Un Comune, una festa - La Parata nel dettaglio

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Un Comune, una festa - La Parata nel dettaglio
Gangi: “Sagra della Spiga - Corteo di Demetra” - Manifestazione folkloristica di carattere campestre, fulcro
degli eventi estivi madoniti. Rievoca i costumi, le tradizioni e la cultura della vita contadina di un tempo
intrecciandoli alla mitologia pagana. In particolare si celebra il mito di Demetra ( Cerere nella religione latina) ,
dea dell’abbondanza e delle messi, con il simbolo della spiga di grano. La festa si svolge con sei grossi pani, di
oltre 10 chili di peso ciascuno, che vengono portati in processione, benedetti, tagliati e distribuiti ai fedeli.
Petralia Sottana : “Ballo della Cordella” - Inno di ringraziamento alla Natura e alla Provvidenza per il
buon raccolto del grano, il Ballo della Cordella viene anche considerato come un omaggio augurale ai giovani
sposi con il trionfo della vita e dell’amore fecondo. Dodici coppie, che rappresentano i mesi dell’anno, disposte
in cerchio, reggono con una mano l’estremità di 24 nastri di diverso colore pendenti dalla pertica e le
intrecciano nel ritmo delle varie figurazioni in forma di tessuto sino a costruire una rete per poi, ballando in
senso inverso, discioglierla. Le quattro figurazioni celebrano la semina, la germinazione, il raccolto e il pane.
Caccamo : “Corteo storico della Castellana” - Manifestazione storico-folkloristica con gli sbandieratori della
città, 30 figuranti con tamburi, costumi d’epoca indossati da diversi personaggi che incarnano nello spirito e nei
modi la corte del Castello. Rievocazione di alcuni momenti della vita nel maniero che nel medioevo era al
centro della vita sociale, politica e culturale. Sfilano così giullari, scudieri, dame e cavalieri con l’incoronazione
della Castellana. Il gruppo folkloristico “U’ Casteddu” in particolare farà riscoprire le millenarie tradizioni
popolari attraverso balli, canti, scene di vita quotidiana di un tempo che fu.
Geraci Siculo
: “La Giostra dei Ventimiglia” - Sfilate in costumi del XIV secolo, giochi cavallereschi,
esibizione di falchi in simulazione di caccia, musica e rappresentazioni medievali, esibizione di cavalli d'alta
scuola, riproposizione della moneta ventimigliana. Il tutto si impernia sulla riscoperta della medievalità nei
centri delle Madonie che conservano ancora intatti le caratteristiche e l'impianto urbanistico, sulla ricostruzione
degli ambienti. Il corteo storico che sfila a Palermo si chiude con una originalissima festa dalle antiche radici :
“‘A carvaccata d’i vistiamara” (cavalcata dei pastori), un devozionale rito cristiano in onore del SS Sacramento
che si svolge ogni sette anni, la terza domenica di luglio, con i pastori di Geraci.
Giuliana : “Corteo Federico e la sua Corte” - Celebrazioni in onore di Federico II di Svevia andando a ritroso
nel tempo fino al 1227 tra donne, cavalieri, armi, amori e regalità di un sovrano. Non tralasciando la falconeria
che rappresentava per Federico II una manifestazione simbolica del potere legata a precisi rituali e uno svago
per conoscere meglio la natura e la vita.
Carini
: “Cortei storici della Baronessa di Carini” - Sfilata in costumi d’epoca della Corte dei La Grua
Talamanca sulla storia della Baronessa di Carini. Donna Laura Lanza, moglie del nobile Vincenzo La Grua,
barone di Carini, venne trovata dallo stesso in flagranza di adulterio con Ludovico Vernagallo, loro lontano
parente. I due amanti vennero uccisi per mano e per ordine del suocero Don Cesare Lanza. Donna Laura
moribonda si appoggiò al muro sporcandolo con la mano insanguinata e lasciandovi un’impronta.
Vicari : “Sfilata dei Giovani del Castello” - Il gruppo storico di musici e sbandieratori composto da 45
elementi rappresenta un periodo che va dall’anno 1000 all’anno 1200. Costumi dell’epoca con giochi di
bandiere accompagnati da ritmi di tamburi a simboleggiare momenti di vita della cittadina medievale di Vicari.
Ventimiglia di Sicilia: Corteo “Calamigna Feudo in Festa” - Un omaggio a tutti i Signori che nell’arco di
quattro secoli hanno retto prima il feudo di Calamigna della principessa Beatrice Ventimiglia e poi il paese che
da lei prese il nome nel 1627. Appartenente alla più potente e prestigiosa famiglia feudale siciliana, Donna
Beatrice viene descritta come una personalità illuminata, libera da schemi e preconcetti che caratterizzarono
l’epoca in cui visse. Gli abiti del corteo “Calamigna Feudo in Festa” sono stati realizzati dall’associazione
“Penelope”, mentre i costumi dei paggi fanno parte del corteo “Trabia e i Lanza” dell’Istituto comprensivo
Giovanni XXIII.