Rende - Provincia di Cosenza

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Rende - Provincia di Cosenza
Piano Territoriale di Coordinamento – Provincia di Cosenza
Scheda Monografica
N°102
Comune
Rende
Superficie (ha)
5.497
Altitudine media centro abitato (m s.l.m.)
474
Cartografia IGM 1:50.000
Foglio N° 559 - Cosenza
Corsi d’acqua
F. Crati, T. Campagnano, T.
Cerasuolo, T. Emoli, T. Guani, T. S.
Marco, T. Settimo, T. Surdo
Comunità Montana
Zona delle Serre Consentine
Centro Operativo Misto (C.O.M.)
n.15 - Rende
Distanza dal capoluogo (km)
10
TABELLA SINTETICA DEI LIVELLI DI RISCHIO
Livelli di Rischio
R1
R2
R3
R4
Rischio di inondazione
Rischio di frana
Rischio di incendi
Rischio sismico
TABELLA SINTETICA DEI LIVELLI DI ANALISI
Livelli di Analisi
L1
L2
L3
Rischio di inondazione
Rischio di frana
Rischio di incendi
Rischio sismico
Piano Territoriale di Coordinamento – Provincia di Cosenza
L4
L5
Rende
Scheda N°102
Rischio di inondazione
Quadro conoscitivo
Il Comune di Rende è attraversato da numerosi corsi d’acqua che, attraversando un
territorio densamente urbanizzato, causano diverse situazioni di rischio.
Aree di attenzione sono segnalate dal PAI lungo il T.Settimo, al confine con
Montalto Uffugo, lungo il Crati, al confine con Rose, Castiglione Casentino, San
Pietro in Guarano e Zumpano, lungo il Campagnano, al confine con Cosenza, e
lungo il Surdo, che segna parte del confine con Castrolibero. Numerosi i punti di
attenzione segnalati dal PAI ed i punti di possibile crisi riportati dal PPR.
Eventi e danni registrati
A causa di un violento nubifragio verificatosi nel Febbraio del 1931, il torrente
Emoli straripò, allagando diversi magazzini.
Classificazione del Rischio
PPR
PAI
RPPR 2
RPAIF 4
Rinond 3
L3
L3
L3
Rischio di frana
Quadro conoscitivo
In base al PPR, sono rilevabili due frane per colamento di modeste dimensioni che
cingono il centro abitato in direzione NNE-SSW. Inoltre è presente un ruscellamento
diffuso che si propaga in direzione S verso l’alveo del T. Surdo e in direzione N
verso l’alveo del T. Emoli.
Il PAI segnala la presenza di vari movimenti franosi, attivi e quiescenti, su tutto il
territorio comunale. Numerose anche le aree a rischio: ad altissimo rischio è parte
del centro storico, a rischio medio e basso altre zone nelle località Surdo,
Arcavacata e S.Stefano, ad alto rischio solo piccole zone.
Eventi e danni registrati
Nel 1997, la strada comunale Cucchiano che collega la SS18 con diverse località
agricole, è stata interessata da fenomeni franosi che per circa 7 m hanno asportato
parte della carreggiata. In località Caldera alcuni smottamenti interessarono la
strada comunale, mentre nella zona sottostante l’ex convento dei frati minori i crolli
di terreno minacciarono due abitazioni.
In località Sannicura una frana ha provocato l’asportazione di parte della
carreggiata della strada comunale.
In località Arpani due frane hanno interessato una vasta zona a monte della SP
Marano Marchesato-Nogiano- S.Fili.
La località Ritiro è coinvolta in un altro movimento franoso. In località Cucchiano la
strada comunale che collega diverse abitazioni con la SS 18 è stata interessata da
una frana per un tratto di circa 7 m.
In località Caldera alcuni smottamenti hanno occupato la Strada Provinciale.
La strada comunale Malvitani-S.Ianni è stata per metà carreggiata asportata da una
frana per una lunghezza di circa 50 m interessando anche il muro di sottoscarpa.
Piano Territoriale di Coordinamento – Provincia di Cosenza
Rende
Scheda N°102
Classificazione del Rischio
PPR
PAI
RPPR 4
RPAI 4
Rfrana 4
L3
L4
L4
Rischio di incendio
Quadro conoscitivo
Il numero medio annuo di incendi boschivi nel periodo 1980-2000 è 2,13. La
superficie boscata percorsa dal fuoco è di 90 ha mentre la totale è di 175 ha.
Eventi e danni registrati
Tra le località più colpite nel ventennio esaminato vi sono Santo Ianni, Nogiano,
Cucchiano e Villa Miceli. Tra gli incendi con maggior superficie percorsa dal fuoco
quelli che interessarono le loc. Santo Ianni nel 1988 (18 ha boscata), Crete-Pietra nel
1991 (16 ha non boscata), Cucchiano-Russi nel 1988 (5 ha boscata e 10 ha non
boscata) e Nogiano nel 1987 (2 ha boscata e 10 ha non boscata).
Classificazione del Rischio
PPR
RPPR 1
Rinc 3
L3
L3
Rischio sismico
Eventi e danni registrati
Il primo terremoto documentato è quello del 1638 (int.epic. 11.0 MCS ed int.ris.9.0
MCS): la scossa causò il crollo di 139 case e la morte di 31 persone.
Il terremoto del 28 marzo 1783 (int.epic. 11.0 MCS ed int.ris.7.5 MCS) fu molto forte
e causò crolli parziali di 7 case, il castello, le torri, le chiese e le restanti abitazioni
subirono lesioni di rilievo. Il terremoto del 1835 (int.epic. 8.0 MCS ed int.ris.6.0
MCS) causò il crollo di alcuni edifici e danneggiò tutti i rimanenti; vi furono 2 morti
su circa 5000 abitanti. Nel corso del sisma del 1854 (int.epic. 10.0 MCS ed int.ris.9.0
MCS) crollarono interamente due quartieri (Giudea e Vercilli), molte altre case
furono lesionate e minacciarono di crollare. Gravemente danneggiate la chie.
Morirono 54 persone. Lievi danni furono prodotti dal sisma del 1887 (int.epic. 8.0
MCS ed int.ris.6.0 MCS).
Il terremoto del 1905 (int.epic. 10.0 MCS ed int.ris.8.0 MCS) produsse gravi danni e
causò la demolizione dell’alto fumaiolo della fornace. Le case sulla via principale
del paese rimasero intatte, mentre quelle sulle due vie parallele furono gravemente
danneggiate. Altri sismi, di cui non sono noti gli effetti, risalgono al 1908, 1947
(int.epic. 8.0 MCS ed int.ris.4.0 MCS) e 1980 (int.epic. 10.0 MCS ed int.ris.5.0 MCS).
Classificazione del Rischio (Ord.P.C.M. n. 3274/2003)
I Categoria
Piano Territoriale di Coordinamento – Provincia di Cosenza