Recensione di Cammino Dritto

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Recensione di Cammino Dritto
Recensione del cd CAMMINO DRITTO - Marea
Scrivere di un disco che per destino ti sei trovato a realizzare con il tuo studio è cosa strana in quanto alle
suggestioni di ascoltatore e di analista devi per forza mescolare l’esperienza vissuta sul campo insieme agli
artisti.
In questo caso parliamo del progetto Marea e del loro nuovo lavoro Cammino Dritto dove alla classica
formazione composta da Massimo Tagliata, Andrea Dessì, Andrea Taravelli e Roberto Rossi si unisce il
fisarmonicista americano Frank Marocco.
È si un particolare mica da trascurare in quanto il M° Frank Marocco è anche il famoso fisarmonicista che ha
suonato il Tema di Lara nel mitico film Il Dottor Zivago.
E qui è inevitabile parlare dell’emozione vissuta in studio da me quando mi sono trovato a registrare il tema
di Lara con Frank Marocco alla fisarmonica.
Questa è una delle tante chicche che rendono particolare ed estremamente godibile questo cd.
Il tema di Lara il M° Marocco non lo aveva più inciso dopo il film. Per cui se siete in cerca di primizie questo
è il cd giusto. Ma è qui che parte la vera originalità del progetto.
A fianco al Tema di Lara troviamo classici come The Shadow of Your Smile in una bellissima performance a
due tra Marocco alla fisarmonica e Tagliata al Vibrandoneon.
Tagliata ormai votato all’eccletismo strumentale si cimenta con una consapevolezza di linguaggi
straordinaria ora sulla fisa ora sul bandoneon, al piano, al fender rodhes, fino a proporci questo
strumento ai più sconosciuto: il vibrandoneon.
Secret Love e Cammino Dritto, brano originale che dà il titolo al cd, completano la prima parte del lavoro.
L’impressione sul brano Cammino Dritto è che le due fise di Tagliata e Marocco si fondano in unico
strumento, mettendo in evidenza la grande affinità tra i due strumentisti.
La seconda parte del cd è il momento del terzo eclettico strumentista Andrea Dessì, uno dei chitarristi e
compositori più particolari che mi è capitato di incontrare. Il suo stile è inconfondibile, aggressivo, quasi ti
dà l’effetto vertigine con un suono che non concede mai nulla, ruvido e pieno di asperità.
Una tecnica strumentale straordinaria e mai fine a se stessa che ti lascia sbalordito all’ascolto.
E quando proprio pensi che non puoi più reggere tale violenza dei suoi assoli lui ti sorprende diventando
improvvisamente lirico e aperto, le armonie si definiscono cantano e tutto ritrova il giusto bilanciamento.
Tutto questo lo troviamo nella trilogia gitana.
In questi mondi sonori così diversi che si mescolano e si contaminano in maniera perfetta si inseriscono
perfettamente le performance di basso Taravelli e batteria Rossi sempre al servizio dei solisti in maniera
discreta e ineccepibile.
Il cd si chiude con un dolcissimo Il Colore del Cielo che ci riassume tutte le sonorità incontrate in questo
“Cammino Musicale”.
È un disco da ascoltare senza cercare di collocarlo in ambiti e generi.
C’è il Jazz dentro, c’è il romanticismo, c’è lo stile gitano, tutti mescolati tra di loro.
Questa trasversalità di generi, non nuova a musicisti come Tagliata votato all’esplorazione di qualunque
linguaggio senza preclusione di sorta, diventa la vera cifra stilistica più evidente di questo progetto Marea
che si avvia a diventare con questo lavoro una realtà italiana da seguire e tenere sott’occhio.
Buon ascolto.
Marco Biscarini