Musica e Parkinson

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Musica e Parkinson
MUSICA E PARKINSON
Stefano Montanari
Fondazione Don Carlo Gnocchi
U.O. di Neuroriabilitazione - Rovato (Brescia)
Importante è ricordare che la
musica è un mezzo di
comunicazione anche là dove
le parole divengono
inacessibili
Musica dell’antica Grecia
• Nell’antica Grecia, il Dio Apollo era la divinità
della musica e della medicina
• Esistevano templi di guarigione per le malattie
fisiche e mentali, che usavano la musica come
forza principale per armonizzare il corpo
• La musica era assolutamente inseparabile dalla
poesia; la metrica era governata dalla successione,
secondo schemi prefissati, di sillabe lunghe e brevi
• Da questi schemi derivano le alternanze fra tempi
forti e deboli, cioè il ritmo
Pitagora
• Per entrare in relazione con la realtà, dobbiamo
utilizzare come mezzo la nostra capacità di
decodificare la realtà e di codificarla attraverso
il ritmo, il linguaggio e lo spazio
• Fu il primo intellettuale occidentale a mettere in
chiaro le relazioni tra gli intervalli musicali (logica
musicale)
• La musica consisteva in un rapporto numerico
misurato secondo intervalli, le note dipendevano
dalla quantità di vibrazioni emesse
• La musica, come del resto tutta la realtà, è una
combinazione di numeri (la realtà è una
proporzione), la musica nel suo ordine è
specularmente la realtà
• Fu lui a parlare di musica delle sfere come una
“meravigliosa armonia che proviene dai
movimenti dei corpi celesti che ruotano attorno a
un fuoco centrale immerso in una sconfinata
nebbia di tenebre”. A causa del loro movimento
emettevano una musica continua e costante,
un’armonia celestiale, che l’orecchio non sentiva
più perché ormai assuefatto
Aristotele
• Parlava dell’autentico valore medico della
musica nelle emozioni incontrollate; di un potere
liberatorio della musica indicando che la “musica
eccitata guarisce la psiche triste, la musica triste
guarisce la psiche eccitata”
Platone
• La musica non è stata data all’uomo solo per
lusingare i propri sensi, ma anche per colmare i
tormenti dell’anima e i movimenti che tenta un
corpo pieno di imperfezioni
• Nell’educazione proponeva la ginnastica e la
musica, nel significato di canto e suono della lira,
per l’anima
H.Gardner (1983)
• La teoria delle intelligenze multiple di Gardner
(facoltà di Scienze a Harvard)
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Intelligenza logico-matematica
Intelligenza linguistica
Intelligenza spaziale
Intelligenza musicale
Intelligenza cinestetica
Intelligenza interpersonale
Intelligenza intrapersonale
Intelligenza musicale
• Capacità di percepire, discriminare, trasformare ed
esprimere forme musicali. Capacità di discriminare con
precisione altezza dei suoni, timbri e ritmi
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In breve:
Apprezzamento per la struttura della musica e del ritmo
Sensibilità verso i suoni e i modelli vibratori
Riconoscimento, creazione e riproduzione di suono, ritmo,
musica, toni e vibrazioni
Apprezzamento delle caratteristiche qualità dei toni e dei
ritmi
La musica come effetto
psicoterapico
• La musica evoca sensazioni, stati d’animo, sviluppa la
fantasia, la personalità, l’inventiva, la concentrazione,
l’improvvisazione, può far scattare meccanismi inconsci;
aiuta a rafforzare l’IO e fa da ponte tra il conscio e
l’inconscio
• La musicoterapia è una disciplina che studia il rapporto:
SUONO- ESSERE UMANO. Utilizza il suono, la musica, il
movimento per provocare effetti regressivi ed aprire
canali comunicativo-relazionali, e una finestra nel mondo
interno
Linguaggio della musica
• Il linguaggio della musica, dei suoni come
protolinguaggio, linguaggio degli affetti, delle emozioni,
attraverso il quale vengono richiamati stati d’animo,
memorie, immagini, ciò appartiene certamente
all’emisfero destro
• Se consideriamo il linguaggio musicale per le sue
caratteristiche timbriche, ritmiche-armoniche e
compositive, ricco di tutti quegli aspetti che implicano
l’applicazione di leggi fisico-acustiche, ci accorgiamo che
questo rientra in un’area logico-matematica che interessa
l’emisfero sinistro
Neuroimmagini
• L’emisfero destro, “creativo” coglie il timbro e la
melodia
• L’emisfero sinistro, “logico”, analizza il ritmo e
l’altezza dei suoni, interagendo con l’area del
linguaggio che sembra capace di riconoscere
anche la “sintassi musicale”
• L’area acustica primaria, che coinvolge la zona
trasversale e superiore del giro temporale, si attiva
quando percepisce ed elabora componenti musicali
come il ritmo, l’altezza, il metro e la melodia.
Musicoterapia Alzheimer
• Nel 2001 l’American Accademy of
Neurology ha indicato la musicoterapia
come una tecnica per migliorare le attività
funzionali e ridurre i disturbi del
comportamento nel malato di Alzheimer
Effetto Mozart
• Un articolo pubblicato da Rauscher su Nature (1993),
descriveva studenti che ascoltavano un brano del celebre
musicista per soli 10-15 minuti, riuscivano con più facilità
in compiti cognitivi (capacità spazio-temporali)
• A 10 anni di distanza gli stessi scienziati (Università del
Wisconsin-Oshkosh) segnalano che a livello
dell’ippocampo di alcuni topolini sottoposti alla musica di
Mozart (sonata K448), aumenta l’attività di alcuni geni; in
particolare il gene per il fattore di crescita neuronale
(BDNF), un gene legato ad apprendimento e memoria
(CREB), una proteina che stimola la formazione delle
sinapsi (sinapsina)
La musica permette
• La rottura della quotidianità, un momento creativo
all’interno di una vita stereotipata, abitudinaria e spesso
triste
• Esorcizzazione dell’angoscia mediante il gioco
• La possibilità d’espressione e del desiderio di
comunicazione
• La riabilitazione del vissuto corporeo e delle nuove
possibilità di apertura
• La correzione dei disturbi psicomotori
• La scoperta dei disturbi del ritmo (dislessia)
• L’accesso alla dimensione estetica
La musica come terapia
• La musica può offrire nei casi in cui l’ascolto
viene “integrato dalla partecipazione attiva del
corpo” (ritmare, sonorizzare, danzare, muoversi
ritmicamente, cantare) un momento valido per
riorganizzare il lavoro terapeutico
nell’attivazione-riattivazione delle abilità
personali e delle capacità espressive e
relazionali
La musica come disciplina
• La musicoterapia è una disciplina paramedica di
carattere preventivo e terapeutico-riabilitativo,
che utilizza l’espressione musicale come
strumento per intervenire sulla sofferenza e il
disagio
• La musica viene proposta come mezzo per la
stimolazione e lo sviluppo di funzioni quali
l’affettività, la motricità, il linguaggio (suoni)
• Musica /suono, suono/ritmo, ritmo/movimento
Malattia di Parkinson
• Ridotta attivazione di specifiche aree corticali
• Esecuzione del movimento:
9
inadeguata attivazione EMG durante il movimento
• Programmazione del movimento:
9 ↑ tempo reazione, ritardo nell’iniziare un’attività motoria
• Deficit di integrazione sensorio-motoria
9 ↑ dipendenza dagli stimoli sensoriali durante lo
svolgimento di performance motorie
I gangli basali rappresentano un sistema deputato ad
associare informazioni sensitive e comandi motori
al fine di una adeguata pianificazione del
movimento. Nelle malattie dei nuclei della base, la
deficitaria produzione di segnali interni (cues)
ritmici compromette la possibilità di un’armonica
attivazione/disattivazione delle singole
componenti di una sequenza motoria.
La musica come esercizio
Esercizio volto a mantenere la coordinazione
motoria, la capacità aerobica, il controllo
posturale, la velocità del gesto, la forza
muscolare, l’elasticità dei tessuti molli
Utile per contrastare i danni secondari
nelle fasi iniziali della malattia di Parkinson
I danni secondari
9 Tendenza all’immobilità
9 Retrazioni muscolari
9 Irrigidimento capsule articolari
9 Artrosi
9 Riduzione della forza muscolare
9 Riduzione capacità respiratoria
9 Depressione reattiva
Musica e controllo del
movimento
9 Volontario (volontari, intenzionali,
richiedono un’integrazione)
9 Riflesso (risposte rapide, stereotipate,
involontarie, richiedono il minor controllo a
livello volontario)
9 Ritmico (via di mezzo, sono sequenze di
movimenti ripetitivi, automatici)
Musica e Cervello
• La musica aiuta a rieducare e riabilitare i
disordini dell’equilibrio, garantisce un maggior
controllo della postura, migliora la precisione dei
movimenti fini, la deambulazione, favorisce un
recupero dei disordini del linguaggio
• Stato di benessere emozionale e comportamentale
(sistema nervoso neuro-vegetativo)
Cantoterapia
• Esercita la respirazione, attiva la voce
• Crea al paziente un meccanismo ritmico che aiuta
a capire quando e come pronunciare una parola,
corregge i silenzi inappropriati e le brevi
precipitazioni
• Impone di usare maggiormente i muscoli facciali
rispetto al parlato migliora l’espressività e la
comunicazione non verbale
American Academy of
Neurology
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Neurology 2006;66;976-982
Terapia fisica
Terapia occupazionale
Esercizi di stimolazioni sensoriali, mediante strumenti, per la
stimolazione visiva ed acustica
Strategie che privilegiano il controllo attenzionale in modo
da rendere volontari i programmi motori e suddividere in
sequenze i movimenti complessi, con l’uso di stimoli
sensoriali esterni, eventualmente ritmici, per iniziare,
mantenere e variare gli schemi dell’attività motoria
The structural components of
music perception. A functional
anatomical study.
H. Platel, C Price, JC Baron, R Wise, J Lambert, RS
Frackowiak,
B Lechevalier and F.Eustache
Brain, Vol 120,Iusse 2 229-243(1997)
Active music therapy in
Parkinson’s Disease:
an integrative method for motor
and emotional rehabilitation.
C.Pacchetti, F.Mancini, R.Aglieri, E.Martignoni and
Giuseppe Nappi. Psychosomatic Medicine 62:386393(2000)
Tomograpichc mapping of human
cerebral metabolism. Auditory
stimulation.
John C.Mazziotta,Michel Phelps, Richard Carson and David
Kuhl.
Neurology 1982; 32: 921
Uno studio di prossima pubblicazione sulla
rivista “Heart”
Mostra come siano il tempo e il ritmo dei brani - più che il
loro stile - a combattere maggiormente lo stress. A
sostegno di questa tesi l’Università di Pavia in
collaborazione con l’Università di Oxford ha effettuato un
sperimento su 24 giovani volontari monitorando i diversi
aspetti della respirazione e della circolazione, prima e
durante l’ascolto di brevi brani musicali.
Ogni partecipante ha ascoltato brevi sequenze di differenti
tipi di musica in ordine casuale: raga (musica classica
indiana), Beethoven, Vivaldi, Red Hot Chili Peppers,
techno music e musica dodecafonica..
Il risultato sorprendente, al di là del fatto che la musica di
Vivaldi come quella techno ha accelerato la respirazione, è
che durante le pause fra un brano e l’altro, tutti gli
indicatori fisiologici sono scesi al di sotto di quelli
registrati prima che i partecipanti cominciassero
l’esperimento.
Evidentemente il tempo musicale dei brani, con i ritmi
più lenti e le pause sono la chiave che induce a un
maggior senso di calma.
Utile per la prevenzione di malattie cardiache e colpi
apoplettici, molti studi avevano già rivelato che la musica
oltre a ridurre lo stress, può migliorare le prestazioni nello
sport.
La musica come strumento
di trasformazione
grazie per l’attenzione