Successione dei beni: nuovo servizio del Patronato ACLI
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Successione dei beni: nuovo servizio del Patronato ACLI
PATRONATO Successione dei beni: nuovo servizio del Patronato ACLI L’idea di ‘fare testamento’ non è molta diffusa nei cittadini Italiani residenti all’estero, forse perché mette un po’ di tristezza e uno stano brivido nell’animo e porta alla mente il pensiero inevitabile della morte. Così facilmente l’intenzione spesso rimane tale e la decisione è rinviata di volta in volta, in attesa di trovare ‘il momento giusto’. C’è poi la difficoltà oggettiva di conoscere e applicare anche le norme più elementari di una materia davvero complicata e controversa persino per gli addetti ai lavori, quali i notai e gli avvocati. Fare testamento invece, a mio parere, è oggi un dovere e un impegno che nessuno dovrebbe trascurare. Non occorre essere milionari per nominare degli eredi. Si avrà successione testamentaria quanto appunto esiste un testamento valido, redatto nella forma olografo, (cioè scritto direttamente dal defuncontinua a pagina 17 in basso di Antonio Cartolano L’importante è pensare al testamento come un momento di pausa e di riflessione, di gratitudine per le persone che più contano e ancora conteranno nella nostra vita e di considerarlo non solo come un atto di ‘ultima volontà’, ma come uno strumento fatto a delle persone care che un giorno godranno dei benefici anche per merito nostro. Chi si appresta a redigere un testamento per disporre dei propri beni e delle proprie volontà a favore di uno o più soggetti dovrà conoscere i limiti che la legge gli impone soprattutto per consentire di tutelare quegli eredi che più intende favorire. Accade spesso che le disposizioni testamentarie redatte nell’ignoranza della legge si rivelino poi inefficace, dando lo spunto alle molte controversie tra eredi, di cui sono pieni i tribunali, non consentendo che si realizzi la vera volontà del testatore. Il primo argomento da affrontare, per una migliore comprensione della materia è il concetto generale di successione. In parole semplici la successione è un fenomeno giuridico per cui alla morte di un individuo, uno o più soggetti subentrano al defunto nella titolarità di tutti o parte dei diritti a lui attribuiti in vita. Si distingue: la successione a titolo universale, che dà diritto agli eredi al trasferimento di tutti i rapporti attivi e passivi che facevano capo al defunto; la successione a titolo particolare, che comporta invece il trasferimento solo di uno o alcuni diritti o rapporti del defunto e che verrà meglio individuata nella figura giuridica del legato. Altra differenza essenziale è quella tra successione testamentaria e successione legittima. 16 il dialogo VI/05 Quote di eredità spettanti secondo la successione legittima Se chi muore lascia Quote di eredità spettanti Il solo coniuge Tutto al coniuge (in mancanza di figli, genitori, e fratelli) Il coniuge e un figlio 1/2 al coniuge 1/2 al figlio Il coniuge e due figli 1/3 al coniuge 1/3 al primo figlio 1/3 al secondo figlio Il coniuge e tre o più figli 1/3 al coniuge 2/3 in parti uguali ai figli Il coniuge e fratelli e sorelle 2/3 al coniuge (in mancanza di figli e ascendenti) 1/3 ai fratelli e sorelle Il coniuge e i genitori 2/3 al coniuge (in mancanza di figli e fratelli) 1/3 ai genitori Il coniuge separato senza addebito Stesse quote del coniuge non separato Il coniuge divorziato Nessuna eredità Un figlio Intera eredità (in mancanza del coniuge) Due o più figli Eredità divisa in parti uguali (in mancanza del coniuge) Un figlio e due nipoti 1/2 al figlio (figli del secondo figlio premorto) 1/4 al primo nipote 1/4 al secondo nipote Due figli e quattro nipoti 1/3 al primo figlio (figli di un terzo figlio premorto) 1/3 al secondo figlio 1/3 ai quattro nipoti Il padre e la madre 1/2 al padre (in mancanza di figli, coniuge, fratelli 1/2 alla madre e loro discendenti) Un solo genitore (in mancanza di figli, Intera eredità coniuge, fratelli e loro discendenti) Fratelli e sorelle (in mancanza di coniuge, Tutto ai fratelli e sorelle in parti uguali figli, genitori o altri ascendenti) Fratelli, sorelle e genitori 1/2 ai fratelli e sorelle (in mancanza di prole e coniuge) 1/2 ai genitori Il coniuge, i genitori o altri ascendenti, 2/3 al coniuge fratelli e sorelle (in mancanza di prole) 3/12 ai genitori o altri ascendenti 1/12 a fratelli e sorelle Nonni materni e paterni 1/2 ai nonni materni 1/2 ai nonni (in mancanza di coniuge, prole, genitori, paterni fratelli e sorelle e loro discendenti) Genitori del figlio naturale Tutto al genitore che lo ha riconosciuto (se muore senza prole né coniuge) Il coniuge e un nipote 2/3 al coniuge (figlio di un fratello o di una sorella premorti) 1/3 al nipote Altri parenti sino al sesto grado Tutto in pari quota per lo stesso grado (in mancanza di prole, coniuge, genitori, ascendenti, fratelli e sorelle e loro discendenti) Parenti oltre il sesto grado I beni sono devoluti allo Stato