N E W S - Ordine dei Veterinari di Mantova
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N E W S - Ordine dei Veterinari di Mantova
NEWS DALL’ORDINE VARIAZIONI DATI E RICHIESTE DI CANCELLAZIONE DALL’ALBO PROFESSIONALE Si rammenta agli iscritti di comunicarci tempestivamente eventuali cambi di residenza/email/tel/Pec/nuove specializzazioni, tramite un’email all’Ordine ([email protected]). Poi noi provvederemo ad aggiornare, oltre al nostro database, il portale di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani)/ENPAV (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Veterinari), portale che svolge anche la funzione di Albo Unico e può essere consultato da cittatini, Enti, Pubblica Amministrazione. Inoltre forma la base per numerose funzionalità (es. accesso alla Formazione A Distanza, invio richiesto dal sistema INIPec) e l’oggetto di verifiche incrociate con il database ENPAV. Mentre succede spesso che i Veterinari comunichino direttamente le variazioni all’ENPAV (e non a noi) oppure solo alla Fnovi. Si rende noto che attualmente dobbiamo provvedere all’aggiornamento dell’anagrafica degli iscritti entro 3 giorni dall’evento di variazione. Pertanto, oltre ad invitarvi alla puntuale comunicazione, si fa presente a chi desidera cancellarsi dall’Albo (per cessato esercizio dell'attività professionale; trasferimento all'estero della propria residenza; perdita dei diritti civili) di presentarci la domanda ENTRO IL 15 DICEMBRE dell’anno corrente, così dall’anno successivo non verrà più richiesta la quota di iscrizione all’Albo Professionale. Pertanto non sarà più possibile accettare richieste di cancellazione pervenute in gennaio o febbraio con decorrenza 31/12. Il modulo da utilizzare per la cancellazione si trova sul nostro sito www.ordineveterinarimantova.it, nella sezione Modulistica; bisogna applicare una marca da bolla da 16,00 € ed allegare il tesserino di riconoscimento. CORSI/CONVEGNI L’Ordine è stato informato dei seguenti corsi e convegni: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) SIVAE: Corso pratico medicina e chirurgia degli animali da zoo e selvatici 23-25 novembre Cremona [email protected] Formazione IZSVe: www.izsvenezie.it Strumenti e metodi per la gestione delle non conformità, delle azioni correttive e preventive 29 novembre Legnaro (PD) La leptospirosi negli animali da compagnia e il suo impatto sulla sanità pubblica 3 dicembre Legnaro (PD) Societa Italiana di Buiatria: Corso di ecografia di base Castelfranco Emilia (MO) 1 dicembre [email protected] ANMVI: La Veterinaria alla Veterinaria 11 dicembre Cremona – www.anmvi.it Università Milano: Corso di Perfezionamento in "Diritto e legislazione veterinariA Milano dal 27/01 al 7/7/2017 Scadenza bando: 12 dicembre 2016- www.unimi.it/studenti/corsiperf/101962.htm IZSVe: Dire, fare, comunicare. Teoria e pratiche di in-formazione sul rischio alimentare 16 dicembre Legnaro (PD) - www.izsvenezie.it Clinica Veterinaria Europea-Milano Natura: Percorso di ecografia internistica da gennaio 2017 www.milanonatura.it SCIVAC: www.scivac.it Principi di terapia dermatologica nel cane e nel gatto Cremona 8-11 febbraio 2017 Congresso Internazionale-Malattie infettive e parassitarie nel nuovo millennio: dalla prevenzione alla diagnosi e terapia Verona 17/19 marzo 2017 CONVENZIONE CON FOLGARIASKI PER LA L’Ordine ha rinnovato la convenzione con FolgariaSki. SKIPASS GIORNALIERI – Stagione Invernale 2016/2017 ADULTO SENIOR GIORNALIERI prezzo IN CONVENZIONE dal lunedì al venerdì - 20% - 20% GIORNALIERI prezzo IN CONVENZIONE sabato, domenica e festivi - 10% - 10% Le scontistiche sullo skipass giornaliero di cui sopra sono concesse a tutti gli iscritti di MN alle seguenti condizioni: 1) il veterinario si deve presentare alla cassa con il tesserino identificativo e documento di identità 2) agevolazione estendibile a familiari muniti di documento d’identità che testimoni la parentela 3) scontistica non cumulabile con altre eventuali promozioni in corso 4) sconto valido solo su skipass giornaliero della Skiarea Folgaria Fiorentini dalle 8.30 5) sconto non valido su Bambino -8 anni e Junior -16 anni per i quali è già previsto prezzo promozionale a listino 6) agevolazione non valida dal 24/12/2016 al 08/01/2017 7) SENIOR: nati prima del 30/11/1951 (over 65) 8) NEWS: durante tutta la stagione invernale sarà valida la promozione 1 genitore+ 1 bambino (nati dopo 30.11.2008) gratis: il bambino scia gratis in combinazione con un genitore pagante un giornaliero full day adulto al prezzo di listino (giornaliero: adulto euro 38, alta stagione euro 40) 9) SCONTO 10% SU SKIPASS PLURIGIORNALIERI Folgaria-Fiorentini-Lavarone (non valida dal 24/12/2016 al 08/01/2017) 10) Ogni skipass necessita della cauzione di € 5,00 per Key Card Magnetica Per gruppi di almeno 20 persone paganti, sono previste ulteriori agevolazioni (chi fosse interessato, contatti l’Ordine per dettagli). www.folgariaski.com 10 PERCORSI CON LA FORMAZIONE A DISTANZA, 200 ECM da 30Giorni/settembre 2016 Continua la formazione a distanza del 2016. 30Giorni (la rivista di Enpav/Fnovi che arriva gratuitamente a tutti gli iscritti) pubblica gli estratti di altri 10 casi. L’aggiornamento prosegue on line su www.formazioneveterinaria.it Ogni percorso (clinica degli animali da compagnia, cardiologia negli animali da compagnia, diagnostica per immagini negli animali da compagnia, chirurgia degli animali da compagnia e da reddito, farmacosorveglianza negli animali da compagnia e da reddito, benessere animale, legislazione veterinaria, igiene degli alimenti) è composto da 10 casi, ciascuno dei quali permetterà il conseguimento di 2 crediti Ecm. I singoli percorsi saranno accreditati per 20 crediti Ecm totali e la frequenza integrale dei dieci percorsi consentirà di acquisire fino a 200 crediti in un anno. Sarà possibile rispondere al questionario di apprendimento e di valutazione fino al 31 dicembre 2016. FISCO/SENTENZE/NORMATIVE SMS: MEMO PERSONALIZZATI DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE da comunicato stampa del 28/10/16 dell’Agenzia delle Entrate Attiva la funzione di sms ai contribuenti per avvisi e memorandum dall'Agenzia delle Entrate. Per riceverli basta registrarsi su Fisconline. Gli sms del Fisco - annunciati nei giorni scorsi dal premier Matteo Renzi- informeranno i cittadini su richieste di pagamento, rimborsi e scadenze attraverso un messaggio personalizzato. Il servizio è attivo dal 28 di ottobre ed è gratuito. Quali informazioni- Gli utenti che avranno registrato il loro numero di cellulare su Fisconline saranno informati, ad esempio, nel caso in cui non risulti recapitata una raccomandata, o che sono state accreditate le somme chieste a rimborso, o ancora che mancano pochi giorni alla scadenza di un pagamento. Le Entrate puntano sugli sms "per aggiornare in maniera mirata i contribuenti sulla loro posizione fiscale o su eventuali pagamenti in scadenza". Obiettivo- si legge nel comunicato- è di evitare che, per una semplice distrazione o dimenticanza, possano trovarsi in futuro con un conto più oneroso e una cartella di pagamento da saldare. No spam- Riconoscere i messaggi del Fisco sul display del telefonino è semplice. Arriveranno, infatti, con il nome del mittente in chiaro: “Ag.Entrate”. BOLLO AUTO, LOMBARDIA APRIPISTA: DOMICILIAZIONE BANCARIA E SCONTO DEL 10% Da email Speciale Lombardia n.33/08.11.16 Bollo auto, in Lombardia si cambia. Dal 1° gennaio 2017 si potrà pagare la tassa automobilistica in modo automatico, attraverso la domiciliazione bancaria, risparmiando in questo modo il 10% di quanto dovuto. Ancora una volta Regione Lombardia fa da apripista, attivando una modalità di pagamento, associata a una forma di premialità, che non è mai stata sperimentata in Italia in ambito fiscale e che potrebbe aprire nuovi scenari di pagamento per i contribuenti del nostro Paese. Il sistema è aperto a tutti i cittadini lombardi proprietari o locatari di veicoli. Presupposto ovviamente necessario è essere intestatari di un conto corrente, di qualsiasi banca, sul quale sia possibile avviare la procedura. La domiciliazione potrà comunque essere attivata da una persona anche per conto di altri soggetti, come il coniuge, i figli o i nipoti. Potranno cominciare ad avvalersi di questa agevolazione coloro che hanno un bollo in scadenza al 31 dicembre 2016 e pagabile entro il 31 gennaio 2017. IL PAGAMENTO DEL BOLLO AVVERRÀ L’ULTIMO GIORNO UTILE: Prima del pagamento, anziché l’avviso di scadenza, al cittadino che avrà scelto questa forma di pagamento verrà inviato via mail un promemoria digitale. Sarà necessario solo a ricordare che sta per essere formalizzato il pagamento, ma non sarà necessario fare alcunché. La procedura sarà la stessa anche negli anni successivi, a meno che il contribuente decida di interrompere questa forma di pagamento, rinunciando al relativo beneficio economico, e tornare alla modalità tradizionale. La tassa automobilistica verrà pagata l’ultimo giorno valido. L’unico costo aggiuntivo sarà l’euro di commissione pagato per ogni addebito, una cifra comunque inferiore a quanto stabilito dallo Stato per le modalità ordinarie di pagamento. Se la risposta dei lombardi sarà particolarmente convincente, i costi potrebbero essere limati ulteriormente grazie alle economie di scala che si genereranno. Ai fini dell'adesione, occorre far pervenire a Regione Lombardia, per ogni veicolo di interesse, il mandato di autorizzazione all’addebito (mandato SEPA Direct Debit Core), entro il giorno 15 del mese precedente a quello in cui deve essere effettuato il pagamento (se il bollo scade il 31 gennaio 2017, il mandato dovrà essere inviato entro il 15 dicembre 2016), attraverso le modalità e i canali che verranno indicati appena disponibili. Per ulteriori informazioni e approfondimenti è possibile contattare il numero verde 800.151.121, attivo da lunedì a sabato (festivi esclusi) dalle ore 8.00 alle ore 20.00. INTANTO SI PUO’ PAGARE IL BOLLO AUTO ONLINE da www.tributi.regione.lombardia.it HAI UN BOLLO IN SCADENZA? INSERISCI LA TARGA E PAGALO SUBITO CON LA CARTA DI CREDITO www.tributi.regione.lombardia.it/BolloAuto/public/cb/pagaBolloLibero.do ALTRE NOVITA’ SUL BOLLO AUTO E GUIDA CON TELEFONINO Fonte: Ansa Tolleranza zero contro chi non paga il bollo auto. E tempi duri in arrivo anche per gli automobilisti imprudenti e distratti, a cominciare da quelli che usano gli smartphone mentre guidano. La novità sul bollo auto “Chi non paga la tassa sul possesso dei veicoli - spiegano i curatori del sito giuridico StudioCataldi.it - non potrà più circolare”. Lo prevede un emendamento alla legge di Bilancio 2017, presentato dal Pd in sede di Commissione Finanze della Camera e approvato. La disposizione, sempre che sopravviva ai successivi passaggi dell’iter parlamentare in corso, introduce una nuova misura antievasione: il personale delle officine private autorizzate e i tecnici del Dipartimento trasporti (le ex motorizzazioni) dovranno controllare che, per ogni veicolo da sottoporre a test e prove, sia stata versato l’odiato balzello sulla proprietà. Funzionari e meccanici, dunque, dovranno trasformarsi in ausiliari del Fisco. Saranno anche tenuti ad accertare se esista, o no, un provvedimento di fermo amministrativo. Se emergeranno inadempienze o pendenze la revisione non potrà essere fatta e non ci sarà l’ok al ritorno in strada. “Praticamente – precisano sempre gli esperti di StudioCataldi.it - il mezzo non potrà più circolare “ e il blocco durerà “finché non sarà pagato il bollo”. Guida imprudente e smartphone Sta per sbloccarsi, così viene annunciato, la riforma del Codice della strada approvata due anni fa dalla Camera e da allora arenata al Senato. Uno dei passaggi riguarda l’aggravamento delle sanzioni per i comportamenti che mettono a rischio, direttamente o indirettamente, l’incolumità e la sicurezza degli utenti della strada. In concreto, spiegano ancora i curatori di StudioCataldi.it, saranno previsti provvedimenti drastici contro chi guida e contemporaneamente usa smartphone e affini: “Ritiro della patente immediato, con sospensione da quindici giorni fino a due mesi, e sequestro amministrativo del telefonino per verificare se un incidente sia avvenuto a causa dell'utilizzo improprio dello stesso cellulare”. Le sanzioni attuali: Il conducente che durante la marcia si serve di “apparecchi radiotelefonici o cuffie sonore” ora è punito con una pesante multa (da 161 a 646 euro) e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Per i recidivi - due infrazioni in un biennio – scatta la sospensione anticipata del documento di guida, indipendentemente dal punteggio residuo, e per un periodo da uno a tre mesi. Sequestro del cellulare: A Torino un cellulare è stato già sequestrato dopo un incidente stradale, però nell’ambito di una inchiesta penale che richiedeva un’indagine forense, alla Csi. “Della distrazione alla guida – hanno ricordato i responsabili della polizia municipale del capoluogo piemontese - rimane traccia. Grazie alla tecnologia possiamo sapere quando un automobilista stava chattando, telefonando o scambiando dati, oppure se in macchina parlava con il vivavoce. Cercando tutto questo, in caso di sinistri gravi, si può capire meglio che cosa è successo". ENTRO NOVEMBRE IMPOSTA SOSTITUTIVA -CONTRIBUENTI MINIMI-NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE Da Professione Veterinaria N. 36 - novembre 2016 I contribuenti minimi (DL 98/2011) e quelli forfetari (Legge 190/2014) sono tenuti al versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva secondo le regole sopra enunciate per l’acconto IRPEF, come stabilito dall’art. 1 co.105 della L. 244/2007. Fuoriuscita dai Regimi agevolati: I contribuenti che hanno fruito dei regimi agevolati per il periodo d’imposta 2015, e ne fuoriescono a partire dal 2016 non sono tenuti al versamento degli acconti dell’imposta sostitutiva per il 2016. Potrebbe invece risultare dovuto l’acconto IRPEF per l’anno 2016 nel caso in cui nel 2015 abbia anche dichiarato redditi soggetti ad IRPEF, alle condizioni sopra esposte (rigo RN34 pari o superiore ad euro 52). ERRORI FISCALI: LA GUIDA PER ESSERE PREPARATI SE ARRIVA LA LETTERA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE Da Gazzetta Informa News del 17 novembre 2016 Per favorire una proficua collaborazione tra Fisco e contribuente e promuovere l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari (la cosiddetta tax compliance), l'Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di iniziative. Prima fra tutte, la condivisione delle informazioni con il contribuente, al quale viene data la possibilità di consultare tutti i dati e gli elementi in possesso dell'Agenzia sulla propria posizione tributaria. Per raggiungere questo obiettivo, l'Agenzia ha predisposto e sta inviando vari tipi di comunicazioni: dalle lettere ai contribuenti interessati dagli studi di settore a quelle per segnalare anomalie riscontrate dal confronto tra la comunicazione annuale Iva e la dichiarazione Iva. A tal fine l'Agenzia ha predisposto altresì una guida di 15 pagine che focalizza l'attenzione sulla comunicazione destinata alle persone fisiche per invitarle a verificare se nella dichiarazione dei redditi presentata nel 2013, per i redditi del 2012, hanno indicato correttamente tutti i dati reddituali. La lettera viene inviata ai contribuenti che, secondo quanto risulta all'Agenzia delle Entrate, non avrebbero dichiarato, o lo avrebbero fatto in modo parziale, un reddito derivante da un contratto di locazione di un immobile, un reddito da lavoro dipendente, una plusvalenza, un reddito di partecipazione in società, ecc. In questo modo, prima che l'Agenzia notifichi un avviso di accertamento, il destinatario della comunicazione potrà regolarizzare l'errore o l'omissione attraverso il “ravvedimento operoso”. Questo istituto è stato di recente modificato (legge di stabilità 2015) proprio per garantire al contribuente la possibilità di effettuare le opportune correzioni e i conseguenti versamenti delle somme dovute, beneficiando della riduzione delle sanzioni, anche a seguito di segnalazione da parte dell'Agenzia. Se, invece, il contribuente ritiene corretti i dati che ha indicato nella sua dichiarazione dei redditi, basterà che lo comunichi, indicando eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall'Agenzia. L'obiettivo di queste “comunicazioni di invito alla compliance”, insomma, è modificare il rapporto con i contribuenti, che deve essere sempre più fondato sulla trasparenza e sulla collaborazione. Scarica la Guida: www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Age nzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa+due/Guida_L%27Agenzia_ti_scrive.pdf FACEBOOK: PUBBLICARE I SELFIE CON L'AMICO SENZA CONSENSO PUÒ COSTARE IL CARCERE da Italian Digital Revolution 28-10-2016 Scattarsi una foto in compagnia di un amico e pubblicarla su Facebook è un'operazione che molti compiono quotidianamente senza troppa preoccupazione, mentre, in realtà, essa potrebbe anche costare il carcere. Il reato: l'articolo 167 del decreto legislativo numero 196/2003 (cd. codice privacy) sanziona infatti il reato di illecita diffusione dei dati personali. Tale norma, nel dettaglio, punisce tutti coloro che eseguono un trattamento dei dati personali difforme alle disposizioni dettate in materia al fine di trarre per sé o per altri un profitto o di recare un danno ad altri. Affinché un tale comportamento possa avere rilevanza penale è quindi necessario e fondamentale che esso sia caratterizzato da dolo specifico. Le sanzioni: variano a seconda delle conseguenze del trattamento illecito o dalla tipologia di violazione commessa ma in ogni caso comportano la reclusione (da 6 mesi a 3 anni). Il danno: l'art. 167 del codice privacy prevede il danno quale condizione obiettiva di punibilità del reato di trattamento illecito di dati personali tramite internet. A tal fine, come chiarito dalla Corte d'appello di Firenze con la sentenza numero 6575 del 2015, il nocumento "non è soltanto quello derivato alla persona fisica o giuridica cui si riferiscono i dati, ma anche quello causato a soggetti terzi quale conseguenza dell'illecito trattamento". Reati più gravi: le disposizioni del D. L.vo 196/2003, nel sanzionare il reato di illecito trattamento dei dati personali, lasciano comunque salvo il caso in cui il fatto costituisca più grave reato. Ci si riferisce, ad esempio, ai casi in cui la diffusione di foto senza il consenso del soggetto ritratto siano idonee ad integrare un'ipotesi di stalking, determinando uno stato di ansia o di paura nella vittima o costringendola a modificare le proprie abitudini di vita. Revoca del consenso: il consenso alla pubblicazione di una foto, peraltro, anche una volta dato può non valere per sempre. Se a un certo punto il soggetto ritratto cambia idea e non vuole più che la sua immagine sia diffusa, può legittimamente chiedere ed ottenere che chi la ha caricata la rimuova. In simili ipotesi, tuttavia, chi ha caricato la foto non sarà in alcun modo responsabile per le condivisioni effettuate prima che essa sia cancellata (o meglio prima che sia fatta richiesta di cancellazione da parte del titolare dei dati personali). Azione civile e penale: oltre che avviare un procedimento penale querelando il responsabile del trattamento illecito, il danneggiato può anche agire in via civile per ottenere un provvedimento d'urgenza che disponga la cancellazione immediata della foto ed eventualmente il risarcimento del danno patito. NUOVO BONUS MOBILI. ECCO COME FUNZIONERÀ da www.donnamoderna.com 16/11/16 Cancellato il ‘bonus giovani coppie’ (la bozza della legge di bilancio non lo prevede), resta il bonus mobili sulle ristrutturazioni. Ma è limitato, rispetto alle edizioni precedenti. La novità è che, nel corso dell'anno 2017, si possono portare in detrazione solo i mobili comprati a partire dal 1 gennaio 2017 e riferiti a lavori di ristrutturazione iniziati dal 1 gennaio 2016 e non precedentemente. Vediamo come procedere per poterne usufruire: il nuovo ‘Bonus mobili’ per ristrutturare casa per il 2017 vale solo per l’acquisto di arredi nel contesto di lavori di ristrutturazioni iniziati dal primo gennaio 2016, secondo la nuova finanziaria. Non potranno godere della nuova detrazione fiscale gli acquisti di mobili effettuati nel corso del 2017 ma riferiti a lavori di ristrutturazione iniziati prima del primo gennaio 2016. Si può ancora usufruire del vecchio bonus? Sì, c’è tempo fino a fine anno. «Se i lavori sono iniziati prima del 2016, allora bisogna affrettarsi: è infatti possibile ottenere una detrazione, ma l’acquisto dei mobili va fatto entro il 31 dicembre 2016» dice Ilaria Moretti, esperta fiscale. Bisogna presentare la Dia? «La Dichiarazione di inizio attività sarebbe da presentare al proprio Comune all’inizio dei lavori di ristrutturazione affinché i cambiamenti che apportiamo siano qualificati come ‘interventi di manutenzione straordinaria’, ma l’Agenzia delle Entrate non lo dice in alcuna circolare. Questo punto è in effetti una incognita. Quello che consiglio è comunque quello di tutelarsi presentando una Dia oppure una autocertificazione, che si sta svolgendo una manutenzione straordinaria» aggiunge Moretti. La manutenzione ordinaria infatti dà diritto a usufruire del bonus mobili ristrutturazione solo per i lavori riferiti alle parti condominiali in comune. Ma su unità abitativa dentro un condominio come su una qualsiasi altra unità abitativa privata si può usufruire dell’agevolazione fiscale "bonus mobili" solo per la manutenzione straordinaria. Che cosa si detrarre? I mobili da acquistare devono essere nuovi. Possono essere: cucine, camere, mobilia varia. Si possono conteggiare anche le spese di montaggio e di trasporto. Valgono anche gli elettrodomestici, ma devono essere compresi all’interno di una cucina intera, nuova. La detrazione è del 50% su un tetto di spesa di 10 mila euro. Che cosa significa? «Vuol dire che se ho fatto una ristrutturazione nel 2016 e, per esempio, ho speso solo 5mila euro per acquistare un salotto, per l’anno 2017 potrò portare in detrazione i rimanenti 5 mila euro» chiarisce Moretti. Questo tetto di spesa è riferito a una singola unità abitativa. Non rientrano nel bonus, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo. Questo bonus comprende anche ‘grandi elettrodomestici’: che cosa sono? «Si riferiscono a elettrodomestici (frigo o forni) di grandi dimensioni, che devono essere di classe energetica A+ o superiore per i frigo (consumo annuo di energia fra 263 e 344 chilowattora) e A per i forni tipologie per i quali è necessaria l'etichetta energetica» precisa Moretti. Attenzione ai pagamenti: per usufruire del bonus, si ricorda di pagare i mobili tramite bonifico bancario. La causale deve contenere la legge di riferimento del bonus, ma banche e poste conoscono già i codici di riferimento da impostare nel bonifico. Basta quindi preavvertire gli addetti circa il versamento da effettuare. Le fatture andranno conservate per eventuali controlli per 15 anni. Si consiglia poi di farsi assistere dai Patronati o dai Centri di assistenza fiscali dei sindacati. FARMACI IN GAZZETTA UFFICIALE NOVITÀ NELLE TERAPIE PER CANI da Anmvi Oggi 17/11/16 Autorizzati tre nuovi farmaci per cani per l'immunizzazione attiva per molteplici patologie virali e il trattamento di dermatiti e otiti. Il Ministero della Salute ha autorizzato all'immissione in commercio il medicinale per uso veterinario Eurican Dappi, liofilizzato e solvente per sospensione iniettabile per cani, della società Merial Italia S.p.A. I principi attivi sono visualizzabili nella tabella allegata al decreto pubblicato in Gazzetta. Il prodotto è indicato per l'immunizzazione attiva dei cani al fine di: - prevenire la mortalità ed i segni clinici causati dal virus del Cimurro (CDV); - prevenire la mortalità ed i segni clinici causati dal virus dell'epatite canina infettiva (CAV); - ridurre l'escrezione virale nel corso della malattia respiratoria causata dall'adenovirus canino di tipo 2 (CAV-2); - prevenire la mortalità, i segni clinici e l'escrezione virale causati dal parvovirus canino (CPV); - ridurre l'escrezione virale causata dal virus della parainfluenza canina di tipo 2 (CPiV). Instaurarsi dell'immunità: 2 settimane per tutti i ceppi. Durata dell'immunità: per tutti i ceppi, almeno un anno dopo la seconda iniezione della vaccinazione di base. I risultati sierologici e di challenge attualmente disponibili, dimostrano che la protezione nei confronti del virus del cimurro, del parvovirus e dell'adenovirus, dura 2 anni dopo la vaccinazione di base seguita da un primo richiamo annuale. L'eventuale decisione di adattare lo schema vaccinale di questo medicinale veterinario deve essere fatta su base individuale, considerando le vaccinazioni pregresse del cane ed il suo contesto epidemiologico. E' stata dimostrata protezione nei confronti del parvovirus canino di tipo 2a, 2b e 2c mediante challenge (tipo 2b) o con esami sierologici (tipo 2a e 2c). Il periodo di validità del farmaco veterinario confezionato per la vendita è di 2 anni; dopo la ricostituzione va utilizzato immediatamente. Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile. Con procedura decentrata, si è autorizzata l'immissione in commercio del medicinale veterinario Dermipred, compresse per cani, nei dosaggi da 5mg, 10 mg e 20 mg. Titolare della AIC la società Ceva Salute Animale S.p.A. Il principio attivo è Prednisolone. Il farmaco può essere utilizzato per il trattamento sintomatico o come trattamento aggiuntivo delle dermatiti infiammatorie ed immuno-mediate in cani. Il periodo di validità del medicinale veterinario confezionato per la vendita è di 2 anni. Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in copia unica ripetibile. Per decreto ministeriale è stato infine autorizzato all'immissione in commercio il medicinale veterinario Marbogen Complex, gocce auricolari per cani, della società ungherese Alpha-Vet Allatgyogyaszati Kft. I principi attivi sono Marbofloxacina 2,041 mg, Gentamicina solfato 2,044 mg, Ketoconazolo 4,081 mg, Prednisolone 1,850 mg. Il prodotto può essere impiegato nel trattamento dell'otite esterna acuta nel cane quando, in base alle analisi microbiologiche, sono presenti contemporaneamente infezioni da Staphylococcus pseudintermedius e Pseudomonas aeruginosa e Malassezia pachydermatis sensibile al ketoconazolo e, in base alle analisi di suscettibilità, a causa dei diversi meccanismi di resistenza, sia ritenuta necessaria l'applicazione sia di marbofloxacina sia di gentamicina contro i batteri sopra menzionati. Il periodo di validità del farmaco confezionato per la vendita è di 3 anni, mentre dopo la prima apertura è di 28 giorni. Solo per uso veterinario. Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile. PROFILASSI VACCINALE NEI CONFRONTI DELLA RINOPOLMONITE EQUINA da Informativa della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari 02/11/16 L'azienda titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) ha comunicato alla DGSAF che a partire dal 2 novembre sarà nuovamente in commercio il medicinale veterinario Pnumequine indicato nella profilassi vaccinale nei confronti della Rinopneumonite Equina. ANIMALI DA REDDITO: NUOVE AIC IN GAZZETTA UFFICIALE da AnmviOggi 11 novembre 2016 Sono autorizzati all'immissione in commercio tre medicinali veterinari per il trattamento delle infestazioni da nematodi o artropodi e delle infezioni in animali da reddito. Il Ministero della Salute ha autorizzato, con procedura decentrata, all'immissione in commercio il medicinale per uso veterinario Vectimax 6mg/g, polvere orale per suini il cui principio attivo è Ivermectina 6 mg/g. Titolate della AIC la ditta inglese Eco Animal Health Ltd. Il farmaco è indicato per il trattamento delle infestazioni da nematodi o artropodi dovute a: ascaridi gastrointestinali (Ascaris suum adulti e L4; hyostrongylus rubidus adulti e L4; oesophagostomum spp. adulti e L4; strongyloides ransomi adulti), strongilosi polmonare (metastrongylus spp. adulti), pidocchi (haematopinus suis) e acari della scabbia (sarcoptes scabiei var. suis). Se somministrato a scrofe gravide prima del parto è in grado di controllare efficacemente la trasmissione via latte di S. ransomi alla figliata. Il periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita è di 18 mesi, mentre dopo il prelievo della prima dose è di 28 giorni. Il tempo di attesa per carne e visceri è di 12 giorni. Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. Per decreto ministeriale è stato autorizzato anche il farmaco veterinario Colyxime 22.5 MIU/g, polvere per uso in acqua da bere per bovini (vitelli), suini, polli, galline ovaiole e tacchini. Titolare della AIC la ditta spagnola Andersen S.A. Il principio attivo è Colistina (come Colistina Solfato) 22,5 MIU. Il medicinale può essere utilizzato per il trattamento e la metafilassi delle infezioni enteriche causate da E. coli non invasivo sensibile alla colistina. Prima del trattamento metafilattico deve essere stabilita le presenza della malattia nella mandria. Il tempo di attesa nel caso di vitelli e suini è di 1 giorno per carne e visceri; per quanto riguarda invece polli, galline ovaiole e tacchini è di 1 giorno per carne e visceri, mentre zero giorni per le uova. Il periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita è di 2 anni; dopo la prima apertura è di 28 giorni per la confezione da 6150 MIU, mentre deve essere immediatamente utilizzato nel caso della confezione da 615 e 1020 MIU. Dopo la diluizione o la ricostituzione conformemente alle istruzioni è infine di 24 ore. Anche in questo caso la vendita è possibile soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. La somministrazione deve avvenire sotto il controllo o la supervisione del veterinario. E' stata infine autorizzata l'immissione in commercio del medicinale veterinario Doxipulvis 500 mg/g, polvere per uso in acqua da bere/latte sostitutivo per bovini (vitelli pre-ruminanti), suini, polli (da carne e da riproduzione) e tacchini (sempre da carne e riproduzione). Titolare della AIC la società spagnola SP Veterinaria SA. Il principio attivo è Doxiciclina 500 mg (equivalente a 577,1 mg di doxiciclina iclato). Il farmaco può essere utilizzato per il trattamento e la metafilassi di infezioni respiratorie e intestinali provocate da microrganismi sensibili alla doxiciclina. Prima del trattamento metafilattico deve essere riscontrata la presenza della malattia nel gruppo o nella mandria. Il periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita è di 2 anni; dopo la prima apertura è di 1 mese; dopo la dissoluzione in acqua da bere è di 12 ore; dopo la dissoluzione nel latte sostitutivo è di 1 ora; infine dopo l'incorporazione nell'alimento liquido va usato immediatamente. Il tempo di attesa per carne e visceri è di 14 giorni nel caso dei vitelli, 6 giorni per i suini, 7 giorni per i polli, 12 giorni per i tacchini. L'uso non è consentito in avicoli che producono uova destinate al consumo umano e entro 4 settimane dall'inizio della deposizione. Da vendersi esclusivamente dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. PRATICHE DI PRESCRIZIONE DEGLI ANTIBIOTICI TRA I VETERINARI da VetJournal N. 99 del 9 novembre 2016 L’antibioticoresistenza è un problema sanitario globale crescente ed è un problema riconosciuto anche in medicina veterinaria. Nel 2015 è stato somministrato un sondaggio cross-sectional ai medici veterinari dello stato di Washington per valutare i fattori che influenzavano le pratiche di prescrizione degli antibiotici. Completavano il sondaggio 203 veterinari. La maggior parte dei rispondenti (66,82%) lavorava in strutture per la cura dei piccoli animali o degli animali esotici. Il 24% dei rispondenti riferiva di non richiedere i test colturali e di sensibilità (C/S) nella propria attività pratica. Del 76% dei veterinari che prescrivevano i test C/S, il 36% riferiva di richiederli “spesso” o ”sempre” per il trattamento di una presunta infezione batterica. La maggior parte dei rispondenti (65%) riferiva che il costo era l’ostacolo più comune per la prescrizione dei test C/S. Solo 16 rispondenti (10%) riferivano di aver accesso a, o di utilizzare, un antibiogramma specifico. Il sondaggio mostra che, benché gli antibiotici siano comunemente utilizzati nella pratica veterinaria e i veterinari siano preoccupati per il problema dell’antibioticoresistenza, il costo costituisce un ostacolo all’effettuazione dei test C/S per indirizzare la terapia antibiotica. Documenti sulle modalità dell’antibioticoresistenza sono raramente disponibili per il veterinario pratico. Gli sforzi per promuovere un utilizzo degli antibiotici secondo i principi 'One Health' dovrebbero considerare le barriere all’utilizzo giudizioso di questi farmaci nell’ambito veterinario pratico, concludono gli autori. ANTIBIOTICI IN VETERINARIA: MANI PROPRIAMENTE PULITE SALVANO VITE da Notizie Anmvi 18 Novembre 2016 In occasione della settimana mondiale dell'antibiotic awareness, il gruppo di lavoro SCIVAC ANMVI diffonde un Protocollo pre-chirurgico di asepsi delle mani. In quattro tappe, il Protocollo è sintetizzato in un poster che verrà messo a disposizione dei Veterinari tramite il settimanale Professione Veterinaria. Igiene, lavaggio, disinfezione cura della cute sono i quattro passaggi a cui deve sempre prestare attenzione il professionista prima di ogni intervento di chirurgia. 1. Occuparsi sempre dell’igiene delle proprie mani (intra ed extra campo operatorio) 2. Lavare per 1 minuto le mani con un sapone neutro (decontaminazione) 3. Sfregare per 1,5 minuti con una soluzione idro-alcolica (disinfezione) 4. Buona cura della cute (post operatorio) In evidenza, le aree delle mani frequentemente trascurate nel corso della pulizia, in generale e nella tappa di disinfezione. Il Protocollo/Poster, curato da veterinaryhandhygiene.eu, è stato adottato dal Gruppo di Lavoro SCIVAC ANMVI sull’impiego corretto di antibiotici nella clinica degli animali da compagnia ed è disponibile in lingua italiana. A fine ottobre, il GdL SCIVAC ANMVI ha fatto partire una vasta indagine consultiva fra i veterinari che si occupano di clinica degli animali da compagnia per acquisire dati sulle resistenze, sui comportamenti terapeutici e sulle misure adottate nelle strutture veterinarie italiane per un impiego prudente degli antibiotici. L'indagine è in corso e vi hanno già aderito centinaia di Colleghi. Poster: www.anmvioggi.it/images/Poster_protocollo_mani_pulite_salvano_vite.pdf _protocollo_mani_pulite_salvano_vite.pdf PICCOLI ANIMALI DISORDINI CARDIOVASCOLARI-RENALI NEI CANI CON INSUFFICIENZA MITRALICA da VetJournal n. 96 del 2 novembre 2016 In letteratura veterinaria mancano dati riguardanti i disordini cardiovascolari-renali (CvRD) e la sindrome cardiorenale-anemia (CRAS) canina. Uno studio ha ipotizzato che esista una correlazione diretta tra classe ACVIM e stadio IRIS e che la nefropatia cronica (CKD) complichi l’insufficienza mitralica (CMVD) più frequentemente rispetto all’anemia. Si includevano 158 cani di proprietà affetti da CMVD. Si rivedevano retrospettivamente il segnalamento, i rilievi dell’esame clinico, l’esame elettrocardiografico, l’esame radiografico del torace, l’ecocardiografia e le analisi ematologiche per determinare la prevalenza di CKD e anemia nei cani con CMVD e indagare la relazione tra classe ACVIM, stadio IRIS e sopravvivenza. La prevalenza di CKD e anemia nei cani con CMVD era significativamente superiore a quella della popolazione generale canina. I cani trattati per insufficienza cardiaca avevano una prevalenza significativamente maggiore di CKD rispetto ai cani che non avevano ricevuto tale trattamento. Si riscontrava una correlazione diretta statisticamente significativa tra classe ACVIM e stadio IRIS. La cardiopatia grave, la nefropatia grave o entrambe, la somministrazione di furosemide e l’età avanzata almomento della diagnosi di cardiopatia erano associate a un minore tempo di sopravvivenza. Il tempo di sopravvivenza dei cani affetti da CvRD era statisticamente inferiore a quello dei cani affetti soltanto da CMVD. L’insufficienza mitralica è associata a una maggiore prevalenza di CKD e anemia nel cane. Il trattamento medico dell’insufficienza cardiaca può giocare un ruolo nell’induzione della CKD. La classe della cardiopatia e lo stadio IRIS erano direttamente correlati. I disordini cardiovascolari-renali riducono il tempo di sopravvivenza rispetto alla sola presenza di CMVD, mentre l’anemia non gioca un ruolo centrale nel peggioramento della funzionalità cardiaca, concludono gli autori. A NOVEMBRE CAMPAGNA DI PREVENZIONE SUL Diabete da www.mesedeldiabetecanegatto.it/ PER IL PROPRIETARIO Anche i cani e gatti soffrono di diabete. Il Mese del diabete del cane e del gatto è un’iniziativa di sensibilizzazione dei proprietari di pet. L’obiettivo è quello di informare ed educare i proprietari a una miglior gestione del proprio animale attraverso una maggior attenzione all’alimentazione e allo stile di vita del proprio amico a quattro zampe. Nei confronti degli animali che soffrono della malattia, la campagna si propone di aumentare l’attenzione dei proprietari verso i segni e sintomi manifestati dall’animale per giungere a una precoce diagnosi della malattia. Infatti, se il cane o gatto con sintomi sospetti è condotto tempestivamente dal Medico Veterinario, sarà possibile confermare o meno la diagnosi e approntare un’adeguata terapia che migliorerà significativamente la qualità e l’aspettativa di vita del animale diabetico. Durante il Mese del diabete del cane e del gatto grazie alla disponibilità di Veterinari, potrai partecipare ad eventi informativi e ricevere delucidazioni sul diabete del cane e del gatto e sui sintomi da tenere sotto controllo. Come posso cercare un evento informativo con un Veterinario che si tiene nella mia zona? Entra nella pagina: www.giornatadeldiabete.it/la-giornata-mondiale-del-diabete/la-mia-piazza/default.aspx seleziona la tua regione e cerca un evento informativo veterinario. Quali sono i sintomi del diabete nel cane e nel gatto? I sintomi più comuni di diabete nel cane e nel gatto sono: • Sete intensa • Urinazione abbondante e frequente • Stanchezza • Perdita di peso (con appetito aumentato) • Occhi opachi (cataratta nel cane) • Pelo secco e opaco (nel gatto) Se osservi uno o più di questi sintomi nel tuo cane o gatto parlane subito con il tuo Medico Veterinario! Per maggiori informazioni sul diabete nel cane e nel gatto visita il sito: www.diabete-cane-gatto.it facebook.com/giornatadeldiabete PER IL VETERINARIO SONO UN MEDICO VETERINARIO; COME POSSO PARTECIPARE ALLA GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE? Se sei un Veterinario e sei interessato a sensibilizzare i proprietari di cani e gatti nei confronti del diabete dei loro amati amici a quattro zampe, puoi organizzare un evento informativo gratuito nella tua struttura. Partecipare è semplice: 1. Scarica il modulo Excel cliccando su www.giornatadeldiabete.it 2. Compila il modulo Excel con i dati della tua struttura e con data e ora in cui vuoi organizzare l’evento 3. invia il file compilato a: [email protected] Come scaricare i materiali dell’evento? Tutti i materiali sono scaricabili da questa pagina: www.giornatadeldiabete.it/la-giornata-mondiale-del-diabete/area-stampa/download/default.aspx Per scaricare il poster della campagna: www.giornatadeldiabete.it/files/files/Manifesto_GMD(1).pdf TRATTAMENTO E PREVENZIONE DEGLI UROLITI NEL CANE E NEL GATTO: IL PARERE CONDIVISO ACVIM da Professione Veterinaria n. 36 - novembre 2016 Un gruppo di esperti dell’ACVIM ha prodotto le linee guida per il trattamento e la prevenzione dell’urolitiasi canina e felina. Il documento è diviso in 3 sezioni: trattamento degli uroliti delle vie urinarie inferiori (vescica e uretra), trattamento degli uroliti delle vie urinarie superiori (reni e ureteri) e prevenzione degli uroliti (indipendentemente dalla localizzazione). Le linee guida si sviluppano in 29 raccomandazioni pratiche condivise, basate su ricerche ed esperienza e patient-centered. Numerose procedure mininvasive vengono quotidianamente effettuate nelle cliniche veterinarie di tutto il mondo ma non tutte le strategie di trattamento sono indicate per ciascun paziente o ciascuna situazione. La sfida per il clinico è quella di superare l’approccio chirurgico tradizionale e considerare alternative meno invasive capendone e spiegandone indicazioni e rischi ai proprietari. CEPPI DI CANINE DISTEMPER VIRUS CIRCOLANTI IN ITALIA: AGGIORNAMENTO Da www.vetjournal.it 07/11/16 Il cimurro è una malattia del cane causata da Canine Distemper Virus (CDV), un RNA virus appartenente al genere Morbillivirus della famiglia Paramyxoviridae. Il genoma di CDV codifica per sei proteine virali tra cui l'emoagglutinina, codificata dal gene H. I ceppi circolanti di CDV sono raggruppati principalmente in lineages sulla base della correlazione genetica del gene H. Studi precedenti hanno evidenziato la circolazione in Italia di almeno tre distinti lineages (Europe-1, Europe Wildlife ed Arctic). Recentemente, ceppi appartenenti al lineage Arctic sono stati segnalati in Italia anche in lupi e tassi. Obiettivo del presente lavoro è stata la valutazione biomolecolare dei ceppi di CDV isolati in Sicilia nel 2015. A tale scopo sono stati analizzati 126 campioni (tamponi oculocongiuntivali, feci ed organi) prelevati da 32 cani con sospetto cimurro. I campioni sono stati sottoposti ad una RT-PCR che amplifica un segmento del gene P, che ha dato esito positivo in 43 campioni di 18 cani. I campioni di 6 cani sono stati sottoposti ad un'ulteriore RT-PCR che amplifica l'intera sequenza del gene H. I prodotti di amplificazione sono stati sequenziati. Le sequenze ottenute sono state analizzate e comparate con altre disponibili in GenBank. E' stata effettuata l'analisi filogenetica. L'analisi delle sequenze ha evidenziato un’elevata omologia reciproca (99,7-100%). La comparazione ha rilevato un'identità nucleotidica (99,6-99,8%) con ceppi isolati in cani provenienti dall'Ungheria e con ceppi di cani e carnivori selvatici (>99%) identificati nel 2013 in Italia. L'analisi filogenetica ha identificato questi ceppi come appartenenti al lineage Arctic. All'interno di questo lineage i nostri ceppi formano un cluster separato insieme ad altri ceppi di recente isolamento. Rispetto ai primi ceppi appartenenti al lineage Arctic segnalati in Italia nel 2006, questi ceppi mostrano alcune sostituzioni non sinonime comuni ai ceppi sequenziati successivamente al 2011. Nei ceppi esaminati sono state evidenziate due sostituzioni non sinonime di cui una esclusiva di alcuni dei nostri ceppi ed un'altra costante nei nostri rispetto agli altri ceppi italiani e già presente in cani del nord-est italiano nel 2000. Seppure i ceppi di CDV analizzati appartengano al lineage Arctic già circolante in Italia, presentano patterns aminoacidici differenti rispetto a quelli segnalati fino al 2006. I dati preliminari del presente lavoro, ancora in corso, suggeriscono la necessità di ulteriori studi per meglio comprendere le implicazioni che queste caratteristiche potrebbero avere nell'interazione virus-ospite. CASTRAZIONE DEL FURETTO da Professione Veterinaria n. 36 - novembre 2016 Quando i furetti vengono acquistati dal negozio per animali sono generalmente già sterilizzati e deghiandolati. Quando vengono acquistati da privati nella maggior parte dei casi vengono venduti interi e non deghiandolati. La sterilizzazione precoce dei furetti (<6-8 mesi) predispone all’iperadrenocorticismo, mentre la deghiandolazione non è una procedura necessaria. La castrazione nel furetto può essere fatta sia con tecnica prescrotale come nel cane oppure con la tecnica scrotale come nel gatto. Anche la tecnica è sostanzialmente la stessa tranne che il funicolo spermatico e i vasi vengono legati con una sutura assorbibile 4/0 USP. Con la tecnica scrotale non vengono applicati punti di sutura esattamente come nel gatto. OVARIOISTERECTOMIA NELLA FURETTA Anche le furette femmine non devono essere sterilizzate prima di 6-8 mesi di età. Dopo di che la sterilizzazione è quasi necessaria per evitare di incorrere in una anemia da carenza di estrogeni (da depressione del midollo) causata dal calore persistente che dura da marzo a settembre/ottobre. La tecnica chirurgica è pressoché sovrapponibile a quella della gatta, tranne per il legamento largo molto più infarcito di grasso (che causa una peggiore visualizzazione delle strutture vascolari) PROGETTO SCUOLE "ANIMALI DEL CIELO, DELLA TERRA E DEL MARE" Da email ANMVI 16/11/16 Dopo 5 anni di esperienza didattica nelle scuole di tutta Italia, ANMVI torna in classe con il progetto di esordio, “Animali del cielo, della terra e del mare”. Il progetto, che potrà essere realizzato fino al termine dell'anno scolastico 2016-2017, è finanziato da Arcaplanet. Nel mondo esistono milioni di forme di vita, ognuna delle quali ha caratteristiche uniche e insostituibili. La biodiversità è una ricchezza inestimabile. Obiettivo di questo progetto è farla conoscere e rispettare, attraverso un viaggio nel variegato mondo animale e nelle caratteristiche di alcuni dei suoi curiosi abitanti. Grazie ai suoi contenuti trasversali, il progetto è utilizzabile in modalità interdisciplinare. L’animale riesce a incuriosire e attrarre il bambino, lo affascina e lo cattura. La didattica può sfruttare queste valenze e prenderne spunto per affrontare temi di scienze, letteratura, storia. Il progetto potrà essere svolto da novembre 2016 a giugno 2017, secondo la disponibilità di veterinari, circoli didattici e insegnanti. I Progetti (3 ore di lezione/classe) finanziati saranno in totale 175 e saranno assegnati con criteri geografici e curriculari. Varranno come preferenziali curriculari l’iscrizione al Gruppo di Studio ANMVI di Metodologia Didattica e la partecipazione alle edizioni precedenti dei progetti didattici ANMVI. Chi volesse manifestare il proprio interesse a svolgere il progetto didattico può inviare ENTRO e non oltre IL 26 NOVEMBRE la propria richiesta compilando in ogni sua parte il modulo di manifestazione d’interesse e allegando il proprio curriculum vitae. L’invio dovrà essere effettuato scrivendo alla mail [email protected] e specificando nel testo della mail il proprio nome e cognome, oltre che regione e provincia in cui si desidera attivare il progetto. La mail dovrà avere come oggetto la dicitura “manifestazione interesse-vostro cognome-vostra regione”. 26 NOVEMBRE 2016: termine ultimo per l’invio della manifestazione di interesse 10 DICEMBRE 2016: termine ultimo per l’invio della scheda di adesione della scuola 15 DICEMBRE 2016: termine ultimo per la comunicazione dell’attivazione da parte di ANMVI Scarica la brochure del progetto: http://www.anmvi.it/images/Progetto_zooantropologia_1.pdf Istruzioni per l'adesione al progetto: http://www.anmvi.it/images/Appello_Progetto_Zooantropologia_CieloTerraMare.pdf Modulo di manifestazione di interesse: http://www.anmvi.it/images/Manifestazione_Interesse_Zooantropologia_CieloTerraMare.pdf Per informazioni scrivere a: [email protected] GRANDI ANIMALI VENETO: BLUE TONGUE-SOSPESE LE TARIFFE SUI CERTIFICATI SANITARI da Anmvi Oggi 08/11/2016 Nel corso dell'emergenza Blue Tongue, le attestazioni sanitarie per le movimentazioni saranno gratuite per gli allevatori: rientrano nei LEA. A stabilirlo è una delibera dalla Giunta regionale, adottata il 10 ottobre scorso e ora pubblicata sul Bur: "Le prestazioni relative alle attestazioni sanitarie obbligatorie finalizzate alla movimentazioni degli animali, determinate dall’applicazione degli specifici provvedimenti ministeriali e per il periodo di vigenza delle misure di restrizione, sono da considerarsi fuori dal campo di applicazione del tariffario dei dipartimenti di Prevenzione". La deliberazione precisa che - di regola- la movimentazione di bovini e ovini avviene unicamente con l'autodichiarazione dell'allevatore (Modello 4) e solo in determinate circostanze è necessaria la compilazione della Sezione relativa alle attestazioni sanitarie da parte dell'autorità competente. Ma, nel corso di emergenze sanitarie, unitamente all'autocertificazione dell'allevatore, è obbligatoria la compilazione della sezione E del Modello, relativa alle attestazioni sanitarie da parte dell'autorità sanitaria per tutti gli spostamenti di animali delle specie sensibili. Tali attestazioni sanitarie, nel caso di emergenze di sanità animale, "rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)" si legge in delibera. Conseguentemente, le prestazioni relative alle attestazioni sanitarie obbligatorie finalizzate alla movimentazioni degli animali, determinate dall'applicazione degli specifici provvedimenti ministeriali e per il periodo di vigenza delle misure di restrizione, sono da considerarsi fuori dal campo di applicazione del Tariffario dei Dipartimenti di Prevenzione, approvato da ultimo con D.G.R. n.1251 del 28/09/2015 e non sono, pertanto, assoggettate al pagamento di alcuna tariffa". STUDIO: SEGATURA IN STALLA MIGLIORA LA SALUTE DELLE VACCHE DA LATTE da http://mangimiealimenti.it 09/11/16 Sostituire la paglia con trucioli e segatura potrebbe rendere le stalle più confortevoli e permettere al bestiame di restare in salute. In particolare, potrebbe prevenire i disturbi alle zampe nelle vacche da latte. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista The Veterinary Journal dai ricercatori dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna (Austria), secondo cui il materiale utilizzato per creare un ambiente più “comodo” per le vacche potrebbe essere utilizzato, in seguito, come fertilizzante. Gli studiosi hanno analizzato la frequenza con cui le vacche si ammalano di zoppia e disturbi a zampe e unghie nelle stalle tradizionali e in quelle in cui la paglia è stata sostituita con segatura e trucioli. Al termine dell’indagine, hanno scoperto che un ambiente più confortevole dimezza il rischio che gli animali si ammalino di disturbi alle zampe. Nelle stalle munite di trucioli e segatura, infatti, sia la frequenza che la gravità di questi problemi erano inferiori. La zoppia, invece, colpiva le vacche allo stesso modo in entrambi i tipi di stabilimenti. Secondo gli scienziati, trucioli e segatura sono meglio della paglia perché sono più ariosi e vanno cambiati spesso. Di conseguenza, permettono di ridurre la presenza nell’ambiente di umidità dovuta agli escrementi delle vacche –, che con il tempo ammorbidisce la pelle delle zampe degli animali, favorendo lo sviluppo d’infezioni batteriche. Gli esperti sottolineano, infine, che creare un ambiente più confortevole può essere più faticoso per gli allevatori, ma nel lungo periodo permette di avere un bestiame sano. Inoltre, evidenziano che conservare la segatura, i trucioli e il letame prelevati dalle stalle, permette di ottenere un valido fertilizzante. IPERCHETONEMIA BOVINA POSTPARTUM: EFFETTO DELL’AGGIUNTA DI DESAMETAZONE da VetJournal N. 93 del 24 ottobre 2016 Il trattamento dell’iperchetonemia bovina con il glicole propilenico per via orale si è dimostrato efficace ma il tasso di cura rimane moderato. A lungo si è ipotizzato l’utilizzo di desametazone nel trattamento di questa condizione, benché le evidenze di una sua efficacia siano contraddittorie. Uno studio randomizzato controllato ha valutato l’effetto dell’aggiunta di una singola iniezione intramuscolare di 20 mg di desametazone alla terapia orale con glicole propilenico nel trattamento dell’iperchetonemia [β-idrossibutirrato (BHB) ≥1,2mmol/L]. Tutte le bovine tra 3 e 16 giorni di lattazione di 4 allevamenti da latte dello stato di New York venivano analizzate una volta la settimana per valutare l’iperchetonemia mediante un analizzatore portatile per chetoni. Tutti i soggetti arruolati ricevevano 312g (300mL) di glicole propilenico per via orale una volta al giorno per 4 giorni e una singola iniezione di desametazone oppure un volume equivalente di soluzione fisiologica sterile. Si includevano in totale 509 animali, di cui 254 nel gruppo placebo e 255 nel gruppo desametazone. Il trattamento con desametazone riduceva la probabilità di iperchetonemia durante la seconda settimana dopo il trattamento; tuttavia, durante la prima settimana dopo il trattamento la probabilità di iperchetonemia si riduceva soltanto negli animali che erano stati trattati quamdo la concentrazione ematica di BHB era compresa tra 1,2 e 1,5 mmol/L. Nell’8% di bovine con BHB >3,2mmol/L al momento dell’inclusione, la somministrazione di desametazone aumentava la probabilità di iperchetonemia la settimana successiva. Non si identificavano differenze tra i due gruppi di trattamento nelle probabilità di patologia post-partum o nella produzione lattea. Per le bovine con BHB iniziale di 1,2-1,5 mmol/L il trattamento con desametazone tendeva a ridurre la probabilità di gravidanza alla prima inseminazione. Visti i benefici modici e condizionati del desametazone e la mancata differenza di produzione lattea o incidenza di malattia, gli autori non raccomandano l’utilizzo di questo farmaco per il trattamento dell’iperchetonemia. ZOOTECNIA: 31 MILIONI DI EURO PER SOSTEGNO AL REDDITO DEGLI ALLEVATORI da Il Veterinario d'Italia nr. 187 del 3 novembre 2016 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati stanziati 31 milioni di euro a favore del settore zootecnico, attraverso l'utilizzo di 21 milioni di euro provenienti dall'ultimo intervento europeo per contrastare la crisi del latte e ulteriori 10 milioni di risorse nazionali. Il Ministro Maurizio Martina ha presentato le azioni stabilite intervenendo alla Fiera del Bovino da latte a Cremona. "Prosegue l'impegno del Governo a tutela degli allevatori - ha dichiarato il Ministro Martina - e per il rilancio della zootecnia. Sono state definite con anticipo rispetto alla scadenza di novembre le misure sulle quali l'Italia ha deciso di investire. Interveniamo a favore delle 19mila aziende lattiere di montagna, riconoscendo la loro funzione che va ben al di là della semplice produzione economica. Abbiamo stabilito un aiuto doppio per le imprese delle aree colpite dal sisma che si aggiunge a quanto già fissato col decreto terremoto. Ci sono anche misure per la suinicoltura e per il latte ovino, che completano il quadro di questo intervento. Stiamo affrontando una fase con alcuni segnali positivi, ma che vanno rafforzati dopo un passaggio stretto per le imprese. Nella legge di bilancio stiamo lavorando per la conferma della compensazione Iva sulle carni come lo scorso anno e abbiamo previsto una forte semplificazione dell'accesso al Fondo latte, estendendolo anche al settore suinicolo. Dal primo gennaio, poi, sarà obbligatoria l'indicazione dell'origine della materia prima in etichetta per latte, formaggi e yogurt. Un'occasione importante per un concreto sostegno a tutta la filiera di produzione lattiero casearia nazionale, un tassello strategico per dare una mano soprattutto ai nostri allevatori". ALLEVAMENTO CAVALLI: IN FRANCIA ANALISI ON LINE PER PESO E FORMA FISICA da http://www.agenparl.com 26/10/16 Il IFCE (Istituto Francese di cavalli e l’equitazione) ha messo a disposizione degli allevatori due strumenti online che semplificano la stima del peso e condizione fisica (NEC) di un animale. “Le diverse formule utilizzate sono derivate dal lavoro di ricercatori del IFCE e INRA”, dichiara l’Ifce. Con semplici misure da punti di riferimento anatomici, come ad esempio altezza al garrese e petto circonferenza, il simulatore stima il peso dell’animale in base al sesso, condizione fisiologica e l’attività. Il calcolo NEC utilizza la tecnica sviluppata da INRA. “Sulla base di stime visuali e manuali degli standard anatomici dell’animale, assegna un punteggio. Quest’ultimo viene quindi confrontato con un insieme ottimale consigliata in base al tipo e l’attività del cavallo”. Entrambi gli strumenti sono stati testati dal IFCE sui cavalli e sui pony, e gli utenti sono stati invitati a controllare la corretta comprensione. “L’obiettivo è quello di educare i proprietari e detentori di interesse per conoscere il peso dei loro cavalli e seguire la loro condizione corporea durante i diversi periodi della loro vita, per meglio dar loro da mangiare e prendersi cura di loro, dice il IFCE. In generale, il peso del cavallo è stimata visivamente, spesso in modo casuale, che porta al razionamento di errori e sotto e sovradosaggio di trattamenti medici preventivi e curativi”. Il IFCE avverte che un sottodosaggio o un sovradosaggio può causare resistenze batteriche e parassitarie. “La condizione del corpo è un buon indicatore della qualità del razionamento e l’ingrasso dello stato animale, in cui crede. Regolare i quantitativi giornalieri di cibo distribuito (box) o accessibile (pascolo) per ogni animale ottimizza le sue prestazioni sportive o fisiologico, e gestire il rischio sovrappeso dannoso per la sua salute”. Gli strumenti sono stati presentati presso lo stand del National Stud e nero Equita’Lyon Telaio dal 26 al 30 Ottobre 2016 e saranno disponibili al Parigi Horse Show nel mese di dicembre. OCD DEL PULEDRO: EFFETTO DI DIETA E STABULAZIONE da VetJournal n. 96 del 2 novembre 2016 L’osteocondrosi dissecante (OCD) è una patologia ortopedica dello sviluppo causata da un difetto dell’ossificazione encondrale nelle placche epifisarie e nella cartilagine articolare. Ciò può portare alla formazione di frammenti osteocondrali intrarticolari, fissurazioni o cisti ossee subcondrali nella cartilagine di accrescimento. Lo sviluppo dell’osteocondrosi è influenzato da complesse interazioni di differenti fattori. Tra questi, l’effetto delle condizioni di stabulazione e l’alimentazione del puledro durante i primi mesi di vita sono stati descritti come fattori di rischio dello sviluppo di osteocondrosi. Uno studio ha indagato l’evoluzione delle lesioni OCD in 204 puledri di età da 6 a 18 mesi in relazione al tipo di alimentazione e di stabulazione. Tali fattori e lo status OCD venivano ottenuti rispettivamente mediante un questionario e l’esame radiografico. I puledri venivano suddivisi in 4 gruppi in accordo allo status OCD iniziale e all’evoluzione della condizione. Si riscontrava che l’alimentazione dei puledri con concentrato era associata a una maggiore probabilità di sviluppo di lesioni OCD, mentre i puledri con lesioni OCD al primo esame (6 mesi) e che non ricevevano concentrato (paddock oppure solo fieno o crusca) avevano una maggiore probabilità di guarigione delle lesioni OCD esistenti. Lo studio supporta la teoria che fattori gestionali quali l’alimentazione e la stabulazione possano influenzare l’evoluzione dell’osteocondrosi, concludono gli autori. DOPO 10 ANNI LA BULGARIA TORNA A ESPORTARE SUINI VIVI VERSO L’EUROPA Da SIVeMP OnLine n. 189 del 7 novembre 2016 L’agenzia bulgara per la sicurezza alimentare ha comunicato che la Bulgaria può ripristinare l’export di suini vivi verso il mercato europeo. Termina così il divieto istituito 10 anni fa dalla Commissione europea, a seguito della rilevazione del virus della peste suina. Il risultato è stato possibile grazie a uno scrupoloso lavoro delle autorità veterinarie bulgare sugli allevamenti, che si è svolto dal 2009 al 2015. Questo ha permesso di monitorare la malattia e ha portato all’introduzione di nuove norme di sicurezza costantemente aggiornate sulla salute dei suini. IL PAREGGIO TERAPEUTICO CAUSA STRESS E DOLORE SIGNIFICATIVI NELLE BOVINE CON ZOPPIA ACUTA da www.vetjournal.it 18/11/16 Uno studio ha analizzato gli effetti a breve termine sulla risposta di stress endocrina, metabolica e comportamentale del pareggio terapeutico nelle bovine con zoppia acuta (n=21) affette da lesioni del piede non in stadio avanzato, confrontandoli con quelli del pareggio di routine effettuato in bovine di controllo non affette da zoppia (n=21). I controlli venivano incrociati con i casi per ordine di parto e stadio di lattazione. Le bovine affette da zoppia con ulcere soleari caratteristiche o malattia della linea bianca venivano assegnate a caso a due gruppi di trattamento che ricevevano, 15 minuti prima dell'intervento, ketoprofene (n=11; 3mg/kg IM) o un placebo (n=10; volume equivalente di soluzione fisiologica IM). Tutte le bovine venivano sottoposte a pareggio funzionale in decubito laterale su un tavolo chirurgico e si trattavano in maniera convenzionale le lesioni dei piedi delle bovine affette da zoppia. Si analizzavano i campioni ematici prelevati 15 minuti prima, al termine e 24 ore dopo il pareggio per la determinazione della concentrazione di cortisolo, acidi grassi, lattato e glucosio; inoltre, si analizzavano i campioni fecali prelevati prima e 24 ore dopo il trattamento per la determinazione dei metaboliti del cortisolo. Si registravano le risposte di stress comportamentali durante il pareggio funzionale e terapeutico. La concentrazione ematica di cortisolo, acidi grassi e glucosio e la concentrazione fecale di metaboliti del cortisolo dopo il trattamento erano superiori nelle bovine affette da zoppia rispetto a quelle non affette. Durante il trattamento, si registravano più movimenti degli arti nelle bovine con zoppia rispetto a quelle non affette. La somministrazione preventiva di ketoprofene non aveva effetti evidenti sulla risposta di stress al pareggio terapeutico. Il trattamento delle lesioni del piede causava una risposta di stress e di dolore significativa nelle bovine con zoppia acuta del piede, dimostrando la necessità di un adeguato protocollo di trattamento del dolore per tale tipo di intervento, concludono gli autori. In ogni edizione delle News troverete un articolo in Inglese, una buona occasione per informarsi ripassando un pò la lingua SYSTEMATIC EARLY OBSTETRICAL ASSISTANCE AT CALVING: I. EFFECTS ON DAIRY CALF STILLBIRTH, VIGOR, AND PASSIVE IMMUNITY TRANSFER Da www.ncbi.nlm.nih.gov 02/11/16 A critical time for dairy cattle is the perinatal period. Good calving management is critical to reduce periparturient losses and ensure the health of the offspring. Generally, it has been recommended that cows be allowed to calve unassisted when possible, but very few studies have been published that support or refute this general guideline. To investigate the effect of early assistance, a clinical trial enrolled 257 Holstein cows that were observed through the second stage of calving and assigned randomly to 1 of 2 calving interventions: not assisted (NA) or early assistance (EA) during the second stage of parturition. Early assistance was given 15 min after the first sight of both front hooves of the calf and done using only human force. After calving, the animals were classified into 4 actual calving intervention groups: too quick to be assisted (TQ), NA, EA, and late assistance (LA; for cows in the NA group that did not calve unassisted within the 1 h maximum time frame allowed). Giving early assistance to cows during calving as a routine management practice (assigned intervention) did not negatively influence calves' stillbirth risk, vigor at birth, or transfer of passive immunity. Calves in the LA intervention group had significantly greater odds of stillbirth than calves in the NA and EA groups, respectively. Calves in the LA group also had significantly worse vigor at birth than calves in the TQ, NA, or EA groups. Early assistance given at calving to cows that did not present signs of calving difficulties did not adversely affect calves' likelihood of being stillborn, vigor at birth, or transfer of passive immunity. Ente Nazionale Previdenza Assistenza Veterinari IL CONTRIBUTO INTEGRATIVO È ANCORA DEDUCIBILE? da Professione Veterinaria n. 34 - ottobre 2016 Il contributo integrativo, versato dal professionista alla Cassa di riferimento, non è un costo deducibile. E non lo è perché è a carico del cliente. La Cassazione (sentenza pubblicata il 14/10/16) ha accolto il ricorso del Fisco e dato torto tanto al professionista che alla Ctr Liguria che si era espressa a suo favore. Il professionista sosteneva la deducibilità dei contributi integrativi dovuti alla sua cassa di previdenza, ma trascurava la circostanza che gli stessi contributi venivano applicati ai suoi stessi clienti. Il decreto legislativo 103/96 in materia di tutela previdenziale obbligatoria dei soggetti che svolgono la libera professione, «stabilisce al comma 3 dell’articolo 8 che il contributo integrativo a carico di coloro che si avvalgono delle attività professionali degli iscritti è fissato nella misura del 2% del fatturato lordo ed è riscosso direttamente dall’iscritto medesimo all’atto del pagamento previa evidenziazione del relativo importo sulla fattura». Il principio è analogo a quello già emanato in occasione di una sentenza riguardante la cassa di commercialisti. Anche in quella occasione, la Cassazione faceva notare che l’integrativo «non costituisce un costo deducibile, trattandosi di onere che non grava sul contribuente professionista ma è posto dalla legge a carico del cliente dello stesso». Pertanto, è pacifico che il relativo costo non costituisce una spesa deducibile. LA MASSIMA Il contributo integrativo non costituisce un costo deducibile per il professionista che esegue la prestazione, trattandosi di onere che non grava sul contribuente ma è posto dalla legge a carico del cliente dello stesso. (Sentenza 20784, sezione Tributaria del 14-10-2016 - D.lgs. 10.02.1996, n. 103, art. 2). QUESTA SENTENZA RIGUARDA ANCHE L’ENPAV? Nel 2006 l’Enpav che aveva richiesto un parere all’Agenzia delle Entrate in merito alla deducibilità del contributo integrativo minimo e l’Agenzia, in data 4 maggio 2006, aveva trasmesso una nota che si riassume brevemente nelle sue linee essenziali: 1. PER I VETERINARI ISCRITTI OBBLIGATORIAMENTE ALL’ENPAV il contributo integrativo è deducibile per la parte che rimane a loro carico. E’ necessario distinguere: a) veterinari che non sono titolari di partita IVA e non hanno, pertanto, un volume d’affari ai fini IVA (neolaureati e veterinari, iscritti in data anteriore al 27 aprile 1991, che esercitano in via esclusiva attività di lavoro dipendente). Il contributo integrativo minimo è totalmente a carico del contribuente, ”non operando il meccanismo di ripetitività del contributo in capo al richiedente la prestazione”. In tale ipotesi potrà essere dedotto l’intero contributo integrativo minimo versato dall’iscritto. b) veterinari titolari di partita IVA che realizzano un volume d’affari ai fini IVA. In questo caso se il veterinario ha realizzato un volume d’affari tale da poter esercitare totalmente il diritto di rivalsa, il contributo integrativo non è deducibile. Se, invece, il volume d’affari dichiarato è di importo ridotto e, pertanto, il contributo integrativo minimo obbligatorio è superiore al contributo integrativo che il professionista può addebitare al cliente, la differenza che rimane a carico dell’iscritto potrà essere dedotta dal reddito complessivo. 2. PER I VETERINARI ISCRITTI FACOLTATIVAMENTE ALL’ENTE, ossia i veterinari iscritti per la prima volta agli Albi professionali successivamente al 27 aprile 1991 e che esercitano esclusivamente attività di lavoro dipendente, il contributo integrativo “non può considerarsi deducibile dal reddito complessivo in quanto versato facoltativamente ad una forma pensionistica diversa da quella obbligatoria di appartenenza”. Alla luce della sentenza della Cassazione del 14/10/16 (riportata sopra), ho chiesto delucidazioni all’ENPAV, che così risponde: “Confermiamo la validità della nota dell’Agenzia delle Entrate del 2006, ossia che il contributo integrativo non è deducibile dal reddito IRPEF nel caso in cui si sia esercitato il diritto di rivalsa. Come precisiamo da anni nell’attestazione degli oneri deducibili, il contributo in questione è deducibile per la parte che rimane a carico del Veterinario. In altri termini il veterinario dipendente che non emette fattura e quindi non riscuote il contributo da parte del cliente ma deve comunque pagare un contributo integrativo minimo pari, per il 2016, ad € 469,50, può dedurre totalmente tale somma. L’unica condizione richiesta è l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Enpav. Considerando che l’iscrizione è obbligatoria anche per i dipendenti che esercitano, seppur occasionalmente, una collaborazione attinente la professione veterinaria (senza partita IVA), presumiamo che il numero degli iscritti facoltativi all’Enpav sia piuttosto limitato. Nel caso di esercizio della libera professione, invece, la deducibilità non è possibile o potrebbe essere possibile solo parzialmente nel caso di un fatturato inferiore a certi limiti.” SCADENZE MODELLI 1 E 2 Si ricorda nuovamente che il 30 novembre scade il termine per la presentazione del Modello 1 (ed eventualmente del Modello 2) relativi al 2016. Tutte le informazioni e i dettagli sono disponibili nell’area riservata del sito www.enpav.it L'ENPAV SUPERA IL CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI da www.enpav.it La gestione economica dell’Enpav ha registrato un trend positivo nell’ultimo triennio che gli è valso la promozione in Corte dei Conti (Delibera n. 107/2016: Determinazione e Relazione sul risultato del controllo sulla gestione finanziaria dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari per l’esercizio 2014). Il patrimonio netto è salito dai 365 milioni del 2012 (con un utile netto di 36 milioni) ai 449 ,6 del 2014 (44,4 l’utile netto). La relazione di controllo della Corte dei Conti evidenzia anche che la gestione finanziaria nel 2014 si è chiusa con aumento dei ricavi di circa 6,9 milioni di euro (+6,65 %), da attribuire in gran parte, come per i precedenti anni, all’aumento del gettito contributivo di circa 3,4 milioni di euro (+3,75 per cento) derivante a sua volta dall’incremento del numero degli iscritti (+484 unità), nonché dall’aumento subito da alcune contribuzioni e dall'adeguamento perequativo. «Gli interessi e i proventi generati dal patrimonio mobiliare dell’Ente sono aumentati - continua la Corte dei conti grazie, soprattutto, alle plusvalenze generate dalla vendita di alcuni titoli detenuti in portafoglio». Anche i costi, tuttavia, sono ugualmente cresciuti del 3,99%. In particolare, risultano in aumento le prestazioni previdenziali e assistenziali (+6,81%) e le somme accantonate per ammortamenti e sui fondi di riserva (+4,79 per cento). In complesso, secondo la magistratura contabile, il tasso di rendimento nel 2014 del patrimonio dell'Enpav è stato del 2,33% lordo e dell’1,59% al netto di oneri, imposte e tasse. L’indice di copertura, quale rapporto tra le entrate contributive e le prestazioni istituzionali, si è attestato al 2,57% mentre è cresciuto leggermente il rapporto tra iscritti e pensionati (4,46%, nel 2013 è stato del 4,39). ALIMENTI NORME SPECIFICHE PER I CONTROLLI UFFICIALI NELLE CARNI Da Professione Veterinaria N. 36 - novembre 2016 I controlli ufficiali riguardanti i prodotti di origine animale destinati al consumo umano, comprendono la verifica della conformità, a seconda dei casi, alle prescrizioni del regolamento (CE) n. 852/2004, al regolamento (CE) n. 853/2004, al regolamento (CE) n. 1069/2009 e al regolamento (CE) n. 1099/2009. I controlli ufficiali effettuati in relazione alla produzione delle carni comprendono: a) l’ispezione ante mortem (verifica, prima della macellazione, delle prescrizioni in materia di salute dell’uomo e degli animali e di benessere degli animali, compreso, se del caso, l’esame clinico di singoli animali, e la verifica delle informazioni sulla catena alimentare di cui alla sezione III dell’allegato II del regolamento (CE) n. 853/2004) effettuata presso il macello da parte di un veterinario ufficiale che nella preselezione degli animali può essere assistito da assistenti specializzati ufficiali formati a tale scopo; in deroga, per quanto concerne pollame e lagomorfi, l’ispezione ante mortem effettuata da un veterinario ufficiale, sotto la supervisione del veterinario ufficiale o, se sussistono garanzie sufficienti, sotto la responsabilità del veterinario ufficiale; b) l’ispezione post mortem effettuata da un veterinario ufficiale*, sotto la supervisione del veterinario ufficiale o, se sussistono garanzie sufficienti, sotto la responsabilità del veterinario ufficiale; c) gli altri controlli ufficiali presso macelli, laboratori di sezionamento e stabilimenti per la lavorazione della selvaggina effettuati da un veterinario ufficiale, sotto la supervisione del veterinario ufficiale o, se sussistono garanzie sufficienti, sotto la responsabilità del veterinario ufficiale. Il veterinario ufficiale rimane responsabile delle decisioni prese in seguito ai controlli ufficiali anche se assegna l’esecuzione di un compito all’assistente specializzato ufficiale**. La Commissione adotta atti delegati recanti norme specifiche per l’esecuzione dei controlli ufficiali riguardanti i criteri e condizioni per determinare quando, in deroga, in taluni macelli l’ispezione ante mortem può essere effettuata sotto la supervisione o sotto la responsabilità di un veterinario ufficiale, a condizione che le deroghe non pregiudichino il raggiungimento degli obiettivi del regolamento. Il regolamento definisce la dicitura «sotto la responsabilità del veterinario ufficiale» come segue: il veterinario ufficiale assegna l’esecuzione di un compito a un assistente specializzato ufficiale; «sotto la supervisione del veterinario ufficiale» designa invece un compito è svolto da un assistente specializzato ufficiale sotto la responsabilità del veterinario ufficiale e, in aggiunta, il veterinario ufficiale è presente nei locali per il tempo necessario a eseguire tale compito. PROGETTI PILOTA Per mettere a punto nuovi metodi e tecniche di controllo ufficiale sulla produzione di carni, il Consiglio riconosce alle autorità competenti la facoltà di attuare progetti pilota nazionali, di durata e portata limitate, senza venir meno alle verifiche sul rispetto di tutte le disposizioni fondamentali applicabili alla produzione di carni, incluso il requisito che le carni siano sicure e idonee al consumo umano. Per garantire che la Commissione e gli Stati membri abbiano la possibilità di valutare l’impatto di tali misure nazionali ed esprimano la propria opinione prima della loro adozione, e intraprendano dunque le azioni più appropriate, tali misure dovrebbero essere notificate alla Commissione. *Veterinario Ufficiale: viene definito dal regolamento come «un veterinario designato dalle autorità competenti quale membro del personale o con altro inquadramento e adeguatamente qualificato a svolgere controlli ufficiali e altre attività ufficiali in conformità al regolamento e segnatamente alla normativa riguardante le altre attività ufficiali. Ogni designazione di un veterinario ufficiale avviene in forma scritta e definisce i controlli ufficiali e le altre attività ufficiali e compiti correlati per cui la designazione è stata effettuata. Le prescrizioni applicabili al personale delle autorità competenti, inclusa la prescrizione relativa all’assenza di conflitti di interessi, si applicano a tutti i veterinari ufficiali. ** Assistente specializzato ufficiale: è un rappresentante delle autorità competenti formato in conformità alle prescrizioni definite ai sensi dell’articolo 15 e impiegato per eseguire determinati compiti riguardanti i controlli ufficiali o determinati compiti riguardanti altre attività ufficiali. PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE DELLE MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI 2016-2018 da www.salute.gov.it La Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione ha redatto per il biennio 2016-2018 il Piano nazionale di controllo ufficiale delle micotossine negli alimenti. Il documento ha l’obiettivo di fornire indicazioni alle Autorità regionali e delle Province autonome sul controllo ufficiale del contaminante “micotossine” nei prodotti alimentari. Ha inoltre lo scopo di programmare e coordinare le attività volte, sia alla verifica della conformità alla normativa, sia alla valutazione dell’esposizione del consumatore. Il piano è focalizzato sull’attività di campionamento destinata alle fasi di produzione/trasformazione/distribuzione di specifici prodotti alimentari. www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2541_allegato.pdf IL LATTE DI DROMEDARIO da Georgofili Newsletter 2 novembre 2016 Il dromedario è in declino numerico nei Paesi ove rappresenta soprattutto un essenziale mezzo di trasporto: Iran, Turchia o alcuni paesi dell’Africa mediterranea. L’incremento è invece sensibile nei paesi ove l’animale è utilizzato per la produzione di carne e latte ed allevato quasi esclusivamente dai pastori nomadi ai quali la «nave del deserto» fornisce l’assistenza di cui hanno bisogno nelle condizioni delle zone aride e rende disponibili gli alimenti essenziali (latte e carne), oltre a pelle e pelo per calzature ed indumenti. Per molti arabi, somali, etiopi ormai inurbati da tempo, pur avendo perso la funzione di componente fondamentale della dieta, il latte di dromedario (e di battriano) è rimasto la bevanda più ricercata, tanto che, nelle città, il prezzo di vendita è elevato e ciononostante la domanda supera largamente l’offerta. Il consumo di questo latte presso i popoli islamici, oltre che dalle tradizioni di gusto, è sostenuto da motivi religiosi e dalla convinzione di forza e virilità da esso trasmesse, confortata oggi dalla scoperta, in esso, di nuclei endorfinici in quantità interessanti e dalla credenza che mantenga a lungo la giovinezza in colui che lo consuma; a ciò si attribuisce la difficoltà di stabilire l’età del pastore dalle sue caratteristiche fisiche. Interessanti sono anche le segnalazioni sulle virtù afrodisiache e sulle proprietà terapeutiche attribuitegli con benefici, di volta in volta, sullo sviluppo dei giovani e contro la tubercolosi, l’anemia, l’asma, le disfunzioni epatiche e renali, nonché contro ogni tipo di disfunzione interna e di malattia infettìva. Oggi il latte dei cammelli è prescritto per i diabetici non come cura ma perché consente di ridurre le dosi di insulina da prescrivere. Viene ricordato che ha anche proprietà microbicide e immuno-stimulatorie perché contiene proteine immunoattive come lisozima, lattoperossidasi e lattoferrina. Può anche essere consumato dai pazienti con intolleranza al lattosio. La produzione del latte non è mai razionalmente organizzata ma viene ottenuta negli allevamenti nomadi secondo gli schemi tradizionali che prevedono intervalli di mungitura non costanti regolati anche sulla poppata del cammellino e sull’andamento stagionale. Spesso la mungitura viene eseguita in dipendenza dei fabbisogni per il consumo, tanto che può essere saltata per giorni o ripetuta fino a sei volte nella giornata. La mungitura a mano segue la tecnica tramandata da secoli ed è spesso accompagnata da rituali religiosi. Non vi sono informazioni precise sulle quantità di latte prodotte perché in queste condizioni non vi possono essere controlli funzionali più o meno regolari. La media generale è però vicina o di poco superiore ai 5 litri giornalieri. La qualità del latte di cammello varia notevolmente in relazione al tipo genetico animale, all’età, allo stadio di lattazione ma anche, soprattutto, alla disponibilità quantitativa e qualitativa degli alimenti e dell’acqua di abbeverata. Nella larga media ha una composizione chimica vicina a quella del latte capra ma si confronta bene anche con il latte umano; si discosta invece dal latte bovino ottenuto nelle stesse condizioni alimentari per i maggiori contenuti di grasso e proteina ed i più bassi valori di glucosio. Il grasso è presente in globuli molto piccoli (1,2-4,2 micron) ed legato alle proteine, tanto che è molto difficile la sua separazione per zangolatura. A confronto con il latte bovino ed ovino, il grasso del latte di cammello contiene meno acidi grassi a catena corta ma più acidi grassi polinsaturi. essenziali per la nutrizione umana. Anche le proteine sarebbero più digeribilì; esperienze condotte in URSS avrebbero evidenziato una più agevole idrolisi della caseina di cammello rispetto a quella bovina. Inoltre. molti aminoacidi essenziali (metionina, leucina, arginina e fenilalanina) sono più abbondanti che nel latte bovino. Tra i minerali è molto abbondante il fosforo (0,13-0,14%) contro lo 0,10-0,11% dei bovini, buono il rame (5 p.p.m.), mentre è scarso il calcio (0,04% circa contro lo 0,12- 0,13 dei bovini). Interessante è il contenuto vitaminico, particolarmente vit. C, che rende questo latte molto utile per l’alimentazione umana soprattutto nelle regioni nelle quali è difficile procurarsi verdure o frutta fresche. Il latte del dromedario non viene mai bollito, né subisce manipolazioni di sorta. Viene usato principalmente come latte fresco, il solo consumato dal pastore che preferisce il latte della sua mandria considerandolo, a torto o a ragione, migliore di quello del vicino. VARIE TERREMOTO: LE SCOSSE CHE NON FINISCONO MAI LA FNOVI PROSEGUE LA RACCOLTA DI SOMME IN FAVORE DEI TERREMOTATI da www.fnovi.it A scorrere la lista dei terremoti redatta in tempo reale dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è da non crederci. Ogni 3-4 minuti una scossa e l'epicentro è sempre lì, tra Marche, Umbria e Lazio. Un calvario per gli abitanti dell'Italia centrale che dal terremoto del 24 agosto in poi vivono uno sciame sismico che sembra non finire mai. La situazione è estremamente difficile e la Federazione Nazionale ricorda ai medici veterinari che è ancora ancora possibile effettuare versamenti sul conto corrente con la seguente intestazione e causale: ‘FNOVI – Emergenza veterinaria terremoto Centro Italia’ (IBAN: IT67G0569603226000041000X07). In occasione dei lavori del Consiglio Nazionale dall’11 al 13 novembre p.v., FNOVI ha dato la parola ai Presidenti degli Ordini territoriali direttamente coinvolti e con il loro contributo deciderà le iniziative ed i progetti a cui destinare i fondi raccolti. COMUNICATO ONAOSI: NUOVA EMERGENZA TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA da email ONAOSI 31/10/16 Nuova emergenza terremoto nel Centro Italia - La Fondazione ONAOSI subito operativa per dare sostegno ai propri Assistiti e Contribuenti. Mediante l’operato del Servizio Sociale si è proceduto a contattare direttamente le famiglie interessate per portare conforto e verificare quali sono le loro prime necessità. Successivamente sono state prese in considerazione le azioni da intraprendere per garantire interventi assistenziali aggiuntivi per gli assistiti e le loro famiglie colpite dal tragico evento. La Fondazione è pronta ad attivare misure di sostegno, oltre che per gli assistiti, anche per i Sanitari Contribuenti che risiedono nelle zone terremotate. Per informazioni: [email protected] Servizio Sociale: 075/ 58 692 66-67-68; Area Servizi: 075/58 692 30. RETE VETERINARIA Aperto su Facebook il gruppo pubblico ‘Terremoto Rete Veterinaria’. I Medici Veterinari dei territori interessati dalla nuova ondata sismica e tutti coloro che possono prestare aiuti possono unirsi alla rete di contatto. L’obiettivo è di raccogliere e scambiare informazioni utili al ripristino delle attività professionali. CENSIMENTO ALVEARI: DAL 2017 LA BDA SARÀ FONTE UFFICIALE da nota 0023687 DGSAF del 14/10/2016 I Servizi veterinari proseguano 'la proficua attività' in corso, focalizzando d'ora in poi l’attenzione "sulla verifica dei dati" presenti in BDA. Entro il 31 dicembre 2016 gli apicoltori, direttamente o tramite loro delegati, dovranno aggiornare nella sezione apistica della Banca Dati Nazionale la consistenza degli apiari, intesa come numero di alveari, e la loro ubicazione. Dal 2017 la BDA è fonte ufficiale- La registrazione dei censimenti relativi al 2016 è "un momento fondamentale" per la Direzione Generale della Sanità Animale, che in una nota ricorda che dal prossimo anno la Banca Dati Apistica nazionale "rappresenterà la fonte ufficiale per la programmazione dei controlli e per altre attività come, ad esempio, la comunicazione alle istituzioni comunitarie del patrimonio apistico presente sul territorio nazionale. L'evoluzione della Banca dati e l'importanza delle procedure di registrazione si inseriscono nelle più ampie previsioni comunitarie e nazionali rispettivamente disposte dal Regolamento Delegato (UE) 2015/1366 e dal decreto del Ministero delle Politiche Agricole riguardante il programma nazionale triennale a favore del settore dell’apicoltura. Sanzioni e validazione- La Legge 28 luglio 2016, n. 154 (cosiddetto Collegato Agricolo) prevede l’applicazione di sanzioni nei casi di omessa denuncia di detenzione di alveari nonché di comunicazione di variazione alla Banca Dati Apistica nazionale. A questo proposito, la Direzione Generale ha ritenuto essenziale apportare una modifica nelle attuali procedure di gestione della BDA relativamente al meccanismo della “validazione”. NUOVA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ASSOCIATO AL VIRUS ZIKA da Settimanale della Veterinaria Preventiva nr. 31/06.11.16 È stato pubblicato il nono aggiornamento del risk assessment relativo al rischio associato all’infezione da virus Zika (Zikv) e al focolaio in corso in numerosi Paesi. Dal documento emerge che la trasmissione sembra essere in una fase di remissione nei Paesi del Centro America e dei Caraibi. Tuttavia, il focolaio è in corso Messico e in alcuni Paesi del sud degli Stati Uniti dove sono presenti e attivi i vettori competenti. Inoltre, sono stati segnalati casi in alcuni Paesi asiatici. Il documento, pubblicato il 28 ottobre dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), fornisce raccomandazioni aggiornate per i viaggiatori diretti, o di ritorno, da Paesi in cui la trasmissione è attiva e per i cittadini Ue residenti in zone con riscontrata trasmissione locale. Inoltre, presenta informazioni aggiornate sull’associazione tra l’infezione da virus Zika e le malformazioni congenite del sistema nervoso centrale e sull’associazione tra il virus e la sindrome di Guillan-Barrè. Infine, il risk assessment valuta il rischio di trasmissione locale, tramite vettore, in Europa durante la stagione autunnale 2016 e propone agli Stati membri Ue/Eea una serie di misure di sorveglianza e controllo da mettere in atto. Il documento completo: http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/rapid-risk-assessment-zika-october-2016.pdf PREMIO GUADAGNINI - SIPAS 2017 da comunicazione SIPAS La SIPAS (Società Italiana di Patologia ed Allevamento dei Suini), per onorare la memoria del Dott. Pierfilippo Guadagnini, istituisce anche per l’anno 2017, un premio di 2.500,00 € da assegnare ad un giovane laureato che con la sua attività abbia portato un valido contributo, sul piano scientifico e applicativo, al progresso in suinicoltura. Tutti i dettagli e il Modulo di adesione (da inoltrare entro 31/01/17) sul sito www.sipas.org Per info: 0521/290191; email: [email protected] IL DILEMMA DEI VETERINARI: LA GESTIONE DEI CLIENTI DISAGIATI da VetJournal N.102-16 novembre 2016 Uno studio danese ha valutato la frequenza con cui i medici veterinari per animali d’affezione si trovavano nell’evenienza di gestire clienti con limitazioni economiche e il modo in cui fattori diversi correlati all’animale, al cliente e al veterinario influenzassero la decisione di fornire un trattamento a tali clienti. Si invitavano a partecipare a un sondaggio online 300 veterinari per animali d’ affezione. Partecipavano 195 veterinari, con un tasso di risposta del 65%. I risultati mostravano che i veterinari per piccoli animali danesi incontravano clienti con limitazioni economiche regolarmente: il 33,8% di essi 3-4 volte al mese, il 24,6% 5-10 volte al mese e il 19,5% 1-2 volte al mese. Soltanto il 9% circa dei veterinari affermava di possedere una politica scritta per la gestione dei clienti disagiati. La decisione di fornire un trattamento si basava sulla gravità e il tipo di condizione patologica dell’animale, sulle cure mediche necessarie e sulle emozioni espresse dal cliente. La propensità al trattamento era significativamente maggiore nelle veterinarie e nelle situazioni che coinvolgevano animali nascituri. Si concludeva complessivamente che i veterinari per piccoli animali spesso forniscono trattamenti a clienti che non sono in grado di pagare notevolmente oltre a quanto legalmente richiesto. Questa può essere considerata un’importante difficoltà economica e psicologica per il veterinario pratico, concludono gli autori. N.B.: L’Ordine declina ogni responsabilità sulla precisione delle informazioni contenute in questo servizio di rassegna stampa, messo a disposizione dei propri iscritti. Inoltre si evidenzia che le notizie che compongono le News sono per ovvi motivi sintetiche; per approfondimenti si rimanda alle fonti degli articoli. Mantova, 19 novembre 2016 Prot.: 605/16