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L’ECO DI BERGAMO
SABATO 17 GENNAIO 2009
PROVINCIA
Trovato morto in strada
Si indaga per omicidio
Tra Vaprio e Canonica, vittima un marocchino di Ciserano
I carabinieri a casa sua: il pavimento imbrattato di sangue
CISERANO Lui è stato trovato cadave- puntito. Nessuna ferita tale da provoca- in quella casa, al sesto piano del condore nei pressi del fiume, a pochi passi dal re il decesso è stata trovata a un primo minio «Anna 3», abitava un certo Adil
ponte che collega Vaprio a Canonica esame. Sul posto sono intervenuti in un El Wardi. Poco dopo, la notizia del rid’Adda, con addosso soltanto le mutan- primo momento i carabinieri della com- trovamento di un cadavere a Vaprio
de. La casa dove abitava, a Zingonia, è pagnia di Vimercate e del nucleo ope- d’Adda: il cadavere di un marocchino
rativo di Monza, che grazie con lo stesso nome. L’abitazione è stata
stata teatro di una lite ed è
alle impronte sono riusciti così passata al setaccio dai carabinieri
stata trovata imbrattata di
a identificare in breve tem- del nucleo investigativo del comando
sangue. È giallo sulla morAddosso
po il morto: Adil El Wardi, provinciale di Bergamo. Campioni di
te di Adil El Wardi, 27 anal
cadavere
solo
sangue e impronte sono stati prelevati
27 anni, di Ciserano.
ni, marocchino, già noto ai
le mutande. Poco
e saranno analizzati.
carabinieri per spaccio di
droga. Le cause del decesIL GIALLO DELLA LITE
prima il 112
so sono ancora da chiarire
Ben presto gli inquiren- LA PISTA DELLA DROGA
chiamato per
tramite autopsia: aveva un
ti hanno aggiunto un tasselIl cadavere è stato portato all’istitutaglio e un buco a un pollo all’intricata vicenda. Po- to di medicina legale di Milano, dove al
una lite nella
paccio, ma a un primo esaco prima dell’orario di ritro- più presto sarà eseguita l’autopsia. I casua abitazione
me non sono state trovate
vamento del cadavere a Va- rabinieri nel frattempo stanno indagansul corpo ferite tali da proprio, infatti, i carabinieri do senza sosta per cercare di ricostruivocare un decesso. Gli inquirenti al mo- della compagnia di Treviglio erano do- re le ultime ore di vita del marocchino
mento non possono scartare alcuna ipo- vuti intervenire a seguito della segnala- e per stringere il cerchio attorno a chi
tesi, dall’omicidio alla morte per ragio- zione di una lite fra marocchini in un’a- abbia partecipato alla lite nell’apparni diverse. Quel che è certo, comunque, bitazione a Zingonia, in Cotamento del condominio
è che il giovane marocchino è stato ab- mune di Ciserano, nel con«Anna 3» di Zingonia. Adil
bandonato cadavere (o ancora agoniz- dominio «Anna 3» di via
El Wardi era stato arrestato
Adil El Wardi,
zante) da qualcuno e gettato senza ve- Bologna, al civico 2, già teaper spaccio dai carabinieri
27 anni, a
stiti a due passi dalla strada.
tro di blitz dell’Arma condi Treviglio a giugno ed era
tro clandestini e spacciatorimasto fino a Natale ai dogiugno era stato
ri. Giunti sul posto, i milimiciliari. Le indagini sulIL RITROVAMENTO DEL CORPO
arrestato per
la sua morte si stanno conIl corpo di Adil El Wardi è stato tro- tari non hanno trovato i
spaccio. Indagini centrando nell’ambiente
vato verso le 6,45 da un residente della contendenti, ma una volta
dello spaccio. L’ipotesi è
zona che si stava recando al lavoro e ha individuato l’appartamennell’ambito
che il marocchino sia stadato l’allarme. Il cadavere aveva addos- to dove presumibilmente si
della droga
to protagonista della violenso solo le mutande e, accanto, c’era un era verificata la lite, al sesto
ta lite nell’appartamento, e
lenzuolo bianco, che tuttavia non lo co- piano del palazzo, hanno
priva. Il medico legale ha giudicato il deciso di entrare: non hanno trovato nes- che sia rimasto quantomeno ferito. Poi
giovane morto da poco e ha trovato sol- suno, ma il pavimento dell’ingresso era il decesso (per cause ancora da accertatanto un taglio al polpaccio sinistro e un imbrattato di sangue. Altro sangue è sta- re) e l’abbandono del cadavere nei prespiccolo buco, sempre al polpaccio, pro- to trovato inoltre negli altri locali dell’a- si del ponte tra Vaprio e Canonica.
vocato ipoteticamente da un oggetto ap- bitazione. I militari hanno appurato che
Vittorio Attanà
La strada di Vaprio dove è stato trovato il cadavere dell’immigrato (foto Cesni)
IIE CAROBBIO DEGLI ANGELIM
UCCISE ROMENO, LA DIFESA SI AFFIDA A TRE TESTI
Prima udienza ieri mattina, davanti alla Corte d’assise
di appello di Brescia, per Zef Karaci, il ventiquattrenne albanese, assistito dall’avvocato Gianfranco Brancato e condannato nell’ottobre 2007 per omicidio volontario a 24 anni di reclusione; e primo punto a favore dalla difesa. I giudici di secondo grado, infatti, hanno accolto la richiesta
del difensore di sentire tre testimoni, che invece la Corte
d’assise di Bergamo aveva ritenuto superflui: si tratterebbe di tre prostitute, che erano state sentite in fase di indagini in incidente probatorio, e che, secondo la difesa
di Karaci, potrebbero contribuire a chiarirne la posizione.
Zef Karaci era finito a processo (insieme al connazionale
e coetaneo Mark Marleka, assolto in primo grado), con l’accusa di aver ucciso Costel Ionuti Mahalache, romeno di 24
anni, nella notte tra il 2 e il 3 novembre del 2005, a Carob-
Dalmine Automobilista tamponato da uno sconosciuto e poi minacciato con il coltello
bio degli Angeli. L’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe maturato nel mondo dello sfruttamento della prostituzione. In particolare Karaci e Marleka,
insieme a un terzo complice (condannato con rito abbreviato in udienza preliminare) avrebbero avuto uno scontro con un gruppo di romeni per questioni legate alla spartizione del territorio della prostituzione e Karaci avrebbe materialmente sparato a Mihalache. La Corte d’assise
di Bergamo poi, al termine del dibattimento, aveva riconosciuto colpevole il solo Karaci, assolvendo Marleka. Karaci aveva sempre respinto le accuse, e la sua difesa, nell’arringa, aveva chiesto l’assoluzione dall’accusa di omicidio,
rimarcando la mancanza di prove certe e il fatto che alcune piste non fossero state adeguatamente vagliate dagli inquirenti. Prossima udienza d’appello il 6 marzo.
Albano Rapinatore ciclista
Provoca l’incidente, poi sparisce col Rolex in fuga con sacco di monete
gno, dove un autotrasportatore ha denunciato di essere stato rapinato da
tre immigrati dell’Est mentre era fermo in un’area di sosta. Il fatto sarebbe avvenuto verso le 9 di giovedì
mattina in via Rondinera: l’autista,
un ventunenne modenese, si era fermato per controllare una delle ruote posteriori del camion, quando sarebbe stato avvicinato da tre sconosciuti – a suo dire con accento dell’Est – che gli avrebbero puntato un
coltello intimandogli di consegnare
i soldi. Il giovane ha consegnato tutto ciò che aveva: circa 300 euro in
contanti. I banditi sono quindi scappati facendo perdere le loro tracce.
Il fatto è stato denunciato verso mezzogiorno ai carabinieri di Costa Volpino, che hanno avviato gli accertamenti.
DALMINE Tamponato da un malvivente che, quando è sceso dalla macchina per constatare i danni, lo ha
minacciato con un coltello e si è fatto consegnare il Rolex e una catenella d’oro. È la rapina messa a segno
nella notte tra mercoledì e giovedì ai
danni di un trentenne, assalito a Dalmine in via Cesare Battisti mentre
era al volante della sua auto.
IL «FINTO» INCIDENTE
Il raid, sul quale stanno indagando i carabinieri, è avvenuto verso
l’1,30, ma la vittima lo ha denunciato la mattina successiva: secondo le
ricostruzioni, il trentenne sarebbe
stato tamponato da una Volkswagen
Golf con targa bulgara mentre percorreva via Battisti. Appena ha sentito l’urto, il giovane ha fermato la
macchina ed è sceso per constatare
i danni. Ha fatto la stessa cosa anche
il conducente della Golf, ma poco
dopo ha rivelato le sue vere intenzioni: anziché prendere il modulo
per la constatazione amichevole, lo
sconosciuto ha impugnato un coltello e ha minacciato il trentenne, ordinandogli di consegnare il suo orologio Rolex Datejust e la catenella
d’oro che portava al collo.
nella, il cui valore stimato è di circa
4.800 euro. Il bandito, una volta preso il bottino, è risalito sull’auto ed è
BOTTINO DA 4.800 EURO
La vittima, di fronte alla minaccia scappato facendo perdere le sue traccon il coltello, non ha potuto far al- ce. Il trentenne, la mattina successitro che eseguire l’ordine e consegna- va, si è recato dai carabinieri e ha
re al malvivente l’orologio e la cate- sporto denuncia: sono quindi par-
Controlli dei carabinieri a Dalmine
titi gli accertamenti per ricostruire
con precisione quello che è successo ed identificare il presunto aggressore.
AUTISTA RAPINATO A ROGNO
Indagini sono in corso anche a Ro-
«DERUBATO A ZINGONIA DOPO LITE»
Un’altra rapina, infine, è stata denunciata a Zingonia di Verdellino,
in corso Europa: poco prima delle 20
di giovedì, un marocchino di 31 anni ha chiamato i carabinieri segnalando che, al culmine di una lite in
un bar della zona, era stato aggredito da alcuni connazionali che gli
avrebbero portato via una somma di
denaro che aveva in tasca. I militari della compagnia di Treviglio, intervenuti per sedare la lite e raccogliere la denuncia del marocchino,
stanno compiendo accertamenti sulla versione da lui riferita.
ALBANO Aveva ben poco del rapina- di!». Era molto agitato e ha continuatore provetto il malvivente, probabil- to a urlare soprattutto quando ha camente un tossicodipendente, che ie- pito che le sue minacce non servivari pomeriggio ha preso di mira la Ban- no a molto: il registratore di cassa non
ca popolare di Sondrio ad Albano si è aperto perché dotato di un partiSant’Alessandro, in via Vittorio Ema- colare dispositivo di sicurezza. Da
nuele. Il colpo è stato messo a segno quanto è stato possibile sapere, semintorno alle 14,30, a pochi minuti dal- bra che sia intervenuto il direttore
l’apertura pomeridiana della filiale. della filiale nel tentativo di allontanare il malvivenUn assalto conte. Il bandito, evicitato e confuso
dentemente alteche è terminato
rato, ha arraffato
quando il bandialcuni sacchetti
to ha arraffato
pieni di monetine
circa mille euro
ed è uscito dalla
in moneta e si è
porta di emergendato alla fuga in
za. È stato visto
sella di una
mentre fuggiva in
mountain bike
sella a una mounper le vie del
tain bike.
paese.
Sul posto sono
Tutto è iniziaintervenuti i carato alle 14,35:
binieri della tenella filiale prenenza di Seriate
sa di mira c’erache hanno svolno il direttore,
Rapinata la Popolare di Sondrio
to le indagini e
alcuni dipengli agenti del
denti e un cliente che aveva appena concluso un’o- Consorzio di polizia intercomunale
perazione. Il bandito, quasi sicura- dei Colli che hanno iniziato le ricermente un italiano, è entrato nell’isti- che del bandito. Ricerche che si sotuto di credito a volto scoperto dopo- no estese in tutta la zona e si sono
diché, di fronte a un impiegato e al protratte tutto il pomeriggio condotcliente, ha pensato bene di coprirsi te anche dai militari dell’Arma. I reparte del viso con una sciarpa. Il mal- sponsabili dell’istituto di credito ravivente ha scavalcato il bancone e ha pinato ieri hanno preferito non rilaestratto un taglierino minacciando il sciare dichiarazioni.
dipendente a gran voce: «Fuori i solMonica Armeli
➔ la curiosità
Crespi d’Adda in uno spot con Ilary Blasi
Questa sera va in onda per l’ultima volta: pubblicizza un concorso della Vodafone
Un’immagine dello spot con le Mercedes Slk
CRESPI D’ADDA L’ultima sera è stasera. L’ultima occasione per scorgere il
villaggio di Crespi d’Adda in «diretta nazionale» a fare da cornice al concorso della Vodafone che mette in palio 100 Slk della Mercedes-Benz.
Gli storici caseggiati, patrimonio dell’Unesco dal 1995, per due settimane abbondati sono entrati nelle case
degli italiani con riprese dall’alto della via principale invasa da centinaia
di bolidi teutonici in veste metallizzata. In verità cifre a due zeri di Slk a Crespi non hanno rombato assetati di benzina. Solo sedici delle auto di punta
della Mercedes hanno scorrazzato nel
«villaggio ideale» voluto a fine ’800 da
Cristoforo Benigno Crespi e dal figlio
Silvio come residenza preferenziale
di dirigenti, quadri e operai del suo co-
tonificio. Poi un artificio grafico post
produzione dello spot ha moltiplicato a forza di click al mouse le sedici
principesse a quattro ruote. Unica
e irripetibile è Ilary Blasi (la
show-girl moglie del capitano della Roma, Francesco Totti) che a Crespi
d’Adda c’è stata per girare la blasonata pubblicità. «La Blasi è arrivata a Crespi – precisano dalla Vodafone Italia
– il 10 dicembre scorso e
si è fermata tutta la giornata dalle 9.30 del mattino alle 18 del tardo pomeriggio». Riprese possibili grazie un’autorizzazione del Comune che, per il servizio di
vigilanza della polizia urbana, per l’u-
so del Centro di documentazione e per
l’occupazione di suolo pubblico, ha
incassato dalla Vodafone circa 2.500
euro. «Non può che farci piacere –
precisa il sindaco Cristiano
Esposito – che il villaggio
abbia avuto una ribalta
nazionale. Penso alla
sorpresa dei nostri concittadini e dei bergamaschi che hanno riconosciuto un gioiello architettonico di una valenza sociale unica». Nello spot Ilary Blasi, testiIlary Blasi
monial Vodafone, guarda le case di Crespi dal
finestrino della «sua» Slk. Una signora taglia una siepe con velleità artistiche, un giovanotto disegna un po-
sto auto dai contorni decorati, una famiglia srotola un tappeto rosso e in un
giardino una gru poggia un tetto prefabbricato. Delle comparse nessuna
abita a Crespi ma sei cittadini del luogo sono stati contattati affinché concedessero l’uso della proprietà. È successo a Valerio Brugali, 65 anni pensionato nativo del villaggio. «Per una
ventina di minuti – precisa – la mia casa si è trasformata in un set. Hanno
montato un arco di foglie artificiali con
due cavalli scolpiti nel verde. Quando le mie cognate si sono accorte che
la nostra abitazione era in prima serata sul piccolo schermo ci hanno subito telefonato». Stasera ultima possibilità per vedere lo spot che ha sullo
sfondo questo bel pezzo di Bergamo.
Bruno Silini