, e si tuffa. Dopo un poco ricompare a mezz’aria, rientra tranquillamente e torna a sedersi.
L’altro ubriaco lo guarda esterrefatto e gli chiede: “Ora mi dici
come cavolo hai fatto!”. “Facilissimo, basta bere 4 birre e lo può
fare chiunque”. “Voglio provare..”. Così il secondo ubriaco si beve
4 birre, va alla finestra, e si tuffa fuori ed ovviamente si spiaccica
sul marciapiede 5 piani più in basso. Il barista dice allora al primo ubriaco: “Certo che quando sei sbronzo sei veramente un pezzo di merda, Superman …”.
635)
Due uomini morti si incontrano nell’inferno e cominciano a parlare: “Tu di cosa sei morto?” “Di freddo. E te?” “Di ansia e di gioia.”
“E come hai fatto a morire di ansia e di gioia?” “Di ansia perché
un giorno, tornando a casa, ho visto un’ombra uscire dalla camera di mia moglie, e pensando che lei mi tradisse, ho aperto la porta dell’armadio, la porta dello stanzino, la porta del bagno, la porta della cucina, e non avendo trovato nessuno, sono morto di
gioia perché mia moglie non mi aveva tradito.” “Bravo stronzo,
potevi pure aprire la porta del frigorifero!”
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636)
Due uomini osservano una donna molto grassa che sale su una
pesa e infila una moneta nella fessura. La pesa si ferma a trentadue chili. Non rendendosi conto che la pesa è rotta, uno dei due
esclama: “Mio Dio, è vuota!”.
637)
Due vecchietti sono al bar, e mentre chiacchierano vengono avvicinate da due troie in chiara ricerca di clienti. Dopo aver scambiato qualche parola di circostanza convincono i rispettivi interlocutori a fissare un appuntamento erotico per il giorno dopo. Due
giorni dopo i due vecchietti si ritrovano, uno è particolarmente allegro, l’altro un funerale. “A te come è andata?” “Malissimo” “Come mai?” “Gliel’ho messo in mano, ma non mi tirava. Gliel’ho
messo in bocca, niente. Gliel’ho strofinato sulla figa, picche!” “E a
te invece come è andata?” “Io gliel’ho messo nel culo!” “Ma … ma
come hai fatto!” “Non ci sono andato!”
638)
Durante la prova orale di un esame per carabinieri viene chiesto
al candidato: “Qual è quella cosa con la suola ed il tacco che si
mette ai piedi?”. “Ha le stringhe?”. “Si!”. “Allora sono le scarpe!”.
“Bravo!”. Questi poi parla con il suo compagno: “Guarda, mi ha
chiesto questo e questo”. Il compagno quindi entra nell’aula per
l’interrogazione: “Qual è quella cosa con la coda che fa miao?”.
“Ha le stringhe?”. “No!”. “Allora è un mocassino!”
639)
E` accaduto un incidente: una povera vecchia è stata messa sotto
un’automobile. Arriva il vigile e: “Ma non poteva suonare?” domanda all’automobilista. “Si, certo, ma avevo paura di spaventarla!”
640)
E’ mattino e Adamo si sveglia! Come tutte le altre mattine la prima cosa che fa è di contarsi le costole ed alla fine esclama: “…E
ANCHE OGGI PIPPE!!”
641)
E’ stata inventata prima la masturbazione maschile o quella
femminile? Quella maschile perché prima l’uomo ha inventato le
attività manuali e poi quelle digitali.
642)
E` stata veramente una disgrazia che Giorgio sia morto in guerra.
Non ti avrei certo sposato! Ah, la guerra! Sospira il marito. Che
cosa crudele!
643)
E’ stato arrestato un negro in Alabama per porto abusivo d’armi.
Aveva un coltello piantato nella schiena.
644)
Ehi! Non trovo nessun capello sui tuoi vestiti. Tu mi tradisci con
una donna calva!
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645)
Era preistorica. Il padre al figlio, di fronte alla pagella: “Posso capire che vai male in geografia, in italiano e in matematica… ma
che vai male in storia che son due pagine…”
646)
Era talmente educato che quando faceva all’amore prima di venire chiedeva: “Posso?”
647)
Error – CPU not found.
648)
Esami di ammissione a carabiniere: “Mi dica il nome di tre metalli”. Il candidato: “Uranio, ustagnu, uferru”. “Mi dispiace, ustagnu
e uferru vanno bene, ma uranio no; è un insetto!”.
649)
Falegname impazzito tira seghe ai passanti!
650)
Figlio di carabiniere torna a casa con la pagella con tutti 4. Battendo i pugni sul tavolo (knock, knock) il padre dice: “Ma sei proprio duro, non devi aver preso sicuramente da me”. Al che il figlio: “Papà hanno bussato alla porta”. “Tu aspetta qui: vado ad
aprire io!”.
651)
Fonogramma dei carabinieri mandati in guerra in Pakistan: “Abbiamo problemi con i monsoni”. Il Comando: “Sterminateli!”. Risposta: “Ma sono venti!”. Il Comando: “Fossero pure 1000…!”
652)
Fra mucche: “Io non capisco il mio padrone, è da tre anni che
tutti i giorni mi tocca le tette e non si è ancora deciso a baciarmi!”
653)
Frate John entrò nel “Monastero del Silenzio” ed il Superiore gli
disse: “Fratello, questo è un monastero silenzioso. Tu qui sei il
benvenuto. Puoi rimanerci finché vuoi, ma non devi parlare finché non te ne do io il permesso.” Frate John visse nel monastero
un anno intero prima che il suo Superiore gli dicesse: “Fratello
John, tu sei qui da un anno ormai. Ora puoi dire due parole.”
Frate John rispose: “Letto duro.” “Mi dispiace sentirti dire ciò.”
Disse il Superiore. “Ti daremo subito un letto migliore.” L’anno
seguente Frate John fu chiamato nuovamente dal Superiore.
“Oggi puoi dire altre due parole, frate John.” “Cibo freddo.” Disse
frate John e il Superiore gli assicurò che in futuro il cibo sarebbe
stato migliore. Al suo terzo anniversario al monastero, il Superiore chiamò nuovamente frate John nel suo ufficio. “Puoi dire due
parole, oggi.” “Vado via.” Disse Frate John. “È meglio.” Commentò
il superiore. “Da quando sei qui non hai fatto altro che lamentarti!”
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654)
Gara di corsa nel manicomio. Uno dei concorrenti: “Mi conviene
arrivare primo o terzo”. Un altro concorrente: “Perché?”. “L’arbitro
ha un cronometro che spacca il secondo!”.
655)
Genovese si va a confessare: “Padre, perdoni perché ho molto
peccato” “Cosa hai fatto figliolo?” “Ehh padre, in guerra ho dato
rifugio ad un ebreo” “Ma figliolo, non hai peccato! Anzi, è insegnamento di Nostro Signore dare asilo ai perseguitati!!!” “Si padre, ma c’è dell’altro…..” “Dimmi figliolo” “La verità è che io mi facevo pagare… un tanto al mese…” “Ehh, figliolo… un genovese
che si fa pagare da un ebreo! Vergogna! Comunque non vedo ancora peccato in ciò che hai fatto…” “Si padre, però c’è altro”
“Dimmi figliolo…” “E’ che non gli ho ancora detto che la guerra è
finita!!!”
656)
Gesù a Maria Maddalena: “Sei su una brutta strada!”. “Lo so, non
passa mai nessuno!”.
657)
Gesù all’esame di matematica, il professore “Possibile che tu
sappia soltanto le parabole?”
658)
Gesù: “Lazzaro, alzati e cammina”. Lazzaro: “Si dice per piacere”.
659)
Gesù disse ai suoi discepoli: “y = x2 + 2x + 1”. E gli Apostoli:
“Maestro, noi non capiamo queste cose…”. Gesù, allora: “Come
no?! È una parabola!”.
660)
Gesù si avvicina a Lazzaro e gli fa : “Lazzaro, alzati e cammina!”
Ma Lazzaro non si muove. Gesù insiste: “Lazzaro, t’ho detto: alzati e cammina!!!” Ma Lazzaro non accenna a muoversi. Ancora Gesù più incazzato: “Te lo dico per l’ultima volta, Lazzarone, alzati e
cammina!!!” Ma Lazzaro è sempre più fermo. A questo punto Gesù si volta verso la gente e fa: “Oh, ma questo qui è morto per
davvero!!!”
661)
Gianna: “Sai ho deciso di non comprare il cappottino nuovo così
risparmio 500.000 £”. “Se ci pensavi bene potevi decidere di non
comprare la pelliccia, così risparmiavi 5 milioni!”
662)
Giorno di paga alla caserma dei carabinieri: “Totonno 1.000.000;
Caputo 1.200.000; Lobuono 1.200.000… Totale 26.000.000… Totale 26.000.000… Ma insomma ‘sto Totale prende più di tutti e
non si presenta mai!”.
663)
Giovane si schianta contro lampione. Spenti entrambi.
97
664)
Gli abitanti del Paradiso stanno discutendo su dove andare a trascorrere le prossime ferie. Salta su un Santo che dice: “Perché
non andiamo sulla Terra? Sono tanti anni che sogno di tornarci!”
Al che la Madonna replica: “Per la carità non parlatemi della Terra. Sono dei pettegoli!! L’ultima volta che ci sono stata 2000 anni
fa ho avuto una storia con un falegname e ne parlano ancora oggi!”
665)
Golda Meir è a Mosca il giorno del suo settantesimo compleanno,
ospite
di
Breznev.
Breznev le chiede: “Golda, cara, che cosa vorresti che ti regalassi
per
il
tuo
compleanno?”.
Golda ci pensa un po’ e poi risponde: “Se proprio mi vuoi fare un
regalo, dovresti aprire le frontiere dell’Unione Sovietica per un
giorno e lasciare uscire tutti quelli che lo vogliono”.
Breznev risponde sorridendo: “Golda, diavoletto, lo so che vuoi
rimanere sola con me!”
666)
Gommista inglese: Cooper Tony
667)
Governo pratica drastici interventi sui tassi. Tasse incazzate.
668)
Guerra in Italia, un gruppo di tedeschi entra in una casetta e visto che gli uomini erano tutti andati in guerra, trovano una famigliola composta da 3 donne, 2 ragazze e la nonnina. Tutti gli uomini visto che erano in guerra decidono di violentare tutte le
donne, ad un tratto un milite “Signore ancora nessuno ha violentato la vecchietta … ci penso io” e una delle giovani: “Nooooo la
nonna noooo … non potete fare questo ad una povera vecchia,
violentate me di nuovo, ma vi prego risparmiate la non…” E la
vecchietta partendo in quarta: “Ehh nooo Maria, la guerra è guerra per tutti!”
669)
Ha 16 ruote, dà il latte e fa “muuu”. Cos’è? – Una mucca sui pattini!
670)
Ho conosciuto un carabiniere così stupido, ma così stupido che,
per lui, anche un foglio di carta tagliato in due era un puzzle.
671)
Ho sempre voluto entrare in Marina … era Marina che non voleva
che entrassi in lei
672)
I carabinieri fermano due contadini che tornano dal macello:
“Che trasportate?”. “Un mezzo maiale”. “Vivo o morto?”.
98
673)
I carabinieri si lavano le mani prima o dopo di pisciare?”. “!?!?”.
“Durante!”.
674)
I tre anni più duri del carabiniere? La prima elementare.
675)
“Ieri, alle corse, mi è successo un fatto incredibile. Stavo allacciandomi una scarpa ed ero chinato, quando un fantino molto
miope mi ha gettato addosso una sella.” “Oh Dio! E tu cosa hai
fatto?” “Cosa vuoi che facessi senza allenamento! Sono arrivato
ultimo!”
676)
Ieri ho trovato una lampada con un genio, al quale ho chiesto
“Vorrei avere il pisello che tocca per terra!.” Mi ha segato le gambe.
677)
Ieri mi ero appartato in macchina con una mia amica. Era notte e
i finestrini erano appannati. Ad un certo punto bussano alla portiera, tiro giù per qualche centimetro il vetro del finestrino e vedo
la faccia di un carabiniere che mi dice: “Cosa sta facendo?”. Per
nulla intimorito gli dico: “Sto facendo all’amore”. E lui: “Non lo sa
che è proibito? C’è una multa di 200.000 lire!”. A quel punto la
mia ragazza esclama: “Però, un po’ salata come multa! “. E il carabiniere: “Ah, siete in due! Allora la multa è di 400.000 lire!”.
678)
Il babbo dice al figlio: “Allora figliolo, dimmi una bugia…” E lui:
“Oh, babbo!”
679)
Il bambino a tavola: “Mamma, ma perché non aspettiamo il babbo per cominciare a mangiare?” e la mamma: “Sì, se avessi dovuto aspettare lui non saresti ancora nato…”
680)
Il BigBang generò l’Universo. Il BigBug Windows’95.
681)
Il bimbo Gigi: “Papà, papà, che cos’è la politica?” Il papà: “Vedi
Gigi, non è facile da spiegare, ma posso provare con un esempio:
io porto a casa i soldi quindi sono il capitalismo, tua madre li
amministra quindi è il governo, la governante è la classe operaia,
tu che brontoli sempre che vuoi una paghetta settimanale più alta sei il sindacato, e la tua sorellina è la generazione futura.” Gigi
non è del tutto convinto ma ci pensa su. Quella stessa notte Gigi
viene svegliato dalla sorellina che si è fatta la cacca addosso, decide quindi di andare a svegliare la madre. Mentre va verso la
camera dei suoi genitori, sente dei rumori provenire dalla stanza
della cameriera, sbircia dal buco della serratura e vede suo padre
a letto con la cameriera, ad un tratto ha l’illuminazione e si dice:
“Capito che come funziona la politica: mentre il capitalismo si fot-
99
te la classe operaia, il governo dorme, i sindacati stanno a guardare e le generazioni future sono nella merda fino al collo!!!!!”
682)
Il capitano alla prostituta: “Accettereste la mia compagnia per
centomila
lire?”
“D’accordo.”
“Compagnia, avanti!”
683)
Il carabiniere più sfigato? Quello morto al posto di blocco. Il carabiniere più fortunato? Blocco.
684)
Il colmo della pazienza. – Fare una sega ad una mosca con dei
guantoni da boxe.
685)
Il colmo per un astronauta. – Avere gli occhi fuori dalle orbite.
686)
Il colmo per un autista. – Spegnere il motore soffiando sulle candele.
687)
Il colmo per un avvocato dopo un lungo processo. – Accusare la
stanchezza.
688)
Il colmo per un calzolaio. – Trovare un concorrente che gli faccia
le scarpe.
689)
Il colmo per un cuoco. – Fare discorsi senza sugo.
690)
Il colmo per un canguro. – Avere le borse sotto gli occhi.
691)
Il colmo per un cimitero. – Essere chiuso per lutto.
692)
Il colmo per un criminale. – Indossare abiti ricercati.
693)
Il colmo per un dentista. – Essere incisivo.
694)
Il colmo per un elettricista. – Essere isolato.
695)
Il colmo per un falegname. – Avere un figlio che non capisce una
sega.
696)
Il colmo per un fotografo. – Avere una figlia poco sviluppata.
697)
Il colmo per un idraulico. – Avere un figlio che non capisce un
tubo.
698)
Il colmo per un marinaio. – Salpare con il morale a terra.
100
699)
Il colmo per un meccanico. – Andare dal barbiere a farsi fare la
frizione.
700)
Il colmo per un muratore. – Avere paura del cemento armato.
701)
Il colmo per un orologiaio. – Avere le figlie sveglie.
702)
Il colmo per un paracadutista. – Giurare di non cascarci più.
703)
Il colmo per un pescatore. – Avere una moglie sarda che si chiama Alice.
704)
Il colmo per un pizzaiolo. – Avere la moglie che si chiama margherita e che fa la capricciosa ogni 4 stagioni.
705)
Il colmo per un postino. – Perdere la posta in gioco.
706)
Il colmo per un ragno. – Rimanere con un pugno di mosche.
707)
Il colmo per un santo. – Lamentarsi per avere un cerchio alla testa.
708)
Il colmo per un sindaco. – Avere un’intelligenza fuori dal comune.
709)
Il colmo per una disoccupata. – Chiamarsi Assunta.
710)
Il colmo per una gallina. – Covare un ovino.
711)
Il colmo per una tartaruga miope. – Sposare un elmetto tedesco.
712)
Il direttore alla segretaria: “che cosa ci fa con quella supposta
dietro
l’orecchio?”
e la segretaria sorpresa: “allora dove diavolo l’ho messa la matita?”
713)
Il gerente di una stazione di servizio si confida con un amico. Non
si guadagna più. Figurati che il 25% degli automobilisti si lava la
macchina da se` e solo il 25% la porta a lavare. Questo fa il 50%,
dice l’amico, e gli altri? Gli altri? Gli altri aspettano che piova!
714)
Il ginecologo ad una prostituta: “Lei ha molte perdite durante il
ciclo?” “Beh, più di 2 milioni!”
715)
Il giorno dopo l’acquisto di un acquario la moglie chiede al marito
carabiniere: “Caro, hai cambiato l’acqua ai pesci ?”. “No! Non
hanno ancora bevuto quella di ieri!”.
101
716)
Il grammo è l’unità di misura dei pesi. Il metro è l’unità di misura
delle distanze. E l’unità di misura dell’intelligenza? Il carabiniere!
717)
Il maresciallo dei carabinieri alla recluta: “Voi che fate la sera?”
“leggo un libro” “E trovate questo libro interessante ?” “bhè … si
però non ho ben chiara la trama e ci sono un po’ troppi personaggi” “Come si chiama?” “Pagine gialle”
718)
Il maresciallo dei carabinieri: “Appuntato, venga dentro che piove!”. L’appuntato: “Grazie, maresciallo, ma anche qui fuori!”.
719)
Il maresciallo dei carabinieri chiama una recluta : “Caputoooo
vieni subito qua !” “Eccomi Marescià” “Tieni Caputo prendi queste mille lire e vammi a comprare un giornale al tabacchino”. Caputo prende le mille lire le mette in tasca comincia a scendere le
scale e poi improvvisamente rimette le mani intasca, tira fuori 3
pezzi da mille lire e comincia a fissarle: Passa un ora… ne passano due… infine il Maresciallo incuriosito decide di andare a vedere che cavolo stava combinando la giovane recluta, appena aperta
la porta vede Caputo ancora fermo ad osservare i 3 pezzi da mille… “CAPUTOOOOO che cazzo combini?” “Marescià ho sbagliato,
ho messo le sue mille lire insieme alle mie e ora non riesco più a
distinguerle… mi potrebbe dire quali erano le sue” “Caputo e me
lo chiede dopo 2 ore? Ora come diavolo faccio a riconoscerle?”
720)
Il maresciallo interroga il candidato carabiniere: “Qual è la capitale d’Italia?”. “Bo”. “Quante regioni ci sono?”. “Bo”. “Quanti capoluoghi?”. “Bo”. “Giovanotto, una domanda facile, facile, qual è
la sigla automobilistica di Bologna?”. “Mah”.
721)
“Il mio cane è così intelligente che tutte le mattine mi porta Il Resto del Carlino”. “Ma lo fanno in tanti!” “Sì, ma io non sono abbonato!”.
722)
Il nipotino alla nonna : “Nonna, cos’è la morte? Nonna? NONNA?”
723)
Il nuovo contraccettivo dei carabinieri? Non appena vedono una
cicogna le sparano!
724)
Il Papa decide di assistere al derby Roma-Lazio e, vedendolo molto preso dalla partita, un pretino che lo accompagna gli chiede:
“Santità, per chi tifate?” “Io, figliolo, non me ne intendo, ma la
Lazio con i suoi colori mi rimane più simpatica: azzurro come il
cielo, bianco come le nuvole, vicine al nostro Padre Onnipotente
…. Faccio bene, secondo te, a tifare Lazio?” “Sì, però c’è da dire
102
che la Lazio vince ogni morte di papa …” Allora il Papa, alzandosi
in piedi e buttando le braccia al cielo: “Ro-ma! Ro-ma! Ro-ma! Roma!”.
725)
Il Papa fa un viaggio in Madagascar per i bambini che muoiono di
fame. Si diceva in giro che avrebbe portato quantità industriali di
bistecche. Davanti a una folla di 2000 bimbi dice: “Bambini, vi ho
portato…”, e i bambini pensano tutti che avesse portato bistecche, ma continua: “…la parola di Dio!”. Delusione totale! Poi:
“Ora vi do…”, Stesso pensiero ma: ” …la benedizione!”. Malcontento generale! Ma il Papa insiste: “Ma infine vi ho portato…”, E i
bambini
pensano
che
quest’ultima
possibilità corrisponda effettivamente alle famose bistecche ma: ”
….Tanti giocattoli!”. Un vescovo che aveva capito che i bimbi volevano da mangiare e non pensavano ai giocattoli si avvicina al
Papa e gli dice: “Santità, questi bambini non mangiano!”. E il Papa ad alta voce esclama: “Ah non mangiano? E allora niente giocattoli!!”
726)
Il piccolo Jim proviene da una famiglia molto povera e, poiché desidera moltissimo un giocattolo, pensa di scrivere una lettera a
Dio, implorandolo di mandargli venti dollari. Spedisce la lettera
che il postino, vedendo che proviene da un bambino e che è indirizzata a Dio, porta in Comune. Lì arriva fino all’ufficio del sindaco che scrive un bel bigliettino al piccolo aggiungendo una banconota da cinque dollari. Quando la busta arriva a Jim, lui la
apre e, vedendo i cinque dollari, si arrabbia moltissimo. Riscrive
a Dio dicendo. “Signore, grazie per i venti dollari. Ma perché hai
mandato i soldi tramite il Comune? I bastardi si sono tenuti il
settantacinque per cento di tasse!
727)
Il ragazzino mostra il pene alla ragazzina: “guarda io ho questo e
tu
no………………”
e la ragazzina: “ha detto mamma che con questa ne posso avere
quanti ne voglio…”
728)
Il servizio segreto stava cercando nuovi agenti e cominciò ad
esaminare
alcuni
candidati.
La prova d’esame era la seguente: scalare una parete di sesto
grado
in
cinque
minuti,
strangolare a mani nude un leone dentro la gabbia e violentare
una
cinese
in
trenta
secondi.
Molti candidati falliscono le prove, quando si presenta un ometto
alto si e no un metro e mezzo, tutto nervi e spiritoso. Si accinge
ad affrontare le prove. In quattro minuti arriva in cima alla vetta,
quindi ne discende velocissimo e con tutta tranquillità entra nella
103
gabbia del leone. Attacca subito la belva. E’ una zuffa così tremenda che i componenti della commissione non riescono più a
distinguere quale sia il leone e quale l’ometto. Non passa molto
tempo che l’ometto esce dalla gabbia abbottonandosi i pantaloni
e con la massima naturalezza s’informa: E ora dov’è quella cinese
che devo strangolare?
729)
Il silenzio e l’immobilità del paradiso sono sconvolti da un’auto
rossa, un bolide che, rombando e suonando a più non posso il
clacson, passa velocissimamente. Un uomo appena arrivato si rivolge al vicino e chiede: Ma chi e`? Sta` zitto. E` il figlio del padrone!
730)
Lo sai come mai i cavalli hanno le narici così grosse ? Prova un
po’ te a scaccolarti con quegli zoccoli!!!
731)
Lo sai come si fa a riconoscere un carabiniere fra tutti quelli che
fanno un’orgia? Semplice, è l’unico che tromba sua moglie.
732)
Lo sai cosa ci fa un asino in mezzo alle rotaie della ferrovia? Deraglia!!!
733)
Ma che bel cane, signora. Alano? – Mah, per cagare, caga…!
734)
Ma se i gatti vanno gatton-gattoni? I coyote come vanno?
735)
Ma tu quando fai all’amore parli con tua moglie? Sì, se mi telefona…
736)
Macchina dei carabinieri rovesciata. Era per svuotare i posacenere!
737)
Maddalena lapidata in piazza. Interviene Cristo che dice: “Chi di
voi è senza peccato scagli la prima pietra”. Crash: un mattone lo
colpisce proprio in testa. Cristo dice: “Ma mamma, possibile che
sei sempre tra i piedi?”
738)
Madre Teresa di Calcutta sale in Paradiso e incontra Lady d:, che
ha in testa un’aureola. Incazzata, Madre Teresa va da S. Pietro:
“S. Pietro, così non va. Io ho passato tutta la vita fra i poveri a fare del bene e lei pur non avendo fatto nulla di tutto ciò è già stata
fatta santa!” S. Pietro: “Vede Madre, quella non è l’aureola, è il
volante!”
739)
Maestra: “In quale battaglia è morto l’ammiraglio Nelson?” Pierino: “Sicuramente nell’ultima che ha combattuto…”
104
740)
Maestra: “Io studio, tu studi, egli studia… Che tempo è, Pierino?”
Pierino: “è tempo perso, signora maestra!”
741)
Malignità: “Grazioso quel cappottino che porti. Ogni inverno che
passa mi piace sempre di più….”
742)
Mamma, che cos’è un orgasmo? – Che ne so…chiedilo a tuo padre!
743)
Mamma, mamma, il nonno è cattivo! – Zitto, e mangia!
744)
“Mamma, Mamma, mi compri il reggiseno e la minigonna?” “No!”
“Dai mamma ! Almeno posso truccarmi prima di uscire?” “Ho detto di no!” “Ma perché no? Ho già diciotto anni!” “Basta! Finiscila
una volta per tutte, Ugo!!!”
745)
Mamma, mamma, perché i miei amici dicono che sono un vampiro? – Ma cosa dici, piuttosto mangia che si coagula!
746)
Mamma, mamma perché papà corre a zigzag? – Sta zitto e passami le munizioni!
747)
Mamma, mamma quando vieni? – Zitto e continua a leccare!
748)
Mamma picchia il figlio con ferro da stiro: aveva preso una brutta
piega!
749)
Mare aperto. Un naufrago va alla deriva sopra un pianoforte: “Ho
fatto bene a non ascoltare mio padre: voleva che suonassi il flauto…”
750)
Maresciallo dei carabinieri ordina all’appuntato di potare la siepe
del giardino. Questi, potata la siepe, cerca di tagliare colla cesoia
anche lo zampillo della fontana. Il maresciallo lo guarda dalla finestra e gli grida: “Che fai, non vedi il cartello: Acqua non potabile!”.
751)
Marito e moglie sono a letto. Il marito bacia la moglie e le chiede:
“Cara, vorresti….?.” La moglie risponde: “Scusa, ma ho proprio
un mal di testa tremendo. Ho avuto una giornata molto pesante e
sono terribilmente stanca”. Il marito dice: “Capisco, mi dispiace”.
La notte dopo lui ci riprova e la moglie risponde: “Mi spiace, ma
ho un tremendo mal di denti”. Lui dice: “Capisco, non preoccuparti”. La terza notte fa un altro tentativo e questa volta la moglie
urla: “Maniaco sessuale! Tre notti di fila!”.
105
752)
Marito e moglie stanno discutendo del budget famigliare: “Sai cara, stiamo passando un periodo brutto… ci tocca fare dei tagli alle spese!” “Eh si… hai ragione… ma come possiamo fare?”
“Semplice… perché non ti impari a cucinare che così licenziamo
la cuoca?” “E tu perché non ti impari a scopare che così licenziamo l’autista!!!”
753)
Marito e moglie vanno dal sessuologo “Senta io e mia moglie abbiamo dei grossi problemi quando siamo a letto insieme … sa io
riesco a raggiungere il piacere ma mia moglie è come se avesse
un blocco.”. Il sessuologo incuriosito si rivolge alla moglie: “Senta
ma non è che lei per caso ha qualche fantasia particolare?” e la
moglie arrossendo: “bhè in effetti dottore qualche fantasia ce l’ho
ma mio marito non è molto d’accordo” “che tipo di fantasia?” e il
marito spazientito interviene: “Bhè dottore sa … lei vorrebbe fare
l’amore con me mentre un moro alto e muscoloso tutto nudo ci fa
vento con un ventaglione gigante”. Il sessuologo sorridendo: “Ma
signore … sua moglie non è che le chiede mica la luna è solo una
piccola e innocente fantasia … ma insomma siamo nel 2000 che
le costa realizzare il sogno di sua moglie.”. Il marito, oramai convinto, la sera organizza tutto, prepara la stanza con uno stile hawaiano e porta un nero alto 2 metri pieno di muscoli dappertutto.
Con la moglie cominciano a fare l’amore mentre il nero li sventolava con il ventaglione gigante, passano i minuti ma la moglie
come al solito non prova niente. “Cara cosa senti?” “Niente caro…
non sento proprio niente” … il marito arrabbiatissimo si alza e
urla al moro “Dammi sto coso e mettiti al posto mio”. Il moro sale
sulla moglie e l’uomo comincia a sventolarli energicamente, subito la moglie comincia a urlare di piacere e il marito soddisfatto:
“Cosa provi cara?” al che la moglie tra le braccia del moro pieno
di muscoli “Bellissimo è…” e il marito soddisfatto rivolto al moro:
“Visto come si sventola?”
754)
Marito muore assiderato abbandonato dalla moglie stufa.
755)
Mia sorella soffre d’asma. Ieri nel bel mezzo di un attacco ha ricevuto una telefonata oscena di un maniaco: Dopo un po’ il tizio ha
detto: “Ma ti ho chiamato io o mi hai chiamato tu ?”.
756)
Mike Bongiorno afferma di possedere un antico Crocefisso del
600 A.C.
757)
Milord inglese telefona a casa; risponde il maggiordomo: “Pronto?”. “Battista, è lei?”. “Sì Milord, mi dica”. “Battista, prego vada a
chiamare Milady”. “Signore… ehm, non posso, Milady è a letto
106
con un uomo”. “Benissimo Battista, li uccida entrambi, poi si
sbarazzi dell’arma”. Dopo un po’ di tempo… “Fatto signore, li ho
uccisi”. “E si è sbarazzato dell’arma?”. “Sì signore, l’ho gettata
nella piscina”. “Piscina ?? Ma che numero ho fatto?”.
758)
Mio nonno era talmente aggressivo e arrogante che sulla tomba
sotto
la
foto
c’era
scritto:
“Che cazzo guardi?”
759)
Mouse not found. Click mouse button to continue. (Windows 95).
760)
Nano cade dal secondo piano e si salva aggrappandosi al marciapiede; poi perde la presa e si sfracella al suolo.
761)
Nazista – Sporchi Ebrei! Oggi… dopo 5 anni… potrete cambiarvi
le mutande! Ebrei – Evviva! Nazista – Allora.. il 27 col 15, il 12 col
4, il 32…..
762)
Negli anni 5, 4, 3, 2 e 1 prima di Cristo si intuiva che stava per
succedere qualcosa.
763)
Nel frigo il tiramisù è depresso … non riesce a dormire perché
l’insalata russa
764)
Nel quartiere di Napoli dove vive, Donna Maria è molto apprezzata per la sua bellezza; moglie di un medico, è colta ed elegantissima. Gennaro il custode la desidera pazzamente ed una mattina
mentre la signora gli passa davanti si lascia scappare, sia pur
sottovoce.. “Madonna che bella femmina! Non so cosa darei per
farmela!” La signora se ne accorge, torna su i suoi passi e dice:
“Come avete detto?” “Niente Signnò, perché?” “Su Gennaro non
fate il furbo! Vi ho sentito benissimo…abbiate il coraggio di ripetermelo in faccia!” “Ma veramente…. ecco non volevo essere scortese ma… voi… siete così bella che io… io sto uscendo pazzo, signnò!” “Ah si? Ma bene! Allora sapete che cosa dovete fare?” “Si
signnò. Mò mi faccio una doccia fredda e scusate tanto…” “Ma no
Gennaro, non fate così… vi piaccio proprio tanto?” “Da impazzire… non so che cosa pagherei…. oh mi scusi ma vede, non ragiono..” “Gennaro, volete togliervi lo sfizio?” “Signnò, che dite?” “Dico
che se volete togliervi il capriccio, venite domani mattina alle undici con in mano mezzo milione ed io soddisferò ogni vostro desiderio…” “Gesù! Ma è vero?” “Venite domani e vedrete!” “Si, certamente, grazie signnò, grazie tanto!” L’indomani mattina si presenta puntuale e fa l’amore con quella donna provando emozioni che
non posso descrivere. Alle 12 e 30 rientra il marito… “Ciao, Marì.
Come stai?” “Bene grazie e tu?” “Io bene… senti… è venuto su
107
Gennaro?” “Co.. cosa non ho capito.” “Avanti su!… ti ho detto: è
venuto Gennaro e precisamente alle 11?!” “Si, si è venuto…” “E ti
ha portato mezzo milione?!” “Si ma guarda che…” “Basta così, volevo solo avere la conferma!… però che uomo! Ieri pomeriggio mi
incontra e mi fa: Dottore prestatemi 500.000 lire che domani alle
11 quant’è vero Iddio VE LE RIPORTO!”
765)
Nell’intervallo tra due numeri di acrobazia il presentatore propone un gioco per coinvolgere il pubblico. Si tratta di superare tre
prove per vincere un 100 milioni: 1) bere in 1 minuto 20 grappini;
2) tagliare la criniera di un ferocissimo leone; 3) sodomizzare una
vecchia di 80 anni. Si presenta il primo: crolla dopo 10 grappini,
il secondo ha troppa paura del leone, il terzo… (inventate un po’
voi). Finché si presenta alla gara un aitante carabiniere di 20 anni, orgoglio dell’arma. In 30 secondi si scola i grappini. Poi, un po’
barcollante, entra nella gabbia, che viene celata al pubblico da
un enorme telone. Inizia così una lotta furibonda che il pubblico
può solo intuire. Finché, dopo qualche minuto, il ruggito di resa
del leone; poi il silenzio. Il tendone si alza, il carabiniere, uscendo
dalla gabbia, tutto stracci, esclama: “E adesso dov’è la vecchia
che la rapo a zero!”.
766)
Non c’è peggior sordo di chi è sordo veramente.
767)
Non perdonerò mai a Noè di avere imbarcato anche una coppia di
zanzare.
768)
Nuova lavatrice lanciata sul mercato: 5 feriti!
769)
Oggi ho fatto l’amore con CONTROL, domani provo con SHIFT.
770)
Operaio muore sfracellato cadendo in una vasca di olio: – Era olio
Sasso.
771)
Papà, ho visto la gatta con un uccello in bocca… – Si vede che è
meno schizzinosa di tua madre!
772)
Papà, i drogati sono fatti come noi? – No, Pierino, di più, molto di
più!
773)
“Papà papà…” “Dimmi Pierino!!!” “Tutti i miei compagni, a scuola
mi prendono in giro, perché dicono che io non so cosa sia un cazzo!!!!” “Pierino non ti preoccupare, vieni con me che ti faccio vedere.” “Il padre si apparta con il figlio e tirandosi giù i pantaloni,
mostra e spiega a Pierino quello che vede: “Vedi Pierino questo è
il PENE detto volgarmente cazzo, e ti dirò di più, anche un signor
108
cazzo.” Pierino tutto contento, dopo aver capito, corre a scuola ed
incontra i suoi compagni che gli dicono: “TU NON SAI COSE’ UN
CAZZO…….TU NON SAI….!!!!!” “ALT….” (interrompe Pierino)….
“Venite tutti con me.” Pierino tirandosi giù i pantaloni, mostra le
sue parti ai compagni e dice: “Ecco questo è il cazzo…..e vi dirò di
più, se fosse 15 o 20 cm più piccolo sarebbe un signor cazzo……!!!!!!”
774)
Papà, papà, dove sono le piramidi? – E che ne so, chiedilo a tua
madre dove le ha messe?
775)
Papà, papà, la mamma è cattiva. – Zitto Pierino e mangia.
776)
Papà, papà, quanto è lontana l’America? – Zitto, e nuota!
777)
Parsimonia è rincorrere il tram per risparmiare il biglietto. Avarizia è rincorrere il taxi per risparmiare di più.
778)
Partita a poker in Paradiso. San Giovanni: “Poker di regine”. San
Pietro: “Poker d’assi”. San Paolo: “Scala Reale”. Allora San Tommaso si arrabbia e urla: “Basta, ma la vogliamo smettere con tutti questi miracoli?”.
779)
“Pensa, ogni volta che respiro muore un uomo”. “Hai provato a
prendere qualcosa per l’alito?”
780)
Per arrestare la caduta dei capelli bisogna chiamare i carabinieri!
781)
Per fare beneficenza una famiglia ricca decide di ospitare, qualche giorno, una famiglia povera nella sua reggia. Naturalmente la
famiglia meno agiata cerca di fare buona impressione su coloro
che li ospita provando a rispettare le regole che il galateo impone.
Il primo giorno mentre le donne sono comodamente sedute nel
salotto a parlare del più e del meno entra il bambino povero e urla alla madre : “A mamma … devo andare a pisciare”. La donna
rossa come un peperone si scusa vivamente con la donna ricca e
accompagna il bambino in bagno. Dentro la toilette la donna
spiega al bambino : “Senti Pierino, non puoi parlare in questo
modo di fronte alla signora.” “E come faccio se devo pisciare ?” “..
mmm … allora vieni da me e mi dici … mammina devo fischiare!”. Grazie all’accorgimento della madre la giornata passa senza
altre grosse figuracce… finché non arriva la notte ! La famiglia si
divide, così il bambino va a dormire col padre (ignaro della frase
che la madre aveva insegnato al bambino) e il fratellino, mentre
la madre e la sorellina vanno a dormire in una camera separata.
Durante la notte al bambino scappa la pipì, così sveglia il padre e
109
gli dice : “Papà, papà, devo fischiare” “Uffa, proprio ora devi fischiare ? Non lo puoi fare domattina ?” “Ma papà devo fischiare
ora !” “No… dai Pierino svegli tutti ! Non siamo a casa nostra,
questa è gente ben educata !” “Ma io devo fischiare per forza” “E
va bene Pierino fischiami piano nell’orecchio.”
782)
Per la nomina a Pope ci sono tre papabili Popi : Rano, Reno e
Runo. Sono in lotta acerrima tra loro e un giorno Reno viene trovato morto. Chi l’ha ucciso? Evidentemente Rano, perché un pope-runo non fa male a nessuno!
783)
Perché 113 è scritto sulle macchine dei carabinieri? Per indicare
uno al volante uno vicino e tre dietro, altrimenti si ammucchierebbero tutti al volante.
784)
Perché ai carabinieri non fanno mai usare la Panda 4×4 ? Se no
cercano di salire in 16!
785)
Perché denunciare il reddito dopo il bene che vi ha dato?
786)
Perché dopo pranzo i carabinieri si contorcono come giocando
all’hula-hop? Perché stanno mescolando il caffè!
787)
Perché Gesù Cristo a Natale è con San Giuseppe e la Madonna e
a Pasqua invece è fra i due ladroni? – Beh, Natale con i tuoi, e
Pasqua con chi vuoi.
788)
Perché gli elefanti hanno la pelle grinzosa? – Perché sono difficili
da stirare.
789)
Perché gli indiani sono rossi? – Perché sono sempre in riserva.
790)
Perché gli scozzesi d’inverno si fanno crescere la barba? – Perché
è il più economico sistema di riscalda…mento.
791)
Perché i cacciatori per prendere la mira chiudono un occhio? –
Perché se li chiudessero entrambi non vedrebbero più niente.
792)
Perché i carabinieri corrono sempre con una mano davanti al
berretto? Per non spegnere la fiamma!
793)
Perché i carabinieri di rado hanno una famiglia numerosa? – Perché sparano sempre il primo colpo in aria.
794)
Perché i carabinieri girano con la giacca tagliata a metà? – Perché
è la divisa!
110
795)
Perché i carabinieri hanno i baffi? – Per assomigliare di più alla
loro mamma.
796)
Perché i carabinieri hanno i baffi? – Perché sulla lametta c’è scritto “da barba”.
797)
Perché i carabinieri hanno il cappello più largo in inverno? Perché in inverno il legno tende a dilatarsi per l’umidità.
798)
Perché i carabinieri hanno il portafoglio rotondo? – Per gli assegni
circolari.
799)
Perché i carabinieri hanno le strisce rosse sui calzoni? – Per trovare le tasche!
800)
Perché i carabinieri hanno una vasca sopra la volante? – Per la
sirena.
801)
Perché i carabinieri in auto usano gli scarponi? – Per scalare le
marce!
802)
Perché i carabinieri indossano il giubbotto antiproiettile tutte le
volte che vanno al cesso? Perché i capi hanno detto loro che un
giorno o l’altro uno stronzo gli sparerà!
803)
Perché i carabinieri mettono la sveglia per terra? – Per vedere se
cammina!
804)
Perché i carabinieri non fanno più l’amore? – Perché non hanno
più prove per metterlo dentro!
805)
Perché i carabinieri non inseguono mai i banditi per i campi? –
Perché così non rischiano di essere seminati!
806)
Perché i carabinieri quando prendono l’aereo si vestono sportivi?
– Perché sull’aereo c’è scritto “No Smoking”.
807)
Perché i carabinieri quando si lavano i denti sono circospetti? –
Perché usano la pasta del capitano!
808)
Perché i carabinieri quando si rompe l’auto sparano al motore? –
Per non far soffrire i cavalli.
809)
Perché i carabinieri sono in sciopero? – Perché oltre alla paletta
vogliono il secchiello!
111
810)
Perché i carabinieri vanno in giro a raccogliere lampadine fulminate? – Perché, avendo l’hobby della fotografia, vogliono mettere
su una camera oscura.
811)
Perché i carabinieri vanno in giro con la pinza? – Per stendere il
verbale!
812)
Perché i dentisti sono come i bambini? – Perché hanno sempre le
mani in bocca.
813)
Perché i nani non possono entrare nei campi nudisti? – Perché
andrebbero a ficcare il naso nel posto sbagliato.
814)
Perché i nani vanno al giro d’Italia? – Per farsi tutte le tappe!
815)
Perché il bue è felice quando cade a terra? – Perché si fa la Bua
816)
Perché il calendario è sempre triste? – Perché ha i giorni contati.
817)
Perché il lebbroso è stato bocciato all’esame della patente? – Perché ha lasciato il piede sulla frizione.
818)
Perché il taschino della giacca è un luogo pericolosissimo? – Perché molti ci lasciano le penne.
819)
Perché Intima di Carinzia si vende pochissimo? – Perché con Nelsen Piatti la vuol lavare lui!
820)
Perché Khomeini vuole arrestare il vento? – Gli sbatte sempre
tutte le persiane.
821)
Perché la carta igienica usata dai carabinieri è due volte più lunga? – Perché la prima metà è occupata dalle istruzioni.
822)
Perché la fica andrà sempre di moda? – Perché ha un taglio classico.
823)
Perché la fica è sempre umida? – Per non far polvere quando si
scopa!!
824)
Perché molti carabinieri seguono il corso per sommozzatori? Perché gli hanno detto che in fondo in fondo non sono così stupidi!
825)
Perché se Dio è immortale, ha lasciato ben due Testamenti?
112
826)
Perché un’arancia non va mai a fare la spesa? – Perché Manda
Rino !!!
827)
Perché Valeria Marini porta sempre una cintura in vita? – Per dividere la latteria dalla sala giochi.
828)
Peter sta morendo e dice al socio in affari, che sta in piedi vicino
al suo letto: ” Steve, non posso morire senza dirti che socio corrotto sono stato. Mi sono appropriato di più di un milione di dollari della compagnia e ne ho avuto un altro milione vendendo segreti
ai
nostri
avversari.
Ho persino licenziato la segretaria, perché sapevo che era innamorata di te”.” Non preoccuparti – disse Steve. – Sono io che ti ho
avvelenato.”
829)
Pierino a scuola: “Maestra, posso andare a pisciare?” Maestra:
“No, Pierino, non si dice così, si dice posso andare a fare un filo
di pipì?” Il giorno dopo, Pierino: “Maestra, posso andare a
cag…pardon, posso andare a fare un gomitolo di merda?”
830)
Pierino arriva a scuola con sé la gabbia del canarino. La maestra
commossa: “Pierino, ma che bella sorpresa, come facevi a sapere
che oggi era il mio compleanno?” E Pierino: “Non è un regalo per
lei signorina, l’ho portato qui per salvarlo. Stamattina ho sentito
la mia mamma dire al papà: “quando Pierino va a scuola ti mangio l’uccello!”
831)
Pierino: “Papà che differenza c’è fra teoricamente e praticamente?” “Guarda, telo spiego con un esempio… Vai dalla mamma e
chiedile se per tre milioni va col macellaio qui sotto casa.” Pierino
va e torna. “La mamma ha detto di SI.” “Ah! Adesso vai dalla
nonna e chiedile se per 4 milioni va col vecchietto senza denti che
abita qui di fianco.” Pierino rivà e ritorna. “La nonna ha detto di
SIIII!” “Ah! Allora vai da tua sorella e chiedi se per 5 milioni va
con il mongoloide in classe sua.” “Ha detto di si.” “Ah! Allora vedi
Pierino noi TEORICAMENTE avremmo 12 milioni PRATICAMENTE 3 puttane.”
832)
“Pierino, come si lavano le foche?” “Nel bodè, signora maestra.”
“Pierino!!!! prima di tutto non si dice bodè..” “Se è per questo non
si dice neanche foche..”
833)
Pierino e Michela sono soli nel bosco in una limpida giornata invernale. Pierino: Michela, levati il cappotto! Si, va bene. Brava.
Ora levati la gonnellina. Sì. Pierino. Ora la sottogonna. Va bene.
113
E ora levati le mutandine perché mi serve l’elastico per aggiustare
la fionda!
834)
Pierino in classe: “Signora maestra, ho buttato della carta dalla
finestra!” “Uffa quante volte te lo devo dire di non gettare roba
fuori dalla finestra! Non lo fare più Pierino!!!”. Passa qualche minuto ed entra in classe un bambino tutto sanguinante, la maestra incuriosita lo guarda e chiede: “Ma tu chi sei?” E lui….”Sono
Della Carta!”
835)
Pierino, piantala di girare in tondo che se no ti inchiodo anche
l’altro piede!
836)
“Pierino, se continui a masturbarti in questo modo diventerai cieco!” “Papà, sono da questa parte…”
837)
Pierino smetti di dondolare tuo nonno altrimenti impicco anche
te.
838)
Pierino va dal papà: “Papà, papà! Ti piace la frutta cotta?” “Sì,
perché?” “Perché fuori c’è il frutteto in fiamme!”.
839)
Pilato chiede “Chi volete libero, Gesù o Barabba”; tutti rispondono Barabba e Pilato dice: “Va bene, allora Barabba libero e Gesù
in porta ma se perdiamo me ne lavo le mani!”
840)
Piove, ed un passero si rifugia nel suo alberello, chiudendo la
porta dietro di se. Mentre si guarda la TV, una passera bussa e
chiede: “Amico, per favore mi fai entrare? qui fuori piove”. Ma il
passero, freddo: “No!”. Dopo cinque minuti, la passera replica:
“Amico per favore, c’è freddo e piove, mi fai entrare?”. Ed il passero, sempre più freddo: “No!”. Dopo altri cinque minuti, la passera
ancora implora: “Amico, per favore mi fai entrare, piove, sono tutta bagnata…”. Ma il passero tuona per l’ennesima volta il suo
freddo ed imperioso “No!”. Morale: “Più l’uccello è duro e più la
passera si bagna!!!”
841)
“Pitagora, rema!!” “Pitagora, vuoi il te?” “Pitagora, vuoi il te?” “Pitagora, rema!!” “Pitagora, vuoi il te?” “Pitagora, rema!!” “Vi abbiamo trasmesso : il te-o-rema di Pitagora.”
842)
Plic… plic… plic… aleeeeeeeee!!!!! Cos’è? Un rubinetto che prima
perdeva e poi ha pareggiato!
843)
Posta locale, ad un tratto dalla porta entra una signora di grossa
mole circondata da bambini. La donna noncurante della folla su-
114
pera la fila e si dirige diretta verso lo sportello, al che un uomo rivolgendosi con aria severa: “Signora perché non fa la coda?” e la
donna sfiorandosi la chioma “Perché non le piacciono i capelli
sciolti?”
844)
Posto di blocco dei carabinieri: “Alt! Documenti”. “Digos”. E il carabiniere: “Los documentos, por favor!”.
845)
Prima notte di nozze. “Dimmi la verità, amore mio!” chiede lo
sposino alla mogliettina “Sono davvero io il primo uomo con cui
dormi a letto?” “Si caro, te lo giuro! Con gli altri sono sempre stata sveglia.”
846)
Prima notte di nozze. Lo sposino alla sposina : “Vieni te lo voglio
mettere dove non lo ha mai fatto nessuno!” “Nooooooooooo
nell’occhio nooooooooooo!!”
847)
Primo matto: “Hai visto che bel cane che ho?”. Un amico del matto: “Ma non vedi che è una capra, cretino!”. “Ho detto che è un
cane!”. “Ma non vedi che ha le corna!”. “Ma saranno cazzi suoi,
no!”.
848)
Pronto chi parla? – Un po’ per uno…
849)
Pronto? E’ il manicomio provinciale? – No guardi che si è sbagliato, qui non abbiamo telefono!
850)
Pronto, le carceri? – Aspetti un secondino.
851)
Qual è il dentifricio dei lebbrosi? – Mentadent pus.
852)
Qual è il massimo dell’ecologia animale? – La marmotta catalitica
853)
Qual è il motto della pulce filosofica? – Non si vive di solo cane!
854)
Qual è il pesce che popola i mari delle isole vergini? – Il pesce sega!
855)
Qual è il pesce più veloce ? – Il Tonno Insuperabile!
856)
Qual è l’animale che non dorme mai ? – Il mai-a-letto
857)
Qual è l’uomo più virile del mondo? – Geppetto, infatti è l’unico
che sia riuscito a fare un figlio con una sega!
115
858)
Qual è la cosa più intelligente del mondo? – Il cerino, perché si fa
fregare una sola volta.
859)
Qual è la differenza tra duro e scuro? – ..Che scuro viene ogni sera……!
860)
Qual è la differenza tra un camion carico di ebrei e uno carico di
palloncini?
Il camion con i palloncini non si può scaricare con il forcone.
861)
Qual è la differenza tra una balena e il bidè? – Nessuna, entrambi
fanno le balenette!
862)
Qual è lo shampoo delle carcerate? – Libera e bella.
863)
Qual è stata la mela più cara della storia? – Quella di Eva. E’ costata un’ira di Dio.
864)
Quando MATUSALEMME lesse: “Chi beve birra campa cent’anni!”
Esclamò: “E che cos’è? Veleno?”
865)
Quante sono le barzellette sui carabinieri? – Due, tutte le altre
sono storie vere!
866)
Quanti animali Mosè portò sull’arca? – Non era Mosè, era Noè!
867)
Quanto costavano le mele al tempo di Adamo e Eva? L’ira di Dio.
868)
Quanto impiega un carabiniere a suicidarsi sparandosi un colpo
di rivoltella alla tempia? 3 ore: il tempo impiegato alla pallottola,
rimbalzando, per arrivare al cervello!
869)
Quanto tempo ci mette un carabiniere a scrivere BUON COMPLEANNO sulla torta? Due ore e un minuto. Un minuto per scrivere Buon Compleanno e due ore per ripulire la macchina da
scrivere!
870)
Questa sera tutti davanti al televisore! – Perché??? – Se state dietro non si vede niente!…
871)
Ragazza da alla luce un bambino: l’Enel ringrazia.
872)
Ragazza stufa scappa di casa, genitori muoiono di freddo!
873)
Ricetta Scozzese: Prendete a prestito due uova…..
116
874)
Rientrando all’improvviso un uomo trova la moglie a letto con un
nano, e sbotta: “Adesso basta! Solo in quest’ultimo mese mi ha
tradito già dieci volte! E adesso pure con un nano, dopo che mi
avevi giurato di non farlo più”. La moglie: “Ma caro, non vedi? Sto
tentando di smettere!”
875)
Ripescati ieri in mare due corpi. Trattasi di due scozzesi che avevano scommesso su chi rimaneva più a lungo in apnea
sott’acqua.
876)
Rubato un TIR pieno di lampadine. La Polizia brancola nel buio.
877)
Sai come si trasmette l’AIDS ? – PERLANO, passa parola!
878)
Sai dirmi che differenza passa tra un rotolo di carta igienica e
una tenda ? No! Allora sei stato tu a pulirti il culo sulla mia tendina del bagno !!!
879)
Sai quale è il colmo per un D.J. ? Avere l’ernia al disco.
880)
Sala parto, al padre dicono che il bambino è senza gambe braccia
tronco occhi ….; arriva un grande orecchio, il padre dice “Figlio
mio!!” e l’infermiera “parli più forte che è un po’ sordo!”
881)
Sala parto, esce l’infermiera con il bambino che cade e si spiaccica a terra. Il padre grida, esce un medico che calpesta il bambino
e dice al padre: “Non si preoccupi è nato morto!”
882)
San Pietro non vuole aprire la porta del paradiso a un noto finanziere.
Questo insiste e tenta di giustificarsi così: “Si è vero di quelle cattive azioni, ma le ho subito rifilate tutte….”
883)
Sapete che cosa ci fa una puttana al cimitero? – Le pompe funebri…
884)
Sapete che in Africa sono state distrutte 1500 tonnellate di medicinali mandati alle popolazioni residenti? – Perché? – Beh, andavano tutti presi a stomaco pieno!!!
885)
Sapete come si fa a bruciare l’orecchio di un carabiniere? Basta
telefonargli mentre sta stirando… e sapete cosa significa se un
carabiniere ha tutte e due le orecchie bruciate? Che ha cercato di
telefonare all’ambulanza
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886)
Sapete come si fa passare la balbuzie ad uno scozzese? – Facendogli fare un’interurbana.
887)
Sapete cosa c’è di più disgustoso che mordere una mela e trovarci un verme? – Mordere una mela e trovarci mezzo verme.
888)
Sapete cosa c’è scritto sul fondo delle lattine di Coca-Cola vendute nelle caserme dei carabinieri? Aprire dall’altro lato!
889)
Sapete cosa disse DIO quando fece il secondo negro? – Porca miseria, ho bruciato anche questo!
890)
Sapete cosa fa un gallo davanti a una macelleria? – Guarda le
galline nude!
891)
Sapete cosa fa un gatto seduto davanti ad un’edicola? – Aspetta
che esca Topolino!!!!
892)
Sapete cosa fanno 20 PENTIUM uno dietro l’altro? – La microprocessione!
893)
Sapete cosa pensa che sia una colonia penale per un carabiniere?
– Un profumo del cazzo!
894)
Sapete perché Dio ci ha creato con un solo mento ? – Perché non
poteva fare altrimenti!
895)
Sapete perché gli uomini hanno solo due uova invece che tre?
Perché il terzo si è schiuso ed è nato l’uccello.
896)
Sapete perché Hitler si è suicidato? – Perché gli è arrivata la bolletta del gas!!!!!
897)
Sapete qual è il colmo per un attore di film hard-core? Avere delle
difficoltà ad entrare nel personaggio.
898)
Sapete qual è l’unico animale con i coglioni dentro? – La pantera
dei carabinieri.
899)
Satana si vede arrivare all’inferno tre uomini. Si rivolge al primo:
“Tu. Come sei morto?”
900)
“Beh, io sono rincasato. Ho trovato mia moglie che inequivocabilmente mi aveva appena tradito. A quel punto ho preso
l’armadio infuriatissimo e l’ho buttato dalla finestra. Purtroppo
una maniglia mi si è impigliata nel maglione e sono caduto dal
118
quinto piano…” Satana si rivolge al secondo uomo: “E tu?” “Io
avevo appena avuto una relazione extraconiugale con una donna
sposata. Il marito è rincasato prima del previsto ed io mi sono
nascosto nell’armadio.” “E tu? come sei morto.” Il terzo uomo:
“Boh, passavo per strada mi è caduto addosso un armadio!”
901)
Un carabiniere irrompe nella casa della sua fidanzata urlando
come
una
bestia:
“Fammela
vedere!”
La fidanzata, stupita: “Ma caro, ti sembra questo il modo di fare?
E’
una
settimana
che
non
ci
vediamo e potresti anche essere più gentile, darmi un bacio…” “Ti
ho detto di farmela vedere, subito!!!” La fidanzata: “Ma….” “Adesso, qui, fammela vedere, brutta troia!” “Va bene, ecco.. e si sfila la
gonna.” Al che, il carabiniere: “Fiu.., meno male, mi avevano detto che l’avevi data via!!!”
902)
Un carabiniere passeggia disinvolto per le vie della città. Ad un
certo punto vede un tizio in piedi sopra un camion pieno di mele
che sbuccia le mele, getta via la polpa e mette in un sacchetto
tutti i semi. Incuriosito il carabiniere gli chiede: “Ma cosa fai?
Getti via le mele?”. L’uomo del camion sicuro di se: “Certo! Ma lei
non lo sa che i semi delle mele sviluppano l’intelligenza!?”. Il carabiniere sempre più incuriosito gli chiede: “E che cosa ne fa dei
semi? Li vende?”. E l’uomo: “Certamente!”. “E quanto costano?”.
“5.000 lire l’uno!”. “Ok! Voglio provarli: me ne dia tre”. L’uomo
prende le 15.000 lire dal carabiniere e consegna i tre semi. Il carabiniere se li mangia e poi pensa ad alta voce: “Cavolo! Ma con
15.000 lire mi compravo 15 kg di mele, le sbucciavo ed avevo
molti più semi”. E l’uomo “Vede? E’ già diventato più intelligente
di prima!”. E il carabiniere: “Cavolo, ha ragione me ne dia altri
tre”.
903)
Un carabiniere siciliano entra in una pasticceria di Milano: “Vorrei una colomba”. “Motta?”. “E che viva me la vuole dare?!”.
904)
Un carabiniere sta pitturando il soffitto della caserma sporcando
di vernice per terra. Entra il maresciallo: “Potevate mettere un foglio di giornale sotto la sedia”. “Grazie, ma ci arrivo lo stesso!”.
905)
Un carabiniere torna di proposito dal lavoro prima del tempo e
scopre moglie e amante a letto. Deciso impugna la pistola
d’ordinanza e se la punta alla tempia. A quel punto i due scoppiano a ridere, ma il carabiniere: “Ridete pure, ma dopo tocca a
voi!”.
119
906)
Un carabiniere torna in caserma ferito dopo aver sedato una lite
in un bar. Il maresciallo: “Sei rimasto colpito nella rissa?”. “No,
nelle palle!”.
907)
Un carabiniere trova un pinguino per la strada per cui telefona in
centrale per chiedere cosa farne. “Portalo allo zoo”. Il giorno dopo
ritelefona e chiede: “E oggi dove lo porto, al cinema?”.
908)
Un carabiniere trova uno specchio e dice: “Sta faccia da delinquente la conosco; la devo arrestare”. Arriva a casa e la moglie gli
trova lo specchio frugando nelle sue tasche e dice: “Caro, chi è
sta faccia da baldracca?”.
909)
Un carabiniere: “Mi sono comprato un gommone”. “Perché hai
molto da cancellare?”
910)
Un cavallo entra in un bar e il barista gli chiede: “Come mai quel
muso lungo?”.
911)
Un comico sta raccontando delle barzellette al pubblico in un
bar: “Adesso ve ne racconto una sui carabinieri”. Dal fondo della
sala: “Guardi che io sono dell’arma”. “Bene a lei la spiego dopo!”.
912)
Un coniglio entra in una farmacia. “Buondì!” “Buongiorno a lei,
cosa desidera?” “Hashish.” “No, mi dispiace, noi non vendiamo
questa roba.” “Ah! Buondì!” e se ne va. Il giorno dopo il coniglio
entra nuovamente nella farmacia. “Buondì!” “”Buongiorno a lei,
cosa desidera?” “Hashish!” “No, guardi, glie l’ho già detto ieri, noi
non vendiamo droghe ne questo genere di cose, mi dispiace.” “Ah!
Buondì!” e se ne va. Ma ecco che il giorno dopo il coniglio ritorna.
“Buondì!” E il farmacista un po’ seccato: “Buongiorno a lei! Cosa
desidera?” “Hashish!” “Ma glie l’ho detto ieri… e l’altro ieri che
non vendiamo hashish! Abbia pazienza!” “Ah! Buondì!” La cosa va
avanti per due settimane. Per l’ennesima volta il coniglio entra
nella farmacia. “Buondì!” “Oh no, ancora! Cosa vuole?” “Hashish!” Il farmacista, seccatissimo e stufo di questo logoramento
fa: “E va bene! Quanto ne vuole?” E il coniglio alza un distintivo e
esclama: “Polizia!”
913)
Un contadino si riposa sotto una pianta nei pressi di una mulattiera. Passa, in retromarcia, una macchina dei carabinieri. Il contadino, incuriosito, chiede il motivo di tale manovra, e uno dei carabinieri gli risponde: “Dobbiamo andare in fondo a questa strada, e non sappiamo se avremo spazio per fare manovra”. Qualche
minuto dopo la stessa macchina ripassa in direzione opposta,
120
sempre in retromarcia. Lo stesso carabiniere, tutto soddisfatto:
“C’era spazio per fare manovra!”.
914)
Un contadino sta facendo visitare ad una scolaresca la sua fattoria, quando arrivano in un campo dove le mucche stanno pascolando. “Quante mucche riuscite a contare?” chiede il contadino ai
bambini. Uno di loro risponde molto velocemente: “Ottocento venticinque”. Il contadino resta a bocca aperta e dice: “E’ giustissimo
ragazzo. Come hai fatto a contarle così in fretta?”: “Facile – risponde il bambino, – ho contato le gambe e le ho divise per quattro.”
915)
Un cowboy entra in un Saloon … sguardo di giaccio, incazzato
come una biscia fa ruotare per mezz’ora la porta, mani vicino alle
pistole … ad un tratto urla: “Ehi chi è che ha dipinto il mio cavallo di verde pisello fosforescente?” Da uno dei tavoli da gioco si alza in piedi un uomo colossale alto quasi il doppio del cowboy:
“Sono stato io perché?” “Bhè ti volevo avvisare che la vernice è
ormai asciutta … ci puoi passare la seconda mano!”
916)
Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla
Microsoft. L’addetto del dipartimento del personale gli fa fare un
test (scopare il pavimento), poi lo intervista e alla fine gli dice:
“Sei assunto, dammi il tuo indirizzo di e-mail, così ti mando un
modulo da riempire insieme al luogo e la data in cui ti dovrai presentare per iniziare.” L’uomo, sbigottito, risponde che non ha il
computer, né tantomeno la posta elettronica. Il tipo gli risponde
che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non
esiste e quindi non gli possono dare il lavoro. L’uomo esce, disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 $ in tasca. Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di 10 chili di
pomodori. Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore
riesce a raddoppiare il capitale, e ripetendo l’operazione altre 3
volte si ritrova con 160$. A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera, parte ogni mattina più presto di casa e
rientra sempre più tardi la sera, e ogni giorno raddoppia o triplica
il capitale. In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e
in un batter d’occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per
le consegne. Nel giro di 5 anni il tipo è il proprietario di una delle
più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti. Allora
pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui
e la sua famiglia. Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l’assicuratore gli
chiede l’indirizzo e-mail per mandargli la proposta, lui risponde
che non ha il computer né l’e-mail. “Curioso, osserva
l’assicuratore avete costruito un impero e non avete una e-mail.
121
Immaginate cosa sareste se aveste avuto un computer!!!!” L’uomo
riflette e risponde “Sarei l’uomo delle pulizie della Microsoft”
917)
*Morale nº 1: Internet non ti risolve la vita
918)
*Morale nº 2: Se vuoi essere assunto alla Microsoft, cerca di avere
una e-mail
919)
*Morale nº 3: Anche se non hai una e-mail ma lavori tanto puoi
diventare miliardario
920)
*Morale nº 4: Se hai ricevuto questa storia via e-mail hai più possibilità di diventare uomo delle pulizie che miliardario
921)
Un distinto signore aveva un grande problema: aveva il cazzo
lungo più di un metro. Tutto ciò gli comportava seri problemi,
soprattutto nei momenti “topici”. Non potendo più sopportare il
peso del suo fardello decise di ricorrere alla chirurgia. Giunto in
sala operatoria già addormentato, un dottore esclamò: “Ma quanto lo dobbiamo accorciare!?” “Porco Giuda! non glielo abbiamo
chiesto!!!” Decidono così di chiamare un’infermiera per un “consiglio” sulle dimensioni. Giunta in sala, l’infermiera squadra il
paziente ed esclama: “Ma non si potrebbero allungare le gambe?”
922)
Un elefante di passaggio distrugge un formicaio, le formiche gli
balzano addosso incazzate, ma lui se le scrolla di dosso con facilità e solo una rimane attaccata ad un suo orecchio; dalle altre cadute si alza una voce: “Finiscilo!!!”
923)
Un elefante scappa dallo zoo e si ferma nel giardino di un’anziana
signora. La vecchietta guarda dalla finestra e, non avendo mai visto un animale di quel genere, chiama la polizia. “Aiuto! Un animale enorme è nel mio giardino e raccoglie i cavoli con la coda”. Il
poliziotto le chiede: “Che cosa fa con i cavoli?”. La vecchietta
guarda di nuovo alla finestra e dice al poliziotto: “Se glielo dicessi
non ci crederebbe”.
924)
Un elicottero dei carabinieri precipita e muoiono due carabinieri.
Viene recuperata la scatola nera da cui risulta che le ultime parole sono state: “Appuntato, lo vogliamo spegnere questo ventilatore, che qui fa troppo vento!”.
925)
Un elicottero è precipitato su un cimitero. I primi ad accorrere
sono stati i carabinieri che hanno già recuperato i corpi di 300
vittime.
122
926)
Un enorme toro nero, una montagna di carne e muscoli possenti,
pascola placido in un verde e deserto prato di montagna. Ad un
certo punto coglie uno strano movimento, laggiù in fondo al pascolo: un piccolo puntino bianco che si muove a balzelli nella sua
direzione. Il toro, vagamente incuriosito, segue il puntino con lo
sguardo, senza peraltro riuscire a distinguerne la natura: sembra
come una palletta di pelo bianco, che, saltello dopo saltello, punta dritto verso di lui. Piano piano la palletta si avvicina, finché,
ormai giunta a pochi passi, il toro non s’accorge che si tratta di
un graziosissimo coniglietto bianco. L’animaletto compie gli ultimi balzelli e si ferma di fronte al toro. “Ans, ans…cristo che corsa… ans..ehi cazzone! fatti da parte che ho fretta! ans..” grida il
coniglietto con la sua vocina chioccia. Il toro lo osserva ruminando, impassibile. “Ehi, grosso idiota! Non mi hai sentito?? Ti ho
detto di lasciarmi passare, se non vuoi che ti prenda a calci nel
culo
fin
giù
a
valle!”
Il toro continua a ruminare, senza fare una piega. “Ma che hai, le
orecchie piene di merda? Se non ti sposti entro dieci secondi,
quant’è vero che mi chiamo Poldino, giuro che ti rompo il culo e
non smetterò nemmeno quando mi chiederai pietà in ginocchio,
capito
frocione?
Allora…pronto?
E unooo… dueeeee…
treeee…quattrooo….” Emettendo uno sbuffo di noia, il toro si gira
su se stesso, alza la coda, seppellisce il coniglietto sotto una
montagna di merda e se ne va, placido e tranquillo. Passano i
minuti, le prime mosche cominciano a banchettare sulla piramide di escrementi, quando una zampetta emerge dalla cima, poi la
seconda, infine spunta la testa del coniglietto, tutta imbrattata di
merda. L’animaletto si pulisce gli occhietti, si guarda intorno e,
scorto il toro all’orizzonte, grida: A-HA! TI SEI CAGATO SOTTO,
EH??
927)
Un esperto di statistiche famoso in passato perché terrorizzato
dagli attentati ai treni sale tranquillo su un vagone con la valigia
in mano. “Ma come?” Lo ferma un amico. “Tu non avevi sempre
paura di una bomba?” “Un tempo, ora mi son fatto un po’ di conti. C’è una probabilità su un milione che ci sia una bomba su un
treno. C’è invece solo una probabilità su un milione di milioni che
su un treno ce ne siano due, e allora giro sempre con la mia!”
928)
Un esploratore viene catturato dai selvaggi… Gli si avvicina il
primo.. Io sono Bingo e nel culo te lo spingo… Il secondo negraccio… Io sono Bango e nel culo te lo stango… Il terzo. Io sono
Bongo e nel culo te lo pongo… L’esploratore… Io sono Ernesto…per favore FATE PRESTO !
123
929)
Un falsificatore di banconote, napoletano, decide di aumentare la
sua produzione; abbandonare cioè le banconote da 5000 lire e da
10.000 lire per produrne da 20.000 lire. La prima matrice è già
perfetta tuttavia, colto da un briciolo di onestà, pensa: “No,
20.000 è troppo… pensa a quel povero disgraziato che vado ad
imbrogliare… e poi a Napoli è tutta brava gente, onesta… no… farò delle banconote da…18.000 lire!” Crea la prima banconota e va
da tabaccaio.. “Buon giorno, per cortesia potrebbe cambiarmi
questa banconota da 18.000 lire?” Il tabaccaio lo guarda un attimo silenzioso e gli risponde: “Certamente, ma come vuole che
gliela cambio? In tre da 6.000 o due da 9.000?!”
930)
Un farmacista genovese vende per errore della stricnina al posto
dell’Aspirina e richiama subito l’acquirente per telefono che gli
chiede: “E c’è differenza?”. E il farmacista: “Certo, ci sono 2000 lire di differenza!”
931)
Un finocchio e un negro iniziano a giocare a nascondino. Il finocchio: “Se mi trovi, me lo metti nel culo! ……, se non mi trovi…,
sono nell’armadio!”
932)
Un fungo fa ad una funga : “Spogliati, spogliati !!” E lei: “Porcino
!!!”
933)
Un gay entra in un bagno e vede un negro superdotato con un
membro di oltre 30 cm … troppo felice per la visione cerca di
convincere l’uomo ad infilarglielo nel sedere. “Nooo a me non
piacciono i gay … guarda solo perché sei tu te lo metto solo se me
lo paghi 50000 lire a centimetro.”, Il gay guarda il portafoglio e
esordisce “Vabbè allora mettimene dentro 16 cm … “. Il negro si
mette con le spalle alla porta del bagno e comincia ad infilare …
ad un tratto un uomo apre la porta del bagno spingendo il negro
contro il gay e quest’ultimo riempito fino in fondo … con gli occhi
spalancati al massimo: “Siiiii è così che voglio morire pieno di debitiiiiiiii”
934)
Un genovese all’amico: “Hai 100mila da prestarmi?” “No, qui
no….” “E a casa?” “Oh, tutti bene grazie!”
935)
Un genovese torna a casa presto dal lavoro. Davanti casa trova
parcheggiato il furgoncino di un idraulico. Alzando lo sguardo al
cielo: – “Ti prego Signore, fa che sia il suo amante!!!”
936)
Un giorno Pierino torna a casa e chiede alla mamma: “Mamma, il
nonno è un meccanico?”. La mamma perplessa per la domanda
124
risponde: “Certo che no!”. E Pierino ribatte: “E allora cosa ci fa
sotto l’autobus?”.
937)
Un giovane medico viene assegnato all’ambulatorio di un paesino
di campagna . La prima notte di lavoro viene chiamato d’urgenza
per un parto. Entra nella stanza tremolante, osserva la madre e
nota che il feto si presenta male e decide di usare un forcipe. Ma
a causa dei forti tremori della mano, colpisce in testa la madre,
con il ferro che gli sfugge di mano, uccidendola. Il medico, disperato per il guaio combinato, afferra il neonato per la testa e lo tira
così forte che il bebè vola attraverso la stanza e colpisce il padre
che stava prendendo una boccata d’aria alla finestra. Padre e figlio cadono giù e muoiono. Il medico, dopo aver raccontato il fatto
alla moglie, decide allora di cambiare paese e apre un nuovo ambulatorio in una città molto lontana dalla prima. Nuovamente,
viene chiamato d’urgenza per un parto. Dopo qualche ora torna a
casa e la moglie, angosciata, gli chiede: “Allora, come è andata?”
“Non troppo male : questa volta ho salvato almeno il padre!”
938)
Un giornalista televisivo sta intervistando una donna di colore:
“Quanti figli ha, signora Smith?”. “Quindici figli maschi!” risponde la donna.” “Quindici maschi! – esclama l’intervistatore sorpreso.- E come si chiamano?” ”Jerry ” risponde la donna. “Jerry è
uno, ma come si chiamano gli altri?” vuole sapere l’uomo. ” Si
chiamano tutti Jerry.” ” E come fa a distinguerli?” La signora
Smith risponde: ” Li chiamo per cognome”.
939)
Un giorno Hitler decide di concedere una possibilità di sopravvivenza a tre ebrei e li porta sulle rive di un lago dicendo: “Chi riesce a passare a nuoto dall’altra parte sarà libero!”. Al primo vengono tagliate le gambe e il povero annega subito. Al secondo sono
tagliate le braccia e annega subito anche lui. Al terzo sono tagliate braccia e gambe ma incredibilmente riesce a passare a nuoto
sulla riva opposta. Increduli alcuni soldati gli dicono: “Sei libero,
ma come hai fatto?” “Eh, a me queste storie mi fanno girare le
palle!!!”
940)
Un giorno il figlio di un carabiniere, tornando dalla scuola (la
prima elementare) corre dal padre esultando: Papà, papà, ho preso il miglior voto della classe; la maestra mi ha dato ottimo! Ho
fatto le ‘i’ più diritte della classe!” e il padre: “Bravo, bravo! Non
per niente sei figlio di carabiniere!”. Il giorno successivo il figlio ritorna ancora più contento e, come al solito, corre dal padre: “Papà, papà, ho preso il miglior voto della classe; la maestra mi ha
dato ottimo! Ho fatto le ‘o’ più tonde della classe!” e il padre:
“Bravo, bravo! Non per niente sei figlio di carabiniere!”.
125
L’indomani il figlio torna raggiante e corre dal padre: “Papà, papà,
oggi la maestra ha fatto fare a tutti i maschietti un gioco strano!”
“Che gioco?” “Ci siamo messi tutti in fila e abbiamo visto chi aveva il pisello più lungo. Papà, papà, ho vinto io perché sono figlio
di carabiniere?” e il padre: “No, perché hai ventotto anni!”.
941)
Un giorno a scuola la maestra chiama fuori Pierino e gli dice:
“Oggi Pierino interrogazione su Anatomia. Elencami le parti doppie del corpo umano.” E Pierino risponde: “Abbiamo due braccia”.
”Bravo, Pierino”. ”Due gambe.” “Bravo, Pierino” “Due occhi.” “Bene, Pierino”. “Due orecchie.” “Bravo”. “E due UCCELLI???!!!” A
questo punto la maestra stupita chiede: “Ma come Pierino”. “Si,
mio papà ha due UCCELLI.” “Impossibile, ma sei sicuro?”. “Si, ne
ha uno piccolo e brutto per fare la pipì e ne ha uno lungo e duro
per lavare i denti a mia madre.”
942)
Un IBM Pentium sta facendo la corte ad un Motorola Macintosh:
“Che programma hai per stasera?”.
943)
Un ingegnere meccanico, uno elettronico ed uno informatico
stanno viaggiando su una vecchia Cinquecento. Ad un certo punto la vettura si ferma, e non ne vuole più sapere di ripartire. Allora l’ingegnere meccanico si rivolge agli altri e dice: “Secondo me,
questo è un problema di bielle o di pistoni”; l’ingegnere elettronico ribatte: “No, no, per me si tratta delle puntine o dello spinterogeno”; e l’ingegnere informatico: “E se provassimo tutti ad uscire
dalla macchina ed a rientrare?”
944)
Un inglese, un irlandese e un francese, dopo un naufragio, hanno
trovato scampo su un isola deserta. Ormai sono lì da venti anni,
quando uno di loro trova una bottiglia dalla quale appare un genio che offre a ciascuno la possibilità di esprimere un desiderio.
L’inglese dice che vorrebbe tornare in Inghilterra. Il suo desiderio
viene esaudito e questi scompare. Il francese sceglie Parigi. Anche
il suo desiderio viene esaudito ed egli scompare. L’irlandese ci
pensa un po’ e poi dice al genio: “Mi sento solo, vorrei che tornassero i miei due compagni”.
945)
Un killer professionista interroga un killer novellino: “Quanto fa
due
più
due?”
“Quattro!”
“E sei più sei?” “Dodici!” “E sette per sette?” “Quarantanove!!” A
questo punto il killer tira fuori la pistola: “BANG !” e lo uccide! Il
socio allora gli chiede: “Perché lo hai ucciso?” “Perché sapeva
troppe cose!!!”
126
946)
Un leone vuole provare, come sempre, il suo indiscusso dominio
nella giungla. Vede una tigre e chiede: “Chi è il re?” “Tu certamente!” Risponde la tigre. Incontra poi un elefante e gli rivolge la
stessa domanda. L’elefante, senza rispondere, solleva il leone con
la proboscide, lo fa girare e infine lo scaglia contro un albero. Il
leone si alza furente: “Se non sai la risposta, non è una buona
ragione per essere così nervoso.”
947)
Un maniaco porta un bambino nel bosco. Ad un certo punto il
bambino dice: “Ho tanta paura del bosco!” Allora il maniaco risponde: “Pensa quanta ne ho io che devo tornare da solo!”
948)
Un maresciallo dei carabinieri chiede all’appuntato: “Eccoti due
banconote da 5000 lire e comprami le sigarette e i giornali”. Poco
dopo l’appuntato ritorna: “Mi scusi, ma non mi ha detto quali sono le 5000 lire per le sigarette e quelle per i giornali!”.
949)
Un maresciallo manda l’appuntato a comprare un francobollo da
800 lire. Arrivato allo sportello, l’appuntato si accorge che il maresciallo non gli ha dato i soldi (!). -Vabbè – pensa – è sempre stato gentile con me… ci penso io – . Così chiede all’impiegato: –
Vorrei un francobollo da 800, ma per favore tolga il prezzo che è
per un regalo!
950)
Un marito rientra a casa a notte fonda dopo una lunga riunione
di lavoro e trova la moglie in salotto completamente nuda. “Cara,
cosa fai nuda in salotto?” Chiede lui sorpreso. E lei: “Ma tesoro,
lo sai che non ho vestiti decenti!” Allora lui la prende per un
braccio e la porta in camera da letto, apre l’armadio e fa: “Ma no,
guarda, ne hai uno rosso, uno verde, uno giallo, buonasera, uno
blu, uno nero….”
951)
Un marito torna dal lavoro, entra in camera e vede la moglie che
tromba con il giardiniere. Allora impugna un coltello e gli taglia il
pisello. Poi fa al maggiordomo: “Gustavo, un cerotto per lui e un
cavatappi per lei!”
952)
Un matto al caffè: “Avete del caffè freddo?”. Il barista: “Certo, signore”. “Allora, me ne scalda una tazzina?”.
953)
Un medico cura il paziente con l’ipnosi: Dica lentamente, con
convinzione: “Io guarirò, sono finalmente guarito” e guarirà! Il
malato obbedisce e si sente bene. Sono 30.000! Dice il medico. E
il paziente: Adagio lentamente, con convinzione dica: Io sono stato pagato, sono stato pagato….
127
954)
Un medico è chiamato una notte a casa di un contadino che gli
annuncia che la moglie sta per partorire nella stalla dove si sono
aperte le acque. Vanno nella stalla buia e il medico chiede al contadino una lampada. Il medico si avvicina alla donna e fa al contadino: “Sei il padre di un bel bambino, facciamo il brindisi! “No,
aspetta, due gemelli maschi, apri una bottiglia! Vedo un altro
bambino, facciamo una festa! ‘spetta ‘spetta, avvicina la lampada
che forse ne vedo un altro..” Il contadino al dottore : “Scusami ,
ma non sarà la luce che li attira?”
955)
Un mobiliere della Brianza un giorno va a Milano, entra in un bar
per bere qualcosa e vede una stupenda ragazza bionda. La guarda un po’ e poi cerca di attaccare bottone, ma la donzella è straniera e non comprende nulla di ciò che lui le sta dicendo. Allora il
brianzolo prende un tovagliolo e vi disegna sopra due persone che
stanno bevendo e lo mostra alla ragazza. Lei capisce e i due
prendono un drink assieme. Poi lui prende un altro tovagliolo e
disegna due persone che stanno mangiando e la ragazza capisce
e accetta di pranzare con lui. Finito di mangiare la ragazza, a sua
volta, prende un tovagliolo e vi disegna sopra un letto. Il brianzolo la guarda stupito, poi rivolto al cameriere che stava sparecchiando la tavola, dice: “Però queste straniere sono proprio sveglie… ha capito che faccio il mobiliere!”
956)
Un modesto operaio si era innamorato della figlia unica di un industriale. Aveva deciso di chiederla in sposa la padre. “Allora giovanotto lei vorrebbe sposare mia figlia. Mi dica che mestiere fa?”
“Io sono operaio.” “Bene io sono un democratico e il fatto che lei
sia operaio e io industriale non fa differenza, ma vede mia figlia è
abituata a un certo tenore di vita, e io non ammetterei che mia figlia passasse a una vita piuttosto modesta. Lei cosa guadagna al
mese?” “Diciamo un milione e mezzo.” “Ma giovanotto cosa vuol
sposare mia figlia con quello stipendio, ma ha idea di cosa mi fa
spendere con tutti i suoi vizi? Un milione e mezzo! Un milione e
mezzo mia figlia lo spende in un mese solo in carta igienica!
Guardi io non ce l’ho con lei anzi mi è simpatico, se riuscirà a
farsi una posizione le prometto che acconsentirò alle nozze tra lei
e mia figlia.” Il poverino esce dall’ufficio e incontra la sua sposa
mancata che gli chiede: “Allora cosa ha detto il mio papà? Possiamo sposarci?” “Ma va via cagona!!!”
957)
Un muratore cade dal primo piano di una casa in riparazione. La
gente accorre e qualcuno gli porge un bicchiere d’acqua. Il poveretto prende il bicchiere, lo guarda, e con una voce flebile: “Da
che piano bisogna cadere per avere un bicchiere di vino?”
128
958)
Un negro disperso in un’isola deserta e desertica trova in una caverna una lampada, la strofina ed ecco uscire il famoso Genio,
che dice: “Sono il Genio della lampada, grazie di avermi liberato,
chiedimi tre desideri e saranno esauditi!” Allora il negro rispose:
“Io vorrei queste tre cose: 1 diventare bianco; 2 avere tanta acqua, 3 vedere tante fighe.” … e venne trasformato in un bidè.
959)
Un orso è fuggito dal circo ed è in giro per la città. Dal domatore
ai poliziotti, tutti lo cercano. Un passante, interrogato, dichiara di
aver visto l’orso seguire una ragazza in una casa. In men che non
si dica, gli agenti si portano sul posto. In silenzio spingono la porta, fanno passare il domatore. A un certo punto sentono: E adesso che sono stata gentile con te, mi vuoi regalare la pelliccia?
960)
Un padre di famiglia [P], istriano, sta morendo. Ormai costretto a
letto, sentendo che le forze lo stanno abbandonando del tutto,
vuole attorno a se l’intera famiglia. Con voce fioca chiama
all’appello i componenti della famiglia… [” Maria, moglie adorata
e madre dei miei figli… non ti vedo… ci sei?” “Certo, caro, ci sono,
sono qui al tuo fianco….” “Giuseppe, mio primogenito… tu che
dovrai mandare avanti i campi… ci sei?” “Certo, padre, sono qui,
al vostro fianco…” “E la mia figliola, Sara, c’è…?” “Si, padre, sono
qui anch’io…” “E Carlo, il più piccolo…?” “Si, caro, c’è anche Carlo…” “Ma se siete tutti qua… perché cazzo c’è la luce accesa in
cucina!!???!”
961)
Un paio di settimane prima di Natale un miliardario e sua moglie
entrano in una galleria d’arte molto esclusiva e comperano cinque Van Gogh, tre Picasso, quindici Dalì ed una dozzina di Monet. Uscendo, il miliardario dice alla moglie: “Bene, con i biglietti
d’auguri siamo a posto. Adesso comperiamo i regali”.
962)
Un pappagallo parlante è solito fare scherzi telefonici. Un giorno
ordina 1000 kg di letame a nome del padrone. Scoperto l’autore
dello scherzo, il padrone rinchiude il pappagallo in una stanza
buia e gli inchioda le ali alla parete .Dopo un po’ il pappagallo si
abitua al buio della stanza e vede un crocifisso appeso al muro.
“Chi sei?” “Gesù Cristo!” “Da quanto tempo sei qui?” “Da quasi
2000 anni!” “Caspita! e quanto letame hai ordinato?”
963)
Un pescatore, in riva al fiume, pesca. Pesca per un’ora, due ore,
sei ore, un giorno intero. Il secondo giorno, dalla sponda opposta,
un tale si ferma e lo guarda pescare. E lo guarda per un’ora, due
ore, sei ore, un giorno. L’uomo pesca e il tale, seduto sulla riva
opposta, resta a guardarlo. Passano ancora un’ora, due ore, sei
ore, un altro giorno intero. Ad un certo punto, il terzo giorno, il
129
pescatore chiede all’uomo seduto sull’altra sponda: “Buon uomo,
perché non pesca anche lei?” e l’altro: “Ah, io non ho pazienza!”.
964)
Un piccolo cammello sta parlando col padre: “Babbo, come mai
noi abbiamo queste due gobbe sulla schiena?” E il padre: “Perché
noi siamo animali del deserto e le gobbe servono per contenere la
nostra riserva d’acqua.” Di nuovo il piccolo cammello: “Babbo e
perché abbiamo questo pelo?” E il padre risponde: “Perché siamo
animali del deserto e il pelo ci protegge dal sole e dalla sabbia.” Il
piccolo nuovamente: “Babbo, ma come mai abbiamo delle zampe
così esili, mentre i piedi sono così grossi?” E il padre: “Perché noi
siamo animali del deserto e non dobbiamo sprofondare nella sabbia.” Il cucciolo, ora un po’ accigliato: “Ho capito babbo, ma allora, se è vero che siamo ANIMALI DEL DESERTO, che cavolo ci
facciamo allo zoo di Pistoia?”
965)
Un pittore entra nel suo studio ove trova la sua segretaria allarmata: “Pina che ti è successo?” “Devo darle due notizie, una buona ed una cattiva” “Qual è quella buona?” “E’ venuto un signore,
mi ha chiesto se i suoi quadri sarebbero aumentati di valore dopo
la sua morte, gli ho risposto affermativamente e lui li ha comprati
tutti.” “Benone! E la cattiva?” “L’acquirente era il suo medico.”
966)
Un polacco e un italiano stanno guardando il notiziario alla televisione: sullo schermo compaiono le drammatiche immagini di
una donna che si vuole suicidare gettandosi da un tetto. Il polacco dice all’italiano: “Scommetto 100 dollari che non salta”.
L’italiano ribatte: “Scommetto 100 dollari che lo fa”. Qualche minuto dopo la donna salta. Il polacco dà i 100 dollari all’italiano,
ma questi non li accetta: “Tieni i soldi, avevo già visto il notiziario
delle 6, e sapevo che la donna si sarebbe buttata”. Il polacco ribatte. “Anch’io ho visto il notiziario delle 6, ma non credevo che
avrebbe avuto il coraggio di saltare un’altra volta”.
967)
Un preservativo si guarda allo specchio e dice: “Che cazzo mi
metto oggi?”
968)
Un prete veneto, decide di imparare a giocare a Golf e quindi si
reca sul tee con una suora che gli faccia da caddy. Si mette in
posizione… tira, manca la pallina ed esplode in un esclamazione:
“Casso gho sbaia.” La suora a questo punto riguarisce il curato:
“Padre, ma proprio lei non dovrebbe usare certe espressioni!” Il
prete si scusa e si accinge a un altro tiro, altro sbaglio e nuova
imprecazione: “Casso gho sbaia.” La suora riprende nuovamente
il curato e questo si riscusa, terzo e nuovo errore: “Ma Casso gho
sbaia.” Nuovo rimprovero della suora, il prete a questo punto
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esclama con gli occhi rivolti al cielo: “Dio ti chiedo se lo facessi
ancora di fulminarmi sul posto. Grazie!” A questo punto nuovo tiro nuovo errore e la solita imprecazione da parte del curato. Subito dopo un fulmine squarcia le nubi e colpisce la suora, dalle
nubi spunta il volto di Dio che guarda e quindi esclama: “CASSO
GHO SBAIA!!!”
969)
Un ragazzino di undici anni va dal padre e gli dice: “Papà! Papà!
Ho avuto la mia prima esperienza sessuale!” “Bravo il mio ometto!” risponde il padre “E a quando la seconda?” e il figlio: “Non so,
penso non appena mi passerà il bruciore al culo!”
970)
Un ragazzino racconta ad un amico della sua famiglia: ” Il mio bisnonno ha combattuto contro Napoleone, mio nonno ha combattuto contro gli inglesi, mio padre ha combattuto contro gli americani e mio zio contro gli argentini”. L’amico commenta: ” Sembra
proprio che la tua famiglia non riesca ad andare d’accordo con
nessuno”.
971)
Un ragazzino si ammala e la mamma chiama il medico. Quando
questi arriva, entra nella stanza del ragazzo e ne esce dopo poco
tempo chiedendo un cacciavite. Quindi rientra nella stanza per
poi uscirne pochi minuti dopo chiedendo un martello. La madre,
molto apprensiva, gli dà il martello e il medico entra di nuovo nella cameretta. Dopo un po’ esce per la terza volta e chiede una sega. La madre, sempre più preoccupata, gli dà la sega e scoppia a
piangere: “Che cosa ha che non va il mio bambino?”. “Non lo so
proprio, signora – risponde il dottore, – non sono ancora riuscito
ad aprire la mia valigetta.”
972)
Un ragazzino va dalla mamma e le chiede: “Mamma, Dio usa il
bagno?” “No, caro risponde la mamma, ma perché mi fai una
domanda del genere?” “Perché tutte le mattine sento il papà che
bussa alla porta del bagno e dice: ‘ Mio Dio, sei ancora dentro?’ ”
Risponde il bambino.
973)
Un ragazzo entra in un bar e dice: “Ho una nuova barzelletta di
raccontare sui carabinieri”. Un uomo, seduto ad un tavolo, dice:
“Guarda ragazzo, io sono un carabiniere. E vedi il mio amico là?
Anche lui è un carabiniere. E quel uomo grosso seduto al tavolo è
un carabiniere. Sei sicuro che vuoi raccontare questa barzelletta?”. Il ragazzo pensa un po’ e dice: “No. Non ho voglia di raccontarla tre volte”.
974)
Un ragazzo entra in un bar e ordina tre bicchieri di whisky. Mentre sorseggia il primo inizia una conversazione con il barista e nel
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frattempo finisce anche gli altri due. Questo succede per diversi
giorni, finché il barista, ormai in confidenza, dice: – Se vuoi ti
posso mettere i tre whisky in un unico bicchiere… Ma il ragazzo
risponde: – No, grazie. Preferisco così. Vedi, sono attaccato ai
miei due fratelli che sono rimasti in Irlanda, a tal punto che
prendo sempre tre bicchieri di whisky: gli altri due sono per loro
e me li fanno sentire vicini… come se stessimo bevendo qualcosa
insieme. Il barista capisce e continua a servire i tre bicchieri come richiesto dal ragazzo. La cosa continua per diversi mesi fino a
quando il ragazzo entra nel bar ed ordina due bicchieri di whisky.
Il barista, preoccupato, pensa che sia successo qualcosa ad uno
dei suoi fratelli. Allora si fa coraggio e chiede: – E’ tutto a posto? –
Perché? – risponde il ragazzo. – Beh, per tutti questi mesi hai ordinato tre bicchieri di whisky: uno per te e due per i tuoi fratelli.
Ora ne hai ordinati 2. E’ forse successo qualcosa ad uno dei tuoi
fratelli? – No, – risponde il ragazzo – i miei fratelli stanno benissimo. E’ solo che ho promesso a mia moglie che avrei smesso di
bere…
975)
Un ragazzo in motorino si ferma sotto le finestre di un palazzo e
rivolto verso l’alto, comincia a gridare: “Pippoooo!!! Pippooooo!!!
Pippoooooooooo!!!!”
E da una finestra si sente rispondere:
“Guarda che pippo pure io, ma mica faccio tutto sto’ casino!”
976)
Un ragazzo inesperto non ha ancora avuto incontri con il gentil
sesso. Per rompere il ghiaccio, alcuni amici buontemponi gli consigliano una battona sul viale del tramonto in uno dei parchi cittadini; – Per darti un’aria vissuta – consigliano gli amici- ti avvicini alla tipa e gli dirai “Hey pupa, andiamo a fare un 69?” e vedrai l’effetto… Detto fatto, il ragazzo va, dubbioso su cosa possa
essere un “69”, procede alla contrattazione e viene accompagnato
in un albergo malfamato situato nelle vicinanze. Dopo pochi secondi i 2 sono “in posizione”. Lei inizia a lavorare ma dopo qualche istante esplode con una scorreggia bestiale sulla faccia del
povero ragazzo. Questi, interdetto non capisce più nulla dalla
puzza ma procede imperterrito. Passano alcuni secondi ed
un’altra flatulenza, ancora più pestilenziale della prima, colpisce
il malcapitato. Ormai il povero ha le lacrime agli occhi… Quando
la battona esplode con la terza scorreggia il ragazzo inesperto si
toglie, la butta giù dal letto infuriato e gli dice: “Brutta troia, gli
altri 66 valli a fare con un altro, capito?!??”
977)
Un russo chiese al Presidente il permesso di lasciare la Russia ed
emigrare in Italia. Tra il Presidente e l’uomo si intraprese un dialogo: Perché vuoi emigrare, non ti piace il lavoro?: Non mi posso
lamentare……: Forse la moglie?: Non mi posso lamentare……: La
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casa?: Non mi posso lamentare……: E perché vuoi andare in Italia allora?????????: Perché lì mi potrò lamentare!
978)
Un sessuologo riceve una lettera da una paziente: “Carissimo
Dottore, ho un gravissimo problema con mio marito, non riesce a
stare più di 10 minuti senza fare l’amore, a volte basta che mi
chino un attimino che lui subito mi strappa le mutandine e comincia a farlo… cosa posso fare? firmato: Una donna disperata
PS: Mi scusi per la scrittura tremolante…”
979)
Un signore cade dal settimo piano. Si sfracella. La gente accorre.
Uno dei presenti fa notare che la vittima è completamente senza
capelli. Dopo alcuni attimi, dall’alto scende la capigliatura
dell’uomo. Logico: il signore usava una lozione che ritardava la
caduta dei capelli!
980)
Un signore dalla sua stanza di albergo chiama il centralino e
chiede: “Scusi, mi può chiamare Francoforte?”. “FRANCOOOOO!!!”.
981)
Un signore di mezza età ha dei grossi problemi con il peso forma,
ci prova, ci prova, ma non riesce in nessun modo a buttar via
quei chiletti di troppo. Così, un giorno, leggendo il giornale trova
l’annuncio che fa per lui: Dieta immediata, risultato garantito,
segue indirizzo. Si reca perciò immediatamente sul posto. Lo accoglie un gentile commesso che gli chiede quanti chili vorrebbe
perdere. Visto che i chili proprio non gli mancano, il signore risponde: “Cinque chili tanto per cominciare, voglio vedere se il vostro metodo è valido…” “Certo che è valido, vedrà, dunque, cinque chili… fanno 500.000 lire.” Il signore paga. “Giù per le scale,
la prima porta a sinistra.” Il signore scende lentamente le scale
ed apre la porta. Si ritrova in una stanza completamente buia.
Via via che i suoi occhi si abituano all’oscurità, intravede una
stupenda brunetta, completamente nuda, con al collo un cartello
recante la scritta: ‘Se mi prendi…. puoi fare l’amore con me’.
L’arzillo signore, sebbene alquanto obeso, inizia a correre dietro
alla sua ninfa, e corre e suda, e smania, ma la brunetta è messa
bene anche atleticamente, e quando il signore è lì lì a portata di
seno, swiiiish, la brunetta sguscia via dalla porta di servizio. Non
c’è bisogno di dire che i 5 chili sono stati smaltiti… Così il signore
ritorna dal commesso… “Allora? Soddisfatto?” (Con uno strano
sorriso) “Sicuro, ma voglio di più, voglio perdere altri 10 chili.”
“Come vuole.. Fanno 1.000.000 lire.” Il signore paga di nuovo.
“Giù per le scale, la porta a destra.” Il signore si precipita giù per
le scale ed entra nella stanza. Anche stavolta si ritrova al buio.
Appena riesce a vedere qualcosa, incontra lo sguardo di una sta-
133
tuaria biondina, con appeso al collo il cartello: ‘Se mi prendi….
puoi fare l’amore con me’. E giù a perdifiato, corri, corri, suda,
smania, salta qui, salta lì, niente, anche la biondina corre come
un cerbiatto ed il signore, che ormai aveva le mani a portata di
natica, se la vede sfuggire dalla porticina malefica. Di nuovo su
dal commesso. “Metodo stupendo, funziona a meraviglia. Ma ora
basta, voglio perdere 25 chili, non ne posso più.” “E’ sicuro di
quello che fa?” (Con un ghigno sul viso) “Più che certo, ecco i due
milioni e mezzo, dove devo andare?” “La porta di mezzo, giù per le
scale.” A questo punto il signore ha le ali ai piedi, sente che ce la
può fare, entra nella stanza designata. Tutto buio, come al solito.
Appena i suoi occhi si abituano all’oscurità, intravede un enorme
gorilla, con appeso al collo un cartello con su scritto: ‘Se ti prendo t’inculo!!’.
982)
Un signore è molto preso a spargere polvere su tutta la strada,
quando un poliziotto passa di lì, lo nota e chiede: “Che cosa sta
facendo?” L’uomo risponde: “Sto spargendo veleno per elefanti
per liberarmi di tutti questi elefanti.” Il poliziotto è molto stupito
ed osserva: “Ma non ci sono elefanti da queste parti.” “Lo so, – risponde l’uomo.- Il veleno sta funzionando vero?
983)
Un signore entra in un caffè…SPLASH.
984)
Un signore in là negli anni sposa una ragazza molto giovane e,
quando va a letto la prima volta con la sua sposina, le chiede: “La
mamma ti ha detto cosa fare la prima notte di nozze?”. “Si – risponde la ragazza baciandolo, – tutto.” “Meno male – dice l’uomo
spegnendo la luce, – perché io non mi ricordo più niente.”
985)
Un signore milanese lavora a Trapani e in uno dei suoi viaggi verso il luogo di lavoro è protagonista di una singolare avventura.
Mentre sta viaggiando per una solitaria strada di campagna vede
un tipo coi baffi che gli fa segno di fermarsi. Si ferma ed il tipo gli
punta una pistola e gli dice: “Spogliati!” Il signore esegue, poi il
losco tipo continua: “Ora fatti una sega !!!” Nonostante tutti i tentativi di resistenza, alla fine, sotto la minaccia del piombo il signore esegue ciò che gli viene ordinato. “Adesso te ne devi fare
un’altra !!!” Sempre sotto la minaccia dell’arma il signore non può
fare a meno di ubbidire. La scena si ripete molte volte finché il
povero milanese è ridotto in uno stato pietoso. A quel punto il Siciliano si gira verso un cespuglio e grida: “Cammèla, Cammèla,
vieni che il signore ti accompagna a Trapani !!!”
986)
Un signore si trova per caso in un paese che non conosce ed ha
la necessità di acquistare un francobollo; vede una signora
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dall’altra parte della strada e le chiede se lì vicino c’è un tabaccaio. La signora “Guardi ce n’è uno alla fine di questa via a circa
50 metri ma, non ci vada. E’ meglio fare circa un chilometro lungo quella salita ed andare dall’altro tabaccaio perché questo è
troppo pignolo e le fa perdere un sacco di tempo.. “Si grazie” fa
l’uomo “Buongiorno.” S’incammina in salita ma alle 11 di mattina, sotto il sole di luglio la camminata appare faticosa.. “Ma che
faccio!” pensa l’uomo “Sto a dar retta a quella donna quando qui
vicino ed in discesa per giunta, c’è il tabaccaio.. Andrò lì e basta!”
“Buon giorno..” “Buon giorno a lei signore ,in cosa posso servirla?” (Gentile ed efficiente il tabaccaio) pensa il nostro amico “Vorrei un francobollo..” Subito signore… ma… mi scusi.. è per una
lettera o per una cartolina?” (Giusta osservazione.. e poi parlano
di pignoleria!) “No, no è per una lettera!” “Molto bene e …senta…è
per una lettera d’affari o confidenziale?” “Ma cosa c’entra?”
C’entra, c’entra caro il mio signore! Non se l’abbia a male ma ci
tengo a soddisfare il cliente al meglio delle mie possibilità: è bene
scegliere il francobollo adatto.” “E’ per una lettera confidenziale..”
fa l’uomo un po’ seccato “OK …confidenziale ..dunque vediamo
cosa posso offrirle…” “Su me ne dia uno qualsias..” “No eh?! mi
lasci fare, mi lasci fare.. Vediamo.. confidenziale…….per un uomo
o per una donna?” “Ma insomma! Dai non ho molto tempo…” “Allora è per una donna? Si, deve essere per una donna…una donna
che certamente non vede da molto tempo e perciò è nervoso.. si
capisce.. si!..” “No senta si faccia gli affari suoi…” “Va bene concludiamo, potrei darle questo, ecco qua.” “Bene grazie” e fa per
prendere il francobollo “Alt!” fa il tabaccaio, ritraendo il francobollo “mi scusi…abbia pazienza… è un amore giovane o datato?”
“Bastaaa, non le riguardaaa! Esigo il francobollo!” “Va bene. va
bene….è per l’Italia o per l’estero?” “(Qui ha ragione, il maledetto)..uhm.. è per l’Italia.” “Ah bè allora abbiamo una grande scelta
di raffigurazioni artistiche.. ad esempio le proporrei questo oppure meglio dividere il prezzo di un francobollo in tre diversi, magari
scegliendo tre colori diversi, che so, uno rosa, l’altro azzurro, infine..” “Stia zitto, non ne posso più, bastaaaaa!!” L’uomo è ormai
imbestialito e sta per saltare addosso al tabaccaio quando entra
un signore sulla quarantina d’anni con in braccio un water ed
una faccia stralunata. Si avvicina al bancone e su questo, deposita pesantemente quanto aveva in braccio e fa, rivolto al tabaccaio: “ECCO QUA! QUESTO E’ IL CESSO, IL CULO ME L’HA’ GIA’
VISTO PRIMA… ADESSO MI DIA LA CARTA IGIENICAAA!!!…….”
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Un signore va dal medico dopo avere subito un’operazione nella
quale gli è sta amputata una gamba. Dopo la visita, chiede al dottore come va e il medico gli risponde: “Ho delle buone notizie e
delle cattive notizie”. “Mi dia prima le cattive notizie” dice il pa-
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ziente. “Bene – dice il dottore molto seriamente, – temo che le abbiano tagliato la gamba sbagliata!” “E quali sono le buone notizie?” urla il paziente. “L’altra gamba sta migliorando” risponde il
medico sorridendo.
988)
Un signore va dal medico e gli dice: “Dottore, dottore, mi sento la
lingua spessa come un mazzo di carte. Cosa posso fare?”. Il dottore risponde: “Vada alla finestra e la tiri fuori”. “Servirà a qualcosa?” chiede il paziente. “No – risponde il medico, – ma io non
sopporto l’uomo che abita di fronte”.
989)
Un sub uscendo dal mare fa alla moglie: “Questo non mi era mai
capitato.” “Cosa caro?” “Sott’acqua ho trovato un polacco che mi
voleva lavare il vetro della maschera.”
990)
Un tale entra in farmacia e chiede un pacchetto di preservativi.
Non appena li ha pagati, guarda in faccia il farmacista e scoppia
a ridere, poi esce e se ne va. Il giorno dopo, la stessa cosa, con
l’uomo che esce dalla farmacia in preda a delle crisi di riso. Questo succede per un altro paio di giorni fino a che il farmacista
chiede al suo assistente di seguirlo per vedere cosa fa. Ed infatti,
il giorno successivo il cliente torna, compra i preservativi, paga ed
esce sbellicandosi dalle risate. L’assistente del farmacista lo segue e torna dopo circa mezz’ora. Il farmacista incuriosito: “Allora… sei riuscito a seguirlo senza farti notare?” “Si!” “E dove è andato?” “A casa tua…”
991)
Un tale entra in farmacia. “Vorrei del cianuro.” “Ha una ricetta?”
“No, ma ho qui la foto di mia moglie.”
992)
Un tale incontra un amico sposato da poco. Allora? Tutto bene?
Tu e Luisa siete finalmente sposati e felici, immagino. Certo! Risponde l’altro a mezza voce. Luisa è felice e io sono sposato.
993)
Un tale, un sabato gioca la schedina. Niente di strano fin qui. Solo che domenica scopre di aver fatto un 13 e quattro 12, per un
totale di 800 milioni. Allora che fa? Gioca al lotto… ZAC! Un terno
secco. Vista l’ondata di culo, si precipita al casinò di Saint Vincent… e lo sbanca!!! “E’ chiaro che sono in fase super fortunata…
qualunque cosa desidero la fortuna me la concede.” In effetti va
all’edicola, compra un gratta-e-vinci… e si gratta 9 fontane (o
quel che c’è) e vince altri 100 milioni… “Beh, tutti sti soldi… mi
piacerebbe vincere un viaggio, ad esempio nell’India misteriosa…”
Manco a dirlo, compra un giornale di turismo e vince un bel viaggio in India. Contentissimo, va in India… “Beh, certo che conoscere una donna Indiana… queste donne così misteriose…” Man-
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co a dirlo, una bella donna indiana lo saluta, parlano un po’ e
(guarda caso) vanno a finire a letto. “Ah, le donne indiane, sono
fantastiche… però, quel cerchiolino che hanno sulla fronte…
chissà cosa c’è sotto!” Approfittando del fatto che la donna dorme, lentamente, con un’unghia prova a grattare via il cerchiolino… Una scritta: “HAI VINTO UNA FIAT TIPO”.
994)
Un tasso chiede ad un altro tasso: “Ma tu le paghi le tasse ?” E
l’altro: “No, me le faccio gratis.”
995)
Un texano borioso è su un autobus di Londra. Passando vicino
alla Torre di Londra commenta ad alta voce : “In Texas possiamo
erigere un edifico come quello in una settimana”. Alcuni minuti
dopo passano vicino alla Abbazia di Westminster e questi si vanta: “In Texas possiamo fare una chiesa come quella in due settimane”. Poco dopo, avvicinandosi a Buckingham Palace, il texano
chiede all’autista. Che cosa è quel palazzo laggiù? Non so – risponde l’autista, ieri non c’era.
996)
Un tipo va dal dottore e gli dice: “Dottore, dottore, ho la diarrea…” “Ha provato con il limone?” “Si, ma ogni volta che lo tolgo
ricomincia…”
997)
Un tizio che da alcuni giorni non riesce ad andare di corpo entra
in un gabinetto pubblico e si siede. Intanto dal gabinetto accanto
si sentono strani gemiti tipo: “IIIIhhhhhh, Iiiiiiih” Ad un certo
punto si sente un suono familiare tipo: “Plooofff”. Allora il tipo
stitico dice: “Oh però, beato lei!” “Beato lei un corno, mi è cascato
l’orologio nella tazza!”
998)
Un tizio è a tavola e intorno a lui sta ronzando un’ape che ad un
certo punto si posa sul tavolo e gli dice: “Ciao, io sono Tito”. Ogni
giorno quando il tizio è a tavola si presenta la solita ape che si
posa e gli dice: “Ciao, io sono Tito”. Morale della storia: l’ape Tito
vien mangiando.
999)
Un tizio è alla stazione, in attesa del treno per Domodossola. In
anticipo di venti minuti non sa cosa fare e, per ingannare il tempo, sale su una bilancia parlante. Mette le 500 lire e la bilancia: ”
Tu sei alto un metro e settanta, pesi 65 chili, sei leggermente sotto peso e stai aspettando il treno per Domodossola.” ” Il treno per
Domodossola? Ma come farà questa bilancia a sapere che sto
aspettando il treno per Domodossola?” Dopo un momento di
sconcerto pensa di aver avuto una allucinazione. Sta per andare
verso il binario quando la curiosità ha il sopravvento: ” E se fosse
tutto vero?” Allora risale sulla bilancia, rimette una moneta da
137
500 lire e la bilancia: ” Tu sei alto un metro e settanta, pesi 65
chili, sei leggermente sotto peso e stai aspettando il treno per
Domodossola.” ” Ho capito! E’ tutto uno scherzo! Dov’è la telecamera? ” Ma nulla, non succede nulla. Deciso ad andare fino in
fondo, risale sulla bilancia ma non ha più monete, allora corre
dal giornalaio, si fa cambiare 1000 lire e ci riprova: ”Tu sei alto
un metro e settanta, pesi 65 chili, sei leggermente sotto peso e a
forza di fare il pirla hai perso il treno per Domodossola.”
1000) Un tizio entra da un macellaio e vede sulla parete principale alcuni prezzi: Cervello di avvocato: 30.000 lire al chilo; Cervello di
ministro: 50.000 al chilo; Cervello di carabiniere: 150.000 al chilo. Domanda allora al gestore: “Come mai il cervello di carabiniere costa così tanto?”. “Ma lei sa quanti carabinieri abbiamo dovuto uccidere per fare un chilo di cervello?”
1001) Un tizio esce dal pub dopo aver bevuto come una spugna … si
mette in macchina e per tornare a casa decide di prendere
l’autostrada per fare prima. Solo che a causa dell’ebrezza sbaglia
finendo nella corsia che va in senso contrario. Per rilassarsi accende la radio, guida zigzagando follemente quando ad un tratto
nella radio la musica si interrompe per dare posto ad un giornale
radio: “Attenzione … Attenzione … ansa dell’ultima ora: Un folle
sta percorrendo l’A32 contromano, creando panico tra tutti gli
automobilisti!” e l’ubriaco: “Siii … solo uno …. so duecento !!!”
1002) Un tizio rimorchia una ragazza in discoteca. Dopo aver ballato
vanno a casa di lei. Bevono qualcosa, si mettono sul divano, fanno un po’ di petting e decidono di fare sesso. Si dirigono in camera da letto e si spogliano. Dopo alcuni minuti che stanno scopando la ragazza comincia a ridere. Il ragazzo offeso le chiede: “Si
può sapere che cos’hai tanto da ridere?” “Il tuo organo. È leggermente piccolo…” “Lui ferito nell’orgoglio risponde: Beh… sai, non
è abituato a suonare in cattedrali così grandi…”
1003) Un tizio si arruola nella legione straniera, e viene spedito in una
caserma sperduta nel deserto, appena arrivato viene ricevuto dal
capitano. Il nuovo arruolato cerca donne, e un suo commilitone
gli consiglia di provare a metterlo dentro al buco nel barile che
sta nell’angolo. Il tizio prova e torna soddisfattissimo. Allora dice
al commilitone: “Che bello! Lo userò tutti i giorni!” “Eh, no! Tutti i
giorni tranne il mercoledì!” “Perché?” “Perché il mercoledì nel barile ci devi stare tu!!!”
1004) Un tizio sta viaggiando con la sua auto a 150 km all’ora.
All’improvviso vede un cartello con scritto: “Rallentare: 80 km”. –
138
E va bene… – pensa, e rallenta un po’. Dopo una trentina di km
ne trova un altro con scritto: “Rallentare: 50 km”. Allora, un po’
stizzito, solleva ancora un po’ il piede dall’acceleratore. Percorre
ancora una ventina di km e si trova davanti un altro cartello:
“Rallentare: 30 km”. – Che cosa!?… Va beh, rallento altrimenti mi
danno la multa…- dice tra sé. Le altre auto, nel frattempo, lo sorpassano a gran velocità e ad ogni sorpasso il nostro viene coperto
di insulti. Ma riesce a mantenere la calma. Dopo un po’ vede un
altro cartello: “Rallentare: 10km”. Il tizio, ormai all’esasperazione,
rallenta ancora e continua per la sua strada per circa un’ora, finché incontra l’ennesimo cartello, sul quale v’è scritto a caratteri
cubitali: “BENVENUTI A RALLENTARE”.
1005) Un tizio vede ad una fiera un cane che cammina sull’acqua e lo
compra. Torna a casa, chiama un suo amico e gli dice: “Adesso ti
faccio vedere cosa fa questo cane che ho comprato!”. Vanno al
fiume, il tizio butta un ramo in mezzo all’acqua e il cane camminando sul pelo dell’acqua va a prenderlo e lo riporta. L’amico però non sembra per niente impressionato e la scena si ripete alcune volte. Alla fine l’amico chiede: “Ma quanti anni ha quel cane?”
E il tizio: “Avrà tre anni…” “Allora non impara mai più a nuotare….”
1006) Un topolino incontra un amico: “Ciao Beppe, ammazza come ti
vedo deperito ma cosa ti è successo?” “Uffff… quella stronza a
momenti mi uccide, mannaggia quanto ho corso!” “Ancora problemi con la gatta del signor Rossi?” “Nooo peggio!” “La nuova
trappola del signor bianchi?” “Nooo peggio…. sono andato a letto
con la giraffa!” “E allora?” “Quella maledetta non faceva altro che
dirmi, baciami la bocca, leccami il culo, baciami la bocca, leccami
il culo….”
1007) Un tossicodipendente entra in un supermercato con una siringa
infetta in mano e comincia a minacciare la gente: “Fermi tutti! Se
non cacciate fuori tutti i soldi vi infetto con questa siringa usata,
sono malato di AIDS!”. La gente da’ soldi, orologi, collane etc. al
tossico. Ma ad un tratto compare un carabiniere che, sprezzante
del pericolo, affronta il tossico, gli afferra la siringa e lo ammanetta e infine restituisce il maltolto ai derubati. La gente acclama il
salvatore e gli chiede: “Ci dica: ma non si è reso conto che rischiava la vita? Quella siringa poteva essere infetta; poteva essere
contagiato dall’AIDS!”. Il carabiniere, ridendo divertito davanti a
tanta ingenuità, comincia a bucherellarsi per tutto il corpo con
l’ago infetto ed esclama: “AIDS? Figuriamoci! Io tanto uso il preservativo!”.
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1008) Un turista americano si reca in un ristorante napoletano … consuma una pizza gigante e la sua attenzione viene colpita da un
uomo che raccoglieva il pomodoro dalla pizza e lo metteva in una
scatoletta … “Perché conservare pezz di pomodoro in scatolett?” E
il napoletano: “Noi con i rifiuti delle pizze ci facciamo le conserva
e le spediamo poi in America” . L’americano ci rimane malissimo
ma poi chiede: “E voi napoletano cosa ci fare con condom’s… preservativi usati?” E il napoletano “Li buttiamo via logico no?” E
l’americano con un sorriso a 32 denti: “Noi invece ci facciamo i
chewing-gum e li spediamo in Italia”
1. I due più comuni elementi nell’universo sono l’idrogeno e la stupidità.
2. Era così cretino che cercava nella Bibbia l’indirizzo di un buon albergo in
Palestina. (Leo Longanesi)
3. Ho conosciuto un carabiniere così stupido, ma così stupido che, per lui,
anche un foglio di carta tagliato in due era un puzzle.
4. Il cervello deve essere una bevanda buona, perché’ molti ultimamente se
lo bevono!
5. La madre dei creduloni è sempre incinta. La madre dei furbi e’ sempre
incinta. I loro figli si frequentano!
6. Era così cretino che ogni volta che sbadigliava, il cervello cercava di fuggire. (Vito)
7. Aveva così poche idee che non le diceva a nessuno per paura di rimanere
senza. (Renzo Butazzi)
8. Un tizio scrive sul muro “IL PRESIDENTE E’ UN IMBECILLE”. Preso e
condannato a 20 anni … per aver rivelato un segreto di stato!
9. Boy-scout: bambini vestiti da cretini guidati da un cretino vestito da
bambino. (Pitigrilli)
10. Era così stupido che in fronte portava scritto “Torno subito”.
11. “Solo gli stupidi non hanno dubbi!”. “Ne sei sicuro?”. “Certo, non ho
dubbi!”. (Luciano De Crescenzo) (Georges Courteline)
12. Era così stupido che avrei voluto entrare nel suo cervello per provare
l’ebbrezza del vuoto assoluto! (I Trettre’)
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13. Per giocare a golf non è necessario essere stupidi, però aiuta molto.
(Bernard Shaw)
14. Passare per idiota agli occhi di un imbecille è una voluttà da fine gourmet. (Georges Courteline)
15. Aveva la mente così ristretta che poteva guardare dal buco della serratura con tutti e due gli occhi. (Mark Twain)
16. Le donne stupide sono la salvezza per quegli uomini che altrimenti non
avrebbero nessuna possibilità.
17. Una volta un muto molto saggio scrisse: “Io non parlo con gli idioti”.
(Max Strazzari)
18. Tua sorella è così cretina che crede che il telefono senza fili serva ai sordi.
19. Meglio tacere e dare l’impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio!
20. La paura di essere fregati è sintomo sicuro d’imbecillità.
21. L’imbecille legge i libri di storia sperando in un finale a sorpresa. (Franco Merafino)
22. Abitavo in un paese così piccolo che non avevamo neanche lo scemo del
villaggio. Dovevamo fare a turno. (Billy Holliday)
23. I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai. (Eros Drusiani)
24. Mio padre dice di stare lontano dalla droga perché’ rende cretini, io non
ne ho bisogno.
25. Mi astengo dal dire che è un cretino perché non vorrei passare per un
adulatore. (Dino Verde)
26. Ci saranno sempre degli eschimesi pronti a dettare le norme su come si
devono comportare gli abitanti del Congo durante la calura. (Stanislaw Lec)
27. Funzione propria del genio è fornire idee ai cretini vent’anni dopo. (Louis
Aragon)
28. La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore
ma senza significato alcuno. (William Shakespeare)
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29. L’imbecille cade sulla schiena e si sbuccia il naso. (Proverbio Yiddish)
30. Un uomo all’amico: “La mia donna è completamente stupida… Pensa
che non ha ancora smesso di prendere la pillola nonostante io mi sia fatto
sterilizzare da più di un anno…”.
31. Quello che al mondo ascolta più cretinate è probabilmente un quadro in
un museo. (Edmond e Jules de Goncourt)
32. Lo stupido è un idiota che ha fatto carriera.
33. Hai il cervello di un bambino di quattro anni, e scommetterei che è stato
anche contento di disfarsene. (Groucho Marx)
34. Il tatto è l’abilità di dire ad un uomo che ha una mente aperta quando
lui ha un buco in testa.
35. Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo
l’universo ho ancora dei dubbi. (Albert Einstein)
36. Non sono un idiota completo, alcune parti mancano. (I’m not a complete
idiot, some parts are missing).
37. Dio deve proprio amare gli stupidi: ne ha creati così tanti. (God must love stupid people, he made so many).
38. Ho fatto il test per l’IQ ed il risultato è stato negativo. (I took an IQ test
and the results were negative).
39. Quando il saggio indica la luna con il dito… lo stolto guarda il dito.
40. Non cambiava mai idea… anche perché’ non ne aveva nessuna!
41. Uno sciocco e il suo denaro condividono lo stesso materasso. (A fool and
his money share the same mattress).
42. I test d’intelligenza cui venne sottoposto diedero risultati sorprendenti:
messo davanti a un cubo di Rubik impiegò solo dieci secondi a inghiottirlo.
(Gino & Michele)
43. Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione. (James Russell
Lowell)
44. Agli esami gli sciocchi fanno spesso domande a cui i saggi non sanno rispondere. (Oscar Wilde)
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45. Se tutti gli imbecilli decidessero di dire tutto quello che pensano … beh,
ci sarebbe un SILENZIO TERRIBILE! (Groucho Marx)
46. In silenzio anche un idiota può sembrare una persona intelligente. Sfortunatamente gli idioti vogliono sempre parlare. (Eros Drusiani)
47. Cosa ottieni se dai un centesimo a Bill Clinton per i suoi pensieri? Il resto…
48. Perché’ Bill Clinton è la prova vivente della reincarnazione? Perché’ nessuno può diventare così stupido in una vita sola.
49. Al mondo non ci sono che due modi di fare carriera; o grazie alla propria
ingegnosità o grazie all’imbecillità altrui. (Jean de La Bruyère)
50. Anche la stupidità è bella, se perfetta. (Thomas Mann)
51. Uno stupido è uno stupido, due stupidi sono due stupidi. Diecimila stupidi sono una forza storica. (Leo Longanesi)
52. Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi. (Karl Kraus)
53. Uno sciocco trova sempre uno più sciocco che l’ammiri. (Nicolas Boileau)
54. Gli uomini hanno il dono della parola non per nascondere i pensieri ma
per nascondere il fatto che non li hanno. (Soren Kierkegaard)
55. L’uomo non fa quasi mai uso delle libertà che ha, come per esempio della libertà di pensiero; pretende invece come compenso la libertà di parola.
(Soren Kierkegaard).
56. Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione. (Cipolla)
57. La differenza tra il saggio e lo sciocco è che il saggio fa errori più gravi
perché’ nessuno affiderebbe decisioni importanti a uno sciocco.
58. Chiunque può eliminare un nemico idiota, ma bisogna essere artisti per
eliminare quelli svegli.
59. Un uomo, per quanto tu lo possa ritenere stupido, sarà pur sempre meno stupido di quanto tu lo creda. (Viazzi)
60. La grande e quasi unica consolazione di una donna è che una può fingersi più stupida di quanto è, e nessuno se ne meraviglia.
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61. Non sottovalutare mai il potere di una persona stupida in un vasto
gruppo. (George Carlin)
62. Di tanto in tanto, per puro caso, uno stupido deve aver ragione. (William
Cowper)
63. Il sogno della democrazia è di innalzare il proletariato al livello di stupidità che ha già raggiunto la borghesia. (Gustave Flaubert)
64. Qual è la differenza fra genio e stupidità? Il genio ha i suoi limiti. (Marie
Gemelli-Carroll)
65. Non esiste nessuna adeguata difesa, eccetto la stupidità, contro
l’impatto di una nuova idea. (P. W. Bridgman)
66. A trent’anni ha sposato una donna bella e un po’ sciocca. A cinquanta
vorrebbe tornare indietro e sceglierne una intelligente e bruttina. All’ ipotesi
di una donna bella e intelligente non aveva mai pensato.
67. Il tiro peggiore che la fortuna possa giocare ad un uomo di spirito è metterlo alle dipendenze di uno sciocco. (Giacomo Casanova)
68. Chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera
nell’errore. (Cicerone)
69. Non c’è nulla di così umiliante come vedere gli sciocchi riuscire nelle
imprese in cui noi siamo falliti. (Gustave Flaubert)
70. La passione fa sovente un pazzo dell’uomo più abile, e rende spesso abili i più sciocchi. (La Roche Foucauld)
71. Ci sono due razze di sciocchi: quelle che dubitano di niente e quelle che
dubitano di tutto. (Principe C.J. de Ligne)
72. I mariti delle donne che ci piacciono sono sempre degli imbecilli. (Georges Feydeau)
73. Sei così imbecille che se facessero le olimpiadi degli imbecilli tu arriveresti secondo. Come perché’? Perché’ sei imbecille. (Walter Matthau in “Due
sotto il divano”)
74. E’ certamente meglio essere che sembrare, mentre nella stupidità è meglio sembrare che essere.
75. Non c’è niente di più pericoloso di un cretino che ha ragione per caso.
144
76. Se hai molte idee sei un pazzo, se hai una sola idea, e solo quella, sei un
pazzo, se non hai nessuna idea sei scemo.
77. I fratelli Beamish erano due fratelli mezzo scemi che tentarono di andare da Belfast alla Scozia spedendosi l’un l’altro per posta. (Woody Allen)
78. Aveva un cervello così piccolo che, quando due pensieri si incontravano,
dovevano fare manovra.
79. In ogni gruppo o comunità c’è uno stolto: se nella tua cerchia di amici
non ne vedi, comincia a preoccuparti.
80. I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono
per impedire loro di nuocere (8° corollario alla Legge di Murphy).
81. Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)
82. Guardate quest’uomo: sembra un deficiente e parla come un deficiente,
ma non lasciatevi ingannare: è veramente deficiente! (Groucho Marx)
83. Io prima di mangiare mi sento sempre un po’ stupido. (Totò)
84. Ci sono scemenze ben presentate come ci sono scemi ben vestiti. (Nicolas de Chamfort)
85. Fin da bambino era stato un cretino precoce. (Groucho Marx)
86. Se hai un padre povero sei sfortunato. Se hai un suocero povero sei
scemo (Anonimo).
87. Era così stupido che quando contava fino a tre gli girava la testa.
88. Prima di aprire la bocca, assicurarsi che il cervello sia attivato. (Before
your mouth starts driving… be sure your brain is in gear ! )
89. “Non capisco perché’ tu dica tante cretinate!”. “Lo faccio perché’ tu possa capirmi”.
90. E’ un cretino illuminato da lampi di imbecillità. (Ennio Flaiano)
91. Una testa come la tua non la si sorregge con un colletto, la si nasconde
nei pantaloni.
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92. Era uno che per sembrare un genio avrebbe dovuto essere completamente diverso. (Beppe Viola)
93. Sandra Milo è una cannibale: mangia solo oche. (Antonio Ricci)
94. Mio cugino, beh, credo che non fosse molto intelligente. I polli lo prendevano in giro. (Brett Brenner)
95. Ma il cuore di certa gente non si domanda mai se valga la pena di fare
tanta fatica per pompare sangue fino al cervello? (Paolo Cananzi)
96. Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille,
mentre il contrario è del tutto impossibile. (Woody Allen)
97. Non prendertela se ti considerano mezzo scemo. Si vede che ti conoscono solo a metà. (Tiziano Sclavi)
98. Non sono così stupido come sembri.
99. Il dialogo di due deficienti è uguale al monologo di due semideficienti.
(Stanislaw Lec)
100. Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché’ a volte si concedono una
pausa. (Alexandre Dumas figlio)
101. Solo un cretino è pieno di idee. (Leo Longanesi)
102. L’evo moderno è finito. Comincia il medioevo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato. (Ennio Flaiano)
103. Ricordati figlio mio… quando siedi alla guida della tua Peugeot 205,
convinto che 205 sia il limite minimo di velocità, ricordati, figlio mio, che sei
un coglione. Quando all’alba uscendo dalla discoteca dopo aver bevuto ti
metti allegramente alla guida della tua Peugeot 205, dopo aver inforcato gli
occhiali da sole, ricordati, figlio mio, che sei un coglione. Quando fai fessi
quei coglioni in coda in autostrada superando dalla corsia di emergenza, ricordati, figlio mio, che sei un coglione. Quando a 205 km orari un coglione
ti precede di 5 centimetri e non ti fa passare, ricordati, figlio mio, che i coglioni stanno sempre in coppia. Quando a 205 km orari il coglione che ti sta
dietro a 5 centimetri ti lampeggia perché’ vuole passare e tu sfiori il pedale
del freno, ricordati, figlio mio, che i coglioni stanno sempre in coppia.
Quando sorpassi in curva una colonna di coglioni che non sanno guidare,
ricordati, figlio mio, che sei un coglione. Quando arrivi sparato sulla fila di
auto che sta riprendendo la marcia e suoni e lampeggi per chiedere strada,
ricordati, figlio mio, che sei un coglione. Quando sei convinto che il semaforo rosso sia guasto e passi, ricordati, figlio mio, che sei un coglione. Quando
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sgommi sul giallo terrorizzando il pedone che ritarda, ricordati, figlio mio,
che sei un coglione. Fin quando giudicherai coglione chi ha scritto… ricordati, figlio mio… sono tuo padre. Coglione!!! (Daniele Luttazzi)
104. Ma lo sai che lui è stato un bambino prodigio? A due anni ragionava
esattamente come ora.
105. E’ impossibile fare qualcosa a prova di stupidi; essi sono troppo ingegnosi.
106. C’è chi non ha niente da dire e lo vuole continuamente ribadire. (Eros
Drusiani)
107. I computer non potranno mai rimpiazzare la stupidità umana (Computers can never replace human stupidity).
108. Un esperto è un imbecille che si è ben organizzato. (Gianni Monduzzi)
109. Dunque, dire idiozie, oggi, quando tutti riflettono profondamente, rimane il solo mezzo per provare la propria liberta’ e indipendenza di pensiero. (Boris Vian)
110. L’uomo stupido non riesce nemmeno a fare ombra.
111. Preferisco avere un nemico intelligente che un amico stupido. (da “Frida”)
112. Il genio può avere le sue limitazioni, ma la stupidità non ha tale limitazione. (Genius may have its limitations, but stupidity is not thus handicapped…) (Elbert Hubbard)
113. Il saggio ha come palestra lo stupido.
114. Meno è intelligente il bianco, più gli sembra che sia stupido il negro.
(Andre’ Gide)
115. Non sono stupido, solo mentalmente libero.
116. Rispondere a stupide domande è più facile che correggere stupidi errori.
117. Solo gli stupidi imparano dalle proprie esperienze, i furbi imparano da
quelle degli altri…
118. Valeria Marini? Ideale per tarare le macchine da elettroencefalogramma. (Andrea Baiocco)
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119. Il toro lo temi dal davanti, il cavallo lo temi dal dietro, ma lo stolto lo
temi da tutte e due le parti.
120. Dietro la frase: ‘Mio figlio è un piccolo genio’ c’è sempre un genitore
idiota. (Ivan Della Mea)
121. John, Brian, and Amanpreet sono seduti nel porticato bevendo una
fresca bevanda e parlando delle loro mogli. “Sapete, ragazzi, mia moglie è
così stupida che è andata al supermercato e ha comprato un apparecchio
per l’aria condizionata! Beh, noi non abbiamo la corrente elettrica!”. Gli altri
due ridono di gusto e il secondo dice: “Questo è niente. Mia moglie è andata
anch’essa al supermercato e ha comprato una lavatrice. Ma noi non abbiamo l’acqua corrente!”. Tutti ridono a crepapelle, poi il terzo dice: “Beh, mia
moglie è ancora più stupida, ragazzi! Ieri cercavo qualche dollaro nella sua
borsetta per andare a giocare a poker. Pensate, ho trovato 6 o 7 preservativi… e a che le servono se non c’ha neppure il cazzo!”
122. La coerenza è degli sciocchi. (Oscar Wilde)
123. Neanche gli Dei possono nulla contro la stupidità umana. (da ‘La pulzella d’Orléans) (Friedrich von Schiller)
124. Lo sciocco non perdona e non dimentica. L’ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica. (Thomas Szasz)
125. Il problema dell’umanità” è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli
intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russell)
126. Le persone sagge parlano perché’ hanno qualcosa da dire. Le persone
sciocche perché’ hanno da dire qualcosa. (Anonimo)
127. Cosa si può dire di una società in cui molta gente è convinta che Dio
sia morto e che Elvis sia vivo? (Irv Kupcinet)
128. Visto che la luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finche’ non le senti parlare?
129. Qual è la cosa più stupida al mondo ? Il cerino, perché’ si fa fregare!
130. L’uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate
quanto è stupido! (Elias Canetti)
131. Cavolo: Un… vegetale all’incirca tanto grande e saggio come la testa di
un uomo. (Ambrose Bierce)
132. Tutti gli uomini sono degli idioti e io ho sposato il loro Re.
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133. Ridi da solo e il mondo penserà che tu sia un idiota (Laugh alone and
the world thinks you’re an idiot).
134. Supponiamo che tu sia un idiota e supponiamo che tu sia un membro
del Congresso. Ma mi sto ripetendo. (Mark Twain)
135. Fare programmi oggi è una corsa fra gli ingegneri del software che si
sforzano di sviluppare programmi migliori e a prova di idiota, e l’Universo
che si sforza di produrre idioti sempre più grossi. Per ora l’Universo sta vincendo. (Rich Cook)
136. L’intelligenza artificiale non può battere la stupidità naturale. (Lemma
di Sullivan)
137. Non ammettere la malizia per quello che può essere spiegato dalla stupidità. (Don’t assume malice for what stupidity can explain).
138. La stupidità non è considerata un handicap. Parcheggia altrove! (Stupidity does not qualify as a handicap, park elsewhere!)
139. Non bastano le disgrazie a fare di un fesso una persona intelligente.
(Italo Svevo)
140. Le donne sono attratte da cose semplici, un po’ sciocche. Tipo gli uomini.
141. Cosa dice Valeria Marini quando è spaventata? Ho la pelle d’oca.
142. Infinita è la turba degli sciocchi, cioè di quelli che non sanno nulla!
(Galileo Galilei)
143. Emilio Fede si è comprato una bambola di gomma. A sua moglie ha
detto che gli serve per cancellare… (Lucio Salis)
144. Qual è l’animale più stupido? Il moscerino, pensate che nelle strade ci
sono due corsie di marcia separate e lui va sempre contromano.
145. Sei portatore sano di intelligenza. Ce l’hai, ma non ti fa niente.
146. La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, la stupidità
per amare gli uomini. (Coco Chanel)
147. All’uomo o alla donna intelligente la vita appare infinitamente misteriosa. Ma lo stupido ha una risposta per ogni domanda.
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148. In ogni luogo c’è un idiota. Se non lo vedi, probabilmente quello sei tu.
149. Rispose Bertrand Russell a chi gli chiedeva lumi sull’infinito: pensa
all’umana stupidità.
150. Noi viviamo nell’epoca in cui la gente è così laboriosa da diventare stupida. (Oscar Wilde)
151. Tutti sono autorizzati a essere stupidi, ma alcuni abusano del privilegio. (Everyone is entitled to be stupid, but some abuse the privilege) (Unknown)
152. Lo stupido parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro.
(Napoleone Bonaparte)
153. In politica la stupidità non è un handicap. (Napoleone Bonaparte)
154. Un idiota povero è un idiota, ma un idiota ricco è un ricco. (Paul Laffitte)
155. Molti hanno lampi di genio, io tuoni di imbecillità. (Corrado Venturini)
156. Mi guidano, quando scrivo, lampi d’imbecillità. (Achille Campanile)
157. Era così stupido che il suo tumore al cervello moriva di fame.
158. Mi piacciono le persone distratte; significa che hanno idee e che sono
buone; i cattivi e gli stupidi hanno sempre presenza di spirito. (CharlesJoseph de Ligne)
159. Colui che chiede è uno stupido per cinque minuti. Colui che non chiede è uno stolto per sempre. (Proverbio cinese)
160. Se vedete un neurone emaciato e claudicante con una valigia di cartone, bloccatelo. Mi è scappato e sono rimasto senza…
161. Perché’ gli uomini stupidi mettono ghiaccio nel preservativo? Per fermare il gonfiore.
162. Chiaroveggente: persona, in genere donna, dotata della facoltà di vedere ciò che il suo cliente non vede, cioè anzitutto che è uno stupido. (Ambrose Bierce)
163. Idiota: Membro di una grande e potente tribù che nel corso dei secoli
ha sempre esercitato un dominio assoluto sulle vicende umane. (Ambrose
Bierce)
150
164. Se parli con gli idioti qualcuno potrebbe prenderti per uno di loro.
165. L’esercito? Il braccio armato della stupidità. (Anonimo)
166. In certi paesi i cacciatori di teste non avrebbero un compito facile.
(Stanislaw Lec)
167. E’ così stupido che quando conta fino a tre, gli gira la testa.
168. All’uomo reso imbecille dagli anni non credo: era già imbecille da adolescente. (Pitigrilli)
169. Capisco perché’ sei confusa. Pensi troppo. (Carole Wallach)
170. Questa edizione del telegiornale va in onda in forma ridotta per venire
incontro alle vostre capacità mentali. (Panfilo Maria Lippi, “TABLOID) (Daniele Luttazzi)
171. Quando la stupidità è una spiegazione sufficiente, non c’è bisogno di
cercarne altre. (Legge di Ulmann)
172. Non è certo un genio. Quando la corrente è saltata, è rimasto bloccato
sulle scale mobili per due ore. (Milton Berle)
173. Gli idioti sono una saggia istituzione della natura che permette agli
stupidi di ritenersi intelligenti. (Orson Welles)
174. Ogni imbecille, basta che ne abbia voglia, può perturbare la mente più
complicata. (Elias Canetti)
175. Svuota la tua mente, svuota la tua mente… Già fatto? Non c’era granché’, allora… (Mago Oronzo (Raul Cremona), “Mai Dire Gol”)
176. Pare che abbia fatto la fila tre volte quando Dio ha distribuito la stupidità!!!
177. Stupido è chi lo stupido fa. (Tom Hanks in “Forrest Gump”)
178. “Mamma, credo di star per partorire un’idea”. “Non ti preoccupare,
piccolo, sarà sicuramente una gravidanza isterica! (Vauro)
179. Mi rifiuto di combattere una battaglia di intelligenza con una persona
disarmata.
151
180. Può essere maleducato parlare con la bocca piena, ma non è granché’
meglio se tu parli con la testa vuota.
181. Che cosa hai in mente, se permetti l’esagerazione? (Fred Allen)
182. Sin da Adamo i cretini sono stati in maggioranza. (Casimir Delavigne)
183. Sono sempre stato molto precoce. Una volta ho terminato un puzzle in
meno di quattro giorni. E pensare che sulla scatola c’era scritto “Dai 2 ai 5
anni”. (Claudio Bisio)
184. Il potere non corrompe gli uomini; e tuttavia se arrivano al potere gli
sciocchi, corrompono il potere. (Bernard Shaw)
185. Quando uno stupido fa qualcosa di cui si vergogna, dice sempre che è
suo dovere. (Bernard Shaw)
186. Tra gli stupidi gli infelici sono rari. (Bernard Shaw)
187. Non esiste altro peccato che la stupidità. (Oscar Wilde)
188. Quando un uomo si comporta in modo veramente sciocco, lo fa sempre
per i motivi più nobili. (Oscar Wilde)
189. Non lasciar vagare la tua mente. È troppo piccola per essere lasciata
fuori da sola. (Anonimo)
190. Tua madre è così stupida che quando è andata al cinema e ha visto
che il film era vietato ai minori di 18 si è portata dietro 17 amiche!!!
191. Se un milione di persone crede a una cosa idiota, la cosa non cessa di
essere idiota. (Anatole France)
192. Un imbecille non si annoia mai: si contempla. (Rémy de Gourmont)
193. Imbecillità: Mano fredda, cuore caldo. Anche in francese si dice così.
Anche in russo, anche in arabo. Questo dimostra che l’imbecillità è universale. (Pitigrilli)
194. L’adulazione è il cibo degli sciocchi; tuttavia, di tanto in tanto, gli uomini d’ingegno condiscendono ad assaggiarne un po’. (Jonathan Swift)
195. Quando un vero genio appare in questo mondo, lo si può riconoscere
dal fatto che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui. (Jonathan Swift)
152
196. Sì, sì, la terra, il cielo, gli astri, l’infinito! Ci si sente schiacciare. Ma c’è
un infinito ancora più stupefacente: quello della stupidità umana. (Alexandre Dumas padre)
197. Più cercate di essere trendy, più rischiate di apparire deficiendy. (Andrea `Zuse’ Balestrero)
198. Ci sono più sciocchi che furbi al mondo, altrimenti i furbi non avrebbero abbastanza da vivere. (Samuel Butler)
199. Insomma, si può sapere che cosa ti passa per la testa? Dal tempo che
ci metti a rispondere, direi una lumaca.
200. Se nei singoli la demenza è rara, è una regola dei gruppi, delle compagnie, dei partiti, delle epoche. (Friedrich Nietzsche)
201. I computer sono più stupidi degli esseri umani, ma fortunatamente
hanno l’interruttore per spegnerli. (Fabrizio Giudici)
202. Non è un perfetto idiota solo perché nessuno è perfetto. (Groucho
Marx)
203. “Ho paura di avere la meningite”. “Impossibile. Sei troppo stupido per
una malattia simile”. (Altan)
204. Se tu non parlassi saresti un normale cretino, invece vuoi strafare.
(Dal Film “G. D’Annunzio”)
205. Gli uomini sono la prova che la reincarnazione esiste: Non si può divenire così stupidi in una sola vita.
206. Tua sorella è così cretina che se dice qualcosa di intelligente crede che
sia stato un altro a parlare.
207. Tua sorella è così cretina che crede che il cunnilinguus sia un tipo di
nuvola.
208. Tua sorella è così cretina che si porta il telecomando della TV quando
va al cinema.
209. Va più lontano una persona scema che cammina, che cento persone
intelligenti che stanno sedute.
210. Mai attribuire alla malafede quello che può essere tranquillamente
spiegato con l’idiozia. (Francesco Bortolini) (Nick Diamos)
153
211. Ho studiato Aristotele, Socrate, Willelm Friedrich Haegel. Ho sostenuto
dibattiti sulla superiorità del sillogismo dialettico rispetto al simbolico. Ho
scritto dotti articoli sulla necessità di una nuova e più dinamica logica. Ma
niente nella mia vita mi ha preparato a capire il funzionamento della mente
di Thomas Magnum. (John Hillerman, alias Jonathan Quayle Higgins III,
“Ebrezza”)
212. Nessuno ha mai fatto niente di molto stupido se non per qualche importante ragione di principio. (Melbourne)
213. Qualsiasi idiota è capace di prendere una tigre per i coglioni, ma ci
vuole un eroe per continuare a stringere. (Geometra Meneghetti, cioè Enrico
Bertolino)
214. Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con
l’esperienza.
215. Pochi sono abbastanza intelligenti da potersi permettere un’aria idiota.
(Gianni Monduzzi)
216. Un imbecille ha sempre dalla sua il fattore sorpresa. (G.P. Lepore)
217. La stupidità regna ovunque, ma non governa in nessun posto. (Anonimo)
218. Un polacco aveva chiuso la macchina con le chiavi dentro. Gli ci sono
volute un paio d’ore per riuscire a tirar fuori la moglie. (Henny Youngman)
219. La mamma degli idioti è sempre incinta. Però non siamo tutti fratelli!
(Carl William Brown)
220. Se gli idioti sono sempre sicuri di quello che dicono per contro gli imbecilli non cambiano mai opinione. (Carl William Brown)
221. Il vino fermenta, la stupidità mai. (Proverbio russo)
222. L’idiozia non è un male, ma un rimedio.
223. Perché l’intelligenza umana ha dei limiti, e la stupidità no ? (Georges
Courteline)
224. Se i cervelli fossero soldi tu avresti bisogno di un prestito per comprarti una tazzina di caffè! (Don Chambers)
154
225. Guarda, ti do un consiglio spassionato: ogni tanto, quando parli, fai
qualche pausa. Saranno le parti piu’ interessanti del discorso. (Steve Martin)
226. L’incredulità è la saggezza degli stupidi. (Josh Billings)
227. Siete talmente vuoti che se mi affaccio su di voi mi vengono le vertigini.
(da “La cena”)
228. Il luogo comune è un posto in cui viene applaudita qualunque sciocchezza. (G.P. Lepore)
229. Il protagonismo è la forza che spinge gli imbecilli a manifestarsi. (Gian
Piero Lepore)
230. Sta rendendo il mio cane piuttosto nervoso: detesta l’odore degli imbecilli. (Glenda Jackson a Douglas Dirkson che la sta seguendo in ” Due sotto
il divano”)
231. Ogni imbecille tollerato è un arma regalata al nemico. (Mino Maccari,
“Asterischi”)
232. Quando il suo quoziente di intelligenza arriva a 28, si venda. (Professor
Irwin Corey a chi gli aveva rivolto una domanda imbarazzante)
233. Lei è un buon esempio del perché’ alcuni animali si cibano dei propri
piccoli. (Jim Samuels a chi gli aveva rivolto una domanda imbarazzante)
234. Solo gli ottusi sono brillanti la mattina a colazione. (Oscar Wilde)
235. La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia. (Ennio Flaiano)
236. La madre dei cretini è sempre incinta. (Leo Longanesi) (Arthur Clarke)
237. “Ma sei scemo?”. “No, sono estremamente intelligente. Figurati che ho
risolto complicatissimi problemi algebrici semplicemente ignorandoli con signorilità”.
238. Se l’intelligenza fosse denaro avresti bisogno di un prestito per comprarti le sigarette!
239. Molti fingono di essere stupidi per nascondere che lo sono veramente.
240. Quando gli sciocchi chiedono un consiglio è soltanto perché’ sperano
di sentirsi approvare la decisione che essi hanno già preso. (Ambrose Bierce)
155
241. Cretini: spesso non basta la genetica, ci vuole anche l’educazione.
(Emilio Curtoni)
242. Non sono i suoi fianchi che sono grossi, è la sua testa che è piccola!
(Alberto Sordi)
243. Quando Dio stava distribuendo i cervelli ti deve aver scambiato per un
cactus. (Laverne & Shirley)
244. Oggi il cretino è pieno di idee. (Ennio Flaiano)
245. Era così stupida che aveva tentato di affogare un pesce.
246. Sei così deficiente che se scoppiasse una guerra di cervelli ti troveresti
disarmato.
247. Se gli uomini non commettessero talvolta delle sciocchezze, non accadrebbe assolutamente nulla di intelligente. (Ludwig Wittgenstein)
248. Se cinquanta milioni di persone dicono una sciocchezza, rimane sempre una sciocchezza. (Bertrand Russell)
249. La stupidità non vi ucciderà, ma vi farà sudare. (Proverbio inglese)
250. “La sai quella del sordo e dello scemo?”. “No, non la so”. “Cosa hai detto?”.
García Lorca
Ahi che fatica mi costa, amarti come ti amo!
1) Hermann Hesse
Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e
percepisce la propria vita.
2) Paul Geraldy
Bisogna somigliarsi un po’ per comprendersi, ma bisogna essere un
po’ differenti per amarsi
3) Friedrich Nietzsche
C’è sempre un grano di pazzia nell’amore, così come c’è sempre un
grano di logica nella follia.
4) Friedrich Nietzsche
Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.
156
5) Charles Bukowski
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il
fatto è che non le incontri.
6) Friedrich Nietzsche
Di solito la madre, più che amare il figlio, si ama nel figlio.
7) Fabrizio de André
è stato meglio lasciarsi che non essersi mai incontrati…
8) Marcel Proust
In amore non può esserci tranquillità, perché il vantaggio conquistato
non è che un nuovo punto di partenza per nuovi desideri.
9) Hermann Hesse
L’amore è il desiderio fattosi saggio.
10) Hermann Hesse
L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L’amore deve
avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà
trascinato, ma trascinerà.
11) Marcel Proust
Ogni bacio chiama un altro bacio.
12) Charles Bukowski
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce
abbastanza bene.
13) Friedrich Nietzsche
Si ama il proprio desiderio e non la cosa desiderata.
14) Friedrich Nietzsche
Tutto ciò che è profondo ama la maschera.
Dio e il PC
1.
All'inizio Dio creò il Bit e il Bite. Da questi creò la parola.
157
2. Diede due Byte alla parola, non esisteva altro. Dio divise l'uno
dallo zero e si rese conto di avere fatto una buona cosa.
3. E Dio disse: "Siano i dati". E i dati furono. E Dio disse: "Lasciate
che i dati vadano al loro posto!" Così creò i floppy disk, i dischi fissi
ed i compact disk.
4. E Dio disse: "Siano i computer, perché floppy disk, dischi fissi e
compact disk abbiano un posto!" Così Dio creò il computer, e lo
chiamò Hardware.
5. Non esisteva il Software, ma Dio creò i programmi, grandi e piccoli, e disse: "Andate, moltiplicatevi e riempite tutta la memoria!"
6. E Dio disse: "Creerò il programmatore. Il programmatore creerà
nuovi programmi e gestirà i computer, i programmi e i dati!"
7. E Dio creò il programmatore e lo mise nel Datacenter. Gli indicò
un catalogo, dicendogli: "Puoi utilizzare ogni volume e sottovolume,
ma NON usare Windows!"
8. E Dio disse: "Non va bene, che il programmatore resti solo." Prese una costola del programmatore e creò una creatura, che dovesse
adorare il programmatore e amare ciò che fa il programmatore. Dio
chiamò questa creatura Utente.
9. Il programmatore e l'utente vennero lasciati soli nel crudo Dos.
Era cosa buona e giusta.
10. Ma Bill era più furbo delle altre creature di Dio. Chiese agli
utenti: "Ma Dio vi ha detto veramente di non usare i programmi?"
11. E gli utenti dissero: "Dio ci ha detto che possiamo usare ogni
programma e ogni informazione, ma di non avviare Windows, altrimenti moriremo."
12. E Bill disse agli utenti: "Come fate a dire questo di una cosa,
che non avete mai provato? Dal momento, in cui avvierete Windows, sarete uguali a Dio. Potrete creare tutto ciò che vi piace. Basterà
un
semplice
clic
con
il
vostro
mouse."
13. E l'utente vide che i frutti di Windows erano più belli e più facili
da usare. L'utente si rese conto, che ormai ogni sapere era diventato inutile, da quando Windows poteva sostituirlo.
158
14. Così avvenne che gli utenti installarono Windows sui loro computer. Gli utenti dissero al programmatore che era cosa buona e
giusta.
15. E il programmatore cominciò subito la ricerca di nuovi driver.
Dio gli chiese: "Cosa stai cercando?" Il programmatore rispose: "Sto
cercando nuovi driver, perché in Dos non li trovo." E Dio chiese:
"Chi vi ha detto che vi servono nuovi driver?" E il programmatore
disse: "Ce l'ha raccontato Bill"
2.
16. E Dio disse a Bill: "Per ciò che hai fatto verrai odiato da tutte le
creature. Ogni utente sarà infelice con te. Venderai Windows per
sempre!"
17. E Dio disse agli utenti: "Per ciò che avete fatto, Windows vi deluderà per sempre e mangerà per sempre le vostre informazioni.
Dovrete usare noiosi programmi, e dovrete sempre affidarvi all'aiuto del programmatore!"
18. E Dio disse al programmatore: "Visto che hai obbedito agli
utenti, l'utente non sarà mai felice con te. Tutti i tuoi programmi
saranno pieni di errori, e dovrai correggerli. Fino alla fine del tempo!"
19. E Dio li espulse dal Datacenter e chiuse la porta. La protesse
con
una
password.
20. General protection fault
La dieta
Per coloro che sono attenti alla dieta, ecco i risultati degli ultimi studi medici:
1. i giapponesi mangiano pochi grassi e soffrono meno di infarto rispetto a
inglesi e americani.
2. i messicani mangiano pochi grassi e soffrono meno di infarto rispetto a
inglesi e americani.
3. i giapponesi bevono poco vino rosso e soffrono meno di infarto rispetto a
inglesi e americani.
159
4. i francesi bevono moltissimo vino rosso e soffrono meno di infarto rispetto
a inglesi e americani.
5. i tedeschi bevono moltissima birra e mangiano wurstel e grassi a volontà,
ma soffrono meno di infarto rispetto a inglesi e americani.
Conclusione: Mangia e bevi ciò che, è parlare inglese che fa male.
L’appuntamento
Supponiamo che un tipo di nome Marco si senta attratto da una donna di
nome Luisa. Lui le propone di andare assieme al cinema, lei accetta. I due
si divertono. Alcune sere dopo lui la invita a cena e di nuovo stanno bene
assieme. Continuano a vedersi regolarmente e nel giro di poco tempo nessuno di loro vede più qualcun altro.
Una sera, in macchina, rincasando, a Luisa viene in mente una cosa e senza pensarci dice: "Hai pensato che giusto oggi sono sei mesi che ci vediamo
?"
Si fa silenzio in auto. A Luisa quel silenzio sembra pieno di significati. Pensa: "Mi chiedo se gli avrà dato fastidio che abbia detto questo, forse si sente
oppresso dal nostro rapporto; forse crede che io voglia forzarlo a prendersi
un impegno che lui non desidera o del quale non é molto sicuro."
Ma Marco sta pensando: "Ma guarda, sei mesi..."
E Luisa pensa: "Ma neanche io sono sicura di volere questo tipo di rapporto.
A volte mi piacerebbe avere un po' più di libertà, per aver tempo di pensare
a ciò che voglio veramente, per capire la direzione verso la quale ci stiamo
muovendo lentamente... voglio dire, verso dove stiamo andando? Continueremo semplicemente a vederci a questo livello di intimità? Ci muoviamo verso il matrimonio? Figli? Una vita assieme? Sono pronta per questo tipo di
impegno? Conosco veramente questa persona?"
E Marco pensa: "Quindi questo significa che era... vediamo... febbraio
quando iniziammo a uscire, che era giusto dopo aver lasciato l'auto dal
meccanico, cioè... vediamo il contachilometri... merda, devo cambiare l'olio
alla macchina."
E Luisa pensa: "E' sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando
male. Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto, più intimità, più impegno;
forse lui ha sentito prima di me che ho delle riserve. Sì, scommetto che è
questo. Per questo non vuol dire niente dei propri sentimenti. Ha paura di
sentirsi rifiutato."
E Marco pensa: "Devo dire loro di guardarmi di nuovo il carburatore. Non
mi importa niente di quello che dicono quegli imbecilli, non va ancora bene.
160
E questa volta sarà meglio che non diano la colpa al freddo. Che freddo ? Ci
sono 30 gradi fuori e questa cosa cammina come un camion dell'immondizia, io pago quei ladri incompetenti un sacco di soldi."
E Luisa pensa: "E' arrabbiato. E io non posso biasimarlo. Anch'io lo sarei.
Dio, mi sento così colpevole, facendogli passare questo, ma non posso evitare di sentirmi come mi sento. Semplicemente non mi sento sicura."
E Marco pensa: "Probabilmente mi diranno che ha solo tre mesi di garanzia!
Si, è così, è giusto quello che mi diranno quei disgraziati."
E Luisa pensa: "Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe
azzurro sul suo cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona perfettamente comune, normale e buona, una persona con la quale mi piace stare, una persona che davvero é importante per me e alla quale io importo.
Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie da adolescente romantica."
E Marco pensa: "Garanzia ? Vogliono una garanzia ? Gliela dò io la garanzia, gliela metto al ..."
"Marco !" dice Luisa a voce alta
"Cosa ?" dice Marco sorpreso
"Per favore non ti torturare così" dice lei, con gli occhi velati di lacrime,
"Forse non avrei dovuto dirti... O Dio, mi sento così..." e si interrompe singhiozzando
"Cosa c'è?" dice Marco
"Sono così stupida" singhiozza Luisa "Voglio dire, lo so che non esiste quel
principe. Davvero lo so. è stupido. Non esiste né cavaliere né cavallo..."
"Non c'è il cavallo?" dice Marco stupito
"Pensi che sono stupida, vero?" dice Luisa
"Ma no" dice Marco, contento finalmente di avere una risposta certa
"è solo che... solo che... ho bisogno di un po' di tempo" dice Luisa
C'è una pausa di 15 secondi durante la quale Marco, pensando più velocemente che può, cerca di dare una risposta sensata. Finalmente gliene viene
in mente una che può funzionare:
"Certo, ti capisco" dice lui
Luisa, fortemente emozionata, prende la sua mano:
161
"Oh, Marco, davvero pensi questo ?"
"Cosa?" dice Marco
"Questo sul tempo" dice Luisa
"Ah" dice Marco "sì, sicuramente..."
Luisa si volta per guardarlo e fissa profondamente i suoi occhi, rendendolo
alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che
vedere con un cavallo.
Alla fine lei gli dice: "Grazie Marco"
"Grazie?" dice Marco
Lui la accompagna a casa e lei si sdraia nel suo letto. Essendo un'anima
che si tortura e si tormenta, piange fino all'alba. Intanto Marco torna a casa
sua, apre un sacchetto di patatine, accende la tele e si immerge istantaneamente nella replica di una partita di tennis tra due giocatori cechi dei
quali non ha mai sentito parlare. Una debole voce in uno degli angoli più
reconditi della sua mente gli dice che qualcosa di importante è successo
nell'auto, ma è del tutto sicuro che non c'era modo comunque di capirlo,
per cui è meglio non pensarci.
Il giorno seguente Luisa chiamerà una delle sue migliori amiche, o forse un
paio di loro, e parleranno della cosa per sei ore di seguito. In forma dolorosamente dettagliata, analizzeranno tutto quello che lei ha detto e tutto quello che lui ha detto, ritornando su ogni punto una e più volte, esamineranno
ogni parola e ogni gesto per quanto minimo, considerando ogni possibile
ramificazione.
Continueranno a discutere il tema varie volte, per settimane, forse per mesi,
senza arrivare mai a conclusioni definitive ma senza mai neanche annoiarsi
del tema.
Intanto Marco un giorno, mentre starà guardando una partita di calcio con
un amico, distrattamente dirà: "Luca, sai se Luisa ha mai avuto un cavallo
?"
Circolare aziendale
In osservanza alla normativa prescritta dal D.L. 324/2003 e successive modificazioni, si comunicano le nuove normative aziendali in merito all'orario
di lavoro, la pausa pranzo e i giorni liberi.
GIORNI DI MALATTIA
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Non sarà più accettato il certificato medico come giustificazione di malattia.
Se riesci ad andare dal dottore puoi venire anche al lavoro.
GIORNI LIBERI
Ogni impiegato riceverà 104 giorni liberi all'anno. Si chiamano sabati e domeniche.
BAGNO
Le nuove disposizioni prevedono un massimo di 3 minuti per il bagno. Dopo
questi 3 minuti, suonerà un allarme, la carta igienica si ritrarrà, si aprirà la
porta e verrà scattata una fotografia. Dopo il secondo ritardo in bagno, la foto verrà esposta in bacheca.
PAUSA PRANZO
Gli impiegati magri riceveranno 30 minuti, perché hanno bisogno di mangiare di più per ingrassare. Quelli normali riceveranno 15 minuti per fare
un pasto equilibrato e rimanere in forma. I grassi riceveranno 5 minuti, che
sono più che sufficienti per mangiare uno Slim Fast.
AUMENTI
Gli aumenti di stipendio vengono correlati all'abbigliamento. Se ti vesti con
scarpe Prada da euro 350, o borsa Gucci da 600 si presume che tu stia bene economicamente e quindi non abbia bisogno di un aumento. Se ti vesti
in maniera troppo misera, presumeremo che tu debba imparare ad amministrare meglio le tue finanze e quindi non potremo darti un aumento. Se ti
vesti normalmente vuol dire che stai bene come sei e quindi non hai bisogno
di un aumento.
Nel ringraziarTi per la Tua fedeltà alla nostra azienda, porgiamo distinti saluti.
La direzione
P.S.: La reverenza al passaggio del capo, è d'obbligo.
Errori Windows
163
Ecco una raccolta dei più frequenti messaggi d'errore di Windows:
1. Comando o nome di file errato! Vai in castigo nell'angolo.
2. Errore di salvataggio del file! Formattare il disco fisso adesso?
3. File non trovato. Me lo invento? (S/N)
4. Sbatti la fronte sulla tastiera per continuare.
5. Runtime error 6D at 417A: 32CF: user incompetente.
6. Windows Viruscan 1.0: Trovato Windows. Rimuoverlo? (S/N)
7. La cartella specificata non esiste. Contattare Invicta? (S/N)
8. Il programma Netscape Communicator ha provocato il sistema operativo.
Reagire? (S/N)
9. Premere Invio per terminare il processo, $ per corrompere i giurati.
10. Memoria insufficiente ad eseguire... che stavo scrivendo?
11. Operazione riuscita. Se la situazione persiste contattare il fornitore del
sistema operativo.
12. Il disco nell'unità CD-ROM non mi piace. Non hai nulla di meglio?
13. Tastiera non collegata. Premere F1 per continuare.
14. Inserisci qualsiasi numero primo di 11 cifre per uscire.
15. Premi qualunque tasto per continuare o qualunque altro per uscire.
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16. Premi qualunque tasto tranne... no, No, NO, NON QUELLO!
17. Premi Ctrl-Alt-Canc adesso per iniziare test sul tuo quoziente di intelligenza.
18. Chiudi gli occhi e premi ESC tre volte.
20. Questo interromperà la sessione di Windows. Vuoi fare un'altra partita?
21. WinErr 16547:LPT1 non trovata. Usare backup (CARTA & MATITA SYS)
22. User Error. Cambiare user.
23. La cancellazione di questo file potrebbe aver influenzato l'esecuzione di
altri programmi. Sei pentito di averlo eliminato? (S/N)
24. Il programma ha provocato un'eccezione. Confermare la regola? (S/N)
25. Backup non trovato: (A)nnulla (R)iprova (P)anico.
26. Spazio su disco insufficiente. Cancellare Windows? (S/N)
Tacchino all’whisky
Acquistare un tacchino di circa 5 chili per 6 persone e una bottiglia di whisky; sale, pepe, olio d'oliva e lardo. Lardellare il tacchino, cucirlo, aggiungere
sale
e
pepe
e
un
filo
d'olio.
Scaldare il forno a 250 gradi per 10 minuti.
Nell'attesa bersi un bicchiere di whisky.
Mettere in forno il tacchino su di un piatto di cottura. Versarsi altri due bicchieri di whisky.
Bettere il dermosdado a 300 gradi ber 20 minuti. Versciarsci dre bicchieri di
whisky.
165
Dopo una messci'ora, aprire il forno della porta e sciorvegliare la bollitura
del
tacchetto.
Brendere la vottiglia di vishschi e infilarscene una bella golata nel gargarozzo.
Dopo un'altra bezz'ola, trascinarsci verscio il forno, spalancare quella merda
di porta e ributtare - no, rimirare - no - insomma, mettere la gallina nell'altro verscio. Uscitionarsci la mano con la merda di porta e chiuderla... porca
puttana! Cercare di scedersci su una merda di scedia e verscarsci un
uissski dibikkiere - o il contrario, non scio' piu'. Nuocere - no, suocere - no
cuocere no, ah si', cuocere l'animale be ore. Eh hop!, un bicchierino! Sciempre gradito. Levare il forno dal dacchino. Rimboccarsi un po' di wisdky.
Cercare di nuovo di estrarre il pomo, perché' la prima volta no ci sciamo
riusciti.
Raccogliere
il
facchino
caduto
sul
pavimento.
Pulirlo con uno schifo di straccio e sbatterlo su un gatto, un matto, un piatto. Ma chissenefrega.
Spaccarsi la faccia a causa del grasso rimasto sul soffitto, sul pavimento
della cugina e cercare di rialsarsi. Decidere che si sta meglio tutti giù per
terra, ridere di pancia e finire la bottiglia di rhisky.
Arrambicarsi sul letto e dorbire dudda lanote.
Mangiare il tacchino freddo con la maionese l'indomani mattina e per il resto della giornata ripulire il bordello fatto in cucina.
Il cane intelligente
Un ingegnere, un contabile, un chimico, un informatico e un funzionario
pubblico si vantano ognuno di avere un cane meraviglioso. Per dimostrarlo,
l'ingegnere
chiama
la
sua
cagnolina:
"Radicequadrata, facci vedere cosa sai fare!".
La cagnetta trotterella verso la lavagna e disegna un quadrato, un cerchio
ed un triangolo.
Il contabile dice al suo cane: "Attivopassivo, mostraci le tue competenze!" Il
cane va in cucina, torna con una dozzina di biscotti e li ordina in 3 pile
uguali da 4 cadauna.
Il chimico dice: "Termometro, fai il tuo numero!" Il cane apre il frigo, prende
un litro di latte, un bicchiere da 10 cl e vi versa esattamente 8 cl di latte
senza farne cadere una goccia.
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L'informatico ormai sicuro di batterli tutti: "Discorigido, impressionali!" Il
cane si mette davanti al computer, lo avvia, fa partire un antivirus, invia
una e-mail ed installa un nuovo gioco.
I quattro guardano il funzionario pubblico e gli chiedono: "Il tuo cane cosa
sa
fare?"
Il funzionario con un sorriso dice: "Pausacaffè, facci vedere i tuoi talenti da
funzionario!".
Il cane si alza, mangia i biscotti, beve il latte, cancella tutti i files del computer, si accoppia con la cagnetta dell'ingegnere e giura che, facendolo, si è
fatto male alla schiena; quindi compila il formulario di incidente sul lavoro e
prende un congedo di sei mesi.
Le 9 parole più usate dalle donne
Ecco un piccolo estratto, quasi un bigino, proveniente dal dizionario Italiano-Donna/Donna-Italiano, ad uso e consumo dei signori Uomini, che potrebbero evitare decine e decine di discussioni inutili se solo si ricordassero
la terminologia corretta.
1. BENE
Questa è la parola che usano le donne per terminare una discussione
quando hanno ragione e tu devi stare zitto.
2. CINQUE MINUTI
Se la donna si sta vestendo significa almeno mezz'ora. Cinque minuti sono
solo cinque minuti se lei ti ha appena dato cinque minuti per guardare la
partita prima di aiutarla a pulire in casa.
3. NIENTE
La quiete prima della tempesta. Vuol dire qualcosa... e dovreste stare all'erta. Discussioni che cominciano con Niente normalmente finiscono in Bene.
4. FAI PURE
E' una sfida, non un permesso. Non lo fare.
5. UN SOSPIRONE
E' come una parola, ma questa affermazione non verbale spesso viene fraintesa
dagli
uomini.
Un sospirone significa che lei pensa che sei un'idiota e si chiede perché stia
perdendo il suo tempo lì davanti a te a discutere di niente (torna al punto 3
per il significato della parola niente ).
6. OK
Questa è una delle parole più pericolose che una donna possa dire a un
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uomo.
Significa che ha bisogno di pensare a lungo prima di decidere come e quando fartela pagare.
7. GRAZIE
Se una donna ti ringrazia, non fare domande e non svenire: vuole solo ringraziarti.
Vorrei qui aggiungere una piccola nota: se è vero che Grazie è quasi sempre
un semplice ringraziamento, Grazie mille ! è puro sarcasmo con tendenza
all'insulto. Non rispondere Non c'è di che, perché ciò porterebbe a un Come
ti pare.
8. COME TI PARE
E' il modo della donna per dire vai a fare in ***o.
9. NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO
Un'altra affermazione pericolosa... Significa che una donna ha chiesto a un
uomo di fare qualcosa svariate volte ma adesso la sta comunque facendo
lei. Questo porterà l'uomo a chiedere Cosa c'è che non va?. Per la riposta
della donna fai riferimento al punto 3.
2010 – Bilancio di un epoca
Fare un viaggio in aereo.
1969:
Viaggi con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello che vuoi,
il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è talmente largo che ci può
stare in due.
2010:
Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura che ti hanno fatto
togliere in dogana per passare il controllo. Ti siedi sul tuo sedile e se respiri
un po' forte dai una botta con il gomito allo schienale del vicino. Se hai sete
lo stewart ti porta la lista e i prezzi sono stratosferici.
Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra a Giovanni il suo
coltellino con cui pensa di fabbricare una fionda.
1969:
Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha comprato,
per andarsene a comprare uno uguale.
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2010:
La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato.
Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta della
scuola.
Disciplina scolastica.
1969:
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando arrivi a casa
tuo padre te ne molla un altro paio.
2010:
Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una moto e
va a spaccare la faccia al prof!
Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola.
1969:
Gli altri seguono lo scontro. Marco vince. I due si stringono la mano e sono
amici per tutta la vita.
2010:
La scuola chiude. Il TG1 denuncia la violenza scolastica. Il Corriere della
Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.
Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere. Suo padre a suon di
schiaffoni gli fa capire come va la vita.
1969:
Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande normalmente,
prosegue gli studi, va all'università e diventa una bravo professionista.
2010:
La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si
unisce ad una banda di delinquenti.
Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo
fa mettere in prigione.
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Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e piange. La professoressa lo raggiunge e lo prende in braccio per confortarlo.
1969:
In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.
2010:
La professoressa è accusata di perversione su minori e si ritrova disoccupata, quindi si becca 3 anni di prigione con la condizionale. Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola
per negligenza nella sorveglianza e alla professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La professoressa, disoccupata e interdetta, si
suicida gettandosi da un palazzo. Più tardi Giovanni morirà per overdose in
una casa occupata.
Arriva il 25 ottobre.
1969:
Non succede nulla.
2010:
E' il giorno del cambio dell'ora legale: le persone soffrono d'insonnia e di depressione.
La fine delle vacanze.
1969:
Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia, nella roulotte trainata da una Fiat 126, le vacanze terminano. Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.
2010:
Dopo 2 settimane alle Seychelles ottenute a buon mercato grazie ai buoni
vacanze della ditta, rientri stanco ed esasperato a causa di 4 ore di attesa
all'aeroporto, seguite da 12 ore di volo. Al lavoro ci metti una settimana per
riprenderti dal fuso orario.
Come si suol dire... Viviamo in un'epoca davvero formidabile!
Caro marito
Caro marito,
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ti scrivo questa lettera per dirti che ti lascio per qualcosa di meglio. Sono
stata una brava moglie per te per sette anni e non devo dimostrartelo. Queste due ultime settimane sono state un inferno. Il tuo capo mi ha chiamato
per dirmi che oggi ti sei licenziato e questa è stata solo la tua ultima scemenza. La settimana scorsa sei tornato a casa e non hai notato che ero stata a farmi i capelli e le unghie, che avevo cucinato il tuo piatto preferito ed
indossavo una nuova marca di lingerie. Sei tornato a casa e hai mangiato in
due minuti, e poi sei andato subito a dormire dopo aver guardato la partita.
Non mi dici più che mi ami, non mi tocchi più. Che tu mi stia prendendo in
giro o non mi ami più, qualsiasi cosa sia, io ti lascio. Buona fortuna!
Firmato
La tua Ex Moglie
PS: se stai cercando di trovarmi, non farlo: tuo fratello e io stiamo andando
a vivere a Rimini insieme.
Cara ex moglie,
niente ha riempito la mia giornata come il ricevere la tua lettera. E' vero che
io e te siamo stati sposati per sette anni, sebbene l'ideale di brava moglie, a
patto che esista, sia molto lontano da quello che tu sei stata. Guardo lo
sport così, tanto per cercare di affogarci i tuoi continui rimproveri. Va’ così
male che non può funzionare.
Ho notato quando ti sei tagliata tutti i capelli la scorsa settimana, e la prima
cosa che ho pensato è stata: Sembri un uomo!. Ma mia madre mi ha insegnato a non dire nulla se non si può dire niente di carino, quindi ho taciuto.
Hai cucinato il mio piatto preferito, ma forse ti sei confusa con mio fratello,
perché ho smesso di mangiare maiale sedici anni fa.
Sono andato a dormire quando tu indossavi quella nuova lingerie perché l'etichetta del prezzo era ancora attaccata: ho pregato fosse solo una coincidenza il fatto di aver prestato a mio fratello 50 euro l'altro giorno e che la
tua lingerie costasse 49,99.
Nonostante tutto questo, ti amavo ancora e sentivo che potevamo uscirne.
Così quando ho scoperto che avevo vinto alla lotteria 10 milioni di euro, mi
sono licenziato e ho comprato due biglietti per la Giamaica. Ma quando sono tornato a casa tu te n'eri già andata. Penso che ogni cosa accada per una
precisa ragione... Spero tu abbia la vita piena che hai sempre voluto. Il mio
avvocato ha detto che, vista la lettera che mi hai scritto, da me non potrai
pretendere neanche un centesimo. Abbi cura di te!
Firmato
Ricco come il demonio e Libero
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PS: Non so se te l'ho mai detto ma mio fratello, prima di chiamarsi Carlo...
Si chiamava Carla: spero che questo non sia un problema.
I giovane prette
Si racconta che in una chiesetta di campagna fosse arrivato un giovane prete, talmente nervoso per la sua prima messa da non riuscire quasi a parlare. Decise quindi di chiedere all'Arcivescovo qualche consiglio per riuscire a
trovare un modo per rilassarsi, e questi gli suggerì di mettere un pochino di
Tequila nell'acqua della Messa. Così fece. Si sentì cosi bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una tempesta. Però quando tornò in canonica, trovò la seguente lettera dell'Arcivescovo:
Caro Don Angelo,
qualche appunto spicciolo:
La prossima volta, metta un po' di Tequila nell'acqua e non viceversa, e non
sta bene mettere limone e sale sul bordo del calice. La manica della tonaca
non deve essere usata come tovagliolo. Ci sono 10 comandamenti e non 12.
Ci sono 12 discepoli e non 10. I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti
di Roma Non ci si riferisce alla croce come quella grande T di legno Non ci si
riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come JC e la sua band. Non ci si riferisce a Giuda come quel figlio di puttana, e sua madre e suo padre non
erano rispettivamente una zoccola e un ricchione. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono il Vecchio, Junior e il fantasmino. La toilette dove ha orinato a metà messa in realtà era il confessionale... e non è bello bestemmiare
perché non hanno messo lo sciacquone. L'iniziativa di chiamare il pubblico
a battere le mani è stata lodevole, però ballare la macarena e fare il trenino
mi pare esagerato. L'acqua santa serve per benedire e non per rinfrescarsi
la nuca sudata. Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano, non
devono essere considerate alla stregua delle patatine come antipastini e accompagnate dal vino santo. Quello sulla croce, anche se con la barba assomiglia a Che Guevara, non era lui ma Nostro Signore Gesù Cristo. Cerchi di
indossare le mutande, e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la
tonaca. I peccatori quando muoiono vanno all'inferno, non a farsi fottere. La
messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti, e quello che
girava vestito di nero è il sagrestano, con quel cornuto dell'arbitro. Quello che
le stava seduto a fianco ero io, il suo Arcivescovo, non una checca in gonna
rossa. La formula finale corretta è La Messa è finita, andate in pace e
non Che mal di testa, andate tutti fuori dai coglioni.
Per il resto, mi pare andasse tutto bene.
L'Arcivescovo
La doccia
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La doccia di una donna
1. Si toglie i vestiti e li mette nella cesta della roba sporca secondo un
rigoroso ordine cromatico.
2. Cammina verso il bagno con il suo accappatoio. Appena vede il marito/fidanzato, si copre bene e si chiude rapidamente in bagno.
3. Si ferma di fronte allo specchio e analizza il suo fisico. Ingrossa la
pancia per poter rompere un po' più i coglioni al marito/fidanzato su
quanto è grassa.
4. Cerca un asciugamano per il viso, uno per le braccia, uno per le
gambe, uno per la schiena e una spugna.
5. Si mette nella doccia.
6. Si lava i capelli con uno shampoo a base di avocado e miele con 83
vitamine.
7. Si lava di nuovo i capelli con uno shampoo a base di avocado e miele
con 83 vitamine.
8. Si passa un balsamo alle erbe tropicali e si massaggia per 10 minuti.
9. Si lava il viso con un sapone alla pesca con frutti di bosco fino a
quando le guance non raggiungono un colore rosso fuoco.
10. Si lava il resto del corpo con un sapone alle noci e fragole.
11. Si incazza come una bestia quando il marito/fidanzato tira l'acqua
del cesso perché il getto della doccia perde pressione.
12. Spegne la doccia.
13. Esce dalla doccia e si asciuga con un asciugamano dalle dimensioni
dell'Africa.
14. Si passa una crema rivitalizzante, rinforzante, rassodante e idratante
per 15 minuti.
15. Si toglie i peli dalle ascelle e dalle gambe. Pensa a lungo sull'opportunità di radersi le parti intime, poi decide che è meglio andare
dall'estetista.
16. Si scruta con feroce attenzione tutto il corpo cercando brufoli e punti
neri, dopodiché li distrugge con le unghie o pinzette.
17. Esce dal bagno.
18. Appena vede il marito /fidanzato, si copre bene e si getta in camera e
passa un'ora e mezza vestendosi.
La doccia di un uomo
1. Si toglie i vestiti mentre è ancora a letto e li getta per terra.
3.
4.
Va nudo verso il bagno. se vede sua moglie/fidanzata le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito.
Si ferma di fronte allo specchio per analizzare il fisico. Ingrossa la
pancia. Guarda fiero le misure del suo uccello, si gratta le palle e si
annusa le mani per l'ultima volte prima di lavarsi.
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5.
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15.
16.
17.
Si mette nella doccia.
Si lava la faccia con il primo sapone che vede.
Ride come un cretino per come rimbomba la scoreggia che ha appena tirato.
Si lava i coglioni e il culo, curandosi di lasciare qualche pelo sul
sapone.
Si lava i capelli con qualsiasi shampoo (spesso si confonde e usa il
detergente intimo della moglie/fidanzata).
Piscia nella doccia facendo finta di essere Grisù alle prese con un
enorme incendio.
Esce dalla doccia. Non si rende conto che è bagnato ovunque perché ha lasciato la tendina fuori dalla doccia.
Non si pettina.
Si asciuga un po'.
Si guarda di nuovo allo specchio facendo l'elicottero con il pistolino.
Esce lasciando il cesso tutto bagnato.
Torna il camera con un asciugamano alla vita. Se vede sua moglie/fidanzata si toglie l'asciugamano e le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito.
Getta l'asciugamano bagnato sul letto si veste in due minuti.
Lezioni di grammatica
DIFFERENZE FRA IL MASCHILE E IL FEMMINILE
Un cortigiano = un uomo che vive a corte
Una cortigiana = una mignotta
Un massaggiatore = un Kinesiterapista
Una massaggiatrice = una mignotta
Un professionista = un uomo che conosce bene la sua professione
Una professionista = una mignotta
Un uomo di strada = un uomo duro
Una donna di strada = una mignotta
Un uomo senza morale = un politico
Una donna senza morale = una mignotta
Un uomo pubblico = un uomo famoso, in vista
Una donna pubblica = una mignotta
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Un uomo facile = un uomo con il quale è facile vivere
Una donna facile = una mignotta
Un intrattenitore = un uomo socievole e affabulatore
Una intrattenitrice = una mignotta
Un adescatore = un uomo che coglie al volo persone e situazioni
Un'adescatrice = una mignotta
Un uomo molto disponibile = un uomo gentile
Una donna molto disponibile = una mignotta
Posta elettronica
Ecco un breve ma utilissimo corso per imparare a gestire la posta elettronica ed inviare messaggi e-mail.
Versione per soli uomini
1. Andare in Outlook/Netscape/Notes e fare clic su "Nuovo messaggio".
2. Scrivere il testo.
3. Fare clic sulla casella "A:" e selezionare i destinatari.
4. Fare clic sulla casella "CC:" e selezionare i destinatari in copia.
5. Fare clic su "Invia".
Versione per le donne
1. Chiedere alla collega com'è fatta l'icona di Outlook/Netscape/Notes.
2. Trovare la stessa icona sul desktop e fare doppio clic su di essa.
3. Rifare doppio clic, stavolta più velocemente e senz'altro si aprirà...
4. Selezionare "Nuovo messaggio". In alto a sinistra... un po' più a sinistra...
un po' più in alto... sì eccolo.
5. Bastava un clic solo, stavolta, ma comunque si è aperto un nuovo messaggio: chiudete il secondo, non serve.
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6. Iniziate scrivendo il testo del messaggio. E' come una macchina da scrivere, basta usare i tasti della tastiera.
7. Adesso riscrivetelo tutto anziché nella casella dell'oggetto in quella più
grande sottostante.
8. Mettete un oggetto significativo. No, "Messaggio" non va bene, ci vuole
qualcosa di più significativo.
9. Adesso fate clic sul pulsante "A:"
10. No, non era il pulsante con la croce in alto a destra! Quello chiude il
messaggio... Ripartite dal punto 4.
11. Dato l'elenco di destinatari scegliete CON MOLTA ATTENZIONE i nomi
di quelli a cui volete inviare il messaggio: Se un nome compare nella casella
"A:" vuol dire che riceverà il messaggio. Se non compare, no. E' semplice.
12. Aggiungete anche i destinatari in copia cliccando sulla casella "CC:" con
lo stesso criterio usato al punto 11. Un destinatario in copia riceverà lo
stesso messaggio...
13. Fate clic su Invia.
14. Se avete un modem da accendere è ora di farlo. In genere emetterà una
serie di suoni strani. Non spegnetelo e non cercate di sintonizzarlo meglio:
ha un solo canale e trasmette solo quello!
15. Quando segnala che il messaggio è stato inviato andate su "Posta inviata".
16. L'ultimo messaggio inviato è in cima alla lista. Doppio clic per aprirlo.
17. Dall'elenco dei destinatari identificate tutti quelli a cui avete mandato il
messaggio e in realtà non avreste voluto.
18. Inviate una mail di scuse a tutti questi seguendo la stessa procedura a
partire dal punto 4.
Il povero uccelletto
Era d'Agosto e il povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
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andò per riparare l'ala offesa,
a finire all'interno di una chiesa.
Dalla tendina del confessionale
il parroco intravide l'animale
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando sommessi le preghiere.
Una donna che vide l'uccelletto
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
pio pio, pio pio, pio pio.
Qualcuno rise a 'sto cantar d'uccelli
e il parroco, seccato, urlò: "Fratelli!
Chi ha l'uccello mi faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!"
I maschi un po' sorpresi a tal parole
lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e: "Fermi" disse "mi sono espresso male!
Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire!"
A testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte usciron pian piano.
Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
"Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"
Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzarono tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.
"Per tutti i santi" gridò il prete
"Sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano!"
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Ben celata in un angolo appartato
una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male
e con il volto di un pallore smorto
disse: "Che ti dicevo? Se n'è accorto!"
Pillola al gatto
COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA AD UN GATTO:
1. Prendete il gatto e sistematelo in grembo tenendolo col braccio sinistro
come se fosse un neonato. Posizionate pollice e indice sui rispettivi lati della
bocca del gatto ed esercitate una pressione delicata ma decisa finché il gatto
apre la bocca. Appena il gatto apre la bocca, inserite la pillola in bocca.
Consentite al gatto di chiudere la bocca, tenetela chiusa e con la mano destra
massaggiate
la
gola
per
invogliare
la
deglutizione.
2. Cercate la pillola in terra, recuperate il gatto da dietro il divano e ripetete
il punto n. 1.
3. Recuperate il gatto dalla camera da letto e buttate la pillola ormai molliccia.
4. Prendete una nuova pillola dalla confezione, sistemate il gatto in grembo
tenendo le zampe anteriori ben salde nella mano sinistra. Forzate l'apertura
delle fauci e spingete la pillola in bocca con il dito indice della mano destra.
Tenetegli la bocca chiusa e contate fino a dieci.
5. Recuperate la pillola dalla boccia del pesce rosso e cercate il gatto nel
guardaroba. Chiamate qualcuno ad aiutarvi.
6. Inginocchiatevi a terra con il gatto ben incastrato tra le gambe, tenete
ben salde le zampe anteriori e posteriori. Ignorate il leggero ringhiare del
gatto. Dite al vostro aiutante di tenere ben salda la testa con una mano
mentre inserisce un abbassalingua di legno in bocca. Inserite la pillola, togliete l'abbassalingua e sfregate vigorosamente la gola del gatto.
7. Convincete il gatto scendere dalle tende. Annotate di farle riparare. Scopate con attenzione i cocci di statuine e vasi rotti cercando di trovare la pillola. Mettete da parte i cocci con la nota di rincollarli più tardi e, se non
avete trovato la pillola, prendete un'altra pillola dalla confezione.
8. Avvolgete il gatto in un lenzuolo e chiedete al vostro aiutante di tenerlo
fermo usando il proprio corpo in modo che si veda solo la testa del gatto.
Mettete la pillola in una cannuccia, forzate l'apertura delle fauci del gatto
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aiutandovi con una matita e usando la cannuccia come cerbottana posizionate la pillola in bocca al gatto.
9. Leggete il foglietto illustrativo del farmaco per controllare che non sia
dannoso per gli esseri umani. Bevete un succo di frutta per mandare via il
saporaccio. Medicate il braccio del vostro aiutante e lavate il sangue dal
tappeto usando acqua fredda e sapone.
10. Recuperate il gatto dal garage dei vicini. Prendete un'altra pillola. Incastrate il gatto nell'anta dell'armadio in modo che si veda solo la testa. Forzate l'apertura delle fauci con un cucchiaino. Ficcategli la pillola in gola usando un elastico a mo' di fionda.
11. Cercate un giravite nella vostra cassetta degli attrezzi e rimettete a posto
l'anta dell'armadio. Medicatevi la faccia e controllate quando avete fatto l'ultima antitetanica. Buttate la maglietta e indossatene una pulita e intatta.
12. Telefonate ai pompieri per recuperare il gatto dall'albero del dirimpettaio. Chiedete scusa al vostro vicino di casa che rincasando ha sbandato e
ha fracassato la macchina contro il muro per evitare di investire il vostro
gatto impazzito che attraversava la strada di corsa. Prendete l'ultima pillola
dalla confezione.
13. Legate le zampe anteriori e le zampe posteriori del gatto con un corda e
legatelo al piede del tavolo. Cercate i guanti da lavoro e indossateli. Inserite
la pillola nella bocca del gatto facendola seguire da un grosso pezzo di filetto
di manzo. Tenete la testa del gatto in posizione verticale e inserite 2 bicchieri di acqua in modo da assicurarvi che abbia ingoiato la pillola.
14. Dite al vostro aiutante di portarvi al pronto soccorso, restate seduti pazientemente mentre i dottori ricuciono le vostre dita alla mano ed estraggono i frammenti di pillola dall'occhio destro. Sulla strada per tornare a casa
fermatevi al negozio di arredamento per comprare un nuovo tavolo.
15. Telefonate alla Protezione Animali per vedere se possono prendersi cura
di un gatto mutante. Telefonate al più vicino negozio di animali per vedere
se ci sono in vendita dei criceti.
COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA AD UN CANE:
1. Avvolgetela in un pezzo di carne.
Mastelcard
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cattivi ti hanno indagato e gli alleati non sono venuti a consolarti!
Certe cose te le devi pagare per i fatti tuoi... Per tutto il resto c'è MastelCard.
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Nota a margine: inizialmente questo testo mi era stato girato via mail, ma
poi ho scoperto che l'onore e il merito dell'opera va all'ormai mitico
blog clementemastella.blogspot.com, e visto che gliel'ho impunemente
scippato, mettere il bannerino e citare la fonte mi sembra doveroso.
Tutto è relativo
(Mail inviata da uno studente arabo a suo padre)
Caro papà - Berlino è magnifica, la gente è molto buona e veramente mi
piace tanto qui, però papà, mi vergogno un po' ad arrivare al collegio sulla
mia Ferrari 599 GTBs di Oro Puro, quando tutti i miei professori e compagni viaggiano in treno.
Tuo figlio Nasser
(Mail ricevuta in risposta alla precedente)
Mio caro figlio, vado a trasferirti venti Milioni di Dollari sul tuo conto. Per
favore smetti di vergognarti: vai e comprati un treno anche tu!
Ti voglio bene Tuo papà
Il pannolino
Le cose che accadono quando si cambia un pannolino...
Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:
a) perché lo dice la mamma;
b) perché lo dice la suocera;
c) perché il bimbo ha fatto i suoi bisogni.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della
cacca.
Di solito accade così. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa
un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina: "E qui cosa abbiamo fatto,
eh?
Sento
un
certo
odorino...cosa
ha
fatto
l'angioletto?"
Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: "Che schifo!" e chiama la
tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.
Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite
181
per sempre, tra le quali la giovinezza. Comunque è studiato bene: ha dei
cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il
bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino.
E' fondamentale non distrarsi mai.
Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che
passano sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.
Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che
Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.
La zaffata è impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino
tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di
Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O meglio: si
inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio, mi son convinto che
tutto sommato la cacca dei bambini profumi di yogurt. Fateci caso: se non
guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una
confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più difficile.
Ma senza guardare... Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi
risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odore di cacca.
Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come
una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e
prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono
via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con
tra le dita un numero inferiore a cinque salviette.
A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota,
dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di
cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il
pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine
usate nel pannolino e richiudetelo.
A quel punto la vostra situazione è:
nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio.
Nella mano destra, una bomba chimica.
NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra.
Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso
profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la
mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve
ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù
verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Comple182
tamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato
da un amplesso tra la maionese Calvé e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc.
A quel punto avete praticamente finito.
A quel punto il bambino fa pipì.
Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo
salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio.
Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.
Prendete il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una
greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli).
Inserite il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è stato
studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Sì, ma
quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo
stretto, così è troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre
scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire.
Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.
Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a
rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir.
Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con
dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir.
Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira
eccezionale, fortuna sfacciata. Il numero di poussoir presente in una tutina
è sorprendente e, perfidamente, dispari.
Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirà.
Pensate ai bambini in Africa e concludete: "Si arrossirà? E che sarà mai!"
Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà:
"L'hai messo il borotalco?" Voi direte: "Sì!" Con convinzione.
Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre postpannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso.
Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di
183
Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a
consultare il settore "Decappottabili" su Gente & Motori. Altri telefonano ad
una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In
casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un
singolare, acutissimo profumo di yogurt.
IL BELLO, IL BRUTTO E IL BUGIARDO
COMMEDIA IN DUE ATTI
Autore:
Camillo Vittici
Iscrizione S.I.A.E. N.118123
(In caso di traduzione dialettale si prega di specificare alla SIAE il titolo originale dell'opera)
PERSONAGGI
Oronzo
L'Angelo
Il Diavolo
Pinuccia
Aurelia
Don Gaudenzio
Il nonno
Angelo Custode
Diavolo Custode
Prima nipote
Seconda
Il Parroco
nipote
La storia si svolge in un modesto soggiorno
La storia
Il bugiardo è Oronzo che, dopo una carriera fatta di truffe, convince Aurelia e Pinuccia di essere loro nonno spuntato da chissà dove. Si inventa una favolosa eredità che lascerà alle due nipoti al fine
di essere amorevolmente assistito. Si finge ammalato grave e al suo capezzale, per carpirne l'anima,
accorrono l'Angelo e il Diavolo. Ma riuscirà a truffare anche quelli.
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PRIMO ATTO
(Al centro una sedia a rotelle su cui sta dormendo Oronzo. Nel primo atto può essere
anche un letto. Un comodino, un tavolo a lato e un divanetto)
AURELIA: Io dico che è morto Pinuccia
PINUCCIA: No, per me non è morto Aurelia
AURELIA: Se per te non è morto vuol dire che è vivo. Ma come si fa a sapere se è
vivo o se è morto?
PINUCCIA: Alla televisione ho visto che hanno usato uno specchietto
AURELIA: E allora usiamolo anche noi. Cosa devo fare?
PINUCCIA: Se dobbiamo usare uno specchietto usiamo lo specchietto. Prendi quello
che è nel comò.
AURELIA: (Prende lo specchietto. Rotondo con manico). E adesso cosa faccio?
PINUCCIA: Lo devi avvicinare alle labbra e vedere se si appanna. (Aurelia lo avvicina alle proprie labbra). Ma non così cretina! Non alle tue labbra, ma a quelle del
nonno. (Aurelia infila il manico nella bocca del nonno che lo tiene in perpendicolare
fra i denti). Ma cosa fai?
AURELIA: L'ho avvicinato alle labbra del nonno
PINUCCIA: Avvicinarlo alle labbra del nonno non vuol dire infilarglielo in bocca!
Toglilo subito!
AURELIA: (Lo toglie, ma nell'altra mano tiene la dentiera). Ah, che schifo!
PINUCCIA: Che schifo cosa?
AURELIA: Che schifo questa!
PINUCCIA: Ma gli hai tolto la dentiera?
AURELIA: No, è lei che è rimasta attaccata allo specchietto
PINUCCIA: Rimettigliela dentro subito!
AURELIA: (Armeggiando). Non ci passa
185
PINUCCIA: Se è uscita dovrà anche entrarci. Vedere? Ma non vedi che l'hai messa
al contrario? Dai, io gli apro la bocca e tu Aurelia… forza, mettigliela dentro
AURELIA: Ma che alito! Puzza come una fogna! Fatto!
PINUCCIA: Oh, finalmente!
AURELIA: Di solito, quando va a letto, la mette in un bicchiere qui sul comodino
PINUCCIA: No, non lo fa più da quando il bambino della vicina che è venuto a trovarlo gliel'ha fregata
AURELIA: Ma perché gliel'ha fregata?
PINUCCIA: Devi sapere che, quando un bambino perde un dente lo consegna alla
mamma e si prende un'euro. Quando ha visto tutti quei denti nel bicchiere gliel'ha
fregata, l'ha portata alla mamma e ha preteso di avere tanti euro quanti erano i denti
della dentiera. Per fortuna la Rosetta gliel'ha riportata altrimenti avrebbe dovuto
comprarne una nuova e tu sai bene quanto nonno Oronzo è avaro. Quello sarebbe stato capace di stare senza denti tutto il resto della sua vita
AURELIA: Il resto della sua vita… Più che un resto… un restino visto che è più di là
che di qua, almeno se non è già arrivato di là. Il dottore l'ha setto chiaro e netto; fra
poco l'anima sua salirà al cielo… o all'inferno
PINUCCIA: Dammi quello specchietto. (Lo mette davanti alle labbra di Oronzo).
Eppure è ancora vivo, lo specchio si è appannato. Comunque io ho già chiamato Don
Gaudenzio per una benedizione. Ho sentito dire che a volte fa miracoli
AURELIA: Chi, Don Gaudenzio? È già santo?
PINUCCIA: Macchè Don Gaudenzio! La benedizione!
AURELIA: Ma non si potrebbe fare a meno?
PINUCCIA: Mi sembra il minimo che possiamo fare. Perché dovremmo farne a meno?
AURELIA: E se poi si riprendesse?
PINUCCIA: Se poi si riprendesse… continuerebbe a vivere
AURELIA: Bella fregatura! Noi dovremmo aspettare ancora chissà quanto per prendere la vagonata dei suoi soldi
PINUCCIA: Certo che è una bella sommetta…
186
AURELIA: Chiamala sommetta tu… Potremmo vivere negli agi per tutto il resto della nostra vita
PINUCCIA: Chissà come sarebbe contenta la nostra mamma a saperci così ricche.
Peccato che sia scappata quando ancora eravamo piccoline con quel canchero di marinaio e chissà dove l'avrà portata
AURELIA: Chissà come sarebbe contento il nostro papà a saperci così ricche
PINUCCIA: Il nostro papà? Ma se anche mamma non sapeva chi fosse!
AURELIA: Come non sapeva chi fosse? Con qualcuno ci avrà ben fatto!
PINUCCIA: Il nonno una volta, in un momento di confidenze, mi ha detto che i nostri papà dovevano essere in tanti
AURELIA: Ho capito; figlie di tanti, ma disonesti genitori. Poi, un giorno, da chissà
dove è spuntato questo qui
PINUCCIA: E poi è toccato a noi allevarlo e assisterlo, ma quest'accidenti non ci ha
mai detto dove ha messo tutti i suoi soldi
AURELIA: Ma prima o poi un testamento salterà fuori e allora…
PINUCCIA: E allora speriamo di non aver delle sorprese. Comunque adesso lasciamolo dormire
AURELIA: O morire, il dottore ha detto che ha già un piede nella fossa; mi sa che
fra poco li abbia tutti due
PINUCCIA: Forza Aurelia, andiamo di là a finire le torte; se dovesse arrivare l'ora
fatale ci saranno delle visite e qualche fetta di torta e un buon bicchiere di vino la dovremo pure offrire
AURELIA: Io ho già comperato il vino dolce. Ma sì, facciamo una bella festa e
avanti Savoia1 (Escono. Entrano furtivi l'Angelo e il Diavolo con i relativi costumi e
si avvicinano ai due lati opposti)
ANGELO: Oronzo… Oronzo, su svegliati: lo sappiamo che non sei morto
DIAVOLO: Certo che lo sappiamo, se non lo sappiamo noi…
ANGELO: Su Oronzo; alzati e cammina!
DIAVOLO: Eh no per piacere; lo sai bene che con te non funziona; magari col tuo
Capo funzionava, ma tu che sei una schiappa di serie B… Peccato di superbia neh…
Guarda che giù da me c'è un girone fatto apposta per chi pecca di superbia
187
ANGELO: Peccato di superbia io? Ma sei matto! Lo sai bene che gli angeli non fanno peccati
DIAVOLO: Ma a forza di stare col lupo…
ANGELO: Cosa c'entra il lupo? Parli del lupo di Gubbio?
DIAVOLO: Macchè lupo di Gubbio! Volevo dire che a forza di stare appollaiato sulla spalla degli uomini voi, Angeli Custodi, potete prendere i loro difetti
ANGELO: Noi siamo immuni da difetti
DIAVOLO: Sarà… magari vi hanno vaccinato
ANGELO: Lascia perdere il lupo, ma torniamo a noi. Oronzo; ti vuoi gentilmente
svegliare?
DIAVOLO: Oronzo! Non fare lo stronzo! Apri quei tuoi occhi da suino!
ORONZO: (Voce flebile). Chi è? Chi mi chiama? Chi mi disturba? Ma non può morire in pace un povero cristo?
DIAVOLO: Se dici ancora una volta quel nome ti infilzo con le mie corna!
ORONZO: Quale nome?
ANGELO: Cristo
DIAVOLO: Non cominciare anche tu!
ORONZO: Dove sono? Cosa volete?
ANGELO: Se qui in casa tua Oronzo e vogliamo…
DIAVOLO: Mettiamoci d'accordo; quello che vuole lui non è quello che voglio io!
ORONZO: E allora mettetevi d'accordo. Tu chi sei tutto vestito di bianco? Sei un
imbianchino?
ANGELO: Non cominciamo ad offendere! Io non sono un imbianchino! Non vedi
che ho le ali?
ORONZO: Sei un piccione allora
ANGELO: Non sono neanche un piccione! Non mi permetterei mai; quello, se mai,
assomiglia allo Spirito Santo
188
DIAVOLO: Ma la vuoi finire di nominare certa gente! Lo sai che, solo a sentirli nominare, mi viene l'orticaria!
ANGELO: Sono il tuo Angelo Custode Oronzo
ORONZO: Tu un Angelo? Avvicinati… Beh, c'è da dire che, a confronto di quello lì,
sei proprio carino
ANGELO: Carino? Bello vorrai dire! Io sono il bello e lui, quello sgorbio della natura, è il brutto
DIAVOLO: Brutto… Certo, se mi vedi così, senza essermi fatto la barba… e poi non
è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace
ANGELO: Non dire stronzate! Tu non piaci proprio a nessuno; col muso che hai sei
una vera schifezza
ORONZO: Allora esistono davvero…
ANGELO: Chi?
ORONZO: Gli Angeli Custodi
DIAVOLO: Non tiriamola per le lunghe!
ORONZO: E tu chi sei?
DIAVOLO: Ma non lo vedi! Mettiti gli occhiali. Ecco, bravo, così. Mi vedi adesso?
ORONZO: No, ti vedo meno di prima
DIAVOLO: Ma neanche con gli occhiali?
ORONZO: No, ancora di meno. Questi occhiali sono della Pinuccia; sono quelli che
usa quando legge il giornale
DIAVOLO: E allora toglili!
ORONZO: Adesso sì che ti vedo. Certo che sei proprio brutto…
DIAVOLO: Sarai bello tu con quel muso da morte lenta che hai
ORONZO: Che orecchie lunghe che hai…
DIAVOLO: Per sentirti meglio…
ORONZO: Che denti lunghi che hai…
189
DIAVOLO: Per mangiarti meglio…
ORONZO: Che corna lunghe che hai…
DIAVOLO: Per infilzarti meglio… Ma vuoi vedere che quel rimbambito qua mi ha
preso per la nonna di Cappuccetto Rosso!
ANGELO: Veramente non ha tutti i torti; non offenderti, ma fai proprio un po' schifo. E poi puzzi
DIAVOLO: Puzzo io? Mi dai del puzzone?
ANGELO: Puzzi di zolfo e di bruciato
ORONZO: Mi sembra di sentire l'odore di carne alla griglia, però bruciata
DIAVOLO: Perché tu di cosa puzzi? Ma non senti che…
ANGELO: Ti avverto che questo è profumo di incenso
DIAVOLO: Anche il mio è profumo!
ANGELO: Sì, profumo di fumo!
ORONZO: Ma si può sapere cosa ci fate qui da me? Non potevate andare al cinema?
DIAVOLO: Io ci sono andato ieri sera; davano Il Diavolo veste Prada
ANGELO: Anch'io ci sono andato ieri sera; davano L'Angelo Azzurro
ORONZO: Io alla televisione ho visto Angeli e Demoni
DIAVOLO: L'unica volta che siamo stati assieme!
ANGELO: Eh no invece! Una volta eravamo colleghi, eravate dei nostri insomma
DIAVOLO: Sì, lo so, me lo ricordo bene. Poi è stato quell'esaltato di Michele…
ANGELO: Prego, rispettiamo i ruoli, Arcangelo!
ORONZO: Ma insomma si può sapere chi siete?
ANGELO: Oronzo, io sono il tuo Angelo Custode
DIAVOLO: E io sono il tuo Diavolo Custode
ORONZO: Ma posso sapere alla fine cosa volete da me?
190
ANGELO: Vogliamo…
DIAVOLO: Macchè vogliamo! Quello che voglio io non è quello che vuoi tu Angelo
della malora
ANGELO: (Si avvicinano arrabbiati). Angelo della malora io? Io sono un Angelo
del cielo; un Cherubino! Ma come ti permetti povero Diavolo!
DIAVOLO: Povero diavolo a me? Io sono un signor Diavolo! Satana in persona, per
gli amici Belzebù
ANGELO: Ah sì! (Si prendono per il collo). Tu sei solo un demonio!
DIAVOLO: E tu altro che Cherubino, sei un rubinetto
ANGELO: E tu un pezzo di scamone abbrustolito!
DIAVOLO: E tu un piccione!
ANGELO: Tu un povero dannato!
DIAVOLO: Cornacchia!
ANGELO: Va all'inferno!
ANGELO: Ci sto già! E tu… Fermati, sta arrivando qualcuno. (Entra don Gaudenzio
con le due sorelle. L'Angelo si mette accanto a lui, il Diavolo si allontana dalla parte
opposta)
DON GAUDENZIO: Oh, povero Oronzo; che sguardo assente, sembra una gallina
con gli occhi a mezz'asta come quando si sta addormentando
AURELIA: Peccato non faccia le uova…
PINUCCIA: Se no chissà che frittate ci saremmo fatte
ORONZO: E questo chi è?
PINUCCIA: Oh, finalmente ti sei svegliato
ORONZO: E gli altri due dove sono andati a finire?
AURELIA: Poveretto… straparla; per me sta esalando l'ultimo respiro
PINUCCIA: Intanto mi sembra che sia al penultimo perché parla. E chi sarebbero gli
altri due?
ORONZO: Uno vestito come un imbianchino e l'altro da carnevale
191
AURELIA: Povero nonno; l'ho detto, straparla; ha le visioni
DON GAUDENZIO: E allora diamoci da fare, sono contento di essere arrivato in
tempo. Io direi di dargli l'Estrema Unzione
AURELIA: E cosa sarebbe?
DON GAUDENZIO: L'olio, l'olio benedetto
AURELIA: No, la prego Don Gaudenzio, l'olio no. Ti ricordi Aurelia quando all'orfanatrofio per ogni nostra malattia ci davano l'olio di rigido? Al nonno no, risparmiamocelo, anche se lo meriterebbe
PINUCCIA: Picchiavamo il braccio? Olio di ricino. Ci slogavamo un piede? Olio di
ricino…
AURELIA: Mal di testa? Olio di rigido. Unghia incarnita? Olio di rigido
DON GAUDENZIO: Allora, se i familiari la pensano così, diamogli solo una santa
benedizione
PINUCCIA: Ma sì, una benedizione può andar bene
DIAVOLO: (Ad alta voce). Invece dategli una maledizione! (Gli altri non li sentono)
ANGELO: No no; una benedizione gli farà proprio bene!
AURELIA: Sì, forse una benedizione basta, ma piccola piccola
DON GAUDENZIO: Mica gli do una benedizione urbi et orbi, quella la dà solo il
Papa. Una benedizione da buon parroco di paese. Allora… Ah, il breviario… (Ad
ogni gesto del prete il diavolo si lamenta). Eccolo! Allora… (Legge). In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Crux Domini. Nunquam draco sit mihi illuminatio mea
et crucis dux. Vade retro Satana!
DIAVOLO: Io non vado in retro un bel niente! E non ho nemmeno la marcia indietro! Non mi avrà preso per un'automobile questo balordo qui! Io devo star qui a qualunque costo!
ANGELO: E invece te ne vai fuori dalle palle!
AURELIA: Scusi don Gaudenzio, ma io non capisco un bel niente di quello che dice.
Insomma l'arabo non l'ho mai imparato
PINUCCIA: Ma cosa dici scema! Quello è tedesco!
DON GAUDENZIO: Forse sarà meglio che lo legga in italiano. Croce del Signore,
Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana!
192
Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri, bevi tu stesso il tuo
veleno. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (Spruzza l'acqua benedetta)
DIAVOLO: Ahia; accidenti che dolore! Ma cos'è quella roba lì? Acido muriatico?
Ma questo ce l'ha proprio con me!
ANGELO: E con chi se no, cornuto!
DIAVOLO: Pipistrello!
ANGELO: Ruba anime a tradimento!
DIAVOLO: Gallinaccio!
ORONZO: Sapete… sapete che a me sembra di stare meglio?
AURELIA: Eccolo lì; la benedizione doveva tenerla più corta
ORONZO: Ma si può sapere che è questo qui?
PINUCCIA: Ma come; non lo riconosci nonno? È don Gaudenzio, il nostro Parroco
ORONZO: Ah, è lei don Gaudenzio? Ma cosa ci fa qui in casa nostra?
DON GAUDENZIO: Beh, penso che una benedizione non le avrebbe fatto male
DIAVOLO: Invece gli ha fatto malissimo!
ANGELO: Ma non hai visto scemo che è stato subito meglio!
AURELIA: Per poco, mi auguro per poco!
ANGELO: Solo per predisporre la sua anima per il paradiso!
DIAVOLO: Ma che paradiso e paradiso! Quello me l'acchiappo io gallina spennacchiata che non sei altro!
ANGELO: Invece no! Salirà con me nell'alto dei Cieli, essere puzzolento, brutto e
schifoso!
ORONZO: Ma la volete finire di urlare voi due! Mi avete rotto le palle con le vostre
urla! Mica sono sordo
AURELIA: Straparla, straparla povero nonno
PINUCCIA: Guarda che stiamo parlando sottovoce nonno
193
ORONZO: Mica voi imbranate, parlo degli altri due
AURELIA: Ve l'ho detto; straparla, straparla povero nonno
DON GAUDENZIO: Vede Oronzo, le sue due nipotine, da brave cristiane, hanno
pensato di chiamarmi per portarle i conforti religiosi e recitarle le preghiere della
buona morte
ORONZO: A me? Ma se sto bene! Anzi, benissimo! Volevo dire… malissimo… (Si
riaccascia)
DON GAUDENZIO: Poveretto; che il Signore lo accolga lassù
DIAVOLO: Laggiù, laggiù vorrà dire!
ANGELO: Una bella sega! Ha detto lassù, sordo che non sei altro!
PINUCCIA: La accompagniamo Reverendo e grazie di essere venuto
DON GAUDENZIO: La pace sia con voi sorelle e fratelli. (I tre escono)
DIAVOLO: E io li ringrazio di essere finalmente andati fuori dai maroni! A me quelle parole del prete han fatto venire un gran mal di pancia, per non parlare di quell'acqua schifosa
ANGELO: Sta attento, col tuo mal di pancia, che oltre di fumo non puzzi di altre cose. Mettiti almeno il pannolone! Oronzo, svegliati Oronzo
DIAVOLO: Dai, Oronzo non fare lo stronzo! Svegliati!
ORONZO: Ma si può sapere cosa volete ancora da me voi due?
ANGELO: Devi sapere, carissimo Oronzo, che il tuo Angelo Custode desidera che tu
faccia tante opere buone… Te le ricordi le opere di misericordia corporali? Ti ricordi
quante sono?
ORONZO: Non so, una ventina, cinquanta, sessanta? Ma in questo momento ho paura di averle dimenticate. Sapete… la testa…
ANGELO: No, di meno; sono solo sette. Dar da mangiare agli affamati, dar da bere
agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i
carcerati e seppellire i morti. E non sono certo quelle di quel brutto muso lì
DIAVOLO: Mi spiace contraddirti collega, anzi, ex collega, ma quelle sono anche le
mie. Dar da mangiare agli affamati in modo che abbiano la pancia piena e che se ne
freghino degli altri, dar da bere agli assetati in modo che si ubriachino e sparino bestemmie, vestire gli ignudi ma le donne solo col tanga e gli uomini con slippini provocanti dove si vede tutto o quasi tutto, alloggiare i pellegrini di modo che trovino
194
dimora nel mio inferno, visitare gli infermi per indurli a vendermi la loro anima, visitare i carcerati di modo che quelli che non sono pentiti arrivino presto fra le mie grinfie, seppellire i morti per poi venirli a prendere di notte e portarli lo so io dove
ANGELO: Ma ti rendi conto delle stronzate che vai dicendo?
ORONZO: Sentite voi due, o mi lasciate morire in pace o mi dite quel che volete. E
che sia finita!
ANGELO: Ti stavo dicendo caro Oronzo che per mettere in pratica tutte quelle opere
di misericordia corporali, oltre la buona volontà cristiana, ci vuole che la tua anima
sia propensa a queste cose e tu, uomo giusto e generoso…
DIAVOLO: Generoso? Ma se quello è un tirchio maledetto! Pensa che si mangia due
limoni al giorno per essere stitico e risparmiare sulla carta igienica!
ANGELO: Chiudi quella ciabatta che hai al posto della bocca cornutone! Stavo dicendo che, vista la tua magnanimità e per guadagnarti il paradiso dovresti sganciare
qualche soldo e darlo ai poveri; tanto a te fra poco non serviranno più
ORONZO: Diresti che, per andare in paradiso…
DIAVOLO: Macchè paradiso! Senti vecchi bacucco che non sei altro! Lo sai o no
che sei sul punto di crepare? E allora cosa aspetti a regalarmi la tua anima?
ORONZO: Regalare? Che brutta parola! Io non ho mai regalato niente a nessuno!
DIAVOLO: Mi dici allora come faccio a mettere in pratica le mie sette opere? Ti
prometto che poi, appena te ne andrai all'altro mondo e, visto e considerato che hai
sempre freddo e che giri per la casa sempre col cappotto per non accendere i caloriferi, io ti prometto che ti porterò in un posto ben caldo e non ti costerà neanche un soldo bucato, ma non solo, potrai accenderti la pipa senza consumare i fiammiferi, ma
soprattutto ti troverai circondato da bellissime donne tutte nude. Contento?
ORONZO: Tutto gratis?
DIAVOLO: Tutto gratis; promessa di diavolo!
ANGELO: Ma sei matto Oronzo? Non ti farai abbindolare da questo coso maleodorante qui. Se verrai con me in paradiso ti prometto che non ci sarà per niente freddo,
che rivedrai la tua cara Elvira, la cara sposa che prematuramente ti ha lasciato e che ti
sta aspettando, e che potrai usare tutta la carta igienica che vorrai
ORONZO: Tutto gratis?
ANGELO: Tutto gratis; promessa di Angelo!
195
ORONZO: Certo che mi mettete in un bell'imbarazzo. Da una parte un bel caldino
senza pagare i caloriferi e dall'altra tante donnine nude…
DIAVOLO: E vergini! Ti prometto venti vergini tutte a tua disposizione
ORONZO: Ma a me non mi frega niente che siano vergini o usate. Però c'è un però…
ENTRAMBI: Quale però?
ORONZO: Vedete carissimi, il problema non è che siano vergini o usate, il problema
è che non so se ci riuscirò; magari non più di sette o otto al giorno…
ANGELO: Cala Oronzo…
ORONZO: Quattro o cinque al giorno…
ANGELO: Cala ancora Oronzo
ORONZO: E allora una o due; ti va bene?
ANGELO: Beh, sì, forse…
DIAVOLO: Ma che forse e forse; vedrai che dalle mie parti diventerai non solo caloroso, ma anche focoso; ti sentirai addosso un fuoco che neanche le costine di maiale
sulla griglia ne hanno tanto
ORONZO: A questo punto mi avete messo in una tale confusione che…
ANGELO: Pensa Oronzo quanti poveri potresti sfamare
DIAVOLO: Quanti ubriachi potresti assetare
ORONZO: Comunque non vorrei che pensaste che io…
DIAVOLO: Che tu non abbia soldi?
ANGELO: Lo sappiamo che li hai e quanti ne hai. Le tue due care nipotine lo dicono
sempre… "Quanti soldi deve avere il nonno…" Ricordati che l'Angelo Custode è
sempre appollaiato sulla tua spalla e vede tutto quello che fai, che hai in casa e in
banca
ORONZO: Ma io ho solo… Ma sì, euro più, euro meno ne ho davvero tanti. Comunque più più che meno. Comunque, per tornare a noi, dovete sapere, cari miei, che l'Oronzo qui presente non è del tutto scemo anche se sulle spalle ha un sacco di anni. In
politica lo chiamano il Compromesso Storico; mettono assieme la Destra e la Sinistra, per cui, quel rimbambito dell'Oronzo come lo chiamano le sue due care nipotine, fa anche lui la stessa cosa. Fa il Compromesso Storico con l'Angelo e il Diavolo.
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Vi faccio a entrambi un assegno con la metà esatta dei miei soldi e così, quando fa
freddo faccio un salto nel suo ambientino caldo caldo e, quando ho caldo, salgo al
piano di sopra, faccio una rimpatriata con la mia povera Elvira e… insomma, mi
scelgo dove fare le ferie nel posto migliore
DIAVOLO: Chiamalo scemo questo qui
ANGELO: Ti giuro che è la prima volta che mi capita di un caso simile e di trovarmi
in una situazione così ingarbugliata. Certamente dovrò chiedere lassù se posso accettare questo compromesso
DIAVOLO: Per me non ci sono problemi; laggiù comando io e quel che faccio io
non lo discuterà mai nessuno!
ANGELO: Sento che stanno arrivando le due donzelle. Sta sereno e tranquillo Oronzo che ritorneremo. Devo chiedere un paio di permessi e ci rifaremo vivi
DIAVOLO: Sicuramente è meglio che ce ne andiamo per ora, non vorrei che arrivasse quel tizio vestito di nero ad innaffiarmi col suo acido muriatico
ANGELO: Prego puzzone, prima lei
DIAVOLO: No, prego, prima lei cornacchia
ANGELO: Comunque non finisce qui!
DIAVOLO: Certo che non finisce qui! Ci vediamo! (Escono. Entrano le due sorelle)
PINUCCIA: Dici che dorme?
AURELIA: A me sembra che dorma… Vuoi che prenda lo specchietto? No no, niente specchietto; non vorrei ritrovarmi ancora una volta la sua dentiera in mano, comunque non vorrei che quella benedizione gli abbia fatto bene
PINUCCIA: Ma è solo una benedizione, non è una medicina. A proposito di medicine… gliel'hai data stamattina?
AURELIA: Le medicine sono finite. Da quando ha saputo che per le medicine si paga il tik non ha più voluto prenderne una
PINUCCIA: Sempre più avaro!
AURELIA: Sempre più tirchio! Dovevamo ricoverarlo in un Albergo per anziani
PINUCCIA: Mica è gratis l'Albergo per anziani! Immaginati se avrebbe voluto andarci. Pensa che un giorno mi ha detto che, per non spendere, avremmo dovuto sotterrarlo nella nuda terra, con una croce di legno e lasciare la sua faccia e le mani sbucare dal terreno
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AURELIA: Questo non me l'hai mai detto. Ma perché avremmo dovuto lasciare la
faccia e le mani fuori dal terreno?
PINUCCIA: Per risparmiare sulla fotografia e nelle mani avremmo potuto metterci i
lumini
AURELIA: Brutta cosa l'avarizia…
PINUCCIA: L'avarizia è un continuo vivere in miseria per paura della miseria
AURELIA: Parole sante
PINUCCIA: L'avarizia sta nel fatto che l'avaro vive da povero e muore ricco
AURELIA: Parole ancora più sante
PINUCCIA: Quando andava in Chiesa invece di accendere una candela davanti
all'altare della Madonna accendeva solo il cerino
AURELIA: Ti ricordi l'inverno scorso quando faceva così freddo? Ci faceva stare
tutti tre stretti stretti attorno alla stufa. E quando faceva ancora più freddo? L'accendeva
PINUCCIA: E quando sbatteva le palpebre? In quell'istante spegneva la luce perché
con gli occhi chiusi non gli occorreva
AURELIA: E poi ha sempre avuto paura che qualcuno gli rubasse qualcosa. Lo sai
bene che ha messo l'antifurto anche sulla pattumiera!
PINUCCIA: Ti ricordi quando per strada ha trovato una banconota di 50 euro?
AURELIA: Abbiamo dovuto portarlo al Pronto Soccorso per un principio d'infarto
per l'emozione
PINUCCIA: E pensare che aveva un unico desiderio nella vita e mai realizzato. Voleva laurearsi in Economia
AURELIA: A volte, quando noi eravamo in vacanza al mare, era lui ad andare in lavanderia. Nascondeva sempre due calzini nelle tasche
PINUCCIA: Da quando è ammalato e non può andare in Chiesa segue la Messa in
televisione. Al momento della questua ha il coraggio di spegnerla
AURELIA: Da giovane aveva avuto qualche morosa prima di sposare nonna Elvira.
Ebbene, le lasciava tutte prima di Natale per non essere obbligato a fare il regalo
PINUCCIA: Quando aveva fra le mani qualche soldo si metteva sempre davanti allo
specchio per aver l'impressione di averne il doppio
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PINUCCIA: E quando incontrava un mendicante? Gli metteva nella mano una zolletta di zucchero e gli diceva: "Tenga buon uomo per un caffè"
PINUCCIA: Quando incontrava un mendicante che gli chiedeva qualcosa per poter
mangiare tornava a casa e ritornava da lui portandogli una forchetta usata e di plastica
AURELIA: Per non consumare la dentiera la toglieva quando non mangiava
PINUCCIA: Era arrivato a studiare con un sua amico cieco il Braille così, quando la
sera leggeva, lo faceva con la luce spenta
AURELIA: Un giorno mi ha detto che dopo morto rimpiangerà i soldi spesi per la
bara
PINUCCIA: E' così tirchio che, quando seppe dei saldi alle Pompe Funebri, voleva
suicidarsi
AURELIA: Una volta, al compleanno della nonna, miracolosamente le ha fatto un
regalo. Ma non solo non ha cancellato il prezzo; no, l'ha sottolineato!
PINUCCIA: Pensa che quando andava a comperare un uovo voleva a tutti i costi lo
sconto perché diceva che avrebbe riportato il vuoto
AURELIA: E quanti ravanelli ci ha fatto mangiare! Solo perché poi recuperava l'elastico che li teneva assieme
PINUCCIA: Povero nonno Oronzo! Non si è mai permesso di avere in casa il frigorifero
AURELIA: Aveva paura che, una volta chiusa lo sportello, la lucina non si spegnesse!
SECONDO ATTO
(Stessa stanza Oronzo è in carrozzella. Pinuccia lo sta imboccando)
PINUCCIA: Ancora un cucchiaio e hai dato fondo al piatto. Certo che, per essere un
ammalato grave, ne hai di appetito. Comunque il mangiare costa e tu di soldi non ne
tiri fuori mica tanti. Se non fosse per noi due che facciamo qualche ora part time…
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ORONZO: Lo sai benissimo Pinuccia che mi devo guadagnare l'inferno e il paradiso
e quelli costano cari
AURELIA: Questa storia dell'inferno e paradiso è un po' che la stai tirando fuori, ma
noi non abbiamo capito proprio un bel niente
ORONZO: E sì che li avete visti quei due rappresentanti dell'inferno e del paradiso
che erano lì con me. Non penso che siate lesbiche
PINUCCIA: Non si dice lesbiche nonno, ma presbiti
ORONZO: E neanche che vi manchino delle dottrine
PINUCCIA: Non si dice dottrine nonno, ma diottrie
ORONZO: E allora, se non vi mancano quelle cose lì, non capisco perché non li abbiate visti. Comunque uno mi ha promesso di stare al caldo e l'altro di farmi una ventina di vergini
AURELIA: Per me nonno Oronzo sta dando i numeri. Ad una certa età si sognano le
vergini, come dire che, dopo i trenta, ce ne fossero ancora
PINUCCIA: Invece non è vero; certo che ce ne sono ancora. La Cesarina, per esempio, la perpetua di don Gaudenzio; vuoi che non sia vergine?
AURELIA: A parte il fatto che in paese tutti la chiamano King Kong per via del fatto
che ha più peli lei di un orango tango…
PINUCCIA: E la Romilda allora? Non pensi che sia vergine?
AURELIA: Per forza; è stata in un convento fino a 60 anni e poi si è suorata
PINUCCIA: Cosa vuol dire suorata?
AURELIA: Se i preti che tolgono la tonaca si chiamano spretati le suore si chiamano
suorate. E tu allora?
PINUCCIA: Cosa vorresti dire con… e tu allora?
AURELIA: Sì, insomma, non dirmi che quando sparivi nel boschetto col Gerolamo
andavate a dire il Rosario…
PINUCCIA: Quello era un amore platonico; ci prendevamo la mano, ci guardavamo
negli occhi, sussurravamo parole sottovoce, coglievamo margherite…
AURELIA: Alle dieci di sera coglievate margherite? Ma come le vedevate?
200
PINUCCIA: Avevamo la pila, no! Non vorrai che ci sdraiassimo magari su una delle
torte che lasciavano sul pratole mucche! E tu con Vincenzo? Non dirmi che…
AURELIA: Vincenzo era un uomo serio, onesto e timorato di Dio. Aveva un solo difetto, era sposato con sua moglie. Mi aveva detto più volte che avrebbe avuto la dispensa dalla Sacra Rotula, ma quella dispensa non arrivava mai. Diceva sempre che
il dispensario era chiuso per restauri. Avevo anche scritto al Papa in persona per fargliela avere, ma lui non ha mai risposto. Ma forse ho capito perché, non gli avevo allegato il francobollo per la risposta
PINUCCIA: Chi è senza peccato scagli la prima pietra!
ORONZO: Io potrei scagliare la prima pietra
AURELIA: Perché?
ORONZO: Perché se c'è uno che è senza peccato sono io
AURELIA: Guarda nonno che uno dei sette visi capitali è l'avarizia
PINUCCIA: E in questo caso c'è anche la superbia
ORONZO: Io non sono avaro, sono solo parsimonioso
AURELIA: Ma non ti sembra Pinuccia che il nonno stia molto meglio? Accidenti a
lui e a quella benedizione!
PINUCCIA: Mi sa che questo non ce lo togliamo più dai piedi. Non è nonno che ti
sei fatto un'assicurazione sulla vita?
ORONZO: No, l'ho fatta sulla morte
PINUCCIA: Sulla morte?
ORONZO: Certamente, sulla morte! Se avessi superato i 100 anni l'assicurazione mi
avrebbe pagato un sacco di soldi per cui, ascoltatemi bene, se volete venire in possesso di quei soldi siete obbligate ad assistermi fino allora
AURELIA: Ciao Oronzo! Dovremo aspettare ancora dieci anni?
ORONZO: Nove e mezzo. Ne ho 90 e mezzo! E io a quei cento ci voglio arrivare! E
poi, durante il militare, mi hanno fatto la vaccinazione
PINUCCIA: Quale assicurazione?
ORONZO: La vaccinazione antimorte! Dovete sapere che, prima di venire ad abitare
qua, sono sempre vissuto in un paesino di montagna dove c'era l'aria più sana del
mondo! Non c'è nessun paese che abbia l'aria come quella. Lì non moriva mai nessu-
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no!". L'unico funerale che hanno fatto in paese è stata quello del becchino che, povero diavolo, è dovuto morire di fame. La salute non mi è mai mancata e come maschio… beh, lasciamo perdere, ero ben munito. Poi è arrivata la vecchiaia che mi ha
messo il freno a mano. Comunque posso dirvi che nel fare all'amore ho sempre usato
il metodo M.S.
DIAVOLO: E in cosa consiste?
ORONZO: Metodo M.S.! Da 20 a 40 anni: Mattina e Sera. Dai 40 ai 50 anni: Martedì e Sabato. Dai 50 ai 60 anni: Marzo e Settembre. Dai 60 anni in poi ... Mortacci
Sua! Ecco perché quelle vergini che mi aspettano all'inferno, mi dispiace per loro,
dovranno non solo aspettare, ma, se davvero ci arrivassi… rimanere ancora vergini
per un bel po'. Meglio il paradiso, così incontrerei la mia Elvira e tireremmo avanti
tranquillamente per l'eternità. E adesso mi faccio un riposino; questo non costa nulla
PINUCCIA: Sappiamo benissimo che fai solo quello che non ti costa nulla. Mi ha
detto don Gaudenzio che, quando andavi a Messa e passava l'uomo delle elemosine,
gli davi cinque centesimi e ogni volta litigavi perché volevi che te ne desse quattro di
resto
ORONZO: Non è vero, quando ero di buonumore gliene chiedevo solo tre
PINUCCIA: Comunque nonno noi ti abbiamo sempre visto abbastanza di buonumore
ORONZO: Sempre no; una volta sono stato triste
PINUCCIA: Davvero?
ORONZO: Sì, è stato quando, ero molto giovane, è morto mio nonno
AURELIA: E di che cosa è morto?
ORONZO: Nella sua casa era scoppiato un incendio e...
AURELIA: Ah... e' morto carbonizzato!
ORONZO: No... fammi finire. Stavo dicendo che era scoppiato un incendio, ma i
pompieri sono arrivati subito ed hanno aperto il telone di salvataggio. Mio nonno ha
preso la rincorsa, si è buttato dalla finestra e...
PINUCCIA: Ha mancato il telone e si è spiaccicato al suolo!
ORONZO: Nooo... fammi finire, per favore. Mio nonno ha preso così bene la mira
che nel cadere sul telone è rimbalzato ed è andato a finire nella casa di fronte…
AURELIA: Ah allora e' morto così?
202
ORONZO: No, perché, entrato in volo in una finestra aperta, è cascato su un letto
che l'ha fatto rimbalzare fuori dalla finestra e poi è ricascato di nuovo sul telone che a
sua volta l'ha fatto rimbalzare...
PINUCCIA: Ma, insomma mi dici come è morto tuo nonno?
ORONZO: Beh, visto che non si fermava più gli abbiamo dovuto sparare! E adesso
lasciatemi dormire. (Si addormenta)
AURELIA: Pinuccia, qui ci dobbiamo decidere, se non vogliamo aspettare ancora
nove anni e mezzo e diventare due carampane io direi che… magari senza farlo soffrire…
PINUCCIA: Ho capito cosa vuoi dire Aurelia. Sappi comunque che il delitto perfetto
non esiste
AURELIA: Magari, organizzandolo bene… facendolo apparire come una cosa naturale… vista l'età avanzata…
PINUCCIA: Magari… facendogli prendere uno spavento… che ne so…
AURELIA: Idea fantastica! Alla sua età il cuore può non resistere. Per spaventarlo…
Nonno! Nonno, svegliati!
ORONZO: Quanto tempo ho dormito?
AURELIA: Due ore nonno
ORONZO: Come vola il tempo!
PINUCCIA: Ti abbiamo svegliato per darti una brutta notizia
ORONZO: Ho dimenticato la luce accesa in camera?
AURELIA: No nonno
ORONZO: Magari la fontana del lavandino aperta?
PINUCCIA: Nemmeno quella. Ma…
ORONZO: E allora? Coraggio! Sentiamo e spero che il mio povero vecchio cuore
regga
PINUCCIA: Il cassiere della banca è scappato con tutti i tuoi soldi!
ORONZO: Ah, che ridere! Che scemo quel cassiere! E magari anche bravo, perché
non so proprio come abbia fatto a scappare con i miei soldi visto che li ho nascosti
tutti qui in casa. Vatti a fidare delle banche! All'inizio della mia attività sono stato in
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una banca a chiedere un prestito. "Ci dia delle garanzie" mi ha detto il direttore e allora io gli ho risposto "Vi garantisco che ho bisogno di un prestito". Niente da fare.
Allora vado in un'altra, quella volta ho chiesto un fido; mi hanno detto di rivolgermi
al canile perché un Fido lì l'avrei sicuramente trovato. No, delle banche non c'è da fidarsi. Se volete qualcosa che duri per sempre non pensate al matrimonio, pensate a
un mutuo. Lo so solo io quanto ho faticato a tirarli assieme i miei soldi, lira dopo lira,
euro dopo euro. Lo so perché sono nato molto povero… La mia famiglia era così povera che a Natale mio padre usciva di casa e sparava un colpo di fucile; poi rientrava
dicendo: Babbo Natale si e' suicidato! Quando ero piccolo, durante la guerra, eravamo poveri, ma così poveri, che quando aprivi la credenza trovavi i topi che piangevano per la fame. E adesso lasciatemi riposare. (Si riaddormenta)
PINUCCIA: Hai sentito anche tu? Sono nascosti qui in casa
AURELIA: Cosa? I topi?
DIAVOLO: No, i soldi!
AURELIA: E sì che la casa la conosciamo bene, ma soldi non ne ho mai visti
PINUCCIA: Ho trovato!
AURELIA: Cosa? I soldi?
PINUCCIA: No, il modo di eliminarlo nel modo più naturale del mondo
AURELIA: E allora cosa aspetti? Dimmelo, no!
DIAVOLO: Una spintarella. Spingiamo la sua carrozzella all'inizio della scala, gli
diamo una spintarella, ruzzola giù per le scale e…
AURELIA: E ciao nonno Oronzo! Ma sai che sei bravissima! Come hai fatto a escogitare…
PINUCCIA: Lo sai bene che mi piacciono i gialli
AURELIA: Ti piacciono i cinesi?
PINUCCIA: Macchè cinesi, i libri gialli! E lì si impara di tutto
AURELIA: E… e quando lo facciamo?
PINUCCIA: Anche adesso. Sta dormendo come un bimbo nella culla e non si accorgerà di niente. Passerà dal sonno terreno a quello eterno- Dai, fallo tu Aurelia
AURELIA: Io? Ma sei matta! Sei tu che hai avuto questa idea e quindi tocca a te
PINUCCIA: Una cosa ciascuno bella mia; io sono stata la mente e tu farai il braccio
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AURELIA: Questa non l'ho capita; cosa dovrei fare io? Il braccio? Quello destro o
quello sinistro?
PINUCCIA: Ma usa quello che vuoi! L'importante che gli dia una bella spinta forte
AURELIA: Lo sai Pinuccia che io non ho coraggio. Io non riesco a far male nemmeno a una mosca; quando riesco a prendere una mosca non sono proprio capace di ucciderla, non me la sento; le strappo le zampe e le ali e poi la lascio andare; sono troppo buona io. Magari… se il nonno avesse le zampe e le ali…
PINUCCIA: E allora tagliamo la testa al toro
AURELIA: Al toro? Magari una volta sarà stato un toro, ma adesso… e poi, se gli
tagliamo la testa, lo sai quanto sangue…
PINUCCIA: Certo Pinuccia che non sei un'aquila; lo facciamo assieme, semplice
AURELIA: Beh, così va un po' meglio. Allora… dici che…
PINUCCIA: Dico che ci dobbiamo decidere altrimenti viene notte
AURELIA: E dopo cosa succede?
PINUCCIA: Si chiama la Croce Rossa, gli si dice che il nonno è caduto dalle scale e
tutto finisce lì. Delitto perfetto! Dai, forza, decidiamoci. Apri la porta. (Con circospezione portano la carrozzella in direzione della porta dal lato opposto del palcoscenico). Cerchiamo di non sbagliare la mira. Una bella spinta verso la porta e… cosa fatta capo ha!
AURELIA: Vuoi dire che sei tu il capo?
PINUCCIA: No, vuol dire che dopo la spinta è tutto finito. Allora… contiamo fino al
tre. Dai, conta tu
AURELIA: Uno…
PINUCCIA: Due…
AURELIA: Due e un quarto…
PINUCCIA: Cosa vuol dire due e un quarto…
AURELIA: Due e un quarto… sarebbero le due e quindici
PINUCCIA: Ma cosa c'entra… Senti Aurelia; mettiti lì in parte che faccio io
AURELIA: Pinuccia, ho paura…
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PINUCCIA: Ma finiscila! Armiamoci di coraggio e…
AURELIA: Con che cosa?
PINUCCIA: Con che cosa… cosa?
AURELIA: Ci armiamo di cosa? Di pistola, di cannone, di tirasassi?
PINUCCIA: Io sì che mi devo armare, ma di pazienza! Allora vado…
AURELIA: Dove vai?
DIAVOLO: Come dove vado? Vado a buttare il nonno dalle scale! Allora… Uno…
Due… e tre! (Spinge la carrozzella verso la posta, ma all'ultimo metro compare
l'Angelo che, di lato o dietro Pinuccia, la tira di nuovo dalla parte opposta del palcoscenico)
AURELIA: Ma cosa fai Pinuccia? Ti tiri indietro?
PINUCCIA: Ma no che non mi tiro indietro, ma non capisco; questa è venuta indietro da sola. (Entra il Diavolo che la spinge di nuovo verso la porta. Pinuccia corre
da Aurelia con un urlo e i due spingono più volte la carrozzella da una parte all'altra. Nel frattempo, sempre urlando, le due corrono fuori)
ANGELO: Senti, la vogliamo finire? Non è che rischiamo di fargli venire il mal di
mare!
DIAVOLO: Invece no! Lo voglio buttare dalle scale!
ANGELO: E io, che sono il suo Angelo Custode, lo voglio salvare. Ma perché lo
vuoi buttare?
DIAVOLO: Primo, non ha preso l'Estrema Unzione; secondo, è sempre stato un avaro; terzo, ha fatto le corna alla Elvira, quarto, ha sempre fregato il fisco, quinto… e
ce ne sarebbero ancora, per cui, se crepa, questo me lo porto via ben impacchettato
ANGELO: Non dire stonzate brutto Diavolo di un Satanasso! Primo, non ha preso
l'Estrema Unzione, ma si è beccato una bella benedizione; secondo, è stato sì un avaro, ma ha sempre mantenuto in casa le sue due nipoti e qualche centesimo alla Chiesa
li ha sempre dati; terzo, le corna alla Elvira sono sempre state dei semplici cornini
perché le ha fatte solo col pensiero visto che qualcos'altro non gli è mai funzionato
tanto bene; quarto; pensi che solo lui ha fregato il fisco? Se dovessi impacchettare e
portare con te tutti quelli che hanno fregato il fisco in paradiso vagherebbero solo gli
Angeli e i Santi e soffrirebbero di solitudine acuta per cui, con una piccola confessione me lo cucco io e me lo porto su!
DIAVOLO: Ho già capito; con voi non si può ragionare
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ANGELO: Come? Mi dai del voi adesso?
DIAVOLO: Non del voi a te, ma del voi a voi cornacchie della malora! E adesso cosa facciamo?
ANGELO: Direi di agire democraticamente; lo svegliamo e lasciamo decidere a lui
DIAVOLO: Va bene, ma mi auguro che non la facciamo troppo lunga perché non
vorrei che laggiù si spenga il fuoco
ANGELO: Ma non mi dirai che non ci sono altri diavoli giù con te?
DIAVOLO: Ci sono, ci sono, ma è periodo di ferie e quasi tutti se ne sono andati a
fare i fanghi
ANGELO: I fanghi? Ma dove li fanno i fanghi?
DIAVOLO: Si gettano in qualche vulcano; in questo periodo ci sono dei grossi sconti
nell'Etna e sono tutti lì
ANGELO: Allora, lo svegliamo?
DIAVOLO: Svegliamolo
ANGELO: Oronzo, sveglia Oronzo!
ORONZO: Che c'è? Chi è?
ANGELO: Siamo noi, i tuoi amici
ORONZO: Ma guardali ancora qui… l'imbianchino e quello vestito da carnevale
DIAVOLO: Sarà meglio non dirlo a nessuno che ci chiama così altrimenti che figura
faremmo con i nostri colleghi?
ANGELO: A questo punto, caro il mio Oronzo…
DIAVOLO: Come il mio? Se mai il nostro!
ANGELO: A questo punto, caro il nostro Oronzo, ti devi decidere. La tua vita è appesa ad un filo…
ORONZO: Speriamo sia d'acciaio…
ANGELO: E devi decidere con chi vuoi andare. Col tuo bell'Angelo Custode o con
quel bruttone qui
DIAVOLO: Piano con le parole altrimenti io ti chiamo pipistrello
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ANGELO: Ma quelli sono neri…
DIAVOLO: Ma, se continui così, io ti faccio nero di botte!
ANGELO: Zitto! Mi sembra che stiano arrivando di nuovo le due nipotine
DIAVOLO: A me quelle due incominciano a starmi in quel posto
ANGELO: Quale posto?
DIAVOLO: Non scendiamo nei particolari! Anzi, sai cosa faccio? Per una volta mi
faccio vedere e appena arrivano le spavento a tal punto che…
DON GAUDENZIO: (Entrando). Permesso… Si può venire a visitare il nostro ammalato? (Il Diavolo fugge lontano). Eccolo qui il carissimo Oronzo
ORONZO: Mettiamoci d'accordo; se c'è qualcosa di carissimo io non lo compero,
chiaro? Comunque deve proprio essere il tempo di carnevale; uno rosso, uno bianco
e uno nero
DON GAUDENZIO: Povero Oronzo…
ORONZO: Ecco, ha detto giusto, sono proprio povero e non ho soldi da dare a nessuno
DON GAUDENZIO: Ma io non ti chiedo soldi, tanto lo so che più di due centesimi
non me li hai mai dati, ma che ti raccolga con me…
ORONZO: Sì sì, se fa una raccolta di fondi per me va benissimo!
DON GAUDENZIO: Ti posso dare un'altra benedizione?
ORONZO: Se è gratis me la dia pure
DON GAUDENZIO: In nomine Patris… (Il diavolo, da dietro, gli ferma la mano
mentre l'Angelo gliela abbassa; su è giù per alcune volte). Ma cosa succede? Vuoi
vedere che… O mio Signore! Che sia Parkinson? Che sia epilessia? Che sia il principio di una paralisi progressiva? (Si dimentica sul comodino il secchiello e aspersorio
ed esce gridando). Dottore! Pronto soccorso! Ospedale! Croce Rossa…
ANGELO: Ma sei scemo? Cos'avevi in mente di fare? Non vedi che quasi fai venire
un infarto a don Gaudenzio?
DIAVOLO: Se lo merita quel pistola lì! Non si fa concorrenza sleale, non si rubano i
clienti a coloro che da stamattina stanno tribolando per accaparrarselo. Allora, vecchio rincoglionito, con chi decidi di andare? Oronzo, non fare lo stronzo!
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ORONZO: Allora vediamo… Se vengo con te trovo le venti vergini… sei sicuro che
sono nude?
DIAVOLO: Senza alcun velo!
ORONZO: I veli non mi interessano! Non hanno camicie, gonne, cappotti…
DIAVOLO: No, come mamma le ha fatte
ORONZO: E tu imbianchino… Come sono su da te?
ANGELO: Anche su da noi sono così; tutti i vestiti, dopo il decesso, si lasciano qui
sulla terra
ORONZO: Allora vuoi dire che, se incontro la mia Elvira, la dovrò rivedere con tutte
le pieghe della pelle, i capelli bianchi, i reumatismi, la gotta, le zampe di gallina… insomma come era qui quando è salita in cielo?
ANGELO: Beh, in effetti…
ORONZO: In effetti… non so proprio che effetto mi farà
DIAVOLO: Ma guarda che anche tu non sei il pischello che eri una volta
ORONZO: L'uomo è sempre uomo! Almeno fin quando ci riesce… e io ho proprio
paura di non riuscirci
DIAVOLO: E le venti vergini allora? Qui cadiamo dalla padella a alle brace!
ORONZO: Con la prostica che mi ritrovo ora passo dalla padella al pappagallo
DIAVOLO: Senti, qui si fa tardi; farei una proposta… tiriamo per aria una moneta,
se viene croce te lo prendi tu, se viene testa me lo prendo io. Accetti?
ANGELO: A questo punto non c'è davvero altro da fare; è la prima cosa sensata che
hai detto nel giro di secoli
DIAVOLO: Senti Oronzo, ce l'hai una moneta?
ORONZO: Beh, una moneta ce l'avrei, ma chi mi dice che me la restituite? Io ve la
potrei anche dare, ma sia ben chiaro che me la dovrete restituire con gli interessi
DIAVOLO: Macchè interessi! Ne ho una qui io, è di un avaro che è appena arrivato
da noi e che ha voluto portarsi i suoi soldi con sé. Eccola qua. La butto?
ANGELO: Buttala!
DIAVOLO: Ah, testa! È mio! Adesso lo butto dalle scale e…
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ANGELO: Aspetta un attimo; posso vederla quella moneta?
DIAVOLO: Come, non ti fidi di me?
ANGELO: Fidarsi è bene… Porca boia! L'ho detto che non ci si poteva fidare di te!
Guardate; sia da una parte che dall'altra c'è la testa
DIAVOLO: Che sbadato! Devono avermene affibbiata una falsa. Che disonesti! E
adesso come facciamo?
ANGELO: Tu te ne vai ad attizzare il tuo fuoco e io mi faccio un voletto qui attorno.
Come sentiamo che sta esalando l'ultimo respiro ci facciamo un fischio e ci ritroviamo qui e tu cerca di non arrivare prima di me, di te non c'è molto da fidarsi
DIAVOLO: Neanch'io mi fido di te, ma… facciamo di necessità virtù
ANGELO: Senti chi parla di virtù. Comunque ci vediamo. Ciao brutto
DIAVOLO: Ciao bello. (Escono. Entrano le sorelle)
AURELIA: Per me sta dormendo
PINUCCIA: Bella forza, non senti come russa? Nonno, nonno Oronzo! Svegliati;
guarda cosa abbiamo qui per te
AURELIA: E' il vino dolce che abbiamo preparato per il tuo funer…
PINUCCIA: Ma sei scema? Chiudi quella boccaccia! Nonno!
ORONZO: Che c'è? Chi è? Ah, siete voi…
PINUCCIA: Oggi è il tuo mezzo compleanno
ORONZO: Mezzo… mezzo che?
PINUCCIA: Mezzo compleanno; insomma oggi hai 90 anni e sei mesi precisi e dobbiamo festeggiare
AURELIA: Assaggia, assaggia com'è buono; è come il vino della Messa di don Gaudenzio
ORONZO: (Mentre parlano beve a più riprese fino a diventare brillo). Buono, veramente buono. Comunque sapete bene che io sono astemio. Il vino costa e tutto
quello che costa a me fa male. Ma questo è veramente buono, soprattutto se è gratis.
Oh, ma questo è un rosolio! Dai, forza, versatene ancora un po’
PINUCCIA: Ma guarda che, con tutti i soldi che hai qui in casa, potresti comperarne
quanto ne vuoi
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ORONZO: Soldi? Quali soldi?
AURELIA: Ma se hai sempre detto che sei ricchissimo e che ricompenserai le nostre
amorevoli cure con…
ORONZO: Io nella vita, più che soldi, ho sempre avuto un bel culo!
PINUCCIA: Culo… nel senso di fortuna? Nel senso di… Aurelia! Penso di aver trovato dove… Dai, dammi una mano, tiriamolo su. (Lo alzano di peso e lo sdraiano sul
tavolino in parte)
ORONZO: Ma cosa fate? Ma mi avete preso per un centro tavola?
PINUCCIA: Alza il cuscino che ha sotto il sedere
AURELIA: Pinuccia! Guarda qua! (Da sotto il cuscino della carrozzella toglie una
grossa busta). Trovati! Sono qua! Sono qua!
PINUCCIA: Rimettiamo il nonno al suo posto. Ecco qui sulla tua solita carrozzella…
ORONZO: Ma è dura, mi fa male il sedere!
AURELIA: Sfido io che stavi comodo! Con quel po' po' di roba che avevi sotto! Apri
Pinuccia, apri! Non sto più nella pelle! Ora siamo noi Paperon de' Paperoni!
PINUCCIA: (Apre la busta. Ne trae dei giornali). Ma… ma cos'è sta roba?
AURELIA: Assegni? Cambiali? Azioni?
PINUCCIA: (Apre i giornali e li legge). "Oronzo Furbetti evade dal Carcere di…".
Evade? (Ne sfoglia altri). "Il noto truffatore è stato arrestato in fragranza di reato…"
AURELIA: Pinuccia, mi sta venendo un gran mal di pancia, ho paura che mi stia venendo…
PINUCCIA: Tieni duro Aurelia, voglio andare fino in fondo. "Accusato di aver venduto il Duomo di Milano con regolare atto notarile per farne una Moschea". "Si finge
morto per intascare l'assicurazione". "Vende una vecchia barca marcia agli Stati Uniti spacciandola per una Portaerei". Ma nonno! Cos'hai combinato! Sono questi i tuoi
soldi?
ORONZO: In vino veritas, mia care ragazze. Ormai, ad una certa età, ho dovuto per
forza chiudere la mia gloriosa carriera. Avevo due soluzioni, o dormire su una panchina o trovare una casa accogliente. Dopo aver preso le dovute informazioni ho
scelto voi due. Un nonno che spunta da chissà dove, pieno di soldi che avrebbe lasciato in eredità alle sue due nipotine predilette…
AURELIA: Quindi tu… tu non sei nemmeno nostro lontano parente!
211
PINUCCIA: E nonna Elvira?
ORONZO: E' stata una mia morosa di gioventù, non l'ho mai sposata e chissà se è
ancora viva
AURELIA: E tutti i tuoi soldi?
ORONZO: La storia dell'eredità l'ho dovuta inventare perché, con quella prospettiva,
mi aveste tenuto amorevolmente in casa
PINUCCIA: Ecco perché non ha mai tirato fuori un soldo! Pensavamo fosse solo per
avarizia…
ORONZO: Quello che avevo l'ho sputtanato tutto al gioco, donne, caviale e champagne
AURELIA: E adesso cosa ne facciamo?
DIAVOLO: Vuoi che la gente del paese mormori che abbiamo buttato fuori casa un
vecchio e per di più in punto di morte? Ce lo teniamo e… basta!
ORONZO: E chi sarebbe quello in punto di morte? Se alludete a me vi sbagliate di
grosso. Io sto benissimo! (Si alza e passeggia per il palcoscenico). Ma per tutti sono
gravissimo, anzi, sto per morire. (Le due di accasciano sul divano. Oronzo si siede
sulla carrozzella. Entra l'Angelo e il Diavolo)
DIAVOLO: Hai sentito? Ha detto che sta per morire!
ANGELO: Forza allora, diamoci da fare. Oronzo…
DIAVOLO: Oronzo, non fare lo stronzo, svegliati! Sei pronto a darmi l'anima?
ORONZO: Chi è? Cosa c'è? Ah, l'anima… eccola qua la mia anima! (Afferra secchiello e aspersorio e getta l'acqua sul Diavolo)
DIAVOLO: No! Così non vale! Porca miseria che male! Che dolore! (Urlando scappa via)
ANGELO: Questo vuol dire che la tua anima la dai a me…
ORONZO: Ma sì, perché no! Ma mi sa tanto che dovrai aspettare ancora un bel po' e
invecchiare assieme a me. Mettiti pure dietro di me e… aspetta. (L'Angelo si mette
dietro a braccia aperte). Questa, miei cari signori, è la mia ultima impresa e devo dire che mi è venuta proprio bene. Dopo aver fregato tanta gente non avrei mai pensato
di fregare anche un Angelo e un Diavolo! Ma voi, vi prego, non cercate di emulare le
mie gesta, ma non solo per una questione etica o morale, ma perché la furbizia non
sempre paga. Di Oronzo comunque ce n'è uno solo e, come avete potuto costatare,
Oronzo… non è uno affatto uno stronzo!
212
T
eatro
C
omico
I
taliano
FINALMENTE IN PENSIONE
COMMEDIA IN DUE ATTI
Autore:
Camillo Vittici
Iscrizione S.I.A.E. N.118123
(In caso di traduzione dialettale si prega di specificare alla SIAE il titolo originale dell'opera)
PERSONAGGI
Benito
Miranda
Serafino
Prospero
Prudenza
Il padrone di casa
Moglie di Benito
Un pensionato
Un pensionato
La perpetua
La storia si svolge in un modesto soggiorno
La storia
E' il primo giorno di pensione di Benito, ma con i suoi due amici
non sa come passare le giornate. Si inventano un lavoro, ma sono tre frane! Inaspettata arriva una lettera del Ministero che ha
deciso di cremare tutti i pensionati, a meno che…
ATTO PRIMO
BENITO: (Trillo di sveglia all'esterno. Entra trafelato in scena in mutande. Indossa.
Sempre in fretta, la tuta da lavoro, apre la borsa e infila, presa da un armadio, la
bottiglia del vino, due pani…). Miranda! Miranda! Non trovo la scatola con la cotoletta! Non dirmi che ti sei dimenticata di prepararla ieri sera!
213
MIRANDA: (Da fuori). Cos'hai detto?
BENITO: La cotoletta! Dov'è la scatola della cotoletta?
MIRANDA: La cotoletta è ancora dal macellaio!
BENITO: Come è ancora dal macellaio! Ma se tutte le mattine la trovo qui pronta!
Oh, madonna; quella sta iniziando ad avere l'Altzeimer! Sono 40 anni che trovo
pronta la scatola con la cotoletta e stamattina… Vorrà dire che oggi mi accontenterò
del pane. Ma quando ritorno mi sente la strega!
MIRANDA: (Entrando in vestaglia da camera). E chi sarebbe la strega?
BENITO: Ah, sei qui!
MIRANDA: E dove dovrei essere? Alle Maldive? Distesa mollemente sulla spiaggia
dorata in bichini o, magari, in topless? Guarda che sono 35 anni che sono qui, che mi
trovi in queste quattro mura tutte le mattine, puntuale come un orologio svizzero
BENITO: Vuol dire che oggi la pila del tuo orologio svizzero si sta scaricando
MIRANDA: Perché si starebbe scaricando?
BENITO: Perché stamattina sei in enorme ritardo
MIRANDA: E allora non ti rimane che mettere la macchinetta che avete in fabbrica
all'entrata, me la attacchi sulla porta della camera e ogni mattina timbrerò il cartellino
BENITO: Sarò io che stamattina timbrerò in ritardo per causa tua. Qui manca la scatola con la cotoletta
MIRANDA: Sono semplicemente scesa in sciopero!
BENITO: Ma chi sciopera non becca la paga!
MIRANDA: Ah, questa è bella! Sono 35 anni che ti faccio la serva senza prendere
uno straccio di un euro, quindi, anche se non becco la paga, non ci perdo lo stesso un
fico secco!
BENITO: Scappo! Sono in ritardo enorme
MIRANDA: Sei in ritardo per cosa?
BENITO: Allora vuol dire che l'Altzeimer ce l'hai davvero! Svegliati bimba! Guarda
che hai solo 60 anni, ma la testa devi averla da 90. Sono in ritardo per cosa… Ma per
cosa dovrei essere in ritardo? Per andare in fabbrica no! Sono 40 anni che tutte le
mattine, sabato e domenica esclusi, a quest'ora… O Dio! Magari mi sto sbagliando…
214
(Corre al calendario). No, magari mi fossi sbagliato. Oggi non è né sabato né domenica…
MIRANDA: E' giovedì 27, giorno di stipendio
BENITO: Di bene in meglio! Siccome distribuiscono la busta la prima ora io non la
prenderò di certo con questo ritardo. Colpa tua! Solo tua!
MIRANDA: E tutto per una cotoletta!
BENITO: Certo, tutto per una cotoletta e di una moglie col cervello in trasferta che
non me l'ha preparata
MIRANDA: Senti grand'uomo; a questo punto si tratta di sapere chi è di noi due che
ha il cervello in trasferta…
BENITO: Te l'ho già detto e te lo ripeto; sei tu che invecchiando cominci a dare i
numeri e a non ricordarti più le cose
MIRANDA: A proposito di numeri, fammi un piacere, torna al calendario e guarda
cosa c'è scritto in parte al giorno di oggi
BENITO: O Dio, questa è sempre più grave! E allora vediamo cosa c'è scritto… San
Gaudenzio. Ti faccio rispettosamente notare che non è il mio onomastico, e per fortuna! Pensa se mi chiamassi Gaudenzio! Proprio io che nella vita non ho mai goduto
un granché. O ti sei dimenticata anche il mio nome? Sentiamo, come mi chiamo io?
Su, forza, B… B come…
MIRANDA: Come balordo, come bacucco, come brontolo…
BENITO: Macchè balordo, bacucco e brontolo! Be… Be…
MIRANDA: Come bestia, come belugo, come bel tomo…
BENITO: Macchè bestia, belugo e bel tomo! Benito! Non ti ricordi più che mi chiamo Benito! Non ti dice niente Benito?
MIRANDA: Sì, qualcosa mi dice, ma è meglio dimenticare certi Beniti!
BENITO: O mio Dio come siamo ridotti!
MIRANDA: Lascia perdere il siamo, parla per te invece! Come sei ridotto!
BENITO: Cosa vorresti dire? Che sono io a straparlare?
MIRANDA: Senti pozzo di scienza; ti ho detto di guardare accanto al giorno di oggi
sul calendario. E lascia stare i santi. Cosa vedi?
215
BENITO: Vedo… Chi ha messo qui in parte una P con la biro rossa?
MIRANDA: Io, la tua segretaria, la tua serva, la donna delle pulizie e la cuoca delle
tue cotolette
BENITO: E perché hai scritto quella P con la biro rossa?
MIRANDA: Perché, la preferivi nera?
BENITO: Ma cosa mi frega se l'hai scritta con la biro rossa o nera! Mi sa che sto diventando matto!
MIRANDA: Lo vedi? Lo dici tu stesso che sei tu il matto e non la tua Miranda
BENITO: La P rossa…
MIRANDA: Dai, sforzati un po', metti in moto quelle quattro cellule ancora mezze
vive che stanno vagando per il tuo cervello. E devono starci anche comode visto che
attorno c'è il vuoto assoluto
BENITO: P… perché proprio oggi c'è quella P?
MIRANDA: Allora vuol dire che le quattro cellule sono rimaste in due e girano disperate e in solitudine dicendo "C'è qualcuno?"
BENITO: P…
MIRANDA: Dai, ti do un aiutino. Pe… Pe…
BENITO: Pe… Pe… Pescivendolo! Oggi hai deciso finalmente di comperare il pesce!
MIRANDA: No, il pesce non centra proprio niente e poi sai che io ho il terrore delle
lische
BENITO: Petto… petto di pollo! Finalmente oggi si mangia la gallina
MIRANDA: Acqua… acqua…
BENITO: Nell'acqua, bollito! Un bel ripieno di…
MIRANDA: No, dicevo acqua per dire che sei lontano. Niente pollo come niente pesce!
BENITO: Peperoni! Peperonata! Buona da leccarsi i baffi!
MIRANDA: Non consumarle invano quelle due celluline Benito! Aggiungiamo
un'altra letterina… Pens… pens…
216
BENITO: Niente da fare… Non ci arrivo; cedo
MIRANDA: Ma se è una cosa che aspetti da 40 anni!
BENITO: Cosa sarà quella cosa… lasciami pensare… Pens… Pens…
MIRANDA: P come pensione balordo! Ma non ricordi che oggi, giovedì 27, è il tuo
primo giorno di pensione?
BENITO: (Rimane a bocca aperta e con forte espressione stupita per alcuni secondi.
Si accascia sulla sedia. Parla con se stesso). Pens… pensione… Pensione! Benito, tu
sei in pensione! Oggi sei pensionato. Non hai più un ca… un pisello da fare; basta
sveglia alle sei, basta tuta, basta bicicletta fino alla fabbrica, basta cotoletta…
MIRANDA: L'hai capito finalmente perché stamattina la tua Miranda non ti ha preparato la scatola con la cotoletta?
BENITO: (Sempre trasognato). Basta cartellini da timbrare, basta multe per il ritardo, basta beghe col capo, basta…
MIRANDA: Basta davvero però adesso! Rimetti in funzione il cervello o quel poco
che ti è rimasto e renditi conto che da oggi la tua vita cambia completamente
BENITO: Certamente che cambia! Eccome se cambia! Da ora in avanti, per i prossimi sessant'anni…
MIRANDA: Cala Benito, cala…
BENITO: Per i prossimi 50 anni…
MIRANDA: Cala, cala ancora Benito…
BENITO: Insomma, per tutto il resto della mia vita…
MIRANDA: Bravo, così va meglio
BENITO: Per tutto il resto della mia vita farò cose mai viste, cose folli, cose… Maldive, Sechelles, Las Vegas…
MIRANDA: Frena Benito; ricordati che non sai ancora quanto sarà la tua pensione e
magari le cose folli le dovrai ridimensionare
BENITO: Dici che le Maldive, le Sechelles, Las Vegas…
MIRANDA: Dico che una settimana al mare alla Pensione Giuditta, come d'altronde
abbiamo sempre fatto, magari ce la potremo ancora permettere anche se è un po' più
cara delle altre
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MIRANDA: Ti ricordi Miranda due anni fa quando abbiamo chiesto ad un vigile di
indicarci una pensione modesta? Ti ricordi cosa ci ha risposto?
MIRANDA: Certo che me lo ricordo. Ci ha risposto che per trovare una pensione
modesta dovevamo andare all'INPS
BENITO: E la liquidazione? Te la sei dimenticata la liquidazione? Una Ferrarina,
magari di seconda mano, una cascinetta in collina dove allevare capre, polli e conigli,
una pelliccetta per te…
MIRANDA: Smettila di sognare Benito. La Cinquecento ci è sempre bastata, altro
che Ferrarina; al posto della Cascinetta ci teniamo il nostro pollaio e la pelliccetta va
bene quella che ho di coniglio. Non dimenticarti che abbiamo ancora il mutuo
dell'appartamento da pagare, le rate della lavatrice, l'IMU, l'IRPEF, la tassa dell'auto,
eccetera eccetera
BENITO: Davvero dici che dobbiamo pagare ancora tutte queste cose?
MIRANDA: Lo so che tu ti sei sempre disinteressato di tutto, ma la ragioniera in
questa casa ho sempre dovuto farla io
BENITO: Beh, vorrà dire che dovrò pensare di fare qualcos'altro; magari...
MIRANDA: Magari cosa?
BENITO: Insomma, dammi un po' di tempo per pensarci e vedrai che la mia giornata
sarà luminosa e brillante come una stella
MIRANDA: Sì, magari come una stella cadente; di quelle che partono veloci, scendono e vanno a finire chissà dove
BENITO: Non mi sembra vero… Sai che faccio?
MIRANDA: Te lo dico io cosa fare; riposati che ne hai tutto il diritto e, mentre tu riposi e ti adatti a questa nuovo e felice capitolo della tua vita, io vado di là a fare i letti. (Esce. Benito si siede al tavolo e se ne sta lì per una decina di secondi fissando il
vuoto. Poi passa alla poltrona e poi sul divano sempre con la stessa espressione).
Che bello; sto riposando. Veramente non sono nemmeno stanco; mi sono appena alzato e… riposo. (Stessa sequenza di scena della precedente). Sarà bello riposare, ma
io sono già stanco di riposare. Il riposo stanca! Porco diavolo se stanca! Vuoi mettere… entrare in fabbrica, salutare gli amici, mettersi alla catena di montaggio, fare la
pausa pranzo con pane e cotoletta… Il tempo vola, ma qui… Miranda!
MIRANDA: (Da fuori). Che c'è?
BENITO: Quanto tempo è passato da quando sei uscita?
MIRANDA: Tre minuti
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BENITO: Solo tre minuti?
MIRANDA: Facciamo quattro
BENITO: (Tra sé). Beh, quattro sono più di tre. Almeno un altro minuto è passato.
Miranda!
MIRANDA: Che c'è ancora?
BENITO: Cosa prepari per pranzo oggi?
MIRANDA: (Sempre da fuori). Ostriche e champagne con caviale a volontà
BENITO: Miranda! Quanto manca a mezzogiorno?
MIRANDA: Cinque ore!
BENITO: (Tra sé). Oh Madonna mia benedetta! Cosa faccio io in queste cinque ore?
Miranda!
MIRANDA: (Entrando). Ti faccio notare, mio bell'uomo, che stai incominciando a
rompere i maroni. Se hai intenzione di continuare così per tutto il resto della tua vita
io chiedo subito la separazione con addebito
BENITO: Vuoi dire che abbiamo dei debiti?
MIRANDA: Solo uno e si chiama Benito!
BENITO: Allora sai cosa faccio? Esco
MIRANDA: Come? Esci così in tuta?
BENITO: Veramente è da 40 anni che esco ogni mattina in tuta. Non voglio perdere
altro tempo; vado al bar, mi prendo un caffè… Insomma, incomincio a dare un senso
alla mia vita. Vita nuova! Libertà! Vado! (Corre fuori)
MIRANDA: Ma cosa farebbe quel malnato del mio Benito se dietro di lui non ci fosse la Miranda? Le Maldive, le Sechelles, Las Vegas, la Ferrarina, la cascinetta in collina, la pelliccetta… Povero tontolone… E' da 40 anni che aspetta questo giorno e,
adesso che è arrivato, preso dalla forza dell'abitudine, non se n'è nemmeno accorto.
Veramente anch'io ho lavorato per 40 anni in questa casa, ma per me la pensione non
arriverà mai, anzi, dovrò continuare a lavorare fino alla fine dei miei giorni in questa
specie di catena di montaggio casalinga. (Bussano. Miranda apre ed entra Prospero). Ma che bella sorpresa Prospero. Come mai da queste parti?
PROSPERO: Devo fare la mia buona azione quotidiana e vado a trovare le persone
sole. Tanto tu sei sempre sola perché il Benito sarà al lavoro a quest'ora. Fa parte delle Opere di Misericordia corporali: visitare i carcerati
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MIRANDA: Scusa prospero, ma guarda che la galera più vicina è a parecchi chilometri da qua
PROSPERO: Ma tu sei quasi sempre chiusa in casa per cui sei agli arresti domiciliari
MIRANDA: Beh, dopo tutto tutti i torti non li hai; e tutto per fare in modo che il Benito faccia una vita serena e senza problemi, certo che, dopo tutti questi anni, incomincio ad averne le tasche piene di lui. Non gli Va bene mai niente, brontola per un
nonnulla…
PROSPERO: E allora tu, da brava cristiana, metti in atto un'altra Opera di Misericordia, questa volta spirituale
MIRANDA: E quale sarebbe?
PROSPERO: Sopportare pazientemente le persone moleste
MIRANDA: Ecco, lui è proprio un insetto molesto, più di una vespa, più di una zanzara
PROSPERO: Poverino! Tu parli così di lui mentre sarà là, legato alla catena di montaggio, fra rivoli di sudore a guadagnare il pane anche per te
MIRANDA: Veramente adesso è al bar
PROSPERO: Al bar? Ma non è sabato, non è domenica, non ho sentito dire che ci
sono degli scioperi
MIRANDA: No, niente di tutti questi, è andato a festeggiare il suo primo giorno di
pensione
PROSPERO: Davvero? Davvero il Benito è in pensione? Ma mi sembra ieri che mi
ha detto che era stato assunto…
MIRANDA: Prospero, facciamo anche l'altro ieri. Guarda che sono passati 40 anni
da quel giorno. E tu da quando sei pensionato?
PROSPERO: Da tre mesi
MIRANDA: E allora, visto che fra poco arriverà, parlagli un po' e vedi di suggerirgli
qualcosa per passare il suo tempo perché ho una paura matta che si annoi. Gli racconti quello che fai tu per far passare la giornata e spero proprio che ti segua. Eccolo,
mi pare che sia lui. Ormai il suo passo lo conosco a memoria. Ti lascio con lui. Cerca
di svegliarlo un po'. Cenerentola ritorna in cucina. (Miranda esce. Entra Benito)
PROSPERO: Eccolo qui il mio amico Benito. Ho saputo la grande notizia
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BENITO: L'ho appena letta anch'io sul giornale giù al bar. Grande notizia davvero!
L'Italia le ha suonate alla Francia!
PROSPERO: No, veramente non mi riferivo a quella
BENITO: Ho capito; è saltato il Governo! Meglio! Quello ha aumentato le sigarette!
PROSPERO: Non è vero! Le sigarette le ha diminuite!
BENITO: Sei sicuro che le ha diminuite?
PROSPERO: Certo che le ha diminuite. In un pacchetto adesso ce ne sono 18! Comunque non mi hai proprio capito. La grande notizia è che da oggi sei in pensione!
La pensione è come la scarlattina
BENITO: Una malattia?
PROSPERO: No, viene una volta sola e ce la dobbiamo godere fino in fondo
BENITO: Mah, io me la sono goduta per un quarto d'ora prendendo un buon caffè al
bar e non come quello della Miranda che ogni mattina me lo prepara nel termos e che
poi lo devo bere in fabbrica semifreddo e lungo lungo. Ma il problema è questo…
Passato il primo quarto d'ora, cosa si fa poi?
PROSPERO: Eh, lo so; i primi giorni sono proprio duri, a volte terribili. Non bisognerebbe smettere di colpo; magari nel giro di un mese facendo ugni giorno mezz'oretta di meno di modo che una si abitua a poco a poco a non far niente. Pensa Benito
che la prima settimana mi alzavo alla stessa ora di quando andavo al lavoro. Andavo
davanti alla fabbrica, mi sedevo sul marciapiede proprio davanti a dove girava la mia
macchina e la stavo ad ascoltare. E come mi arrabbiavo quando sentivo che il nuovo
operaio la trattava male. La Girondina…
BENITO: E chi sarebbe questa Girondina?
PROSPERO: La Girondina era la mia macchina; l'avevo chiamata così perché, quando arrivava a pieni giri, era come se cantasse. Faceva… Ta ta ta tà… ta tà! Ta ta ta
tà… ta tà! Un canto bellissimo. Prova a ripeterlo con me e vedrai che ti piacerà
BENITO: Ma ti sembra il caso…
PROSPERO: Prova prova, vedrai che ti piace
ASSIEME: Ta ta ta tà… ta tà! Ta ta ta tà… ta tà! Ta ta ta tà… ta tà!
BENITO: Non è Prospero che, se ci sente qualcuno, ci prende per suonati?
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PROSPERO: Purtroppo mi capitava spesso di arrabbiarmi come una bestia! Quel
canchero di operaio non aveva ancora imparato a farla funzionare a dovere e lei soffriva, soffriva la poverina
BENITO: Come… chi soffriva?
PROSPERO: La Girondina, no! Soffriva... Invece di fare Ta ta ta tà… ta tà! Ta ta ta
tà… ta tà! Sai come faceva? Ta ta tà… ta ta tà! Ta ta tà… ta ta tà! Era come se
piangesse, come se mi chiamasse, come se avesse bisogno di aiuto. E allora io imprecavo, urlavo, mi strappavo i capelli dal dispiacere e dal dolore di lasciarla sola
con un estraneo. Al terzo giorno è arrivata un'Ambulanza, mi ha caricato a forza e mi
son fatto una settimana al neurodeliri
BENITO: Ma adesso sei guarito?
PROSPERO: Adesso sto benissimo. Non sono più andato a sedermi su quel marciapiede. (Commosso). L'ho abbandonata Benito, l'ho lasciata sola in mano al suo aguzzino. Cerco ogni giorno di dimenticarla!
BENITO: Ma sei sicuro di star bene Prospero?
PROSPERO: Ora sto benissimo; crisi superata! Quando lavoravo ero anche caduto in
depressione, mi trattavano tutti male. Pensa che per il mio pensionamento in Ditta
hanno fatto anche una bella festa
BENITO: E allora non dirmi che ti trattavano male…
PROSPERO: Invece è vero… perché io sono stato l'unico che non è stato invitato!
Comunque adesso mi sto rifacendo e riempio le mie giornate
BENITO: Ecco, è questo che vorrei sapere; come le riempi le tue giornate? Io non so
proprio cosa fare
PROSPERO: E allora fa anche tu quello che faccio io; se vuoi lo facciamo assieme
BENITO: Sì sì, lo facciamo assieme; aggiudicato!
PROSPERO: Al mattino mi alzo alle cinque e vado a servire la prima messa, poi vado alla torre campanaria…
BENITO: Alt! Alle cinque? Ma non c'è il sacrestano?
PROSPERO: E' vecchio il povero Giuseppe e non ce la fa ad alzarsi così presto
BENITO: Magari possiamo fare assieme quello che inizia un po' più tardi. Magari
verso le 10
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PROSPERO: Verso le 10… verso le 10 vado a pulire il pavimento e i banchi della
Chiesa
BENITO: Magari potremmo cominciare assieme nel pomeriggio dopo le 16
PROSPERO: Dopo le 16 devo preparare i paramenti per la Messa delle 17 in parrocchia
BENITO: E dopo le 17?
PROSPERO: Alle 18 vado ad accendere tutti i lumini sulle tombe del Cimitero
BENITO: Ma non ci sono le lucine elettriche?
PROSPERO: C'erano, ma hanno rubato i fili di rame della corrente
BENITO: Ma quanto ti pagano per fare tutto quel lavoro?
PROSPERO: Mica tanto; anzi, quasi niente, ma in compenso ricevo tante indulgenze
che mo faranno arrivare presto in paradiso
BENITO: Ma hai così fretta di arrivare in paradiso?
PROSPERO: Ci arriverò quando Dio vorrà!
BENITO: Ho già capito, fare il vice del vice sacrestano non fa per me. Comunque io
ti confesso che sono già stanco morto di non far niente. Qui bisogna inventarci qualcosa da fare, qualcosa di nuovo
PROSPERO: Anch'io, se trovassi qualcosa di diverso da fare…
BENITO: Sai cosa facciamo Prospero? Ci mettiamo a cercare un lavoro
PROSPERO: Noi? Alla nostra età?
BENITO: Perché no! Io di salute sto ancora bene. E tu?
PROSPERO: Anch'io sto bene. Ho solo qualche dolore romantico, ho l'asiatica ad
una gamba, la cervicale dappertutto, l'epatite virile e la prostica ingrossata, ma il
pannolone non lo porto ancora
BENITO: Se le cose stanno così, la cosa più ragionevole che tu possa fare è cercare
un lavoro in un ospedale
PROSPERO: Però un lavoro mi farebbe comodo; dall'INPS prendo la minima. Pensa
che per campare mi ero messo anche a vendere mobili. Il guaio era che i mobili erano
i miei. Comunque un lavoro si potrebbe cercare. A te piace il lavoro Benito?
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BENITO: Se mi piace? Certo che mi piace! Starei delle ore a vedere gli altri che lavorano! Per me, però, noi due siamo un po' scemi; è tutta una vita che abbiamo una
gran voglia di non far niente e ci troviamo qui a cercare lavoro
PROSPERO: Parole sante; l'uomo non si accontenta mai
SERAFINO: (Da fuori). Permesso…
BENITO: Sbaglierò, ma questa è la voce del nostro amico Serafino. Vieni Serafino,
entra
SERAFINO: (Un po' alticcio e magari un po' balbuziente). Lo sapevo, lo sapevo…
Me l'hanno detto; il mio amico Benito oggi è andato in pensione. Siccome ho pensato
che per festeggiare il lieto evento ci sarebbe stato qualcosa da bere… eccomi qua.
Serafino non disdegna mai un bianchino, un calicino, un grappino…
PROSPERO: Guarda Serafino che l'alcool ti uccide lentamente
SERAFINO: A me non me ne frega niente, tanto non ho fretta! Cosa si beve?
PROSPERO: Ma ti rendi conto che è mattina?
SERAFINO: Meglio! Così ci alleniamo un po' e la sera berremo di più
PROSPERO: So che sei andato in Inghilterra a trovare tua figlia. Con quello che costa il vino da quelle parti non penso ne abbia bevuto parecchio
SERAFINO: No, là solo Whisky, ma quello mi faceva male, ma poi ho capito perché. Nei Bar inglesi in quella cosa lì ci mettono sempre il ghiaccio. Ghiaccio oggi,
ghiaccio domani e così ho capito che era il ghiaccio a farmi male
BENITO: Ma raccontaci dell'Inghilterra. È bella?
SERAFINO: Sì, non c'è male; sarà anche bella, ma là la gente è un po' strana. I pullman, quelli alti, li chiamano Bas, le strade, quelle larghe, le chiamano Strit, il freddo
lo chiamano Cold, le donne le chiamano uomen… Poi giro l'angolo e vedo una biondona che mi fa… Lav mi…
PROSPERO: E tu cosa hai fatto?
SERAFINO: Quando mi ha detto Lav mi non ci ho più visto e le ho detto "ma lavati
da sola, sporcacciona di una inglesa!"
BENITO: E con la lingua come te la cavavi?
SERAFINO: Mica tanto bene; quando la muovevo in bocca mi faceva sempre ballare
la prostata
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BENITO: Come la prostata?
SERAFINO: Sì, la prostata, insomma la dentiera!
PROSPERO: Ma quella è la protesi, non la dentiera! Ma Benito voleva chiedere come facevi a farti capire dalla gente
SERAFINO: Quando sono arrivato ho preso un taxi, ma non sapevo come farmi capire. Poi mi sono ricordato che, prima di partire, qualcuno mi aveva detto che è molto facile parlare l'inglese, bastava che parlassi l'italiano si hanno piano piano e tutti
mi avrebbero capito. Allora all'autista ho detto, sempre piano piano, (scandendo lentamente le parole come in tutto il contesto del colloquio) mi potrebbe portare al Piccadilly Circus? Perché la mia Lisetta abita proprio da quelle parti. Allora quello si
volta verso di me e, parlando anche lui piano piano, mi ha detto "Vedrà che ci arriveremo in pochi minuti". Allora ho capito che per farsi capire dagli inglesi bastava
davvero parlare piano piano piano. Allora mi sono di nuovo rivolto all'autista e,
sempre parlando piano piano piano per farmi capire, gli dico: "Ma sa che io riesco a
capirti proprio bene? E lui: "Ma tu di dove sei? "Io? di Bergamo". E lui: "E io di Seriate" (Si indichino a piacere due località vicine). "Ma allora se tu sei di Seriate e io
di Bergamo mi sai dire perché noi due continuiamo a parlare in inglese?". Ve l'ho
detto, là sono davvero tutti strani
BENITO: Senti Serafino, poco fa io e Prospero stavamo parlando di trovarci qualche
lavoretto per ammazzare il tempo
SERAFINO: Ammazzare il tempo? Ma guarda che è il tempo che sta ammazzando
noi! Ma guardiamoci in faccia e vedremo come siamo cambiati. Non mi dirai che
siamo tali e quali a quando eravamo giovani!
BENITO: Beh sì, è vero; la giovinezza è stato il periodo più bello della nostra vita
PROSPERO: La giovinezza sarebbe un periodo ancora più bello se solo arrivasse un
po' più tardi nella vita
BENITO: Ma ci sarà pure un sistema per vivere più a lungo!
SERAFINO: L'unico sistema che si sia trovato per vivere a lungo è la vecchiaia e noi
fra poco ci siamo. Ma cosa dicevate a proposito del lavoretto?
BENITO: Beh, giusto per non stare con le mani in mano…
SERAFINO: Lo so io cosa fare per non stare con le mani in mano
BENITO: E allora diccelo, no!
SERAFINO: Basterebbe metterle in tasca
PROSPERO: Aspetta aspetta che mi sta venendo un'idea…
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BENITO: Dai, forza allora, tirala fuori!
PROSPERO: Ci vorrebbe un giornale
BENITO: E cosa ci faresti con un giornale?
PROSPERO: Semplice; leggiamo gli annunci di lavoro, ci presentiamo e il gioco è
fatto!
BENITO: Ma sei sicuro che alla nostra età…
PROSPERO: Ci sono i lavori che nessuno vuol fare e noi li faremo!
SERAFINO: Piano piano col lavoro! Non lo direte sul serio! Ma non sapete come si
lamenterebbero i gestori dei quattro bar che abbiamo in paese? Se manco io chiudono
la serranda per fallimento e l'economia locale crollerebbe. Magari, se ci fosse qualcosa da fare molto molto leggero… Sapete, andare al bar non possono certo permetterselo tutti e qualche soldino in più mi farebbe comodo
BENITO: Ecco, questo è il Giornale della Provincia. Tutti fermi che decido io quale
lavoro scegliere per noi tre. Ecco qua; Offerte di lavoro a domicilio. questo lo segno; va bene per me. Per Prospero quest'altro… e questo per Serafino
SERAFINO: Ma che sia non troppo pesante e che mi permetta qualche pausa per un
bicchiere ogni tanto!
BENITO: Vedrai che sarà un lavoro che ti piacerà. Non ho nessun dubbio
PROSPERO: E per me?
BENITO: Un lavoro che fa proprio al caso tuo. E da domani la Ditta PROBESER sarà una felice realtà!
SERAFINO: E cosa sarebbe quella PRO… PRO…
BENITO: PROBESER; PRO come Prospero, BE come Benito e SER come Serafino
SERAFINO: Spero proprio che non sia l'ultima cazzata che faccio nella vita!
SECONDO ATTO
226
(All'apertura del Sipario si presenta la seguente scena. I tre portano dei grembiuli
con davanti stampato il nome PROBESER. Benito è disteso su un divano, Prospero,
con la faccia sporca di farina, sta impastando sul tavolo e Serafino sta cavando del
vino con una canna di gomma da una damigiana posta su un mobile. Ogni tanto se
la infila direttamente in bocca)
BENITO: Serafino! Prospero!
PROSPERO: Che c'è di nuovo? Ti stai ancora lamentando?
BENITO: Mi sa tanto che ho sbagliato lavoro
SERAFINO: Guarda che te lo sei scelto tu. Volevi fare il collaudatore? E allora continua a fare il collaudatore!
PROSPERO: Ma cos'hai da brontolare? Dopo tutto devi solo stare lì fermo
BENITO: Sì, ma è proprio il fatto di stare fermo per otto ore al giorno che non sopporto più
BENITO: Ma non ti dovrebbe essere difficile se ogni quattro ore puoi riposare dieci
minuti
SERAFINO: Il contratto parla chiaro. Devi collaudare per quattro ore di seguito al
giorno, e per due volte al giorno, i vari materassi del divano e, alla fine della giornata, segnare con un voto dall'uno al dieci qual è quello più morbido e più comodo
BENITO: (Guarda l'orologio). Oh, finalmente il primo turno è finito. (Si alza, toglie
il materasso dal divano e ne rimette un altro). Finalmente posso rioposare dieci minuti. E tu come vai?
PROSPERO: Direi che la pasta dovrebbe essere ormai pronta. Ho però l'impressione
che sia venuta un po' troppo dura. Forse con un po' di acqua in più… Ecco, così dovrebbe andar bene; la stendo bene con il mattarello e incomincerò ad usare lo stampino
SERAFINO: Certo che quella Ditta lì… come si chiama? Ah, La sacra Particola poteva pagarti un po' di più. Mezzo centesimo al pezzo. Per guadagnare dieci euri quante ne devi fare?
PROSPERO: Allora… Se fosse un centesimo al pezzo… per fare dieci euri dovrei
farne… No, rinuncio, troppo difficile. Ci vorrebbe la calcolatrice
BENITO: (La prende da un cassetto). Eccola qua la calcolatrice. Allora… 10 euri
diviso un centesimo… come si scrive un centesimo?
SERAFINO: Uno diviso cento. Non faccio per dire ma l'aritmetica alle elementari
era il mio forte
227
BENITO: E allora il calcolo fallo tu
SERAFINO: Un euro fa cento centesimi e quindi un euro fa 200 mezzi centesimi. Se
un euro fa 200 mezzi centesimi vuol dire che 10 euri fanno… Lavora Prospero, lavora… Per prendere dieci euri dovrai fare 2000 particole!
PROSPERO: Ma così mi verrano i crampi alle mani e l'artrite ai polsi! Senza contare
che il mio Parroco, da quando mi sono licenziato e ha dovuto assumere la Prudenza
come perpetua, mi ha imposto di farne almeno 100 al giono, e per di più gratis, per la
nostra Parrocchia. Ah, sto proprio fresco!
BENITO: E tu Serafino? Come va qui?
SERAFINO: Serafino non si lamenta. Da quando le quattro osterie del paese mi hanno dato questo gradito incarico ho smesso di bere… almeno da loro. Un giorno Barbera, un giorno Chianti, un giorno San Giovese… Insomma non mi annoio mai, anche se ogni tanto sento un bruciorino qui alla bocca dello stomaco che non mi piace
proprio per niente. Non vorrei mi fosse venuta l'allergia la vino. Sarei rovinato! Bere
vino è la sola cosa che so fare per benino e, non faccio per dire, ma mi sono allenato
parecchio. Se fosse vero la prima cosa che farei sarebbe quella di buttarmi dalla finestra di casa mia
PROSPERO: Ma non abiti al pianterreno?
SERAFINO: Mica sono scemo! Non vorrei spaccarmi una gamba o l'osso del collo!
(Entra Miranda trafelata)
MIRANDA: Scusate tanto; lo so che sono in ritardo, ma per fare quel lavoro che mi
avete affidato ogni tanto devo chiedere il parere anche alle mie amiche
PROSPERO: (Mentre sta usando lo stampino per trarre le particole). Io te l'avevo
detto di lasciar fuori la Miranda dalla nostra Società. Ne deve avere di cose da fare
questa povera crista qui in casa
MIRANDA: Bravo Prospero! Tu sì che ragioni anche se non hai mai avuto uno
straccio di moglie. Lavoro per 18 ore al giorno, riposo per 4 ore per notte, e per fortuna il Benito è in merlopausa e mi lascia definitivamente stare altrimenti alle 4 ore
del sonno avrei dovuto togliere quei cinque-sei secondi che era quanto duravano di
solito le sue prestazioni virili
BENITO: Ma cosa dici donna pettegola e petulante! Ma se non passa giorno se non
fai attività sessuale!
MIRANDA: Ma cosa dici tu sottospecie di lombrico umano? Cos'è questa storia che
io ogni giorno farei attività sessuale?
BENITO: Certo che la fai! Non passa giorno che tu non mi spacchi i… maroni!
228
MIRANDA: Ah, io ti spaccherei i maroni! Io, la qui presente Miranda, che fa la
cuoca, la lavapiatti, la lavapavimenti, la cameriera con mansioni di badante, infermiera, spazzina e chi ne ha più ne metta… e, per di più, niente pensione di vecchiaia.
Quando penso a cosa mi rimarrà della reversibilità della tua dopo che il Signore ti
avrà voluto lassù…
BENITO: Ma chi ti dice che sia io a morire per primo!
BENITO: Ma guardati attorno cazzone che non sei altro! Lo sai almeno quante sono
le vedove più dei vedovi? Una minima parte!
BENITO: Guarda Miranda che però ho sempre pensato io a innaffiare tutte le terre
che abbiamo al sole
MIRANDA: Se per le terre cha abbiamo al sole ti riferisci a quei quattro vasi di gerani che abbiamo sul balcone ti dirò che non sei mai morto di lavoro. Ogni mese 15
giorni di malattia, 15 di infortunio, 30 all'anno di ferie… Scommeto che se avessi potuto saresti stato anche a casa in maternità! E adesso mi hai obbligato a fare anche
questo nei momenti liberi, ammesso che io abbia dei momenti liberi
BENITO: Ma dai, non è per niente faticoso! Basta solo un po' di fantasia
MIRANDA: Certo che ce ne vuole di fantasia per fare quello che la Ditta dei cioccolatini mi ha dato da fare e cioè di inventare le frasi da stampare sui bigliettini che ci
infilano dentro con le frasine belline belline!
SERAFINO: Ma perché vai dalle tue amiche per scrivere i bigliettini dei cioccolatini?
MIRANDA: Perché mi suggeriscono quello che i giovani scrivevano loro quando
erano ragazze
PROSPERO: Per esempio?
MIRANDA: Per esempio… (Legge). Questa è la migliore, me l'ha dettata la Cleofe:
"Guardo il sole e vedo te. Guardo la luna e vedo te. Guardo il mare e vedo te. Ma ti
vuoi spostare per favore? ". E questo è un altro: " Se vedi un orsetto dagli un bacetto...se vedi un ucellino dagli un bacino..... se vedi il mio ragazzo toccalo e t'amazzo!". Poi c'è questo: "L'amore è cieco, ci pensa il matrimonio a ripristinare la vista".
Questo l'ha ricevuto l'Agostina: " Per il tuo compleanno ho pensato a una bella crociera ai Caraibi… In mia assenza, saresti disposta a innaffiarmi le piante?". Invece
l'Augusta ha ricevuto questo: " E' stato davvero un attimo, un attimo indimenticabile!
Ci siamo guardati e dopo mezz'ora eravamo già a letto; io nel mio e tu nel tuo"
BENITO: No, dico assolutamente no! Quelli ti incaricano di scrivere frasi d'amore e
tu scrivi cazzate. Licenziata!
MIRANDA: E meno male! Aspettavo solo questo!
229
PROSPERO: Ah, Miranda, sei passata da Don Filippo?
MIRANDA: Sì, passata e merce consegnata. Comunque, ora che sono stata licenziata
in tronco, a questo punto sono in mobilità! Vado in cucina! (Esce)
BENITO: A che punto sei Prospero?
PROSPERO: Fino a questo punto penso di aver guadagnato 2 euri e venti centesimi.
Però le particole non mi vengono bene. Siccome ho le mani che tremano un po' non
ce n'è una che assomiglia all'altra. Una è quasi rotonda, una ovale, l'altra di traverso… E poi penso di aver messo troppa farina perché mi vengono dure come un cartone. Cosa diranno i fedeli al mio Don Filippo quando le metteranno in bocca? E lui
cosa dirà a me? Cosa gli risponderò?
SERAFINO: Semplice; che questa volta ha dato loro direttamente il Padreterno che
alla sua età deve sicuramente avere le ossa dure
PROSPERO: Spero che le prime 100 che gli ho mandato stamattina dalla Miranda gli
siano andate bene, se no quello è capace di scomunicarmi
SERAFINO: Se invece chiedi a me come va ti dirò che a questo punto sento un gran
cerchio alla testa, un bruciore folle allo stomaco, insomma, come se avessi dentro
della carbonella e una gran voglia di vomitare
BENITO: Sapete allora cosa facciamo, ovviamente se tutti i componenti della Società sono d'accordo? Iniziamo le ferie!
PROSPERO: Le ferie dopo quattro ore di lavoro?
BENITO: Vorrà dire che faremo le mini ferie. Si riposa un mese e poi, se ci ridassero
il lavoro, si vedrà!
SERAFINO: O Dio, si potrebbe anche scioperare…
BENITO: Bravo furbo! Ma lo sai almeno che le ferie sono pagate?
SERAFINO: Pagate da chi?
PROSPERO: Si va dal Sindacato, facciamo un corteo…
BENITO: E chi lo farebbe il corteo? Noi tre?
PROSPERO: Effettivamente… Pensandoci bene… Mettendo assieme i pro e i contro… Ragionandosi un po' sopra…
BENITO: Sentite, tagliamo la testa al tordo; ci sediamo, riposiamo e ci versiamo
qualcosa da bere. Pronti, eccola qua una buona bottiglia. Qui c'è un rosso prelibato
che farebbe risorgere anche i morti. (Spostano dal tavolo l'impasto di Prospero e po-
230
sano bottiglia e bicchieri. Serafino rifiuta). Cosa? Serafino che, come dicevi, non
disdegna mai un bianchino, un calicino e un grappino… rifiuta?
SERAFINO: (Sempre più sbronzo). A questo punto sono più pieno io di quella damigiana. Serafino si prende una pausa di riflessione e, quindi, lasciatemi riflettere.
Voi sapete cari amici che per Serafino se il mare fosse vino lui sarebbe un sottomarino, sapete anche che l'ultima volta che all'ospedale mi hanno fatto gli esami nel mio
sangue hanno trovato il 99 per cento di alcool e una goccia di sangue ed è per quello
che mi hanno trovato l'epatite virile e la cirrosa pallida con tanto di sbirulina alta e i
calcoli alla cistisferica; vi sarà inoltre noto che, da quando sono andato in pensione, il
mio tempo lo passavo fra un'osteria e l'altra e dovevo sempre tenere gli occhi chiusi
quando bevevo perché quel canchero del dottore mi aveva detto che il vino io non lo
dovevo nemmeno vedere; sapete anche che, sempre quel disgraziato di dottore mi
aveva detto di bere solo un bicchiere di vino al giorno e che ho dovuto usare quello
che adoperano nelle birrerie della Germania che contiene un litro preciso preciso…
per cui adesso, dopo questa profonda riflessione, sono venuto dell'idea che per smettere di bere devo incominciare ancora a lavorare
PROSPERO: Ma stamattina hai lavorato…
SERAFINO: Ma non era il caso di mettermi nel settore vini, porca miseria! Era come
essere nella cantina di un'osteria! E quando sei in una cantina di un'osteria puoi pregare quanto vuoi "Non indurmi in tentazione", ma chi resiste davanti a tanto ben di
Dio?
BENITO: E allora vai ad acqua!
SERAFINO: Vai ad acqua? Vai ad acqua mi ha detto il mio amico Benito? E se poi
mi viene la ruggine?
PROSPERO: Come fa Serafino a venirti la ruggine?
SERAFINO: Guarda il Giacomo delle Passere! Lo sai perché il Giacomo delle Passere ha sul muso tutti quei puntini rossi… come si chiamano… ah, le lenticchie? E lo
sai perché si è riempito di lenticchie? Perché in vita sua non ha bevuto altro che acqua! Ecco, quella è la ruggine! E se la ruggine rovina, rosicchia, corrode i pilastri
delle case e la fa crollare… quella farà crollare anche me!
BENITO: Scusa Prospero, ma com'è che tu non hai mai bevuto e oggi sei già arrivato
al terzo bicchiere?
PROSPERO: Oggi voglio dimenticare
SERAFINO: Dimenticare… dimenticare che cosa?
PROSPERO: Sai una cosa Serafino? Ti do pienamente ragione! Voglio dimenticare
tutte quelle volte che ho dovuto accendere e spegnere candele, suonare le campane
prima delle funzioni, pulire banchi e pavimenti della chiesa e tutto il resto per avere
231
in cambio qualche indulgenza che mi dovrebbe accorciare il periodo in cui rimarrò al
purgatorio. (Entra Prudenza. I tre sono alticci)
PRUDENZA: Eccoli qua i tre dell'Ave Maria! Chi beve al mattino è un porco e un
suino! Vergognatevi! Non vedete che non riuscite nemmeno a stare in piedi?
SERAFINO: Ci scusi Principessa del Pisello se non ci siamo alzati al cospetto di sua
altezza. Nessun valletto è venuto ad annunciarla. A che dobbiamo l'immenso onore
della sua visita?
PRUDENZA: Con voi tre, per carità cristiana, è meglio che non parli. Miranda! Miranda!
MIRANDA: (Entrando). Che c'è? Che succede? Ah, sei tu Prudenza. Cosa vuoi?
PRUDENZA: Cosa fai di là? Non sei qua a fare da guardia a questi tre cosi?
MIRANDA: No, ero di là a fare la Cenerentola, come al solito, come ogni giorno
BENITO: Senti Fata Smemorina, chi sarebbero i tre cosi?
MIRANDA: Chi saranno? Ma guardate come siete ridotti!
PRUDENZA: Signore, perdona loro perché non sanno quello che fanno
PROSPERO: Amen!
MIRANDA: Dì a me Prudenza. Cos'è successo?
PRUDENZA: E' successo che, per prima cosa, non dovresti dare asilo a questi tre cosi che, come vedo, sono ciucchi imbranati. Secondo è meglio che lo dica a te perché
non so cosa capirebbero di quello che sto per dire
MIRANDA: Dimmi tutto Prudenza
SERAFINO: Apri quella ciabatta che hai al posto della bocca e parla mia divina
PRUDENZA: Le ostie!
PROSPERO: Vuoi che ti tiriamo dietro quattro ostie? Guarda che è quello che stiamo
per fare se non chiudi quella fogna di bocca
MIRANDA: Fammi capire Prudenza; cosa sarebbe questa storia delle ostie?
PRUDENZA: Sono venuta a riportarle. Don Filippo è arrabbiato nero come una biscia
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PROSPERO: Per forza! E' arrabbiato nero perché porta la tonaca nera, se fosse un
Vescovo sarebbe arrabbiato rosso
MIRANDA: E perché il nostro Don Filippo sarebbe arrabbiato nero?
PRUDENZA: Primo perché non c'è una particola uguale all'altra, secondo perché in
qualcuna c'è un buco in mezzo
PROSPERO: Non tutte le torte… no… non tutti i buchi vengono con le torte
MIRANDA: Ma di cosa vai cianciando Prospero! Oh Signore sono tutti ubriachi!
PRUDENZA: Ma la più grossa che ha combinato è che, invece di essere bianche, sono tutte gialle
MIRANDA: Come tutte gialle?
SERAFINO: Te l'avevo detto prospero di usare la farina bianca e non quella gialla!
PROSPERO: Quella bianca aspettavo che me la portasse la Miranda e intanto, in
mancanza di quella, ho usato quella gialla. Ecco perché son venute così dure
SERAFINO: Eh Prospero Prospero, non si fanno queste cose…
PRUDENZA: Ma ne ho anche per te!
SERAFINO: Per me? Tengo a precisare che non ho mai fatto ostie in tutta la mia vita
PRUDENZA: Più che di ostie dobbiamo parlare di oste!
SERAFINO: Cosa centra l'oste con Don Filippo? Scommetto che gli ha dato il vino
della Messa tutto annacquato
PRUDENZA: No, il vino della Messa va bene, ma, già che mi ha visto venire qua, il
Toni, quello dell'osteria qui di fronte, mi ha detto di chiederti perché da una damigiana di vino di 50 litri stamattina gli hai mandato solo 36 bottiglie
SERAFINO: Davvero solo 36 bottiglie? Perché Benito da una damigiana di vino di
50 litri sono uscite solo 36 bottiglie?
PROSPERO: Per me ha sbagliato a contarle
PRUDENZA: No, le ho contate personalmente io!
BENITO: Te lo dico io Principessa perchè da una damigiana di vino di 50 litri sono
uscite solo 36 bottiglie. E' evaporato! L'alcol evapora cara mia, è una legge fisica!
Lasci un minuto una bottiglia aperta e… puff!.. ne trovi la metà
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PROSPERO: Comunque , già che fai così bene l'ambasciatore, ti do un messaggio da
dare al Don Filippo. Da oggi e, con decorrenza immediata, il Prospero dà le dimissioni da sacrestano, da vice parroco, da chierichetto e da campanaro
PRUDENZA: Sicchè, oltre a fare la perpetua, dovrei assumermi io tutto il lavoro che
c'è da fare in Parrocchia… E tu cosa faresti allora?
PROSPERO: Cosa farei? Il Prospero si cerca un lavoro così, al posto delle indulgenze, si guadagnerà quattro soldi per i propri piaceri. Basta ore di lavoro aggratis!
PRUDENZA: Ah sì, è così? Lo vedi Miranda come si diventa a frequentare i compagni cattivi? A ingurgitare quel vinaccio cattivo specie se si è sempre stati astemi?
BENITO: Veramente è un vino buonissimo; pensa che l'ho pagato ben 99 centesimi
a bottiglia
MIRANDA: Benito, quante volte ti devo ripetere che con 99 centesimi non si compera neanche il tappo della bottiglia
PRUDENZA: L'alcool distrugge l'uomo! Guardate come avete ridotto il Prospero!
SERAFINO: A me sembra ancora quello di prima
PRUDENZA: Quello di prima? Quello di prima dici? Prima era un sant'uomo, un
uomo di fede, un uomo di chiesa, timorato di Dio… e ora? (Declamando). Guardatelo signori e signore! Una larva d'uomo, un cervello da gallina ruspante, una canna
che si piega al vento del deserto, una fogna maleodorante, un'anima dannata lambita
dal fuoco dell'inferno…
PROSPERO: Scusa Prudenza… posso interrompere solo un attimo?
PRUDENZA: Parla diabolica creatura!
PROSPERO: Devo andare da solo alla discarica comunale o mi porti direttamente
tu?
PRUDENZA: La discarica sarebbe il luogo che meriti! Pentiti Prospero e ritorna ad
una vita meno dissoluta! Abbandona questa infernale cerchia dei tuoi compagni di
merende e riavvicinati, umiliato e contrito, alla tua Parrocchia, alla tua Chiesa, al tuo
Parroco! Lo sai quanto sta soffrendo il tuo Parroco per questo tuo scellerato abbandono?
BENITO: Ma lo sai invece quanto sta soffrendo il Prospero per tutte le stronzate che
vai dicendo? Non sarà un uomo perfetto, ma…
MIRANDA: Veramente qui dentro non c'è nessuno di perfetto…
SERAFINO: Alt! Parlate pure di voi, ma non di me!
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MIRANDA: Cosa vorresti dire?
SERAFINO: Voglio dire che a questo mondo solo due sono perfetti; il Serafino qui
presente e Lui lassù. E quando uno dei due si sbaglia non sono certo io!
BENITO: Lascia perdere queste cose Serafino; le bottiglie che mancavano all'oste lo
sappiamo noi tre dove sono andate a finire. E neanche tu sei preso dallo spirito divino, ma solo da quello di, lineetta, vino!
PRUDENZA: Guardateli! Guardatevi! E questa è la società del giorno d'oggi! Meritate tutti e tre di fare la fine di quella macchina vecchia, brutta, sporca e arrugginita
che, su un motocarro, stamattina è uscita dalla fabbrica per essere inviata alla demolizione. Come quella macchina anche voi…
PROSPERO: Alt! Fermi tutti! Di quale macchina parli? Non sarà per caso la Girondina! No, la mia Girondina no! Non possono mandarla in demolizione! È stata per
anni la compagna della mia vita! Sentite? Sentite? La Girondina mi sta chiamando!
Vengo, arrivo Girondina! Io ti salverò! (Corre fuori barcollando)
PRUDENZA: Come volevasi dimostrare! Matto! Il Prospero è diventato matto! E
tutto per un bicchiere di vino!
BENITO: Veramente ne ha bevuti più di uno… Solo lui s'è fatta mezza bottiglia…
PRUDENZA: Signore, questo paese è diventato peggio di Sodoma e Camorra… Distruggilo! Annientalo! Polverizzalo! Manda un altro diluvio purificatore e salva solo
le anime pure, pie, candide, elette… la mia! L'alcool è uno spirito immondo, uno spirito che induce al peccato, uno spirito… (Mentre gesticola dalla tasca le cade una
bottiglia). Ops! Scusate! Oh, mi spiace Miranda, si è rotta! Ti sta macchiando il pavimento
SERAFINO: E cosa sarebbe quel liquido rosso che sta uscendo proprio tipo Diluvio
universale?
PRUDENZA: E' solo Amaro Giuliani, una medicina che mi ha dato il farmacista per
depurarmi
SERAFINO: (Tocca si china, tocca la bottiglia, annusa). Sbaglierò, ma questa medicina depurante la fanno con l'uva. (Assaggia con un dito). Per me è un prodotto farmaceutico che contiene gradazione alcoolica a 13 gradi. Tranquillo, abbastanza secco. Odore: vinoso, intenso, caratteristico. Profumo: delicato. Sapore: asciutto, corposo, di acidità abbastanza spiccata, leggermente tannico. Colore: rosso rubino, tendente al granato proprio come il muso della qui presente Prudenza, anima pura, pia, candida, eletta!
PRUDENZA: Vuoi vedere che quel porco di un farmacista ha sbagliato flacone? Ah,
ma mi sentirà, oh se mi sentirà!
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MIRANDA: Invece senti me Prudenza… Come dice il Vangelo? Non giudicate e
non verrete giudicati!
PRUDENZA: Qui il Vangelo non centra per niente; tutta colpa del farmacista!
(Uscendo). Ma mi sentirà, porca boia se mi sentirà!
BENITO: Certo che tu Serafino sei proprio un intenditore…
SERAFINO: Ma se è una vita che non smetto di studiarlo, di analizzarlo, di…
MIRANDA: Di berlo… (Entra Prospero singhiozzando, con una fascia nera al
braccio)
PROSPERO: Se n'è andata nel fiore degli anni, non sentiremo più la sua voce metallica. Ora riposa lì tutta sola, scrostata, arrugginita, adagiata come una vergine fanciulla nella discarica comunale. Ma come poteva vivere ancora senza di me, senza il
suo Prospero, compagno di una vita? È morta sicuramente di crepacuore!
MIRANDA: Ma chi è che è morto nel fiore degli anni? Non ho nemmeno sentito
suonare la campana a morto…
BENITO: Lo so io di chi parla… della Girondina
PROSPERO: Ti ricordi, ti ricordi come cantava Benito? Ti ricordi come faceva?
ENTRAMBI: Ta ta ta tà… ta tà! Ta ta ta tà… ta tà!
PROSPERO: E ti ricordi come faceva invece quando qualche sua puleggia era ammalata?
BENITO: Certo che me lo ricordo…
ENTRAMBI: Ta ta tà… ta ta tà! Ta ta tà… ta ta tà!
MIRANDA: Ma siete diventati scemi? Cos'è questa storia del ta ta tà?
PROSPERO: Cose da uomini, da lavoratori veri!
MIRANDA: Da lavoratori col cervello bacato e sciolto nel vino. Ah, dimenticavo; ho
trovato nella cassetta delle lettere questa busta. Viene dalla Sede Provinciale
dell'INPS
SERAFINO: La pensione Benito, la pensione!
BENITO: Già, la pensione… Penso a quando ero bambino e volevo diventare grande; a quando ero ragazzo e volevo trovare un lavoro; a quando ero al lavoro e volevo
arrivare alla pensione e adesso che è arrivata la pensione… Adesso che è arrivata la
pensione qual è la tappa successiva che ci aspetta?
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SERAFINO: Lascia perdere Benito; incomincia a vivere un giorno dopo l'altro
BENITO: Ma la vuoi leggere questa lettera o no?
MIRANDA: Il signore ha bisogno del lettore di Corte?
BENITO: No, solo degli occhiale, ma li ho dimenticati di là
MIRANDA: Apro?
BENITO: Apri! (Apre la busta, dà una lettura veloce alla lettera). Ragazzi miei, non
ci sono buone notizie
BENITO: E la pensione?
MIRANDA: Niente da fare. È vero, qui si parla di pensione, ma danno delle precise
istruzioni di come farne a meno
SERAFINO: Fare a meno della pensione? Vuoi dire che non ce la danno più?
PROSPERO: Neanche la minima come prendo io?
MIRANDA: Mi sa tanto che questa regola valga per tutti
BENITO: Ma cosa aspetti a leggerla, boia d'un boia ladro!
MIRANDA: E allora ve la leggo, ma vi conviene starvene seduti tutti e tre in religioso silenzio. (Legge).
"Gentile Signore, la presente per comunicarle che, secondo le nostre liste di controllo, lei ha raggiunto il limite di età prescritta ai fini della riscossione della pensione
mensile. Con la crescita zero il Paese invecchia. Tra un po' avremo un pensionato a
carico di ogni disoccupato. Conseguentemente, secondo le statistiche, la sua vita non
offre più alcun interesse, né vantaggio per la Società, ma, al contrario, apporta un carico supplementare per l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, oltre che per la
A.S.L. del suo Distretto, nonché per la sua rispettabile famiglia.
Per quanto sopra Lei deve, in virtù del Decreto del Ministro del Lavoro On.Fornero
citato in riferimento, presentarsi entro giorni 3 (tre) dal ricevimento della presente,
alle ore 9:00, al Crematorio Ministeriale, sede distaccata presso la Sua Provincia, davanti al forno che le verrà indicato dal personale ivi incaricato, per permettere di procedere al suo incenerimento o, come dir si voglia, cremazione. Voglia portare con sé:
1) Carta d'Identità (o documento equivalente) in corso di validità;
2) N° 1 vaso in metallo della capacità di litri 5 (cinque) per raccogliere le sue ceneri, con impresso il suo nome e cognome in stampatello e data di nascita;
237
3) Un sacco di legna secca, od in alternativa litri 5 (cinque) di benzina verde (non
sarà ammessa miscela o gasolio);
4) N° 1 marca da bollo da E. 10,33 da apporre sull'apposito certificato che verrà rilasciato ai suoi familiari. Dovrà accollarsi anche l'adesione obbligatoria alle spese:
1) Per soggetti con peso fino a Kg. 80 (ottanta) E. 200,00; 2) Per soggetti con peso
superiore a Kg. 80 (ottanta) E. 300,00; (riduzione per gli amputati di gambe o di
braccia. E. 20,00 ad arto).
Per evitare rischi di esplosione la invitiamo a non ingerire alcolici od altri liquidi infiammabili dalle ore 24 (ventiquattro) prima della Sua presentazione.
Al fine di poter agire velocemente, al suo arrivo al Crematorio voglia rivolgersi, munito di quanto sopra, all'Operatore incaricato, che le rilascerà il numero progressivo
per la chiamata, fatto salvo il diritto di sopravanzare per i titolari di apposito tagliando per disabili.
Grazie ai contributi da lei versati nel corso dell'attività lavorativa, è stato istituito il
numero verde 800.327.893 presso il quale potrà ricevere eventuali informazioni in
merito alla cremazione congiunta con il proprio coniuge. Le esprimiamo i nostri calorosi complimenti per il lavoro svolto sin'ora, le auguriamo un dolce viaggio verso
l'eternità e porgiamo a lei e signora le nostre più sentite condoglianze anticipate. Il
Vostro Ministro del Lavoro". (I tre rimangono immobili a bocca aperta per lo stupore)
PROSPERO: Forse io non ho capito bene una cosa…
SERAFINO: Io invece ho paura di aver capito proprio tutto…
MIRANDA: Io ho capito che questo trattamento è riservato anche alle mogli
BENITO: E invece io ho capito un fico secco
MIRANDA: Ecco, è proprio quello che ci riserva lo Stato per evitare di pagare le
pensioni; farci tutti diventare dei fichi secchi, anzi, ancora di più… inceneriti!
PROSPERO: E pensare che io sono allergico alla cenere… Chissà che raffreddore
poi mi beccherò; sento già il prurito su per il naso
SERAFINO: Sta tranquillo Prospero, non farai a tempo a prenderti quel raffreddore
PROSPERO: Comunque questa cosa a me fa un po' di paura e sento la pancia… Proprio oggi che non ho messo il pannolone
SERAFINO: Qui c'è odore di bruciato
BENITO: No, di bruciato no, ma deve essere il Prospero che ha dimenticato il pannolone
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SERAFINO: Tieni duro Prospero; non è questo il momento adatto
PROSPERO: Va beh, terrò duro fin che posso, ma a me la storia delle cremeria non
va proprio giù
MIRANDA: Non è una cremeria Prospero
PROSPERO: Allora questa storia di venire cromati…
MIRANDA: Non ci cromano Prospero, ci cremano
PROSPERO: Cremati nel senso di… Cremona?
SERAFINO: No, nel senso di…
MIRANDA: Smettila Serafino e lascialo nella sua ingenua e splendida ignoranza
BENITO: E adesso che si fa? Dammi carta e penna Miranda
MIRANDA: Per farne?
BENITO: A questo punto non mi rimane che fare testamento
MIRANDA: E a chi lasceresti i tuoi trilioni di euri che hai in banca e tutte le tue terre
al sole?
BENITO: A te no! A chi se no!
MIRANDA: Ma sei scemo Benito o lo stai diventando? Se anch'io dovrò dividere lo
stesso forno con te…
BENITO: Ci pensi Miranda… sarà la prima volta che giaceremo assieme con tanto
calore
SERAFINO: Comunque la cremazione io la preferisco; per prima cosa adoro il caldo; e per seconda è l'unica cosa da fare per fregare i vermi
MIRANDA: E, se invece di bruciare, scoppiassimo? Dove andrebbero a finire le ceneri?
SERAFINO: Tranquilla; a voi donne non succede di scoppiare
MIRANDA: Perché
SERAFINO: Perché voi avete il taglietto come le castagne
MIRANDA: Aspetta aspetta che qui sotto ci sono ancora un paio di righe piccole
piccole… Vediamo un po'… "P.S…"
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PROSPERO: Cosa vuol dire PS? Pronto Soccorso?
BENITO Probabilmente Pubblica Sicurezza
SERAFINO: PS vuol dire Post Scriptum. Insomma, un'aggiunta alla lettera
BENITO: Ma lo sai che sei intelligente Serafino?
SERAFINO: Per forza, sono arrivato fino alla quinta io!
MIRANDA: Volete stare un po' zitti! Adesso vi rileggo il P.S. "P.S - La comunicazione di cui sopra non ha ragione di validità se, con lettera raccomandata e ricevuta
di ritorno, comunicherete al Ministero la vostra spontanea rinuncia alla pensione.
Questo vostro nobile gesto servirà a incrementare lo stipendio a Deputati e Senatori.
Come omaggio per la vostra spontanea collaborazione vi sarà spedito, con bollo a carico del destinatario, un adesivo con la scritta -Sto salvando lo Stato-"
BENITO: Chiamala spontanea! O rinunci o ti fanno arrosto!
MIRANDA: Comunque qui si deve trovare una soluzione e l'unica soluzione è il P.S.
PROSPERO: Partito Socialista?
BENITO Play Station?
PROSPERO: No, ha ragione Miranda. Rileggi per favore il P.S.
MIRANDA: "La comunicazione di cui sopra non ha ragione di validità se, con lettera
raccomandata e ricevuta di ritorno, comunicherete al Ministero la vostra spontanea
rinuncia alla pensione"
BENITO: Il che vuol dire che da domani…
SERAFINO: Saremo senza pensione
MIRANDA: E come mangeremo?
PROSPERO: Guarda gli uccelli del campo e i gigli del cielo!
BENITO Io non sono un uccello e neanche un giglio, comunque…
SERAFINO: Comunque una soluzione c'è
MIRANDA: E sarebbe?
SERAFINO: Visto che ormai abbiamo un'ottima esperienza… insomma, un po' di
esperienza, riprendiamo il nostro lavoro. Forza ragazzi! All'opera!(Si rimettono il
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grembiule. Prospero si mette a rimpastare, Serafino a spillare il vino e Benito si
stende sul materasso del divano)
MIRANDA: Sentite gente, m'è venuta una meravigliosa idea per i biglietti dei cioccolatini
BENITO E sarebbe?
MIRANDA: "Meglio una crema oggi che una cremazione domani!"
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