IT SCA magazine SHAPE 1 2016 Internet of Things

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IT SCA magazine SHAPE 1 2016 Internet of Things
1.2016 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS
FOCUS
OBIETTIVO:
LA VITA
E LA GENTE
YouTubers, la star del
web parla del ciclo
I SEGRETI PER
INVECCHIARE
BENE
L’INTERNET
OF THINGS
connette
ogni cosa
Shape è la rivista trimestrale di SCA ed è rivolta
principalmente ai clienti, agli azionisti e agli analisti,
ma anche ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti
coloro che sono interessati alle attività e allo sviluppo
di SCA. La pubblicazione del prossimo numero è
prevista per giugno 2016
Editore
Joséphine EdwallBjörklund
Direttore
responsabile
Marita Sander
Redazione
Anna Gullers,
Helena Åkesson,
Appelberg
Ideazione
Kristin Päeva
Cecilia Farkas
Appelberg
Stampa
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SCA, Group
Communications,
Box 200, SE-101 23
Stoccolma, Svezia.
Telefono +46 8 7885100
Fax +46 8 6788130
1.2016 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS
FOCUS
OBIETTIVO:
LA VITA
E LA GENTE
YouTubers, la star del
web parla del ciclo
L’INTERNET
OF THINGS
connette
ogni cosa
I SEGRETI PER
INVECCHIARE
BENE
Foto di copertina: Getty Images
Illustrazioni: Gunilla Hagström, Form Nation
Questo numero di SCA Shape è stato pubblicato in svedese, inglese,
spagnolo, tedesco, francese, olandese e italiano ed è stampato su
carta GraphoSilk 90 g/m² prodotta da SCA.
Ne è ammessa la riproduzione solo previa autorizzazione di SCA
Group Communications.
Il contenuto della rivista esprime il punto di vista degli autori degli
articoli e delle persone intervistate e non riflette necessariamente
le opinioni della redazione o di SCA. SCA Shape è disponibile in
abbonamento o in formato elettronico su www.sca.com.
Cambiamenti di indirizzo vanno segnalati a
www.sca.com/subscribe o [email protected]
Sommario:
06. INVECCHIARE SENZA PAURA
Il dottor Adrian spiega come rompere il tabù
dell’incontinenza.
10. FOCUS: CONNESSIONI INFINITE
Ci sono più oggetti interconnessi che abitanti del pianeta,
e l’Internet of Things è solo agli inizi.
16. IL DIGITALE SEMPLIFICA LA VITA
SEGUI SCA SU:
Con più dati a disposizione sulle attività quotidiane, migliora
la distribuzione delle risorse.
19. LEGNO AL GUSTO DI VANIGLIA
Twitter.com/
SCAeveryday
flickr.com/
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hygienematters
Facebook.com/
SCA
Instagram/
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Youtube.com/
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linkedin.com/
company/
sca-company
2 SCA SHAPE 1 2016
La molecola di vanillina è il componente principale
dell’aroma di vaniglia e ora può essere estratta dal legno.
SAPETE...
… quali sono i Paesi più e meno prosperi del mondo? La risposta a pagina 5.
SALVE
COLLABORATORI...
20.
... quale preferite
tra i vostri oggetti
interconnessi e
quale vorreste
avere in futuro?
Nel mondo aziende e
organizzazioni si stanno dando
da fare per ridurre l’incredibile
quantità di cibo sprecata
ogni giorno.
Clara Henry ha qualche consiglio utile da
dare alle ragazze. Leggete a pagina 28.
GETTY IMAGES
25. IL BUONGIORNO È PIÙ LINDO
Negli uffici europei sono sempre più comuni
le pulizie nelle ore diurne.
26. 12 ORE CON HAKAN CAN
Una giornata in compagnia di un rappresentante
TENA che vive in Asia e lavora in Europa.
30. NON CHIAMATELI VECCHI
Oggi i pensionati sono più in salute e più
impegnati che mai.
35. L’ATTIMO FUGGENTE
Dalla sosta in una modesta casa di un villaggio
rumeno l’ispirazione per una foto vincente.
“È con grande entusiasmo che accogliamo
Wasau Paper nella
nostra famiglia”
Don Lewis, presidente di AfH Professional Hygiene, SCA
GRAHAM SAMUELS,
IIllustratore per l’articolo
sull’IoT
La radio via Internet, che mi
permette di ascoltare la BBC
mentre faccio colazione.
Non ci sono invece oggetti
interconnessi che vorrei e che
non ho. Sono una persona
abbastanza “analogica” e non
amo particolarmente l’idea
di trasferire la tecnologia
digitale a cose dove in realtà
non serve.
KRISTIN PÄEVA,
Graphic Designer di Shape
La cosa a cui tengo di più è la
mia Apple TV. Quel che sogno
sono invece i supermercati
senza casse, di cui si è parlato
in questo numero (a pag. 14).
Che bello sarebbe infilare la
spesa nella borsa e uscire dal
negozio senza dover mettere
tutto sul nastro scorrevole…
Anche il frigo capace di
ordinare il cibo quando
rimango senza mi sembra
un’ottima idea.
SCA SHAPE 1 2016 3
SHAPE UP
Scopri cosa succede fuori da SCA
Eterna
primavera
FATE SECCARE i vostri fiori
preferiti e incorniciateli.
La semplice cornice della
danese Moebe si compone
di due lastre di vetro acrilico,
quattro listelli di rovere e un
elastico che tiene insieme la
cornice e serve anche per
appenderla alla parete.
moebe.dk
Zuckerberg e Gates per
la tecnologia a zero carbonio
I FONDATORI di Facebook e Microsoft, Mark
Zuckerberg e Bill Gates, hanno annunciato la
creazione della Breakthrough Energy Coalition.
L’iniziativa per le energie pulite è finalizzata a supportare le migliori proposte degli istituti di ricerca
pubblici che investono nella tecnologia a zero
carbonio in diversi settori, dall’elettricità ai trasporti,
fino all’agricoltura. Obiettivo: “condurre il mondo
verso un futuro energetico con emissioni vicine allo
zero”, scrive il sito ozy.com.
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COSA CI RENDE FELICI?
“Felicità è amore. Punto”. Lo sostiene lo psichiatra
George Vaillant con cognizione di causa: insieme
ad altri ricercatori di Harvard, si è occupato di uno
studio che ha seguito 268 uomini entrati all’università alla fine degli anni ’30 attraverso le varie fasi
della vita: guerra, carriera, matrimonio e divorzio,
nascita di figli e nipoti, vecchiaia. Nel 2012 i risultati
dell’Harvard Grant Study sono stati pubblicati nel
libro Triumphs of Experience.
ROBERT HAGSTRÖM
I MIGLIORI PAESI
DEL MONDO
L’INDONESIA è il Paese che
ha compiuto i progressi più
radicali dal 2009, risalendo
dal 71° al 69° posto, mentre
gli Stati meno prosperi sono
quelli dell’Africa subsahariana.
Questi sono i dati del Legatum
Prosperity Index 2015, che stila
una classifica dei Paesi in cui
si vive meglio, tenendo conto
di otto sottoindici: economia,
imprenditoria, governance,
istruzione, salute e sicurezza,
libertà personale e capitale
sociale. Al primo posto c’è la
Norvegia.
Podcast a
volontà
Società, cultura, attualità, politica,
tecnologia, religione, salute:
esistono podcast per ogni tipo
di interesse. Alcuni dei migliori li
trovate sul sito
goodpodcast.net
I MIGLIORI 10
1. Norvegia
2. Svizzera
3. Danimarca
4. Nuova Zelanda
5. Svezia
6. Canada
7. Australia
8. Paesi Bassi
9. Finlandia
10. Irlanda
I PEGGIORI
142. Repubblica Centrafricana
141. Afghanistan
140. Haiti
139. Chad
138. Burundi
NIENTE SHAMPOO
NIKKI NYE e Amy Flurry
trasformano dei semplici fogli
di carta in fantastiche sculture.
Alle due artiste di Atlanta
sono stati commissionati
lavori da gallerie d’arte e
case di moda prestigiose
come Hermès, Cartier, Kate
Spade e Valentino. La loro
è un’arte interdisciplinare,
come dimostra la recente
collaborazione con il Victoria
and Albert Museum per la
realizzazione di 16 parrucche
di carta, destinate alla mostra
sui costumi di Hollywood.
SAPEVATE CHE…
Secondo una ricerca condotta
dall’Università di Umeå, in
Svezia, la comunicazione
attraverso i social su internet
fa bene agli anziani. C’è quindi
la necessità di capire come
i terapisti dell’occupazione
possano supportare le attività
online per queste persone,
creando per loro le giuste
opportunità.
Fonte: Università di Umeå
Auricolari per
ascoltare e
imparare
La Norvegia è il Paese più prospero del
mondo.
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10 DOMANDE
Ecco i segreti
per invecchiare bene
testo NANCY PICK foto JESSICA FERN FACETTE
Attività fisica, alimentazione sana, niente fumo: sono solo
alcune delle piccole cose che possono fare una grande
differenza nella qualità della vita degli anziani. Anche una buona
gestione dell’incontinenza può aiutare a mantenerci fisicamente
e socialmente attivi e in buona salute. Lo dice il Dr. Adrian
Wagg, che si occupa di benessere della terza età.
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ADRIAN WAGG
Età: 51
Vive a: Edmonton, Alberta,
Canada
Formazione: London
Hospital Medical College,
membro del Royal College of
Physicians di Londra
Famiglia: sposato; un figlio
e una figlia, entrambi
studenti universitari.
Hobby preferito: pesca alla
mosc. “All’inizio di ottobre
sono andato a pescare a
Vancouver e ho preso
salmoni e storioni”.
Letture preferite: “I
polizieschi scandinavi,
come la serie della Sezione
Q di Jussi Adler-Olsen.”
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D
AL 2010 È DOCENTE di Benessere della terza
età presso l’Università dell’Alberta, in Canada.
Formatosi a Londra, è anche un noto esperto di
incontinenza, problema che affligge circa 400
milioni di persone nel mondo. E con oltre 200 pubblicazioni al suo attivo, vanta un curriculum di
quasi 40 pagine; molto noioso da leggere, dice lui.
Nonostante l’incontinenza sia un problema serio
nella società di oggi, il dottore Adrian Wagg non
perde mai il suo senso dell’umorismo.
Da esperto in materia, quali sono i fattori
critici per invecchiare bene?
Invecchiare bene significa innanzi tutto avere
uno stile di vita sano: fare attività fisica, non fumare, avere un’alimentazione equilibrata. Sembra
banale, ma non lo è.
Come si invecchia oggi rispetto al passato?
I figli del baby boom non accettano di essere
mortali. In generale, oggi si hanno aspettative
maggiori e si è più esigenti, il che comporta sfide
nuove per la nostra società. Il fatto che un’ampia
fetta della popolazione raggiunga un’età più avanzata è un grandissimo successo, a patto però che gli
anni di vita in più non siano vissuti nell’immobilità
a letto.
Lei si occupa anche di incontinenza. In che
modo la gestione dell’incontinenza migliora la
qualità della vita degli anziani?
Una corretta gestione dell’incontinenza rende
gli anziani normali agli occhi di se stessi e degli
altri, aiutandoli a non isolarsi.
L’incontinenza è ancora un argomento tabù?
C’è ancora una naturale reticenza a parlare di
incontinenza, nonostante tutti gli spot televisivi
sui rimedi per ovviare al problema.
Lei ricorda forse di aver mai sentito qualcuno al
bar lamentarsi di essersi fatto la pipì addosso?
Impossibile. Anche quando la gente parla con il
medico, deve farsi coraggio per aff rontare l’argomento. Purtroppo in molti anziani esiste una sorta
di nichilismo terapeutico.
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“Il fatto che un’ampia fetta della popolazione raggiunga un’età più avanzata è un
grandissimo successo, a patto però che gli anni di vita in più non siano vissuti
nell’immobilità a letto”, dice Adrian Wagg.
Lei sarà moderatore al sesto Global Forum
on Incontinence (GFI), in programma a
Berlino nell’aprile 2016. Quali sono i suoi
obiettivi?
Sono coinvolto nel GFI fi n dagli inizi, a Londra
nel 2006. Credo che gli obiettivi del Forum siano cambiati per poter cambiare efficacemente il
sistema: da un approccio clinico si è passati a un
approccio più orientato ai finanziatori e ai decisori politici. Sono loro gli interlocutori che devono
10 DOMANDE
“Lei ricorda forse di aver mai sentito qualcuno al
bar lamentarsi di essersi fatto la pipì addosso?”
essere sensibilizzati, non i clinici che conoscono
già bene il problema.
Se c’è bisogno di un profondo cambiamento
sociale, di che tipo deve essere?
Dobbiamo capire innanzitutto che generalmente l’incontinenza negli anziani non regredisce.
Perciò, il mantenimento e le relative soluzioni
(protezioni e dispositivi) devono essere viste come
parti integranti di una corretta gestione del problema. Cambiare significa mettere i pazienti e le
loro esigenze al centro dei programmi di assistenza sanitaria, i quali devono avere come obiettivo
quello di dare all’utente tutto ciò che serve per la
gestione dell’incontinenza.
Come mai è diventato un esperto di
incontinenza?
A Londra avevo come professore un certo James
Malone-Lee, un geriatra che, data la carenza di
studiosi e ricercatori in questo specifico settore,
pensava fosse suo dovere formare persone interessate a occuparsene. Pare che, in quanto a motivazione, io fossi uno dei suoi allievi migliori.
Presto dall’incontinenza si potrà guarire?
È da ingenui pensare che possa esistere
una cura risolutiva, soprattutto negli anziani.
L’incontinenza è un problema multifattoriale.
Forse la ricerca di una cura risolutiva può avere
senso per i giovani, nei quali la causa è generalmente più semplice. Per gli anziani, il nostro
approccio è una “gestione soddisfacente”, cioè
sufficientemente corretta da consentire loro di fare
ciò che vogliono nella vita di tutti i giorni, senza
lasciarsi sopraffare dai sintomi.
Come si vede da vecchio?
Forse con più rughe? Sinceramente, anche se
la mortalità è inevitabile, nella quotidianità la
gente non ci pensa, e io sono come gli altri. È solo
da poco che ho incominciato a pensare dove vorrei trascorrere gli anni della pensione. Dalla mia
esperienza di assistenza agli anziani, capisco che
c’è bisogno di un grande cambiamento a livello di
accettazione da parte della società. Una grande
fetta dell’assistenza sanitaria è assorbita dalla cura
Un dettaglio dello studio di
Adrian Wagg.
degli anziani nelle case di riposo, ma essere un
operatore sanitario in una casa di riposo non è considerato professionalmente prestigioso. Dobbiamo
ripensare alle modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria in un’ottica di ingegneria sociale.
Attualmente, si sta facendo un notevole lavoro di
innovazione, ma quello che serve è un grande cambiamento culturale.
Come crede che sarà la popolazione anziana
tra 100 anni?
Temo che avremo persone grasse con gambe filiformi e pollici molto sviluppati! A parte gli scherzi, credo che l’aspettativa di vita continuerà ad
aumentare e il problema sarà soddisfare le esigenze degli anziani con patologie multiple. Gli anziani
dovranno inoltre essere economicamente attivi
per poter reggere un onere pensionistico spalmato
su un arco di tempo di 40 o 50 anni.
Letteratura di base per un esperto di incontinenza.
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VIGNETTE
IL FRIGORIFERO
INTELLIGENTE
SAMSUNG, con
sistema Smart
Sensor, usa 13
sensori interni ed
esterni per controllare le condizioni
ambientali e regolare le impostazioni
in base a diversi
fattori.
JUNE è un forno
interconnesso che
sa anche rosolare,
tostare, cuocere
allo spiedo o a
fuoco lento.
IL TERMOSTATO
INTELLIGENTE
NEST si autoprogramma in funzione ai nostri impegni
e può essere
controllato tramite
smartphone, tablet
o pc, facendoci cosi
risparmiare energie
e denaro.
IL ROBOT
ASPIRAPOLVERE
NEATO vede e
sente la presenza
di mobili, giocattoli
e scale. Lo si può
accendere quando
si vuole utilizzando
l’apposita app.
Un mondo
connesso
Internet of things
10 SCA SHAPE 1 2016
INTERNET OF THINGS
DRONE DOMESTICO
IL SISTEMA
DI SICUREZZA
DOMESTICO
CANARY è un
sistema intelligente
e onnicomprensivo,
che trasferisce
direttamente al
cellulare gli allarmi
in formato audio e
video HD.
GOOGLE CAR
Maggiori dettagli a
pagina 13.
IL DIVANO
NOSTALGI di Ikea è
talmente futuribile
che il suo sensore
incorporato adegua
il colore della fodera
al nostro umore.
SENSE MOTHER è
una famiglia di sensori intelligenti che
possono monitorare praticamente
ogni cosa: il nostro
sonno, i farmaci
che assumiamo,
la nostra attività
fisica giornaliera, il
ritorno dei bambini
da scuola.
APPLE TV è un
dispositivo che
si collega alla tv
normale o HD e che
consente di vedere
in streaming film,
trailer, spettacoli televisivi,
video, foto e altri
contenuti presenti
sui computer o sui
dispositivi collegati
alla rete domestica
o a Internet.
SCA SHAPE 1 2016 11
INTERNET OF THINGS
L’Internet delle Cose è sempre più attuale
in ambito domestico e imprenditoriale
imprenditoriale, perchè può cambiare ogni aspetto
della nostra società. E se manterrà le promesse,
avrà un impatto duraturo sul nostro futuro.
testo SUSANNA LINDGREN illustrazioni GRAHAM SAMUELS
S
E SFOGLIATE l’ultimo catalogo Ikea, ci
troverete il divano
Nostalgi, con un
sensore incorporato
che cambia il colore
della fodera a seconda del vostro umore.
O il tappeto Liv, che
cresce come muschio
sul pavimento sprigionando sostanze aromaterapiche. O il piano cucina Folklig, che
dà istruzioni precise sulle ricette che volete preparare. È tutto vero? No, non ancora.
Sulla copertina c’è scritto “Solo per scopi
di ricerca” e il contenuto è proiettato nel
2030. In ogni caso l’Internet of Things
(IoT) è già entrata nella nostra vita, anche
nell’intrattenimento domestico, nella
salute e nello sport, dove i sensori sui braccialetti o altri dispositivi rilevano e interpretano ciò che amiamo, cosa facciamo e
come ci sentiamo. Il fatto è che pochi di noi
hanno compreso il mare di possibilità che
l’IoT ci offre, perchè stiamo ancora cercando di capire cosa significa.
IN PAROLE POVERE, IoT significa interconnettere gli oggetti, facendoli comunicare con noi, tra di loro o con le app. Si va
dai telefoni cellulari ai dispositivi indossabili, dai monitor medicali alle auto a
guida autonoma, dal frigo alla macchina
del caffè in cucina. Ma IoT è un concetto che può essere applicato anche a reti
interconnesse più ampie, per creare città
intelligenti con semafori che si adeguano
automaticamente al flusso del traffico o
per dare informazioni in tempo reale sui
movimenti delle catene della logistica in
tutto il mondo.
12 SCA SHAPE 1 2016
L’idea di interconnettere gli oggetti
non è nuova. Il clamore e il potenziale di
crescita odierni dipendono dal fatto che
sempre più oggetti utilizzano tecnologie
wireless. Grazie alla riduzione dei costi
delle connessioni e delle tecnologie, oggi
i sensori sono più economici e quindi
sempre più dispositivi utilizzano il wifi, per non parlare della diff usione degli
smartphone.
IL NUMERO DEI DISPOSITIVI connessi
a Internet supera quello degli abitanti
del pianeta. Secondo l’azienda di tecnologie Ericsson, entro il 2020 sulla Terra
ci saranno 7,6 miliardi di persone e 50
miliardi di dispositivi connessi a Internet.
Il McKinsey Global Institute prevede un
impatto economico annuo dell’IoT variabile da 2,7 a 6,2 mila miliardi di dollari
Usa entro il 2025. Eppure, molti non sono
in grado di indicare nemmeno un oggetto
interconnesso presente nel loro ambiente.
“Il motivo è che non lo pensiamo come
IoT”, spiega Barry Brown, docente di interazione uomo-computer alla Stockholm
University e direttore delle ricerche
del Mobile Life Centre dell’università.
“L’Apple tv, per esempio, non è un televisore né un computer, ma collegata alla
tv permette di vedere contenuti video in
streaming via Internet. O l’Apple Watch,
di cui tanto hanno parlato i media: non è
né un telefono né un computer, ma funziona attraverso Internet”.
Un altro esempio di IoT di grande successo è il termostato intelligente Nest,
che si autoprogramma in funzione dei
nostri impegni e può essere controllato
attraverso lo smartphone, il tablet o il pc,
facendoci risparmiare energie e denaro.
BARRY BROWN
è docente alla
Stockholm University
e direttore delle ricerche del Mobile Life
Centre. In passato è
stato ricercatore alla
Hewlett-Packard presso il centro di Bristol,
in Inghilterra.
Qualsiasi auto moderna di fascia alta ha
un gps che si aggiorna via Internet. E in
campo medico, l’IoT migliora già la qualità della vita di molti: le aziende farmaceutiche stanno sviluppando lenti a contatto
intelligenti che permettono ai diabetici di
controllare la glicemia; ma ci sono anche
pillole che trasmettono i dati biometrici
attraverso la cute, per permettere di comprendere meglio se un farmaco sia efficace e quando assumerlo, in funzione delle
abitudini e della fisiologia del paziente.
“È come un grande calderone che ribolle, dove affiorano oggetti nuovi che si
impongono alla nostra attenzione senza
che li percepiamo come IoT”, continua
Brown. “Temo però che alcuni di questi
oggetti non siano propriamente utili. Un
esempio? Il cartone delle uova che ci dice
immediatamente quante uova ci sono nel
frigo. Credo che l’azienda che lo produce
sia sparita dal mercato e abbia perso un
sacco di soldi”.
Al Mobile Life Centre, la ricerca
si concentra sulla defi nizione e sulla
IL PILOTA NON SERVE PIÙ
GRAZIE AI SENSORI, alle
telecamere e all’elettronica
di bordo, l’auto a guida autonoma di Google, una Toyota
Prius, si muove nel traffico
dello Stato americano del
Nevada senza qualcuno che
la guidi.
La maggior parte delle
case automobilistiche stanno
lavorando a soluzioni che
consentano al guidatore di
attivare il pilota automatico.
Volvo ha già dichiarato che
il suo obiettivo è avere in
circolazione 100 auto a guida
autonoma entro il 2017.
Le auto con pilota automatico si prevede non
saranno in vendita per i
prossimi 10 anni, ma non è
solo la tecnologia che deve
funzionare.
“Cosa deve essere delegato al veicolo e cosa al
guidatore? E come devono
interagire? È importante
definirlo tenendo conto
delle capacità e dei limiti
umani. E le regole che ne
deriveranno non potranno
prescindere dal fattore
umano”, spiega Birgitta
Hermansson, responsabile
del comparto automobilistico e ferroviario dell’Agenzia dei trasporti terrestri
svedese.
SCA SHAPE 1 2016 13
VIGNETTE
“Oggi, il 30-50% di tutti gli
alimenti prodotti nel mondo si
deteriora nel trasferimento dal
produttore al consumatore”.
comprensione del nuovo IoT orientata al
consumatore. Ed è tra le pareti domestiche che Brown ne intravede le potenzialità maggiori.
“La casa è un luogo importante, dove
ci rilassiamo e ci prendiamo cura di noi
e degli altri. Qui non funziona come nel
processo produttivo, dove potremmo utilizzare l’IoT per essere più efficienti. Ecco
perchè il cartone delle uova non ha avuto
successo. Tornerà mai in auge? Difficile
dirlo, il futuro è lungo”, come dimostra
anche la casa interconnessa del 2030
nel catalogo futuristico di Ikea, a cui il
Mobile Life Centre ha collaborato.
In un altro esperimento, sempre in
collaborazione con Ikea, è stato testato
il supermercato senza casse, dove sono
i sensori applicati ai prodotti che effettuano automaticamente la lettura ottica,
senza che il cliente debba fermarsi in cassa a pagare.
“Questa novità ha però incontrato molta resistenza”, ammette Brown. “Siamo
abituati all’idea di pagare: uscire dal negozio senza farlo ha un che di ambiguo”.
Il mercato al consumo forse non è ancora pronto per questo uso dell’elettronica
14 SCA SHAPE 1 2016
stampata, ma il mondo del commercio
intravede grandi opportunità nelle etichette stampate a basso costo provviste di
sensori in grado di comunicare. Pensiamo
a quanto cibo eviteremmo di sprecare se
gli imballi dei prodotti avessero dei sensori
che rilevano la temperatura o l’umidità, e
se poi inviassero un messaggio di allarme
in caso di rischio di avaria alimentare.
“Oggi, il 30-50% di tutti gli alimenti
prodotti nel mondo si deteriora nel trasferimento dal produttore al consumatore”,
JAN HEDERÉN
è responsabile strategico
di Ericsson. Un’area
fondamentale della ricerca è
capire come connettiamo il
mondo organico alle reti.
dice Jan Hederen, responsabile strategico
di Ericsson.
Ericsson, in collaborazione con l’istituto di ricerca svedese Acrea e con la
Linköping University, ha messo a punto
una nuova tecnologia in cui le etichette
stampate, provviste di antenna, chip e
batteria, possono trasmettere una serie di
dati. Queste etichette sono utilizzabili su
qualsiasi articolo e possono fornire informazioni molto utili, come ad esempio se
un vaccino è stato conservato o trasportato alla temperatura giusta.
Spiega Hederen: “Se io tocco l’etichetta, fungo da cavo e attraverso il mio corpo invio le informazioni a un ricevitore
ultrasensibile contenuto in un dispositivo
mobile connesso alla rete, tipo smartphone, che a sua volta mi informa su come la
confezione è stata trattata prima di arrivare a me”.
L’IOT OFFRE INFINITE opportunità e con-
nessioni, il cui impatto non è ancora del
tutto chiaro. Ma ogni medaglia ha il suo
rovescio: anche l’IoT suscita perplessità
per tutti i dati che vengono raccolti su di
noi, le nostre abitudini e le nostre scelte di
vita. I dispositivi connessi sono miliardi:
come facciamo a sapere se le informazioni scambiate sono sicure? Cosa succede
se i dati medici raccolti dal mio bracciale
vengono usati per definire i premi delle
polizze malattia?
“È da decenni che raccolgono informazioni su di noi”, precisa Brown. “Basta
pensare alle carte fedeltà. Nel Regno
Unito, poi, dal 1987 le cartelle sanitarie
in possesso delle assicurazioni private
vengono vendute per consentire la messa
a punto di nuovi farmaci. Pensiamo che
siano tutte novità, ma non lo sono. È solo
la dimensione che è cambiata”.
A livello della società in generale,
questi dati possono essere utilizzati per
adottare decisioni basate su un numero
maggiore di informazioni, creare soluzioni vantaggiose per l’ambiente e anticipare i problemi prima che accadano, ma
tutto ciò non è esente da rischi. Le città
interconnesse sono più vulnerabili agli
attacchi degli hacker e quindi i firewall e
le misure di sicurezza diventeranno più
importanti che mai.
INTERNET OF THINGS
Un rapido sguardo all’orologio
e Jan Sturestig può controllare
in tempo reale la glicemia di suo
figlio Sigvard. Il bambino così è
più libero e i suoi genitori sono più
tranquilli.
Al diabete
di Sigvard
ci pensa
l’orologio
DUE ANNI FA al figlio di Jan Sturestig,
che all’epoca aveva 6 anni, è stato diagnosticato il diabete. Ne è seguito un
periodo di grande ansia e preoccupazione. Fino alla scorsa estate, quando gli è
stato impiantato sotto pelle un sensore
che controlla costantemente la sua glicemia. Il sensore è connesso a un ricevitore
che invia un segnale di allarme se il livello
è anomalo.
Queste informazioni possono poi
essere scaricate in vari modi, tramite un
sito web, un’app o un orologio, come nel
caso di Jan. Un numero mostra la glicemia di Sigvard in tempo reale, mentre
una freccia indica se il valore è aumentato, diminuito o è stabile.
Grazie a questo orologio, ora Jan e sua
moglie Åsa hanno meno timore di lasciar
andare Sigvard a giocare fuori con gli
amichetti.
“Non dobbiamo averlo sempre vicino
e questo gli dà una libertà che prima non
aveva”, dice Jan.
Il sistema di monitoraggio della glicemia è in fase di continuo perfezionamento e Jan pensa che a breve sarà persino
in grado di dare istruzioni agli utenti.
“Sarebbe bello”, dice, “se l’orologio
dicesse all’utente cosa deve fare, come
‘stai tranquillo che va tutto bene’, oppure
‘bisogna adeguare la dose’. Credo che
presto ci arriveremo”.
SCA SHAPE 1 2016 15
INTERNET OF THINGS
La digitalizzazione offre grandi potenzialità per uno specialista
dell’igiene come SCA. Oltre ad essere un canale per la
comunicazione e il commercio, infatti, il digitale può migliorare
la qualità e abbattere i costi, ma anche aiutarci a soddisfare le
nostre esigenze primarie in modo più empatico e dignitoso.
Una vita
digitale
Una coppia indossa
i braccialetti Baby
Buzz di Libero.
A PRIMA VISTA, i prodotti per l’igiene pos-
sono sembrare rigorosamente analogici.
Un rotolo di carta igienica non dovrebbe
essere diverso da ciò che appare. Ma supponete di aggiungere un piccolo sensore
al portarotolo: potreste avere una miriade
di informazioni, non solo su quanta carta
rimane, ma anche sulla frequenza di utilizzo e sulla quantità consumata ad ogni
utilizzo. Aggiungendo altri sensori al WC,
al dispenser del sapone e al cestino dei
rifiuti, avremo il bagno intelligente.
“La nostra soluzione Tork EasyCube
è solo l’inizio”, dice Robert Sjöström,
SVP Global Business Services. “Ciò a cui
puntiamo è diventare leader nei prodotti
digitali per l’igiene. Sono convinto che
in futuro i nostri prodotti conterranno
sempre più informazioni in grado di migliorarne sia l’utilizzo sia la qualità e di
ottimizzare le nostre risorse”.
GIÀ OGGI LE IMPRESE di pulizie possono
contare sui dati in tempo reale comunicati dalle toilette di luoghi pubblici,
come gli aeroporti o i centri convegni. Ciò
avviene grazie alle soluzioni SCA Bloe e
Tork EasyCube, che consentono di effettuare la pulizia solo quando è necessario.
“La possibilità di raccogliere dati
attraverso una connessione wireless ci
permette inoltre di soddisfare meglio
le nostre esigenze primarie”, spiega
16 SCA SHAPE 1 2016
Sjöström: “La gestione dell’incontinenza
è un settore dove i sensori già fanno una
differenza qualitativa per gli utenti”.
Basti pensare al sistema TENA Identifi
di SCA, che permette al personale delle
case di riposo di accedere nei dettagli alle
informazioni sulle abitudini minzionali
dei pazienti e mettere così a punto piani
di gestione personalizzati, secondo le
diverse esigenze.
PER SCA, il digitale è utile per migliorare
la qualità dell’assistenza e il benessere
degli assistiti, perché connette le persone
sia tra di loro che con i prodotti più adatti
alla loro condizione. Se la tendenza è utilizzare sempre più diff usamente Internet,
allora è essenziale creare un punto di
contatto online, che si tratti di cercare
informazioni, comunicare o fare acquisti.
Due esempi di successo creati da SCA
sono Libero Club per i genitori e Girls1st
di Libresse per le adolescenti.
“Abbiamo anche un nuovo sito web
dedicato all’incontinenza maschile e
alle relative soluzioni”, aggiunge Gael
De Talhouet, Vice President Digital
Transformation di SCA e coordinatore
del Digital Transformation Team, la cui
missione è assicurare che l’azienda abbia
la strategia giusta per avere successo
online.
“Internamente, il nostro obiettivo primario è permettere al nostro personale di
rapportarsi online ai nostri consumatori e
ai nostri clienti, facendo leva sulle giuste
competenze, sugli adeguati strumenti
tecnici e sui sistemi per la raccolta dei
dati e la valutazione della performance”,
conclude De Talhouet.
1.
2.
QUATTRO PRODOTTI
INTERCONNESSI
LA PULIZIA È UN PIACERE A GRÖNA LUND
CHE SI TRATTI delle attrazioni o delle
toilette poco importa: per il parco divertimenti Gröna Lund è importante garantire
un’esperienza piacevole ai visitatori.
Un nuovo sistema intelligente pensato
proprio per le toilette ha aumentato la
soddisfazione dei clienti e migliorato la
qualità del lavoro degli
addetti.
Tork EasyCube
è un nuovo servizio
Tork: attraverso un’app
permette di controllare
in tempo reale i dati
sul consumo di carta
igienica e di sapone,
dando così modo ai
responsabili di sapere
dove e quando le toilette
devono essere pulite e i dispenser ricaricati.
Gröna Lund è uno dei primi clienti di
SCA ad aver utilizzato il Tork EasyCube e i
risultati sono stati molto positivi.
“Ora il personale sa esattamente cosa
sostituire e dove. Eliminando i controlli
inutili e sapendo fin dall’inizio quali materiali
occorrono, si guadagna un sacco di tempo.
La soddisfazione dei clienti è aumentata e,
a differenza di prima, nessuno si lamenta
per il sapone e la carta igienica”, spiega
Dragica Novacic, responsabile della gestione del parco divertimenti Gröna Lund.
Il personale sa di poter lavorare meglio
e, per la prima volta, c’è anche chi tra loro
chiede di essere espressamente addetto
alle toilette. Un altro effetto positivo è la
riduzione del consumo di sapone e carta
igienica.
1. BABY BUZZ DI LIBERO
COPPIA DI BRACCIALETTI PER GENITORI IN
ATTESA
Volete sapere quando il bimbo scalcia nella pancia della mamma? Grazie
a un braccialetto, la futura mamma
può inviare una leggera vibrazione
a un altro braccialetto indossato
dal futuro papà. Questa invenzione si chiama baby Buzz ed è stata
pensata per coinvolgerlo di più nella
gravidanza.
2. TORK EASYCUBE
CONNESSIONE IN TOILETTE
Tork EasyCube è una soluzione
intelligente per le toilette pubbliche:
connettendo i dispenser alla rete, il
sistema permette di sapere in tempo
reale quante persone si sono recate
in toilette, controllare le ricariche dei
consumabili e fornire informazioni
su quando e dove le toilette devono
essere pulite.
3. TORK SMARTFRESH
INTELLIGENTE E SENZA ODORE
Tork SmartFresh è una soluzione a
pannello intelligente per la pulizia
automatica e il controllo dell’odore
nei WC e negli orinatoi delle toilette
pubbliche. Il sistema, che è dotato
di display per contenuti informativi o
pubblicitari, monitora l’affluenza e il
livello di utilizzo, indicando quando è
il momento di effettuare la pulizia.
4. TENA IDENTIFI
MIGLIOR GESTIONE DELL’INCONTINENZA
I sensori inseriti nelle protezioni per
l’incontinenza permettono al personale delle case di riposo di capire
meglio con quale frequenza e in
quale momento avviene la minzione
per ciascun paziente. I dati vengono
poi trasmessi ad un portale web
e utilizzati per elaborare un piano
personalizzato.
SCA SHAPE 1 2016 17
Faites bonne
impression
Les serviettes de haute qualité Tork LinStyle ® ont l’apparence et le toucher du lin,
elles procurent instantanément un sentiment de qualité de confort et d’élégance.
Avec notre large gamme de couleurs et d’épaisseurs, il est encore plus simple de créer
une ambiance dans un décor qui vous resssemble.
Une autre façon de faire d’un bon moment une expérience exceptionnelle.
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VIGNETTE
IN BREVE
Vaniglia:
aroma di legno
FOTO: GETTY IMAGES
LA VANIGLIA È UNO degli aromi preferiti
al mondo, ma non bisogna confonderla
con la vanillina. La vaniglia si ricava dai
baccelli dell’orchidea Vanilla planifolia ed
è talmente costosa, che generalmente la si
sostituisce con la vanillina sintetica.
La molecola della vanillina, che è il
componente principale dell’aroma di
vaniglia, può essere anche estratta dal
legno, più precisamente dalla lignina,
sostanza che lega le fibre di cellulosa nel
legno. Al mondo una sola azienda lo fa: è
la norvegese Borregaard, a cui la materia
prima (legno di pino vecchio ed essiccato)
viene spedita via treno dalla Svezia.
La lignina viene per prima cosa trasformata in etanolo estraendo gli zuccheri
per fermentazione e successivamente la
sua lunga molecola viene scomposta in
una struttura analoga alla molecola della
vaniglia vera. L’estratto viene infine sottoposto a varie fasi di lavorazione e purificazione per ottenere il prodotto finale.
SCA SHAPE 1 2016 19
Stop
ALLO SPRECO
20 SCA SHAPE 1 2016
MERCATO
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d
È un problema mondiale: ogni anno si gettano circa
1,3 miliardi di tonnellate di cibo in perfette condizioni.
Finalmente ora privati, aziende e governi di tutto il
mondo hanno deciso di intervenire con una serie di
iniziative di diverso tipo.
testo DANIEL DASEY foto GETTY IMAGES
NEL 2008, lasciato l’incarico di
presidente della catena di supermercati Trader Joe, dopo oltre 30 anni di
lavoro nella distribuzione alimentare,
l’americano Daniel Rauch ha deciso
di fare qualcosa per ovviare a un
problema divenuto per lui insopportabile: lo spreco di cibo. Nel giugno 2015
ha aperto a Boston “Daily Table”, un
punto vendita dove i prodotti alimentari vicini alla data di scadenza possono essere venduti a prezzi ribassati,
per incoraggiare un’alimentazione
sana anche tra i meno abbienti.
“Acquistiamo le eccedenze di
alimenti perfettamente commestibili che i rivenditori gettano alla
fine di ogni giornata perché prossimi alla scadenza o appena scaduti.
Oppure ci riforniamo dai coltivatori
che hanno un prodotto nutrizionalmente valido, ma all’apparenza poco
appetibile”, spiega Rauch. L’idea è
stata un successo, come dimostrano i
clienti che si accalcano in negozio per
acquistare prodotti ribassati della
metà o di due terzi rispetto al prezzo
di vendita iniziale.
DAILY TABLE è una delle centinaia
di iniziative sorte in tutto il mondo
per risolvere l’enorme problema
dello spreco alimentare. Secondo
l’Unep, il Programma delle Nazioni
Unite per l’ambiente, quasi un terzo
del cibo prodotto annualmente per
il consumo umano va sprecato: circa
1,3 miliardi di tonnellate! Nei paesi
ricchi si sprecano ogni anno circa 220
milioni di tonnellate di cibo, quasi
quanto l’intera produzione mondiale
dell’Africa sub-sahariana.
Jonathan Bloom cura il blog wastedfood.com ed è autore di un libro
sull’ingente spreco alimentare negli
Usa. Bloom vede nel nostro comportamento rilevanti conseguenze etiche,
ambientali ed economiche. “Dato
COSA
POSSIAMO FARE
Acquistare meno cibo
Comprare poco e
spesso
Riciclare gli avanzi
Congelare il cibo
inutilizzato
Portare a casa gli
avanzi dal ristorante
SCA SHAPE 1 2016 21
Per Doug Rauch era ormai
diventato insopportabile assistere
allo spreco di cibo: per questo ha
aperto il Daily Table.
INIZIATIVE
che quasi un miliardo di abitanti del
pianeta non hanno abbastanza da
mangiare”, spiega, “il nostro spreco
massiccio è un’opportunità persa.
Dal punto di vista ambientale è uno
sperpero dell’energia, dell’acqua e
della terra che vengono utilizzate per
produrre il cibo sprecato. Dal punto
di vista economico, tenendo conto dei
costi reali, ambientali e sociali, equivale a una perdita di 2,4 mila miliardi
di euro, quasi il Pil della Francia!”.
Alla luce dei cambiamenti demografici nel mondo, il problema
dello spreco alimentare assume oggi
proporzioni ancora più rilevanti.
Via via che paesi come la Cina si
arricchiscono, tendono a consumare
più carne, cioè un alimento che ha
di gran lunga la maggior impronta
di carbonio per singola caloria. “Lo
spreco di carne è ridotto rispetto
ad altri alimenti”, osserva Bloom,
“ma l’impatto dello spreco è anche
peggiore se si considera la quantità di
anidride carbonica emessa per produrre la quantità sprecata”.
In tutto il mondo sono attualmente
in corso diverse iniziative per cercare
di porre un freno al problema.
Dunque, cosa possono fare i
singoli consumatori per ridurre il
loro spreco alimentare?
“Poiché il cibo sprecato al
consumo è quello con la maggior
22 SCA SHAPE 1 2016
“Dal punto di vista ambientale,
è uno sperpero di energia,
acqua e terra che vengono
utilizzate per produrre il cibo
sprecato”. Jonathan Bloom
impronta di carbonio, in considerazione della distanza percorsa per
arrivare fino al consumatore che lo
acquista, è essenziale che tutti noi
facciamo la nostra parte, per esempio acquistando meno cibo”, spiega
Bloom.
Dobbiamo cioè diventare consumatori più intelligenti: acquistare
poco e spesso, programmare ciò che
vogliamo mangiare e fare un elenco
dettagliato della spesa. Ma anche
riciclare gli avanzi e congelare quegli
alimenti che non si riescono a consumare in tempo utile.
Lo spreco può essere evitato anche
al ristorante. “Quando usciamo a
pranzo o a cena” suggerisce Bloom,
“pensiamo a quanta fame abbiamo
per evitare troppe portate o porzioni
troppo ricche. E chiediamo di farci
incartare gli avanzi: dopotutto è cibo
che abbiamo pagato”.
Riciclate gli avanzi!
CAMPAGNA ONU THINK.
EAT.SAVE: incoraggia la
popolazione mondiale a
ridurre lo spreco alimentare
e le relative conseguenze.
PROGRAMMA EUROPEO
FUSION, in corso dal 2012 al
2016: mira a creare un’Europa più efficiente in termini
di utilizzo delle risorse, riducendo in maniera significativa lo spreco alimentare.
FOOD WASTE COALITION:
aggregazione di organizzazioni del settore impegnate
insieme a ridurre lo spreco
alimentare a tutti i livelli
della catena di valore dei
servizi della ristorazione.
REFRESH: 26 partner di
12 Paesi europei insieme
alla Cina uniti in un progetto
di ricerca europeo finalizzato a combattere lo spreco
alimentare.
REFED (USA): promuove la ricerca di soluzioni
antispreco basate sulla
possibilità di coniugare
guadagni economici e
scelte vantaggiose per la
società e l’ambiente.
WRAP (REGNO UNITO):
coordina aziende, organizzazioni e consumatori con
una volontà partecipativa
alla rivoluzione delle risorse.
MOLTE AZIENDE ONLINE nel
mondo vendono cibo prossimo alla scadenza o appena scaduto, es. Approved
Food e Clearance XL nel
Regno Unito e Matsmart in
Svezia.
E R I K H O L M B E R G , T H I S I S S C A N D I N AV I A
MERCATO
L'insegna del negozio
dice: "Le nostre verdure
potrebbero essere un po'
mature, grinzose o avere
macchie, ma sono perfette
per tacos, zuppe o sugo alla
bolognese".
Votata alla causa
SCA non produce alimenti, ma sostiene l’uso
razionale delle risorse ed è coinvolta in iniziative
per ridurre lo spreco di cibo.
NEL DICEMBRE 2015 a Rågsved, alla
periferia di Stoccolma, ha aperto
Matmissionen (Missione Cibo), il
primo “supermercato sociale” della
Scandinavia.
Ispirato a un’idea di successo
lanciata negli anni ’90 in Austria,
il punto vendita è stato creato
dall’ente assistenziale Stockholms
Stadsmission e dalla catena di distribuzione Axfood. L'obiettivo è di
ridurre lo spreco alimentare e assistere i bisognosi vendendo cibo prossimo alla scadenza, appena scaduto
oppure inutilizzabile perché all’apparenza poco appetibile.
Chiunque può fare la spesa da
Matmissionen, ma i soci (l’iscrizione
è riservata alle persone economicamente svantaggiate) pagano un terzo
rispetto al prezzo normale di vendita. Obiettivo di Matmissionen, i cui
proventi finanzieranno le attività di
Stockholms Stadsmission, è evitare
di mandare in discarica ogni anno
200 tonnellate di cibo e offrire formazione professionale a 20 disoccupati nel 2016.
SCA È UNA DELLE 10 organizzazioni
che co-sponsorizzano l’iniziativa,
oltre a donare pannolini e prodotti per l’igiene Libero e Libresse.
Insieme ad altri nomi di spicco
come Unilever, McCain, PepsiCo,
Sodexo, WWF e Ardo, SCA partecipa
inoltre all’International Food Waste
Coalition (IFWC), un nuovo gruppo
d’azione fondato nel gennaio 2015 e
finalizzato a tagliare lo spreco alimentare in Europa.
Dice Joël Poirier, responsabile
europeo dei key account per i prodotti SCA Away-from-Home (AfH):
“SCA è coinvolta in tutte le fasi della
catena di valore, dall’azienda agricola alla produzione alimentare al
consumo. Siamo quindi in una posizione ideale per agire da protagonisti
all’interno del gruppo e sensibilizzare i consumatori al tema dello
spreco”.
Una delle prime iniziative adottate
dall’IFWC è un programma educativo
pilota attuato in una decina di scuole
in Regno Unito, Francia e Italia nel
2015 e 2016, con lo scopo di far conoscere agli studenti il problema dello
spreco e ottimizzare le catene di fornitura e le mense scolastiche.
SCA SHAPE 1 2016 23
Edet droog en Edet vochtig toiletpapier.
Voor een fris en schoon gevoel.
www.edet.nl
IN BREVE
I signori
del pulito
CON LE PULIZIE nelle ore diurne, prassi sem-
pre più diff usa in tutta Europa, l’esercito degli
inservienti è diventato parte integrante della
vita lavorativa.
Uno dei vantaggi è una riduzione considerevole della bolletta energetica: se gli addetti
alle pulizie lavorano nell’orario normale di
ufficio, non c’è più bisogno di tenere accese di
notte le luci o il riscaldamento.
Ma cosa ne pensano gli altri di questa condivisione dello spazio lavorativo con le squadre
di pulizia?
Da un sondaggio emergono notevoli differenze sul modo in cui chi lavora in ufficio si
relaziona agli addetti alle pulizie. Le risposte
cambiano a seconda della fascia di età e delle
dimensioni dell’ambiente di lavoro.
In generale, prevale un grande rispetto per
chi pulisce e una sincera considerazione per
il loro lavoro. Negli uffici grandi, con oltre
200 persone, addetti alle pulizie e impiegati
si incontrano molto più di frequente che negli
uffici piccoli, ma è in questi ultimi che le relazioni aumentano.
Il sondaggio ha come obiettivo quello di far
luce sul tipo di perplessità manifestate dagli
impiegati e può inoltre essere utile per far
capire meglio ai responsabili dei servizi infrastrutturali come facilitare il passaggio dal
regime di pulizia notturno a quello diurno.
L’efficienza della pulizia dipende molto dal
“fattore umano”. Se gli addetti alle pulizie
sono appagati, in salute, motivati, competenti
e rispettati, allora è più probabile che siano
più efficienti e più produttivi di chi si sente
sottovalutato.
Il sondaggio è stato condotto da SCA e dal
suo marchio Tork.
99,4%
dei dipendenti oggi saluta
il personale delle pulizie
presente in ufficio.
SCA SHAPE 1 2016 25
12 ORE
Vivendo in Asia e lavorando in Europa, Hakan Can è un
agente di vendita senior che incarna il perfetto mix di
Oriente e Occidente. Nella sua giornata tipo a Istanbul
ci sono le visite ai clienti, i consigli ai consumatori e le
promozioni del marchio TENA.
testo e foto SCA E GETTY IMAGES
12
ORE
con Hakan Can
UNA GIORNATA DI
LAVORO TIPO IN SCA
26 SCA SHAPE 1 2016
TUTTI I GIORNI Hakan Can attraversa
il Bosforo in auto per andare a lavorare
come rappresentante TENA nella zona
europea di Istanbul, la capitale storica,
culturale ed economica della Turchia.
“È un grande vantaggio lavorare nella
città dove l’azienda ha la sua sede generale”, dice, “perché ad ogni richiesta,
8:00
12:00 – 13:00
Va a trovare i clienti nella zona europea di
Istanbul, impiegando da 60 a 90 minuti di auto
per raggiungere il primo.
Pranzo
Hakan si sveglia e fa colazione con la
famiglia, controlla la posta e porta il
figlio alla scuola materna.
Lavora alle strategie per convincere sempre più persone ad usare
prodotti TENA. Controlla il magazzino, riceve le ordinazioni e
discute dei pagamenti.
7:00
9:00
“I enjoy finding ways
to talk to shoppers
with different
products within
the Asda range.”
HAKAN CAN
La zona europea
di Istanbul, capitale
storica, culturale
ed economica della
Turchia.
problema o consulenza, posso contattare
direttamente i vari reparti”.
Oltre a visitare sette o otto clienti
al giorno, Hakan fornisce assistenza
telefonica ai consumatori, consiglia i
prodotti in funzione delle loro esigenze
e li indirizza al punto vendita più vicino.
“Ogni consumatore ha la propria storia e
ascoltarlo, capirne i bisogni e trovare una
soluzione, mi riempie di orgoglio”.
“In questi cinque anni e mezzo di lavoro a Istanbul per il comparto medico
di TENA, ho visto crescere la consapevolezza del marchio e il gradimento dei
turchi per le mutandine assorbenti.”
Ad Hakan piace il suo lavoro e si dice
Età: 39
Qualifica: agente di vendita
senior
Vive a: Istanbul, Turchia
Famiglia: moglie Elif e figlio
di 4 anni Mert Çınar
Hobby: guardare
documentari e incontri di
boxe, passare tempo in
famiglia
Cibo preferito: carne alla
griglia, polpette
Meta favorita per le
vacanze: Antalya in Turchia
orgoglioso di far conoscere ai consumatori il marchio TENA che, grazie
all’ampia gamma di prodotti è in grado di
soddisfare le esigenze di molti pazienti
differenti.
“È gratificante lavorare con prodotti
così apprezzati, sia dai pazienti che dalle
loro famiglie, per la loro qualità”.
13:30
18:00
Visita altri clienti.
La giornata di lavoro è finita, è ora di
tornare a casa.
Controlla la posta e inserisce gli
ordini nel sistema.
Ritorna in ufficio, consegna pagamenti
e fatture e continua con le altre sue
mansioni operative.
Cena con la famiglia e tempo da dedicare
care
finalmente al figlio. A volte giocano con
on i
dinosauri o guardano insieme un documentario.
umentario.
13.00 – 13:30
16:00
19:00 – 19:30
SCA SHAPE 1 2016 27
IN BREVE
CLARA HENRY
Età: 21.
Famiglia: mamma, papà,
fratello e sorella.
Vive in: un appartamento di
Stoccolma.
Attività: presenta
programmi, scrive libri,
tiene conferenze.
Blog: http://claraslife.com
Vlog: youtube.com/
tahultsbarn
Prodotto preferito per
l’igiene femmine: tampone
Voglie durante il ciclo:
“Nulla di particolare, ma mi
riesce difficile distinguere
tra dolori mestruali e crampi
per la fame, così all’inizio
del ciclo mangio di tutto, ma
la fame non mi passa,
perché non sono crampi, ma
dolori!”
28 SCA SHAPE 1 2016
Perché nessuno parla di una cosa che nel mondo
accade praticamente ogni giorno? L’attrice, conduttrice
e blogger svedese, Clara Henry, si è posta questa
domanda. E ha scritto un libro interamente dedicato al
ciclo mestruale, che sarà pubblicato in sei Paesi.
testo CAROLA ÅLSTIG ANDERSSON foto KRISTINE WREYFORD
Una YouTuber
ù
b
ta
a
z
n
se
COS’È ESATTAMENTE il ciclo mestruale? Perché
è doloroso e perché suscita tanto imbarazzo? Sono
solo alcune delle molte domande a cui Clara Henry
risponde nel suo libro Ja jag har mens, hurså? (Sì, ho
il ciclo. E allora?). Alle ragazze Clara offre anche
dei consigli su come fare per smettere di provare
vergogna, su cosa fare per alleviare il dolore e su
cosa mangiare e bere durante il ciclo.
Ma perché ha voluto dedicare un intero libro al
ciclo mestruale?
“Da quattro anni ho un canale YouTube dove
ho affrontato qualsiasi argomento”, spiega Clara.
“Una volta ho parlato dei dolori mestruali, scatenando un acceso dibattito. Alcune l’hanno trovato
eccessivo, mentre altre avrebbero voluto approfondire il tema”.
In un altro video incoraggiava ogni donna a parlare della prima mestruazione e la risposta è stata
entusiastica. La domanda era: perché non si parla
del ciclo mestruale? Quando a Clara è venuta l’idea
di scrivere un libro, l’argomento è stato chiaro fin
da subito.
“Se io posso parlare del ciclo”, dice, “allora anche altri possono farlo. E poi avevo talmente tante
cose da dire, potrei scrivere altri due libri!”.
NATURALMENTE si aspettava che il libro sarebbe piaciuto a chi segue il suo video blog, ma
non avrebbe mai immaginato un riscontro così
positivo.
In autunno ha promosso il libro in tutta la Svezia,
con conferenze nelle scuole e nelle aziende. Ha
in progetto di affrontare di nuovo l’argomento.
Intanto, diverse case editrici straniere hanno
acquistato i diritti del libro, che sarà tradotto in danese, norvegese, estone, olandese e tedesco entro
la primavera 2016, in inglese per il lancio negli Usa
nel 2017.
Il libro di Clara Henry: 187
pagine sul ciclo mestruale,
presto pubblicato in sei
lingue.
SCA SHAPE 1 2016 29
CHI RESTA
E CHI VA
PERCENTUALE DI ULTRA 65ENNI CHE
CONTINUANO A LAVORARE:
2004
2014
REGNO UNITO
6,3%
10,1%
SVEZIA
4,8%
9,4%
UE
4,3%
5,3%
30 SCA SHAPE 1 2016
MERCATI
Vecchiaia
dorata
Ogg i pensionati sono più attivi e in salute che
Oggi
mai: una vera risorsa per la società.
mai
testo DANIEL
D
DASEY illustrazioni EMMA HANQUIST/FORM NATION
N
EGLI ANNI ‘50, quando il lavoratore di
un Paese sv
sviluppato andava in pensione, non a
aveva grandi prospettive.
L’aspettativ
L’aspettativa di vita era generalmente
inferiore a 70 anni, il che significa che
dopo il pensionament
pensionamento la persona aveva davanti a
sé quattro o cinque an
anni di salute precaria prima
della morte.
A distanza di 60 anni
ann è cambiato tutto. Nel
mondo occidentale no
non solo si va in pensione
prima, ma si vive molt
molto più a lungo, il che significa
avere in molti casi dav
davanti a sé ancora 25 anni o più
di vita attiva dopo il pe
pensionamento.
Sta così emergendo una generazione di pensionati felici e attivi, desi
desiderosi di dare il proprio contributo alla società att
attraverso un lavoro part-time
o il volontariato. Per le associazioni impegnate
nel sociale, gli operatori economici e i governi più
lungimiranti, questa è una risorsa preziosa che può
essere sfruttata, spesso con risultati straordinari.
BRIAN BEACH è ricercatore presso la fi liale britannica dell’International Longevity Centre, un’organizzazione internazionale che si propone di
aiutare la società ad aff rontare costruttivamente
le problematiche dell’invecchiamento. Secondo
Beach, in Europa la tendenza dopo i 65 anni è
quella di restare nel mercato del lavoro. “Dal 2004
al 2014 la percentuale di ultra 65enni che lavorano
è aumentata dal 6,3% al 10,1% nel Regno Unito e
dal 4,8% al 9,4% in Svezia. In altri Paesi l’incremento è stato più modesto, ma la media europea è
SCA SHAPE 1 2016 31
“Le persone anziane sono puntuali,
hanno una forte etica professionale e
in genere subiscono meno infortuni sul
lavoro rispetto a chi è più giovane”.
comunque salita dal 4,3% al 5,3% in 10 anni”.
Come dimostra l’esperienza nel Regno Unito,
chi continua a lavorare lo fa prevalentemente
come lavoratore autonomo o part-time, è tendenzialmente più soddisfatto del tipo e dell’orario di
lavoro ed è quindi meno incline allo stress e alle
frustrazioni. Essendo generalmente più qualificati
e più produttivi, questi lavoratori non possono che
avvantaggiare le aziende per le quali lavorano.
MENTRE I GOVERNI in passato hanno dissuaso gli
ultra 65enni dal continuare a partecipare alla forza
lavoro imponendo restrizioni a livello pensionistico, ora hanno capito la necessità di cambiare
rotta. In Svezia, per esempio, chi continua a lavorare dopo i 65 anni può addirittura incrementare
l’importo della pensione che percepisce. Anche la
Gran Bretagna ha introdotto regole nuove per consentire a chi ha raggiunto l’età del pensionamento
di continuare a lavorare.
Nel frattempo, è soprattutto il settore privato
ad avvantaggiarsi del contributo dei lavoratori
anziani. Sono così sorte numerose agenzie per il
lavoro che offrono servizi svolti dai pensionati. Il
32 SCA SHAPE 1 2016
successo è assicurato perché il mercato attribuisce un grande valore all’esperienza, alle capacità
e alla flessibilità dei meno giovani. La svedese
Veteranpoolen, per esempio, offre servizi di babysitting, pulizia, giardinaggio e gestione amministrativa che affida ai pensionati. Come spiega
sul suo sito web l’agenzia Usa Seniors4hire, “le
persone anziane sono puntuali, hanno una forte
etica professionale e in genere subiscono meno
infortuni sul lavoro rispetto a chi è più giovane”.
Ma l’entusiasmo e le capacità dei lavoratori anziani non sono solo al servizio del lavoro retribuito.
Il rapporto UE 2013 sul volontariato nell’Unione
Europea ha mostrato un aumento esponenziale
nel numero di volontari in tutti i Paesi, dall’Austria
alla Finlandia alla Spagna, al punto che attorno
al volontariato degli anziani si è creata una nuova
economia e sono sorte “agenzie di collocamento”
ad hoc.
Secondo Beach, la tendenza a restare occupati
dopo il pensionamento continuerà anche per i
lavoratori dai 50 ai 64 anni: “Il loro contributo è
importante per la forza lavoro del futuro e quindi
per l’intera società”.
Nata nel 1921, ma
sempre alla moda:
l’americana Iris Apfel,
interior designer e icona
di stile.
MERCATI
SCA
Che la festa
abbia inizio
RITORNO AL FUTURO
Tornare a lavorare dopo l’età della
pensione può essere un ottimo modo
per mantenersi attivi, ma richiede una
buona dose di coraggio: ci sono nuovi
sistemi da imparare, nuove procedure
con cui familiarizzare, nuovi colleghi a
cui rapportarsi.
Purtroppo, questo coraggio può
mancare ad alcuni anziani se soffrono
di incontinenza. SCA si sta adoperando per far sì che questa condizione
così comune non diventi un ostacolo e
per mettere a disposizione prodotti di
concezione sempre più avanzata.
Nicole Huige, responsabile dello
sviluppo dei mercati strategici e delle
relazioni esterne di SCA, sottolinea
come l’incontinenza possa manifestarsi ad ogni età, ma sia più comune
negli anziani e nelle donne rispetto
agli uomini. “L’incontinenza
colpisce circa il 4-8% della
popolazione, vale a dire circa
400 milioni di persone nel
mondo, da 25 a 50 milioni
solo in Europa, molti oltre i
60 anni”.
Mentre in alcuni casi
il problema può essere
definitivamente risolto, la maggior
parte delle persone deve continuare a
utilizzare ogni giorno prodotti specifici
come le protezioni assorbenti.
Questi prodotti nel corso degli anni
si sono notevolmente perfezionati.
“SCA ha iniziato a produrre protezioni
per l’incontinenza oltre 50 anni fa e
ha continuato a lavorare per migliorare i suoi prodotti e i suoi servizi, sia
per i pazienti che per chi li assiste. I
prodotti per la gestione quotidiana
dell’incontinenza sono appositamente
studiati per garantire ottima tenuta,
benessere della pelle e facile maneggevolezza”.
Secondo la Huige, non c’è ragione
perché chi soffre di incontinenza non
debba continuare a essere produttivo
ancora per molti anni. “Se si sceglie
il prodotto giusto, non si ha più
paura di uscire, di vivere una
vita attiva e di dare il proprio
contributo alla società attraverso il lavoro retribuito o il
volontariato. A nessuno piace
dipendere dagli altri, ma questo è particolarmente vero in
chi soffre di incontinenza”.
Da molto tempo SCA è dalla parte delle
donne e degli anziani e ha recentemente avuto occasione di ribadirlo, sponsorizzando alcune performer non più
giovani nel corso dei festeggiamenti per
la Volvo Ocean Race.
Quando la regata ha fatto tappa nel
porto brasiliano di Itajai, nel 2015, il
Padiglione SCA ha organizzato una
festa per partecipanti, organizzatori e
ospiti.
La prima protagonista della serata è
stata la DJ 71enne Ana Lucía do Espíritu
Santo, che si è dedicata alla musica
dopo il pensionamento per combattere
la depressione e ora adora far ballare le
persone al ritmo dei suoi brani preferiti.
Poi è stata la volta di un’altra veterana, Sonia Abreu, che ha iniziato a
occuparsi di musica negli anni ’60 ed è
ancora oggi una DJ popolarissima.
SCA ha partecipato all’edizione 20142015 della VOR con un equipaggio tutto
femminile, Team SCA, e ha avviato un
certo numero di progetti collegati alla
regata intorno al mondo per sostenere
l’autodeterminazione femminile.
DJ Ana Lucía do Espíritu Santo
SCA SHAPE 1 2016 33
PROSPETTIVE
Dal progetto Left Home.
Protagonista della storia è una
ragazzina, Amalia, che a 10 anni
è già di fatto la capofamiglia.
Vita in
primo piano
Insieme alla passione per la
fotografia, Alecsandra Raluca Drăgoi
ha scoperto anche il miglior pane
mai assaggiato in vita sua.
testo NANCY PICK
foto ALECSANDRA RALUCA DRĂGOI
SCA SHAPE 1 2016 35
PROSPETTIVE
La foto vincitrice del concorso dedicato a donne comuni che
fanno cose fuori del comune: ritrae un’anziana donna mentre
fa il pane, un’immagine che nell’autrice evoca il ricordo della
sua nonna.
ALECSANDRA
RALUCA
DRĂGOI,
Età: 22
Nazionalità: rumena
Vive a: Londra
Studi: laurea in fotogiornalismo presso la University of
Westminster (Regno Unito).
Modello ispiratore: la madre
Gabi, sarta ed ex stilista di
moda.
Letture: “In amore e in
guerra. La mia vita di
fotografa di frontiera” di
Lynsey Addario.
36 SCA SHAPE 1 2016
N GIORNO Alecsandra Raluca Drăgoi si
è fermata in un paesino della Romania:
le era stato promesso che avrebbe
assaggiato il pane migliore della sua
vita, appena uscito dal forno a legna di
una casa.
Quella sosta, in realtà, ha significato molto di
più. Alecsandra ha infatti scattato la foto con cui
ha vinto un concorso fotografico internazionale
riservato alle donne e organizzato da Team SCA
Academy. La foto era quella della donna che preparava il pane; la competizione era una delle iniziative in favore delle donne intraprese da SCA,
come lo è stata quella della partecipazione alla
Volvo Ocean Race di un team tutto in rosa.
“Mi ispiro alla vita di tutti i giorni, alle persone
che incontro e alle cose che tocco, annuso, gusto,
vedo, amo e odio”, dice Alecsandra: “Spesso dietro c’è una storia che deve essere raccontata”.
La foto scattata a questa donna anziana che
U
era intenta a fare il pane e che le ricordava la sua
nonna era perfetta per il tema del concorso: fotografare donne comuni che fanno cose fuori dal
comune. Alecsandra stessa è una di queste: ad
appena 22 anni, è una fotografa di successo che
lavora a Londra e spesso collabora con il quotidiano The Guardian.
Cresciuta nella città romena di Iași, vicino al
confine con l’Ucraina, Alecsandra è grata alla
scuola steineriana per averle dato, spiega, “l’opportunità di scoprire grandi artisti e di capire che
la mia passione è la fotografia”.
NEL 2011 SI È TRASFERITA nel Regno Unito per
studiare fotografia all’Università di Portsmouth
ed espandere i suoi orizzonti culturali. “Ho sempre avuto la curiosità di scoprire posti nuovi e di
conoscere persone da tutto il mondo”, dice.
E proprio grazie alla vittoria nel concorso di
Team SCA Academy, Alecsandra ha avuto la
Nicolae Piţiș, meglio conosciuto al pubblico
come “San Nicola” della contrada di Tara
Lapusului (Romania), ha stupito l’Europa con
la sua musica e la sua voce straordinaria.
Recentemente l’UNESCO lo ha dichiarato
“tesoro umano vivente”.
Dal progetto The Sunday Service. La
messa della domenica è parte integrante
della cultura e dello stile di vita cristiani.
SCA SHAPE 1 2016 37
“È da quando avevo 10 anni che
sogno di andare in Africa, ma a
quell’epoca dovevo accontentarmi di
ascoltare musica e leggere libri. Non
avrei mai immaginato che a 21 anni
avrei realizzato il mio sogno”.
Ritratto scattato su una
spiaggia di Città del
Capo (Sudafrica).
Ritratto scattato in una
scuola di Città del Capo
(Sudafrica).
38 SCA SHAPE 1 2016
PROSPETTIVE
Dal progetto Left Home. Protagonista della storia è una
ragazzina, Amalia, che già a 10 anni è stata costretta a
occuparsi della famiglia e a prendersi cura dei suoi tre fratelli,
Alexandru, Marcel e Vasilica. Vivono tutti in una misera casa
di proprietà dello stato insieme alla loro madre, che è quasi
sempre fuori casa. Il padre si è trasferito in Italia in cerca di
lavoro tre anni fa, ma non è più tornato.
CONCORSO
FOTOGRAFICO
TEAM SCA
possibilità di visitare il Sudafrica e fotografare alcuni eventi, come la piantumazione di alberi e il corso
sull’igiene mestruale dedicato alle ragazze della
periferia di Città del Capo. “È da quando avevo 10
anni che sogno di andare in Africa, ma a quell’epoca
dovevo accontentarmi di ascoltare musica e leggere
libri. Non avrei mai immaginato che a 21 anni avrei
realizzato il mio sogno”, ride la giovane fotografa. Il
suo scatto vincente è stato anche esposto alla Getty
Images Gallery di Londra.
E il pane di quel giorno? “Era davvero il miglior
pane che avessi mai assaggiato. Essendo quasi
sempre lontana da casa, mi piace riguardare le foto
della campagna romena, mi riempiono il cuore
quando ho nostalgia del mio Paese”.
“Era davvero il miglior pane che avessi mai assaggiato”.
Foto dal progetto Feeling of Being Home.
Nel 2014 Team SCA
Academy e Getty
Images hanno sponsorizzato un concorso
fotografico riservato
esclusivamente alle
donne. Sono state
inviate oltre 200 foto da
15 Paesi.
Le prime quattro
vincitrici, tra cui
Alescandra Raluca
Drăgoi, hanno esposto
i loro scatti alla mostra
Journey of Change:
Women Pushing
Boundaries, che si è
svolta nel dicembre
2015 alla Getty Images
Gallery di Londra.
Le altre vincitrici di
questa prima edizione
sono Jessica PepperPeterson (Italia), Ana
Lima (Brasile) e Raquel
Clausi (Spagna).
SCA SHAPE 1 2016 39
SCA INSIDE
Notizie da SCA
La gamma di prodotti
Wausau include anche
innovativi dispenser per il
tissue AfH.
100
PER CENTO
SCA ha ampliato il suo
stabilimento di Allo, in
Spagna, con due grandi
novità: le nuove linee,
che hanno permesso di
aumentare la capacità
produttiva e il nuovo
magazzino, con relativo
centro di distribuzione
internazionale, completamente automatizzato.
Questo consente a SCA
di soddisfare al meglio
le richieste del mercato,
rafforzare i suoi marchi e
offrire prodotti di qualità
ai suoi partner principali.
Un americano in famiglia
CON L’APPROVAZIONE dell’acquisizione di Wausau
Paper, una delle più grandi aziende nordamericane
di tissue Away-from-Home, SCA espande la sua
presenza e la sua capacità produttiva nella regione.
“È con grande entusiasmo che accogliamo
Wausau Paper nella nostra famiglia,” dichiara Don
Lewis, presidente di AfH Professional Hygiene
di SCA. “La gamma prodotti di Wausau Paper
completa l’offerta di SCA in Nord America e i due
marchi insieme garantiranno ai clienti l’eccellenza
in termini di vendite, assistenza, innovazione e
logistica”.
INFORTUNI, LA PRUDENZA CONVIENE
LA PRIMA CAMPAGNA Global Safety
Week di SCA ha coinvolto più di
30.000 dipendenti e nel mese successivo ha portato a un significativo
miglioramento nel tasso di infortuni
sul lavoro. Durante la settimana
dedicata alla sicurezza, in tutti gli
stabilimenti e nelle principali sedi
amministrative del comparto Hygiene
sono state organizzate diverse attività
40 SCA SHAPE 1 2016
(workshop, quiz, percorsi ad hoc) per
comunicare l’esigenza di un ambiente
di lavoro sicuro.
Uno degli obiettivi era dimostrare
l’impatto che la sicurezza sul lavoro
ha nella vita relazionale del lavoratore;
è stata perciò lanciata una campagna, con video e poster, in cui i
familiari e gli amici dei dipendenti li
invitavano a essere prudenti.
Kersti Strandqvist alla COP 21
CONFERENZA SUL
CLIMA, LA PROPOSTA
DI SCA
GETTYIMAGES
ALLA COP21, la Conferenza sul
La sostenibilità aziendale favorisce il rispetto dei diritti dell’infanzia.
CON LA MENTE RIVOLTA A DOMANI
DIRITTI DEI BAMBINI e sostenibilità aziendale. Di questo
hanno parlato 500 tra i più influenti
decisori internazionali del mondo
accademico, dell’imprenditoria, della politica
e della società civile, recentemente riuniti al
Palazzo Reale di Stoccolma in Svezia per il
quinto Global Child Forum, a cui ha partecipato anche SCA.
Kersti Strandqvist, Senior VP Sustainability,
e Archana Patkar, responsabile dei programmi del Consiglio Cooperativo per le Forniture
Idriche e gli Impianti Fognari (WSSCC),
hanno sottolineato come le partnership e le
collaborazioni intersettoriali possano stimolare il cambiamento e come sia assolutamente
indispensabile sviluppare nuove metodologie di lavoro se si vogliono realizzare i nuovi
obiettivi globali dell’ONU per lo sviluppo
sostenibile.
Meno inquinanti
e più assorbenti
I PANNOLINI SEALER per il mercato taiwanese hanno un
nuovo packaging e nuove caratteristiche migliorate, tra cui
il 40% di assorbenza in più.
clima di Parigi, è stato siglato
un accordo in base al quale 195
Paesi (compresi, per la prima
volta nella storia, quelli in via di
sviluppo) si impegnano a mantenere l’aumento della temperatura
terrestre “ben al di sotto dei 2
gradi rispetto ai livelli preindustriali”, con revisione dei piani
nazionali ogni 5 anni.
Il nuovo accordo invia un chiaro segnale a investitori, operatori
economici e decisori politici: il
passaggio all’energia pulita è
ormai un processo irreversibile e
occorre trovare risorse alternative ai combustibili fossili.
“Incrementare la gestione
sostenibile delle foreste e sostituire i prodotti a elevato consumo energetico con prodotti di
origine forestale che assorbono
carbonio è uno dei modi più
efficienti per mitigare i cambiamenti climatici”, ha sottolineato
Kersti Strandqvist, Senior VP
Sustainability di SCA.
Alla conferenza hanno partecipato personaggi di spicco della
scena climatica mondiale come
Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, e l’ex
vicepresidente Usa Al Gore.
SCA SHAPE 1 2016 41
SCA INSIDE
SUSANNE
SÜTTERLIN
Età: 34
Famiglia: marito e due
figli, di 4 e 6 anni.
Formazione: nata e
cresciuta a Dresda in
Germania. Laureata in
medicina, nel 2007 ha
iniziato la specializzazione in microbiologia clinica
presso la Clinica
Universitaria dell’Università di Uppsala in Svezia.
Dal 2014 è specialista in
batteriologia clinica e
virologia. Nel 2015 ha
discusso la tesi di
dottorato sugli aspetti
della resistenza batterica
all’argento.
Professione: microbiologa clinica, ricercatrice
presso la Facoltà di
Medicina dell’Università
di Uppsala.
Hobby: escursioni e
arrampicate (“ma non
tanto finché i bambini
sono piccoli”), lettura,
ricamo.
Attualmente: titolare
della borsa di studio SCA
del valore di 500.000 SEK
(circa 55.000 €).
Pellet neri
NUOVI PELLET
PIÙ EFFICIENTI
Borsa di studio per
la ricerca sui biocidi
LA BORSA DI STUDIO 2016 intitola-
ta ad Alf de Ruvo è stata assegnata
a Susanne Sütterlin, microbiologa
clinica e ricercatrice all’Università di
Uppsala, per il suo progetto di ricerca sul ruolo dei biocidi nello sviluppo
della resistenza antimicrobica.
I biocidi sono agenti che uccidono o bloccano la proliferazione dei
microrganismi. Sono ormai onnipresenti e possono anche risultare
nocivi e favorire la resistenza agli
antibiotici.
“I pochi dati scientifici disponibili indicano chiaramente che
l’utilizzo dei biocidi favorisce
l’antibiotico-resistenza”, spiega la
Sütterlin. Nella primavera del 2015
la sua tesi di dottorato sull’impiego
dell’argento come battericida è piaciuta proprio per l’attenzione posta
sul rischio dell’antibiotico-resistenza.
“Con il mio progetto vorrei spiegare meglio la relazione tra resistenza
agli antibiotici e ai biocidi, sperando
che si arrivi a controllare la diffusione dell’antibiotico-resistenza”.
La Alf de Ruvo Foundation conta
sulle donazioni fatte in memoria di
Alf de Ruvo, vice presidente esecutivo e capo della R&D di SCA tra il
1993 e il 2000.
DIPENDENTI AL MASSIMO
DAI RISULTATI del sondaggio 2015 sui dipendenti SCA emerge la solidità della cultura e
dell’impegno aziendali. In quasi tutto il mondo
i dati evidenziano un miglioramento continuo
rispetto al primo sondaggio del 2011.
42 SCA SHAPE 1 2016
SCA INVESTE nello svi-
luppo dei pellet neri,
che si prevede avranno
un grande successo di
vendita come sostituti
del carbon fossile. I
pellet neri si ottengono
dalla torrefazione delle biomasse ad altissima temperatura in un
ambiente privo di ossigeno e hanno un contenuto energetico per
unità di volume superiore del 20% rispetto
ai pellet bianchi tradizionali. I vantaggi sono
molteplici: sono più
facili da trasportare e
da frantumare e possono essere lasciati
all’aperto anche quando piove perché non
assorbono umidità.
I pellet neri, sviluppati da SCA in collaborazione con BioEndev
che è in procinto di
costruire un impianto dimostrativo a
Holmsund, sono un’alternativa sostenibile a
vari tipi di carboni fossili utilizzati oggi, per
esempio nei mercati in
rapida crescita come
la Cina.
ASSISTENZA AGLI
ANZIANI IN CINA:
PARLIAMONE!
Formazione sulla gestione dell’incontinenza per i paramedici.
TENA si espande in India e Africa
L’ASPETTATIVA di vita aumenta e TENA,
il marchio SCA di protezioni per l’incontinenza, ha organizzato diversi workshop
di formazione per migliorare la conoscenza dei suoi prodotti in India, Kenya e
Sudafrica.
I corsi sono rivolti sia al personale
infermieristico degli ospedali, sia ai team
locali di vendita e marketing, distributori,
consumatori e ambasciatori del brand nei
punti vendita.
“Risultato? In un mese a Johannesburg
il 25% di chi utilizzava prodotti della
concorrenza è passato al marchio TENA”,
sottolinea Mylene Cabarbaye, Vice
President Marketing and Product support
MEIA – Incontinence category at SCA
Hygiene Products Company.
IL GRUPPO VINDA PREMIATO NEL 2015
PER LA PRODUZIONE ECOSOSTENIBILE
A FINE 2015, il Gruppo Vinda ha
ricevuto il premio Hong KongGuangdong Cleaner Production
Partner (Manufacturing) assegnato dalla
Commissione per l’economia e l’informazione della Provincia di Guangdong
e della Regione amministrativa speciale
di Hong Kong. Il riconoscimento premia
le aziende cinesi che si distinguono
per una produzione industriale ecosostenibile in tutta la catena di valore,
INSIEME AGLI stakeholder
svedesi, recentemente SCA e
Vinda hanno organizzato una
tavola rotonda per discutere
dei problemi della terza età
con una delegazione cinese. Oggi i cinesi con un’età
di 60 anni o più sono oltre
120 milioni, di cui 40 milioni
necessitano di cure particolari.
Entro il 2020 saranno ancora
di più: il 19% della popolazione
cinese sarà ultra 60enne, per
questo l’assistenza agli anziani
è un tema di grande interesse.
dall’approvvigionamento alla fabbricazione, con continui miglioramenti mirati
al risparmio energetico e alla riduzione
delle emissioni. Nell’ambito dell’impegno di Vinda per la sostenibilità, tutti gli
impianti produttivi in Cina sono certificati
ISO14001 per la gestione ambientale.
SCA è l’azionista di maggioranza di
Vinda ed è presente oggi sul mercato
cinese dei prodotti per l’igiene esclusivamente attraverso questo marchio.
RISPARMIO IDRICO
ED ENERGETICO
A LILLA EDET
A BREVE, nello stabilimento
per la produzione di tissue
a Lilla Edet, in Svezia, verrà
significativamente ridotto il
consumo di acqua. Grazie a
un investimento di 2,3 milioni di euro, il risparmio idrico
sarà del 30%, in linea con
gli obiettivi di sostenibilità
dell’azienda.
SCA SHAPE 1 2016 43
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