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Dicembre 2008 Anno 6 - N. 12 periodico d’informazione ed attualità per i bambini - € 1,00 E’ finalmete Natale! Chung Mung Giang Sinh Feliz Navidad Merry Christmas Natale hilare et Annum Faustum! Sarbatori vesele Joyeux Noel Boze Narodzenie Feliz Navidad 2 EDITORIALE Dicembre In questo numero Un viaggio tra i “perchè del Natale” pag. 4 Rudolf, renna dal naso rosso pag. 5 Papere di gomma nella viscere della Groelandia pag. 6 Animali nel Presepe pag. 7 Scalndo il Cervati pag. 8/9 Il Cervo pag. 10 La simbologia del Natale pag. 11 La storia: Le disavventure di Babbo Natale pag. 12/13 La leggenda delle palle di Natale pag. 14 I Nonni recicloni pag. 15 Piaggine: Terra di Briganti pag. 16/17 La leggenda di Narciso pag. 18/19 Il Panettone in cucina pag. 20 I giochi pag. 21 Il test: ti piace il Natale? pag. 22 Lego: Natale a 5 stelle pag. 23 Società Editoriale Via S. Giovanni, 50 - Villa Littorio Laurino (Sa) Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 Centro commerciale Laura Capaccio-Paestum (Sa) Tel. 0828.720114 Fax 0828.720859 [email protected] www.ipiccoli.org Direttore Responsabile Bartolo Scandizzo In redazione: Gina Chiacchiaro, Rosalba Marciano Hanno collaborato Diodato Buonora, Marianna Lerro, Tania Marino, Giovanni Freschetti Muzio, Stefania Zerella, Francesca Scandizzo, Nunzia D’Angelo, Luciano Marino, Giuseppe Scandizzo, Settimia Mazza Stampa: Grafica Letizia Roccadaspide Tel. e Fax 0828.947200 Iscritto al Registro della Stampa Periodica al N. 108 c/o il Tribunale di Vallo della Lucania il 26/06/2003 2008 E’ Natale... Inglesi e americani Jingle bells, jingle bells Jingle all the way, Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh, O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way, Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh”. Noi italiani “Tu scendi dalle stelle o Re del cielo, e vieni in una grotta al freddo e al gelo, e vieni in una grotta al freddo e al gelo. O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar. O Dio beato! Ah! Quanto ti costò l’avermi amato. Ah! Quanto ti costò l’avermi amato”. I francesi “Petit papa Noël, Quand tu descendras du ciel Avec des jouets par milliers, N’oublie pas mon petit soulier. Si tu dois t’arrêter, I tedeschi “Oh Tannenbaum, oh Tannenbaum, wie grün sind deine Blätter! Du grünst nicht nur zur Sommerszeit, Nein auch im Winter, wenn es schneit. Oh Tannenbaum, oh Tannenbaum, Wie grün sind deine Blätter”! Gli spagnoli “Navidad Navidad llega Navidad La alegría de este día Hay que celebrar”!!! Dicembre 2008 C URIOSITÀ IN BREVE 3 L’ albero di Rio Abete da Guinnes dei Primati quello acceso a Rio de Janeiro: 85 metri di altezza e 530 tonnellate di peso. È alto quanto un edificio di 28 piani…Per costruirlo sono state utilizzate 2,9 milioni di microlampadine colorate. L’albero gigante è una istituzione dal 1996. Anche quest’anno ha ottenuto il riconoscimento nel Guinness dei primati. L’accensione dell’abete, decorato con angeli e campane, è stata accompagnata da un enorme spettacolo di musica e fuochi d’artificio. Maxi albero di Natale a Salerno Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, venerdì 28 novembre ha acceso il maxi albero di Natale in Piazza Portanova. L’albero ha un’altezza complessiva di diciotto metri ed è composto da ben 35.000 led luminosi, il trenta per cento dei quali ad intermittenza per creare affascinanti effetti luminosi. Le lampadine sono a basso consumo energetico, bastano appena 3 kw di energia elettrica per far funzionare l’albero più alto tra tutti quelli installati dall’amministrazione comunale nei quartieri cittadini. Madagascar 2 Per la gioia dei piccoli e il piacere dei grandi arriva a Natale “Madagascar 2”. Tre anni dopo il clamoroso successo di Madagascar ritornano tutti i simpatici personaggi : Alex il Leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo, Re Julien, Maurice e i pinguini. Li avevamo lasciati tra i ballerini e i pinguini spia nel Madagascar, con la voglia e la speranza di tornare a New York. Riparato miracolosamente un vecchio aereo, la banda al completo tenta il viaggio della speranza. Peccato che il tutto finisca molto prima, con un atterraggio d’emergenza in… Africa! Irene Grandi... intona il Natale Irene Grandi, è la prima cantante italiana che si è cimentata con un album di canzoni dedicate al Natale. “…non ho inventato nulla… ma un progetto unico sul Natale in Italia non era ancora stato pensato”. Il primo singolo, Bianco Natale, è in radio da un po’ di setti- mane. L’album è composto di 12 brani reinterpretati che vanno dai grandi classici a canzoni meno note ma che hanno colpito l’artista toscana, come si legge sul suo sito. All’interno anche un duetto con Alessandro Gassman, la versione italiana di Something Stupid, gossip in cui la cantante e l’attore duettano come Robbie Williams e Nicole Kidman. 4 CRONACA NAZIONALE Dicembre 2008 Un viaggio tra i “perchè del Natale” Perché si adoperano le ghirlande? Si narra che durante la vigilia di Natale, mentre Gesù benediceva gli alberi, notò nel giardino di una casa un albero ricoperto di ragnatele. Quando lo benedisse le ragnatele si trasformarono in bellissime ghirlande d’oro e d’argento. Da quel giorno le ghirlande furono adoperate per addobbare gli alberi di Natale. Perché suonano le campane di Natale? Mentre tutti i Perché a Natale si mangia il torrone? pastori Perché si fanno i regali? La tradizione dello scambio dei regali ha radici antiche. Già in epoca romana, era usanza scambiarsi dei doni in occasione dell’anno nuovo: il primo giorno dell’anno al re veniva offerto in dono un ramoscello raccolto nel bosco della dea Strenna. Con il Natale, lo scambio dei doni ha acquistato un significato diverso: il regalo di Natale simboleggia il dono che Dio ha fatto all’umanità, suo figlio Gesù. si recavano a far visita a Gesù Bambino, sul ciglio della strada giaceva un bambino cieco, desideroso anche lui di andare a far visita al neonato Re. Ma nessuno si curava di lui. Quando scese la notte il bambino sentì in lontananza il rintocco di una campana da bestiame. Pensò che si trattasse della mucca che si trovava nella stalla di Gesù. Seguendo il suo suono, arrivò fino alla mangiatoia dove si trovava il Piccolo Re. Nello scorso millennio si pensava che le castagne, i Marron Glaces, i torroni e in generale tutti Perché si gioca a Tombola? i dolci fatti con le mandorle fa- La tradizione di giocare a vorissero la nascita della prole e tombola la notte di Natale ha la fecondità della terra. Oggi origini antichissime. Nell’ansono simbolo di buona fortuna. tica Roma, durante i Saturnali, che precedevano il solstizio e sui quali regnava Saturno, il mitico dio dell’Età e dell’Oro, eccezionalmente, si concedeva il gioco d’azzardo, proibito nel resto dell’anno. Il gioco quindi era legato a Saturno, dispensatore della fortuna agli uomini per il nuovo anno. La buona sorte del giocatore non era dovuta al caso, ma al volere della divinità. Dicembre 2008 C RONACA A NIMALE Rudolf, la renna dal naso rosso Una leggenda moderna nata negli USA è quella della nona renna, inventata negli uffici della Montgomery Ward (una grande catena di magazzini americani) nel 1939 quando la direzione decise di donare ai propri clienti una nuova favola per Natale. Nacque così Rudolph, la renna “dal grosso naso rosso”. Era una specie di brutto anatroccolo che nessuna renna voleva come amico. Si sentiva molto solo ma Babbo Natale del suo difetto fisico ne fece un pregio. Lo chiamò a far parte del suo staff e nelle lunghe notti di nebbia, il naso rosso di Rudolph gli illuminava il cammino. F i do e Fu f f y s on o ge l os i Il cane è il miglior amico dell’uomo. Ed è anche molto geloso del suo padrone. Secondo una ricerca, gli amici a quattro zampe non amano che i loro padroni offrano il loro affetto ad altri animali, in particolare ad altri cani, e reagiscono in modo negativo quando in casa ci sono degli “intrusi”. Gli psicologi credono che gli animali non possano pro- vare emozioni come la gelosia, proprio perché privi di quel senso che permette di avvertire queste emozioni complesse. Il Dott. Friederike Range, dell’Università di Vienna, però, non la pensa così. «I cani hanno uno spiccato senso della giustizia e quando percepiscono di essere trattati ingiustamente, allora, diventano gelosi», ha detto lo studioso. Calendario 2009 L’UNICEF, l’associazione umanitaria che da moltissimi anni si occupa della difesa e della tutela dei diritti dei bambini di tutto il mondo ci propone il suo calendario 2009. Protago- nisti proprio i bambini, che hanno posato davanti all’obiettivo del fotografo insieme ai loro amici a quattro zampe, cani e gatti, ma anche coniglietti, cerbiatti, coniglietti e altri animali domestici o che lo sono diventati. Acquistando il calendario 2009 di Unicef, ma anche uno dei tantissimi prodotti della linea di Natale che l’associazione ha messo in vendita sul suo sito, potrete contribuire a finanziare i tanti progetti dedicati proprio all’infanzia che l’organizzazione ha avviato nel mondo. 5 6 CRONACA ESTERA Dicembre 2008 Papere di gomma nella viscere della Groelandia ... per svelare i segreti del ghiaccio che si scioglie. Alberto Behar è un ingegnere del Jet Propulsion Laboratory della Nasa dove progetta robottini per l’esplorazione di pianeti lontani. Nei mesi scorsi, si è recato su un ghiacciaio della Groenlandia e in una delle fenditure che il riscaldamento globale sta provocando nel ghiaccio, ha lasciato cadere novanta paperelle di gomma. Su ognuna ha fatto stampare in tre lingue il messaggio “Esperimento scientifico - Ricompensa”, e un indirizzo di posta elettronica a cui rivolgersi per riconsegnarle. Non si è ancora fatto vivo nessuno. “Ma non è che siano zone dove va a spasso molta gente”, scherza Behar. A lui ovviamente non interessa tanto tornare in possesso delle paperelle, quanto sapere esattamente dove sono state ritrovate. Capirne il percorso potrebbe fornire infatti elementi essenziali nella comprensione di come lo scioglimento dei ghiacci artici influenzerà un eventuale innalzamento del livello del mare. Pallone d’oro 2008 A Parigi, lo scorso 2 Dicembre, a soli 23 anni e 10 mesi di età, Cristiano Ronaldo ha ricevuto il Pallone d’Oro. Prima di lui, solo quattro giocatori lo avevano già vinto in così tenera età. Il più giovane in assoluto fu Ronaldo, il ‘fenomeno’ brasiliano, a cui il pre- Sport... mio fu consegnato per la prima volta nel 1997, a soli 21 anni e 3 mesi. Poi Michael Owen nel 2001, a 21 anni e 11 mesi; George Best nel 1968, a 22 anni e 6 mesi; e Oleg Blokhin nel 1975, a 23 anni e un mese. Cristiano Ronaldo la stella del Manchester United a soli 23 anni… Dicembre 2008 CRONACA A NIMALE Animali nel Presepe Animali Parlanti Si dice che allo scoccare della mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, gli animali, soprattutto gli animali nelle fattorie, acquistino il meraviglioso ed inusuale dono della parola. Buoi, mucche, cavalli, maiali e polli iniziano a parlare tra di loro e si scambiano strani segreti sugli umani, in particolar modo sui loro padroni. Ma non tentate di ascoltarli di nascosto! Il bue e l’asinello Si racconta che il bue non mangiò la paglia fresca della sua mangiatoia affinché la Madonna la potesse utilizzare per rendere un po’ più morbida la culla per il suo Bambino. Il buon bue, inoltre, contribuì a riscaldare il Bambino nel suo giaciglio, soffiando sopra con il suo alito tiepido. Si dice da allora che il bue ha l’alito più dolce di tutti gli animali. Nella rappresentazione del Presepe napoletano il bue rappresenta il sole mentre l’asino rappresenta la luna: due opposti come il giorno e la notte. La tradizione più anLa pecora docile tica vuole che di questi due animali basti mettere solo la testa. La pecora offrì per quella speciale occasione ciò che aveva di più prezioso, la sua calda lana, con la quale la Madonna confezionò una coperta per la culla del Bambino, per riscaldarlo e proteggerlo dal freddo. Il pettirosso I pastori non erano i soli ad essere felici di contemplare il Bambino Gesù nella grotta di Betlemme, infatti un pettirosso, che si riparava dal freddo sotto il tetto della grotta, si unì al canto degli angeli e quello fu il primo canto d’uccello che udì Gesù Bambino e per ringraziarlo gli rese la voce ancora più dolce e melodiosa, sopratutto durante l’inverno, nel tempo della notte di Natale. 7 8 IL PERCORSO Dicembre 2008 Scalando Piaggine c’è aria d’inverno: i camini fumano verso il cielo e la gente cammina ricurva e ingobbita quasi a trattenere il tenue calore raccolto intorno al camino di casa. Il fiume Calore, tumultuoso, annuncia che la montagna ha ripreso a rifornirlo di acqua che precipita a valle scavando e creando numerosi torrentelli. All’ingresso del vasto pianoro della Fontana del Caciocavallo, c’è una brutta sorpresa: il docile prato è solcato e scavato da profonde tracce di mezzi pesanti giunti sul posto per caricare i resti inermi dell’ennesima mattanza di faggi perpetrata in nome della supremazia dell’uomo sulla natura. Il sottobosco è scomparso, per fortuna la neve mimetizza il disastro punteggiando il terreno di bianco. Eppure, il luogo è meta di centinaia di escursionisti e visitatori che vi giungono da ogni dove per trascorrervi ore di sana allegria. Ecco la sorgente tra i “Due Faggi”, situata a ridosso del rifugio, che ha ripreso a gorgheggiare. Scegliamo il sentiero di mezzo che ci porterà ad incrociare il tratturo che sale dal Piano degli Zingari. Qui è già inverno! Sporadici uccelli si trasferiscono da un faggio all’altro in cerca di un riparo che non troveranno. Dovranno scendere a valle, e forse di più, per salvarsi dal freddo. Il pianoro raggiunto, ci annuncia che siamo in vista dell’ultima salita che porta al rifugio della “Chianodde”. Lo spettacolo è favoloso. La neve ha fatto il suo lavoro. Tutto è coperto di bianco. Delicati fili d’erba fanno capolino in Dicembre 2008 IL PERCORSO 9 il Carvati alcuni punti rialzati. Il fiumiciattolo è semi gelato e tutt’intorno impronte di lupi e lupacchiotti su un manto immacolato. Il Cervati è “soffocato” da nubi di nevischio che predispongono il terreno a ben più imponenti tempeste di neve. Nelle prossime settimane, arriveranno escursionisti con ciaspole e sci provenienti da posti vicini e lontani. Troveranno molte conferme, e qualche novità: La montagna sempre più bella, la strada cominciata e non finita; il rifugio rigorosamente chiuso e un anno passato. 10 ESPLORANDO TRA ... Dicembre 2008 Il cervo Sono il cervo, un mammifero ruminante ed erbivoro. Abito in America, in Europa, in Asia. Mangio erbe e frutti del bosco. I miei cerbiatti vengono allattati dalla mia compagna cerva. Ho sensi molto sviluppati e riesco a percepire la presenza di un nemico anche se è a centinaia di metri. So correre velocemente e faccio alti e lunghi salti. Sono anche un abile nuotatore. Tutto ciò mi aiuta a difendermi dall’uomo e dai carnivori. Esco a procurarmi il cibo di notte e di giorno riposo. Viviamo in piccoli branchi divisi secondo i due sessi. Noi maschi conquistiamo la femmina lottando. La femmina dopo 230/240 giorni di gestazione partorisce un solo cerbiatto. Allatta i maschi per più tempo rispetto alle femmine perché essi devono crescere più forti. I cerbiatti fino a due mesi hanno il pelo rossastro fittamente punteggiato. Io sono agile e forte perché devo sostenere le mie pesanti e lunghe corna dette palchi. Esse pesano più di nove kg l’una e possono essere lunghe più di un metro. Le cambio ogni anno, nel mese di febbraio, e subito ricrescono le nuove. Ogni anno che passa, inoltre, le corna crescono sempre più grandi e con un numero di punte in più: è così possibile risalire, anche se approssimativamente, all’età semplicemente osservandole. Posso pesare fino a 300 kg. Curios I cervi hanno un ruolo significativo nella mitologia di diverse culture. Gia nelle pitture rupestri di epoca paleolitica, si possono osservare figure di sciamani che indossano i palchi come simbolo dello spirito del cervo. Un esempio si trova nella grotta di Trois-Frères nel sud della Francia. ità Si narra che Sant’Egidio Abate, santo cattolico particolarmente venerato nel sud della Francia, fosse vissuto per molti anni come eremita in una foresta presso Nimes, con la sola compagnia di una cerva che lo nutriva con il proprio latte. Per questo motivo il santo è spesso rappresentato insieme a questo animale. Dicembre 2008 ... ANIMALI E PIANTE La simbologia del Natale Il vischio, è la pianta natalizia per eccellenza. Nei secoli scorsi era considerata una pianta divina e miracolosa tanto che era permesso raccoglierla solo ai sacerdoti, utilizzando un falcetto d’oro. Oggi è una pianta di buon augurio, che protegge perché incarna lo spirito vitale. Il ginepro Nell’antichità il ginepro era considerato magico, si pensava tenesse lontano i ser- penti e curasse dal loro morso. Nella tradizione cristiana, questa sua qualità fu letta come purificazione dai peccati. L’agrifoglio e il pungitopo Portatrici di fortuna, queste piante si caratterizzano per le loro foglie dure e le loro spine, simbolo di forza e prevenzione contro tutti i mali. Le bacche rosse sono il simbolo del Natale. La leggenda narra che le foglie spinose rievocano le spine della corona di Cristo e le bacche, il rosso del suo sangue. Arancia Una tradizione natalizia è addobbare la tavola con cesti colmi di arance che portando con loro il calore del sole, simboleggiano l’augurio di un caloroso Natale. La melagrana Gesù viene spesso dipinto con una melagrana in mano, significato simbolico di rinascita e resurrezione. Il cero natalizio Gesù è la luce del mondo, la notte di Natale è la notte in cui la luce arriva tra gli uomini: il cero natalizio simboleggia proprio l’avvento del Bambino Gesù come luce che nasce nel mondo. La leggenda della stella di Natale La tradizione racconta che questo fiore sia stato il regalo di un bimbo a Gesù. Un 25 dicembre di tanto tempo fa, un bambino povero entrò in Chiesa per offrire un dono al Signore nel giorno della sua nascita. Il bimbo era talmente povero che poteva portare solo un mazzo di erbacce, ma su quei rametti, gli cadde una lacrima che per miracolo trasformò quelle foglie in uno splendido fiore rosso: la stella di Natale. 11 12 LA STORIA Dicembre 2008 Le disavventure “Jingle bells jingle bells, jingle all the way… forza ragazzi che è quasi ora di partire! Elfo Johnny hai spazzolato le renne? Elfo Petar hai messo gli ultimi regali nel sacco? E’ quasi mezzanotte ed io sono in terribile ritardo!” Fuori, una violenta tempesta di neve stava spargendo candidi fiocchi dovunque e Babbo Natale era preoccupato perché temeva di arrivare in ritardo. Decise di partire senza aspettare la mezzanotte. Ad un certo punto, però, qualcosa andò storto. Mentre sorvolava il Cilento la slitta di babbo Natale cominciò a singhiozzare, proprio come fanno le automobili quando finisce la benzina. “Cosa sta succedendo alla mia slitta? Sembra che abbia preso il raffreddore!” Infatti le renne avevano una brutta influenza. “Babbo – disse la renna Clarabella, stiamo molto male e non credo che riusciremo a terminare il viaggio. Ti prego facci riposare un po’!” A malincuore Babbo Natale capì che doveva davvero fermarsi e senza pensarci su due volte parcheggiò la sua enorme e luminosa slitta sulla soffice neve del monte Cervati. Appollaiato dietro un cespuglio il cervo Michele aveva assistito all’atterraggio della slitta e alle cure immediate che Babbo Natale stava dando alle renne ammalate. “Che sfortuna, che sfortuna nera mi sa che qui c’è lo zampino della befana che vuol farmi fare brutta figura! Come posso continuare a lavorare questa notte senza le mie renne? Mica ho la slitta a motore io? Sono rovinato non riuscirò ad esaudire i desideri dei bambini, smetteranno di credere in me, nessuno mi scriverà più lettere, la mia fabbrica di giocattoli andrà in rovina. E con lei anch’io e i miei elfi.” Dicembre 2008 LA STORIA di Babbo Natale Babbo Natale era davvero scoraggiato ma ecco uscre dal cespuglio il cervo Michele. “E tu chi sei? Gli chiese Babbo Natale. “Io sono Michele, il guardiano di questi boschi e il capo dei cervi della montagna del Cervati. Vi ho visto arrivare, ho ascoltato tutto quanto avete detto e, forse, ho una soluzione. Il cervo Michele spiegò a Babbo Natale il suo piano e… “Siete pronti?” “Sì” risposero i dieci cervi più belli e maestosi che babbo Natale avesse mai visto. In un baleno la slitta di Babbo Natale prese nuovamente il volo schizzando nel cielo come un razzo. Michele aveva fatto rifugiare le renne ammalate nell’infermeria dell’ospedale dei cervi e aveva scelto i dieci esemplari più giovani e forti per accompagnare Babbo Natale nel suo viaggio. Una formula magica per farli volare e il Natale era salvo. Tutti i bambini avrebbero ricevuto i loro doni, Babbo Natale non sarebbe stato dimenticato e la sua fabbrica avrebbe continuato a fabbricare giocattoli per i bimbi buoni di tutto il mondo. 13 14 LE FAVOLE ... Dicembre 2008 L a l e gge n da de l le p a l l e de l N a t a l e A Betlemme c’era un artista di strada molto povero che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù così egli andò da Gesù e fece ciò che sapeva fare meglio, il gioco- liere, e lo fece ridere. Questa è la motivazione per cui ogni anno sull’albero di Natale appendiamo le Palle colorate - per ricordarci delle risate di Gesù Bambino. Natale si festeggia in tutto il mondo: in ogni paese, tutti i popoli, cristiani e non, nel mese di dicembre celebrano feste di pace, fratellanza, gioia e prosperità, ciascuno secondo la propria cultura e le proprie tradizioni. E questo fin dai tempi più antichi. Infatti con l’arrivo del solstizio d’inverno un lungo periodo di festeggiamenti onorava il “rinascere” del sole. Gli antichi Egizi festeggiavano la nascita del dio Horus, i Greci quella del dio Dioniso, gli Scandinavi quella del dio Frey. I Romani celebravano Saturno, dio dell’agricoltura, con grandi feste in cui amici e parenti si scambiavano doni. I Cristiani sostituirono i riti pagani con la festa della nascita di Gesù, figlio di Dio, portatore di pace e di salvezza per tutta l’umanità. in inglese A Natale, come in ogni giorno dell’anno, non conta essere ricchi di beni materiali, ciò che conta veramente è la ricchezza e la nobiltà he makes jesus d’animo! laugh indeed. That the reason for, any year we have on the christmas three the coloured balls to remember us the jesus happyness. The coloured balls’ histor y Much time ago, at Betlemme there was a street artist, this one didn’t have nether a gift for jesus so he gone to him and did what were able to do. The man jungle and Morale della favola? Dicembre I nonni ricicloni... Il Natale di oggi non è certo quello che vivevano i bambini ai miei tempi, nei lontani anni ‘40. Non c’erano alberi da addobbare, né presepi da costruire. Non c’erano cene, feste, giocattoli e vestiti. C’era solo tanta povertà causata dalla guerra. Però io sono stata fortunata. Ho avuto una mamma che ci ha fatto sempre vivere il Natale in maniera particolare. Prima di tutto bisognava rispettare il rituale religioso che prevedeva ore di messa e preghiere. Poi si passava alla fase più divertente. Prima di tutto la cena, sempre a base di fusilli fatti in casa conditi con sugo di pomodoro fresco. Niente secondo, niente contorno si passava direttamente al dolce: le pastuccelle al forno fatte con pasta di mandorle e ricoperte di candida glassa zuccherosa. Dopo cena arrivava il AMBIENTE 2008 Il Natale di Nonna Rosa momento preferito da me e i miei due fratelli che, manco a farlo a posta, si chiamavano Maria e Giuseppe: il presepe vivente. Sotto il grande tavolo della cucina allestivamo una capanna fatta di coperte, stracci, legna secca e canapa. Maria faceva Maria, Giuseppe faceva Giuseppe ed io, pur non chiamandomi Gesù ma solo perché ero la più piccola, ero co- stretta a mettermi in una finta culla allo scoccare della mezzanotte. Dopo che “ero nata” cantavamo a squarciagola fino a che il sonno non ci catturava e sfiniva le nostre forze. Telo Proteggi-ghiaccio Sono ‘’ottimi’’, secondo i responsabili, i risultati della prima sperimentazione in Italia di protezione attiva di un ghiacciaio, condotta su una porzione del ghiacciaio Dosde’ Orientale nelle Alpi Lombarde. La copertura geotessile, stesa lo scorso 14 maggio, ha permesso di salvare uno strato di quasi due metri di neve e ghiaccio, per un totale di 115.000 litri d’acqua. Il geotessile, disposto su una superficie di 150 metri quadrati, costituendo una barriera riflettente per i raggi Uv, ha limitato la fusione dei ghiacci durante l’estate e ha così preservato lo spessore complessivo del ghiacciaio di 190 cm, di cui 75 cm di neve densa al di sopra di 115 cm di ghiaccio. 15 16 PAESI , MISTERI E ... Dicembre 2008 Piaggine terr Le origini Il nostro viaggio fra i paesi del Parco del Cilento ha raggiunto un’altra tappa: Piaggine. Nel silenzio della valle, custodita dall’imponenza del monte Cervati, nel lontano 1100d.C., un gruppo di monaci benedettini s’innamorò della bellezza che la natura aveva regalato a quei luoghi. Fu così che sorse la piccola chiesa di San Simeone, costruita sulla riva del grande fiume Calore che scorreva poco lontano. In quel tempo trovare una chiesa nel bel mezzo delle montagne o dei sentieri più aspri era davvero una fortuna, significava ristoro, cibo caldo e sorrisi per chi, costretto dalla povertà, doveva percorrere lunghi tragitti a piedi. E non ci volle molto affinché quella chiesa e quei monaci diventassero il cuore pulsante di un villaggio che cresceva ogni giorno di più. È così che è nato Piaggine. Il nome Piaggine, come molti termini della nostra lingua e del nostro dialetto, deriva dal latino plaga, cioè spiaggia. Ma come? Un paese il cui nome significa spiaggia nel bel mezzo delle montagne? Come sarà venuto in mente ai monaci benedettini? Nessun abbaglio, la spiaggia non è quella del mare, ma quella che, in alcuni punti, il fiume Calore lascia dietro di sé offrendo agli occhi un paesaggio davvero suggestivo. Piaggine non è soltanto natura, è soprattutto storia. Non di castelli, né di feudi, non di leggende né di cavalieri. Ma di briganti. Dicembre 2008 ... PERSONAGGI a di briganti La vicenda Nelle prime ore del 22 settembre, Giuseppe sbarca con 32 uomini da un paranzello (barcone) ad Agropoli. Consegna armi e divise dell’esercito borbonico e si arrampica sulle montagne tra Giungano, Capaccio, Trentinara. Percorre, sempre nascosto tra i boschi di ontani e faggi, le montagne di Monteforte e Magliano. Scende giù al fiume Calore e ne inizia la risalita aggirando dirupi e gole, risale le coste di Sant’Elena nel comune di Laurino ed arriva il 24 settembre a Piaggine sul Monte Cervati. È il monte che conosce di più, dove si rifugerà nei momenti di difficoltà. Divenuto capobrigante, vuole il ritorno La rievocazione storica sul trono del legittimo re borbone Francesco II e Ogni anno, dal 22 al 24 settem- della regina Maria Sofia. Dopo due anni di scontri, bre il tempo si ferma a Piaggine, esaurita la speranza di rivolta generale del Sud, rianzi si torna indietro nel tempo. torna a Roma dove viene arrestato perché riconoPer tre giorni si vive l’anno sciuto e denunciato da un pastore di Valle 1861. Di Piaggine, infatti, è uno Dell’Angelo, arruolato come militare in quella città. dei personaggi cilentani più im- Condannato ai lavori forzati a vita nel penitenziario portanti, citato in tutti i libri di dell’isola di Favignana, in Sicilia, dopo 20 anni di pristoria: Giuseppe Maria Tardio. gionia, muore. Natale in Australia Inviato speciale L’estivo natale australiano è un misto di usanze con parate di surf, grandi piatti di pesce, barbecue sulla spiaggia e tanto sole che si “scontrano” con la tradizione europea, fatta di piatti caldi, Babbo Natale e campanelli. Numerosi eventi si celebrano in tutto il paese: dai canti natalizi alla famosa regata Sydney-to-Hobart, che attira molti partecipanti da tutto il mondo. In ogni caso, dimenticate fiocchi di neve, camini accesi e lucine, perché il Natale da queste parti è rigorosamente sotto il sole. Giovani e meno giovani prendono tutti i loro cestini da picnic e si godono l’atmosfera di festa in qualche parco, magari attendendo il concerto di qualche star. 17 18 MITI E LEGGENDE Dicembre 2008 La legg Curiosità Oscar Wilde racconta Quando Narciso morì, accorsero le ninfe del bosco che videro il lago trasformato da una pozza d’acqua dolce in una brocca di lacrime salate. “Perchè piangi?” domandarono le Oreidi. “Piango per Narciso,” disse il lago. “Non ci stupisce che tu pianga per Narciso,” soggiunsero. “Infatti mentre noi tutte lo abbiamo sempre rincorso per il bosco, tu eri l’unico ad avere la possibilità di contemplare da vicino la sua bellezza.” “Ma Narciso era bello?” domandò il lago. “Chi altri meglio di te potrebbe saperlo?” risposero, sorprese, le Oreadi. “In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso si sporgeva tutti i giorni.” Il lago rimase per un po’ in silenzio, infine disse : “Io piango per Narciso, ma non mi ero mai accorto che fosse bello. Piango per Narciso perché, tutte le volte che lui si sdraiava sulle mie sponde, io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza.” Il Narciso è simbolo dell’autostima, della vanità e dell’incapacità ad amare. Era un bellissimo giovane, di cui tutti s’innamoravano alla follia. Ninfe, dee, umani, tutti erano catturati e stregati dalla sua bellezza. Tuttavia Narciso preferiva passare le sue giornate cacciando, incurante delle sue spasimanti che rifiutava, derideva e ignorava, provocando in loro rabbia, tristezza e desiderio di vendetta. Tutte le giovani disprezzate da Narciso invocavano, per lui, la punizione degli dei. Un giorno la dea Nemesi, decise di ascoltare la richiesta di una fanciulla scacciata dal ragazzo in malo modo. Dopo un intero giorno trascorso a p e n s a r e come punire l’insolenza del bel giovane, Nemesi decise di condannarlo all’amore eterno. Le bastò pronunciare una frase e il giovane s’innamorò perdutamente e per sempre non di una ragazza ma della sua immagine riflessa nell’acqua…ed infatti… Quel giorno Narciso era particolarmente felice, si sarebbe dedicato per tutto il dì alla sua passione più grande: la caccia. Mentre si aggirava per il bosco alla ricerca delle sue prede, fu colto da sete improvvisa. Allora decise di recarsi al fiume per bere e… “Chi sei tu, dolce fanciullo che mi guardi con gli occhi dell’amore?” Da quegli occhi, Nar- Dicembre 2008 MITI E LEGGENDE enda di Narciso ciso non ebbe risposta. Disperato perché non avrebbe potuto soddisfare la passione che nutriva, si struggeva in inutili lamenti finchè non si lasciò morire. Quando le Naiadi e le Driadi cercarono il suo corpo per poterlo collocare sul rogo funebre, trovarono vicino allo specchio d’acqua il fiore omonimo. Il Narciso Il nome narciso deriva dal greco narkissos da narkè che significa “ottundimento” perchè nell’antichità si credeva che questa pianta avesse proprietà sonnifere, anzi narcotiche. E’ una pianta bulbosa, con foglie lunghe e strette e fiori profumati bianchi o gialli. I narcisi sono tra i primi fiori che sbocciano alla fine dell’inverno rallegrando la campagna con i loro bei colori. Ne esistono varie specie selvatiche, che abbondano nei prati e nei boschi umidi di pianura e di montagna. 19 20 GASTRONOMIA Dicembre 2008 Il Panettone milanese S w ee t C hr i s t m a s Purtroppo siamo giunti all’ultimo numero di quest’anno, ma non vi preoccupate le idee per nuovi cocktail ce ne sono a bizzeffe. Per le feste di natale prepariamo un cocktail dolce e molto tonico. Ingredienti per tre persone: una banana, 100 ml di latte, ghiaccio tritato, un limone, un cucchiaio di zucchero, due noci, e cacao amaro. Preparazione: in un frullatore inserite la banana tagliata a pezzetti, spremete il limone, aggiungete il latte, lo zucchero e il ghiaccio tritato (circa tre cucchiai). Nel frattempo tritate le noci. Appena raggiunto un composto omogeneo, versate il tutto in un bicchiere abbastanza capiente, spolverate con il cacao amaro e aggiungete le noci tritate. Per decorazione potete inserire una cannuccia oppure adagiare sul bordo del bicchiere alcune fettine di banana. Buon divertimento e buone feste a voi e ai vostri genitori che hanno assaggiato i vostri cocktail. È carico di leggende e racchiude nella sua storia la suggestione della cerimonia del “ciocco”, celebrata nella notte di Natale. Il padre, riunita la famiglia intorno al camino, dopo essersi fatto il segno della croce, poneva sul fuoco un tronco di quercia, versava del vino in una coppa e spruzzava alcune gocce sul fuoco. Dopo averne bevuto un sorso, lo offriva a tutti, gettava una moneta nel fuoco e ne regalava una ad ogni familiare. La madre preparava tre pagnotte di pane, a forma di cupola, dalle quali il padre spezzava, con le mani, altrettanti tozzi, che veni- vano conservati fino al Natale successivo. Questi venivano mangiati, a briciole, in occasione di malattie o di gravi problemi familiari. Secondo alcuni, verso la fine del 1600 un fornaio di nome Toni ebbe l’idea di aggiungere alla pasta lievita, tutti gli ingredienti dell’attuale dolce: era nato il “pan del Toni”. Tramezzini di Panettone la ricetta Arriva Natale, la festa più importante dell’anno. Ci si vede tra parenti e amici e si passano molti momenti a tavola. A volte basta poco per stupire gli ospiti, è sufficiente proporre qualcosa di buono ed originale come ad esempio i tramezzini di panettone. Ecco di cosa avete bisogno per prepararli: 1 kg di panettone, 500 g di mascarpone, 70 g di zucchero a velo, 50 g di cioccolato fondente, una confezione di sigari al cioccolato, sciroppo per dolci analcolico (se tutti adulti, si può usare del Rum). Ecco come procedere: tagliate il panettone ricavandone delle fette rotonde (tagliate le fette nel senso della larghezza). Lavorate in una ciotola il mascarpone con 2 cucchiai di zucchero a velo. Unite il cioccolato tagliato in piccole scaglie, mescolando bene, quindi aromatizzate con 1 bicchiere di sciroppo per dolci. Spalmate la crema ottenuta su metà dei dischi di panettone e coprite con gli altri dischi, facendoli combaciare bene. Tagliate i dischi a spicchi, ricavandone dei tramezzini. Tenete in fresco fino al momento di servire e solo allora guarnite il piatto con sigari di cioccolato. Buon appetito e Buon Natale a tutti. Dibbì Dicembre Orizzontali 2. Né tuo né suo. 3. Figura n. 1. 5. Come poi. 7. Prima donna. 8. Figura n. 2. 11. Ha la cruna. 12. L’unità di misura è il chilogrammo. 13. Ci tramonta il sole. 14. Lo è questo. 18. Figura n. 3. 20. Insieme di note. 23. Elementare o media. 25. Il primo numero. 26. La prima metà dell’anno. 27. Il padre del padre. 28. Ha il cuore come simbolo. 29. Tessuto estivo. 30. Li hanno sia il dito che il topo. 31. Il doppio del 25 orizzontale. 32. Il 31 orizzontale più uno. 33. Neppure una volta. 34. Le barche a motore ne hanno una. 2008 6. Come dopo. 9. Figura n. 5. 10. All’opposto del 13 orizzontale. 11. Nel mare c’è tanta. 15. Movimento del mare. 16. Piace al cane. 17. Il primo giorno della settimana. 19. Scrivono i libri. 20. La più piccola è di un centesimo. 21. Donne che hanno fatto miracoli. 22. Quello d’Italia è di Mameli. 24. Si accende con l’interruttore. I GIOCHI 21 Cruciverba Il Labirinto Verticali 1. Figura n. 4. 4. L’uomo del 7 orizzontale. Il gioco delle lingue i nostri amici… Unite con delle simpatiche freccette le letterine ai Il Natale è alle porte… ma come si numerini e testate la vostra abilità… dirà “Buon Natale” in Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco? A Inglese 1 Frohe Weihnachten Scopriamolo insieme con Il gioco B Francese 2 Merry Christmas 3 Feliz Navidad delle lingue, così da trovarci pronti C Tedesco D Spagnolo 4 Joyeux Noёl a fare l’augurio più caloroso a tutti 22 TEST Dicembre 2008 Fai il test e scopri che rapporto hai con il Natale Natale: lo ami o lo sopporti 1) Qual è la tua definizione del Natale? a) la festa per eccellenza, da trascorrere rigorosamente in famiglia b) neve e montagna c) una festività stravolta dai mass media e dal consumismo 2) Cosa ti piace in particolare del Natale? a) la suggestione dell’albero e del presepe b) le strade piene di addobbi natalizi c) i dolci e i giochi di carte 3) E cosa proprio non sopporti? MAGGIORANZA DI A: Il Natale è per te tra i momenti più attesi dell’anno. E’ una meravigliosa festa ricca di fascino e amore. Adori l’atmosfera festosa ed accitante che si respira in strada durante le feste. Ti fai travolgere dalla gioia della festa e così facendo coinvolgi anche tutti quelli che ti stanno intorno. Sei una persona che ama festeggiare! BUON NATALE!!! a) odio i regali e la corsa sfrenata all’acquisto b) essere costretto ad incontrare i parenti c) le musiche, il buonismo e tutto il resto 4) Quando aiuti i tuoi genitori ad addobbare la casa… a) metteresti sia l’albero sia il presepe b) basta uno dei due c) nessuno dei due: non c’è abbastanza spazio in casa 5) A cosa ti fa pensare la parola “inverno”? a) al Natale b) alla montagna c) a un gran freddo 6) Il Natale è… a) un bel momento per stare insieme b) l’occasione per ricevere un sacco di regali c) un evento che capita tutti gli anni il 25 dicembre 7) Il regalo più bello… a) gli auguri da parte di un amico che non sentivi da anni b) qualcosa di super-tecnologico c) il letto dopo una giornata con tutti quei parenti i profili MAGGIORANZA DI B: Il Natale? Bello si, ma speriamo che passi presto….. Non si può dire che lo aspetti con ansia, ma certo non ti dispiace neanche poterti divertire un po’… BUON NATALE!!! MAGGIORANZA DI C: A te il Natale e tutte le festività di fine anno proprio non vanno giù, non sono il tuo sogno. Le vivi come un peso, qualcosa da cui non puoi scappare. Peccato! Forse, però, il tuo è solo un pregiudizio, o forse hai paura di poterti divertire troppo…. BUON NATALE!!! Dicembre 2008 C INEMA Lego: Natale 2008 a cinque stelle La storia LEGO ha inizio nel 1932 in Danimarca, quando Ole Kirk Christansen fonda una piccola fabbrica di giocattoli in legno e che chiama LEGO. Nel 1958 grazie ad un materiale plastico sicuro e resistente nascono i mitici mattoncini, perfettamente compatibili con quelli in produzione oggi. LEGO scatena la creatività e il divertimento di milioni di bambini grazie alle sue incredibili possibilità di gioco: con soli sei mattoncini è possibile ottenere ben oltre 900 milioni di combinazioni diverse. Ogni abitante sulla terra possiede in Classici ed innovativi, i prodotti media 62 mattoncini LEGO.LEGO è la più LEGO includono numerosi set e grande azienda produttrice di pneumatici al serie a tema con cui è possibile mondo: per i suoi giochi ne fabbrica 306 mirealizzare intere città, veicoli, lioni ogni anno! mezzi di trasporto e set ispi- Con 6 mattoncini 2x4 si possono otterati al mondo della fantasia. nere 915 milioni di possibili combinazioni. Tutti i mattoncini e gli elementi I personaggi LEGO che popolano la Terra LEGO sono prodotti con sono più di 4 miliardi. estrema precisione e vengono Mettendo uno sull’altro 40 miliardi di matsottoposti a severi controlli di toncini, raggiungeremmo la luna. qualità. Di ogni forma e colore, si incastrano sempre perfettamente e sono indistruttibili. L’esperienza del gioco LEGO è un’emozione da vivere e impossibile da dimenticare. Tra le numerose linee lanciate da LEGO negli anni, il focus del Natale 2008 sarà mirato sui prodotti CITY, DUPLO, BIONICLE, AGENTS e CASTLE. Accanto ad essi nel 2008 sono Il gioco delle lingue: stati lanciati gli esclusivi A2;B4;C1;D3. prodotti celebrativi per festeggiare con i fans il IL CRUCIVERBA 50° anniversario del mattoncino. Le soluzioni dei giochi Vu o i s c r i v e r c i ? [email protected] 23