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SCHEDA PROGETTUALE SCHEDA PROGETTO PER L’IMPEGNO DI GIOVANI VOLONTARI IN PROGETTI D’IMPEGNO CIVILE VOLONTARIO SU BASE COMUNALE (ICVC) 1) Ente proponente il progetto: Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna 2) Codice di accreditamento: E960007305 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 3) Titolo del progetto: Ospedale di Cesena - La Pediatria cresce con te! 3.1) Data di avvio del progetto: mese: giugno 4) anno: 2016 Ambito di intervento del progetto: Assistenza 5) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento: 5.1 Complesso delle attività realizzate dall’Ente e identificazione dei destinatari Il Reparto Pediatrico dell’Ospedale M.Bufalini di Cesena è costituito dal reparto di degenza, dal Day Hospital (DH) e Day Service (DS) e dagli ambulatori specialistici pediatrici di gastroenterologia, pneumoallergologia, endocrinologia, diabetologia e cardiologia. Nel reparto di degenza vengono ricoverati bambini con patologia acuta o riacutizzata di norma fino a 14 anni compiuti ma, nel caso di pazienti già in cura per una patologia cronica, questo limite può essere superato. L’accesso avviene generalmente tramite Pronto Soccorso o su indicazione del Pediatra di Libera Scelta e/o Medico di Medicina Generale. Nel DH-DS, attiguo al reparto di degenza, vengono ricoverati bambini che necessitano di accertamenti diagnostici o di terapie non eseguibili ambulatorialmente ma che non necessitano di ricovero notturno. Gli ambulatori specialistici si svolgono in parte presso il Day Hospital–Day Service ed in parte alla Piastra Servizi. La visita specialistica pediatrica urgente non è contemplata. Ogni situazione di urgenza può essere affrontata: - con l’accesso diretto al Pronto Soccorso - concordata tra il Medico curante ed il Medico di Guardia in Pediatria, presente 24 ore su 24. Nell'ambito della U.O. Pediatria vengono, inoltre, erogate prestazioni di Neurologia Pediatrica da parte dell'U.O. Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza per i bambini ricoverati o, comunque, in carico alla Pediatria. L’U.O. di Pediatria è in stretto contatto con tutti i Pediatri di Scelta che hanno libero accesso sia al reparto di degenza ordinaria day hospital pediatrico ed hanno facoltà di concertare con i dell’U.O. i percorsi diagnostico/terapeutici più appropriati per Libera sia al Medici i loro pazienti. Il contatto con il Direttore dell'U.O. è assicurato con il supporto di email, numero telefonico diretto, cellulare, per fronteggiare particolari situazioni anche in ambito extra ospedaliero. La lettera di dimissione viene inviata al Pediatra di Libera Scelta per via telematica. In Azienda è attivo un progetto, ormai consolidato da tempo, denominato "Pediatria a misura di bambino" che, con il supporto di enti, associazioni, istituti di credito e privati, si pone l’obiettivo di raccolta fondi per attività ed iniziative finalizzate all’umanizzazione della Pediatria. L’attività del Reparto Pediatrico si rivolge prioritariamente ad un bacino di utenza costituito dai 15 comuni del Cesenate, distribuiti dalla costa al appennino romagnolo, che registrano una popolazione nella classe di età 017 anni di poco superiore a 34.000 minori. Dispone di 18 posti letto. Nel anno 2015 sono stati ricoverati oltre 1000 pazienti che costituiscono i destinatari del progetto assieme alle loro famiglie. Beneficiari del progetto risultano il reparto Pediatrico Ospedaliero e più in generale l’intera comunità locale che grazie al contributo dei giovani del servizio civile metteranno a disposizione dei propri cittadini-utenti servizi che oltre a presidiare gli aspetti tecnici e prettamente sanitari siano sempre più attenti agli aspetti relazionali e legati alla umanizzazione della cura, fattori questi che costituiscono un sostegno fondamentale durante la malattia e favoriscono il percorso di guarigione dei pazienti specialmente in ambito pediatrico. 5.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Direttore: dott. Augusto Biasini dott.ssa Tosca Suprani dott.ssa Manuela Pasini dott.ssa Pamela Pasquinelli dott. Marco Bensa dott.ssa Fiorella Battistini dott. Marco Marsciani dott.ssa Maura Ambroni Coordinatore infermieristico: dott.ssa Paola Sama Sabrina Baldiserri infermiera Antonella Benedetti infermiera Davide Buratti infermiere Cristiana Caleffi infermiera Di Censo Paola infermiera Roberta Farabegoli infermiera Sandra Gessaroli infermiera Silvana Iazzetta infermiera Franca Lagamba infermiera Cristina Lega infermiera Petra Marchetti infermiera Marinella Onofri infermiera Agnese Pieri infermiera Ramona Ranalli infermiera Luigi Rovelli infermiere Ana Stolnic infermiera Cosetta Torri infermiera Lucia Zoffoli infemiera Segretaria:Licia Sirri Psicologa: Barbara Novelli Associazioni di volontariato: Aquilone di Iqbal Artin Counselling (arte in corsia) Alessandro Mariani D’Altri Sociologo Referente AUSL Servizio Civile Roberta Di Cianni Psicologa Servizio Civile Nazionale AUSL Romagna Vanessa Zanarini Psicologa Servizio Civile Nazionale AUSL Romagna 5.3 Attività e ruolo previsti per i giovani nell’ambito del progetto ATTIVITA’ Promuovere attività ludiche e ricreative rivolte ai degenti durante l’intero arco della giornata. Favorire l’integrazione all’interno dei percorsi sanitari per i pazienti ricoverati, con riguardo particolare alle famiglie extracomunitarie. Favorire le attività non cliniche ma a supporto delle stesse durante l’esecuzione delle terapie e/o procedure assistenziali “Ospedale senza dolore”. Rendere più accogliente la sala d’attesa per i pazienti che provengono dal Pronto Soccorso. Fornire un sostegno specifico agli adolescenti ricoverati (coetanei dei giovani volontari) con particolare riguardo alla gestione del “tempo libero”. RUOLO DEI VOLONNTARI Intrattenere i pazienti ricoverati durante la degenza con attività ludiche e ricreative mentre i genitori sono a colloquio con il personale sanitario; durante il cambio turno dei genitori; nell’orario dei pasti; nelle pause della giornata di degenza. Accompagnare i pazienti ai servizi di erogazione delle prestazioni. In quanto figure in qualche modo terze rivestire un ruolo di raccordo, mediazione e sintesi fra famiglie e professionisti sanitari che operano all’interno del reparto. Supportare e partecipare in prima persona le attività condotte da volontari (dottori clown, lettori in ospedale, ecc..)utili ad alleviare il dolore e i disagi derivanti dalle cure. Promuovere comportamenti orientati alla distrazione dei pazienti ossia creare tempi/spazi più propriamente detti di “fantasia guidata”. Mettersi a disposizione in un regime di accoglienza e fornire ai bambini e ai familiari informazioni sulla struttura; ascolto dei bisogni e chiarimenti informazioni. Promuovere attività di sollievo e di distrazione per i pazienti. Supportarli nell’esecuzione di compiti ed attività scolastiche, attività di lettura e svago, ludiche e di socializzazione fra pari. 5.4 specificare perché e in che modo per questi giovani il progetto è un’opportunità di crescita e di inclusione sociale: Questo progetto consente ai giovani di avviare un proprio percorso di crescita personale e di inclusione sociale in quanto li porta a confrontarsi e interagire con tempi di grande rilevanza. 1) Con un tema fondamentale come quello della salute e della malattia nell’infanzia e nell’adolescenza e con tutte le implicazioni ad esso legate. 2) Con un contesto lavorativo ben definito fatto di regole e vincoli. Ambito lavorativo in cui dovranno inserirsi presumibilmente per la prima volta nella loro vita, e nel quale seguendo gli obiettivi e le attività definite nel progetto, si assumeranno un impegno e delle responsabilità proprie. 3) Con la complessità della società in cui vivono e che accede al servizio: italiani e stranieri, ricchi e poveri, persone con diversi livelli culturali e di diversa estrazione sociale. 4) Con il mondo dell’associazionismo e del volontariato che collabora con le attività del reparto. Potranno inoltre acquisire competenze specifiche sui servizi sanitari rivolti ai pazienti minorenni e capire se quello sanitario e della cura alle persone potrà essere un settore verso il quale, alla luce della esperienza concretamene svolta, orientare il proprio futuro lavorativo. 6) Obiettivi: A. delle attività previste Il progetto “La Pediatria cresce con te!“, promosso dall’Azienda USL della Romagna - Cesena si propone di aiutare i piccoli pazienti ricoverati nel Reparto Pediatrico dell’Ospedale M.Bufalini di Cesena a superare le difficoltà e i disagi legati alla malattia e al percorso di cura. Nella vita di un bambino il ricovero ospedaliero è un evento traumatico e molto delicato. Il vissuto di malattia, di dolore fisico e psicologico, la separazione dalla famiglia e dalle routines della vita quotidiana, il passaggio da un ambiente familiare a quello potenzialmente minaccioso e inconsueto della vita di reparto, dove il bambino vive l’impotenza nei confronti di estranei che lo manipolano con strumenti spesso dolorosi, rendono l’ospedalizzazione un evento che può avere gravi conseguenze immediate e future anche da un punto di vista psicologico. La famiglia stessa del bambino ricoverato è sottoposta ad una condizione molto stressante, in quanto vive in uno stato di ansia, di incertezza, di timori. Guarire giocando è l’obiettivo che ci proponiamo nella convinzione che i bambini ricoverati meritino una migliore qualità di vita in ospedale. Lavoriamo per alleviare le sofferenze dei bambini ricoverati in ospedale attraverso la creazione di un ambiente più accogliente, trasformando un ambiente di cura in un luogo a misura di bambino, un ambiente spensierato e creativo che li aiuti a trascorrere con minor ansia e preoccupazione il tempo in ospedale attraverso le attività dei Clown Dottori, i laboratori di Arte Terapia, l’organizzazione di attività ludiche e ricreative. Individuare figure che possano costituire un punto di mediazione, di incontro e di sintesi fra pazienti-famiglie e il personale sanitario che opera all’interno del reparto. Individuare figure che con la loro vicinanza possano accompagnare e sostenere i pazienti durante la malattia e nel loro percorso di cura all’ interno dell’Ospedale. Link video https://www.youtube.com/user/pediatriacesena B. per i giovani impegnati nelle attività progettuali Collaborare alla organizzazione e al buon esito delle attività artistiche, ludiche e ricreative rivolte ai bambini ricoverati nel Reparto Pediatrico dell’Ospedale M.Bufalini di Cesena al fine di aiutarli a superare con il minore disagio possibile la malattia e il percorso di cura. Costituire in quanto figure “Terze” un punto di raccordo, mediazione e sintesi fra pazienti-famiglie e il personale sanitario che opera all’interno del reparto. Accompagnare e sostenere i pazienti affiancandoli e sostenendoli durante la malattia e nel percorso di cura all’ interno dell’Ospedale. Intraprendere un proprio percorso di crescita personale e professionale, mettendo a frutto le conoscenze e le esperienze maturate: acquisire competenze riguardo al tema specifico della organizzazione e gestione di attività non prettamente cliniche ma artistiche, ludiche e ricreative rivolte a bambini inseriti in contesti critici quali il ricovero ospedaliero; acquisire competenze trasversali legate al conteso “lavorativo” quali il lavoro di èquipe, lavoro per obiettivi, relazionarsi con il pubblico-cittadinanza, relazionarsi con i colleghi, definizione di compiti e assunzione di responsabilità. 7) Numero di giovani da impegnare nel progetto: 2 di cui: 8) Numero ore di servizio settimanali previste per le attività progettuali: ovvero monte ore complessivo: 500 (nel caso di monte ore, l’orario minimo settimanale è pari a 12 ore) 9) Giorni di servizio a settimana dei giovani: 4 10) Nr. mesi durata impegno dei giovani: 6 11) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di SCC: Flessibilità oraria 12) Sede/i di attuazione del progetto e Tutor Sede di attuazione del progetto: Indirizzo: Ospedale Maurizio Bufalini Unità Operativa di Pediatria viale Ghirotti 286 - Cesena Nominativo del Tutor: Paola Sama Riferimenti del Tutor: Tel: 0547/352841 ore 11-14 Mail: [email protected] 13) Attività progetto: di sensibilizzazione previste per diffondere la conoscenza del L’ Azienda USL della Romagna prevede di realizzare le attività di promozione e sensibilizzazione e condivise in ambito Co.Pr.E.S.C. in maniera coordinata e congiunta con gli enti del territorio provinciale. Promuovere il Servizio Civile giovani che svolgono il loro tirocinio in all’interno dell’Azienda (Psicologi, Assistenti Sociali, Infermieri, Sociologi, Educatori professionali). Divulgare l’informativa riguardante il progetto tramite il sito internet dell’Azienda USL e altri strumenti individuati dall’Ufficio Stampa Aziendale sia all’interno che fuori dalla ASUL Romagna. 14) Criteri e modalità di selezione dei giovani da inserire nel progetto: Criteri Ufficio Nazionale Servizio Civile determinazione del Direttore Generale 11/06/2009, n. 173 Al fine di non precludere l’accesso al progetto di giovani con basse esperienze pregresse o con bassa scolarità verrà utilizzata e attribuito un punteggio esclusivamente la sezione 1)Scheda di valutazione (allegato 4 del Bando) (Per superare la selezione occorre un punteggio minimo di 36/60)”, mentre non verranno attribuito nessun punteggio per le sezioni: 2) Precedenti esperienze e 3) Titoli di studio, professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre conoscenze(allegato 3 del Bando). 15) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Il piano di monitoraggio prevede una serie di incontri che si svolgeranno a cadenza mensile durante il periodo di svolgimento del progetto. Le figure coinvolte nel monitoraggio saranno: Volontari Servizio Civile Comunale Tutor Referente del monitoraggio accreditato Ulteriori soggetti coinvolti nelle attività del progetto 1° incontro : l’avvio al servizio, condivisione del progetto e dei suoi obiettivi, la formazione generale e specifica, l’ingresso nell’ente, la figura e il ruolo del volontario, i rapporti con gli operatori e gli altri soggetti presenti. 2° incontro: : valutazione dell’esperienza in corso, difficoltà emerse e spunti di revisione, valutazione del ruolo e delle funzioni dell’tutor e del personale che affianca i volontari (criticità, soddisfazioni, cambiamenti); grado di autonomia operativa raggiunto dai volontari. Valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto. 3° incontro: : valutazione dell’esperienza in corso, difficoltà emerse e spunti di revisione, valutazione del ruolo e delle funzioni dell’tutor e del personale che affianca i volontari (criticità, soddisfazioni, cambiamenti); grado di autonomia operativa raggiunto dai volontari. Valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto. 4° incontro: : valutazione dell’esperienza in corso, difficoltà emerse e spunti di revisione, valutazione del ruolo e delle funzioni dell’tutor e del personale che affianca i volontari (criticità, soddisfazioni, cambiamenti); grado di autonomia operativa raggiunto dai volontari. Valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto. 5° incontro: : valutazione dell’esperienza in corso, difficoltà emerse e spunti di revisione, valutazione del ruolo e delle funzioni dell’tutor e del personale che affianca i volontari (criticità, soddisfazioni, cambiamenti); grado di autonomia operativa raggiunto dai volontari. Valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto. 6°incontro: valutazione conclusiva del servizio, e spunti di riprogettazione. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 16) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno 17) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento delle attività progettuali, e valide ai fini del curriculum vitae, eventualmente certificabili (se del caso: specificare il/i soggetto/i competente a certificare e riconoscere le competenze, allegando copia degli accordi): COMPETENZE DI BASE Riconoscere il ruolo e le funzioni del del Servizio Sanitario Nazionale COMETENZE PROFESSIONALI Riconoscere le problematiche specifiche legate alla tipologia di utenza (immigrazione, problemi legali, problemi sanitari). Collaborare alla identificazione delle metodologie di intervento e alla costruzione della necessaria rete relazionale con servizi ed istituzioni competenti del territorio. COMPETENZE TRASVERSALI Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità. Controllare la propria emotività rispetto alla sofferenza. Lavorare in team per produrre risultati collettivi. Trasferire/mediare agli operatori professionali le specifiche richieste degli utenti. Formazione specifica dei giovani 18) Sedi di realizzazione e formazione specifica: Ospedale Maurizio Bufalini Unità Operativa di Pediatria viale Ghirotti 286 Cesena 19) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Augusto Biasini nato a Cesena il 19/11/1952 (direttore dell’unità Operativa di Pediatria e della Terapia Intensiva Neonatale/Pediatrica ; direttore del Dipartimento Trasversale Salute Donna Infanzia e Adolescenza Forlì-Cesena) Roberta Di Cianni nata a Sant Agata Militello il 19/10/1988 (Psicologa SCN AUSL Romagna) Alberto Dionigi nato a Rimini il 21/10/1980 (presidente federazione nazionale clowns dottori , psicologo e psicoterapeuta) Alessandro Mariani D’Altri nato a Cesena il 21/11/1969 (Sociologo Dipendente AUSL Romagna Referente Servizio Civile) Barbara Novelli nata a Cesena il 20/11/1969 (dirigente psicologa presidio ospedaliero M. Bufalini AUSL Romagna) Paola Sama nata a Ravenna il 10/04/1964 (coordinatore infermieristico dell’Unità Operativa di Pediatria, Day Hospital Pediatrico e Centro Regionale Fibrosi Cistica) Vanessa Zanarini nata a San Giovanni in Persiceto il 05/01/1989 (Psicologa SCN AUSL Romagna) 20) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La metodologia didattica è basata sulla interattività tra il formatore e i discenti. La ricerca della partecipazione attiva ha il fine di costruire e definire modalità di lavoro condivise tra gli operatori dei Servizi ei volontari civili. In tal modo ciascun corsista potrà più facilmente utilizzare e mettere in atto le competenze apprese in aula, potenziando i risultati della formazione ricevuta, attraverso il confronto diretto con la realtà dell’ente e dello specifico settore di intervento. Gli strumenti metodologici di riferimento per il coinvolgimento dei discenti sono: 1) lezioni frontali, proiezione video e schede informative; 2) lavori di gruppo; 3) discussioni strutturate in aula; 4) esercitazioni; 5) tecniche di coinvolgimento diretto dei partecipanti: training, giochi di ruolo, giochi di conoscenza e di valutazione; Le fasi del corso formativo prevedono la distribuzione di materiale didattico relativo al Servizio, alle aree di intervento del progetto e ai contenuti trattati. 21) Contenuti della formazione: L’AUSL della ROMAGNA e il Servizio Civile – 5 ore (Alessandro Mariani D’Altri) - L’ AUSL dellla Romagna”; il suo Sistema Qualità; Vision, Mission, Procedure - Il ruolo e le responsabilità specifiche del Volontario che opera in questo ambito (es. legge sulla privacy, segreto professionale, rapporto con i cittadini utenti) Il Servizio Civile tutta la verità - 5 ore (Roberta Di Cianni – Zanarini Vanessa) - Le volontarie che stanno concludendo l’anno di Servizio Civile Nazionale dentro alla AUSL della Romagna raccontano la loro esperienza, gli aspetti positivi e quelli da migliorare e danno consigli e suggerimenti ai nuovi volontari su come riuscire vincere la sfida. Caratteristiche del reparto pediatrico – 2 ore ( Augusto Biasini) - ruoli e finalità del reparto Pediatrico dati epidemiologici sulla popolazione pediatrica Caratteristiche del reparto pediatrico - 15 ore (Paola Sama) - - l’ambiente, il ricovero del paziente e l’umanizzazione delle cure l’accoglienza e la presa in carico del bambino e la sua famiglia le interconnessioni coi servizi ospedalieri e territoriali ( modalità di accesso e dimissione) caratteristiche della relazione terapeutica tra infermiere e bambino/famiglia la collaborazione e le conflittualità fra i membri dell’èquipe le barriere culturali e linguistiche che si frappongono a un corretto ed efficace passaggio di informazioni tra professionisti e famiglie i bisogni informativi degli utenti Il coinvolgimento del bambino e dei genitori con particolare riferimento alla comunicazione verbale e non verbale e al rispetto della privacy modelli organizzativi e le principale attività svolte nonché la rete dei servizi territoriali finalizzata a garantire la continuità assistenziale caratteristica delle prestazioni e specialità di trattamento il confort del bambino e dei suoi familiari con particolare riferimento ai pazienti con disagio, sofferenza o rischio ( isolamento del paziente,paziente terminale, ecc.) la formazione continua del personale - Ruolo dei volontari in pediatria – 5 ore (Alberto Dionigi) incontro con le associazioni di volontariato) - le associazioni di volontariato presentano la loro personale esperienza, la storia,i progetti e le attività svolte in Pediatria con particolare riferimento agli studi esitati in pubblicazione su riviste scientifiche di interesse internazionale Ruolo e finalità (Barbara Novelli) - 22) della psicologa all’interno dell’area pediatrica - 3 ore caratteristiche del colloquio terapeutico nei pazienti acuti e cronici ospedalizzati. Durata: 35 ore DATA 20/04/2016 Firma (legale rappresentante, referente, soggetto proponente)