Dubrovnik e Dalmazia meridionale

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Dubrovnik e Dalmazia meridionale
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Dubrovnik e
Dalmazia meridionale
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Dubrovnik . . . . . . . . . . 249
Isola di Lokrum. . . . . . 267
Isole Elafiti. . . . . . . . . . 267
Isola di Mljet. . . . . . . . 268
Cavtat. . . . . . . . . . . . . . 270
Giardini di Trsteno. . . . 272
Isola di Korčula . . . . . . 272
Korčula città. . . . . . . . . 273
Lumbarda . . . . . . . . . . 279
Vela Luka. . . . . . . . . . . 280
Penisola di Pelješac. . . 281
Orebić. . . . . . . . . . . . . . . 281
Ston e Mali Ston. . . . . 283
I migliori
ristoranti
Perché andare?
Dubrovnik sorprende i suoi visitatori grazie all’incredibile
bellezza e alla posizione straordinaria. E ne sono consapevoli molte, forse troppe persone: infatti la città è costantemente invasa da migliaia di turisti che passeggiano lungo le sue
vie lastricate di marmo affannandosi, urtandosi e cercando
di cogliere con lo sguardo ogni singolo particolare. Ciò
nonostante, è ancora possibile trovare luoghi poco affollati.
La vera attrattiva di Dubrovnik è rappresentata dall’incantevole Città Vecchia, racchiusa dalle possenti mura difensive,
all’interno delle quali si possono ammirare alcuni splendidi
edifici barocchi.
Dubrovnik è anche un ottimo punto di partenza per le
escursioni nelle lussureggianti isole e lungo la spettacolare
costa dei dintorni. Tra le mete più belle figurano la piccola
e idilliaca Lokrum, l’incantevole Korčula (famosa per i suoi
eccellenti vini bianchi e per la cittadella), il Parco Nazionale
di Mljet, il paesaggio montuoso della Penisola di Pelješac e
gli stupendi Giardini di Trsteno.
Quando andare
»»LD (p278)
»»Lucín Kantun (p262)
»»Stermasi (p270)
»»Konoba Komin (p278)
»»Konoba Šiloko (p281)
I migliori hotel
»»Karmen Apartments
(p259)
»»Hotel Bellevue (p258)
»»Hotel Korkyra (p280)
»»Lešić Dimitri Palace (p276)
»»Ostrea (p283)
Marzo o aprile
Spettacolari processioni pasquali
si snodano nelle
vie medievali di
Korčula. Luglio e agosto
Il prestigioso
Festival Estivo di
Dubrovnik offre
un grande richiamo culturale.
Ottobre Lungo
questo tratto di
costa il mare è ancora abbastanza
caldo per poter
fare il bagno. bucolica e incontaminata Mljet
2 Qualche giorno sulla
(p251) visto dalle mura cittadine:
una delle attività preferite dai
turisti
1 Il panorama di Dubrovnik
Da non perdere
galleria War Photo Limited (p251)
per vedere la storia della Croazia
da una prospettiva diversa
3 La visita dell’eccellente
(p268), l’isola croata che più
assomiglia al paradiso terrestre
tramonto in uno dei bar Buža
(p263) a Dubrovnik
7 Il piacere di un aperitivo al
5 La fuga dalla folla di turisti
per esplorare l’incantevole
isoletta di Lokrum (p267)
montagna lungo la dorsale della
Penisola di Pelješac (p281)
6 Un trekking su sentieri di
della cittadina cinta da mura di
Korčula (p273)
4 L’atmosfera medievale
tavola da Viganj (p283), paradiso
del windsurf
9 Qualche uscita in mare sulla
nell’affascinante porto vecchio
di Ston (p283)
8 Una cena a base di ostriche
DUBROVNIK
POP. 29.995
Storia
La storia di Dubrovnik inizia con l’arrivo
degli slavi, che nel VII secolo rasero al suolo
la città romana di Epidaurum (che occupava l’area in cui sorge l’odierna Cavtat). Gli
abitanti fuggirono nel luogo più sicuro che
riuscirono a trovare, un’isoletta rocciosa
(Ragusa) separata dalla terraferma da uno
stretto canale. A causa delle invasioni barbariche, la costruzione di mura rappresentò
una necessità inderogabile: già nel IX secolo
la città era ben fortificata e fu in grado di
resistere a un assedio da parte dei saraceni
durato 15 mesi.
Nel frattempo sulla terraferma sorse un
altro insediamento, che si estendeva da Zaton, a nord, a Cavtat, a sud. A quel centro fu
dato il nome di Dubrovnik, dal momento che
la regione era rivestita di lecci (dubrava). I
due insediamenti si fusero nel XII secolo e
il canale che li separava venne interrato e
lastricato.
Alla fine del XII secolo Dubrovnik era
un attivo porto commerciale costiero e
costituiva un importante collegamento tra
il Mediterraneo e i paesi balcanici.
Dubrovnik cadde sotto il dominio veneziano nel 1205 e vi rimase fino al 1358.
Dubrovnik e Dalma zia meridionale C h e cos a vede r e
Non ha importanza se è la prima volta che
venite a Dubrovnik o se invece siete visitatori affezionati di questa splendida città:
la sensazione di meraviglia e di stupore
che si prova quando gli occhi si posano
sullo Stradun è sempre la stessa. È difficile
immaginare qualcuno, persino i suoi stessi
abitanti, che possa abituarsi alle sue strade
in marmo e ai suoi edifici barocchi, o che non
si emozioni durante una passeggiata lungo
le antiche mura cittadine, che per cinque
secoli hanno protetto una repubblica progredita e raffinata e che ora si affacciano sullo
splendore sconfinato del Mare Adriatico.
Dopo il terribile bombardamento subìto
nel 1991, che inorridì il mondo intero, Dubrovnik è risorta dalle ceneri con grande forza
e ora è in grado di incantare nuovamente
l’attenzione del mondo intero. Potrete ripercorrere l’ascesa e la caduta dell’impero
commerciale di Dubrovnik nei suoi musei
ricchi di opere d’arte e di manufatti, salire
con la funivia restaurata sul monte Srđ,
ammirare lo stile di vita mediterraneo e il
riflesso della luce sui marmi secolari, e infine
fare un tuffo nelle acque azzurre del mare.
Nel XV secolo la Respublica Ragusina
(Repubblica di Ragusa) si era ampliata fino 249
a comprendere l’intera fascia costiera da
Ston a Cavtat e in precedenza aveva inglobato anche l’Isola di Lastovo, la Penisola di
Pelješac e l’Isola di Mljet: Ragusa era ormai
una potenza che non si poteva ignorare. La
città investì tutte le sue energie nel commercio marittimo e commissionò la costruzione
di una flotta di navi che furono spedite in
Egitto, Siria, Sicilia, Spagna, Francia e a
Istanbul. Grazie a una straordinaria abilità
diplomatica, mantenne eccellenti relazioni
con tutti gli stati dell’epoca, persino con
l’impero ottomano, con il quale iniziò a imbastire rapporti diplomatici nel XVI secolo.
Secoli di pace e di prosperità permisero il
fiorire delle arti, della scienza e della letteratura. Purtroppo gran parte del patrimonio
artistico e architettonico di Dubrovnik di
epoca rinascimentale andò distrutta nel
terremoto del 1667, che causò la morte di
5000 persone e ridusse la città a un cumulo
di macerie. Da questa terribile calamità si
salvarono solo il Palazzo Sponza e il Palazzo
del Rettore. La città fu ricostruita in un
uniforme stile barocco, con file di edifici
piuttosto modesti dotati di negozi al pianterreno. Il terremoto segnò anche l’inizio del
declino economico della città, accentuato
dall’apertura di nuove rotte commerciali
verso oriente e dall’emergere di potenze
navali rivali nell’Europa occidentale.
Il colpo di grazia venne inflitto da Napoleone, le cui truppe entrarono a Dubrovnik
nel 1808, decretando la fine della repubblica.
Dopo il Congresso di Vienna del 1815, che la
assegnò all’impero asburgico, la città riuscì
a conservare la sua marina mercantile, ma
non poté evitare la disgregazione del tessuto
sociale. Continuò a far parte dell’impero
austro-ungarico fino al 1918 e in seguito
iniziò lentamente a sviluppare una propria
industria turistica.
Coinvolta nella guerra civile che ha devastato l’ex Iugoslavia, tra il 1991 e il 1992
Dubrovnik è stata complessiva colpita da
circa 2000 ordigni, con effetti disastrosi.
Tutti gli edifici danneggiati sono ora stati
ricostruiti.
1 Che cosa vedere
Oggi Dubrovnik è la città più ricca, elegante
e costosa della Croazia. In un certo senso
sembra ancora una città-stato, isolata dal
resto della nazione per motivi geografici
e storici. È una meta turistica talmente