jovanotti, anzi no - profumo di lugano

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jovanotti, anzi no - profumo di lugano
moda cinema spettacolo
FREE PRESS MAGAZINE
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Agosto 2016 - N.75
12
LA STELLA
DELLA JUVENTUS CLUB,
ANTONELLO CUCCUREDDU
LA STORIA DEL CALCIO
ITALIANO
24
ADOTTARE, CHE FATICA.
LE ESPERIENZE E I SUGGERIMENTI
30
SLIDE 75 - NETWORK MAGAZINE - AGOSTO 2016 - WWW.SLIDEFREEPRESS.COM - COPIA OMAGGIO
MISS CHIRURGIA
ESTETICA
DALLA MENTE
DI ELIO PARI,
ALLA SESTA
EDIZIONE
JOVANOTTI, ANZI NO:
LORENZO
CHERUBINI
SCOPERTO DA CLAUDIO CECCHETTO,
SEMPRE SULLA CRESTA DELL’ONDA
UN PROFUMO DUE ESSENZE..
NASCE IL NUOVO BRAND
AMORE PER UN TENERO MESSAGGIO
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INTERNATIONAL BEAUTY
CONTEST & TALENT SHOW
Selezioniamo
la
MISS
che rappresenterà
l’Italia alla finale
mondiale di
“MISS EUROPE WORLD”
Finale Italiana 4 giorni a Settembre
Finale Mondiale a Beirut a Febbraio
La vincitrice otterrà un contratto
per un anno, come modella
del MTVougue Agency
della
website Italia
principessadeuropa.it
w
website World
m
misseuropeworld.com
Sponsor
Agosto
2016
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Editoriale
Jovanotti
Antonello Cuccureddu
Mete ambite
Adozioni in Italia
Miss chirurgia estetica
Futuri sposi
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Fendi: 90 anni di successi
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EDITORIALE
STEFANO PIA
Direttore Editoriale
"
AGOSTO, AGOSTO, ITALIA
MIA NON TI CONOSCO".
Già proprio così, sembra una
rima divertente ma è in realtà quello
che spesso capita. La ricerca spasmodica di un viaggio lontano da casa,
come se più ci si allontanasse dall'Italia e più sembrasse vacanza. In realtà
molte delle più belle località di villeggiatura, fosse per il mare o la montagna, si trovano nel "Belpaese". E allora perchè non iniziare a scoprire quello
che abbiamo "in casa", una sorta di
campanilismo vacanziero, che gioverebbe senza dubbio a tutti noi. Daremmo una mano nel nostro piccolo a
far ripartire la macchina del turismo,
che è sempre stata la forza motrice
ed ha contribuito negli anni del boom
economico al rilancio del nostro Paese.
Giusto per dare qualche numero, nel
2016 le spiagge italiane d'eccellenza
saranno sempre di più. Cresce il numero delle località balneari premiate.
Le bandiere BLU che sventoleranno
quest'anno sulle spiagge italiane sono
ben 293, in crescita rispetto a quelle
del 2015. A confermare che il mare
italiano non ha nulla da invidiare alle
spiagge di Formentera o Ibiza. Ma anche la montagna recita la sua parte da
Co-protagonista, tantissime iniziative
si succedono sui monti, da suggestivi
concerti jazz nelle piazze delle località
più cool dell'arco alpino, fino a mostre e mercatini che ci catapultano in
una dimensione incantata e surreale.
Auspico quindi che queste meritate e
desiderate vacanze siano uno spunto
per riscoprire le nostre bellezze, coniugando diventimento e relax rigorosamente "Made in Italy."
NADIA BENGALA
Direttore Responsabile
S
iamo nel pieno della nostra estate. Ecco agosto, quasi scontato,
la vacanza per eccellenza, anche
se ormai siamo diventati più saggi, e
sappiamo organizzarci diverse vacanze durante il resto dell'anno, senza
lasciare mai veramente vuota la città,
che anche ad agosto ci offre divertimento e svago con molteplici interessanti eventi e spettacoli.
In questo momento ho la fortuna di
essere in relax con amici e familiari in
una bella località di mare e collina.
Luogo ideale per fare sport e movimento per poi dedicarmi a piacevoli
letture all'ombra di bellissimi ulivi secolari e alla vista di grandi e colorati
oleandri, angoli di beauganville e fiori
di altro genere. Immersa nel verde, al
fresco e il mare laggiù che diventa uno
scorcio di meraviglia... vi lascio immaginare il tramonto!
Ho ripreso la lettura di un romanzo
che avevo iniziato senza molta attenzione, racconta di varie storie di sesso,
amore, business, vizi e intrighi per diventare poi un giallo con omicidi e suspence... insomma una lettura che mi
assorbe e mi distrae totalmente dalla
quotidianità.....
Non è questo che si fa in vacanza?
Amici a parte tutto, qualsiasi cosa facciate, state bene.
Buon agosto a tutti.
5
LORENZO COSTANTINO CHERUBINI
JOVANOTTI,
DA TRENT'ANNI SULLA
CRESTA DELL'ONDA
DA DJ A CANTANTE, CELEBRE GRAZIE A
"RE MIDA"CLAUDIO CECCHETTO
di Fabio Buffa - Slide
S
ono trent’anni cche
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grande corsa di uno dei più grandi cantanti degli ultimi decenni
dal 1986, periodo in cui, ancora
nelle vesti di “semplice” Dj (allora si chiamavano, per esteso,
disc jockey), inizia a far ballare
schiere di giovani nel mitico Piper di Roma. A dire il vero Lorenzo, non ancora Jovanotti, era da
almeno cinque anni che metteva
dischi sul piatto tra discoteche
ed eemittenti
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che è della classe 1966, già nel
1980 (quindi a soli 14 anni) si
cimentava in una radio locale di
Cortona, dimostrando di avere la
stoffa per spiccare il volo.
E’ stato Claudio Cecchetto a
scoprirlo portandolo nel 1987
in quella Radio Dj che allora era
una vibrante fucina di talenti. Ma
Jovanotti forse era il migliore,
colui in grado di creare mode e
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pensieri tra i giovani, con un carisma mosso esclusivamente dalla
sua furba semplicità.
Nel 1988 arriva il suo primo lavoro in qualità di cantante con
il singolo “E’ qui la festa?”, che
darà il via al primo LP, “Jovanotti for President”. Un album che
contiene la canzone simbolo
del fenomeno Jovanotti di allora,
“Gimme five” rendendolo popolarissimo tra giovani e non.
Lorenzo Cherubini ha un bel
groove, cioè ha la capacità di
creare grande empatia tra il
ritmo delle sue canzoni e il
pubblico: anche perché i testi inizialmente dicono ben
poco. Ciò che conta è il ritmo,
il ripetere in stile rap le stesse
frasi (“è qui la festa?”, “Gimme Five”) fino all’ossessione.
Jovanotti stile anni ’80 riesce a
spaccare in due una generazione
di ragazzi e ragazze già sufficientemente polarizzati tra impegno
politico ed edonismo reaganiano. Jovanotti si infila in mezzo
a questi due poli fregandosene
delle peculiarità di entrambi;
vuole diventare un artista trasversale. Ma il Jovanotti di allora
divide: c’era chi lo considerava
una sorta di genio uscito dalla
lampada e chi correva in negozio
a comprare le magliette con il disegno del dito medio alzato e la
scritta “Jovanotti fuck off”.
Sono gli anni in cui conduce
“Dee Jay Television” e “1,2,3
Jovanotti”: la prima durava già
dal 1983, prima su Canale 5,
poi su Italia 1, la seconda veniva
trasmessa al sabato pomeriggio
(1988-89) dalla discoteca Rolling
Stone di Milano. Si capiva che
quel ragazzo, dal volto bianchiccio e slavato, non era quel “fusto vuoto” che molti dicevano.
Sembrava che lo facesse apposta
7
a fare il disimpegnato, il modaiolo, nei termini che usava e negli
atteggiamenti, quasi come se ci
godesse a far arrabbiare il popolo
dell’impegno sociale e della musica di protesta.
Dopo la partecipazione a Sanremo del 1989 (con la canzone
“Vasco”) e alcune apparizioni
alla trasmissione di Pippo Baudo “Fantastico”, pareva che Jovanotti fosse destinato a sparire
dall’orizzonte musicale, come
una delle tante meteore canore.
Ma non fu così: è il 1991 ed esce
“Una tribù che balla”, album che
fa emergere una vena più riflessiva e densa di significati. Nel 1992
arriva “Cuore”, il singolo in memoria di Giovanni Falcone.
Jovanotti, da
stralunato simbolo del disimpegno giovanile, si trasforma
in cantate in
grado di far arrivare in modo
semplice e schietto i messaggi più
struggenti e ricchi di significato a
giovani che non solo apprezzano
la metamorfosi, ma addirittura
credono che sia la musica il vero
motore del cambiamento sociale.
Molti di coloro che alla fine degli
anni ottanta, con la puzza sotto
il naso, consideravano Cherubini
il simbolo di una gioventù legata alle mode e all’appiattimento
culturale, improvvisamente rivalutano Jovanotti, soprattutto
quando nel 1994 esce “Penso
Positivo”, un vero e proprio inno
alla fratellanza, a prescindere da
razza, opinioni e religioni. Jovanotti con questa canzone crede,
“che a questo mondo esista solo
una grande chiesa, che va da Che
Guevara e arriva a Madre Teresa,
passando da Malcom X attraverso Gandhi e San Patrignano, arriva ad un prete di periferia che
va avanti nonostante il Vaticano”. Quel “nonostante” rappresenta la grande spaccatura col
passato, trasformando Jovanotti
da carismatico cantante estroverso e stravagante ad ideatore di
nuove filosofie, non solo musicali.
Nel 1995 con “L’Ombelico del
mondo” propone una visione
della vita in cui le regole vengono sistematicamente soppiantate
dalle eccezioni. Jovanotti vuole
rimarcare il concetto secondo
cui la normalità è un’entità astratta e
vuota, sottolineando l’unicità dell’essere
umano.
Con “L’Albe9
JOVANOTTI
ro”, nel 1997, mette insieme musica popolare, tradizionale folk ed
etnica. E’ un Jovanotti alla ricerca
di alchimie sonore per creare uno
stile fatto di nuove sonorità e affascinati “contaminazioni”. E’ il
periodo in cui si impegna per gli
Zapatisti messicani del Chapas,
in cui vince il Festivalbar e che
incide con Piero Pelù e Ligabue
il brano pacifista “Il mio nome è
mai più” contro la guerra nella ex
Jugoslavia.
Si impegna contro il debito che
strangola i paesi del terzo mondo, proponendo la canzone
“Cancella il debito”.
Nel 2010 con il brano “Baciami
Ancora” vince il David di Donatello come migliore colonna
sonora: il film a cui si riferiva
quel brano è quello di Gabriele Muccino che da il titolo alla
canzone stessa. Un anno dopo
“Il più grande spettacolo dopo
il Big Bang” conquista l’Italia e
non solo, diventando un vero e
proprio inno all’amore, inteso in
tutte le declinazioni possibili.
“Safari, “Ora” e “Lorenzo 2015
CC”, sono gli ultimi tre lavori di
un artista che rimane straordinario, dalla popolarità indelebile.
Capace di passare dagli inni al
disimpegno e al divertimento fine
a stesso di inizio carriera, ad
un’emancipazione musicale e
culturale straordinaria, senza
mai perdere di vista il ritmo,
l’empatia musicale con il pubblico e quell’umiltà che è forse
la vera forza trainante di questo nostro artista. La sua straordinaria visione dell’Amore
contamina tante sue canzoni:
un Amore in cui è la complicità
a fare da motore. In cui noia e
fragilità del rapporto non vengono mai negate, ma servono
a trovare le vie d’uscita per
scappare dalla crisi e rilanciare la storia, d’Amore.
11
LA STELLA
DELLA JUVENTUS CLUB,
INTERVISTATO DA SLIDE
ANTONELLO
CUCCUREDDU
LA STORIA DEL CALCIO ITALIANO
di Alessandra Mura - Slide Sassari
Il calcio come scuola di vita, i suoi
progetti ad Alghero dove vive insieme alla sua famiglia
I lettori di Slide saranno felici di
leggere questa intervista realizzata con Antonello Cuccureddu, non
solo perché si racconta uno dei più
grandi calciatori del calcio italiano,
ma soprattutto per l’insegnamento di vita che il Mister trasmette
ai ragazzi che oggi affrontano il
mondo del calcio
Iniziamo dall’inizio. Brutto da dire,
ma di grande significato. L’inizio si
chiama Pino Cuccureddu, il papà
di Antonello, grande allenatore
che trasmise non solo il talento ma
anche la passione per il calcio ai
suoi figli.
Quando ha iniziato Antonello
a giocare a calcio?
Ero alto forse meno del tavolino,
12
ma maneggiavo la palla da quando
gattonavo. Mio padre allenava, ha
lavorato sempre con i ragazzi, con
i giovani e io giocavo con lui tutti i
giorni. Non solo mi ha incoraggiato,
ma la verità è che in quegli anni non
c’era nient’altro. La nostra scuola di
vita era la strada e il pallone. Si giocava dappertutto, nel campo, per
strada, in spiaggia, eravamo noi e il
pallone. Oggi non è più cosi.
E com’è oggi?
I ragazzi vogliono tutto, subito, ne
non hanno strutture, se non hanno
la tecnologia, non giocano. Non
dico che non ci siano le società,
ma non ci sono motivazioni, serietà di creare e andare avanti, non
ci sono obbiettivi di crescita, non
ci sono esempi. E’ vero che i soldi
fanno tutto o quasi ma il talento
non arriva con il denaro, la motivazione non arriva con i soldi.
E come dovrebbe essere invece?
Ci vogliono le persone giuste, ci
vogliono le capacità e una grande
serietà. Fare calcio, non basta la
fortuna, ci vogliono requisiti, fortuna, capacità, bisogna arrivare
ma riuscire a mantenere la testa
sulle spalle. Io ho fatto un ascesa incredibile, sono stato bravo a
mantenere ciò che ho desiderato
dall’inizio. Lo dicevo sempre a mio
padre: “Io arriverò in serie A”. Lo
dicevo da quando avevo 6 anni e
ho portato avanti i miei sogni
con enormi sacrifici.
Sei stato tenace.
Desideravo avere quella
maglia, desideravo dimostrare quanto valevo.
Questo è il motore di
tutto. Sono partito dal
Fertilia nel ’67, l’anno dopo passai alla
Torres. Un ragazzo di
Alghero arrivato dal
nulla che passa dal
Fertilia alla Torres
che in quegli anni era
in serie C, ha fatto un
enorme risultato. Ma
non mi bastava. A volte i sogni si realizzano
no? Per me è stato così.
Passai al Brescia dopo una
sola stagione con la Torres,
che quell’anno era retrocessa in
13
serie B. Su 34 partite ne avevo fatte 25. Da Sassari arrivare al Brescia
in pochi mesi, se solo lo racconto
non ci credo. Mi dovevo far trovare preparato, e lo ero. Ero pronto a
tutto, ho colto l’attimo, ho studiato,
mi sono allenato tanto, sapevo che
dovevo salire sul treno in corsa.
Dovevo diventare un professionista
serio. Arrivavo dalla strada, dovevo
dimostrare che lo ero, un professionista. Così è stato. I sacrifici fatti
oggi nemmeno se li sognano. Viaggiavo, ero stanco morto alla sera
ma la mattina ripartivo con la carica
a mille. Non andavo più la sera con
gli amici in giro, mi ritiravo dopo gli
allenamenti. Dovevo pensare solo
al mio sogno.
Dal Brescia alla Juve, ci racconti questo passaggio?
Non riesco nemmeno a raccontarlo. Ma potete immaginare. In due
anni sono passato dal Fertilia alla
Juve. Io ci giocavo alle figurine
con quei campioni lì, con i campioni con i quali dopo due anni mi
sono trovato a condividere il campo. Avevo vent’anni, mi sentivo
baciato da Dio. Una cosa straordinaria, nemmeno ci credevo.
Cosa è successo?
Dopo che il Brescia era tornato in
serie A, io non fui convocato nella prima partita di campionato,
nemmeno in panchina. Mi hanno
lasciato in tribuna. E non capivo,
ho accettato la scelta del mister
e ho seguito i miei compagni dalla
tribuna. La seconda partita di campionato la stessa cosa. In tribuna.
Non capivo davvero. Nemmeno
in panchina, la cosa mi sembrava
impossibile. La terza domenica la
stessa cosa, mi ritrovai in tribuna.
Ero talmente arrabbiato dentro,
nonostante avessi sempre tenuto
un atteggiamento dignitoso, che
alla fine dissi al Mister: “Ma perché mi sta lasciando in tribuna?
E lui cosa ti rispose?
Il Mister mi rispose: “Perché tu
non sei ne in campo ne in panchina
ne in riserva, tu devi andare a giocare con la Juventus”. Per la prima
volta ho sentito le gambe tremare.
Ero stato trasferito alla Juve e non
potevo giocare nemmeno una partita altrimenti non sarebbe stato
valido il passaggio. Da quel momento la mia vita cambiò. Con la
Juve ho giocato 12 anni.
14
Ti ricordi l’esordio?
Eccome. Io ho esordito giocando
contro la mia terra , in Sardegna,
contro il Cagliari a Cagliari con la
maglia numero 10 e ho pure segnato. Mi ricordo persino il paginone di
apertura dell’Unione Sarda, il quotidiano sardo, con un titolo tutto
per me: “Malu fizzu” (figlio cattivo).
Come andò quell’anno?
Quell’anno il Cagliari vinse il campionato e la Juve arrivò seconda.
Sono stati 12 anni meravigliosi, io
piacevo a tutti, la nostra era una
grande squadra. Eravamo professionisti, non c’erano figli e figliastri, si lavorava tanto , ma sono
stato sempre trattato con i guanti.
Dopo la Juve sono arrivato alla
Fiorentina. Dall’80 in poi tornarono
gli stranieri, avevano riaperto le
frontiere. Arrivò Platinì, quei campioni li. Alla Fiorentina arrivavano
soprattutto gli argentini, erano
tutti dei grandi campioni. A Firenze
chiusi con la Serie A nel 1984, a
causa di vari infortuni.
Tu ti facesti male in quell’anno.
Durante il passaggio alla Fiorentina
mi infortunai dopo uno scontro con
ANTONELLO CUCCUREDDU
il portiere. Rimasi fermo sette mesi.
Poi quando stai fermo una stagione
e rimani ingessato dal bacino alla
caviglia è dura ricominciare.
Cuccureddu allenatore. Da
protagonista dentro al campo
a regista di grandi campioni.
Tra gli anni 1980 e 1990 guidai le
giovanili della Juventus vincendo,
nella stagione 1993-1994, il Campionato Primavera e il Torneo di
Viareggio. Sono contento di aver
contribuito a formare quello che
ancora oggi è un grande campione,
Alessandro Del Piero. Nel 1998 abbiamo conquistato l’ottava posizione con l’Acireale, in Serie C1. E
dopo una fugace esperienza alla
guida della Ternana nel 19981999, in serie B, passo ad allenare
il Crotone, sempre in C1.
Con il Crotone fu un enorme
successo.
Abbiamo vinto il campionato ed
ero stato osannato dai dirigenti, dalla squadra, dai giocatori e
dalla gente. Mi ricordo ancora le
emozioni di quell’anno. Nel 2004
andai all’Avellino, me ne andai a
4 partite dalla fine, avevo litigato
con il direttore sportivo. Ma oggi
raccontarlo non ha importanza, l’unica cosa che contava era che l’Avellino salì in serie B. L’anno dopo
tornai nella mia terra alla Torres.
Quell’anno facemmo i play off.
Poi nel 2007 andasti al Grosseto giusto?
Esatto, dove vincemmo il campionato. Prima di arrivare a Grosseto, rimasi fermo due mesi. E mi
chiamò il presidente del Grosseto,
che conoscevo bene. Il Grossetto
era quanrt’ultima, la allenava Allegri che era stato esonerato. Beh,
la mia più grande soddisfazione è
che abbiamo vinto il campionato.
Io ho sempre fatto il massimo sia
da giocatore che da allenatore. Ho
un difetto, non ho mai accettato i
compromessi, ho sempre agito per
come sentivo, sia d’istinto che di
testa. Ho le mie regole, se non le
rispetti non riusciamo ad andare
d’accordo. Sono stato sempre così,
anche un po’ rigido in campo ma
sapevo che dovevo dare l’esempio,
Ho una storia dietro, dovevo far
capire che per arrivare bisognava
sudare. Alla dirigenza spesso ero
un po’ scomodo ma sapevo che era
l’unico modo per vincere. E così è
sempre stato.
Oggi Cuccureddu ha altri sogni nel cassetto?
Sempre, i sogni non mi abbandonano mai. Intanto voglio realizzare
un centro sportivo nella mia città,
ad Alghero, spero di riuscirci. E poi
non mancherò mai di ricordare che
i sogni si realizzano solo se oltre
al talento, si possiede la forza interiore fortissima, quella che ti fa
fare cose oltre le tue capacità fisiche, oltre le cose che tu stesso
pensi. Oggi posso dire con fierezza
che la gente mi ricorda per questo
e che chi mi ferma per strada lo fa
perché ha davanti un uomo normale che ha dimostrato di diventare
una stella del calcio con la tenacia
e la forza che appartiene ai sardi e
ai vincenti, nella testa e nel cuore.
15
VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE
VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE
LE METE PIÙ
AMBITE DELLA
SARDEGNA
di Alessandra Mura - Slide
Q
uando si parla di Sardegna chi ci vive e chi la vive da turista, si
rende conto di cosa lega i sardi alla loro terra. Dai profumi di lentisco ginestra e di mirto, alle trasparenze del mare incontaminato,
dalle tradizioni secolari in costume, ai vecchi mestieri legati alla terra e al
mare. Sardegna è un valore, un marchio, un simbolo, un appartenenza, un
orgoglio. La Sardegna non è solo calette e barca a vela. Le zone interne,
fresche e riservate, offrono un turismo fatto di profumi e sapori, legati
a percorsi naturalistici di una bellezza straordinaria. Se non fosse per la
penalizzazione insulare creata dallo stesso governo che poco o nulla ha
fatto per migliorare i trasporti da e per l’isola, oggi la Sardegna godrebbe
di una economia florida legata al
comparto turistico. Intanto diamo
una notizia in riferimento alla raccolta delle acque nelle coste sarde
che arriva da Legambiente. Non si
tratta di una classifica assoluta circa le aree balneari italiane, piuttosto di una selezione accurata tra le
realtà dove la qualità dell’ambiente e la gestione del territorio sono
ai massimi livelli. La Sardegna,
quest’anno, è riuscita ad aggiudicarsi ben 5 vele, mentre la Puglia,
seconda in classifica si è fermata
a 4 Vele. Le spiagge più belle, in
Sardegna, sono: Chia, a Domus
de Maria, Posada (Nuoro), Bosa(Oristano), Baunei (Ogliastra)
e per finire Santa Teresa di Gallura (Olbia-Tempio). I parametri
che vengono tenuti in
considera-
17
il turista in un’altra realtà. Tonara,
Atzara, Mammoiada, Orgosolo,
dove la tradizione vive su ogni
cosa, dai muri decorati con i famosi
murales, ai percorsi trekking nella
natura più selvaggia. Turismo sportivo, turismo fotografico, turismo
enogastronomico. Sono queste le
alternative alla spiaggia che oggi
zione per l’assegnazione delle vele
sono diversi: si va dalla qualità delle
acque di balneazione passando per
l’efficacia della raccolta differenziata dei rifiuti arrivando all’efficienza
dei servizi. Leggendo i dati pubblicati per il mese di giugno nel portale “Casevacanza” si nota che la
Sardegna è una delle mete più
ambite e ricercate per le passare le
proprie ferie. Al primo posto della
classifica interna dell’Isola troviamo infatti San Teodoro, al secondo
posto Villasimius, al terzo Stintino,
al quarto Santa Teresa di Gallura.
A seguire Alghero, Carloforte e La
Maddalena (al decimo posto). Nel
mese di luglio, comunque, non ci
sono grossi cambiamenti. Le principali mete vengono confermate
e alla lista si aggiungono Budoni,
Costa Rei, Cannigione e Palau, che
si piazza al terzo posto. Sul capitolo
prezzi, rispetto al 2015, non è cambiato molto, considerata la generale
stabilità, anche a livello nazionale.
Per ciò che riguarda i costi che devono affrontare i viaggiatori che non
vogliono attendere agosto per partire, a giugno si va dai 53 euro a notte
richiesti a Valledoria, in provincia di
Sassari per arrivare a 109 euro necessari per alloggiare a Stintino.
Trip Advisor, dove le recensioni dei
turisti rivelano l’indice di gradimento di una località, ha stilato un
altro interessante reportage. Con
ben cinque litorali sui 10 premiati
a livello nazionale, la Sardegna si
conferma la regione italiana con il
maggior numero di spiagge premiate a livello nazionale, riuscendo anche a conquistare una posizione di rilievo a livello europeo
con la spiaggia di Cala Mariolu a
Baunei, Ogliastra, sesta in Europa
e seconda in Italia. Le altre spiagge sarde premiate nella classifica
italiana sono La Pelosa a Stintino, Sassari (3°), Cala Goloritze a
Baunei, Ogliastra (4°), Spiaggia di
Tuerredda a Teulada, Cagliari (6°)
e Lu Impostu a San Teodoro, Olbia
Tempio (7°).
Ma come abbiamo detto, la Sardegna non è solo mare. Anche
d’estate, soprattutto in estate ci
sono paesini meravigliosi incastonati nel paesaggio che proiettano
catturano l’attenzione di chi conosce già il mare e ha bisogno di assaporare la vera Sardegna. I borghi
sono un’alternativa alla spiaggia,
anche se quelli più belli e frequentati si affacciano sul mare. Basti
pensare a Castelsardo e Bosa,
che hanno presentato quest’anno
la notte romantica. Mongolfiera,
lanterne, versi e musica nel castello
che domina il borgo e tradizione
che si respira ovunque, dai piatti
tipici ai sentieri antichi.
Torniamo a Trip Advisor. Dal portale arriva una classifica dei 10 posti
più graditi in Sardegna, che hanno
conquistato occhi gola e gambe
dei visitatori. Iniziamo dal podio.
In prima posizione troviamo Cala
Mariolu, a Baunei. Cala Mariolu si trova circa un miglio a nord
del Monumento Naturale di Cala
Goloritzé, ed è una delle spiagge più suggestive della Costa di
Baunei. L’appellativo di Mariolu
19
deriva da “mariolo“, ladro in
ponzese, che i pescatori oltremare diedero alla Foca Monaca.
Quest’ultima, infatti, era solita depredare il pescato dalle reti e dai
nascondigli scelti dai pescatori.
Proprio ad un miglio verso nord
da Cala Mariolu, vi è la Grotta
del Fico, uno degli ultimi rifugi del
mammifero, una grotta tra le più
suggestive dell’isola. Al secondo
posto il parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena. Mare
trasparente, profumi di erbe aromatiche, tanto sole e un bel vento.
La quasi totalità dell’estensione del
Parco Nazionale dell’Arcipelago di
La Maddalena è un sito di interesse comunitario ed è caratterizzato
dalla presenza di oltre 700 entità
vegetali, che rappresentano un terzo della flora sarda e con più di 50
specie endemiche che rappresentano il 25% di quella complessiva
della Sardegna e numerose altre
specie rare e di interesse fitogeografico, nonché numerosi habitat
di importanza comunitaria . Le
insenature cristalline e le spiaggette nascoste dagli anfratti rocciosi
sono meta preferita dei visitatori
che si avventurano sia via terra
che per mare. Al terzo posto Cala
Goloritzè, sempre a Baunei. La
spiaggia, una delle più suggestive
della Sardegna, nata da una frana
nel 1962 è famosa per il pinnacolo alto 143 metri che sovrasta la
cala, noto anche ai climbers per le
sue vie d’arrampicata sportiva. Per
arrivare alla spiaggia via mare, la
via più comoda e meno impegnativa, sono disponibili dei servizi di
trasporto e noleggio imbarcazioni
dai vicini porti di Arbatax, Santa
Maria Navarrese (comune di Baunei). L’approdo nella cala è vietato.
In quarta posizione troviamo la
ormai famosissima Pelosa a Stintino. La principale attrattiva turistica
del comune di Stintino è proprio
la spiaggia della Pelosa, collocata
nell’estremo lembo nord-occidentale della Sardegna, ed affacciata
sul golfo dell’Asinara e sull’omonima isola. E’ contraddistinta da
una sabbia bianca finissima e dal
mare azzurro-turchese dal fondale
molto basso. Nei mesi estivi di Luglio e Agosto trovare un posto per
piazzare l’ombrellone è praticamente impossibile a meno che non
si vada all’alba. In quinta posizione
21
VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE
troviamo Capo Testa a Sata Teresa
Gallura. Capo Testa (in gallurese e corso Capu Testa) è
una piccola penisola, in realtà
un’isola, poi artificialmente collegata alla terraferma, situata
nel nord della Sardegna, a pochi chilometri da Santa Teresa di
Gallura. Si affaccia sulle Bocche
di Bonifacio ed è collegata alla
terraferma da uno stretto istmo,
lungo il quale si estendono due
spiagge. Il promontorio è costituito dalle tipiche rocce granitiche
galluresi erose dal vento ed ha un
perimetro di circa dieci chilometri.
Scendiamo ancora nella classifica
e troviamo in sesta posizione Porto
Giunco a Villasimius. La spiaggia di
Porto Giunco ha un fondo di sabbia bianca e sottile. Le sue acque
sono di un tenue azzurro e questo
ha attratto numerosi pubblicitari,
che l’hanno resa scenario ineguagliabile dei propri spot. Nella zona
si trova lo stagno di Notteri, luogo
scelto dai fenicotteri rosa quale
habitat. In settima posizione Capo
Caccia ad Alghero. Le falesie e le
insenature rocciose creano un panorama mozzafiato contraddistinto
dal promontorio che di profilo assomiglia alla sagoma di un gigante
addormentato. Nei mari di Capo
Caccia troviamo il corallo rosso e
una fauna ittica straordinaria. Le
grotte del Nettuno ad Alghero sono
una delle principali attrattive naturali della costa. In ottava posizione
Is Aruttas a Cabras. La spiaggia si
estende per varie centinaia di metri. Composta da piccoli granelli di
quarzo tondeggianti, con sfumature
di colori che si alternano tra il rosa,
il verde chiaro e il bianco. Come le
altre spiagge del Sinis-Montiferru, è
uno dei luoghi più frequentati dagli
appassionati di surf. In penultima
posizione Calabrandinchi a San Teodoro. Conosciuta anche come piccola Tahiti per le acque cristalline e la
spiaggia di finissima sabbia bianca.
Alle sue spalle una pineta e ser che alle famiglie con bambini.
L’isola di Tavolara che si staglia
colo naturale come pochi. L’ul
top se la aggiudica Le dune di
Piscinas, ad Arbus. Situata in
una zona isolata e di grande
gia di Piscinas è circondata per
qualche chilometro da dune
late dal maestrale, il cui colore
da cespugli di sparto pungente,
dalla carota spinosa, dal giglio
di mare e da ginepri e vecchi
olivastri che diventano dei pic si possono vedere i cervi che
si spingono sino al mare e nel
mese di giugno. A noi di Slide
non ci resta che dirvi.. Buone
vacanze sperando di essere
23
QUANTA FATICA PER ESSERE GENITORI
ADOZIONI IN ITALIA.
SEMBRA FACILE!
MA...
TRAFILE, BUROCRAZIA, SPESE PER RIUSCIRE
A FARE LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO
di Alessandra Mura - Slide
24
ADOZIONI IN ITALIA
Q
uando una donna diventa
mamma la sua vita cambia.
Aumentano le gioie, le emozioni, l’amore, ma anche i pensieri,
le responsabilità e le preoccupazioni.
E oltre ad essere mamme si è anche
compagne, mogli, lavoratrici, casalinghe, infermiere, autiste, cantastorie,
regine del multitasking. La maternità
assume mille significati e sfumature
differenti, emozioni che non si sono
mai provate prima. Sai di essere
mamma quando pensi prima a tuo
figlio poi a te. Diventi mamma quando tu sparisci e la priorità diventa
qualcun altro, perché il frutto del tuo
amore viene prima di ogni altra cosa.
Però ci sono coppie che non
possono avere figli e che li
desiderano più di ogni altra
cosa. Quanto è difficile oggi
essere mamma? Quanta burocrazia c’è dietro un’adozione? A
chi bisogna rivolgersi per cercare di
adottare un bambino? Le adozioni
sono nazionali o internazionali.
Cosa cambia? Cerchiamo di fare
il punto della situazione. Sembra
che in italia ci siano tanti di quei
passaggi da far venire i brividi e
spesso anche far cambiare idea a
chi si appresta a voler fare questo
passo. La legge italiana prevede infatti che le coppie che lo desiderano presentino la domanda di adozione, valida per tre anni, non solo
presso il tribunale per i minorenni
della propria regione di residenza
ma anche presso altre regioni purché abbiamo determinati requisiti. Innanzitutto essere sposati da
almeno tre anni o dimostrare che
la propria unione, tra matrimonio
e convivenza, ha raggiunto tale
durata;la differenza di età tra i
genitori adottivi e il figlio non può
essere inferiore ai 18 anni e superiore ai 45 anni per un coniuge e ai
55 per l’altro. Ci sono poi una serie di domande, documenti e carte
che certificano le buone condizioni
psico-fisiche dei coniugi e le loro
disponibilità economiche. Come se
non bastasse, può succedere, spiega una mamma che ha raccontato
la sua esperienza, di “dover rifare
tutte le pratiche da capo anche
perché in tribunale dopo un paio di
anni cambiano i giudici e la cosa
più assurda è che sia richiesto anche il consenso dei propri genitori,
ossia dei futuri nonni dei figli adottati”. La domanda è formulata
su moduli normalmente forniti
dalle cancellerie adozioni dei
Tribunali per i Minorenni e va
presentata in carta semplice.
Ecco un elenco dei documenti
necessari:
• stato di famiglia;
• certificato di nascita dei richiedenti;
• dichiarazione di assenso all’adozione da parte dei genitori dei
coniugi o in caso di decesso, il
certificato di morte;
• certificato del medico di base
che attesti la buona salute di
entrambi i coniugi;
• modello 101 o 740 o busta
paga;
• certificato del Casellario giudiziale dei richiedenti;
• dichiarazione che attesti lo stato
di non separazione dei coniugi;
• alcuni esami clinici (per attestare la buona salute complessiva
dei futuri genitori) ;
• certificazione di Sana costituzione psicofisica accertata da
struttura pubblica, da cui risulti
l’esclusione di affezioni TBC, veneree, cardiovascolari ed HIV.
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Una verifica dei documenti è indispensabile dato che vi possono
essere delle variazioni e va fatta
presso la cancelleria adozioni dei
tribunali per i minorenni presso cui
si intende presentare la domanda. La domanda di adozione
nazionale ha una validità di
tre anni ed è rinnovabile alla
sua scadenza. A questo punto il
Tribunale dispone la verifica preventiva dei presupposti ed esegue
gli accertamenti ritenuti necessari
al fine di accertare e dichiarare l’idoneità della coppia che ha proposto la dichiarazione di disponibilità.
Una volta superato il passaggio
della documentazione, il Tribunale
per i Minorenni incarica i servizi
sociali del compito di conoscere
la coppia e di valutarne le potenzialità genitoriali raccogliendo
informazioni sull’ambiente familiare, le motivazioni della domanda,
nonché la situazione personale e
sociale dei coniugi. I servizi sociali
devono valutare le risorse, i limiti,
le convinzioni, le attitudini degli
aspiranti genitori, il desiderio di
entrambi all’adozione, la loro situazione socio-economica.
Sono requisiti indispensabili
per garantire al futuro figlio,
tutto il benessere di cui ha
bisogno. In questa fase è anche
compito dei servizi sociali informare in modo corretto e completo
gli aspiranti genitori adottivi sulle
possibili criticità che l’adozione
può comportare. La legge sull’adozione prevede che le indagini siano
completate entro 120 giorni (in realtà possono essere prorogate una
volta) dall’invio della documentazione relativa alla coppia da parte
del Tribunale per i Minorenni che
ha disposto l’accertamento dell’idoneità. Al termine del periodo di
accertamento, i servizi devono redigere una relazione conclusiva che
sarà
inviata al Tribunale per i Minorenni di competenza. Durante l’indagine i Servizi, riscontrando dei
problemi non insolubili, possono
chiedere alla coppia di sospendere l’indagine per un breve periodo
e riprenderla dopo alcuni mesi di
riflessione.
Il Tribunale per i Minorenni
esamina la relazione inviata
dall’ente locale e convoca la
coppia per uno o più colloqui.
L’esito dei colloqui darà modo al
Tribunale di stabilire l’idoneità
della coppia all’adozione, oppure
dispone ulteriori approfondimenti
rinviando nuovamente i coniugi
ai servizi. Come potete leggere da
queste poche righe non è per niente semplice concretizzare questo
sogno. Anche se sotto certi aspetti, il tempo è un valido aiuto per
capire se proseguire verso la meta
oppure lasciar perdere. I figli non
sono un gioco, anzi, ti cambiano
la vita e per questo motivo è giu-
sto riflettere molto attentamente
sul grande passo. Condividiamo
con voi l’esperienza di una
mamma che si firma Anna, che
è riuscita ad adottare un neonato di appena pochi giorni.
“Abbiamo superato i tre anni canonici della validità della nostra
pratica dell’adozione nazionale e
quindi abbiamo dovuto rinnovare la
nostra richiesta. Dopo sei mesi dal
rinnovo il Tribunale dei Minori ci ha
chiamato. Siamo andati all’incontro positivi com’è nel nostro stile.
Avrei accettato qualsiasi bambino, anche con piccoli problemi
di salute, forte della presenza di
mio marito che è medico. La giudice è stata molto gentile con noi
a diversità della coppia assistente
sociale e psicologa dell’ASL di cui
ho un ricordo non propriamente
felice. Ci ha parlato di una bimba
nata prematura, di soli pochi giorni. “Ci faremo sentire” – questa
frase ha smorzato un po’ il nostro
entusiasmo all’incrociare altre
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due-tre coppie nella sala d’attesa,
trepidanti come noi. “Ce ne faremo una ragione” – ci siamo detti e
siamo partiti, destinazione Milano,
a trovare un nostro caro amico approfittando della giornata di ferie.
Non ancora sul treno, dopo appena
quaranta minuti, una telefonata dal
Tribunale ci avvisa che siamo stati
scelti per quella bimba e che dovevamo presentarci dopo dieci giorni.
E’ impossibile descrivere lo stato
d’animo del momento. Con i lacrimoni agli occhi e un’energia esplosiva che invadeva le nostre anime
abbiamo consumato due ricariche
per avvisare amici e parenti. Ma le
emozioni non erano ancora finite:
appena arrivati a Milano una nuova telefonata ci comunicava che i
tempi erano stati anticipati e che la
bimba potevamo averla già il giorno
successivo. A questo non ero proprio preparata. Una mamma di solito ha nove mesi per organizzare l’evento, io neanche ventiquattrore!
Trafelata, ho attivato una mia amica diventata mamma qualche anno
prima. Al mio ritorno a casa c’era
tutto pronto, dalla culla al vestiario e suppellettili vari come se un
Angelo fosse passato di lì e avesse
esaudito ogni mio desiderio. E’ inutile dire che con questa mia amica
ho un rapporto speciale che si è
saldato da questa sua dimostrazione di affetto in un momento tanto
importante della mia vita.
Il giorno dopo, siamo arrivati emozionatissimi ai Servizi Sociali, camminando dietro ad una carrozzina
ancora vuota. Abbiamo aspettato
pochi minuti in una stanza piena di
disegni colorati. Ed ecco, si apre la
porta e arriva lei, piccolina piccolina in un vestitino rosso e bianco
con scarpine da bebè abbinate. Era
bellissima. La signora che la stava
cullando me l’ha data in braccio e
…. sono diventata mamma! Mia
figlia era di una tranquillità serafica, mio marito ed io un
po’ meno. La guardavamo
con occhi languidi incantati.
una seconda adozione nazionale.
Sono passati cinque anni e non
ci hanno ancora chiamati. Ormai
ci siamo messi l’animo in pace e
ci godiamo la nostra piccola meraviglia.
Per chi, come noi, desidera una
famiglia numerosa e si ritrova con
una sola figlia il pensiero di non
averne altri rattrista un po’. Ma
riconosciamo anche di essere stati molto fortunati perché tutto ciò
che ci è successo ha dell’incredibile: ogni evento si è compiuto per
condurci a lei. Alle coppie in attesa
mi sento di dire di non demordere,
di circondarsi e frequentare altre
coppie adottive. La vicinanza di chi
ci è già passato è stata per noi un
grande sostegno.”
Ora ha otto anni. E’ cresciuta e ha mantenuto i
suoi lineamenti delicati.
Da tempo ci chiede un
fratellino così abbiamo
fatto tutto il percorso per
29
Bianca Bejan è
Estetica 2014
Miss Chirurgia
LOCATION: Grand Hotel Bluedream,
Monselice (PD) - 21/08/2014
Foto di Giancarlo Tonti
© 2014 Elio Pari Consulenze
C
ome cambia l’immagine della donna nel mondo e nei
secoli!!. Il XXI secolo inizia
con una radicale globalizzazione.
L’esempio, l’emulazione, la voglia
di essere perfette, quando la competizione è fortissima e quando le
einsicurezze aumentano, ecco che
arriva la rivoluzione dell’immagine. Nel momento di grande crisi
economica, uno dei pochi settori
in continua crescita è quello dell’estetica e della chirurgia estetica.
Come dire: ci sono donne e uomini
che preferiscono rimanere senza
mangiare ma spendere i pochi
30
risparmi in ritocchini, botulino,
collagene e tutto ciò che soddisfa
la loro ricerca di perfezione. Una
mania, una fissazione prima, e
oggi una routine, un vanto. Oggi
la bellezza si può ricercare anche
grazie alla chirurgia. E quindi per
la veloce legge del consumismo i
MISS CHIRURGIA ESTETICA
IL CONCORSO DI BELLEZZA
PIÙ COOL DEL MONDO
MISS CHIRURGIA
ESTETICA
OSPITI E PROFESSIONISTI
STI SSCEGLIERANNO
LA MISS DEL 2016 A VILLA
ILLA
A CONDULMER
di Alessandra Mura - Slide
Un momento dell'incoronazione di Miss Chirurgia estetica 2014
difetti non avranno più alcuna ragion d’essere, per cui selfie a gogo
e autocelebrazioni estetiche.
Anche la chirurgia estetica stessa
ha subito dei profondi cambiamenti: sempre meno invasiva e in
costante spinta evolutiva e miglio-
rativa, la medicina estetica oggi offre la possibilità di invecchiare nel
miglior modo possibile garantendo
interventi rigenerativi molto dolci,
dove il medico può intervenire per
rallentare l’invecchiamento. La
medicina estetica non deve stravolgere o traumatizzare, ma deve
offrire al fenomeno fisiologico un
ritmo diverso proprio perché l’invecchiamento non si può fermare.
Perché è sempre più difficile tenere distinto il mondo della bellezza
e quello della chirurgia: spesso le
signore che ricorrono al bisturi faticano ad ammettere il piccolo ritoc31
#inlaghirsi
//v. Incontenibile desiderio di amare acceso dalla
contemplazione del tramonto sul Lago di Lugano.
Soggiornare al Meliá Campione significa
provare nuove e travolgenti sensazioni,
una miscela di emozioni che non si può
esprimere a parole.
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MISS CHIRURGIA ESTETICA
Bianca Bejan, Miss Chirurgia Estetica 2014
con il patron del Concorso, Elio Pari
e la presentatrice, Cinzia Sguotti
ste: Miss Siliconata, Miss Maggiorata Chirurgicamente, Miss Lifting
Generale Viso, Miss Botulino, Miss
Blefaroplastica, Miss Otoplastica,
Miss Rinoplastica, Miss Plastica
Lipofilling, Miss Mastoplastica Additiva, Miss Profiloplastifica, Miss
Peeling Chimico, Miss Vaginoplastica… in un caleidoscopio che
quasi ad ogni edizione aggiunge
un nuovo tipo di intervento.
chino (come lo chiamano loro, le
tante lady-bisturi) ma c’è una new
generation che invece ammette,
giustifica e fieramente mostra.
Visto che l’intervento non è più un
tabù, Elio Pari (già inventore del
Concorso internazionale di bellezza
Miss Over), ha deciso di esaltare
l’opera dei chirurghi plastici di casa
nostra e la rinnovata sicurezza delle
loro creature con un grande evento
all’insegna della bellezza. Nasce
così Miss chirurgia estetica, un concorso ambitissimo che quest’anno
ha raggiunto l’ottava edizione.
Manifestazione cult dell’estate dal
2009 ad oggi, siamo al via dell’edizione 2016, ottava della storia.
La presentazione ufficiale dell’evento avverrà all’interno di diversi
programmi televisivi. In passato
il Concorso è stato presente al
Chiambretti Night di Italia1 con
la Miss Patrizia Bruschi ed è stato
inserito come evento all’interno di
diversi programmi RAI (Porta a Porta, La vita in diretta) e Mediaset. Il
Concorso Miss Chirurgia Estetica è
diventato anche un film-documentario prodotto da RAI-Cinema per la
regia di Alessandro Capitani: Come
prima + di prima mi amerò”.
LE “CATEGORIE”
Non più suddivise per fascia d’età,
le candidate a Miss Chirurgia Estetica combattono per il titolo arrivando alla finale con indosso la fascia che rappresenta l’intervento/
gli interventi cui si sono sottopo-
IL CONCORSO
& LA GARA
Non esiste alcun limite di età per
iscriversi (ed è gratis) a Miss Chirurgia Estetica: unico requisito è
l’aver fatto ricorso ad un intervento
“vero” di sola chirurgia estetica.
La giuria è composta da prestigiosi
chirurghi estetici, giornalisti, personaggi dello spettacolo e V.I.P.,
che valuteranno ed esamineranno le pretendenti al titolo una ad
una in una sfilata in abito da sera
e quindi in costume o lingerie.
Le concorrenti dovranno mostrare
alla giuria ed al pubblico le parti del
corpo modificate chirurgicamente ed
otterranno un punteggio assegnato
con voto palese da cinque a dieci.
33
#gustevole
//agg. Accattivante sensazione che nasce dalla combinazione
della cucina più gustosa con un ambiente piacevole.
La proposta culinaria del Ristorante Dolce
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pranzi e le tue cene in un’ esperienza
gastronomica unica. I piatti preparati
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La novità dell’ edizione 2014 di
“Miss Chirurgia Estetica” è
un riconoscimento che premia
nuovamente uno dei punti maggiormente osservati nelle signorine e signore di tutto il mondo.
Si chiama “Miss Lato B” il
premio/ritocco che in questa
kermesse gli organizzatori hanno deciso di porre in evidenza,
attraverso l’opera ovviamente di validi chirurghi estetici.
Il “lato B” meglio ritoccato tra
le nostre concorrenti, si porterà a
casa questa fascia premio novità
inserita all’interno di questa edizione di “Miss Chirurgia Estetica”. Tutte donne bellissime provenienti da ogni parte d’Italia. Signore e Signorine pronte a rivendicare
il miglior intervento di chirurgia
estetica realizzato sul proprio corpo da abili medici di casa nostra.
Le fascia in palio anche per il 2016
: ovviamente il titolo assoluto di
Miss Chirurgia Estetica Italia 2016,
quindi Miss Siliconata, Miss Maggiorata Chirurgicamente, Miss Lifting Generale Viso, Miss Botulino,
Miss Blefaroplastica, Miss Otoplastica, Miss Rinoplastica, Miss Plastica Lipofilling, Miss Mastoplastica Additiva, Miss Profiloplastifica,
Miss Peeling Chimico, Miss Vaginoplastica e la novità Miss Lato B.
Quest’anno la kermesse e il concorso si terranno in Veneto, a Mogliano
Veneto nella Villa Condulmer. Tanti
ospiti, 10 chirurghi estetici che valuteranno l’intervento meglio riuscito,
le telecamere delle reti nazionali e
riflettori puntati sulle partecipanti.
Il patron Elio Pari, colui che ha voluto la nascita di questo evento ha
voluto ribadire un messaggio importante per tutte coloro che affrontano la chirurgia estetica: “Prendendo
spunto dal docu-film “Come prima
più di prima mi amerò”, girato da
Alessandro Capitani, dobbiamo
sempre partire da un dato di fatto:
chi cerca di rimediare ad un difetto
fisico e ricorre alla chirurgia estetica
non cura il corpo ma la sua mente.
Dobbiamo usare la chirurgia solo
per situazioni di forte disagio, solo
dove è necessaria. “Il troppo stroppia”, e tantissime donne che ne fanno uso puntualmente non ne hanno
nemmeno bisogno. Si alla chirurgia
ma non quella dei sottoscala. Pensate alla vostra salute, fisica e mentale, la chirurgia può aiutare ma
non cercate l’estremo. Cercate la
bellezza, non l’esagerazione, non ci
sono modelli, ci sono tante anime
diverse e l’unico modello che dovete seguire è voi stesse” Vinca la
migliore quest’anno, Elio Pari
vi aspetta!
Bianca Bejan,
Miss Chirurgia Estetica 2014
con il patron del Concorso, Elio Pari
35
FUTURI SPOSI,
A RICCIONE CAMBIA IL MOOD
DI FESTEGGIARE L’ULTIMO GIORNO
PRIMA DEL FATIDICO “SI”
di Gianni Lupo
C
hi era convinto che il modo
di festeggiare un addio al
nubilato o al celibato non
cambiasse mai, rispettando quelle
tradizioni, spesso un po’ volgari,
fatte da strip, prostitute, night club,
o anche da semplici serate in pizzeria o in discoteca fini a se stesse,
dovrà ricredersi. Questo cambio del
costume parte proprio da dove era
nata quella voglia un po’ capricciosa di trascorrere le ultime ore
da single in preda alle tentazioni,
cioè dalla riviera romagnola. A
Riccione, grazie a un’idea rivoluzionaria di Franco Cren, unica in
Europa, è nato il progetto “Futuri
Sposi”, una nuova dimensione per
festeggiare questa simbolica ma
importante ricorrenza nella vita di
chiunque decida di salire all’altare.
<<La nostra forza sta nel radunare
da tutta Italia i futuri sposi e le future spose con le loro compagnie
36
di amici, e fare interagire tutti in
tante iniziative che si articolano su
tre diverse giornate. Lo spirito sta
proprio nell’aggregazione fra persone che non si sono mai viste prima, e si ritrovano tutte insieme>>
ci spiega Franco Cren, di www.
mangiaballa.it, che ha creato
l’evento. Ci sono ragazzi di tutte
le età ed estrazione sociale, perché
l’essenza è fare amicizia, appendere al chiodo l’anello di fidanza-
FUTURI SPOSI
mento per quello matrimoniale,
ma nel rispetto del futuro coniuge.
Ogni primo weekend del mese, Riccione diventa la meta del Raduno
Nazionale dei Futuri Sposi, e per
l’intero fine settimana, tra giochi
sulla spiaggia, sfilate di carnevale,
sketch, gag, partire a premi si mescolano generazioni diverse, dando
spesso vita a nuove storie: <<Abbiamo alcune coppie di sposi - continua Cren - che si sono conosciute
qui un anno fa, e proprio qui si sono
formate. E’ il caso per esempio di
Elisa S. di Brescia che venendo a
Riccione con l’amica e futura sposa
Stefania ha conosciuto quello che
è diventato il suo fidanzato, e oggi
futuro sposo, Claudio D. anche lui
intervenuto nel luglio scorso con la
sua compagnia di amici. Succede
anche questo>>. Si comincia sempre il venerdì sera con la “Contadina cerca Marito”, dove alcune
future spose devono coinvolgere
alcuni futuri sposi (nessuno si conosce fra loro) in diverse prove di
abilità, per stabilire chi è il marito
ideale. Non mancano le cene, gli
aperitivi, il divertimento allo stato
puro, tutto organizzato in un percorso spalmato fino alla domenica.
Di grande impatto anche l’Adventure Park di San Marino, dove tutti
i presenti partecipano ai circuiti di
abilità sportiva unici nel loro gene37
MINILIFT | ASCENSORI | SERVOSCALE | MONTACARICHI
GriMas® s.r.l. - via Belvedere, 2 - 80060 Vico Equense (NA) - Tel. +39 081 8798298 - [email protected]
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FUTURI SPOSI
re, come dei veri Indiana
Jones. Tutto si conclude
al Mojito Beach, con la
cena della Grande Sfida,
dove altre prove di forza
mettono a dura prova
i protagonisti e danno
la possibilità di vincere
un weekend proprio a
Riccione. Partecipare è
molto semplice, basta
collegarsi al sito www.
mangiaballa.it e seguire le indicazioni sul
sito. Si può scegliere
di partecipare solo alla
cena, a tutte le attività
previste dal Raduno,
pernottare o meno in hotel. <<L’idea di organizzare i nubilati e celibati è nata tanti anni fa - continua
a raccontarci Cren - in modo che in
una serata i festeggiati fossero i
protagonisti e non solo gli spettatori. Io sono arrivato in Italia negli
anni ’90, ed ero un ballerino con
una formazione accademica. Spesso sono stato ingaggiato proprio
per esibirmi in quelle serate, e con
il tempo ho maturato l’ipotesi che
le compagnie avessero bisogno
non solo di uno show, ma anche
un posto ideale per cenare, ballare e un posto dove soggiornare>>.
Ipotesi che è maturata anno dopo
anno e si è trasformata nel progetto di oggi: <<Futuri Sposi è il
risultato di un’evoluzione in quanto
strada facendo ho acquisto sempre
più informazioni ed esperienza su
che cosa desiderasse veramente il
cliente che vuole trascorrere in allegria gli ultimi momenti prima del
grande passo - precisa
ancora l’organizzatore
- rendendomi conto di
quanto importante fosse
questa festa per loro,
che è unica (o almeno
cosi dovrebbe essere)
nella vita. E per questo
la buona riuscita deve
essere garantita. Io dò
modo alle compagnie di
interagire fra loro, visto
che sono qui a Riccione
per lo stesso motivo.
La Cena della Grande
Sfida, per esempio, è ormai considerata la cena
n° 1 per nubilati e celibati. Ma il
vero fiore all’occhiello è proprio il
Raduno Nazionale dei Futuri Sposi,
che si tiene una volta al mese, con
eventi pianificati sui tre giorni del
fine settimana. Ogni Raduno ha un
tema diverso, dal Carnevale, alla
festa sulla spiaggia, con i giochi ad
acqua, le gare di go-kart o le soste
aperitivo (come da Bianchi Shop)
organizzati attraverso le strutture
che sono parte del circuito>>. Va
detto inoltre che prima del pro39
C E L L E F R I G O R I F E R E D A 1 A 2 A N T E
B A N C H I D A L A V O R O I N A C C I A I O I N O X
A B B A T T I T O R I A C I N Q U E T E G L I E
I S O L A P E R S U R G E L A T I
B I L A N C E - F R I G G I T R I C I - G I R A R R O S T I
O G N I T I P O D I E L E T T R O D O M E S T I C O
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getto Futuri Sposi, agli addii al
nubilato e celibato si era abituati
a vedere solo strip integrali, veniva offerto molto alcol e parecchie
tentazioni. Questo, soprattutto in
Romagna, era spesso la causa di
cattive comitive e brutta clientela.
Oggi invece Franco Cren e il suo
staff propongono una serie di idee
originali, alcune con un pizzico di
sensualità ma sempre nel rispetto
della persona con cui si passerà
il resto dei propri giorni. Grazie a
questa nuova moda, molte attività
riccionesi ogni mese si aggiungono
per sostenere i Raduni, e ci si augura che presto anche il Comune
stesso possa interessarsi al progetto prima che possa emigrare anche
in altre parti d’Italia: <<Se Maometto non va alla montagna, la
montagna va da Maometto - esclama sorridendo Cren - Con questa
filosofia nel mio planning aziendale
sono previsti che i Raduni dei Futuri Sposi si svolgeranno anche
nel nord Italia, dove c’è comunque
il mare (Lignano Sabbiadoro, Jesolo, Viareggio e Lido di Ostia a
Roma). Il mio obiettivo? Esportare
questo format anche all’estero,
ma solo per portare i futuri coniugi
stranieri a festeggiare i nubilati e
i celibati qui da noi. Una forma di
aggregazione internazionale è il
mio sogno. Qualcuno dalla Svizzera
e dalla Germania è già intervenuto>>. Prendere parte ai Raduni
dei Futuri Sposi è concesso solo
a chi è in prossimità delle nozze e
alle loro compagnie di amici, tuttavia per le altre iniziative, come
La Contadina Cerca Marito o la
Cena della Grande Sfida (la prima
si tiene a La Mulata e la seconda
al Moijto Beach) è possibile intervenire ugualmente, rivolgendosi a
Franco Cren direttamente sul sito
internet www.mangiaballa.it.
E chissà che la vostra futura dolce
metà non la incontriate proprio in
queste occasioni?
41
I DJ AWARDS DI IBIZA
COMPIONO
19
ANNI:
MAGIA, MISTERO E MUSICA
C
ome ogni anno da 19 anni a
questa parte, l'isola di Ibiza,
per una notte, si trasforma in
Hollywood. Si srotolano i tappeti
rossi per accogliere una delle manifestazioni più seguite dal pubblico e
dagli addetti ai lavori dell'industria
musica da ballo e del divertimento.
Stiamo parlando dei DJ Awards,
manifestazione no profit, creata
dal conosciutissimo promoter Josè
Pascual e dal produttore discografico e DJ Lenny Krarup nel 1998,
che quest'anno si terrà lunedì 3 ottobre alla discoteca Pacha di Ibiza.
I DJ Awards sono una celebrazione
del mondo della musica da discoteca
in tutti i suoi generi, dei suoi protagonisti e degli addetti ai lavori, che
hanno contribuito a rendere questo
movimento musicale il piu longevo e
seguito della storia della musica.
Non è vista come una competizione, ma come un riconoscimento sempre in cerca di nuove stelle
nascenti che si svolge alla fine della stagione estiva.
E' ormai risaputo che la fiducia nella varie classifiche, competizione o
premi di qualunque tipo da parte
del pubblico è sempre celata da
un velo di sospetto e curiosità sulla modalità di scelta dei nominati
e dei premiati, per questo motivo
la domanda più ricorrente ai DJ
Awards è: " come vengono scelte le
categorie ed i vincitori ogni anno?"
E' un processo complicato che
richiede una giuria esperta. C'è una
squadra di lavoro che insieme a dei
professionisti del settore quali produttori discografici di riconosciute
etichette, agenzie di management,
media specializzati del settore, promoters, organizzatori, proprietari di
clubs ed i DJs che condividono la
passione per la musica.
Categorie, nominations, protagonisti sempre attualissimi e rinnovati di anno in anno per cercare di
mantere l'idea della manifestazione sempre fresca.
Il lavoro da svolgere per le liste delle
nomination è un difficile lavoro di
gruppo molto dibattuto. Esistono
molti artisti che meriterebbero di
ricevere un premio per gli sforzi ed
i risultati ottenuti durante il corso
dell'anno, molti i generi musicali
a cui i DJ appartengono ed in un
momento storico come questo che
vede la nascita e l'evoluzione costante della musica da ballo, il risultato potrebbe essere quello di trovare
gli stessi nomi in differenti categorie.
42
Ciò che viene fatto per rendere
meno difficile questo tipo di selezione e quello di creare delle categorie che siano rappresentative
della scena musicale attuale.
Non tutti sono d'accordo con le
scelte finali, come speso accade in
questo tipo di manifestazioni, si sà
ognuno ha i propri gusti musicali
ed i propri beniamini da supportare, ma se questo porta ad una
discussione e ad un confronto intelligente e costruttivo ben venga!
Una volta scelte le categorie ed i
nominati in ogni categoria, si passa allo step successivo, la scelta dei
vincitori e per farlo ci sono due vie
da seguire. Le categorie 'musicali'
sono votate dal pubblico che decretano il vincitore di ogni categoria tramite votazione telematica sul
sito ufficiale www.djawards.com
In un'era digitale come quella attuale, la promozione combinata
sui vari social media è cruciale per
ogni tipo di manifestazione ed i DJ
Awards non fanno eccezione. Via
quindi a pubblicità su facebook,
twitter ed instagram per raggiungere un numero di potenziali
votanti in tutto il mondo.
E' breve il periodo in cui si può esprimere il proprio parere e supportare i
propri DJs preferiti. Quindi affrettatevi!
Durante i DJ Awards non c'è
spazio solo per ' i soliti noti', ma ci
le pagine di
sono premi dedicati anche a quegli addetti ai lavori e professionisti
che spesso rimangono nel dietro le
quinte, il quale lavoro costante è
vitale per l'industria musicale.
I vincitori sono invitati alla cerimonia che negli scorsi 18 anni si
è sempre tenuta all'interno della
discoteca Pacha di Ibiza, storica
discoteca dell'isl blanca, che ogni
estate vede alternarsi alla sua console i migliori dj del mondo.
Nomi altisonanti che fino ad oggi
si possono vantare di aver vinto
la famosa statuetta verde: Armin
Van Buuren, Black Coffee, Carl
Cox, David Guetta, Diplo, Dixon
Frankie Knuckles, Hardwell, Jamie
Jones, Lenny Kravitz, Luciano, Maceo Plex, Richie Hawtin, Skrillex,
Solomun,Sven Väth, Crosstown
Rebels, IMS, Native Instruments, Pioneer rekordbox, Tomorrowland e
Soundcloud solo per citarne alcuni.
Poichè stiamo parlando di Ibiza,
l'isola del divertimento per eccelenza, eccentrica e colorata, il premio
per i dj vicitori non poteva che es-
sere altrettanto eccentrico. Un riconoscimento creato e modellato a
perfetta immagine e somiglianza di
un pezzo di Kriptonite verde.
Sì, Kriptonite, lo stesso materiale
a cui il supereroe Superman era
allergico e che gli faceva perdere
completamente forze e poteri.
La scelta di un premio così particolare è facilmente spiegata: la
parola Kriptonite è formata Kripto
(il codice ed il mistero della vita) e
Nite ( che sta a significare il mondo della nightlife e la sua cultura).
La forma del premio non è da
meno, un pezzo di Kriptonite modellato secondo le sembianze dalla
famosissima ed imponente roccia
43
Ristorante Capo San Martino
CH-6900 Lugano Paradiso - Tel. +41 (0)91 994 15 31
www.bordognaweb.com
le pagine di
di 'Es Vedra'.
L'isola o roccia come la si voglia
chiamare situata a poca distanza
dalla costa sud-occidentale di Ibiza, nell’arcipelago delle Baleari, è
in realtà una riserva naturale avvolta da un alone di mistero e di
superstizione che si tramanda di
anno in anno. Bellissima e suggestiva per il suo aspetto selvaggio,
affascina e fa innamorare al primo
sguardo chiunque si fermi al suo
cospetto, la leggenda vuole che si
tratti dei resti della mitica Atlantide o dell’isola delle Sirene.
Se provassimo a guardare l’isola
dal satellite, la vedremmo oscurata
a causa dell'alta concentrazione di
metalli e minerali nelle sue rocce,
fatto sta che bussole e apparecchi
elettronici impazziscano completamente se non si mantengono le
debite distanze. Pare che Es Vedrà
sia luogo di misteriosi avvistamenti
e inspiegabili fenomeni. Sono stati,
per esempio, segnalati UFO nelle sue
vicinanze ed enormi cerchi di luce
che, in più di un’occasione, avrebbero terrorizzato ignari pescatori che
navigavano al largo delle sue coste.
Si ritiene, che Es Vedra possa essere
uno dei triangoli di energia “inspiegabile” nel mondo con il famigerato Triangolo delle Bermude e il terzo
polo magnetico del nostro pianeta.
Altri ancora sostengono che si trovi sull’isola, una grotta abitata da
una strega… ed è necessario lasciare un oggetto personale all’ingresso, come portafortuna.
In ogni caso, quale sia la vera natura di Es Vedra la magia di questo
luogo incantato insieme alla magia della musica dell'Isola di Ibiza
rendono il tutto incredibilmente
affascinante compresi i DJ Awards.
Non perdete altro tempo quindi,
votate i vostri beniamini direttamente sul sito www.djawards.
com e se non lo avete ancora fatto
prenotate il votro biglietto aereo
destinazione la Isla Blanca.
CATEGORIE
E NOMINATION 2016
BASS: Amine Edge & Dance - Andy
C - Chase & Status - DJ EZ - Friction - Hannah Wants - Pendulum Shadow Child - Sigma - Sub Focus
BIG ROOM HOUSE: Afrojack Avicii - Axwell ȁIngrosso - David
Guetta - Dimitri Vegas & Like Mike
- Hardwell - Kygo - Martin Garrix
- Nervo - Nicky Romero - Oliver
Heldens - Tiesto
DEEP HOUSE: &ME - Adam Port Andhim - Black Coffee - Blond:ish
- Catz'n Dogz - Dixon - Duke Dumont - MK - Sonny Fodera
ELECTRONICA: Bonobo - Caribou
- David August - Floating Points Four Tet - Jamie XX - John Talabot
ELECTRONIC LIVE PERFORMER:
Bob Moses - Faithless - Gorgon
City - Henrik Schwarz - Kink - LCD
Soundsystem - Matador - Pantha du Prince - Rudimental
HOUSE: Butch - Claptone - Darius
Syrossian - Detroit Swindle - Doorly
- Jackmaster - Kenny Dope - Louie
Vega - Purple Disco Machine - Riva
Starr - Sidney Charles - Todd Terry
TECH HOUSE: Apollonia - Hot
Since 82 - Jamie Jones - Luciano Maceo Plex - Mano Le Tough - Nic
Fanciulli - Sasha - Solomun - The
Martinez Brothers
TECHNO: Adam Beyer - Carl
Cox - Carl Craig - Dubfire - Joseph Capriati - Nicole Moudaber
- Nina Kraviz - Pan-Pot - Ricardo
Villalobos - Richie Hawtin - Sven
Vath -Tale of Us
TRANCE: Above & Beyond - Aly &
Fila - Armin van Buuren - Bryan Kearney - Cosmic Gate - Gareth Emery
- John O'Callaghan - Paul van Dyk
BREAKTHROUGH: ANNA - Camelphat - Hito - Hunee - Jasper James
- Job Jobse - Ryan Elliott - The Avener - The Black Madonna - Tom Trago
INTERNATIONAL DJ: Armin van
Buuren - Avicii - Axwell /\ Ingrosso
- Calvin Harris - Carl Cox - David
Guetta - Dimitri Vegas & Like Mike
- Hardwell - Kygo - Richie Hawtin
- Solomun - Sven Vath
NEWCOMER: 2Vilas - Archie
Hamilton - Bedouin - Detlef - Julian Perez - Mat.Joe - Mihalis Safras - Monki - Nastia - Will Clarke
45
FENDI:
90 ANNI DI SUCCESSI
www.ioragazzafashion.it
a cura di Alina Drozdovschi
L
a casa di moda italiana, fondata nel 1926 a Roma da
Edoardo Fendi e sua moglie
Adele Casagrande, compie 90
anni. Dopo il 1946, Fendi passa
nelle mani delle generazioni successive, tra cui un emergente Karl
Lagerfeld, che tutt’oggi ne è il direttore creativo e che ha portato la
maison ai livelli di oggi. È solo nel
1966 che il brand presenta la prima collezione di alta moda e viene
creato il logo con la doppia effe.
Da allora Fendi diventa celebre in
tutto il mondo e la produzione si
allarga con la creazione di profumi, cosmesi e accessori vari. Per
festeggiare i 90 anni di successi,
Karl Lagerfeld ha disegnato la
collezione autunno/inverno 20162017 chiamata “Legends and
Fairy Tales” ed è stata presentata
nella Fontana di Trevi, i cui restauri
sono stati finanziati dalla medesima casa di moda. Le modelle
hanno sfilato su una passerella di
plexiglass, dando l’impressione di
camminare sull’acqua. La collezione si ispira alle fiabe nordiche, con
abiti trasparenti e motivi floreali
accompagnati da pellicce ricamate
e cappotti che riproducono immagini di giardini, principi e castelli,
tutto diventa double face. Tra
le 40 modelle che hanno
sfilato per la collezione
c’erano anche le top
model Kendall
Il fashion visto da Alina Drozdovschi
Fashion Blogger
Jenner e l’amica Gigi Hadid. Lo
spettacolo era riservato a soli 200
ospiti tra qui Kate Hudson, Ornella
Muti, Ginevra Elkann e Luca Cordero di Montezemolo, mentre la
cena, svoltasi a Villa Borghese, era
aperta a 600 persone. Quindi, se
volete vedere tutte le creazioni di
questa collezione, o magari indossarne una, non resta che aspettare
quest’autunno.
Alla prossima!
47
MISS SLIDE AGOSTO
LA MISS SLIDE DEL MESE È
JACQUELINE SANYÒ
Abbiamo incontrato questa ragazza, scoperta da Devis Paganelli patron di SLIDE, Miss Principessa d'Europa,
Direttore Casting di Miss Reginetta d'Italia e Licenziatario italiano di Miss Europe World grazie al talent scout locale
Federico Badoer. Cerchiamo di conoscerla meglio, con le classiche domande che poniamo alla modella del mese!
FOTO: FEDERICO BADOER
Il tuo colore preferito
Sono due, il nero e il rosso
Come si arriva al successo secondo te?
Ci vuole determinazione, sacrificio, buona volonta e coraggio. Se non hai questi
requisiti non arrivi da nessuna parte. Poi
per il resto bisogna conoscere le persone
giuste che ti possono aiutare e ci vuole
una grande fortuna.
Il tuo peggior difetto
A volte sono troppo aggressiva e offendo senza accorgemene le persone
ma dopo mi pento. Sono tanto testarda
voglio avere sempre ragione e l'ultima
parola deve essere la mia.
Le tue origini
Sono di origini ungheresi ma sono in
Italia ormai da 4 anni
Quanti anni hai?
18
Parlaci del tuo carattere
Sono gentile con tutti anche se qualche
volta sono un poco testarda e forse
troppo determinata sulle mie scelte. Riesco ad essere molto dolce e solare con
le persone che mi rispettano
Il tuo migliore
g
pregio
La mia determinazione credo sia anche il
mio pregio dato che
nnon mi arrendo finchè
nnon ottengo quello
cche voglio. Cerco semppre di essere gentile
aanche con gli sconosciuti. Mi piace piu dare
sc
che
ch ricevere
Il tuo partner ideale come deve essere?
Come il mio fidanzato. Se parliamo di
aspetto fisico mi piacciono quelli altissimi, con gli occhi e capelli scuri. Non
mi piacciono ne quelli troppo magri o
troppo palestrati, una via di mezzo basta
che abbia la forza per sollevarmi. Come
carattere deve farmi ridere e trattarmi
come una principessa, queste sono le due
caratteristiche piu importanti. Mi piace
sentirmi una bambina quando sono con
lui. Deve accettare tutti i miei difetti e
amarmi lo stesso. Non mi piacciono gli
uomini immaturi e stronzi, e deve essere
altruista con tutti . Sono molto gelosa e
ci vuole poco per farmi arrabbiare quindi
non deve darmi motivo per essere gelosa.
La trasmissione tv che preferisci?
Mi piace Dr House, How i met your
mother e le trasmissioni di Paolo Bonolis
e Gerry Scotti.
Il tuo piatto preferito
Uno? Sono tanti. Pizza, spaghetti con
gamberetti, il salmone con patate, lo
stinco di maiale e cibi ungheresi
48
Quale caratteristica del tuo aspetto ritieni più interessante
La cosa più interessante secondo me é
il viso. Le labbra, gli occhi il sorriso. Mi
piacciono le mie gambe e anche le mani.
Penso di avere un bel fisico e non sono
piatta. Mi piaccio cosi.
Cosa ti piacerebbe fare nel mondo
dello spettacolo?
Mi piacerebbe diventare una modella famosa come le modelle di Victorias Secret.
E' il mio sogno. Anche se non riuscissi ad
arrivare così in alto come loro almeno
vorrei farmi conoscere
Cosa significa secondo te avere
successo?
Avere successo significa essere felici,
quando sai che ha raggiunto il tuo obiettivo e hai sicurezza in te. Uno può avere
successo se ha un lavoro ben pagato una
famiglia e veri amici. Il successo non vuol
dire diventare famosi ma ottenere quello
che desideriamo. Per me il successo sarebbe diventare una modella professionista, poi nel futuro la famiglia e amici
Faresti qualunque cosa per raggiungere il successo?
Qualunque cosa no, intendo non mi lascerei usare come fanno alcune. Quella è
la strada piu facile. Per arrivare al successo ci sono tante strade. Il vero successo è
una strada pieno di difficolta e problemi.
Ma se lo ottieni sarai la persona piu felice
del mondo e la gente parlera bene di te.
Che esperienze hai in questo ambito?
Ho gia lavorato in tv, ho vinto dei concorsi di bellezza e fatto un calendario
FOTO: FEDERICO BADOER
ntare
Vuoi diSvelide?
Miss
DA
TI
CANDIDA
ss.com
efreepre
id
sl
@
e
n
redazio
49
MISTER SLIDE AGOSTO
MISTE
MR SLIDE DEL MESE È
FRANCESCO ADORISIO
Cia Francesco, quanCiao
do sei nato? Sono nato
il 225 Settembre 1985 a
Matera una piccola ma caMat
ratteristica città della Baratte
silica
silicata. Erano davvero dei
begli anni, sono un po’ nostalgico verso quel periodo
stalgi
secondo me è stato per
che se
tanti ppunti di vista il migliore e che ricordo ccon piacere. C’era più
spontaneità e genuinità nelle persone.
Il suo nome è Francesco Adorisio. e lavora come Dj e Produttore di Musica.
Francesco, 30 anni, è di origine Italiana, nato a Matera e risiede a Bologna
dove vive con la sorella.
Parlaci del tuo carattere.
Sono molto ambizioso, preciso e professionale sul lavoro, riflessivo, diplomatico,
razionale e un po’ lunatico, amante del
bello in tutte le sue forme. Mi piacciono le sfide e sono costantemente alla
ricerca di nuovi stimoli lavorativi e non.
Amo stare a contatto con la gente e circondarmi di amici con cui condividere
la quotidianità, odio la solitudine ma
ogni tanto adoro stare con me stesso.
Credo di portare dentro di me dei valori
importanti che mi ha trasmesso la mia
famiglia e la mia terra di origine che
cerco sempre di preservare e tutelare,
credo molto nella famiglia, nell’amicizia,
nel rispetto reciproco e nell’educazione
che a mio avviso non deve mai mancare.
Qual’è stata la tua prima esperienza nel campo della moda, cinema,
spettacolo? Parlaci di questo.
Sono un dj da 15 anni e un Producer
da 3 anni. Ho iniziato ad avere i primi
approcci con il pubblico nelle discoteche
della mia città natale dove ho iniziato a
mettere musica in eventi privati davvero tanti anni fa... E’ stata un esperienza
fantastica confrontarmi con la gente
e vedere le loro reazioni ai miei djset ;
ricordo che ero molto emozionato e anche un po’ impacciato :) Riguardo le produzioni gli ultimi dischi da me prodotti
mi stanno dando davvero tante soddisfazioni e mi stanno facendo crescere
molto a livello professionale e come fiducia in me stesso.
Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto?
Sono molto affidabile, umile e ho tanta forza di volontà. Se voglio una cosa la ottengo.
Il mio difetto? Non mi accontento mai e a
volte penso troppo al lavoro trascurando
altri aspetti importanti della mia vita. Sono
troppo buono e per questo a volte per ti-
Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al
Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo.
more tendo a creare una sorta di corazza
che non mi fa aprire subito con la gente.
Sono abbastanza diffidente in generale.
Che cosa ti piace in modo particolare nel mondo dello spettacolo?
Poter esprimere la propria creatività e le
proprie emozioni tramite l’arte e nel mio
caso tramite la Musica è una cosa fantastica. Per me è un onore e mi rende felice
e appagato poter fare il lavoro dei miei
sogni. Creare empatia e feeling con la
gente in una pista da ballo è un reciproco scambio di sensazioni, emozioni ed
energia che risulta davvero stimolante.
Quale dettaglio del tuo aspetto
estetico ritieni più interessante?
Mi dicono tutti gli occhi per l’espressività
dello sguardo e la particolarità del colore. Penso in effetti di poter parlare con lo
sguardo a volte, ed è con quello che non
posso mai mentire.
Come si arriva al successo secondo te?
Non è una cosa semplice e non esistono
ricette magiche. Secondo me bisogna
trovarsi nel momento giusto al punto
giusto e allo stesso tempo avere delle
capacità innate e tanta costanza. A mio
parere alla lunga chi non molla vince.
Ho imparato che bisogna andare avanti nonostante le critiche che si possono
50
ricevere durante la carriera, crederci fino
in fondo e trasmettere a tutti la propria
passione, nonostante ci saranno persone
che cercheranno di ostacolarti per invidia o timore di essere superati.
Cosa significa per te avere successo?
Avere successo vuol dire realizzare i propri sogni, creare il mondo che immaginavamo nella nostra mente e trasformarlo
in quotidianità. Avere successo vuol dire
stare bene con noi stessi e vivere la vita
con spensieratezza e coerenza verso i
propri valori. Avere successo vuol dire
semplicemente essere felici.
ntare
Vuoi divSe lide?
Mister TI DA
CANDIDA
om
eepress.c
e@slidefr
n
o
zi
a
d
re
51
TREND NIGHT
BIBLÒ FA BALLARE
IL GARDA
dii Lorenzo Tiezzi
d
D
esenzano ed il basso Garda non
sono più la stesse… e meno male.
Dopo un periodo fin troppo lungo
in cui si sono ricordati con troppa nostalgia i bei tempi andati della movida anni
’80 e ’90, la località è tornata a proporre
tanti bei party. Genux e Dehor, è confermato, non ci sono più. Ma il Coco Beach
del Lido di Lonato è una costante, il Teatro Alberti è appena riaperto, il Sesto
Senso è ripartito nella location di Lonato
che ospitava il Fura in collaborazione col
Pineta e pure il Biblò è rinato, all’ex Be
Club. Quest’ultimo è uno dei più storici locali del Garda. Le serate sono soprattutto lo storico lunedì dedicato agli
addetti ai lavori ed un rinnovato sabato
notte chiamato Riu. Oggi lo staff punta su serate di qualità in cui la musica
non è tutto. In console ci sono, sia chiaro, ci sono ottimi dj come il solido Ale
Maestri, dj resident. Come guest arriva
spesso il bresciano Gianluca Motta ed
al microfono si alternano professionisti
come il veneto Thorn e Andrew Wee,
uno dei protagonisti della vita notturna tra Verona e Garda. Quest’ultimo si
occupa anche della direzione artistica
del club con Oscar de Bellis e Gino Liguori del Qi Clubbing puntando, come
dicevamo, anche su veri spettacoli che
sappiano portare gli ospiti in un mondo di creature fantastiche. Scenografie,
coreografie e costumi sono curati da Ale
Big Mama, un professionista affermato
ormai in tutta Italia per la qualità delle
sue messe in scena. Grazie ad attori e
ballerini, il Biblò diventa un vero teatro
notturno chiamato Riu. Tra gli spettacoli in scena, “Storia di un Burattino” un
musical notturno ispirato, ovviamente, a
Pinocchio e pure “Riu in Forest”, show
52
che ha fatto sognare con strani personaggi che sembravano proprio usciti da
una fiaba. A fare da sfondo agli spettacoli, c’è il verde giardino del locale,
un luogo semplicemente perfetto per
rilassarsi con gli amici e non solo scatenarsi sulla pista da ballo. Al Biblò anche
i dettagli sono rilassanti: dominano i colori chiari e dall’alto cadono vele utili per
ripararsi dalla pioggia. Ormai, visto che
il meteo è sempre più instabile, i gestori
più attenti puntano anche su questi particolari. Come dicevamo, oltre al sabato,
il locale è aperto anche il lunedì notte.
Quella infra settimanale è una serata
dedicata soprattutto agli addetti ai lavori: nottambuli, camerieri, baristi ed
operatori del turismo del Garda si ritrovano qui a ballare o a bere qualcosa in
un ambiente elegante. www.facebook.
com/biblo.illunedinotte.
TREND NIGHT
PELLEDOCA, UN’OASI
NEL CALDO DI MILANO
di Lorenzo Tiezzi
P
elledoca è un music restaurant nel
cuore del verde del parco Forlanini.
Situato a pochi metri dall’aeroporto
di Linate, soprattutto d’estate, quando
certe zone di Milano diventano un deserto, è un’oasi di divertimento e luogo
di ritrovo di un pubblico di tutte le età,
anche adulto. Al Pelledoca regna la libertà: ogni giovedì e venerdì va in scena
un invitante aperitivo, il sabato la serata
parte con la cena, che è alla carta o a
menu fisso, mentre per chi arriva dopocena l’ingresso è sempre piacevolmente
libero. Riassumendo, è perfetto per chi
vuol vivere sera e notte in un’unica location, tra musica, balli sfrenati, buon cibo
e ottimi drink. Qui la vera star è sempre
il pubblico, ma in console sono sempre
protagonisti bravi professionisti: Peter
K al mixer è un resident d’eccezione;
Giancarlo Romano non è solo un bravo
vocalist. Qui si occupa pure della direzione artistica e organizza anche eventi
a tema che restano nella memoria di chi
li vive. Ad esempio, qualche settimana
fa ha preso vita l’evento PelleRossa, in
cui c’è chi provato l’ebrezza del Toro
Meccanico, godendosi uno show a
tema di ballerini scatenati. E sempre
qualche settimana fa al mixer del locale è arrivato pure Oby Baby, eclettico,
creativo ed imprevedibile protagonista
del clubbing milanese. Insieme al suo
sound eclettico, ha portato al Pelledoca,
l’energia del suo Pervert, mitico party
che per anni ha fatto scatenare Milano.
L’evento, pieno di performer ed accompagnato da scenografie ad hoc, era The
Crystal Palace. Spesso al Pelledoca il sabato c’è pure il sax live dello scatenato
Cesare Ceo e completa il team il bravo
Dj Cloude. Come dj guest spesso passano da qui star del mixer come Big Fish,
ovvero uno dei più storici producer hip
hop italiani e non solo, bellezze dalla
tecnica impeccabile come Jay C e pure
maestri del sound conosciuti per ottime produzioni per pure per i loro mash
up e bootleg come Luke DB e Davide
Svezza. Al Pelledoca i cena tra amici si
danza sui tavoli e ci si lascia trasportare
fino a tardi in un viaggio spensierato
di puro svago. L’anima del locale è poi
il suo staff, quasi una famiglia che si
dedica completamente ai propri ospiti
per farli sentire come a casa. La cucina è mediterranea, semplice e genuina.
Qui la materia prima è sempre fresca e
di primissima scelta. Il cibo spazia dai
crudi di pesce alle tartare, dalle burrate
alle fiorentine, da gustare alla carta o in
formule fisse con menu alla portata di
tutte le tasche. E la musica? Il sito ufficiale del club è www.pelledoca.org, la
pagina Facebook è invece www.facebook.com/pelledocamilano.
53
TREND NIGHT
SAMSARA BEACH,
IL SALENTO
NON HA CONFINI
I
Beach Party del Samsara Beach,
mitica spiaggia da ballo a Gallipoli
(LE); sono ormai conosciuti ormai
in tutta Italia e non solo. Infatti il
divertimento colorato della spiaggia
salentina dallo scorso 25 giugno ha
anche una 'filiale' all'estero. A Budva,
in Montenegro infatti è appena nato
Samsara Deluxe: ben 4.000 mq
dedicati al relax e al divertimento,
a Budva. Oltre alla spiaggia, ospita
due diversi ristoranti, area vip con
gazebo e, ovviamente, una marea di
ombrelloni e lettini perfetti per ballare
sotto il sole bollente. Si tratta di una
località frequentata soprattutto da
turisti russi e dell'est, per cui si tratta
di un risultato probabilmente più
importante dell'apertura di un altro
locale dallo stile italiano in zone
del mondo già amate dai giovani
italiani che già conoscono il Samsara
(Formentera, Ibiza, etc). Per lo staff
Samsara, guidato da David Cicchella
e dai suoi soci è una nuova sfida
che parte dal successo straordinario
del “format Samsara": divertimento
scatenato per chi ha voglia di saltare
sulla sabbia a ritmo di ottimi dj
come Danilo Seclì, Marco Santoro &
Andrea Maggino e voci che danno
energia come quelle di Fabio Marzo,
di Lorenzo Tiezzi
Luigi Abaterusso e Max Baccano.
Alle percussioni, al Samsara, spesso
c’è Luca Bovino. Sergio Sylvestre,
che ha vinto Amici 2015-2016 è
invece uno dei talenti scovati dallo
staff Samsara… che però non è solo
party. Chi preferisce rilassarsi ed avere
il meglio, prima e dopo aver saltato,
al Samsara, anche a Budva, non
mancano mai servizi, cibo e beverage
di qualità assoluta. Oggi si dice,
sbagliando, che in fondo è tutto facile,
che col mare del Salento chiunque
avrebbe avuto successo. E invece non è
vero. E’ soprattutto grazie al Samsara,
locale non locale easy (l’ingresso è
gratuito) ‘capofila’ del divertimento a
Gallipoli, che la Perla dello Jonio ha
iniziato a farsi conoscere. Grazie al
marketing ben fatto organizzato dallo
staff del locale, alla gestione dei social
e pure alla capacità di valorizzare
nuovi talenti che troppo spesso i locali
dimenticano (e non è uno caso, come
dicevamo che Sergio Sylvestre sia nato
artisticamente qui e non altrove).
55
PAOLO DEMARIA, MAKE UP ARTIST.
IL LIBRO
ART FASHION
di Giancarlo Cecconello - Direzione Slide
S
ono chiamato come Direttore di Slide
il free press n.1, ad un compito nuovo ed ardito, componente della commissione d’esami dei discenti del Make Up
Artist Paolo Demaria. Lascio la SS 31, sotto la calda coltre di un sole martoriante e
mi immetto nella SP 66 fino a giungere a
San Maurizio di Conzano ed alla proprietà
della famiglia Demaria. Sono accolto, con
gentilezza e garbo, da uno scricciolo di ragazza che solo successivamente scoprirò
essere Sara Cauda, una delle allieve esaminande, che mi indirizza a bordo piscina
dove, all’ombra di una decennale quercia,
trovo Pier Luigi Buscagliolo, esimio Direttore de “Il Monferrato” – giornale locale di 140ennale e consolidata tiratura. Nel
fremente caos di modelle, allieve, fotografi
e set in allestimento, apprendo della imperitura amicizia che lega il Direttore e il
Make Up Artist; scopro come, dopo ampia
libagione e davanti ad un calice di vino,
sia nata l’idea, finalmente realizzata, di
Art Fashion, il libro a summit dell’esperienza acquisita nei suoi primi 40 anni da
Paolo Demaria.
Vi è la domanda, delle domande, da
porre al Direttore, ma chi è Paolo
Demaria? Risponde d’istinto e traspare l’ammirazione personale che li lega
“Difficile sintetizzare in poche parole chi
è Paolo Demaria. Quello che fa è quello
che è... vita e professione sono la stessa cosa... quello che i latini chiamavano
“homo faber”, l’uomo artefice della propria sorte. È un vulcano di idee in quanto,
come tanti professionisti, continua a sfornare progetti e proposte. È una persona
eclettica perché riesce a realizzare le sue
idee calandosi nella realtà in cui vive. Un
esempio? “Art Fashion” l’ultimo libro che
ha scritto: un tributo alla professione di
make-up artist, un utile strumento per chi
si avvicina a questo mondo, una storia
della moda e dello stile. Già lo stile: Paolo è una persona che riesce a “leggere”
subito le situazioni trasformandole nella
sua personale cifra stilistica.”
Va bene, ho capito, qui siamo di parte,
penso tra me e me, mentre veniamo chiamati a compiere il nostro dovere.. inizia
l’esame. Cerco complicità tra le esaminande, mi preme sapere del Demaria
docente e ne scopro la dedizione, l’affabilità e la severità che da tutti mi viene
confermata. Non mi resta che, durante
una pausa della sessione di esame, rivolgermi al diretto interessato, tutto preso
dall’entusiasmo di raccontare l’esperienza di scrittore ed esternare una ridda di
ringraziamenti in ordine sparso:
“Quando si giunge al termine della scrittura di un libro e ci si volge a guardare
indietro, ci si accorge del contributo dato
da molte persone, alle quali desideriamo
esprimere qui la nostra gratitudine. Per
scrivere questo libro mi è stato necessario un tempo quattro volte maggiore
a quello che avevo preventivato, e per la
maggior parte di quel tempo, lo sentivo
come un make-up mai completato, sospeso sulla mia testa, ovunque andassi.
Senza l’aiuto di molte persone, non sarei
stato in grado di finirlo.
Il primo ringraziamento va senza dubbio
a Katiuscia Sola, si è rivelata molto importante nella realizzazione. Oltre a conoscere la materia in maniera approfondita (ha suggerito lei molti dei temi), ha il
dono prezioso di saper aiutare le persone
a trovare il modo giusto per descrivere le
cose. Ha corretto una parte di materiale
56
mentre lo scrivevo, ma mi ha stimolato a
continuare la scrittura. Per me è stato un
onore lavorare con lei.
Grazie a Patrizia Sclauzero che mi ha
corretto tutti i testi del libro, rendendo
migliore la qualità del libro. Un ringraziamento va anche a Fabio Demaria
per aver subito accettato la proposta di
questo nuovo lavoro. Grazie.
Un super grazie al grande amico Stefano Mesturini, che mi ha dato stimoli e
grandi aiuti per la realizzazione del libro.
Grazie a Jacopo Giordano che ha condiviso l’impaginazione pagina per pagina del
libro, aiutandomi a scegliere le immagini
per renderlo migliore. All’amico Giorgio
Annone, “supervisore” e grafico che
ha saputo rendere bello il mio libro, un
mondo di grazie. Chiara Cane e Pier
Luigi Buscagliolo si sono messo a mia
disposizione per darmi idee e riferimenti
che potessero tornare utili in questo libro.
Via via che il documento prendeva forma,
mi riassumevano pagine e pagine e mi
aiutavano a capire il carattere del libro,
sono sempre stati felici di discutere a volte a lungo l’argomento che avrei trattato
in un dato momento. Anche loro si accorgevano dei momenti di rallentamento e
con garbo mi stuzzicavano se necessario.
Sono stati un supporto prezioso sin dall’inizio, dandomi un grande aiuto. Grazie!!
Alessandro Squizzato e Andrea
Manetti mi hanno entrambi incoraggiato a girare un Tutoreal, e la loro vasta
esperienza nel software ”libero” mi ha
dato accesso a
materiale che
non avrei mai
potuto ottenere
in altro modo.
Grazie amici.
Grazie ad Alessandro Gerini
per l’amicizia e
le chiacchierate
in studio a New
York. Alice Demaria grazie
per il supporto morale e l’aiuto che mi
hai dato per realizzare il libro. Sei e resterai la numero uno. Un infinito grazie
alla mia grande Mamma Lorenzina,
perché questo sogno senza di lei
non sarei mai riuscito a realizzarlo.
Ti voglio bene, GRAZIE. Un ringraziamento particolare va a Giorgio Annone, Stefano Frigerio, Claudio Gan-
gi, Alessandro
Gerini
Ger e all’intero
gruppo
gru
di fotografi
che è stato fonte dii
ispirazione
isp
negli ul-timi
tim anni. Molto di
quello
che ho mesqu
sso in questo libro
ro
proviene
dalla mia
p
ia
esperienza
e
lavorativa
l
a
insieme
a
i
loro. Gra-zie davvero a tutti. Devoo
ringraziare tutti gli allievi,,
ex-allievi e modelle delle scuole (S.E. Make-up
di Alessandria, M.B.A.
di Milano, Emodiva di
Potenza) e soprattutto
quelli del corso Art Fashion Photografy Show.
Ho avuto quattro super revisori competenti e precisi per questo
libro: Chiara Cane,
Patrizia Sclauzero, Katiuscia Sola e
Pier Luigi Buscagliolo. Se fossi stato
in grado di integrare tutti i loro eccellenti suggerimenti, questo sarebbe un
libro migliore. Ma come capita sempre,
i vincoli temporali mi hanno costretto a
scegliere, sebbene i miglioramenti siano
comunque significativi. Qualsiasi refuso
rimasto è imputabile esclusivamente a
me. Un ringraziamento particolare alla
casa discografica Sony per la concessione delle fotografie relative ai propri artisti. Un grazie speciale alla casa
discografica Universal Music, che
mi ha concesso l’autorizzazione a pubblicare le fotografie dei suoi artisti. Un
grande grazie a Saule Kilaite violinista performer per la sua disponibilità
del materiale fotografico.
Grazie alla Carosello Record per la concessione del materiale fotografico. Michele Del Prete, un grazie enorme per
la disponibilità e la
concessione delle
foto. Vorrei ringraziare
i add uno add uno i
miei allievi ed ex-allievi che hanno contribuito con la realizzazione di vari lavori
pubblicati nel libro: Bianco Annamaria, Bovolenta Simonetta, Carminati Stefania, Cartisano Diana,
Cauda Sara, Chechu Alina, Clemente Rosa, Corella Costanza, Degiorgi Sara, Franzese Ilenia, Franzese
Salvatore, Fusco Valentina, Giannetti Carolina, Guzzi Marina, Inzitari Annalisa, Marmello Valentina,
Mauri Tatiana, Matteassi Carmen,
Merolla Francesca, Nobili Valerio,
Paris Cloris, Penzo Katiuscia, Porcelluzzo Simona, Sangiorgi Alessandra, Spisto Orazio, Suardi Katia, Vecchiato Lacramioara.
FOTO DI DANIELA BERRUTI
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E
cco una ricetta per un antipasto fresco, semplice e
che si sposa con qualsiasi
menu a base di pesce.
Provate ad accompagnare il
salmone con una ottima insalata di zucchine julienne
condite con olio, sale e limone, resterete piacevolmente
sorpresi dal gusto, la consistenza ed il profumo di questa
ricetta.
Leggeri, visto il caldo, ma
senza rinunciare al gusto.
PROCEDIMENTO:
Pulire il pesce dalle spine e privarlo della pelle.
Mescolare tra loro sale e zucchero.
Grattugiare la scorza delle arance
e spremerne il succo.
Posizionare il pesce in un contenitore capiente di ceramica o vetro,
ricoprirlo con cura con la miscela di
sale e zucchero, aggiungere i grani
di pepe e scorza e succo di arance.
Coprire il tutto con pellicola, far
riposare in frigo da 6 a 12 ore, in
base al grado di marinatura preferito: più il pesce riposa, più si
asciuga ed insaporisce.
Estrarre il pesce, ripulirlo dalla
marinata, tagliare a fettine sottili
leggermente oblique e servire.
INGREDIENTI
PER 6 PERSONE:
- 800 Gr di salmone fresco
(filetto)
- 1 kg di sale grosso
- 1 kg zucchero di canna
- 2 arance
- 1 cucchiaio di pepe rosa in grani
59
JAZZ
JAZZ,
COME DIRE
LINO
PARTRUNO
di Nadia Bengala
vete mai visto una persona
che, ad una festa, un evento,
una serata, appena inizia la
musica si alza dalla sedia e infastidito se ne va? Se ne va perché
quella non è la sua musica. Lui non
ama la musica odierna, che trova
allucinante (parole sue).
A
Ma il grande pubblico lo conosce
fin dalla fine degli anni ’70 per avere preso parte alla trasmissione più
seguita nella storia della televisione
italiana: stiamo parlando di “Portobello” presentato da Enzo Tortora
che lo volle per fare da colonna sonora con il suo banjo e i suoi solisti.
Stiamo parlando di Lino Patruno,
famoso jazzista conosciuto in tutto il mondo e che ha suonato con
molti grandi della storia del jazz
come Joe Venuti, Bill Coleman,
Teddy Wilson, Albert Nicholas oltre ad aver preso parte a festival
internazionali come quello di New
Orleans, di Varadero (Cuba), di Davenport (Iowa – USA).
E da allora che il grande pubblicò si
abituò all’ascolto di una musica differente ma di qualità come il jazz.
Sono celebri e in alcuni casi storici i
film ai quali Patruno ha preso parte, tra i quali citiamo “Amarcord”
di Fellini, “Mussolini, ultimo atto”
di Carlo Lizzani e “Delitto a Porta
Romana” con Tomas Milian (che
ancora oggi è uno dei DVD più venduti nelle videoteche).
Tra le colonne sonore che Lino
Patruno ha composto ricordiamo
quelle dei film “Prova di Memoria”
Lino in passato è stato anche attore e
cabarettista nel gruppo de "I GUFI"
che negli anni ’60 è stato il primo
gruppo storico di cabaret italiano.
con Franco Nero, “Ti amo Maria”
con Carlo delle Piane e quella del
film “Forever Blues” di e con Franco
Nero che gli è valso il riconoscimento come migliore colonna sonora
facendogli conferire il prestigioso
Golden Globe della stampa estera.
E’ stato anche co-sceneggiatore e
produttore della colonna sonora del
film “Bix” di Pupi Avati girato negli
Stati Uniti che raccontava la triste vicenda del leggendario musicista della storia del jazz degli anni ’20 Bix
Beiderbecke nato a Davenport che
gli dedica un importante festival.
Ci vorrebbe una vita per raccontare
tutto quello che in campo artistico
che ha fatto Lino Patruno ma per
il momento penso che quello che vi
ho raccontato sia già molto. Saluto
Lino anche a nome di tutti voi perché è un mio caro amico.
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CONSENTIAMO DI CIRCOLARE
LIBERAMENTE A QUELLI CHE
FANNO LE VIRGOLETTE
CON LE DITA
BEPPE
GRILLO ORA PUNTA
AD UN M5S MENO
DURO E PIÙ MODERATO.
DAL VAFFANCULO AL
VAFFAMBAGNO
GLI INGLESI
HANNO DECISO DI
USCIRE DALL'EUROPA.
CON UN REFERENDUM E
GIOCANDO A PALLONE
DA SCHIFO
LAPO ELKANN
ORA È FIDANZATO CON
UNA BELLISSIMA MODELLA
TEDESCA. L'HA SCELTA DELLA
STESSA NAZIONE DELLA
SUA CRAVATTA
DOPO
LA BREXIT,
L'UNIONE EUROPEA
È COMUNQUE TENUTA
INSIEME DA UN FORTE
PUNTO IN COMUNE
TRA GLI STATI. LA
VOLONTÀ DI
USCIRNE
63
SECONDO
L'ISTAT AUMENTA
LA CAPACITÀ DI SPESA
DELLE FAMIGLIE ITALIANE.
SOPRATTUTTO SE PAPÀ SI
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a cura di Marco Anelli
A
mici di Slide eccoci arrivati
ad Agosto, c'è chi avrà raggiunto la montagna, chi il
mare e alcuni di voi invece avranno optato per visitare le città con
le loro bellezze.
Noi siamo in giro per il Tour Italia
di Artú e abbiamo trovato strutture
molto interessanti per l'accoglienza dei 4 zampe, traghettiamo fino
ad Olbia da Livorno con Sardinia
Ferries, con tanto di cabina, self
Service e ristorante che accompagnati da Artu, visita dal comandante con consegna del Bollino e
alle ore 14.00 sbarchiamo per proseguire la nostra meta, Costa Smeralda, ci aspetta Francesco Depperu della Residenza Capriccioli.
Un luogo incantevole e ci accorgiamo di alcuni cambiamenti, semplici
ma importanti, l'acqua delle piscine
è salata, la piscina per cani con una
scaletta anti scivolo, nuova doccia,
insomma non manca proprio nulla.
Ci fermiamo, purtroppo di pochi
giorni e via verso la Liguria destinazione La Scogliera ad Alassio in
altra spiaggia davvero Pet Friendly
e quest'anno con un partner d'eccezione Frontlinecombo, hanno
voluto anche loro testimoniare
l'importanza della prevenzione su
pulci zecche e della loro pericolosità. Ci fermiamo a salutare gli amici dell'albergo Aida e via verso la
Toscana e L'Emilia Romagna, terre
ricche di locali Pet Friendly.
Vi lasciamo ricordando
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64