Fior di Barba - Anticoantico

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Fior di Barba - Anticoantico
Fior di Barba
La Barba nell'arte fra Sacro e Profano
dal XVI al XXI secolo
dal 3 novembre al 23 dicembre 2011
Galerie Maurizio Nobile
45, rue de Penthièvre - 75008 Paris
Nicolas Tournier (Montbéliard, 1590 – Tolosa, 1638/1639)
Re Mida - olio su tela 71 x 54 cm.
Parigi, settembre 2011 - Fior di Barba: la Barba nell’arte tra Sacro e Profano, è un'inedita
quanto insolita mostra dedicata al tema della barba nell’arte che dal 3 novembre al 23
dicembre 2011, Maurizio Nobile ospiterà nella propria galleria situata al 45, rue de Penthièvre
- 75008 Parigi. Si potranno ammirare una trentina tra dipinti, sculture e fotografie che
abbracciano un periodo che va dal XVI al XX secolo. Affrontando il tema della barba, non
potevano infatti mancare riferimenti risalenti ai primi passi della fotografia, dalla storica
barba di Victor Hugo, fotografato da Nadar nel 1883, a quella celeberrima di Che Guevara
immortalato da Korda nel 1960.
Frutto di una lunga e appassionante ricerca antiquaria di Maurizio Nobile, tutte le opere
hanno un unico comune denominatore: la barba e il ruolo da essa rappresentato nel corso dei
secoli. Opere di tema mitologico si mescolano a dipinti connessi con la tradizione ebraicocristiana, per sfociare in una serie di ritratti di personaggi importanti realizzati tra il
Cinquecento e l' Ottocento.
Tradizioni e culture diverse hanno affidato il racconto dell'estetica maschile a quest'appendice
di virilità, caratterizzando l'uomo sin dalle sue origini.
Pur avendo rivestito significati simbolici legati alle usanze, tradizioni, fede religiosa, ruolo
sociale e mode, la barba resta il simbolo della sensualità di cui solo l'uomo è portatore.
E se nell'antica Grecia era ritenuta segno di forza e di virilità, tanto che a Sparta vi era
l'usanza di obbligare i codardi a far crescere la barba in un solo lato del viso, durante l'età
macedone si diffuse invece l'uso del rasoio, lasciando alla barba il compito di vestire il volto
dei filosofi. Come un filosofo è rappresentato san Girolamo, di cui in mostra ci sono tre
dipinti di autori diversi: G. Battista Carlone, Domenico Mona e Guercino. Secondo san
Girolamo la barba è l’ornamento che Dio dà all’uomo e come tale non deve essere tagliata per
non fargli torto. Discorso a parte merita invece il volto barbato con i capelli lunghi del Cristo
nel Noli me tangere di Gaspare Landi (1756-1830), la cui iconografia dai tratti semitici si
accorda armoniosamente con un corpo ispirato alle antiche statue di Apollo.
Tra le opere più interessanti segnaliamo due recenti scoperta di Maurizio Nobile, Re Mida
dipinto attorno al 1630 da Nicolas Tournier, un raro caravaggesco francese, al suo rientro in
Francia da Roma e Ritratto di Gentiluomo eseguito da Leandro Bassano (Bassano 1557Venezia 1622), considerato il capolavoro giovanile dell’artista, un'opera di altissimo rango
della più eccelsa tradizione ritrattistica veneta. Tra le sculture, sono da segnalare un busto
neoclassico in marmo rappresentante Menelao tratto da una scultura romana del II secolo
d.C.; un importante busto in marmo di Gugliemo Tell, eseguito da Antonio Soldini (Chiasso
1853 - Lugano 1933) e una coppia di vasi in bronzo dorato e finemente cesellato con due anse
a foggia di testa di Sileno, attribuiti a Pierre Gouthière (1732-1813).
La scenografia della mostra è stato affidato all'architetto Mario Loforese.
Fior di Barba : La Barbe dans l'art du XVIe au XXIe siècle entre Sacré et Profane sarà
oggetto di un catalogo
Immagini su richiesta (vedi qui di seguito)
Informazioni pratiche:
Galerie Maurizio Nobile, 45, rue de Penthièvre - 75008 Parigi - Tel. +33 1 4563 0775
Fior di Barba: la Barba nell’arte tra Sacro e Profano
Dal 3 novembre al 23 dicembre 2011, da martedì a sabato dalle 11.00 alle 19.00
Catalogo - Ingresso libero
www.maurizionobile.com
 Relazioni stampa Italia e coordinamento internazionale
MyStudio75 srl
Vilma Sarchi/Simona Salvini, Tel.: + 39 02 3453 7744
e-mail: [email protected]
Fior di Barba
La Barba nell’arte tra Sacro e Profano
Immagini in HD disponibili su richiesta
[email protected] – T. +39 02 3453 7744
© Galerie Maurizio Nobile
Giovanni Francesco Barbieri, detto
Guercino (1591-1666)
Busto di San Gerolamo
Olio su tela, 59 x 49 cm
Scultore anonimo neoclassico
Busto di Menelao
Marmo, 96 cm
Leandro Bassano (Bassano, 1557 Venezia , 1622)
Ritratto di Gentiluomo
Olio su tela, 102 x 81 cm
Domenico Mona
San Gerolamo e la Vergine con
Bambino in Gloria
Bologna
Olio su tela , 55,8 x 40,5 cm
Pierre Gouthière (1732-1813)
Coppia di vasi in bronzo dorato con
anse a forma di testa di Sileno
Nicolas Tournier (Montbeliard, 1590
- Tolosa, 1638/1639)
Re Mida
Circa 1630
Giovanni Battista Carlone,
(Genova,1603 - 1683/1684)
San Gerolamo Olio su tela sur
toile, 123 x 96 cm
Bartolomeo Passerotti
(Bolognea1529 - 1592)
Ritratto d'Uomo
Olio su tela 40,5 x 31,7 cm
Pietro della Vecchia
detto Pietro Muttoni
(Vicenza 1603Venezia1678) Giove e Io
Olio su tela 49 x 66 cm
Girolamo Negri detto il
Boccia
Bologna (1648-1718)
Tre teste virili
Olio su tela 66 x 107 cm
Gaspare Landi
(Piacenza 1756 -1830)
Noli me tangere
Olio su tela
Antonio Soldini
Busto di Guglielmo Tell
H.: 87 cm.
◄ Gaspare Landi
(Plaisance, 1756 - 1830)
Noli me tangere
Huile sur toile
70 x 97 cm
Nadar
Edmond de Goncourt
c. 1880
26,8 x 34,2 cm
Fratelli Alinari
Garibaldi
c. 1870
30 x 40 cm
Nadar
Victor Hugo
1883
25,5 x 34 cm
Milano, Settembre 2011
Alberto Korda,
Guerrillero Heroico
(Ernesto Che Guevara),
1960, 30,5 x 40,5 cm