N E W S - Ordine dei Veterinari di Mantova

Transcript

N E W S - Ordine dei Veterinari di Mantova
NEWS
DALL’ORDINE
VARIAZIONI DATI E RICHIESTE DI CANCELLAZIONE DALL’ALBO PROFESSIONALE
Si rammenta agli iscritti di comunicarci tempestivamente eventuali cambi di residenza/email/tel/Pec/nuove
specializzazioni, tramite un’email all’Ordine ([email protected]). Poi noi provvederemo ad aggiornare, oltre al nostro
database, il portale di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani)/ENPAV (Ente Nazionale
Previdenza Assistenza Veterinari), portale che svolge anche la funzione di Albo Unico e può essere consultato da
cittatini, Enti, Pubblica Amministrazione. Inoltre forma la base per numerose funzionalità (es. accesso alla
Formazione A Distanza, invio richiesto dal sistema INIPec) e l’oggetto di verifiche incrociate con il database
ENPAV.
Mentre succede spesso che i Veterinari comunichino direttamente le variazioni all’ENPAV (e non a noi) oppure
solo alla Fnovi.
Si rende noto che attualmente dobbiamo provvedere all’aggiornamento dell’anagrafica degli iscritti entro 3 giorni
dall’evento di variazione. Pertanto, oltre ad invitarvi alla puntuale comunicazione, si fa presente a chi desidera
cancellarsi dall’Albo (per cessato esercizio dell'attività professionale; trasferimento all'estero della propria residenza;
perdita dei diritti civili) di presentarci la domanda ENTRO IL 15 DICEMBRE dell’anno corrente, così dall’anno
successivo non verrà più richiesta la quota di iscrizione all’Albo Professionale.
Pertanto non sarà più possibile accettare richieste di cancellazione pervenute in gennaio o febbraio con decorrenza
31/12.
Il modulo da utilizzare per la cancellazione si trova sul nostro sito www.ordineveterinarimantova.it, nella sezione
Modulistica; bisogna applicare una marca da bolla da 16,00 € ed allegare il tesserino di riconoscimento.
CORSI/CONVEGNI
L’Ordine è stato informato dei seguenti corsi e convegni:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
SIVAE: Corso pratico medicina e chirurgia degli animali da zoo e selvatici 23-25 novembre Cremona [email protected]
Formazione IZSVe:
www.izsvenezie.it
Strumenti e metodi per la gestione delle non conformità, delle azioni correttive e preventive 29 novembre
Legnaro (PD)
La leptospirosi negli animali da compagnia e il suo impatto sulla sanità pubblica 3 dicembre Legnaro (PD)
Societa Italiana di Buiatria: Corso di ecografia di base Castelfranco Emilia (MO) 1 dicembre [email protected]
ANMVI: La Veterinaria alla Veterinaria 11 dicembre Cremona – www.anmvi.it
Università Milano: Corso di Perfezionamento in "Diritto e legislazione veterinariA Milano dal 27/01 al
7/7/2017 Scadenza bando: 12 dicembre 2016- www.unimi.it/studenti/corsiperf/101962.htm
IZSVe: Dire, fare, comunicare. Teoria e pratiche di in-formazione sul rischio alimentare 16 dicembre
Legnaro (PD) - www.izsvenezie.it
Clinica Veterinaria Europea-Milano Natura: Percorso di ecografia internistica da gennaio 2017 www.milanonatura.it
SCIVAC:
www.scivac.it
Principi di terapia dermatologica nel cane e nel gatto Cremona 8-11 febbraio 2017
Congresso Internazionale-Malattie infettive e parassitarie nel nuovo millennio: dalla prevenzione alla
diagnosi e terapia Verona 17/19 marzo 2017
CONVENZIONE CON FOLGARIASKI PER LA
L’Ordine ha rinnovato la convenzione con FolgariaSki.
SKIPASS GIORNALIERI – Stagione Invernale 2016/2017
ADULTO
SENIOR
GIORNALIERI prezzo IN CONVENZIONE dal lunedì al venerdì
- 20%
- 20%
GIORNALIERI prezzo IN CONVENZIONE sabato, domenica e festivi
- 10%
- 10%
Le scontistiche sullo skipass giornaliero di cui sopra sono concesse a tutti gli iscritti di MN alle seguenti condizioni:
1) il veterinario si deve presentare alla cassa con il tesserino identificativo e documento di identità
2) agevolazione estendibile a familiari muniti di documento d’identità che testimoni la parentela
3) scontistica non cumulabile con altre eventuali promozioni in corso
4) sconto valido solo su skipass giornaliero della Skiarea Folgaria Fiorentini dalle 8.30
5) sconto non valido su Bambino -8 anni e Junior -16 anni per i quali è già previsto prezzo promozionale a listino
6) agevolazione non valida dal 24/12/2016 al 08/01/2017
7) SENIOR: nati prima del 30/11/1951 (over 65)
8) NEWS: durante tutta la stagione invernale sarà valida la promozione 1 genitore+ 1 bambino (nati dopo
30.11.2008) gratis: il bambino scia gratis in combinazione con un genitore pagante un giornaliero full day
adulto al prezzo di listino (giornaliero: adulto euro 38, alta stagione euro 40)
9) SCONTO 10% SU SKIPASS PLURIGIORNALIERI Folgaria-Fiorentini-Lavarone (non valida dal 24/12/2016 al
08/01/2017)
10) Ogni skipass necessita della cauzione di € 5,00 per Key Card Magnetica
Per gruppi di almeno 20 persone paganti, sono previste ulteriori agevolazioni (chi fosse interessato, contatti
l’Ordine per dettagli).
www.folgariaski.com
10 PERCORSI CON LA FORMAZIONE A DISTANZA, 200 ECM
da 30Giorni/settembre 2016
Continua la formazione a distanza del 2016. 30Giorni (la rivista di Enpav/Fnovi che arriva gratuitamente a tutti gli
iscritti) pubblica gli estratti di altri 10 casi. L’aggiornamento prosegue on line su www.formazioneveterinaria.it
Ogni percorso (clinica degli animali da compagnia, cardiologia negli animali da compagnia, diagnostica per
immagini negli animali da compagnia, chirurgia degli animali da compagnia e da reddito, farmacosorveglianza
negli animali da compagnia e da reddito, benessere animale, legislazione veterinaria, igiene degli alimenti) è
composto da 10 casi, ciascuno dei quali permetterà il conseguimento di 2 crediti Ecm. I singoli percorsi saranno
accreditati per 20 crediti Ecm totali e la frequenza integrale dei dieci percorsi consentirà di acquisire fino a 200
crediti in un anno. Sarà possibile rispondere al questionario di apprendimento e di valutazione fino al 31 dicembre
2016.
FISCO/SENTENZE/NORMATIVE
SMS: MEMO PERSONALIZZATI DALL'AGENZIA DELLE
ENTRATE
da comunicato stampa del 28/10/16 dell’Agenzia delle Entrate
Attiva la funzione di sms ai contribuenti per avvisi e memorandum dall'Agenzia delle Entrate. Per riceverli basta
registrarsi su Fisconline. Gli sms del Fisco - annunciati nei giorni scorsi dal premier Matteo Renzi- informeranno i
cittadini su richieste di pagamento, rimborsi e scadenze attraverso un messaggio personalizzato. Il servizio è attivo
dal 28 di ottobre ed è gratuito.
Quali informazioni- Gli utenti che avranno registrato il loro numero di cellulare su Fisconline saranno informati,
ad esempio, nel caso in cui non risulti recapitata una raccomandata, o che sono state accreditate le somme chieste a
rimborso, o ancora che mancano pochi giorni alla scadenza di un pagamento. Le Entrate puntano sugli sms "per
aggiornare in maniera mirata i contribuenti sulla loro posizione fiscale o su eventuali pagamenti in scadenza".
Obiettivo- si legge nel comunicato- è di evitare che, per una semplice distrazione o dimenticanza, possano trovarsi
in futuro con un conto più oneroso e una cartella di pagamento da saldare.
No spam- Riconoscere i messaggi del Fisco sul display del telefonino è semplice. Arriveranno, infatti, con il nome
del mittente in chiaro: “Ag.Entrate”.
BOLLO AUTO, LOMBARDIA APRIPISTA: DOMICILIAZIONE
BANCARIA E SCONTO DEL 10%
Da email Speciale Lombardia n.33/08.11.16
Bollo auto, in Lombardia si cambia. Dal 1° gennaio 2017 si potrà pagare la tassa automobilistica in modo
automatico, attraverso la domiciliazione bancaria, risparmiando in questo modo il 10% di quanto dovuto. Ancora
una volta Regione Lombardia fa da apripista, attivando una modalità di pagamento, associata a una forma di
premialità, che non è mai stata sperimentata in Italia in ambito fiscale e che potrebbe aprire nuovi scenari di
pagamento per i contribuenti del nostro Paese.
Il sistema è aperto a tutti i cittadini lombardi proprietari o locatari di veicoli. Presupposto ovviamente necessario
è essere intestatari di un conto corrente, di qualsiasi banca, sul quale sia possibile avviare la procedura. La
domiciliazione potrà comunque essere attivata da una persona anche per conto di altri soggetti, come il coniuge, i
figli o i nipoti.
Potranno cominciare ad avvalersi di questa agevolazione coloro che hanno un bollo in scadenza al 31 dicembre
2016 e pagabile entro il 31 gennaio 2017.
IL PAGAMENTO DEL BOLLO AVVERRÀ L’ULTIMO GIORNO UTILE: Prima del pagamento, anziché l’avviso
di scadenza, al cittadino che avrà scelto questa forma di pagamento verrà inviato via mail un promemoria
digitale. Sarà necessario solo a ricordare che sta per essere formalizzato il pagamento, ma non sarà necessario fare
alcunché. La procedura sarà la stessa anche negli anni successivi, a meno che il contribuente decida di
interrompere questa forma di pagamento, rinunciando al relativo beneficio economico, e tornare alla modalità
tradizionale.
La tassa automobilistica verrà pagata l’ultimo giorno valido. L’unico costo aggiuntivo sarà l’euro di commissione
pagato per ogni addebito, una cifra comunque inferiore a quanto stabilito dallo Stato per le modalità ordinarie di
pagamento. Se la risposta dei lombardi sarà particolarmente convincente, i costi potrebbero essere limati
ulteriormente grazie alle economie di scala che si genereranno.
Ai fini dell'adesione, occorre far pervenire a Regione Lombardia, per ogni veicolo di interesse, il mandato di
autorizzazione all’addebito (mandato SEPA Direct Debit Core), entro il giorno 15 del mese precedente a quello in
cui deve essere effettuato il pagamento (se il bollo scade il 31 gennaio 2017, il mandato dovrà essere inviato entro il
15 dicembre 2016), attraverso le modalità e i canali che verranno indicati appena disponibili.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti è possibile contattare il numero verde 800.151.121, attivo da lunedì a
sabato (festivi esclusi) dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
INTANTO SI PUO’ PAGARE IL BOLLO AUTO ONLINE
da www.tributi.regione.lombardia.it
HAI UN BOLLO IN SCADENZA? INSERISCI LA TARGA E PAGALO SUBITO CON LA CARTA DI CREDITO
www.tributi.regione.lombardia.it/BolloAuto/public/cb/pagaBolloLibero.do
ALTRE NOVITA’ SUL BOLLO AUTO E GUIDA CON TELEFONINO
Fonte: Ansa
Tolleranza zero contro chi non paga il bollo auto. E tempi duri in arrivo anche per gli automobilisti imprudenti e
distratti, a cominciare da quelli che usano gli smartphone mentre guidano.
La novità sul bollo auto
“Chi non paga la tassa sul possesso dei veicoli - spiegano i curatori del sito giuridico StudioCataldi.it - non potrà
più circolare”. Lo prevede un emendamento alla legge di Bilancio 2017, presentato dal Pd in sede di Commissione
Finanze della Camera e approvato. La disposizione, sempre che sopravviva ai successivi passaggi dell’iter
parlamentare in corso, introduce una nuova misura antievasione: il personale delle officine private autorizzate e i
tecnici del Dipartimento trasporti (le ex motorizzazioni) dovranno controllare che, per ogni veicolo da sottoporre a
test e prove, sia stata versato l’odiato balzello sulla proprietà. Funzionari e meccanici, dunque, dovranno
trasformarsi in ausiliari del Fisco. Saranno anche tenuti ad accertare se esista, o no, un provvedimento di fermo
amministrativo. Se emergeranno inadempienze o pendenze la revisione non potrà essere fatta e non ci sarà l’ok al
ritorno in strada. “Praticamente – precisano sempre gli esperti di StudioCataldi.it - il mezzo non potrà più circolare
“ e il blocco durerà “finché non sarà pagato il bollo”.
Guida imprudente e smartphone
Sta per sbloccarsi, così viene annunciato, la riforma del Codice della strada approvata due anni fa dalla Camera e
da allora arenata al Senato. Uno dei passaggi riguarda l’aggravamento delle sanzioni per i comportamenti che
mettono a rischio, direttamente o indirettamente, l’incolumità e la sicurezza degli utenti della strada. In concreto,
spiegano ancora i curatori di StudioCataldi.it, saranno previsti provvedimenti drastici contro chi guida e
contemporaneamente usa smartphone e affini: “Ritiro della patente immediato, con sospensione da quindici giorni
fino a due mesi, e sequestro amministrativo del telefonino per verificare se un incidente sia avvenuto a causa
dell'utilizzo improprio dello stesso cellulare”.
Le sanzioni attuali: Il conducente che durante la marcia si serve di “apparecchi radiotelefonici o cuffie sonore” ora
è punito con una pesante multa (da 161 a 646 euro) e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Per i recidivi - due
infrazioni in un biennio – scatta la sospensione anticipata del documento di guida, indipendentemente dal
punteggio residuo, e per un periodo da uno a tre mesi.
Sequestro del cellulare: A Torino un cellulare è stato già sequestrato dopo un incidente stradale, però nell’ambito
di una inchiesta penale che richiedeva un’indagine forense, alla Csi. “Della distrazione alla guida – hanno ricordato
i responsabili della polizia municipale del capoluogo piemontese - rimane traccia. Grazie alla tecnologia possiamo
sapere quando un automobilista stava chattando, telefonando o scambiando dati, oppure se in macchina parlava
con il vivavoce. Cercando tutto questo, in caso di sinistri gravi, si può capire meglio che cosa è successo".
ENTRO NOVEMBRE IMPOSTA SOSTITUTIVA -CONTRIBUENTI
MINIMI-NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE
Da Professione Veterinaria N. 36 - novembre 2016
I contribuenti minimi (DL 98/2011) e quelli forfetari (Legge 190/2014) sono tenuti al versamento dell’acconto
dell’imposta sostitutiva secondo le regole sopra enunciate per l’acconto IRPEF, come stabilito dall’art. 1 co.105 della
L. 244/2007.
Fuoriuscita dai Regimi agevolati: I contribuenti che hanno fruito dei regimi agevolati per il periodo d’imposta 2015,
e ne fuoriescono a partire dal 2016 non sono tenuti al versamento degli acconti dell’imposta sostitutiva per il 2016.
Potrebbe invece risultare dovuto l’acconto IRPEF per l’anno 2016 nel caso in cui nel 2015 abbia anche dichiarato
redditi soggetti ad IRPEF, alle condizioni sopra esposte (rigo RN34 pari o superiore ad euro 52).
ERRORI FISCALI: LA GUIDA PER ESSERE PREPARATI SE
ARRIVA LA LETTERA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
Da Gazzetta Informa News del 17 novembre 2016
Per favorire una proficua collaborazione tra Fisco e contribuente e promuovere l'adempimento spontaneo degli
obblighi tributari (la cosiddetta tax compliance), l'Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di iniziative. Prima fra
tutte, la condivisione delle informazioni con il contribuente, al quale viene data la possibilità di consultare tutti i
dati e gli elementi in possesso dell'Agenzia sulla propria posizione tributaria. Per raggiungere questo obiettivo,
l'Agenzia ha predisposto e sta inviando vari tipi di comunicazioni: dalle lettere ai contribuenti interessati dagli
studi di settore a quelle per segnalare anomalie riscontrate dal confronto tra la comunicazione annuale Iva e la
dichiarazione Iva. A tal fine l'Agenzia ha predisposto altresì una guida di 15 pagine che focalizza l'attenzione sulla
comunicazione destinata alle persone fisiche per invitarle a verificare se nella dichiarazione dei redditi presentata
nel 2013, per i redditi del 2012, hanno indicato correttamente tutti i dati reddituali. La lettera viene inviata ai
contribuenti che, secondo quanto risulta all'Agenzia delle Entrate, non avrebbero dichiarato, o lo avrebbero fatto in
modo parziale, un reddito derivante da un contratto di locazione di un immobile, un reddito da lavoro dipendente,
una plusvalenza, un reddito di partecipazione in società, ecc. In questo modo, prima che l'Agenzia notifichi un
avviso di accertamento, il destinatario della comunicazione potrà regolarizzare l'errore o l'omissione attraverso il
“ravvedimento operoso”. Questo istituto è stato di recente modificato (legge di stabilità 2015) proprio per garantire
al contribuente la possibilità di effettuare le opportune correzioni e i conseguenti versamenti delle somme dovute,
beneficiando della riduzione delle sanzioni, anche a seguito di segnalazione da parte dell'Agenzia. Se, invece, il
contribuente ritiene corretti i dati che ha indicato nella sua dichiarazione dei redditi, basterà che lo comunichi,
indicando eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall'Agenzia. L'obiettivo di queste “comunicazioni
di invito alla compliance”, insomma, è modificare il rapporto con i contribuenti, che deve essere sempre più
fondato sulla trasparenza e sulla collaborazione.
Scarica la Guida:
www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Age
nzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa+due/Guida_L%27Agenzia_ti_scrive.pdf
FACEBOOK: PUBBLICARE I SELFIE CON L'AMICO SENZA
CONSENSO PUÒ COSTARE IL CARCERE
da Italian Digital Revolution 28-10-2016
Scattarsi una foto in compagnia di un amico e pubblicarla su Facebook è un'operazione che molti compiono
quotidianamente senza troppa preoccupazione, mentre, in realtà, essa potrebbe anche costare il carcere.
Il reato: l'articolo 167 del decreto legislativo numero 196/2003 (cd. codice privacy) sanziona infatti il reato di illecita
diffusione dei dati personali. Tale norma, nel dettaglio, punisce tutti coloro che eseguono un trattamento dei dati
personali difforme alle disposizioni dettate in materia al fine di trarre per sé o per altri un profitto o di recare un
danno ad altri. Affinché un tale comportamento possa avere rilevanza penale è quindi necessario e fondamentale
che esso sia caratterizzato da dolo specifico.
Le sanzioni: variano a seconda delle conseguenze del trattamento illecito o dalla tipologia di violazione commessa
ma in ogni caso comportano la reclusione (da 6 mesi a 3 anni).
Il danno: l'art. 167 del codice privacy prevede il danno quale condizione obiettiva di punibilità del reato di
trattamento illecito di dati personali tramite internet. A tal fine, come chiarito dalla Corte d'appello di Firenze con
la sentenza numero 6575 del 2015, il nocumento "non è soltanto quello derivato alla persona fisica o giuridica cui si
riferiscono i dati, ma anche quello causato a soggetti terzi quale conseguenza dell'illecito trattamento".
Reati più gravi: le disposizioni del D. L.vo 196/2003, nel sanzionare il reato di illecito trattamento dei dati personali,
lasciano comunque salvo il caso in cui il fatto costituisca più grave reato. Ci si riferisce, ad esempio, ai casi in cui la
diffusione di foto senza il consenso del soggetto ritratto siano idonee ad integrare un'ipotesi di stalking,
determinando uno stato di ansia o di paura nella vittima o costringendola a modificare le proprie abitudini di vita.
Revoca del consenso: il consenso alla pubblicazione di una foto, peraltro, anche una volta dato può non valere per
sempre. Se a un certo punto il soggetto ritratto cambia idea e non vuole più che la sua immagine sia diffusa, può
legittimamente chiedere ed ottenere che chi la ha caricata la rimuova. In simili ipotesi, tuttavia, chi ha caricato la
foto non sarà in alcun modo responsabile per le condivisioni effettuate prima che essa sia cancellata (o meglio
prima che sia fatta richiesta di cancellazione da parte del titolare dei dati personali).
Azione civile e penale: oltre che avviare un procedimento penale querelando il responsabile del trattamento
illecito, il danneggiato può anche agire in via civile per ottenere un provvedimento d'urgenza che disponga la
cancellazione immediata della foto ed eventualmente il risarcimento del danno patito.
NUOVO BONUS MOBILI. ECCO COME FUNZIONERÀ
da www.donnamoderna.com 16/11/16
Cancellato il ‘bonus giovani coppie’ (la bozza della legge di bilancio non lo prevede), resta il bonus mobili sulle
ristrutturazioni. Ma è limitato, rispetto alle edizioni precedenti. La novità è che, nel corso dell'anno 2017, si possono
portare in detrazione solo i mobili comprati a partire dal 1 gennaio 2017 e riferiti a lavori di ristrutturazione iniziati
dal 1 gennaio 2016 e non precedentemente.
Vediamo come procedere per poterne usufruire: il nuovo ‘Bonus mobili’ per ristrutturare casa per il 2017 vale solo
per l’acquisto di arredi nel contesto di lavori di ristrutturazioni iniziati dal primo gennaio 2016, secondo la nuova
finanziaria. Non potranno godere della nuova detrazione fiscale gli acquisti di mobili effettuati nel corso del 2017
ma riferiti a lavori di ristrutturazione iniziati prima del primo gennaio 2016.
Si può ancora usufruire del vecchio bonus? Sì, c’è tempo fino a fine anno. «Se i lavori sono iniziati prima del 2016,
allora bisogna affrettarsi: è infatti possibile ottenere una detrazione, ma l’acquisto dei mobili va fatto entro il 31
dicembre 2016» dice Ilaria Moretti, esperta fiscale.
Bisogna presentare la Dia? «La Dichiarazione di inizio attività sarebbe da presentare al proprio Comune all’inizio
dei lavori di ristrutturazione affinché i cambiamenti che apportiamo siano qualificati come ‘interventi di
manutenzione straordinaria’, ma l’Agenzia delle Entrate non lo dice in alcuna circolare. Questo punto è in effetti
una incognita. Quello che consiglio è comunque quello di tutelarsi presentando una Dia oppure una
autocertificazione, che si sta svolgendo una manutenzione straordinaria» aggiunge Moretti. La manutenzione
ordinaria infatti dà diritto a usufruire del bonus mobili ristrutturazione solo per i lavori riferiti alle parti
condominiali in comune. Ma su unità abitativa dentro un condominio come su una qualsiasi altra unità abitativa
privata si può usufruire dell’agevolazione fiscale "bonus mobili" solo per la manutenzione straordinaria.
Che cosa si detrarre? I mobili da acquistare devono essere nuovi. Possono essere: cucine, camere, mobilia varia. Si
possono conteggiare anche le spese di montaggio e di trasporto. Valgono anche gli elettrodomestici, ma devono
essere compresi all’interno di una cucina intera, nuova. La detrazione è del 50% su un tetto di spesa di 10 mila
euro. Che cosa significa? «Vuol dire che se ho fatto una ristrutturazione nel 2016 e, per esempio, ho speso solo
5mila euro per acquistare un salotto, per l’anno 2017 potrò portare in detrazione i rimanenti 5 mila euro» chiarisce
Moretti. Questo tetto di spesa è riferito a una singola unità abitativa. Non rientrano nel bonus, invece, gli acquisti
di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.
Questo bonus comprende anche ‘grandi elettrodomestici’: che cosa sono? «Si riferiscono a elettrodomestici (frigo
o forni) di grandi dimensioni, che devono essere di classe energetica A+ o superiore per i frigo (consumo annuo di
energia fra 263 e 344 chilowattora) e A per i forni tipologie per i quali è necessaria l'etichetta energetica» precisa
Moretti.
Attenzione ai pagamenti: per usufruire del bonus, si ricorda di pagare i mobili tramite bonifico bancario. La
causale deve contenere la legge di riferimento del bonus, ma banche e poste conoscono già i codici di riferimento
da impostare nel bonifico. Basta quindi preavvertire gli addetti circa il versamento da effettuare. Le fatture
andranno conservate per eventuali controlli per 15 anni. Si consiglia poi di farsi assistere dai Patronati o dai Centri
di assistenza fiscali dei sindacati.
FARMACI
IN GAZZETTA UFFICIALE NOVITÀ NELLE TERAPIE PER CANI
da Anmvi Oggi 17/11/16
Autorizzati tre nuovi farmaci per cani per l'immunizzazione attiva per molteplici patologie virali e il trattamento di
dermatiti e otiti. Il Ministero della Salute ha autorizzato all'immissione in commercio il medicinale per uso
veterinario Eurican Dappi, liofilizzato e solvente per sospensione iniettabile per cani, della società Merial Italia
S.p.A. I principi attivi sono visualizzabili nella tabella allegata al decreto pubblicato in Gazzetta. Il prodotto è
indicato per l'immunizzazione attiva dei cani al fine di:
- prevenire la mortalità ed i segni clinici causati dal virus del Cimurro (CDV);
- prevenire la mortalità ed i segni clinici causati dal virus dell'epatite canina infettiva (CAV);
- ridurre l'escrezione virale nel corso della malattia respiratoria causata dall'adenovirus canino di tipo 2 (CAV-2);
- prevenire la mortalità, i segni clinici e l'escrezione virale causati dal parvovirus canino (CPV);
- ridurre l'escrezione virale causata dal virus della parainfluenza canina di tipo 2 (CPiV). Instaurarsi dell'immunità:
2 settimane per tutti i ceppi. Durata dell'immunità: per tutti i ceppi, almeno un anno dopo la seconda iniezione
della vaccinazione di base. I risultati sierologici e di challenge attualmente disponibili, dimostrano che la
protezione nei confronti del virus del cimurro, del parvovirus e dell'adenovirus, dura 2 anni dopo la vaccinazione
di base seguita da un primo richiamo annuale. L'eventuale decisione di adattare lo schema vaccinale di questo
medicinale veterinario deve essere fatta su base individuale, considerando le vaccinazioni pregresse del cane ed il
suo contesto epidemiologico. E' stata dimostrata protezione nei confronti del parvovirus canino di tipo 2a, 2b e 2c
mediante challenge (tipo 2b) o con esami sierologici (tipo 2a e 2c).
Il periodo di validità del farmaco veterinario confezionato per la vendita è di 2 anni; dopo la ricostituzione va
utilizzato immediatamente.
Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile.
Con procedura decentrata, si è autorizzata l'immissione in commercio del medicinale veterinario Dermipred,
compresse per cani, nei dosaggi da 5mg, 10 mg e 20 mg. Titolare della AIC la società Ceva Salute Animale S.p.A. Il
principio attivo è Prednisolone.
Il farmaco può essere utilizzato per il trattamento sintomatico o come trattamento aggiuntivo delle dermatiti
infiammatorie ed immuno-mediate in cani.
Il periodo di validità del medicinale veterinario confezionato per la vendita è di 2 anni.
Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in copia unica ripetibile.
Per decreto ministeriale è stato infine autorizzato all'immissione in commercio il medicinale veterinario Marbogen
Complex, gocce auricolari per cani, della società ungherese Alpha-Vet Allatgyogyaszati Kft. I principi attivi sono
Marbofloxacina 2,041 mg, Gentamicina solfato 2,044 mg, Ketoconazolo 4,081 mg, Prednisolone 1,850 mg. Il
prodotto può essere impiegato nel trattamento dell'otite esterna acuta nel cane quando, in base alle analisi
microbiologiche, sono presenti contemporaneamente infezioni da Staphylococcus pseudintermedius e
Pseudomonas aeruginosa e Malassezia pachydermatis sensibile al ketoconazolo e, in base alle analisi di
suscettibilità, a causa dei diversi meccanismi di resistenza, sia ritenuta necessaria l'applicazione sia di
marbofloxacina sia di gentamicina contro i batteri sopra menzionati. Il periodo di validità del farmaco confezionato
per la vendita è di 3 anni, mentre dopo la prima apertura è di 28 giorni. Solo per uso veterinario. Da vendersi
esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile.
PROFILASSI VACCINALE NEI CONFRONTI DELLA
RINOPOLMONITE EQUINA
da Informativa della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari 02/11/16
L'azienda titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) ha comunicato alla DGSAF che a partire
dal 2 novembre sarà nuovamente in commercio il medicinale veterinario Pnumequine indicato nella profilassi
vaccinale nei confronti della Rinopneumonite Equina.
ANIMALI DA REDDITO: NUOVE AIC IN GAZZETTA UFFICIALE
da AnmviOggi 11 novembre 2016
Sono autorizzati all'immissione in commercio tre medicinali veterinari per il trattamento delle infestazioni da
nematodi o artropodi e delle infezioni in animali da reddito. Il Ministero della Salute ha autorizzato, con procedura
decentrata, all'immissione in commercio il medicinale per uso veterinario Vectimax 6mg/g, polvere orale per suini
il cui principio attivo è Ivermectina 6 mg/g. Titolate della AIC la ditta inglese Eco Animal Health Ltd.
Il farmaco è indicato per il trattamento delle infestazioni da nematodi o artropodi dovute a: ascaridi
gastrointestinali (Ascaris suum adulti e L4; hyostrongylus rubidus adulti e L4; oesophagostomum spp. adulti e L4;
strongyloides ransomi adulti), strongilosi polmonare (metastrongylus spp. adulti), pidocchi (haematopinus suis) e
acari della scabbia (sarcoptes scabiei var. suis). Se somministrato a scrofe gravide prima del parto è in grado di
controllare efficacemente la trasmissione via latte di S. ransomi alla figliata.
Il periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita è di 18 mesi, mentre dopo il prelievo della prima
dose è di 28 giorni.
Il tempo di attesa per carne e visceri è di 12 giorni.
Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile.
Per decreto ministeriale è stato autorizzato anche il farmaco veterinario Colyxime 22.5 MIU/g, polvere per uso in
acqua da bere per bovini (vitelli), suini, polli, galline ovaiole e tacchini. Titolare della AIC la ditta spagnola
Andersen S.A. Il principio attivo è Colistina (come Colistina Solfato) 22,5 MIU.
Il medicinale può essere utilizzato per il trattamento e la metafilassi delle infezioni enteriche causate da E. coli non
invasivo sensibile alla colistina. Prima del trattamento metafilattico deve essere stabilita le presenza della malattia
nella mandria.
Il tempo di attesa nel caso di vitelli e suini è di 1 giorno per carne e visceri; per quanto riguarda invece polli, galline
ovaiole e tacchini è di 1 giorno per carne e visceri, mentre zero giorni per le uova.
Il periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita è di 2 anni; dopo la prima apertura è di 28 giorni per
la confezione da 6150 MIU, mentre deve essere immediatamente utilizzato nel caso della confezione da 615 e 1020
MIU. Dopo la diluizione o la ricostituzione conformemente alle istruzioni è infine di 24 ore.
Anche in questo caso la vendita è possibile soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice
copia non ripetibile. La somministrazione deve avvenire sotto il controllo o la supervisione del veterinario.
E' stata infine autorizzata l'immissione in commercio del medicinale veterinario Doxipulvis 500 mg/g, polvere per
uso in acqua da bere/latte sostitutivo per bovini (vitelli pre-ruminanti), suini, polli (da carne e da riproduzione) e
tacchini (sempre da carne e riproduzione). Titolare della AIC la società spagnola SP Veterinaria SA. Il principio
attivo è Doxiciclina 500 mg (equivalente a 577,1 mg di doxiciclina iclato). Il farmaco può essere utilizzato per il
trattamento e la metafilassi di infezioni respiratorie e intestinali provocate da microrganismi sensibili alla
doxiciclina. Prima del trattamento metafilattico deve essere riscontrata la presenza della malattia nel gruppo o nella
mandria.
Il periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita è di 2 anni; dopo la prima apertura è di 1 mese; dopo
la dissoluzione in acqua da bere è di 12 ore; dopo la dissoluzione nel latte sostitutivo è di 1 ora; infine dopo
l'incorporazione nell'alimento liquido va usato immediatamente.
Il tempo di attesa per carne e visceri è di 14 giorni nel caso dei vitelli, 6 giorni per i suini, 7 giorni per i polli, 12
giorni per i tacchini. L'uso non è consentito in avicoli che producono uova destinate al consumo umano e entro 4
settimane dall'inizio della deposizione.
Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile.
PRATICHE DI PRESCRIZIONE DEGLI ANTIBIOTICI TRA I
VETERINARI
da VetJournal N. 99 del 9 novembre 2016
L’antibioticoresistenza è un problema sanitario globale crescente ed è un problema riconosciuto anche in medicina
veterinaria. Nel 2015 è stato somministrato un sondaggio cross-sectional ai medici veterinari dello stato di
Washington per valutare i fattori che influenzavano le pratiche di prescrizione degli antibiotici. Completavano il
sondaggio 203 veterinari. La maggior parte dei rispondenti (66,82%) lavorava in strutture per la cura dei piccoli
animali o degli animali esotici. Il 24% dei rispondenti riferiva di non richiedere i test colturali e di sensibilità (C/S)
nella propria attività pratica. Del 76% dei veterinari che prescrivevano i test C/S, il 36% riferiva di richiederli
“spesso” o ”sempre” per il trattamento di una presunta infezione batterica. La maggior parte dei rispondenti (65%)
riferiva che il costo era l’ostacolo più comune per la prescrizione dei test C/S. Solo 16 rispondenti (10%) riferivano
di aver accesso a, o di utilizzare, un antibiogramma specifico. Il sondaggio mostra che, benché gli antibiotici siano
comunemente utilizzati nella pratica veterinaria e i veterinari siano preoccupati per il problema
dell’antibioticoresistenza, il costo costituisce un ostacolo all’effettuazione dei test C/S per indirizzare la terapia
antibiotica. Documenti sulle modalità dell’antibioticoresistenza sono raramente disponibili per il veterinario
pratico. Gli sforzi per promuovere un utilizzo degli antibiotici secondo i principi 'One Health' dovrebbero
considerare le barriere all’utilizzo giudizioso di questi farmaci nell’ambito veterinario pratico, concludono gli
autori.
ANTIBIOTICI IN VETERINARIA: MANI PROPRIAMENTE PULITE
SALVANO VITE
da Notizie Anmvi 18 Novembre 2016
In occasione della settimana mondiale dell'antibiotic awareness, il gruppo di lavoro SCIVAC ANMVI diffonde un
Protocollo pre-chirurgico di asepsi delle mani. In quattro tappe, il Protocollo è sintetizzato in un poster che verrà
messo a disposizione dei Veterinari tramite il settimanale Professione Veterinaria. Igiene, lavaggio, disinfezione cura
della cute sono i quattro passaggi a cui deve sempre prestare attenzione il professionista prima di ogni intervento
di chirurgia.
1. Occuparsi sempre dell’igiene delle proprie mani (intra ed extra campo operatorio)
2. Lavare per 1 minuto le mani con un sapone neutro (decontaminazione)
3. Sfregare per 1,5 minuti con una soluzione idro-alcolica (disinfezione)
4. Buona cura della cute (post operatorio)
In evidenza, le aree delle mani frequentemente trascurate nel corso della pulizia, in generale e nella tappa di
disinfezione. Il Protocollo/Poster, curato da veterinaryhandhygiene.eu, è stato adottato dal Gruppo di Lavoro SCIVAC
ANMVI sull’impiego corretto di antibiotici nella clinica degli animali da compagnia ed è disponibile in lingua italiana. A
fine ottobre, il GdL SCIVAC ANMVI ha fatto partire una vasta indagine consultiva fra i veterinari che si occupano
di clinica degli animali da compagnia per acquisire dati sulle resistenze, sui comportamenti terapeutici e sulle
misure adottate nelle strutture veterinarie italiane per un impiego prudente degli antibiotici. L'indagine è in corso e
vi hanno già aderito centinaia di Colleghi.
Poster: www.anmvioggi.it/images/Poster_protocollo_mani_pulite_salvano_vite.pdf
_protocollo_mani_pulite_salvano_vite.pdf
PICCOLI ANIMALI
DISORDINI CARDIOVASCOLARI-RENALI NEI CANI CON
INSUFFICIENZA MITRALICA
da VetJournal n. 96 del 2 novembre 2016
In letteratura veterinaria mancano dati riguardanti i disordini cardiovascolari-renali (CvRD) e la sindrome cardiorenale-anemia (CRAS) canina. Uno studio ha ipotizzato che esista una correlazione diretta tra classe ACVIM e
stadio IRIS e che la nefropatia cronica (CKD) complichi l’insufficienza mitralica (CMVD) più frequentemente
rispetto all’anemia. Si includevano 158 cani di proprietà affetti da CMVD. Si rivedevano retrospettivamente il
segnalamento, i rilievi dell’esame clinico, l’esame elettrocardiografico, l’esame radiografico del torace,
l’ecocardiografia e le analisi ematologiche per determinare la prevalenza di CKD e anemia nei cani con CMVD e
indagare la relazione tra classe ACVIM, stadio IRIS e sopravvivenza. La prevalenza di CKD e anemia nei cani con
CMVD era significativamente superiore a quella della popolazione generale canina. I cani trattati per insufficienza
cardiaca avevano una prevalenza significativamente maggiore di CKD rispetto ai cani che non avevano ricevuto
tale trattamento. Si riscontrava una correlazione diretta statisticamente significativa tra classe ACVIM e stadio IRIS.
La cardiopatia grave, la nefropatia grave o entrambe, la somministrazione di furosemide e l’età avanzata
almomento della diagnosi di cardiopatia erano associate a un minore tempo di sopravvivenza. Il tempo di
sopravvivenza dei cani affetti da CvRD era statisticamente inferiore a quello dei cani affetti soltanto da CMVD.
L’insufficienza mitralica è associata a una maggiore prevalenza di CKD e anemia nel cane. Il trattamento medico
dell’insufficienza cardiaca può giocare un ruolo nell’induzione della CKD. La classe della cardiopatia e lo stadio
IRIS erano direttamente correlati. I disordini cardiovascolari-renali riducono il tempo di sopravvivenza rispetto
alla sola presenza di CMVD, mentre l’anemia non gioca un ruolo centrale nel peggioramento della funzionalità
cardiaca, concludono gli autori.
A NOVEMBRE CAMPAGNA DI PREVENZIONE SUL Diabete
da www.mesedeldiabetecanegatto.it/
PER IL PROPRIETARIO
Anche i cani e gatti soffrono di diabete. Il Mese del diabete del cane e del gatto è un’iniziativa di sensibilizzazione
dei proprietari di pet. L’obiettivo è quello di informare ed educare i proprietari a una miglior gestione del proprio
animale attraverso una maggior attenzione all’alimentazione e allo stile di vita del proprio amico a quattro zampe.
Nei confronti degli animali che soffrono della malattia, la campagna si propone di aumentare l’attenzione dei
proprietari verso i segni e sintomi manifestati dall’animale per giungere a una precoce diagnosi della malattia.
Infatti, se il cane o gatto con sintomi sospetti è condotto tempestivamente dal Medico Veterinario, sarà possibile
confermare o meno la diagnosi e approntare un’adeguata terapia che migliorerà significativamente la qualità e
l’aspettativa di vita del animale diabetico. Durante il Mese del diabete del cane e del gatto grazie alla disponibilità
di Veterinari, potrai partecipare ad eventi informativi e ricevere delucidazioni sul diabete del cane e del gatto e sui
sintomi da tenere sotto controllo.
Come posso cercare un evento informativo con un Veterinario che si tiene nella mia zona?
Entra nella pagina: www.giornatadeldiabete.it/la-giornata-mondiale-del-diabete/la-mia-piazza/default.aspx
seleziona la tua regione e cerca un evento informativo veterinario.
Quali sono i sintomi del diabete nel cane e nel gatto?
I sintomi più comuni di diabete nel cane e nel gatto sono:
• Sete intensa
• Urinazione abbondante e frequente
• Stanchezza
• Perdita di peso (con appetito aumentato)
• Occhi opachi (cataratta nel cane)
• Pelo secco e opaco (nel gatto)
Se osservi uno o più di questi sintomi nel tuo cane o gatto parlane subito con il tuo Medico Veterinario!
Per maggiori informazioni sul diabete nel cane e nel gatto visita il sito: www.diabete-cane-gatto.it
facebook.com/giornatadeldiabete
PER IL VETERINARIO
SONO UN MEDICO VETERINARIO; COME POSSO PARTECIPARE ALLA GIORNATA MONDIALE DEL
DIABETE?
Se sei un Veterinario e sei interessato a sensibilizzare i proprietari di cani e gatti nei confronti del diabete dei loro
amati amici a quattro zampe, puoi organizzare un evento informativo gratuito nella tua struttura. Partecipare è
semplice:
1. Scarica il modulo Excel cliccando su www.giornatadeldiabete.it
2. Compila il modulo Excel con i dati della tua struttura e con data e ora in cui vuoi organizzare l’evento
3. invia il file compilato a: [email protected]
Come scaricare i materiali dell’evento? Tutti i materiali sono scaricabili da questa pagina:
www.giornatadeldiabete.it/la-giornata-mondiale-del-diabete/area-stampa/download/default.aspx
Per scaricare il poster della campagna: www.giornatadeldiabete.it/files/files/Manifesto_GMD(1).pdf
TRATTAMENTO E PREVENZIONE DEGLI UROLITI NEL CANE E
NEL GATTO: IL PARERE CONDIVISO ACVIM
da Professione Veterinaria n. 36 - novembre 2016
Un gruppo di esperti dell’ACVIM ha prodotto le linee guida per il trattamento e la prevenzione dell’urolitiasi
canina e felina. Il documento è diviso in 3 sezioni: trattamento degli uroliti delle vie urinarie inferiori (vescica e
uretra), trattamento degli uroliti delle vie urinarie superiori (reni e ureteri) e prevenzione degli uroliti
(indipendentemente dalla localizzazione). Le linee guida si sviluppano in 29 raccomandazioni pratiche condivise,
basate su ricerche ed esperienza e patient-centered. Numerose procedure mininvasive vengono quotidianamente
effettuate nelle cliniche veterinarie di tutto il mondo ma non tutte le strategie di trattamento sono indicate per
ciascun paziente o ciascuna situazione. La sfida per il clinico è quella di superare l’approccio chirurgico
tradizionale e considerare alternative meno invasive capendone e spiegandone indicazioni e rischi ai proprietari.
CEPPI DI CANINE DISTEMPER VIRUS CIRCOLANTI IN ITALIA:
AGGIORNAMENTO
Da www.vetjournal.it 07/11/16
Il cimurro è una malattia del cane causata da Canine Distemper Virus (CDV), un RNA virus appartenente al genere
Morbillivirus della famiglia Paramyxoviridae. Il genoma di CDV codifica per sei proteine virali tra cui
l'emoagglutinina, codificata dal gene H. I ceppi circolanti di CDV sono raggruppati principalmente in lineages
sulla base della correlazione genetica del gene H. Studi precedenti hanno evidenziato la circolazione in Italia di
almeno tre distinti lineages (Europe-1, Europe Wildlife ed Arctic). Recentemente, ceppi appartenenti al lineage
Arctic sono stati segnalati in Italia anche in lupi e tassi. Obiettivo del presente lavoro è stata la valutazione
biomolecolare dei ceppi di CDV isolati in Sicilia nel 2015. A tale scopo sono stati analizzati 126 campioni (tamponi
oculocongiuntivali, feci ed organi) prelevati da 32 cani con sospetto cimurro. I campioni sono stati sottoposti ad
una RT-PCR che amplifica un segmento del gene P, che ha dato esito positivo in 43 campioni di 18 cani. I campioni
di 6 cani sono stati sottoposti ad un'ulteriore RT-PCR che amplifica l'intera sequenza del gene H. I prodotti di
amplificazione sono stati sequenziati. Le sequenze ottenute sono state analizzate e comparate con altre disponibili
in GenBank. E' stata effettuata l'analisi filogenetica. L'analisi delle sequenze ha evidenziato un’elevata omologia
reciproca (99,7-100%). La comparazione ha rilevato un'identità nucleotidica (99,6-99,8%) con ceppi isolati in cani
provenienti dall'Ungheria e con ceppi di cani e carnivori selvatici (>99%) identificati nel 2013 in Italia. L'analisi
filogenetica ha identificato questi ceppi come appartenenti al lineage Arctic. All'interno di questo lineage i nostri
ceppi formano un cluster separato insieme ad altri ceppi di recente isolamento. Rispetto ai primi ceppi
appartenenti al lineage Arctic segnalati in Italia nel 2006, questi ceppi mostrano alcune sostituzioni non sinonime
comuni ai ceppi sequenziati successivamente al 2011. Nei ceppi esaminati sono state evidenziate due sostituzioni
non sinonime di cui una esclusiva di alcuni dei nostri ceppi ed un'altra costante nei nostri rispetto agli altri ceppi
italiani e già presente in cani del nord-est italiano nel 2000. Seppure i ceppi di CDV analizzati appartengano al
lineage Arctic già circolante in Italia, presentano patterns aminoacidici differenti rispetto a quelli segnalati fino al
2006. I dati preliminari del presente lavoro, ancora in corso, suggeriscono la necessità di ulteriori studi per meglio
comprendere le implicazioni che queste caratteristiche potrebbero avere nell'interazione virus-ospite.
CASTRAZIONE DEL FURETTO
da Professione Veterinaria n. 36 - novembre 2016
Quando i furetti vengono acquistati dal negozio per animali sono generalmente già sterilizzati e deghiandolati.
Quando vengono acquistati da privati nella maggior parte dei casi vengono venduti interi e non deghiandolati. La
sterilizzazione precoce dei furetti (<6-8 mesi) predispone all’iperadrenocorticismo, mentre la deghiandolazione non
è una procedura necessaria. La castrazione nel furetto può essere fatta sia con tecnica prescrotale come nel cane
oppure con la tecnica scrotale come nel gatto. Anche la tecnica è sostanzialmente la stessa tranne che il funicolo
spermatico e i vasi vengono legati con una sutura assorbibile 4/0 USP. Con la tecnica scrotale non vengono
applicati punti di sutura esattamente come nel gatto.
OVARIOISTERECTOMIA NELLA FURETTA
Anche le furette femmine non devono essere sterilizzate prima di 6-8 mesi di età. Dopo di che la sterilizzazione è
quasi necessaria per evitare di incorrere in una anemia da carenza di estrogeni (da depressione del midollo)
causata dal calore persistente che dura da marzo a settembre/ottobre. La tecnica chirurgica è pressoché
sovrapponibile a quella della gatta, tranne per il legamento largo molto più infarcito di grasso (che causa una
peggiore visualizzazione delle strutture vascolari)
PROGETTO SCUOLE "ANIMALI DEL CIELO, DELLA TERRA E
DEL MARE"
Da email ANMVI 16/11/16
Dopo 5 anni di esperienza didattica nelle scuole di tutta Italia, ANMVI torna in classe con il progetto di esordio,
“Animali del cielo, della terra e del mare”. Il progetto, che potrà essere realizzato fino al termine dell'anno scolastico
2016-2017, è finanziato da Arcaplanet. Nel mondo esistono milioni di forme di vita, ognuna delle quali ha
caratteristiche uniche e insostituibili. La biodiversità è una ricchezza inestimabile. Obiettivo di questo progetto è farla
conoscere e rispettare, attraverso un viaggio nel variegato mondo animale e nelle caratteristiche di alcuni dei suoi
curiosi abitanti. Grazie ai suoi contenuti trasversali, il progetto è utilizzabile in modalità interdisciplinare. L’animale
riesce a incuriosire e attrarre il bambino, lo affascina e lo cattura. La didattica può sfruttare queste valenze e
prenderne spunto per affrontare temi di scienze, letteratura, storia. Il progetto potrà essere svolto da novembre 2016
a giugno 2017, secondo la disponibilità di veterinari, circoli didattici e insegnanti. I Progetti (3 ore di lezione/classe)
finanziati saranno in totale 175 e saranno assegnati con criteri geografici e curriculari. Varranno come preferenziali
curriculari l’iscrizione al Gruppo di Studio ANMVI di Metodologia Didattica e la partecipazione alle edizioni
precedenti dei progetti didattici ANMVI. Chi volesse manifestare il proprio interesse a svolgere il progetto
didattico può inviare ENTRO e non oltre IL 26 NOVEMBRE la propria richiesta compilando in ogni sua parte il
modulo di manifestazione d’interesse e allegando il proprio curriculum vitae. L’invio dovrà essere effettuato
scrivendo alla mail [email protected] e specificando nel testo della mail il proprio nome e cognome, oltre che
regione e provincia in cui si desidera attivare il progetto. La mail dovrà avere come oggetto la dicitura
“manifestazione interesse-vostro cognome-vostra regione”.
26 NOVEMBRE 2016: termine ultimo per l’invio della manifestazione di interesse
10 DICEMBRE 2016: termine ultimo per l’invio della scheda di adesione della scuola
15 DICEMBRE 2016: termine ultimo per la comunicazione dell’attivazione da parte di ANMVI
Scarica la brochure del progetto: http://www.anmvi.it/images/Progetto_zooantropologia_1.pdf
Istruzioni per l'adesione al progetto: http://www.anmvi.it/images/Appello_Progetto_Zooantropologia_CieloTerraMare.pdf
Modulo di manifestazione di interesse:
http://www.anmvi.it/images/Manifestazione_Interesse_Zooantropologia_CieloTerraMare.pdf
Per informazioni scrivere a: [email protected]
GRANDI ANIMALI
VENETO: BLUE TONGUE-SOSPESE LE TARIFFE SUI
CERTIFICATI SANITARI
da Anmvi Oggi 08/11/2016
Nel corso dell'emergenza Blue Tongue, le attestazioni sanitarie per le movimentazioni saranno gratuite per gli
allevatori: rientrano nei LEA. A stabilirlo è una delibera dalla Giunta regionale, adottata il 10 ottobre scorso e ora
pubblicata sul Bur: "Le prestazioni relative alle attestazioni sanitarie obbligatorie finalizzate alla movimentazioni
degli animali, determinate dall’applicazione degli specifici provvedimenti ministeriali e per il periodo di vigenza
delle misure di restrizione, sono da considerarsi fuori dal campo di applicazione del tariffario dei dipartimenti di
Prevenzione". La deliberazione precisa che - di regola- la movimentazione di bovini e ovini avviene unicamente
con l'autodichiarazione dell'allevatore (Modello 4) e solo in determinate circostanze è necessaria la compilazione
della Sezione relativa alle attestazioni sanitarie da parte dell'autorità competente. Ma, nel corso di emergenze
sanitarie, unitamente all'autocertificazione dell'allevatore, è obbligatoria la compilazione della sezione E del
Modello, relativa alle attestazioni sanitarie da parte dell'autorità sanitaria per tutti gli spostamenti di animali delle
specie sensibili. Tali attestazioni sanitarie, nel caso di emergenze di sanità animale, "rientrano nei Livelli Essenziali
di Assistenza (LEA)" si legge in delibera. Conseguentemente, le prestazioni relative alle attestazioni sanitarie
obbligatorie finalizzate alla movimentazioni degli animali, determinate dall'applicazione degli specifici
provvedimenti ministeriali e per il periodo di vigenza delle misure di restrizione, sono da considerarsi fuori dal
campo di applicazione del Tariffario dei Dipartimenti di Prevenzione, approvato da ultimo con D.G.R. n.1251 del
28/09/2015 e non sono, pertanto, assoggettate al pagamento di alcuna tariffa".
STUDIO: SEGATURA IN STALLA MIGLIORA LA SALUTE DELLE
VACCHE DA LATTE
da http://mangimiealimenti.it 09/11/16
Sostituire la paglia con trucioli e segatura potrebbe rendere le stalle più confortevoli e permettere al bestiame di
restare in salute. In particolare, potrebbe prevenire i disturbi alle zampe nelle vacche da latte. È quanto emerge da
uno studio pubblicato sulla rivista The Veterinary Journal dai ricercatori dell’Università di Medicina Veterinaria di
Vienna (Austria), secondo cui il materiale utilizzato per creare un ambiente più “comodo” per le vacche potrebbe
essere utilizzato, in seguito, come fertilizzante. Gli studiosi hanno analizzato la frequenza con cui le vacche si
ammalano di zoppia e disturbi a zampe e unghie nelle stalle tradizionali e in quelle in cui la paglia è stata sostituita
con segatura e trucioli. Al termine dell’indagine, hanno scoperto che un ambiente più confortevole dimezza il
rischio che gli animali si ammalino di disturbi alle zampe. Nelle stalle munite di trucioli e segatura, infatti, sia la
frequenza che la gravità di questi problemi erano inferiori. La zoppia, invece, colpiva le vacche allo stesso modo in
entrambi i tipi di stabilimenti. Secondo gli scienziati, trucioli e segatura sono meglio della paglia perché sono più
ariosi e vanno cambiati spesso. Di conseguenza, permettono di ridurre la presenza nell’ambiente di umidità dovuta agli escrementi delle vacche –, che con il tempo ammorbidisce la pelle delle zampe degli animali, favorendo
lo sviluppo d’infezioni batteriche. Gli esperti sottolineano, infine, che creare un ambiente più confortevole può
essere più faticoso per gli allevatori, ma nel lungo periodo permette di avere un bestiame sano. Inoltre, evidenziano
che conservare la segatura, i trucioli e il letame prelevati dalle stalle, permette di ottenere un valido fertilizzante.
IPERCHETONEMIA BOVINA POSTPARTUM: EFFETTO
DELL’AGGIUNTA DI DESAMETAZONE
da VetJournal N. 93 del 24 ottobre 2016
Il trattamento dell’iperchetonemia bovina con il glicole propilenico per via orale si è dimostrato efficace ma il tasso
di cura rimane moderato. A lungo si è ipotizzato l’utilizzo di desametazone nel trattamento di questa condizione,
benché le evidenze di una sua efficacia siano contraddittorie. Uno studio randomizzato controllato ha valutato
l’effetto dell’aggiunta di una singola iniezione intramuscolare di 20 mg di desametazone alla terapia orale con
glicole propilenico nel trattamento dell’iperchetonemia [β-idrossibutirrato (BHB) ≥1,2mmol/L]. Tutte le bovine tra 3
e 16 giorni di lattazione di 4 allevamenti da latte dello stato di New York venivano analizzate una volta la
settimana per valutare l’iperchetonemia mediante un analizzatore portatile per chetoni. Tutti i soggetti arruolati
ricevevano 312g (300mL) di glicole propilenico per via orale una volta al giorno per 4 giorni e una singola iniezione
di desametazone oppure un volume equivalente di soluzione fisiologica sterile. Si includevano in totale 509
animali, di cui 254 nel gruppo placebo e 255 nel gruppo desametazone. Il trattamento con desametazone riduceva
la probabilità di iperchetonemia durante la seconda settimana dopo il trattamento; tuttavia, durante la prima
settimana dopo il trattamento la probabilità di iperchetonemia si riduceva soltanto negli animali che erano stati
trattati quamdo la concentrazione ematica di BHB era compresa tra 1,2 e 1,5 mmol/L. Nell’8% di bovine con
BHB >3,2mmol/L al momento dell’inclusione, la somministrazione di desametazone aumentava la probabilità di
iperchetonemia la settimana successiva. Non si identificavano differenze tra i due gruppi di trattamento nelle
probabilità di patologia post-partum o nella produzione lattea. Per le bovine con BHB iniziale di 1,2-1,5 mmol/L il
trattamento con desametazone tendeva a ridurre la probabilità di gravidanza alla prima inseminazione. Visti i
benefici modici e condizionati del desametazone e la mancata differenza di produzione lattea o incidenza di
malattia, gli autori non raccomandano l’utilizzo di questo farmaco per il trattamento dell’iperchetonemia.
ZOOTECNIA: 31 MILIONI DI EURO PER SOSTEGNO AL
REDDITO DEGLI ALLEVATORI
da Il Veterinario d'Italia nr. 187 del 3 novembre 2016
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati stanziati 31 milioni di euro a
favore del settore zootecnico, attraverso l'utilizzo di 21 milioni di euro provenienti dall'ultimo intervento europeo
per contrastare la crisi del latte e ulteriori 10 milioni di risorse nazionali. Il Ministro Maurizio Martina ha
presentato le azioni stabilite intervenendo alla Fiera del Bovino da latte a Cremona. "Prosegue l'impegno del
Governo a tutela degli allevatori - ha dichiarato il Ministro Martina - e per il rilancio della zootecnia. Sono state
definite con anticipo rispetto alla scadenza di novembre le misure sulle quali l'Italia ha deciso di investire.
Interveniamo a favore delle 19mila aziende lattiere di montagna, riconoscendo la loro funzione che va ben al di là
della semplice produzione economica. Abbiamo stabilito un aiuto doppio per le imprese delle aree colpite dal
sisma che si aggiunge a quanto già fissato col decreto terremoto. Ci sono anche misure per la suinicoltura e per il
latte ovino, che completano il quadro di questo intervento. Stiamo affrontando una fase con alcuni segnali positivi,
ma che vanno rafforzati dopo un passaggio stretto per le imprese. Nella legge di bilancio stiamo lavorando per la
conferma della compensazione Iva sulle carni come lo scorso anno e abbiamo previsto una forte semplificazione
dell'accesso al Fondo latte, estendendolo anche al settore suinicolo. Dal primo gennaio, poi, sarà obbligatoria
l'indicazione dell'origine della materia prima in etichetta per latte, formaggi e yogurt. Un'occasione importante per
un concreto sostegno a tutta la filiera di produzione lattiero casearia nazionale, un tassello strategico per dare una
mano soprattutto ai nostri allevatori".
ALLEVAMENTO CAVALLI: IN FRANCIA ANALISI ON LINE PER
PESO E FORMA FISICA
da http://www.agenparl.com 26/10/16
Il IFCE (Istituto Francese di cavalli e l’equitazione) ha messo a disposizione degli allevatori due strumenti online
che semplificano la stima del peso e condizione fisica (NEC) di un animale. “Le diverse formule utilizzate sono
derivate dal lavoro di ricercatori del IFCE e INRA”, dichiara l’Ifce. Con semplici misure da punti di riferimento
anatomici, come ad esempio altezza al garrese e petto circonferenza, il simulatore stima il peso dell’animale in base
al sesso, condizione fisiologica e l’attività. Il calcolo NEC utilizza la tecnica sviluppata da INRA. “Sulla base di
stime visuali e manuali degli standard anatomici dell’animale, assegna un punteggio. Quest’ultimo viene quindi
confrontato con un insieme ottimale consigliata in base al tipo e l’attività del cavallo”. Entrambi gli strumenti sono
stati testati dal IFCE sui cavalli e sui pony, e gli utenti sono stati invitati a controllare la corretta comprensione.
“L’obiettivo è quello di educare i proprietari e detentori di interesse per conoscere il peso dei loro cavalli e seguire
la loro condizione corporea durante i diversi periodi della loro vita, per meglio dar loro da mangiare e prendersi
cura di loro, dice il IFCE. In generale, il peso del cavallo è stimata visivamente, spesso in modo casuale, che porta al
razionamento di errori e sotto e sovradosaggio di trattamenti medici preventivi e curativi”. Il IFCE avverte che un
sottodosaggio o un sovradosaggio può causare resistenze batteriche e parassitarie. “La condizione del corpo è un
buon indicatore della qualità del razionamento e l’ingrasso dello stato animale, in cui crede. Regolare i quantitativi
giornalieri di cibo distribuito (box) o accessibile (pascolo) per ogni animale ottimizza le sue prestazioni sportive o
fisiologico, e gestire il rischio sovrappeso dannoso per la sua salute”. Gli strumenti sono stati presentati presso lo
stand del National Stud e nero Equita’Lyon Telaio dal 26 al 30 Ottobre 2016 e saranno disponibili al Parigi Horse
Show nel mese di dicembre.
OCD DEL PULEDRO: EFFETTO DI DIETA E STABULAZIONE
da VetJournal n. 96 del 2 novembre 2016
L’osteocondrosi dissecante (OCD) è una patologia ortopedica dello sviluppo causata da
un difetto dell’ossificazione encondrale nelle placche epifisarie e nella cartilagine articolare. Ciò può portare alla
formazione di frammenti osteocondrali intrarticolari, fissurazioni o cisti ossee subcondrali nella cartilagine di
accrescimento. Lo sviluppo dell’osteocondrosi è influenzato da complesse interazioni di differenti fattori. Tra
questi, l’effetto delle condizioni di stabulazione e l’alimentazione del puledro durante i primi mesi di vita sono stati
descritti come fattori di rischio dello sviluppo di osteocondrosi. Uno studio ha indagato l’evoluzione delle lesioni
OCD in 204 puledri di età da 6 a 18 mesi in relazione al tipo di alimentazione e di stabulazione. Tali fattori e lo
status OCD venivano ottenuti rispettivamente mediante un questionario e l’esame radiografico. I puledri venivano
suddivisi in 4 gruppi in accordo allo status OCD iniziale e all’evoluzione della condizione. Si riscontrava che
l’alimentazione dei puledri con concentrato era associata a una maggiore probabilità di sviluppo di lesioni OCD,
mentre i puledri con lesioni OCD al primo esame (6 mesi) e che non ricevevano concentrato (paddock oppure solo
fieno o crusca) avevano una maggiore probabilità di guarigione delle lesioni OCD esistenti. Lo studio supporta la
teoria che fattori gestionali quali l’alimentazione e la stabulazione possano influenzare l’evoluzione
dell’osteocondrosi, concludono gli autori.
DOPO 10 ANNI LA BULGARIA TORNA A ESPORTARE SUINI
VIVI VERSO L’EUROPA
Da SIVeMP OnLine n. 189 del 7 novembre 2016
L’agenzia bulgara per la sicurezza alimentare ha comunicato che la Bulgaria può ripristinare l’export di suini vivi
verso il mercato europeo. Termina così il divieto istituito 10 anni fa dalla Commissione europea, a seguito della
rilevazione del virus della peste suina. Il risultato è stato possibile grazie a uno scrupoloso lavoro delle autorità
veterinarie bulgare sugli allevamenti, che si è svolto dal 2009 al 2015. Questo ha permesso di monitorare la malattia
e ha portato all’introduzione di nuove norme di sicurezza costantemente aggiornate sulla salute dei suini.
IL PAREGGIO TERAPEUTICO CAUSA STRESS E DOLORE
SIGNIFICATIVI NELLE BOVINE CON ZOPPIA ACUTA
da www.vetjournal.it 18/11/16
Uno studio ha analizzato gli effetti a breve termine sulla risposta di stress endocrina, metabolica e
comportamentale del pareggio terapeutico nelle bovine con zoppia acuta (n=21) affette da lesioni del piede non in
stadio avanzato, confrontandoli con quelli del pareggio di routine effettuato in bovine di controllo non affette da
zoppia (n=21). I controlli venivano incrociati con i casi per ordine di parto e stadio di lattazione. Le bovine affette
da zoppia con ulcere soleari caratteristiche o malattia della linea bianca venivano assegnate a caso a due gruppi di
trattamento che ricevevano, 15 minuti prima dell'intervento, ketoprofene (n=11; 3mg/kg IM) o un placebo (n=10;
volume equivalente di soluzione fisiologica IM). Tutte le bovine venivano sottoposte a pareggio funzionale in
decubito laterale su un tavolo chirurgico e si trattavano in maniera convenzionale le lesioni dei piedi delle bovine
affette da zoppia. Si analizzavano i campioni ematici prelevati 15 minuti prima, al termine e 24 ore dopo il pareggio
per la determinazione della concentrazione di cortisolo, acidi grassi, lattato e glucosio; inoltre, si analizzavano i
campioni fecali prelevati prima e 24 ore dopo il trattamento per la determinazione dei metaboliti del cortisolo. Si
registravano le risposte di stress comportamentali durante il pareggio funzionale e terapeutico. La concentrazione
ematica di cortisolo, acidi grassi e glucosio e la concentrazione fecale di metaboliti del cortisolo dopo il trattamento
erano superiori nelle bovine affette da zoppia rispetto a quelle non affette. Durante il trattamento, si registravano
più movimenti degli arti nelle bovine con zoppia rispetto a quelle non affette. La somministrazione preventiva di
ketoprofene non aveva effetti evidenti sulla risposta di stress al pareggio terapeutico. Il trattamento delle lesioni
del piede causava una risposta di stress e di dolore significativa nelle bovine con zoppia acuta del piede,
dimostrando la necessità di un adeguato protocollo di trattamento del dolore per tale tipo di intervento,
concludono gli autori.
In ogni edizione delle News troverete un articolo in Inglese, una buona occasione per informarsi ripassando un pò la lingua
SYSTEMATIC EARLY OBSTETRICAL ASSISTANCE AT CALVING: I. EFFECTS ON
DAIRY CALF STILLBIRTH, VIGOR, AND PASSIVE IMMUNITY TRANSFER
Da www.ncbi.nlm.nih.gov 02/11/16
A critical time for dairy cattle is the perinatal period. Good calving management is critical to reduce periparturient
losses and ensure the health of the offspring. Generally, it has been recommended that cows be allowed to calve
unassisted when possible, but very few studies have been published that support or refute this general guideline.
To investigate the effect of early assistance, a clinical trial enrolled 257 Holstein cows that were observed through
the second stage of calving and assigned randomly to 1 of 2 calving interventions: not assisted (NA) or early
assistance (EA) during the second stage of parturition. Early assistance was given 15 min after the first sight of both
front hooves of the calf and done using only human force. After calving, the animals were classified into 4 actual
calving intervention groups: too quick to be assisted (TQ), NA, EA, and late assistance (LA; for cows in the NA
group that did not calve unassisted within the 1 h maximum time frame allowed). Giving early assistance to cows
during calving as a routine management practice (assigned intervention) did not negatively influence calves'
stillbirth risk, vigor at birth, or transfer of passive immunity. Calves in the LA intervention group had significantly
greater odds of stillbirth than calves in the NA and EA groups, respectively. Calves in the LA group also had
significantly worse vigor at birth than calves in the TQ, NA, or EA groups. Early assistance given at calving to
cows that did not present signs of calving difficulties did not adversely affect calves' likelihood of being stillborn,
vigor at birth, or transfer of passive immunity.
Ente Nazionale Previdenza Assistenza Veterinari
IL CONTRIBUTO INTEGRATIVO È ANCORA DEDUCIBILE?
da Professione Veterinaria n. 34 - ottobre 2016
Il contributo integrativo, versato dal professionista alla Cassa di riferimento, non è un costo deducibile. E non lo è
perché è a carico del cliente. La Cassazione (sentenza pubblicata il 14/10/16) ha accolto il ricorso del Fisco e dato
torto tanto al professionista che alla Ctr Liguria che si era espressa a suo favore. Il professionista sosteneva la
deducibilità dei contributi integrativi dovuti alla sua cassa di previdenza, ma trascurava la circostanza che gli stessi
contributi venivano applicati ai suoi stessi clienti. Il decreto legislativo 103/96 in materia di tutela previdenziale
obbligatoria dei soggetti che svolgono la libera professione, «stabilisce al comma 3 dell’articolo 8 che il contributo
integrativo a carico di coloro che si avvalgono delle attività professionali degli iscritti è fissato nella misura del 2%
del fatturato lordo ed è riscosso direttamente dall’iscritto medesimo all’atto del pagamento previa evidenziazione
del relativo importo sulla fattura». Il principio è analogo a quello già emanato in occasione di una sentenza
riguardante la cassa di commercialisti. Anche in quella occasione, la Cassazione faceva notare che l’integrativo
«non costituisce un costo deducibile, trattandosi di onere che non grava sul contribuente professionista ma è posto
dalla legge a carico del cliente dello stesso». Pertanto, è pacifico che il relativo costo non costituisce una spesa
deducibile.
LA MASSIMA
Il contributo integrativo non costituisce un costo deducibile per il professionista che esegue la prestazione,
trattandosi di onere che non grava sul contribuente ma è posto dalla legge a carico del cliente dello stesso.
(Sentenza 20784, sezione Tributaria del 14-10-2016 - D.lgs. 10.02.1996, n. 103, art. 2).
QUESTA SENTENZA RIGUARDA ANCHE L’ENPAV?
Nel 2006 l’Enpav che aveva richiesto un parere all’Agenzia delle Entrate in merito alla deducibilità del contributo integrativo
minimo e l’Agenzia, in data 4 maggio 2006, aveva trasmesso una nota che si riassume brevemente nelle sue linee essenziali:
1. PER I VETERINARI ISCRITTI OBBLIGATORIAMENTE ALL’ENPAV il contributo integrativo è deducibile per la
parte che rimane a loro carico. E’ necessario distinguere:
a) veterinari che non sono titolari di partita IVA e non hanno, pertanto, un volume d’affari ai fini IVA (neolaureati e
veterinari, iscritti in data anteriore al 27 aprile 1991, che esercitano in via esclusiva attività di lavoro dipendente). Il contributo
integrativo minimo è totalmente a carico del contribuente, ”non operando il meccanismo di ripetitività del contributo in
capo al richiedente la prestazione”. In tale ipotesi potrà essere dedotto l’intero contributo integrativo minimo versato
dall’iscritto.
b) veterinari titolari di partita IVA che realizzano un volume d’affari ai fini IVA. In questo caso se il veterinario
ha realizzato un volume d’affari tale da poter esercitare totalmente il diritto di rivalsa, il contributo integrativo non
è deducibile. Se, invece, il volume d’affari dichiarato è di importo ridotto e, pertanto, il contributo integrativo
minimo obbligatorio è superiore al contributo integrativo che il professionista può addebitare al cliente, la
differenza che rimane a carico dell’iscritto potrà essere dedotta dal reddito complessivo.
2. PER I VETERINARI ISCRITTI FACOLTATIVAMENTE ALL’ENTE, ossia i veterinari iscritti per la prima volta agli
Albi professionali successivamente al 27 aprile 1991 e che esercitano esclusivamente attività di lavoro dipendente, il
contributo integrativo “non può considerarsi deducibile dal reddito complessivo in quanto versato facoltativamente ad una
forma pensionistica diversa da quella obbligatoria di appartenenza”.
Alla luce della sentenza della Cassazione del 14/10/16 (riportata sopra), ho chiesto delucidazioni all’ENPAV, che
così risponde:
“Confermiamo la validità della nota dell’Agenzia delle Entrate del 2006, ossia che il contributo integrativo non è
deducibile dal reddito IRPEF nel caso in cui si sia esercitato il diritto di rivalsa. Come precisiamo da anni
nell’attestazione degli oneri deducibili, il contributo in questione è deducibile per la parte che rimane a carico del
Veterinario. In altri termini il veterinario dipendente che non emette fattura e quindi non riscuote il contributo da
parte del cliente ma deve comunque pagare un contributo integrativo minimo pari, per il 2016, ad € 469,50, può
dedurre totalmente tale somma. L’unica condizione richiesta è l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Enpav.
Considerando che l’iscrizione è obbligatoria anche per i dipendenti che esercitano, seppur occasionalmente, una
collaborazione attinente la professione veterinaria (senza partita IVA), presumiamo che il numero degli iscritti
facoltativi all’Enpav sia piuttosto limitato. Nel caso di esercizio della libera professione, invece, la deducibilità non
è possibile o potrebbe essere possibile solo parzialmente nel caso di un fatturato inferiore a certi limiti.”
SCADENZE MODELLI 1 E 2
Si ricorda nuovamente che il 30 novembre scade il termine per la presentazione del Modello 1 (ed eventualmente
del Modello 2) relativi al 2016. Tutte le informazioni e i dettagli sono disponibili nell’area riservata del sito
www.enpav.it
L'ENPAV SUPERA IL CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI
da www.enpav.it
La gestione economica dell’Enpav ha registrato un trend positivo nell’ultimo triennio che gli è valso la promozione
in Corte dei Conti (Delibera n. 107/2016: Determinazione e Relazione sul risultato del controllo sulla gestione
finanziaria dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari per l’esercizio 2014). Il patrimonio netto è
salito dai 365 milioni del 2012 (con un utile netto di 36 milioni) ai 449 ,6 del 2014 (44,4 l’utile netto). La relazione di
controllo della Corte dei Conti evidenzia anche che la gestione finanziaria nel 2014 si è chiusa con aumento dei
ricavi di circa 6,9 milioni di euro (+6,65 %), da attribuire in gran parte, come per i precedenti anni, all’aumento del
gettito contributivo di circa 3,4 milioni di euro (+3,75 per cento) derivante a sua volta dall’incremento del numero
degli iscritti (+484 unità), nonché dall’aumento subito da alcune contribuzioni e dall'adeguamento perequativo.
«Gli interessi e i proventi generati dal patrimonio mobiliare dell’Ente sono aumentati - continua la Corte dei conti grazie, soprattutto, alle plusvalenze generate dalla vendita di alcuni titoli detenuti in portafoglio». Anche i costi,
tuttavia, sono ugualmente cresciuti del 3,99%. In particolare, risultano in aumento le prestazioni previdenziali e
assistenziali (+6,81%) e le somme accantonate per ammortamenti e sui fondi di riserva (+4,79 per cento). In
complesso, secondo la magistratura contabile, il tasso di rendimento nel 2014 del patrimonio dell'Enpav è stato del
2,33% lordo e dell’1,59% al netto di oneri, imposte e tasse. L’indice di copertura, quale rapporto tra le entrate
contributive e le prestazioni istituzionali, si è attestato al 2,57% mentre è cresciuto leggermente il rapporto tra
iscritti e pensionati (4,46%, nel 2013 è stato del 4,39).
ALIMENTI
NORME SPECIFICHE PER I CONTROLLI UFFICIALI NELLE
CARNI
Da Professione Veterinaria N. 36 - novembre 2016
I controlli ufficiali riguardanti i prodotti di origine animale destinati al consumo umano, comprendono la verifica
della conformità, a seconda dei casi, alle prescrizioni del regolamento (CE) n. 852/2004, al regolamento (CE) n.
853/2004, al regolamento (CE) n. 1069/2009 e al regolamento (CE) n. 1099/2009. I controlli ufficiali effettuati in
relazione alla produzione delle carni comprendono:
a) l’ispezione ante mortem (verifica, prima della macellazione, delle prescrizioni in materia di salute dell’uomo e
degli animali e di benessere degli animali, compreso, se del caso, l’esame clinico di singoli animali, e la verifica
delle informazioni sulla catena alimentare di cui alla sezione III dell’allegato II del regolamento (CE) n. 853/2004)
effettuata presso il macello da parte di un veterinario ufficiale che nella preselezione degli animali può essere
assistito da assistenti specializzati ufficiali formati a tale scopo; in deroga, per quanto concerne pollame e
lagomorfi, l’ispezione ante mortem effettuata da un veterinario ufficiale, sotto la supervisione del veterinario
ufficiale o, se sussistono garanzie sufficienti, sotto la responsabilità del veterinario ufficiale;
b) l’ispezione post mortem effettuata da un veterinario ufficiale*, sotto la supervisione del veterinario ufficiale o, se
sussistono garanzie sufficienti, sotto la responsabilità del veterinario ufficiale;
c) gli altri controlli ufficiali presso macelli, laboratori di sezionamento e stabilimenti per la lavorazione della
selvaggina effettuati da un veterinario ufficiale, sotto la supervisione del veterinario ufficiale o, se sussistono
garanzie sufficienti, sotto la responsabilità del veterinario ufficiale.
Il veterinario ufficiale rimane responsabile delle decisioni prese in seguito ai controlli ufficiali anche se assegna
l’esecuzione di un compito all’assistente specializzato ufficiale**.
La Commissione adotta atti delegati recanti norme specifiche per l’esecuzione dei controlli ufficiali riguardanti i
criteri e condizioni per determinare quando, in deroga, in taluni macelli l’ispezione ante mortem può essere
effettuata sotto la supervisione o sotto la responsabilità di un veterinario ufficiale, a condizione che le deroghe non
pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi del regolamento. Il regolamento definisce la dicitura «sotto la
responsabilità del veterinario ufficiale» come segue: il veterinario ufficiale assegna l’esecuzione di un compito a un
assistente specializzato ufficiale; «sotto la supervisione del veterinario ufficiale» designa invece un compito è svolto
da un assistente specializzato ufficiale sotto la responsabilità del veterinario ufficiale e, in aggiunta, il veterinario
ufficiale è presente nei locali per il tempo necessario a eseguire tale compito.
PROGETTI PILOTA
Per mettere a punto nuovi metodi e tecniche di controllo ufficiale sulla produzione di carni, il Consiglio riconosce
alle autorità competenti la facoltà di attuare progetti pilota nazionali, di durata e portata limitate, senza venir meno
alle verifiche sul rispetto di tutte le disposizioni fondamentali applicabili alla produzione di carni, incluso il
requisito che le carni siano sicure e idonee al consumo umano. Per garantire che la Commissione e gli Stati membri
abbiano la possibilità di valutare l’impatto di tali misure nazionali ed esprimano la propria opinione prima della
loro adozione, e intraprendano dunque le azioni più appropriate, tali misure dovrebbero essere notificate alla
Commissione.
*Veterinario Ufficiale: viene definito dal regolamento come «un veterinario designato dalle autorità competenti
quale membro del personale o con altro inquadramento e adeguatamente qualificato a svolgere controlli ufficiali e
altre attività ufficiali in conformità al regolamento e segnatamente alla normativa riguardante le altre attività
ufficiali. Ogni designazione di un veterinario ufficiale avviene in forma scritta e definisce i controlli ufficiali e le
altre attività ufficiali e compiti correlati per cui la designazione è stata effettuata. Le prescrizioni applicabili al
personale delle autorità competenti, inclusa la prescrizione relativa all’assenza di conflitti di interessi, si applicano
a tutti i veterinari ufficiali.
** Assistente specializzato ufficiale: è un rappresentante delle autorità competenti formato in conformità alle
prescrizioni definite ai sensi dell’articolo 15 e impiegato per eseguire determinati compiti riguardanti i controlli
ufficiali o determinati compiti riguardanti altre attività ufficiali.
PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE DELLE
MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI 2016-2018
da www.salute.gov.it
La Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione ha redatto per il biennio 2016-2018 il
Piano nazionale di controllo ufficiale delle micotossine negli alimenti. Il documento ha l’obiettivo di fornire
indicazioni alle Autorità regionali e delle Province autonome sul controllo ufficiale del contaminante “micotossine”
nei prodotti alimentari. Ha inoltre lo scopo di programmare e coordinare le attività volte, sia alla verifica della
conformità alla normativa, sia alla valutazione dell’esposizione del consumatore. Il piano è focalizzato sull’attività
di campionamento destinata alle fasi di produzione/trasformazione/distribuzione di specifici prodotti alimentari.
www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2541_allegato.pdf
IL LATTE DI DROMEDARIO
da Georgofili Newsletter 2 novembre 2016
Il dromedario è in declino numerico nei Paesi ove rappresenta soprattutto un essenziale mezzo di trasporto: Iran,
Turchia o alcuni paesi dell’Africa mediterranea. L’incremento è invece sensibile nei paesi ove l’animale è utilizzato
per la produzione di carne e latte ed allevato quasi esclusivamente dai pastori nomadi ai quali la «nave del
deserto» fornisce l’assistenza di cui hanno bisogno nelle condizioni delle zone aride e rende disponibili gli alimenti
essenziali (latte e carne), oltre a pelle e pelo per calzature ed indumenti. Per molti arabi, somali, etiopi ormai
inurbati da tempo, pur avendo perso la funzione di componente fondamentale della dieta, il latte di dromedario (e
di battriano) è rimasto la bevanda più ricercata, tanto che, nelle città, il prezzo di vendita è elevato e ciononostante
la domanda supera largamente l’offerta. Il consumo di questo latte presso i popoli islamici, oltre che dalle
tradizioni di gusto, è sostenuto da motivi religiosi e dalla convinzione di forza e virilità da esso trasmesse,
confortata oggi dalla scoperta, in esso, di nuclei endorfinici in quantità interessanti e dalla credenza che mantenga
a lungo la giovinezza in colui che lo consuma; a ciò si attribuisce la difficoltà di stabilire l’età del pastore dalle sue
caratteristiche fisiche. Interessanti sono anche le segnalazioni sulle virtù afrodisiache e sulle proprietà terapeutiche
attribuitegli con benefici, di volta in volta, sullo sviluppo dei giovani e contro la tubercolosi, l’anemia, l’asma, le
disfunzioni epatiche e renali, nonché contro ogni tipo di disfunzione interna e di malattia infettìva. Oggi il latte dei
cammelli è prescritto per i diabetici non come cura ma perché consente di ridurre le dosi di insulina da prescrivere.
Viene ricordato che ha anche proprietà microbicide e immuno-stimulatorie perché contiene proteine immunoattive come lisozima, lattoperossidasi e lattoferrina. Può anche essere consumato dai pazienti con intolleranza al
lattosio. La produzione del latte non è mai razionalmente organizzata ma viene ottenuta negli allevamenti nomadi
secondo gli schemi tradizionali che prevedono intervalli di mungitura non costanti regolati anche sulla poppata del
cammellino e sull’andamento stagionale. Spesso la mungitura viene eseguita in dipendenza dei fabbisogni per il
consumo, tanto che può essere saltata per giorni o ripetuta fino a sei volte nella giornata. La mungitura a mano
segue la tecnica tramandata da secoli ed è spesso accompagnata da rituali religiosi. Non vi sono informazioni
precise sulle quantità di latte prodotte perché in queste condizioni non vi possono essere controlli funzionali più o
meno regolari. La media generale è però vicina o di poco superiore ai 5 litri giornalieri. La qualità del latte di
cammello varia notevolmente in relazione al tipo genetico animale, all’età, allo stadio di lattazione ma anche,
soprattutto, alla disponibilità quantitativa e qualitativa degli alimenti e dell’acqua di abbeverata. Nella larga media
ha una composizione chimica vicina a quella del latte capra ma si confronta bene anche con il latte umano; si
discosta invece dal latte bovino ottenuto nelle stesse condizioni alimentari per i maggiori contenuti di grasso e
proteina ed i più bassi valori di glucosio. Il grasso è presente in globuli molto piccoli (1,2-4,2 micron) ed legato alle
proteine, tanto che è molto difficile la sua separazione per zangolatura. A confronto con il latte bovino ed ovino, il
grasso del latte di cammello contiene meno acidi grassi a catena corta ma più acidi grassi polinsaturi. essenziali per
la nutrizione umana. Anche le proteine sarebbero più digeribilì; esperienze condotte in URSS avrebbero
evidenziato una più agevole idrolisi della caseina di cammello rispetto a quella bovina. Inoltre. molti aminoacidi
essenziali (metionina, leucina, arginina e fenilalanina) sono più abbondanti che nel latte bovino. Tra i minerali è
molto abbondante il fosforo (0,13-0,14%) contro lo 0,10-0,11% dei bovini, buono il rame (5 p.p.m.), mentre è scarso
il calcio (0,04% circa contro lo 0,12- 0,13 dei bovini). Interessante è il contenuto vitaminico, particolarmente vit. C,
che rende questo latte molto utile per l’alimentazione umana soprattutto nelle regioni nelle quali è difficile
procurarsi verdure o frutta fresche. Il latte del dromedario non viene mai bollito, né subisce manipolazioni di sorta.
Viene usato principalmente come latte fresco, il solo consumato dal pastore che preferisce il latte della sua mandria
considerandolo, a torto o a ragione, migliore di quello del vicino.
VARIE
TERREMOTO: LE SCOSSE CHE NON FINISCONO MAI
LA FNOVI PROSEGUE LA RACCOLTA DI SOMME IN FAVORE DEI TERREMOTATI
da www.fnovi.it
A scorrere la lista dei terremoti redatta in tempo reale dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è
da non crederci. Ogni 3-4 minuti una scossa e l'epicentro è sempre lì, tra Marche, Umbria e Lazio. Un calvario per
gli abitanti dell'Italia centrale che dal terremoto del 24 agosto in poi vivono uno sciame sismico che sembra non
finire mai. La situazione è estremamente difficile e la Federazione Nazionale ricorda ai medici veterinari che è
ancora ancora possibile effettuare versamenti sul conto corrente con la seguente intestazione e causale: ‘FNOVI –
Emergenza veterinaria terremoto Centro Italia’ (IBAN: IT67G0569603226000041000X07). In occasione dei lavori
del Consiglio Nazionale dall’11 al 13 novembre p.v., FNOVI ha dato la parola ai Presidenti degli Ordini territoriali
direttamente coinvolti e con il loro contributo deciderà le iniziative ed i progetti a cui destinare i fondi raccolti.
COMUNICATO ONAOSI: NUOVA EMERGENZA TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA
da email ONAOSI 31/10/16
Nuova emergenza terremoto nel Centro Italia - La Fondazione ONAOSI subito operativa per dare sostegno ai
propri Assistiti e Contribuenti. Mediante l’operato del Servizio Sociale si è proceduto a contattare direttamente le
famiglie interessate per portare conforto e verificare quali sono le loro prime necessità. Successivamente sono state
prese in considerazione le azioni da intraprendere per garantire interventi assistenziali aggiuntivi per gli assistiti e
le loro famiglie colpite dal tragico evento. La Fondazione è pronta ad attivare misure di sostegno, oltre che per gli
assistiti, anche per i Sanitari Contribuenti che risiedono nelle zone terremotate. Per informazioni:
[email protected]
Servizio Sociale: 075/ 58 692 66-67-68; Area Servizi: 075/58 692 30.
RETE VETERINARIA
Aperto su Facebook il gruppo pubblico ‘Terremoto Rete Veterinaria’. I Medici Veterinari dei territori interessati
dalla nuova ondata sismica e tutti coloro che possono prestare aiuti possono unirsi alla rete di contatto. L’obiettivo
è di raccogliere e scambiare informazioni utili al ripristino delle attività professionali.
CENSIMENTO ALVEARI: DAL 2017 LA BDA SARÀ FONTE
UFFICIALE
da nota 0023687 DGSAF del 14/10/2016
I Servizi veterinari proseguano 'la proficua attività' in corso, focalizzando d'ora in poi l’attenzione "sulla verifica dei
dati" presenti in BDA. Entro il 31 dicembre 2016 gli apicoltori, direttamente o tramite loro delegati, dovranno
aggiornare nella sezione apistica della Banca Dati Nazionale la consistenza degli apiari, intesa come numero di
alveari, e la loro ubicazione.
Dal 2017 la BDA è fonte ufficiale- La registrazione dei censimenti relativi al 2016 è "un momento fondamentale" per
la Direzione Generale della Sanità Animale, che in una nota ricorda che dal prossimo anno la Banca Dati Apistica
nazionale "rappresenterà la fonte ufficiale per la programmazione dei controlli e per altre attività come, ad
esempio, la comunicazione alle istituzioni comunitarie del patrimonio apistico presente sul territorio nazionale.
L'evoluzione della Banca dati e l'importanza delle procedure di registrazione si inseriscono nelle più ampie
previsioni comunitarie e nazionali rispettivamente disposte dal Regolamento Delegato (UE) 2015/1366 e dal decreto
del Ministero delle Politiche Agricole riguardante il programma nazionale triennale a favore del settore
dell’apicoltura.
Sanzioni e validazione- La Legge 28 luglio 2016, n. 154 (cosiddetto Collegato Agricolo) prevede l’applicazione di
sanzioni nei casi di omessa denuncia di detenzione di alveari nonché di comunicazione di variazione alla Banca
Dati Apistica nazionale. A questo proposito, la Direzione Generale ha ritenuto essenziale apportare una modifica
nelle attuali procedure di gestione della BDA relativamente al meccanismo della “validazione”.
NUOVA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ASSOCIATO AL VIRUS
ZIKA
da Settimanale della Veterinaria Preventiva nr. 31/06.11.16
È stato pubblicato il nono aggiornamento del risk assessment relativo al rischio associato all’infezione da virus Zika
(Zikv) e al focolaio in corso in numerosi Paesi. Dal documento emerge che la trasmissione sembra essere in una fase
di remissione nei Paesi del Centro America e dei Caraibi. Tuttavia, il focolaio è in corso Messico e in alcuni Paesi del
sud degli Stati Uniti dove sono presenti e attivi i vettori competenti. Inoltre, sono stati segnalati casi in alcuni Paesi
asiatici. Il documento, pubblicato il 28 ottobre dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
(Ecdc), fornisce raccomandazioni aggiornate per i viaggiatori diretti, o di ritorno, da Paesi in cui la trasmissione è
attiva e per i cittadini Ue residenti in zone con riscontrata trasmissione locale. Inoltre, presenta informazioni
aggiornate sull’associazione tra l’infezione da virus Zika e le malformazioni congenite del sistema nervoso centrale
e sull’associazione tra il virus e la sindrome di Guillan-Barrè. Infine, il risk assessment valuta il rischio di trasmissione
locale, tramite vettore, in Europa durante la stagione autunnale 2016 e propone agli Stati membri Ue/Eea una serie
di misure di sorveglianza e controllo da mettere in atto.
Il documento completo: http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/rapid-risk-assessment-zika-october-2016.pdf
PREMIO GUADAGNINI - SIPAS 2017
da comunicazione SIPAS
La SIPAS (Società Italiana di Patologia ed Allevamento dei Suini), per onorare la memoria del Dott. Pierfilippo
Guadagnini, istituisce anche per l’anno 2017, un premio di 2.500,00 € da assegnare ad un giovane laureato che con
la sua attività abbia portato un valido contributo, sul piano scientifico e applicativo, al progresso in suinicoltura.
Tutti i dettagli e il Modulo di adesione (da inoltrare entro 31/01/17) sul sito www.sipas.org
Per info:
0521/290191; email: [email protected]
IL DILEMMA DEI VETERINARI: LA GESTIONE DEI CLIENTI
DISAGIATI
da VetJournal N.102-16 novembre 2016
Uno studio danese ha valutato la frequenza con cui i medici veterinari per animali d’affezione si trovavano
nell’evenienza di gestire clienti con limitazioni economiche e il modo in cui fattori diversi correlati all’animale, al
cliente e al veterinario influenzassero la decisione di fornire un trattamento a tali clienti. Si invitavano a partecipare
a un sondaggio online 300 veterinari per animali d’ affezione. Partecipavano 195 veterinari, con un tasso di risposta
del 65%. I risultati mostravano che i veterinari per piccoli animali danesi incontravano clienti con limitazioni
economiche regolarmente: il 33,8% di essi 3-4 volte al mese, il 24,6% 5-10 volte al mese e il 19,5% 1-2 volte al mese.
Soltanto il 9% circa dei veterinari affermava di possedere una politica scritta per la gestione dei clienti disagiati. La
decisione di fornire un trattamento si basava sulla gravità e il tipo di condizione patologica dell’animale, sulle cure
mediche necessarie e sulle emozioni espresse dal cliente. La propensità al trattamento era significativamente
maggiore nelle veterinarie e nelle situazioni che coinvolgevano animali nascituri. Si concludeva complessivamente
che i veterinari per piccoli animali spesso forniscono trattamenti a clienti che non sono in grado di pagare
notevolmente oltre a quanto legalmente richiesto. Questa può essere considerata un’importante difficoltà
economica e psicologica per il veterinario pratico, concludono gli autori.
N.B.: L’Ordine declina ogni responsabilità sulla precisione delle informazioni contenute in questo servizio di rassegna stampa, messo
a disposizione dei propri iscritti. Inoltre si evidenzia che le notizie che compongono le News sono per ovvi motivi sintetiche; per
approfondimenti si rimanda alle fonti degli articoli.
Mantova, 19 novembre 2016
Prot.: 605/16