Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane
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Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane
Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane* * 8 OP su 10 associate ad Assomela. PCR: 2012:07 version 1.0 of 23/08/2012 Registration number: S-P-00369 Version: 2 Valid up to: 31/10/2015 Geographical scope: apples produced in Italy Information related to: 2012 harvest Further information on: www.environdec.com EPD's from different programmes may not be comparable Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 1. Assomela 2. La mela Assomela è l'Associazione Italiana delle Organizzazioni di Produttori (OP) di mele che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale, in cui sono associate le OP VOG (Marlene), VI.P e VOG Products della Provincia di Bolzano, Melinda e La Trentina della Provincia di Trento, COZ e Nord Est della Regione Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco della Regione Piemonte e Melavì della Regione Lombardia. La mission di Assomela è quella di rappresentare gli interessi dei produttori associati verso i vari stakeholders coordinando e realizzando progetti di ricerca su vari ambiti di interesse comune. 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali Percentuale di produzione delle OP sul totale di Assomela* Rivoira 3% OP Nordest 0,5% Melavì 2% La presente Dichiarazione Ambientale di Prodotto è stata effettuata su 8 delle 10 OP associate in Assomela (sono escluse COZ e Melapiù), che rappresentano quasi il 99% della produzione totale dell'Associazione. COZ 0,5% 6. Il Footprint Melapiù 0,8% La Trentina 6% 7. Il packaging primario 8. Smaltimento Lagnasco 0,3% Melinda 25% 9. L'impatto nel tempo VOG 39% VI.P 23% 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario * I valori riportati sono il risultato di un arrotondamento. Per tale motivo i risultati possono differire leggermente dalla somma dei singoli elementi. pagina 2 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 1.1 Le organizzazioni di produttori coinvolte nel progetto 2. La mela La Trentina (Trento) Melinda (Cles) VI.P (Laces) VOG (Terlano) Il consorzio La Trentina rappresenta circa 1.300 aziende agricole che lavorano sul territorio trentino e che sono raggruppate nelle 5 cooperative socie. La produzione annua è di circa 100.000 tonnellate di mele, coltivate con kiwi, ciliegie e susine su circa 1.800 ettari di terreno. Il consorzio Melinda dal 1989 riunisce le 16 cooperative produttrici di mele operanti nelle Valli di Non e di Sole per un totale di circa 4.600 soci produttori che producono circa 330.000 tonnellate di mele all’anno su una superficie di 6.500 ha. VI.P, unisce 7 cooperative della Val Venosta di cui fanno parte 1.750 produttori che, su una superficie di circa 5.100 ettari, realizzano un raccolto annuo di circa 330.000 tonnellate di mele. VOG, il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige unisce 17 cooperative di cui fanno parte 5.100 produttori che, su una superficie di circa 10.600 ettari, realizzano un raccolto annuo di circa 660.000 tonnellate di mele. www.latrentina.it www.melinda.it www.vip.coop 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint www.vog.it 7. Il packaging primario Lagnasco (Lagnasco) La Lagnasco Group Soc. Coop. a r.l., riunisce 4 cooperative e quasi 390 soci, di cui 120 producono mele su circa 348 ettari di terreno. Oltre a circa 15.000 tonnellate di mele, commercializza anche pesche, susine, albicocche e ciliegie. Melavì (Ponte in Valtellina) La Società agricola Melavì SCPA riunisce 3 cooperative con sede in Valtellina, di cui fanno parte più di 700 soci che producono quasi 26.000 tonnellate di mele. OP NordEst (Verona) Rivoira (Verzuolo) OP NordEst si avvale di circa 300 soci agricoltori che producono 15.000 tonnellate di ortaggi e 30.000 tonnellate di frutta, di cui più di 15.000 di mele coltivate su circa 400 ettari di terreno. La Società Rivoira Giovanni e Figli SpA ha circa 200 produttori conferitori, di cui 130 producono 39.000 tonnellate di mele su un terreno di 600 ettari. 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario www.lagnascogroup.it www.melavi.it www.opnordest.it www.kiwiuno.it 12.Il calcolo della media pagina 3 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 2. La mela 3. La metodologia per il calcolo ◉ BOLZANO SONDRIO ◉ ◉ TRENTO 4. Principali ipotesi adottate ◉ VERONA 5. Gli impatti ambientali ◉ Rovigo 6. Il Footprint ◉ Saluzzo ◉ CUNEO 7. Il packaging primario ■ Rivoira ■ Lagnasco 8. Smaltimento ■ Melavì ■ OP NordEst ■ La Trentina ■ Melinda ■ VI.P 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive ■ VOG 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 4 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 2. La mela 2. La mela La mela è il frutto (più precisamente si tratta di un falso frutto a pomo) del melo, pianta che ha origine in Asia centrale. La specie è presente in Italia nominalmente con circa 2000 varietà anche se la definizione più precisa è difficile date la sovrapposizione storica delle denominazioni e le specie estinte o irreperibili. Sebbene la maturazione naturale sia concentrata nel periodo che va da inizio agosto a inizio novembre, a seconda della varietà e della zona di produzione, la mela è un frutto disponibile tutto l’anno in quanto è possibile la sua conservazione in centri di stoccaggio dove viene mantenuta a basse temperature e in atmosfera controllata. Le mele, quando richieste dal mercato, vengono prelevate dai centri di stoccaggio e portate nei centri di lavorazione (che in molti casi si trovano nello stesso complesso industriale), dove vengono calibrate, selezionate e confezionate. Negli areali oggetto di studio vengono coltivate numerose varietà di mele, che dal punto di vista produttivo possono differire per alcuni aspetti agronomici quali ad esempio le rese di coltivazione, il fabbisogno di nutrienti e le tecniche di allevamento e di potatura. La differenza tra gli impatti delle diverse varietà risulta contenuta e per questa ragione i dati si possono riferire ad una generica “mela media”. In ogni caso è opportuno osservare come la varietà Golden Delicious sia quella maggiormente prodotta dalle aziende associate. pagina 5 Composizione mela Assomela – varietà 44% Golden Delicious 19% Altre 3. La metodologia per il calcolo 14% 4. Principali ipotesi adottate Gala 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint 7. Il packaging primario 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 5% Granny Smith 7% Fuji 11% Red Delicious 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 2.1 Unità di riferimento 2. La mela I dati sono presentati facendo riferimento ad 1 kg di mele vendute sfuse. Le mele oggetto di questa dichiarazione sono intese per il consumo fresco. La shelf life è variabile da pochi giorni ad alcune settimane a seconda della varietà e della temperatura dell’ambiente di conservazione. 4. Principali ipotesi adottate 2.2 Contenuto del prodotto La mela contiene molte vitamine e minerali, soprattutto vitamina C e potassio. È ricca di pectina, una fibra alimentare che è importante per una buona digestione e un prolungato senso di sazietà. 3. La metodologia per il calcolo Contiene polifenoli (in particolare flavonoidi), che hanno un effetto positivo sul sistema immunitario, sono antinfiammatori e possono ridurre il rischio di insorgenza di alcuni tipi di cancro. Di seguito il dettaglio delle caratteristiche nutrizionali di 100 g di mele. 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint 7. Il packaging primario VALORE ENERGETICO COMPONENTI SOSTANZE MINERALI VITAMINE Energia – 53 kcal Acqua – 82,5 g Potassio – 125 mg Vitamina A – 8 μg Proteine – 0,3 g Fosforo – 12 mg Vitamina B1 – 0,02 mg Grassi – 0,1 g Calcio – 7 mg Vitamina B2 – 0,02 mg Carboidrati – 13,7 g Sodio – 2 mg Vitamina C – 6 mg Fibre alimentari – 2 g Ferro – 0,3 mg Niacina – 0,3 mg 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 6 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 3. La metodologia per il calcolo degli impatti ambientali 2. La mela I dati presentati in questa dichiarazione ambientale sono stati calcolati analizzando gli impatti dalle attività svolte in tutte le fasi che vanno dall’impianto del frutteto fino alla distribuzione del prodotto al consumatore. La fase di vivaio non è stata considerata in quanto la durata media del frutteto può superare i 25 anni e quindi gli impatti di questa fase possono ritenersi trascurabili se confrontati con la produzione complessiva di mele da parte del frutteto nell’intera vita utile. Questo aspetto è coerente con quanto previsto dai PCR di riferimento (Par. 6.1). In accordo con i PCR di riferimento i risultati sono presentati divisi in Upstream, Core e Downstream. FASI DELLA PRODUZIONE DI MELE UPSTREAM ř Land use change ř Produzione di input e consumi idrici CORE ř Fase di campo ř Packaging ř Stoccaggio DOWNSTREAM ř Trasporto ř Fase d'uso ř Fine vita 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint 7. Il packaging primario COLTIVAZIONE In questa fase rientrano tutte le attività agricole che vengono svolte nel periodo compreso tra la fine di una raccolta delle mele e la raccolta dell'anno successivo. Gli aspetti ambientali principali riguardano l’utilizzo del gasolio, il consumo di acqua e l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti. STOCCAGGIO Dopo la raccolta, le mele vengono subito depositate in celle di stoccaggio in atmosfera controllata dove rimangono fino a quando vengono messe in commercio. L’impatto principale è legato all’utilizzo di energia elettrica. LAVORAZIONE La lavorazione consiste in un processo di selezione e confezionamento delle mele richieste dal cliente. Energia elettrica ed acqua (usata come vettore per il trasporto delle mele all’interno dello stabilimento) sono gli impatti di questa fase. PACKAGING Il confezionamento, che avviene immediatamente dopo la fase di lavorazione, prevede l’utilizzo di materiali da imballaggio a seconda delle modalità di commercializzazione del prodotto. DISTRIBUZIONE La distribuzione avviene in Italia e all’estero, utilizzando per la maggior parte il trasporto via terra su camion e, in minima percentuale, il trasporto via mare su nave. 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 7 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 4. Principali ipotesi adottate 2. La mela COLTIVAZIONE I consumi di acqua e di gasolio sono stati stimati dalle otto OP in base ai consumi reali delle aziende agricole considerate. I dati sugli altri consumi (fertilizzanti e fitofarmaci) sono stati ricavati dai disciplinari di produzione delle zone interessate e successivamente validati con le informazioni specifiche. I dati sulle rese sono stati valutati in base all'età media delle colture e al volume di produzione. I dati sui rifiuti prodotti sono stati invece raccolti dalle OP. Il land use change è stato trascurato in quanto la quasi totalità dei frutteti è presente nelle zone oggetto dello studio da oltre 20 anni. STOCCAGGIO Il consumo di energia elettrica è stato stimato dividendo il consumo totale degli stoccaggi per le quantità di mele trattate. Il valore medio è stato calcolato come descritto nella sezione relativa alla elaborazione delle medie. LAVORAZIONE In questa fase sono stati considerati i consumi di energia elettrica, i consumi idrici e la produzione di rifiuti. I dati reperiti presso un campione di stabilimenti è stato mediato come indicato. 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint 7. Il packaging primario FINE VITA PACKAGING Vengono descritti gli scenari medi relativi al fine vita dell’imballaggio delle mele. FASE D'USO Si ipotizza che la conservazione casalinga avvenga a temperatura ambiente senza la necessità di refrigerazione. Sono stati trascurati gli scarti dovuti alla eventuale parte non edibile. DISTRIBUZIONE Gli impatti relativi alla fase di distribuzione sono stati calcolati ipotizzando un trasporto di 850 km via camion e 250 km via nave, poiché in aggiunta al mercato italiano ed europeo vengono coperti anche mercati di oltreoceano, oltre a quelli asiatici e nordafricani. PACKAGING I dati presentati sono riferiti alla vendita sfusa di mele nell’ipotesi che per 1 kg di mele si utilizzi un sacchetto di plastica. Vengono comunque presentati degli scenari relativi all’utilizzo di altri materiali di confezionamento. 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 8 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 5. Gli impatti ambientali 2. La mela 5.1.1 Utilizzo di risorse Utilizzo di risorse relativo al ciclo di vita di 1 kg di mele COLTIVAZIONE STABILIMENTO PACKAGING TOTALE 3. La metodologia per il calcolo TRASPORTI 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali Cloruro di potassio 2,3 <0,1 – <0,1 <0,1 – – <0,1 – – – <0,1 <0,1 <0,1 – 1,4 <0,1 – – 0,5 – – – <0,1 Calcare 0,1 <0,1 – 0,3 <0,1 – – 0,1 – – – <0,1 Cloruro di sodio 0,2 <0,1 – <0,1 <0,1 – – <0,1 – – – <0,1 Altro 0,3 <0,1 – <0,1 <0,1 – – 0,1 – – – <0,1 Legname Risorse materiali non rinnovabili (g) 3,0 58 <1 1,8 – 1 <1 0,6 – – <1 – – – 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo <0,1 10.Informazioni aggiuntive <1 59 Totale 58 1 <1 <1 I valori riportati sono il risultato di un arrotondamento. Per tale motivo, i risultati possono differire leggermente dalla somma dei singoli elementi. pagina 9 7. Il packaging primario 5,4 Totale Utilizzo di acqua (kg) 6. Il Footprint 11.Glossario 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 5.1.2 Utilizzo di risorse Utilizzo di risorse relativo al ciclo di vita di 1 kg di mele Petrolio Risorse energetiche non rinnovabili (kg) COLTIVAZIONE 0,01 STABILIMENTO PACKAGING TRASPORTI <0,01 – <0,01 <0,01 – – <0,01 – – – 0,03 Gas <0,01 <0,01 – 0,01 <0,01 – – <0,01 – – – <0,01 Altro <0,01 <0,01 – 0,01 <0,01 – – <0,01 – – – <0,01 TOTALE 2. La mela Biomasse 0,01 <0,01 <0,01 0,02 – 0,02 <0,01 0,01 – – 0,01 – – 6. Il Footprint 7. Il packaging primario 0,03 – 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 0,07 Totale 3. La metodologia per il calcolo <0,01 8. Smaltimento Risorse energetiche rinnovabili (MJ) * Idroelettrico <0,01 <0,01 – 0,08 <0,01 – – 0,01 – – – <0,01 Eolico <0,01 <0,01 – 0,02 <0,01 – – <0,01 – – – <0,01 Altro <0,01 <0,01 – 0,08 <0,01 – – <0,01 – – – <0,01 Totale <0,01 0,21 0,02 0,23 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive <0,01 11.Glossario * Le risorse energetiche rinnovabili non sono state indicate in massa perché difficilmente quantificabili. I valori riportati sono il risultato di un arrotondamento. Per tale motivo, i risultati possono differire leggermente dalla somma dei singoli elementi. pagina 10 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 5.2 Indicatori delle emissioni Indicatori di impatto relativi al ciclo di vita di 1 kg di mele Global Warming Potential (kg CO₂ eq) Formazione di ossidanti fotochimici (g C₂H₄) Acidificazione (kg SO₂ eq) Eutrofizzazione (g PO₄- eq) COLTIVAZIONE 0,01 0,03 STABILIMENTO – 0,06 <0,01 PACKAGING – – 0,01 TOTALE 2. La mela TRASPORTI – – – 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 0,09 0,20 0,04 0,01 0,04 0,06 – 0,02 <0,01 0,01 – – 0,03 0,09 – – – 6. Il Footprint 0,08 0,18 0,06 0,07 0,25 0,02 – 0,22 <0,01 0,03 – – 0,04 0,08 – – – 0,55 7. Il packaging primario 8. Smaltimento 1,12 0,31 0,03 0,37 0,22 – 0,07 <0,01 0,04 – – 0,01 0,55 – – – 9. L'impatto nel tempo 0,12 0,62 0,41 0,08 0,01 0,12 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario I valori riportati sono il risultato di un arrotondamento. Per tale motivo, i risultati possono differire leggermente dalla somma dei singoli elementi. pagina 11 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 5.3 Rifiuti prodotti Produzione di rifiuti relativa al ciclo di vita di 1 kg di mele COLTIVAZIONE – 0,1 STABILIMENTO – <0,1 7,6 PACKAGING – – – TOTALE 2. La mela TRASPORTI – – – 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali – Rifiuti a riciclo (mg) * 3. La metodologia per il calcolo 7,7 0,1 7,6 – – 6. Il Footprint 7. Il packaging primario 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario * È riportato solo il quantitativo di rifiuti che esce dai confini del sistema, come richiesto dal GPI dell'EPD System. I valori riportati sono il risultato di un arrotondamento. Per tale motivo, i risultati possono differire leggermente dalla somma dei singoli elementi. pagina 12 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 6. Il Footprint 2. La mela 6.1 Carbon, Water ed Ecological Footprint 2013 1 kg di mele 2012 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate Upstream Core Downstream COLTIVAZIONE STABILIMENTO PACKAGING TRASPORTI TOTALE TOTALE 5. Gli impatti ambientali Carbon Footprint (kg CO₂ eq/kg) 0,20 0,03 0,01 <0,01 0,06 kg CO₂ eq/kg 0,01 0,09 Water Footprint (litri/kg) * litri/kg 1 <1 <0,01 0,16 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo gm²/kg 0,03 77 litri/kg <1 0,54 0,07 0,02 6. Il Footprint 7. Il packaging primario 59 58 Ecological Footprint (gm²/kg) 0,22 kg CO₂ eq/kg 0,25 0,57 gm²/kg 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario * Il dato è riferito alla sola Blue Water. I valori riportati sono il risultato di un arrotondamento. Per tale motivo, i risultati possono differire leggermente dalla somma dei singoli elementi. pagina 13 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 7. L'influenza del packaging primario 2. La mela È stato calcolato il Carbon Footprint di un kg di mele confezionato con tre diverse tipologie di packaging: řSfuso, relativo alla vendita di mele sfuse presso i supermercati (viene considerato l’uso di un guanto ed un sacchetto per un kg di mele); řSacchetto da 2 kg, relativo alla vendita di mele in sacchetti di materiale plastico contenenti 2 kg di prodotto; řVassoio da 6, relativo alla confezione in polistirolo contenente 6 mele. 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 1,00 5. Gli impatti ambientali 0,90 kg CO₂/kg di mele 0,80 6. Il Footprint 0,70 0,60 7. Il packaging primario 0,50 0,40 8. Smaltimento 0,30 0,20 0,20 0,21 0,23 9. L'impatto nel tempo 0,10 0,00 10.Informazioni aggiuntive 2 KG SFUSO SACCHETTO DA 2 KG VASSOIO DA 6 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 14 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 8. Smaltimento 2. La mela L'imballaggio primario considerato in questo studio utilizzato per la commercializzazione delle mele è rappresentato da film o vaschette in polimeri plastici per i quali si raccomanda la raccolta differenziata secondo le indicazioni del gestore locale dei servizi di gestione dei rifiuti. 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 51% del totale dei film plastici prodotti in Italia (da elaborazione dati CONAI). DISCARICA Le prestazioni ambientali della discarica sono principalmente legati alla sua gestione che causa la produzione di biogas e percolato. 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint In Italia i film plastici vengono normalmente inviati a: 41% del totale dei film plastici prodotti in Italia (da elaborazione dati CONAI). RECUPERO ENERGETICO La termovalorizzazione della plastica permette di recuperare parte dell'energia contenuta producendo energia termica e/o elettrica. 7. Il packaging primario 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 8% del totale dei film plastici prodotti in Italia (da elaborazione dati CONAI). RICICLO L'avvio a riciclo permette di evitare la produzione di polimero vergine. 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 15 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 9. L'impatto nel tempo 2. La mela Le mele vengono raccolte in un periodo che va all’incirca dal mese di agosto al mese di novembre. Vengono successivamente stoccate in ambiente refrigerato e commercializzate nell’arco di un anno. All’aumentare del periodo di stoccaggio aumentano anche gli impatti relativi alla fase di stoccaggio. AI fini dell’EPD è stato dichiarato un valore medio, calcolato dividendo i consumi annui di energia elettrica per la quantità di mele complessivamente stoccata. Nel grafico viene riportato l’andamento del Carbon Footprint di un kg di mele al variare della permanenza nel sito di stoccaggio. L’incremento risulta minore nei primi mesi, quando i siti di stoccaggio sono pieni e la temperatura esterna è minore, e maggiore negli ultimi mesi, quando la temperatura esterna è maggiore e l’impatto relativo al consumo di energia elettrica viene diviso per l’esiguo quantitativo di mele rimasto. 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 1,00 6. Il Footprint 0,90 kg CO₂/kg di mele 0,80 7. Il packaging primario 0,70 0,60 0,50 8. Smaltimento 0,40 0,30 9. L'impatto nel tempo 0,20 0,10 10.Informazioni aggiuntive * L'impatto relativo alla fase di stoccaggio è stato ipotizzato equivalente alla metà degli impatti relativi alla fase di stabilimento. pagina 16 agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre non stoccate 0,00 11.Glossario 12.Il calcolo della media Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 10. Informazioni aggiuntive 2. La mela Questa dichiarazione e ulteriori informazioni al riguardo sono disponibili all’indirizzo: www.environdec.com Riferimenti řInternational EPD Consortium; General Programme Instructions (EPD); ver. 2.01 del 18/09/2013; řPCR for Fruits and nuts; ver. 1.0 del 23/08/2012; řLife Cycle Assessment (LCA) applicata alla filiera di coltivazione e di distribuzione delle mele da parte dei produttori del Trentino Alto Adige associati in Assomela; Rev. 3 del 20/11/2013. PCR review a cura del Comitato Tecnico dell’International EPD® system. Verifica indipendente Maurizio Fieschi – fi[email protected]fieschi.it www.studiofieschi.it Accreditato dall’International EPD Consortium (IEC) Contatti Per ulteriori informazioni contattare: Assomela – [email protected]fing.net 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali Supporto tecnico Life Cycle Engineering – www.studiolce.it 6. Il Footprint Progetto grafico Fabio Gioia – www.fabiogioia.com 7. Il packaging primario 8. Smaltimento 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 17 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 11. Glossario 2. La mela Acidificazione Eutrofizzazione Formazione fotochimica di ozono Land use change Fenomeno per il quale le precipitazioni atmosferiche risultano avere pH inferiore alla norma. Può provocare danni alle foreste e alle colture vegetali, così come agli ecosistemi acquatici e ai manufatti. È dovuto alle emissioni di SO₂, di NOx e di NH₃. Il potenziale di acidificazione viene espresso in grammi di SO₂ equivalenti. Arricchimento dei corsi d’acqua in nutrienti che determina un eccessivo sviluppo di vegetazione negli ecosistemi acquatici e conseguente carenza di ossigeno. Il potenziale di eutrofizzazione è dovuto principalmente alle emissioni in acqua di fosfati e nitrati e si esprime in grammi di g PO₄equivalenti. Produzione di composti che per azione della luce sono in grado di promuovere una reazione di ossidazione che porta alla produzione di ozono nella troposfera. L’indicatore comprende soprattutto COV (composti organici volatili) e viene espresso in grammi di etilene equivalenti (g C₂H₄). Il Land use change è il cambio di destinazione d’uso di un suolo che ne modifica la capacità di assorbire CO₂ atmosferica. 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint 7. Il packaging primario Carbon footprint Ecological footprint Water Footprint 8. Smaltimento La carbon footprint di un prodotto è il totale delle emissioni di gas ad effetto serra prodotti lungo l'intero ciclo di vita. Si misura in quantità di CO₂ equivalenti. L'ecological footprint è la misura della superficie terrestre e acquatica necessaria a produrre le materie prime e ad assorbire le emissioni relative al ciclo di vita di un prodotto. Viene espressa in global metri quadri. La water footprint è la quantità di acqua utilizzata direttamente o indirettamente nell’arco del ciclo di vita di un prodotto. È costituita dalla green water (l'acqua evapotraspirata dalle piante), dalla blue water (l'acqua utilizzata direttamente) e dalla grey water (l'acqua necessaria a diluire gli inquinanti per riportare i corpi idrici alle condizioni originarie). 9. L'impatto nel tempo 10.Informazioni aggiuntive 11.Glossario 12.Il calcolo della media pagina 18 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Mele Italiane 1. Assomela 12. Il calcolo della media 2. La mela Le informazioni presentate fanno riferimento ad otto delle dieci Organizzazioni Produttive associate ad Assomela ed attive presso le regioni Trentino Alto Adige, Piemonte e Veneto. Poiché l’obiettivo di questa dichiarazione è quello di fornire delle informazioni rappresentative dell’intera associazione, i dati sono stati elaborati in modo da creare delle medie tra le organizzazioni che partecipano al progetto utilizzando dei fattori di pesatura calcolati sulla base dei volumi di produzione. Nel dettaglio la media è stata organizzata in tre differenti livelli: ř(M1) media tra le informazioni relative a tutte le unità produttive (UP) afferenti ad una singola organizzazione produttiva (OP) e relative ad una specifica varietà in modo da calcolare l’impatto di una singola varietà prodotta da una OP. A questo livello i dati hanno la caratteristica di “metadati” e non sono oggetti di comunicazione; ř(M2) media tra le informazioni calcolate dalle singole OP e relative alla stessa varietà. Questo valore, calcolato utilizzando la quantità di produzione della singola varietà come elemento di pesatura, permette di stimare gli impatti medi delle singole varietà; ř(M3) la quantità di mele prodotte per le singole varietà costituisce il peso utilizzato per il calcolo del valore medio complessivo attribuito ad Assomela. 3. La metodologia per il calcolo 4. Principali ipotesi adottate 5. Gli impatti ambientali 6. Il Footprint 7. Il packaging primario MEDIA PRODOTTO DI RIFERIMENTO "TITOLARE" DESCRIZIONE COMUNICAZIONE M1 Varietà OP Impatto della varietà prodotta da una singola OP 9. L'impatto nel tempo M2 Varietà Assomela Impatto della varietà prodotta dall’Associazione 10.Informazioni aggiuntive M3 Mela media Assomela Impatto della mela prodotta dall’Associazione 11.Glossario 8. Smaltimento 12.Il calcolo della media pagina 19