Bilancio sociale 2006 Bilancio sociale 2006
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Bilancio sociale 2006 Bilancio sociale 2006 Bilancio sociale 2006 Bilancio sociale 2006 INDICE Lettera del Presidente 4 SEZIONE I: IDENTITÀ 7 1.Fondazione Torino Wireless: la regia del Distretto tecnologico ICT piemontese 2.La missione 3. L’orientamento strategico: le linee d’intervento e il modello operativo 4.Gli stakeholder 5.La struttura di governo 6.Il modello organizzativo SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE 1.Le iniziative per promuovere attività di Ricerca e Sviluppo nel Distretto 2.La proprietà intellettuale per valorizzare e supportare lo sviluppo innovativo 3.L’accelerazione d’impresa per creare e far crescere le imprese ICT 4.Gli strumenti finanziari innovativi per sostenere lo sviluppo dimensionale e qualitativo delle imprese 5.Il Networking e l’accompagnamento all’internazionalizzazione come leva per rafforzare le Piccole e Medie Imprese SEZIONE III: ALLEGATI Bilancio Consuntivo al 31/12/2006 Nota Integrativa 8 8 9 11 12 12 15 16 24 28 38 42 51 53 58 Lettera del Presidente A partire dagli anni Novanta si sono avviate nel nostro Paese molteplici esperienze di creazione e sviluppo di distretti ad alta vocazione scientifico–tecnologica. Ciascuna esperienza si è articolata secondo logiche fortemente influenzate dal contesto territoriale e dalle specifiche circostanze che ne hanno segnato la nascita e lo sviluppo. È questo anche il caso di Torino Wireless, che in quattro anni ha già dato vita a un significativo volume di iniziative indirizzate allo sviluppo e al consolidamento del Distretto tecnologico ICT piemontese. Coerentemente col suo scopo e con le funzioni istituzionali, la Fondazione Torino Wireless ha attivato in questi anni collaborazioni con gli istituti di ricerca pubblici e privati della Regione Piemonte, cercando di condividere la costituzione del Distretto tecnologico con il più ampio numero possibile di attori locali. La Fondazione ha quindi inteso porsi come organo di regia dello sviluppo del Distretto, animando e indirizzando i soggetti coinvolti in stretta collaborazione con i propri partner e presidiando direttamente alcune attività strategiche. A fronte di questa positiva evoluzione del processo avviato – contrassegnato anche da fasi di sperimentazione di nuovi modelli di interazione – si è affacciata l’esigenza di sistematizzare le questioni incontrate nel cammino sin qui percorso. La rapidità con cui, a partire dalle urgenze dei bisogni del territorio, si sono sviluppati gli interventi della Fondazione, ha necessariamente comportato una qualche difficoltà nel capitalizzare le esperienze condotte (e dunque tanto gli aspetti positivi quanto quelli negativi). È per questo motivo che Torino Wireless ha ritenuto necessario descrivere l’esperienza di costruzione, sviluppo e direzione del Distretto ICT piemontese attraverso uno strumento, quale quello del Bilancio sociale, che fosse capace di rispondere alle esigenze di accountability che la Fondazione ha nei confronti dei propri sostenitori e, allo stesso tempo, di valorizzare e qualificare la presenza economico–sociale del Distretto attraverso una analitica descrizione dell’impegno espresso da Torino Wireless. Il Bilancio sociale vuole far conoscere, anzitutto agli stakeholders di Torino Wireless, cioè ai portatori d’interesse, e, in definitiva, allo stakeholder ultimo di una Fondazione come la nostra, vale a dire la popolazione piemontese, chi siamo e come operiamo, quale struttura di governo e quale modello organizzativo abbiamo scelto per realizzare le nostre attività e in cosa queste ultime consistano. Le iniziative per promuovere Ricerca e Sviluppo nel territorio del Distretto, le attività di supporto alla proprietà intellettuale come strumento per la valorizzazione degli investimenti in innovazione, la promozione di imprese a elevato contenuto di conoscenza e gli strumenti finanziari per sostenerle, la stimolazione del networking come leva per rafforzare le Piccole e Medie Imprese, l’internazionalizzazione e l’attrazione di talenti per generare nuove opportunità d’impresa. Tutto questo è parte integrante dell’attività realizzata e di ciò, col Bilancio sociale della Fondazione Torino Wireless, si intende dare analiticamente conto, anche nella prospettiva di rispondere alle aspettative degli stakeholders e dei potenziali soggetti utenti nei confronti del Distretto, aspettative che appaiono in crescita e si manifestano come sempre più complesse e articolate. In questi quattro anni abbiamo lavorato dando forma, identità, capacità di impatto al Distretto, dotandoci di strumenti appropriati, attivando processi efficaci e completando assetti strutturali. È con soddisfazione che possiamo guardare ad alcuni dati di sintesi: 182 imprese accelerate per un investimento di 8,3 milioni di euro; 43 brevetti depositati di cui 27 licenziati; il lancio e il consolidamento della filiera Galileo, con l’acquisizione della fornitura della stazione di terra denominata Precision Timing Facility; l’avvio di politiche di clustering e la creazione di un primo cluster di 32 imprese sull’infomobilità; lo stimolo alla ricerca industriale con la mobilitazione sul territorio di 33 milioni di euro, fra finanziamenti nazionali, regionali e bandi erogati direttamente; infine, la creazione di un sistema di fondi di Venture Capital con la finanziaria locale Piemontech, il fondo macroregionale Innogest Capital, fino alla costituzione del Polo del Venture Capital e del Club degli Investitori. Si tratta di un segno concreto del cammino percorso sin qui dalla Fondazione. La strada da fare per il futuro è ricca di opportunità e rischi e non può e non vuole essere disgiunta da una consapevole e attenta opera di monitoraggio e controllo della propria attività passata, nelle forme che appaiono più efficaci in rapporto alla missione che ci è stata assegnata. Il Presidente della Fondazione Torino Wireless Prof. Rodolfo Zich SEZIONE I: IDENTITÀ IDENTITÀ La Fondazione Torino Wireless presenta la missione, la struttura istituzionale e le attività 1. Fondazione Torino Wireless: la regia del Distretto tecnologico ICT piemontese La Regione Piemonte da tempo manifesta una forte vocazione allo sviluppo delle tecnologie dell’Information and Communication Technology (ICT), qualificata dalla concentrazione sul territorio di alcuni grandi gestori di servizi ICT, di importanti aziende manifatturiere ad alta tecnologia e di numerose Piccole e Medie Imprese (PMI) operanti nel settore, nonché dall’esistenza di importanti infrastrutture di ricerca e di innovazione tecnologica. Questa ormai storica vocazione, per essere pienamente ed efficacemente assecondata e valorizzata, richiede azioni di coordinamento e di indirizzo, soprattutto per la complessa dinamica di evoluzione che presentano i cicli di innovazione e le ICT, che implicano una rapidità di adattamento tecnologico e organizzativo, la gestione e il controllo di continui e rapidi flussi di informazione, la ridefinizione continua delle competenze su cui concentrare la capacità di innovazione. È in questo contesto che nel 2002 nasce la Fondazione Torino Wireless, costituita per promuovere nella Regione la realizzazione di un Distretto tecnologico ICT tra i più innovativi a livello internazionale. Coerentemente con questa missione, la Fondazione ha posto in essere una serie di attività che hanno portato: • nel 2003, alla stipula di un Accordo di Programmazione Negoziata tra Istituzioni nazionali, regionali e locali, quale base per l’avvio del Distretto; • successivamente, all’attivazione di collaborazioni con gli istituti di ricerca pubblici e privati della Regione Piemonte, con l’obiettivo di condividere con il più ampio numero possibile di attori locali la missione istituzionale di costituzione del Distretto; • all’avvio, in partnership con i soci della Fondazione, di strumenti per il monitoraggio continuo e il supporto delle PMI sul territorio. La Fondazione si pone quindi come organo di animazione e regia dello sviluppo del Distretto ICT. L’obiettivo ultimo è di incidere sul PIL regionale accrescendone la componente tecnologica. 2. La missione “Creare e sostenere nella Regione Piemonte un distretto tecnologico tra i più innovativi a livello internazionale”: • favorendo la sinergia tra gli attori pubblici e privati del mondo della ricerca, dell'imprenditoria e della finanza; • assicurando un collegamento diretto tra lo sviluppo delle attività di ricerca e l'evoluzione del mercato; 3. L’orientamento strategico: le d’intervento e il modello operativo linee La Fondazione Torino Wireless persegue la propria missione attraverso quattro linee d’intervento: • indirizzare le attività di Ricerca e Sviluppo nelle ICT; • contribuire alla crescita e alla valorizzazione della proprietà intellettuale; • incentivare la nascita e lo sviluppo di imprese ICT; • attrarre capitali finanziari nel Distretto. L’attività di Ricerca e Sviluppo promossa all’interno del Distretto ha l’obiettivo di accrescere l’eccellenza dei soggetti coinvolti nelle competenze del settore ICT, in particolare nelle applicazioni wireless, e di generare nuove opportunità di business per le imprese. La Fondazione svolge una attività di indirizzamento della ricerca attraverso la condivisione di obiettivi con gli istituti di ricerca coinvolti, la creazione di laboratori di eccellenza, la nascita di un osservatorio tecnologico per lo sviluppo di grandi progetti e l’emissione di bandi tematici. Attraverso la seconda attività relativa alla proprietà intellettuale, la Fondazione si propone di valorizzare le conoscenze sviluppate dai ricercatori e di trasformarle in risultati protetti da diritti di proprietà intellettuale e, come tali, trasferibili verso il mercato, in favore di imprese esistenti o di nuova costituzione. Questa attività trova attuazione attraverso il Progetto “Intellectual Asset Management” (IAM), che assiste i ricercatori in tutte le fasi del processo di creazione di un brevetto, dall’invenzione alla sua valorizzazione. La Ricerca e Sviluppo e la creazione di proprietà intellettuale e, in particolare, di brevetti rappresentano due fonti che alimentano la nascita di nuove idee di impresa e lo sviluppo di nuove applicazioni in imprese già esistenti. Ancorché importanti, queste attività da sole non sono sufficienti a sostenere le PMI del Distretto, che hanno bisogno anche di supporto per la progettazione di piani d’impresa, di consulenza tecnico manageriale, di sostegno nella ricerca, di individuazione delle fonti di finanziamento e di sostegno all’internazionalizzazione. La Fondazione risponde a queste esigenze con progetti, esposti nel dettaglio più avanti, che sostanziano la terza linea di intervento: l’accelerazione di PMI e start–up. SEZIONE I: IDENTITÀ • favorendo la circolazione e la condivisione delle conoscenze, anche per confronto con le migliori esperienze internazionali; • garantendo una crescita costante del patrimonio di competenze che alimenta il Distretto ICT; • creando una base di valori e comportamenti condivisa dai diversi partner; • sviluppando una precisa identità di Distretto fino alla generazione di un marchio riconosciuto a livello internazionale. Con la quarta linea d’intervento la Fondazione intende soddisfare il bisogno delle imprese di reperire risorse finanziarie. A tal fine opera per identificare possibili fonti di finanziamento e nuovi potenziali investitori. Inoltre, ha contribuito a sostenere direttamente le imprese grazie alla nascita di due strutture per l’investimento nel capitale di rischio: la finanziaria Piemonte High Technology (Piemontech) e il fondo Innogest Capital, gestito dalla Innogest S.G.R. S.p.A. Indirizza le attività di Ricerca e Sviluppo nelle ICT Contribuisce alla creazione di nuovi brevetti Attrae capitali finanziari nel Distretto Incentiva la nascita e lo sviluppo di imprese ICT Figura 1: il processo di sviluppo del Distretto Torino Wireless L’insieme delle attività svolte dalla Fondazione vuole generare un processo che autoalimenti lo sviluppo del Distretto Torino Wireless ICT. L’azione della Fondazione è ispirata ai seguenti valori: • ottica di lungo periodo: operare ponendo attenzione alle ricadute economiche e sociali nel tempo; • rompighiaccio culturale: creare e promuovere nuove logiche di crescita e di sviluppo; • selettività: garantire lo sviluppo del Distretto, selezionando i migliori talenti, le migliori idee di business e le migliori imprese; • complementarietà con altri attori di sviluppo: creare sinergie per migliorare l’efficacia degli interventi; • approccio proattivo: agire in maniera propositiva per stimolare la crescita del Distretto. 10 Per stakeholder si intendono tutti quei soggetti che hanno un interesse diretto o indiretto all’esistenza e alle attività della Fondazione. Gli stakeholder della Fondazione Torino Wireless sono in primis i soci fondatori, ma anche le istituzioni, le imprese e i cittadini piemontesi, i quali beneficiano tutti, anche se in misura diversa, del contributo che la Fondazione imprime allo sviluppo economico e sociale della Regione. Per motivi di sintesi, vengono rappresentati nella figura 2 solo gli stakeholder che intrattengono con la Fondazione rapporti qualificati, di tipo giuridico o di collaborazione. Le diverse aree rappresentano un diverso grado di relazione tra gli stakeholder e la Fondazione: con andamento concentrico, nell’area più esterna sono rappresentati stakeholder con interessi minori alla vita e alle azioni della Fondazione. SEZIONE I: IDENTITÀ 4. Gli stakeholder Cluster su innovazione in Paesi Terzi Parchi tecnologici Dipendenti della F.T.W IPI MIUR CSI Collaboratori della F.T.W. Politecnico di Torino Centro di Ricerca ISMB Centri di Ricerca Docenti e Ricercatori San Paolo IMI Unicredito Italiano Regione Piemonte Motorola S.p.A. ICE CSP Finpiemonte Camera di commercio Telecom Italia S.p.A. PMI ICT Incubatore I3P Provincia di Torino Fiat S.p.A. ITP UE Università degli studi di Torino Comune Torino API Alenia Aeronautica S.p.A. Unione Industriale ST Microelectronics S.p.A. PMI Grandi imprese ICT AMMA Aspiranti imprenditori Distretti tecnologici IMAST CNA Sviluppo Italia Figura 2: gli stakeholder della Fondazione Torino Wireless 11 5. La struttura di governo Gli organi di governo della Fondazione Torino Wireless sono: • il Consiglio di Amministrazione: – opera le scelte fondamentali e decide le iniziative e i programmi della Fondazione, – è responsabile dell’amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione; • il Presidente della Fondazione: – ha la rappresentanza legale della Fondazione di fronte a terzi e in giudizio, – sorveglia il buon andamento amministrativo della Fondazione e cura l’osservanza dello statuto, – dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione; • il Vice Presidente della Fondazione: – assume le responsabilità del Presidente, nel caso di sua assenza o impedimento; • il Collegio dei Revisori dei Conti: – garantisce che l’attività amministrativa sia conforme agli obiettivi stabiliti dalla Legge; • l’Assemblea Ordinaria dei Contributori: – è composta da tutti i soggetti che, nei cinque esercizi precedenti, abbiano apportato alla Fondazione contributi sia sotto forma di erogazioni economiche, sia sotto forma di prestazione di servizi, – nomina due Consiglieri di Amministrazione e un membro del Collegio dei Revisori dei Conti, – ha facoltà di deliberare sulle modifica statutarie e sull’estinzione della Fondazione. 6. Il modello organizzativo La Fondazione Torino Wireless agisce lungo tre dimensioni: la dimensione dei processi, che ne determina l’organizzazione, la dimensione delle tecnologie prioritarie, la dimensione dei settori applicativi, in stretta sinergia con le strategie regionali (come illustrato in figura 3). Nel corso degli anni, la Fondazione ha razionalizzato la sua struttura organizzativa, per rendere più efficienti e misurabili le azioni verso l’interno e verso l’esterno. 12 Accelerazione di PMI Networking ase Intellectual Property di b roe lett ron ica edi a Mic ltim Mu Wir ele ss ity cur ftw are Se à ilit ob om Inf lth ea H E– a tic TECNOLOGIE re ta en lim za ia ed M an Fin a ro Ag bo Ro SETTORI E APPLICAZIONI So Ga Venture Capital lile o Grandi Progetti SEZIONE I: IDENTITÀ PROCESSI Figura 3: le dimensioni lungo cui agisce la Fondazione L’organizzazione è suddivisa in tre principali Dipartimenti: • uno dedicato alle attività di supporto finanziario a PMI e start–up, di assistenza nel reperimento di finanziamenti (investor readiness), e alle attività per l’autofinanziamento della Fondazione; • uno orientato alle attività di generazione, gestione e valorizzazione della proprietà intellettuale e alle attività legali a supporto delle azioni della Fondazione e delle imprese accelerate; • il terzo dedito alle attività di accelerazione di impresa, attraverso azioni di: – promozione delle attività di ricerca, grazie all’attivazione di specifiche linee di finanziamento e alla gestione di progetti di ricerca congiunti fra grande e piccola impresa; – networking e internazionalizzazione, favorendo la creazione di relazioni fra imprese, attivando percorsi di formazione e internazionalizzazione delle aziende; – supporto a PMI e start–up, a partire dalla selezione delle aziende, la loro valutazione e la definizione degli interventi di supporto. 13 Presidente Amministratore Delegato Controllo gestione e Auditing Comp. territoriali Dirett. finanziario e operativo Comunicazione istituzionale Design Center Accelerazione d’impresa Finanza e Business development Amministraz. Bandi e Grandi Progetti Networking IAM e atti legali Selezione PMI Investor Readiness Brevetti Atti Legali Eventi Team ISMB Technology Consulenti Team ISMB Business Bandi IT Figura 4: la struttura organizzativa della Fondazione Torino Wireless Al 31 dicembre 2006 la Fondazione si avvaleva del lavoro di 38 persone, 17 dipendenti e 21 collaboratori, di cui 11 “distaccamenti” dall’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB). 14 La Fondazione Torino Wireless rende conto delle attività e dei risultati raggiunti a fronte delle risorse utilizzate SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE ATTIVITÀ, RISULTATI, RISORSE La sezione precedente, “Identità”, ha descritto lo scopo per cui è nata la Fondazione, il ruolo, le linee di intervento che attua nel raggiungimento della sua missione e la struttura organizzativa. Questa seconda sezione del Bilancio sociale rendiconta le attività poste in essere e i risultati conseguiti dalla Fondazione Torino Wireless nel corso del 2006. Per una maggiore chiarezza espositiva le azioni e i risultati sono stati raggruppati in sei temi: 1. le iniziative per indirizzare le attività di ricerca e di sviluppo nel Distretto; 2. la ricerca applicata per aumentare le competenze eccellenti del Distretto; 3. la proprietà intellettuale per valorizzare e supportare lo sviluppo tecnologico; 4. l’accelerazione d’impresa per creare e far crescere le imprese ICT; 5. gli strumenti finanziari innovativi per sostenere lo sviluppo dimensionale e qualitativo delle imprese; 6. il networking e l’internazionalizzazione come leva per rafforzare le Piccole e Medie Imprese e generare nuove opportunità di business. 1. Le iniziative per promuovere attività di Ricerca e Sviluppo nel Distretto Lo sviluppo e la competitività di un sistema imprenditoriale sono sempre più dipendenti dalle attività di ricerca svolte sul territorio, per la loro capacità di aumentare le opportunità di trasferimento tecnologico e favorire i processi d’innovazione. Affinché tale capacità si concretizzi, è necessario che le attività di ricerca trovino una corrispondenza nella vocazione e nelle attitudini imprenditoriali di un determinato contesto locale e che siano di rilevanza per il mercato. Tra le strategie della Fondazione, vi è proprio quella di indirizzare la ricerca verso risultati che possano costituire il punto di partenza per avviare nuova imprenditorialità o per essere utilizzate da imprese esistenti. La Fondazione assume una funzione di catalizzatore nei confronti del sistema pubblico e delle grandi imprese hi–tech, indirizzando le attività di ricerca su grandi progetti a forte ricaduta sul territorio e individuando bandi pubblici su cui coinvolgere, in partenariati, PMI, centri di ricerca e grandi aziende. 16 Nel 2006 si è consolidata l’attività di foresight tecnologico sui trend delle ICT, in particolare sulle tecnologie di trasmissione a medio e corto raggio (Wi–Fi, Wi–Max e Hyperlan) e sull’analisi delle risorse wireline e wireless disponibili sul territorio piemontese. Inoltre, è stato possibile individuare e sostenere iniziative su tematiche di grande ampiezza (anche in termini economici), di forte rilevanza tecnologica e di impatto potenziale sul business delle imprese, di valenza significativa sul fronte sociale e, di conseguenza, di forte interesse in ambito amministrativo e locale; in particolare sono stati analizzati e descritti in modo articolato tre macroprogetti sui temi dell’e–health, della logistica, dell’infomobilità. AREE DI RICERCA ICT e sanità (e–health) • Ingegnerizzazione ed evoluzione del sistema DREAM per l’assistenza domiciliare e residenziale per anziani • Supporto a revisione posizionamento del Centro Eccellenza Tecnologie Anziani e Disabili (Cetad) nei confronti degli enti pubblici • Giornate di studio sulle tematiche dell’extended hospital e della logistica ospedaliera • Preparazione della proposta di progetto “Carta della Salute” • Preparazione della proposta di progetto sulle tecnologie assistive in ambito domiciliare Galileo • Erogazione e gestione del primo bando tematico su Galileo (del valore di 1,5 milioni di euro) con assistenza sugli aspetti procedurali alle PMI proponenti • Attrazione sul territorio della Precision Timing Facility, un elemento infrastrutturale fondamentale della piattaforma Galileo • Progetto IRGAL su tecnologie di tempo e frequenza in ambito Galileo Mobilità sostenibile • Progetto GAL–PMI per applicazioni Galileo • Studio di fattibilità su mobilità sostenibile e logistica con Telecom, CSI, Unione Industriale • Giornate di studio sul tema della mobilità • Impostazione e sviluppo dell’attività sull’Infomobility Cluster in collaborazione con il Dipartimento Networking ICT per la piccola e media distribuzione • Collaborazione con Confcommercio nella preparazione della proposta di progetto per la promozione delle SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE 1.1 Le azioni poste in essere ICT nelle filiere distributive Con il termine infomobilità si intende l’insieme dei sistemi hardware e software, costituiti da apparati mobili, da elementi distribuiti sul territorio e da unità centrali, finalizzati a migliorare l’efficienza, la qualità, la sicurezza e l’impatto della mobilità dei veicoli, delle persone e delle merci. Le nuove tecnologie rendono possibili applicazioni innovative in numerosi domini applicativi, tra cui ad esempio la gestione del traffico urbano, l’informazione all’utenza in movimento, la gestione del trasporto pubblico, la gestione delle flotte e del trasporto merci, il pagamento automatico sui mezzi pubblici, i sistemi avanzati anticollisione 17 Di intesa con il Comitato Promotore Programma Galileo (composto da Finpiemonte, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Camera di commercio di Torino), la Fondazione Torino Wireless ha preparato il Dossier di candidatura per il centro di infomobilità Galileo, volto ad affermare le competenze del territorio su questo dominio e a candidare il Piemonte come riferimento a livello internazionale per le attività di supporto, sviluppo tecnologico e infrastrutturale e realizzazione di servizi e applicazioni per: • la gestione del traffico – la gestione dell’accesso a zone di traffico limitato, il road pricing, il controllo e l’ottimizzazione dei flussi di traffico; • la gestione di flotte e traffico merci – il trasporto di materiali pericolosi, la gestione del trasporto pubblico, la manutenzione di flotte da remoto; • l’emergenza – l’orientamento e la guida di veicoli di emergenza, la notifica di segnali di emergenza, le procedure di salvataggio; • la sicurezza – le applicazioni per le forze di sicurezza, i sistemi di sorveglianza, i sistemi antifurto satellitari; • l’informazione per gli utenti finali – la navigazione, le informazioni turistiche, le guide di percorsi pedonali. Il Dossier è in fase di valutazione presso la segreteria del Presidente del Consiglio che presiede il tavolo interministeriale su Galileo. Infine, insieme a Confindustria Piemonte e Finpiemonte, la Fondazione è stata promotrice di un tavolo di lavoro sul tema dell’infomobilità, che nel corso del 2006 ha coinvolto anche Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino e Unioncamere Piemonte e ha elaborato una proposta per la definizione e l’attivazione di un processo di coordinamento tra i diversi soggetti impegnati su questa tematica. Tale proposta prevede la costituzione di un Comitato Promotore su Infomobilità, Logistica e Mobilità sostenibile. Il Comitato si propone di supportare con specifiche azioni la valorizzazione della capacità e delle eccellenze scientifiche e imprenditoriali del territorio, anche al fine di promuovere la nascita e la crescita di PMI nella filiera ICT, il tutto nel rispetto dei principi statali e comunitari in materia di aiuti alle imprese. Le collaborazioni con enti di ricerca hanno consentito, poi, di mettere a sistema le diverse competenze e conoscenze presenti sul territorio, per l’attuazione di specifici progetti di comune interesse. La Fondazione Torino Wireless ha in corso accordi con quattro enti – l’ISMB, il Politecnico di Torino, il CSP e l’Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino (I3P) – che soddisfano a diverso titolo reciproci interessi ed esigenze nel campo della proprietà intellettuale, per la disponibilità continuativa di specialisti tecnologici e gestionali, per lo sviluppo di progetti, per le attività di sviluppo e accelerazione di nuove imprese. Sono stati inoltre predisposti, concordati e firmati ulteriori accordi di promozione e collaborazione volti a promuovere azioni specifiche di disseminazione scientifica e di formazione, nell’ottica di favorire lo sviluppo di settori tecnologici ad alta 18 Altra iniziativa, volta a facilitare la comprensione e le potenzialità di sviluppo dell’attività di ricerca, è la formazione sui temi tecnologici. In questo ambito rientra il Master on Navigation and Related Application, promosso dalla Fondazione, insieme al Politecnico, all’Università di Torino, all’Istituto Nazionale Metrologico Galileo Ferraris e all’ISMB, con il patrocinio dell’Office for Outer Space Affaire delle Nazioni Unite. Il Master, che accoglie studenti da tutto il mondo, è stato istituito per creare le competenze necessarie per il funzionamento della Precision Timing Facility (PTF), stazione a terra per la generazione del segnale di tempo del sistema Galileo, e per formare le risorse umane che potranno lavorare in tutti quei settori scientifici e industriali legati alla realizzazione del sistema di navigazione satellitare e alla produzione dei servizi a esso connessi. Infine, un’ulteriore attività che contribuisce a indirizzare la ricerca e a stimolarne lo sviluppo è la preparazione di bandi tematici, ovvero bandi di ricerca applicata. 1.2 I risultati conseguiti Bando Galileo Nel contesto delle attività legate al più ampio progetto che interessa la piattaforma Galileo, a fine 2005 è stato emesso un primo bando tematico, il Bando Galileo, del valore di 1,5 milioni di euro, finanziato al 70% dalla Fondazione e riservato alle PMI che intendono realizzare le attività progettuali nel territorio piemontese. Il Bando propone la realizzazione di programmi di Ricerca e Sviluppo rivolti alla definizione e realizzazione di dimostratori sia degli apparati di terra, sia dei servizi e delle applicazioni, nell’ottica di promuovere l’interesse delle PMI e stimolarle nell’individuazione delle potenzialità industriali e commerciali che il futuro sviluppo di Galileo renderà attuali. La risposta del territorio è stata molto positiva: 25 i progetti di ricerca presentati da gruppi di PMI, per un totale di 65 aziende partecipanti. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE potenzialità di business. Fra questi, merita un rilievo particolare la rete di eccellenza NEWCOM che raccoglie circa 60 centri di ricerca europei (pubblici e privati), coordinati dall’ISMB, sulla tematica delle reti mobili di IV generazione. Questa rete, che ha ricevuto un considerevole finanziamento all’interno del Sesto Programma Quadro della Commissione Europea, rappresenta un’opportunità quanto mai significativa per azioni che, partendo dall’interscambio dei risultati conseguiti, pervengano allo sviluppo di innovazioni in termini di brevetti e start–up e, più in generale, di opportunità di trasferimento tecnologico. A tale scopo Torino Wireless insieme a I3P ha organizzato e sponsorizzato la prima edizione della Winter Business School di NEWCOM e un concorso, all’interno della rete stessa, per nuove idee di innovazione e business. 19 Nella tabella 1 sono riportati i cinque progetti vincitori e le 17 aziende coinvolte. Progetto Dominio Costo Ammesso (*) TERRA Localizzazione in ambito alpino, aree remote, infoturismo 320 213 BPG Radiocom Advantec GLAD Monitoraggio e sorveglianza su mezzi aerei 233 167 Aris Axis Divitech Carretto Gestione flotte veicoli in affitto 255 155 Sistemobile Emotive Sicurezza trasporto su rotaia 326 252 MGV DMD Computers DMA 276 Consoft Sistemi CS Domotica Ecostudio Hal Service Tecnes Consulting Degama Guard RITIRO Tracciamento trasporto merci pericolose 381 Quota Finanziata (*) Imprese (*) migliaia di euro Tabella 1: progetti finanziati dal Bando Galileo di Torino Wireless Fondi regionali DOCUP – Misura 3.4 La Fondazione Torino Wireless ha presentato, unitamente ad altre strutture pubbliche e private, la candidatura di cinque progetti, tre dei quali sono stati approvati per un finanziamento di 8,4 milioni di euro (il valore totale dei progetti è di 12,1 milioni di euro): • l’orologio assistivo DREAM (Dispositivo Rilevazione Emergenze Anziani e Malati), per l’assistenza domiciliare agli anziani, che, grazie a un insieme di sensori integrati, è capace di monitorare alcuni parametri fisici (temperatura, posizione, luminosità del contesto ecc.) e inviarli in tempo reale tramite comunicazione radio a un centro di raccolta dati; • il Progetto GAL–PMI (Anticipando GALileo: Prodotti e servizi a supporto della Mobilità e della sIcurezza) per la realizzazione di servizi, collegati al sistema Galielo, per il controllo degli accessi, la gestione delle emergenze e la certificazione delle transazioni finanziarie; • il Progetto IRGAL per lo sviluppo di un ricevitore multifrequenza del segnale Galileo (ricevitori GNSS software–defined–radio); 20 Le proposte sono state valutate da un’apposita commissione composta da esponenti del mondo accademico (Politecnico di Torino, ISMB), industriale (Telecom Italia) e istituzionale (Galileo Joint Undertaking, Agenzia Spaziale Italiana) del settore aerospazio e telecomunicazioni. Fondi MIUR Come indicato nell’Accordo di Programmazione Negoziata, il MIUR sostiene finanziariamente il Distretto attraverso l’erogazione di bandi tematici: un finanziamento da 26 milioni di euro suddivisi in tre bandi da avviare entro il 2007. Nell’aprile 2006, il primo bando (pubblicato il 18 agosto 2004) ha visto completare l’istruttoria e il 31 maggio dello stesso anno una commissione ministeriale, dopo una selezione di 28 progetti per un totale di 60 imprese, ha dato approvazione a tre progetti, con un costo ammesso di circa 10 milioni di euro e un finanziamento a valere sul fondo FAR di oltre 7,5 mlioni di euro: • Open Gate, che si pone l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di servizi per l’infomobilità e il controllo della congestione del traffico stradale; • Meadow, che intende sviluppare una soluzione di wireless home networking completamente autorganizzante per un’interconnessione sicura e trasparente all’utente di dispositivi digitali per l’intrattenimento e il controllo della casa (TV set, PC, MP3, camera, playstation); • CCM, che intende fornire servizi informativi completi dati, voce e video, su protocollo IP in reti WAN anche su linee di trasmissioni radio, eliminando gli attuali problemi di hand–over delle comunicazioni multimediali in ambienti multi–canale wireless. Quota Finanziata (*) Investimento Totale (*) Imprese OPEN GATE 4,7 5,5 Axis, Mizar (PMI) CRF, Telecom, 5T, CSST, Magneti MEADOW 2,2 3,8 Consoft, Solve.it, Alto Sistemi, Mediaservice (PMI) ST, CRF CCM 0,6 0,7 EDM, HDT (PMI) Progetto SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE I progetti coinvolgono in fase esecutiva grandi imprese come Centro Ricerche Fiat, Telecom, Alenia Spazio, Altec, Sepa, Accent, Motorola e oltre 40 PMI e hanno raccolto quasi l’80% delle disponibilità del bando, indirizzando circa la metà degli investimenti ad attività di Ricerca e Sviluppo interne alle imprese, con la previsione di realizzare 10 dimostratori allo stadio precompetitivo in 18 mesi. (*) milioni di euro Tabella 2: progetti finanziati dal Bando FAR 21 Per coniugare i tempi dell’innovazione con quelli di gestione dei bandi e rafforzare la capacità di incidere nel processo innovativo delle ICT presso le imprese, così come raccomandato dagli indirizzi regionali, la Fondazione ha proposto di aggiornare l’Accordo di Programmazione Negoziata al fine di poter utilizzare per le risorse FAR residue (oltre 16 milioni di euro) l’art. 13 del DM 593/2000 (invece dell’art. 12 usato nella call precedente), che prevede la possibilità di una procedura concertata attraverso un parco progetti coordinato dal Distretto. L’aggiornamento dell’Accordo di Programmazione Negoziata è stato approvato e conseguentemente si stanno iniziando ad analizzare i settori di intervento (ad esempio multimedia, wireless factory, ricevitori Galileo, robotica mobile, energy network) che dovrebbero permettere di attivare già entro l’anno 2007 investimenti per circa 26 milioni di euro con il supporto del fondo FAR, in attesa dell’applicazione del nuovo fondo unificato per la ricerca FIRST. Design Center di microelettronica Il Design Center di microelettronica, costituito nel 2005 grazie alla partnership fra Torino Wireless, ISMB e Accent, ha raggiunto nel 2006 il pieno regime, impegnandosi in “progetti per filiera”, ovvero nello sviluppo di dispositivi condivisi o piattaforme comuni ad alta tecnologia. Notevoli sforzi sono stati indirizzati a far conoscere i servizi offerti dal Design Center ad aziende non ICT, allo scopo di introdurre innovazione di prodotto in settori tradizionali, che da tali tecnologie possono trarre un forte vantaggio competitivo in termini di innovazione di prodotto e di upgrade tecnologico. Si è pertanto creato un data base contenente circa 900 medie aziende (con fatturato maggiore di 5 milioni di euro), appartenenti ai settori del bianco, del freddo, dell’impiantistica e automazione, dell’agroalimentare. Si è quindi organizzato un incontro presso la Camera di commercio di Torino dal titolo “Dal volume al valore”. Anche grazie a questa attività informativa, è stata avviata una collaborazione con il Distretto Rubinetterie del Piemonte Nord Orientale per la realizzazione di una piattaforma tecnologica comune con interfacce personalizzabili. In ambito Galileo, il centro ha iniziato la progettazione del ricevitore RF per Galileo, giungendo all’individuazione di una nuova architettura di ricevitore, ora in fase di brevettazione. Sono inoltre state condotte alcune analisi di fattibilità, relative ad esempio a: • carte magnetiche ad alto livello di sicurezza, • metodi di cooperazione tra sistemi inerziali e satellitari, • integrazione di trasmissione WiFi in dispositivo bluetooth. Sono stati inoltre sviluppati tre progetti nell’ambito del meteering, embedded sotware e ricevitori Burst Mode. L’attività del Design Center ha anche contribuito al proprio autofinanziamento fatturando circa 120 mila euro a fronte dei servizi resi. 22 Risorse umane Costituito nel 2006, il Dipartimento Grandi Progetti e Bandi Tematici si avvale di risorse di alto profilo tecnico, che presidiano le attività di progettazione di programmi di Ricerca e Sviluppo, denominati macroprogetti, con particolare riferimento a temi importanti e di impatto quali Galileo, infomobilità, logistica ed e– health e coordinano progetti, di entità significativa, in cui intervengono, in aggiunta alle competenze del mondo della ricerca e della grande impresa, le capacità delle PMI a maggior potenziale di crescita. Il Dipartimento è composto dalle seguenti figure: • un responsabile, con esperienza pluriennale nella gestione di progetti di Ricerca e Sviluppo nel settore delle telecomunicazioni; • un senior project manager, con background ingegneristico ed esperienza pluriennale nella preparazione di progetti di Ricerca e Sviluppo; • un senior project manager, con background fisico–ingegneristico ed esperienze internazionali nel campo della consulenza su attività di Ricerca e Sviluppo; • un senior project manager, con background economico–ingegneristico ed esperienza nella gestione di processi e progetti complessi; • un senior project manager, con background informatico ed economico ed esperienza come manager nel settore pubblico; • un senior project manager, con background ingegneristico ed esperienza nella conduzione di progetti nell’ambito ICT e microelettronico; • un senior project manager, con background fisico–ingegneristico ed esperienza decennale nell’ingegnerizzazione di prodotto, nel controllo di processo e attività di gestione di progetti e processi complessi; • un ricercatore senior, rientrato in Italia dopo cinque anni di lavoro in California, con esperienza in fotonica e microelettronica; • tre ricercatori, con esperienza in embedded systems e microelettronica. Risorse economiche SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE 1.3 Le risorse utilizzate Le risorse utilizzate nella realizzazione dei Grandi Progetti e nella preparazione dei bandi corrispondono al costo del personale, fra dipendenti, collaboratori a progetto e consulenti, che è pari a un milione e 45 mila euro, per l’anno 2006. 23 2. La proprietà intellettuale per valorizzare e supportare lo sviluppo innovativo Nell’ambito di un distretto ad alta tecnologia, la proprietà intellettuale in genere e i brevetti, come forma principale di protezione delle creazioni intellettuali a contenuto tecnologico, rappresentano un indubbio fattore di raccordo tra il mondo della ricerca e il mercato. Protezione e valorizzazione della proprietà intellettuale della ricerca pubblica significano essenzialmente un miglioramento del rapporto tra investimenti in Ricerca e Sviluppo e misura dell’impatto sulla realtà economica e sociale in termini di nuovi prodotti, processi perfezionati, nuove aziende a elevato potenziale di crescita. Un sistema equilibrato di gestione della proprietà intellettuale deve coniugare la fondamentale esigenza di divulgazione scientifica con la necessità di un rapido raggiungimento del mercato da parte della tecnologia, attraverso strumenti capaci di assicurare un vantaggio competitivo, preservando e, anzi, incrementando gli incentivi, anche individuali, all’innovazione. 2.1 Le azioni poste in essere Per favorire il processo di trasferimento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche basato sulla proprietà intellettuale, a partire dal 2004, la Fondazione Torino Wireless ha attivato il Progetto IAM – Intellectual Asset Management, finalizzato sia a generare, gestire e valorizzare la proprietà intellettuale derivante dal circuito della ricerca pubblica, sia a facilitare il raccordo tra mondo accademico e realtà imprenditoriale. Sono partner del Progetto IAM il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’ISMB e l’Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni del CNR; una lettera d’intenti è stata siglata anche con il CirPark. Le attività coinvolgono anche, a diverso titolo, altre istituzioni locali, nazionali e internazionali: il settore brevetti della Camera di commercio di Torino, il Network Italiano per la Valorizzazione della Ricerca, la rete europea ProTon, l’Istituto per la Promozione Industriale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, la Licensing Executive Society. Il Progetto IAM prevede che tutte le azioni necessarie a proteggere, attraverso i diritti di proprietà intellettuale, la conoscenza scientifica e tecnologica del Distretto siano svolte in maniera integrata da apposite figure professionali della Fondazione, gli intellectual asset manager, secondo un modello di filiera di tutte le fasi che conducono alla realizzazione dei processi di produzione industriale. 24 2.2 I risultati conseguiti A fine 2006 i brevetti depositati con enti pubblici di ricerca sono 43, di cui 27 licenziati, mentre le imprese assistite sulla proprietà intellettuale sono 51, con sei brevetti depositati. I brevetti originati dalle università sono spesso dati in licenza o, in alcuni casi, contribuiscono a generare spin–off. Torino Wireless ha seguito la nascita di tre spin–off licenziatarie di proprietà intellettuale: NLab con tre brevetti, Lachesi, con un brevetto e TTW con 10 brevetti. Tutte e tre le società hanno sede nell’Incubatore del Politecnico di Torino I3P. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE L’azione degli intellectual asset manager inizia con l’assistenza ai ricercatori già in fase di pianificazione delle attività di Ricerca e Sviluppo, attraverso il posizionamento della ricerca rispetto alla proprietà intellettuale esistente e attesa. In fase di esecuzione, i ricercatori sono monitorati costantemente per essere aiutati nell’identificare prontamente i “trovati” proteggibili. A partire dal 2005, si è svolta un’intensa attività di sensibilizzazione alla proprietà intellettuale, che ha visto coinvolti in percorsi formativi gli attori principali di questo processo: i ricercatori, il personale amministrativo degli enti – impegnato nella fase propriamente strategica e in quella più commerciale di predisposizione dei contratti di ricerca con soggetti esterni – e le PMI. Queste ultime hanno partecipato agli incontri di formazione organizzati dalla Fondazione e, anche grazie alla migliore comprensione del funzionamento del sistema di proprietà intellettuale, si sono cimentate, in alcuni casi, in attività di protezione dell’innovazione. Gli incontri, oltre a fornire informazioni sul tema della proprietà intellettuale, hanno rappresentato un’occasione per stringere collaborazioni. A partire dalla seconda metà del 2005, la Fondazione ha predisposto una specifica linea di supporto brevettuale alle PMI, oltre ai canali di assistenza già attivati; questa forma di intervento ha portato al deposito di sei domande di brevetto per diverse aziende, oltre che a numerose valutazioni di potenziali tecnologie. Il supporto fornito dalla Fondazione Torino Wireless ai ricercatori e alle PMI consiste in contributi tecnici diretti alla identificazione delle soluzioni proteggibili, di ricerca dello stato dell’arte, di posizionamento della protezione, nonché di definizione e attuazione di strategie di sfruttamento. Non ultimo, il Dipartimento IAM è stato e rimane costantemente impegnato sia in attività di istruttoria tecnologica sulle imprese candidate a investimenti nel capitale di rischio (due diligence), sia nel supporto alle start–up e agli spin–off accademici, contribuendo alla formazione del capitale strutturale intangibile fin dalle prime fasi della vita d’impresa. 25 Attività svolte Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Potenziali brevetti valutati 19 35 15 Servizi di consulenza erogati a PMI 15 47 40 Deposito brevetto per PMI – 5 1 Domande brevetto depositate ricerca pubblica 13 20 10 Brevetti licenziati 7 10 10 Brevetti licenziati a partecipate da PHT * – 4 4 2 35 partecipanti 6 100 partecipanti 2 50 partecipanti Seminari formativi * Alcuni importanti brevetti di titolarità Torino Wireless e dei partner del Progetto IAM sono licenziati in esclusiva e a titolo oneroso a start–up e spin–off partecipate da Piemontech. Tabella 3: le principali attività del Dipartimento IAM Le 51 imprese assistite dal Dipartimento IAM sono: Dynamic Fun, Lachesi, Exway, Seac02, Xanto Technologies, SPID, RM Sistemi Elettronici, APR, Artexe, Sofca Project, TSA, ATO – TEC, CMV Group, WebOn4, CS Domotica, G.W.M. Yachting Innovation, IPSA, Cultraro, Rivetti Grafica, Ages Industriale, Guglielmi, Sistematica, Regola, Nemo Lab, Artcommunications, Visualtek, Laser, Atlantic Sky, Genicode, Ulixe, Kriptel, Intellisemantic, Teragate, Electro Power Systems, Evolvendo, Inrete, L.T.T., Hypersystems, DMA, ISDG, Altair Engineering, Sistemobile, Chi–Lab, Simet, Alfa Layer, Easy Lab, LCT Infotelematics, Video Assistech, Euroconcepts, C–Labs, Hicare. 2.3 Le risorse utilizzate Risorse umane 26 Il Dipartimento IAM è composto dalle seguenti figure: • un responsabile, con esperienza decennale nel settore della proprietà intellettuale e del trasferimento tecnologico, già licensing manager dell’Office of Technology Transfer della University of California System (Oakland, USA); • un senior asset manager, con esperienza nel settore della proprietà intellettuale, del diritto amministrativo, del diritto societario; Risorse economiche Le risorse economiche utilizzate dal Dipartimento corrispondono al costo del personale, che nel 2006 è stato di 170 mila euro, e ai costi sostenuti per i depositi delle domande di brevetto, come indicato nella tabella seguente. Domande di brevetto depositate Costo (*) Anno 2005 Anno 2006 25 (di cui 5 per PMI) 11 (di cui 1 per PMI) 95 262 (*) migliaia di euro Tabella 4: costi relativi al deposito delle domande di brevetto SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE • un junior asset manager, già ricercatore e titolare di una domanda di brevetto nel settore delle telecomunicazioni, con Master in OCPT conseguito presso il Politecnico di Torino. 27 3. L’accelerazione d’impresa per creare e far crescere le imprese ICT La crescita e lo sviluppo di un Distretto, basato su tecnologie a rapido tasso di evoluzione e sulla presenza prevalente di PMI, dipendono in buona parte dalle possibilità di accelerazione delle imprese del territorio. È necessaria, infatti, la presenza di soggetti e strumenti volti a favorire il passaggio dalle idee alla creazione di nuove imprese o di nuovi progetti d’impresa, nonché i trasferimenti di conoscenze e di tecnologie che favoriscano l’innovazione e quindi lo sviluppo delle imprese esistenti. 3.1 Le azioni poste in essere In risposta a tali esigenze la Fondazione Torino Wireless ha predisposto il Progetto PMI, con cui, nel corso degli anni: • ha favorito la creazione di nuove imprese, • ha sostenuto le PMI nei primi anni di attività • e ha offerto alle imprese ICT – o che utilizzano le ICT in termini di vantaggio competitivo per la loro attività – la possibilità di accedere ad attività di ricerca e innovazione altrimenti troppo onerose. Il Progetto si rivolge sia ai portatori di idee che intendono costituire un’azienda sia alle aziende già costituite, offrendo iniziative e servizi per l’accelerazione,quali: • azioni di trasferimento tecnologico, mettendo in contatto le aziende interessate all’innovazione nel settore delle ICT con i centri di ricerca e con le aziende complementari del territorio, • azioni di rafforzamento e condivisione delle competenze, • consulenza sulle strategie di mercato da seguire, • attività di valorizzazione della proprietà intellettuale. Fra le attività rivolte alle sole start–up la Fondazione collabora con I3P nella sponsorizzazione della business plan competition “START CUP“, edizione piemontese del Premio Nazionale dell’Innovazione. In questo contesto, Piemontech investe fino a 50 mila euro nel capitale dell’azienda prima classificata. 3.1.1 La metodologia di selezione e valutazione 28 Tutti i servizi di accelerazione di impresa forniti da Torino Wireless prevedono un rigoroso processo di selezione delle idee e delle imprese più innovative dal punto di vista tecnologico e di mercato, attraverso una fase iniziale di acquisizione di informazioni, con la compilazione di un questionario e un successivo colloquio PMI esistenti Due Diligence Interventi avanzati Valutazione Investimento SERVIZI A PAGAMENTO SERVIZI CON ROYALTIES TW NETWORK PROGETTO PMI PROGETTO START–UP Industry analysis Interventi base 2° valutazione I3P ISMB Piemontech Seed K Innogest Capital Imprese Hi–Tech Accelerate Angel K Investimenti privati VENTURE CAPITAL INTELLECTUAL ASSET MANAGEMENT Intervista 1° valutazione ANALISI / SELEZIONE / SUPPORTO SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE ISMB Aggiornamento Analisi Aziende da Incubatori Un team di attori dedicati Database Imprese ICT Piemonte Start–up Spin–off REGISTRAZIONE / SCOUTING di approfondimento tecnico e di business con esperti e consulenti tecnici che collaborano con la Fondazione. Al 31 dicembre 2006, hanno compilato il questionario 1.420 imprese, di cui 332 sono state intervistate e valutate. Per oltre 70 di queste ultime è stata realizzata un’industry analisys, vale a dire un primo studio di consulenza strategica. Figura 5: il processo di selezione e valutazione delle aziende 29 Figura 6: evoluzione del Progetto PMI 30 Avvio interventi base e avanzati Inizio Rapporto di Monitoraggio Bando FAR SAL = riunioni settimanali sullo Stato Avanzamento Lavori PM = Project Management Questionario ICT 2° CALL: 16/10/04 – 31/01/05 Dossier elettronici aziende Workshop / Gestione seminari tecnici amministrativa degli interventi Rapporto di Monitoraggio 2005 7° CALL Apr 2006 Lug 2006 Dic 2006 2006 Gen 2006 6° CALL: 01/04/06 – 30/09/06 PMI Satisfaction Survey Modello di Rating Comitato di valutazione 3 Dipartimenti accelerazione 4° + 5° CALL: 01/06/05 – 31/03/06 Gen 2005 Mag 2005 3° CALL: 01/02/05 – 30/05/05 Strutturazione Processo (PM, SAL) Set 2004 Dic 2004 2004 Gen 2004 Metodologia: • Industry analysis • Valutazione tecnica • Ruolo del referente tecnico Interviste Specifiche DB Progettazione: • Allegato tecnico • Partner coinvolti • Risorse 2003 Mag 2003 Giu 2003 Set 2003 1° CALL: 01/08/04 – 15/10/04 3.1.2 Gli interventi di supporto L’applicazione del Modello di Rating, oltre a definire la selezione delle imprese, consente alla Fondazione, da un lato di maturare un’approfondita conoscenza delle stesse e di intervenire proattivamente suggerendo alla singola azienda le iniziative di accelerazione necessarie, e dall’altro di sviluppare analisi statistiche propedeutiche ad azioni su un intero settore (ad esempio, politiche di clustering). Questa attività costituisce il front–end nei confronti di tutte le idee o imprese che si rivolgono alla Fondazione e che, a fronte di un esito positivo della valutazione, sono indirizzate ai servizi di accelerazione erogati dai vari Dipartimenti. La Fondazione, così, propone alle aziende un percorso di crescita continuo, mettendo a sistema tutti i servizi dei diversi Dipartimenti (figura 5, supra); ciò ha consentito di cogliere tutte le opportunità di sviluppo imprenditoriale. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE Durante il 2006, il Progetto PMI ha maturato la propria struttura, diventando maggiormente selettivo, ampliando le linee di azione sulla singola impresa, e strutturandosi per dare un supporto proattivo e continuativo nel tempo alle PMI. Inoltre, è stato sviluppato insieme alla Fondazione FinancIdea un Modello di Rating, capace di rappresentare in modo efficace le informazioni relative a tutte le differenti fasi di analisi e valutazione di un’idea o impresa e di generare una valutazione sintetica delle capacità di accelerazione delle aziende. Le caratteristiche distintive del modello sono: • selettività – il modello è uno strumento volto a far emergere e premiare l’eccellenza; • capacità predittiva delle potenzialità di successo dell’azienda – valuta la capacità di crescita e sviluppo di un’impresa analizzando interattivamente le dimensioni di innovazione tecnologica e potenziale di business; • funzionalità rispetto alla valutazione di iniziative high technology, anche applicate a settori tradizionali, integrando le valutazioni analitiche (industry analysis, valutazione tecnica, due diligence) senza sostituirsi a esse; • scalabilità e applicabilità in ogni fase del processo decisionale di Torino Wireless, apertura e flessibilità a ogni evoluzione delle linee di azione; • univocità e oggettività rispetto al valutatore, permettendo comunque di recepire le specificità di ogni singolo caso. Il risultato di tale analisi viene visualizzato in una pagina di sintesi dell’azienda contenente informazioni su: • rating attuale dell’azienda, • punti di forza, • aree di criticità (dove è opportuno investire, se l’azienda viene giudicata con un buon potenziale di crescita). Il Rating di Torino Wireless, frutto di un percorso di analisi congiunta tra gli attori del Distretto, è in fase di valutazione da parte del sistema bancario come strumento di supporto alla decisione nell’erogazione del credito alle PMI innovative. 31 Le idee e le imprese selezionate possono accedere – sotto regime de minimis – a uno o più interventi di supporto, erogati direttamente o con il supporto degli istituti di ricerca, che si distinguono in: 1.analisi e valutazioni tecniche e di mercato; 2.consulenze (per un valore inferiore a 20 mila euro): • consulenze manageriali – industry & market assessment, modello di business, elementi di business planning, consulenze personalizzate per casi specifici; • consulenze tecniche personalizzate sulle richieste delle aziende; • studi di fattibilità – valutazione, sotto il profilo tecnico e delle variabili costo– benefici–rischi connessi, delle idee progettuali presentate dall’azienda in vista di una realizzazione prototipale; • assistenza alla preparazione di proposte di progetto – valutazioni preliminari di adeguatezza (ammissibilità, tipologia ecc.) e supporto alla redazione della domanda di finanziamento, sia come progetto tecnico (compresa la ricerca dei partner) sia in termini burocratico–amministrativi; • ricerca delle fonti di finanziamento più indicate alle esigenze dell’impresa; • consulenza in materia di proprietà intellettuale – Progetto IAM (Dipartimento IAM e Affari Legali); • supporto di carattere finanziario in termini di: – presentazione e accompagnamento per la valutazione di investimento da parte di Venture Capital (Dipartimento Finanza e Business Development, Piemontech, Innogest Capital); – presentazione e accompagnamento verso istituti di credito per accesso al credito agevolato (Dipartimento Finanza e Business Development, Innogest Capital); • supporto alla definizione della strategia commerciale (Dipartimento Networking e Internazionalizzazione); • supporto alla definizione della strategia di comunicazione e consulenza in materia di comunicazione (Ufficio Comunicazione); 3. sviluppo di progetti (per un valore superiore ai 20 mila euro): • progettazione e realizzazione di progetti di ricerca (apparati e servizi) – in collaborazione con l’azienda supportata, viene impostato il progetto e sono individuate e fornite le risorse di ricerca per la sua realizzazione, talvolta gli spazi di laboratorio necessari, in particolare per il caso di dimostratori; • valutazione con prove e collaudo (testing) – definite le azioni di prova, sono fornite le risorse specializzate (competenze e strumenti) per le prove, comprensive di attività di certificazione; • prototipazione e sviluppo di sperimentazioni in campo (field trial) – in collaborazione con l’azienda supportata, viene impostata e sviluppata la sperimentazione nel contesto operativo adeguato (ad esempio in relazione a esigenze e modalità, anche normative, espresse da enti pubblici); 32 Articoli 87 e 88 (detti “de minimis”) del “Trattato sugli aiuti di importanza minore” applicato dal Regolamento CE 1998/2006, secondo cui, nell’arco di tre anni, gli aiuti pubblici percepiti dalle imprese non possono superare la soglia dei 200 mila euro. L’attività di accelerazione di impresa è guidata dalla precisa volontà di non orientare il sostegno al mero aiuto economico, ma di innescare processi di crescita che, a fronte di un determinato sforzo economico, possano generare più ampi ritorni per l’impresa e per il territorio. Anche interventi di valore economico limitato, quindi, possono dare ritorni significativi: la crescita di competenze per l’azienda e il territorio, infatti, non è necessariamente funzione solo del valore dell’investimento, ma anche del trasferimento di conoscenze e della possibilità di poter mettere in piedi un supporto a tutto tondo non solo per lo sviluppo del prodotto, ma anche per il sostegno dello stesso nell’immissione sul mercato. 3.2 I risultati conseguiti Complessivamente, nel Progetto PMI, dall’inizio dell’attività nel settembre del 2003 al 31 dicembre 2006, sono stati investiti 8,3 milioni di euro, di cui 1,8 impiegati direttamente per la realizzazione di prototipi e prodotti con progetti avanzati. Attività svolte Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Imprese contattate 800 200 105 315 Imprese analizzate 22 108 128 74 Industry analysis – 11 32 30 Consulenze – 60 108 336 Sviluppo Progetti – 1 11 17 SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE • supporto tecnologico per lo sviluppo di circuiti integrati – fattibilità, valutazione costi, potenziale di mercato nel settore specifico, accesso alla service supply chain – comprensivo, ove opportuno, anche di attività di progettazione microelettronica e ingegnerizzazione, attraverso l’accesso al Design Center, creato in collaborazione con l’ISMB e Accent. Oltre alle attività e ai servizi specifici indicati, il Progetto PMI prevede un attività di controllo qualità, volta a monitorare i risultati conseguiti, valutare le criticità e definire quindi modifiche e aggiornamenti nei processi. Tabella 5: andamento delle attività del Progetto PMI dal 2003 al 2006 Corrispettivo valore di mercato 33 I 532 interventi effettuati hanno coinvolto 182 aziende; di questi 129 riguardano attività di networking, 73 di industry analysis, 28 di formazione, 137 di consulenza, 37 di business planning, 30 di assistenza alla progettualità, 3 relativi a studi di fattibilità, 66 di assistenza alla proprietà intellettuale, 29 per la realizzazione di progetti di Ricerca e Sviluppo (figura 7). Studio di fattibilità Progetti di Ricerca e Sviluppo Assistenza alla Progettualità Business Plan Proprietà intellettuale Consulenza Networking Industry analysis Formazione Figura 7: i 532 interventi erogati dall’inizio del Progetto al 31 dicembre 2006 suddivisi per tipologia I 29 interventi avanzati hanno portato a sviluppare 12 prototipi e dimostratori, 15 prodotti innovativi pronti per il mercato, 6 brevetti depositati con PMI e l’apertura di canali per collaborazioni tra PMI e grandi aziende o clienti importanti. L’innovazione nelle ICT è il motore per il rafforzamento e la crescita dei settori tradizionali (non ICT). Partendo da questo presupposto, nel 2006 sono stati sviluppati cinque progetti di Ricerca e Sviluppo nei settori energia, aerospaziale, prodotti per disabili, sanità, monitoraggio strutturale (tabella 6, sotto la voce “altro”). 34 N° Progetti E–Health 5 RFID 2 Sensoristica 6 Web & Multimedia 6 eSecurity 3 Remote Mgmt & Control 1 Meccatronica 1 Altro 5 Tabella 6: settori in cui sono stati avviati 29 progetti per lo sviluppo di prototipi e dimostratori Le 182 imprese accelerate sono: 21 Media; 3A; 5T; Accademia Software; Actua; Aethia; Ages Industriale; Alfa Layer; Alps Telecom Software; Apavadis; Altair Engineering; Alto sistemi; ANC – Applied Neural Computing; Appel Elettronica; Apr; Area Sistemi; Ars media; Artcommunications; Artexe; Atlantic Sky; ATO – TEC; Axis Automazione; Axon Italia; Biosearch; Blackbirds; Bnc Elettronica; C System; Capetti Elettronica; Carcerano; Carlo Gavazzi Space; Casper Technology; Cefin Systems Italia; Celi; Citec; C–labs; Click2net; Cmv Group; Co.mec.; Comtest wireless; Consoft sistemi; Copernico paghe; Cs domotica; CSST; Cultraro; Delos; Demitalia; Demagas; Ditta Stella; Divitech; Dma; Dmd computers; Domosette; Dott. ing. A. Modiano; Dylog italia; Dynamic Fun; E.com; Easy Lab; Edm Informatica; Eicas Automazione; Electro Power Systems; Elem; Elex; Emisfera; Equars; ERPLAN; Erxa; Essentia; Etica; Euroconcepts; Euro Display; Eurotek; Evolvendo; Exwai; Fast POF; Fluidtime; G.w.m. Yachting Innovation; Genicode; Greenbit; Gruppo Ribes; Gruppo Sisge; Guglielmi; Hdt team; Hello Truck; Picare; HSCustom; Hypersystems; Il Village; Incas; Incomedia; Inrete; Intellisemantic; IPSA; ISDG; KGR Elettronica; Lachesi; Laser; LCT Infotelematics; Leonardo Web; Logan Orviss Italia; Logosystem; LTT; Lucika; Mattioli; Mcomm; Mc4software; Mect; @Mediaservice.net; Microcinema; Microntel; Minteos; Nekhem; Nemo Lab; Net surfing; Net team; Nice; N–lab; Olamef; O.R.S.; Papiro; Pentex; Photovox; PLM SYSTEMS; Prima Electronics; Prototipo engineering; Putetto Impianti; Qso Italia; Regola; Reply; Rfid@work; RGI; Rivetti grafica; Rm sistemi elettronici; Rubinetterie Ritmonio; Sasso; Sbs; Sc–aip; Sea Marconi Technologies; Seac02; Semar; Sepa; Sicme Motori; Silentron; Silicon Biosystems; SIMET; Sinapsi; Singular ID; Sintesi; Sintresis; Sist&matica; SISTeMOBILE; Sofca project; SPID; SSB Progetti; Ssm; Step informatica; Tecdis; Techexperts; Teoremi; Teragate; Teseo; SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE Settori 35 Tex97; Think Quality; Tidysoft; Tesse; Torino Autonomy (OL3); Tsa; Ttw; Ubiquicom; Urmet domus net; Urmet Telecomunicazioni; Venco computer; Videoassistech; Visualtek; Vprog eng. Vittore Girando; Webon4; Webrainstorm; While 1; Wings; Xanto Technologies; Xor; XRD Tools; Zumaglini Ulixe Infine la Fondazione ha attrezzato un’infrastruttura con spazi e servizi offerti, a prezzi di favore, a start–up ad alto contenuto tecnologico. Insediamento start–up in spazi attrezzati Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Dynamic Fun Xanto, Sicurante, Axis Automazione Caspertech, Microcinema Tabella 7: imprese insediate negli spazi attrezzati L’offerta di spazi può rientrare negli interventi istituzionali di accelerazione di impresa e come tale essere oggetto di finanziamento conformemente alla normativa europea sugli aiuti di Stato (de minimis). 3.3 Le risorse utilizzate Risorse umane Nel corso del 2006 il Progetto PMI ha potuto contare su un combinazione di risorse con esperienze e competenze fortemente complementari, al fine di coprire efficacemente tutte le fasi di selezione e valutazione delle aziende, indirizzamento e progettazione degli interventi, project management. Nel dettaglio, il team è composto dalle seguenti risorse: • cinque business analyst, laureati in Ingegneria gestionale o Economia e con almeno un titolo post laurea (Master, Dottorato). Oltre a vantare un’esperienza da due a cinque anni in questo ambito, tutti hanno ricevuto una specifica formazione di sei mesi presso la Anderson School of Management della University of California at Los Angeles (UCLA). Le caratteristiche distintive dei profili possono essere riassunte nei seguenti punti: – esperienza internazionale, – forte interdisciplinarità e capacità di valutare iniziative ad alto contenuto di tecnologia, su tematiche particolarmente innovative; 36 Risorse economiche Le risorse economiche per la gestione del Progetto PMI sono rappresentate sostanzialmente dal costo delle persone a esso dedicate, pari a 460 mila euro, per l’anno 2006. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE • quattro referenti tecnici (di cui due part time), laureati in Ingegneria elettronica, informatica e telecomunicazioni. I referenti tecnici hanno da 10 a 20 anni di esperienza in contesti di Ricerca e Sviluppo (sia nel mondo dell’industria, sia nel mondo della ricerca accademica). Le caratteristiche distintive dei profili possono essere riassunte nei seguenti punti: – esperienze di project management e nella gestione di progetti complessi in ambito di Ricerca e Sviluppo, – competenze tecniche di alto livello; • un project manager senior (con otto anni di esperienza nel management consulting ed esperienze di gestione di progetti complessi nel mondo ICT) supportato da un project manager junior, entrambi laureati in Ingegneria Gestionale. 37 4. Gli strumenti finanziari innovativi per sostenere lo sviluppo dimensionale e qualitativo delle imprese La difficoltà di accesso ai capitali alternativi al credito bancario e la scarsa disponibilità di strumenti finanziari sono una delle principali cause di rallentamento nei processi di crescita dimensionale e di sviluppo di un tessuto imprenditoriale, in particolare se costituito da PMI. È importante allora che il territorio sia in grado di sviluppare strategie articolate di finanza e di dotarsi di strumenti per accompagnare l’impresa innovativa nelle diverse fasi della sua vita. 4.1 Le azioni poste in essere Per rispondere a questa esigenza, la Fondazione Torino Wireless ha sviluppato competenze in grado di accompagnare gli imprenditori verso varie forme di capitale. Inoltre, di fronte all’assenza di Venture Capital sul territorio nazionale, la Fondazione ha promosso la costituzione di alcuni importanti veicoli finanziari innovativi di early stage investing, strumenti cioè che si rivolgono a start–up o a imprese con pochi anni di vita, supportandole nella prima fase di sviluppo. La Finanziaria Piemontech, creata nel 2004 su iniziativa della Fondazione Torino Wireless, che contribuisce con una dotazione di 1,1 milioni di euro, dispone a fine 2006 di un capitale di 2,5 milioni di euro e punta a raccogliere cinque milioni di euro nei prossimi anni. Soprattutto, Piemontech si posiziona come catalizzatore in grado di attirare nuovi investitori nel Distretto piemontese. Il fondo, che opera all’interno dei confini regionali, si avvale dei contributi dei seguenti soci finanziatori: Eurofidi, Unione Industriale di Torino, I3P (Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino), Eporgen Venture, finanziaria focalizzata sugli investimenti nel settore delle biotecnologie. Piemontech investe nelle imprese partecipate un capitale di rischio tra i 20 mila e i 200 mila euro (come tale opera nel settore chiamato angel investing) ed entrando come socio attivo nei consigli di amministrazione delle società. Con questo obiettivo la finanziaria si è dotata di due strutture di indirizzo: l’Advisory Board, con compiti di valutazione degli investimenti, e l’Industry Board che fornisce supporto alle aziende partecipate. Così Piemontech oltre a fornire capitali a imprese nei primi stadi di attività, assicura anche un supporto nella gestione corrente e nello sviluppo delle strategie di crescita. 38 Nel corso del 2006, di concerto con la Finanziaria Piemontech, Torino Wireless ha promosso la costituzione di un Club degli Investitori che unisce una decina di angel investor con la missione di co–finanziare, con capitale di rischio privato, imprese innovative nel territorio e, nel contempo, inserire capitale imprenditoriale. Infine, si è lavorato per incrementare la presenza di capitali sul territorio con la costituzione del Polo del Venture Capital Italiano: 11 fondi che coprono tutti i segmenti del mercato del Venture Capital (dall’angel investing all’early stage, fino al late stage) e rappresentano complessivamente risorse finanziarie per circa un miliardo di euro. Nato sotto la regia della Fondazione Torino Wireless e con la collaborazione di Finpiemonte e del Politecnico di Torino, il Polo è costituito da sei fondi italiani (Piemontech, Innogest Capital, Club degli Investitori, Strategia Italia, Eporgen Venture e Principia Fund) e da cinque fondi internazionali (TLCom Capital, Doughty Hanson &co Technology Limited, Intel Capital, 360 Capital Partner, Jupiter Venture). Di grande valore strategico l’ubicazione della sede del Polo del Venture Capital all’interno di I3P, nei locali della Cittadella Politecnica, dove la finanza può quindi entrare in contatto anche fisicamente con l’innovazione. Nel 2006 è stato lanciato il programma di Investor Readiness con l’obiettivo di accompagnare le imprese più innovative e promettenti del territorio a incontrare investitori in capitale di rischio operanti a livello italiano e internazionale. Il programma assiste le imprese nella preparazione del business plan, le aiuta a comprendere le logiche degli investitori e le indirizza verso gli operatori più adatti con presentazioni ad hoc. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE Il secondo strumento, il fondo Alpinvestimenti, oggi rinominato fondo Innogest Capital, è gestito da Innogest Società di Gestione del Risparmio S.p.A., costituita nel 2005 da Torino Wireless insieme a Ersel Finanziaria S.p.A. e un team di gestori di caratura internazionale. Il fondo si caratterizza come fondo mobiliare chiuso di investimento, focalizzato nel segmento del seed capital, vale a dire in investimenti iniziali tra i 200 mila euro e due milioni di euro in società giovani ad altissima potenzialità di crescita. Il fondo ha come obiettivo quello di raccogliere 60 milioni di euro da investire nel corso di cinque anni in oltre 30 start–up operanti nel Nord Italia in settori ad alta tecnologia. Ad oggi Innogest Capital dispone di un capitale di oltre 50 milioni di euro. Alcuni tra in principali investitori sono l’Istituto bancario Sanpaolo IMI, la Fondazione CARIPARO, la Fondazione CRT, il Fondo Next, lo European Investment Fund, Eurofidi. 39 4.2 I risultati conseguiti Capitale sottoscritto al 31/12/2006 (*) Capitale versato al 31/12/2006 (*) 1.100 1.100 Eurofidi 750 308 I3P 200 200 Unione Industriale di Torino 50 50 Eporgen Venture 400 400 2.500 1.758 Soci co–fondatori Fondazione Torino Wireless Totale (*) migliaia di euro Tabella 8: raccolta di capitali della Finanziaria Piemontech nel 2006 Risultati 2004 Risultati 2005 Risultati 2006 Nuove imprese valutate come potenziali investimenti 78 160 200 Nuove società partecipate 6 3 3 Ammontare finanziario investito nelle imprese (*) 450 510 1600 Partecipazione media nel capitale dell’impresa 20% 20% 20% Indicatori (*) migliaia di euro Tabella 9: risultati di Piemontech Settore Imprese partecipate ICT C–Labs, Seac02, Xanto, Spid, Webon4, LCT Infotelematics Meccatronica e Meccanica Avanzata Servizi Avanzati Altri settori Lachesi, Cultraro Dynamic Fun, Microcinema N–Lab, DemItalia Tabella 10: imprese partecipate da Piemontech 40 4.3 Le risorse utilizzate Risorse umane Il dipartimento di Finanza e Business Development è guidato da un senior program manager, con esperienza decennale nei principali fondi internazionali di Venture Capital, affiancato da tre risorse dedicate: un senior program manager con esperienza in prestigiose società di consulenza e titolare dei corsi “Project management” e “Sistemi informativi” presso il Politecnico di Torino; un analista laureato in Economia e con esperienza in primaria società di assicurazioni; un business analyst, laureato in Ingegneria gestionale. Risorse economiche Le risorse economiche per la gestione delle attività di Finanza di Distretto sono rappresentate sostanzialmente dal costo delle persone a esso dedicate, che per il 2006 sono state di 280 mila euro. Due risorse sono rimaste in organico fino a maggio 2006, per poi passare a Innogest SGR. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE A fine 2006 sono stati conclusi 12 investimenti per un importo totale di circa un milione di euro, a cui si aggiungono 600 mila euro di anticipazioni del Ministero delle Attività Produttive secondo la Legge 388/2000. 41 5. Il networking e l’accompagnamento all’internazionalizzazione come leva per rafforzare le Piccole e Medie Imprese La capacità di lavorare in rete, mettendo a sistema conoscenze e competenze specifiche, o creando una massa critica, in un sistema imprenditoriale caratterizzato da un tessuto pulviscolare di PMI, è una delle principali opportunità di sviluppo del territorio, poiché agevola l’accesso all’innovazione, stimola i processi concorrenziali e rafforza le capacità progettuali e commerciali. Importante è dunque la presenza di strutture che promuovano e favoriscano gli scambi tra imprese e territorio, facilitando l’incontro tra domanda e offerta e convogliando risorse e competenze per il perseguimento di obiettivi comuni. Il networking tra imprese non si esaurisce a livello locale o nazionale, ma trova nei processi di internazionalizzazione ulteriori spinte e supporto. Rendere visibile sul mercato internazionale le capacità scientifiche e tecnologiche del Distretto e, allo stesso tempo, individuare realtà internazionali, tecnologiche e commerciali, affini o complementari, è fonte di nuove opportunità di crescita e sviluppo. 5.1 Le azioni poste in essere In quest’ottica, nel 2006, la Fondazione Torino Wireless ha creato una struttura dedicata a favorire le opportunità di collaborazione tra le imprese del Distretto e ad aumentare l’interazione tra esse e altri distretti italiani e internazionali: il Dipartimento Networking e Internazionalizzazione di impresa. Le attività si sviluppano lungo quattro temi principali: 1.Torino Wireless Network – attività di informazione e fidelizzazione delle aziende a maggior potenziale, sia attraverso l’organizzazione di seminari tematici e giornate di studio, incontri informali, partecipazione a fiere, sia attraverso la creazione di una community sul web; 2.attività di clustering – studio, definizione e applicazione di modelli collaborativi fra le aziende di una stessa filiera per sviluppare congiuntamente prodotti e servizi complessi utilizzando tecnologie complementari; 3.Sales & Marketing Desk – supporto nello sviluppo di capacità commerciali, nella definizione di piani di marketing e nell’apertura di canali commerciali e assistenza mirata a imprese eccellenti nella strutturazione di una rete di vendita e distributiva; 4.internazionalizzazione di impresa – promozione di progetti e di cooperazioni industriali e commerciali con realtà impegnate o interessate allo sviluppo di tecnologie ICT anche al di fuori della Regione Piemonte, in collaborazione con 42 5.2 Torino Wireless Network Torino Wireless Network è la rete delle aziende del Distretto e nasce per favorire la loro collaborazione e aumentare l’interazione tra esse e altri distretti italiani e internazionali. Le attività in questo ambito perseguono obiettivi di carattere: • informativo, per offrire un canale privilegiato di accesso all’informazione sulle frontiere della tecnologia, sui domini, sui trend socio-economici; • aggregativo, per lanciare progetti che coinvolgano PMI e grandi imprese; • di comunità, per accrescere il senso di appartenenza al Distretto, fidelizzare un core-group di imprese e soggetti individuali che partecipino regolarmente e sostengano le iniziative di Torino Wireless Network; • di animazione, per stimolare la riflessione su possibili collaborazioni e partnership all’interno delle filiere produttive; • di visibilità, per aumentare la conoscenza delle capacità innovative del territorio a livello nazionale e internazionale. 5.2.1 Risultati Nel 2006 l’attività ha riguardato l’elaborazione di strategie e lo stimolo di iniziative per far emergere nuove opportunità di sviluppo trasversali all’intero sistema socio– economico piemontese. In particolare, sono state esaminate le possibilità offerte dal settore della sanità, cui sono state dedicate due giornate di studio, e quelle del settore automotive, in vista di una possibile azione di clustering e sinergia con le ICT. È stato avviato un servizio di diffusione di news (tramite newsletter elettronica) a oltre 1.500 contatti, di cui circa 600 imprese. Le 50 imprese del Network, selezionate in base al Rating (pagina 31), hanno accresciuto la loro visibilità attraverso una vetrina sul sito web della Fondazione (www.torinowireless.it/network), contenente i profili delle aziende, consultabili in base al settore ICT di attività, al mercato di destinazione e alle tecnologie utilizzate. Sul sito, ogni azienda ha la possibilità di segnalare prodotti e tecnologie, iniziative, ricerche di partner e di personale, pubblicazioni, riconoscimenti e altro ancora. In un’area riservata, inoltre, i membri hanno accesso a servizi quali la rassegna stampa quotidiana, la consultazioni di studi e ricerche su tematiche SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE altri enti del territorio (Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, Camera di commercio di Torino, ITP). I Paesi di riferimento sono gli USA, la Francia e la Cina e, nel 2006, si sono rafforzati i rapporti anche con il Giappone, l’Australia, il Cile e il Canada. 43 tecnologiche o di mercato. Le aziende del Network hanno beneficiato anche di specifica promozione nell’ambito degli eventi della Fondazione e presso la stampa, aumentando significativamente la loro visibilità pubblica. Sono stati presi accordi per partecipare alla Wireless Industry Partnership (www.wipconnector.com), che raccoglie esponenti internazionali del settore ICT con l’obiettivo di costruire e promuovere un network globale. Il Dipartimento Networking, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione, inoltre, ha organizzato partecipazioni collettive a fiere, in Italia e all’estero, coinvolgendo start–up e PMI che altrimenti non avrebbero potuto sostenere i costi connessi. Fiere PMI Partecipanti CEBIT – Hannover, marzo 2006 Caspertech, DMD, Elem, Incomedia, LCT Infotelematics, Microntel, N–Lab, QSO Italia, Simet BIAS – Milano, settembre 2006 Mect, Simet, Xanto Technologies SMAU – Milano, ottobre 2006 Caspertech, Incomedia, Internet Television Group, IPSA, Lachesi, LCT Infotelematics, Mcomm, Semar Tabella 11: fiere e aziende coinvolte Infine, la Fondazione è stata promotrice dell’Associazione Italiana Distretti Tecnologici (ADiTe), volta a sviluppare le best practice dei principali distretti italiani (www.adite.org). 5.3 Il clustering A fine 2005, la Fondazione Torino Wireless ha lanciato un progetto per favorire la cooperazione fra aziende operanti in uno specifico settore industriale e che si posizionano lungo la stessa filiera produttiva: l’Infomobility Cluster. Tale progetto è dedicato principalmente a rafforzare il settore dell’infomobilità, ambito nel quale operano in Piemonte un centinaio di aziende e numerosi centri di ricerca con competenze ed esperienze di assoluto rilievo nazionale e internazionale. Con la consulenza di Competitiveness, società internazionale specializzata in attività di rinforzo della competitività di settori industriali organizzati in forma di cluster, sono state avviate attività quali: • l’analisi del settore dei sistemi intelligenti per il trasporto (ITS), individuando le imprese e le competenze distintive esistenti nel territorio locale; 44 5.3.1 Risultati Un primo risultato è il coinvolgimento operativo di 32 imprese, appartenenti a diverse fasi della filiera, su quattro progetti verticali commerciali (ciascuno con 8–15 aziende coinvolte). I progetti verticali partono, come detto, dall’analisi di possibili bisogni da soddisfare e giungono fino alla definizione di: • caratteristiche del prodotto o servizio, • contributi potenziali delle varie aziende del gruppo, • modello di business sostenibile, • mercati, canali commerciali e business plan, • scenario di coordinamento delle fasi di sviluppo. Inoltre, grazie all’esperienza maturata con l’Infomobility Cluster, Torino Wireless ha affinato una metodologia di clusterizzazione che sta replicando su altre filiere, in collaborazione con Finpiemonte. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE • la definizione delle opzioni strategiche che presentano le migliori opportunità di business nel medio termine, concentrandosi in particolare sull’area delle applicazioni per la mobilità e della gestione del traffico urbano ed extraurbano; • l’analisi delle prospettive di innovazione delle singole aziende, per favorire la convergenza verso una comune linea strategica di sviluppo. A seguito di ciò, le imprese del Cluster hanno contribuito, con il supporto di Torino Wireless nel ruolo di “facilitatore”, alla definizione congiunta delle linee di azione e all’avvio degli interventi progettuali necessari per stimolare sia la cooperazione tra le imprese del Cluster, sia la crescita del Cluster stesso. Sono state, così, identificate due linee di azione: • la realizzazione di progetti di business, le cui caratteristiche richiedano il coinvolgimento di diverse aziende del territorio. Sono stati quindi avviati alcuni gruppi di lavoro costituiti da più aziende con l’obiettivo di definire congiuntamente possibili nuovi servizi o soluzioni verticali per il mercato della gestione della mobilità, da sviluppare e commercializzare in un orizzonte temporale di breve periodo; • l’avvio di azioni strutturali, che permettano alle aziende del territorio di organizzarsi e operare al meglio in forma di cluster, ovvero come un gruppo di aziende in grado di fornire un ricco ventaglio di soluzioni, andando a integrare tra loro i componenti sviluppati dalle singole aziende. 5.4 Sales & Marketing Desk Sales & Marketing Desk propone alle aziende del Network azioni formative e pratiche su progetti operativi di vendita e di proposta commerciale, percorsi di educazione al direct marketing, affiancamento e tutoring commerciale, supporto 45 alla costruzione e valorizzazione del Network. Gli interventi principali offerti alle aziende sono: • il supporto nel migliorare la loro azione commerciale, attraverso l’assistenza: – nella strutturazione di un ufficio vendite e marketing, – nella selezione di addetti commerciali e agenti (tecniche di intervista, verifica dell’attitudine e delle competenze), – nella strutturazione di strategie commerciali adatte ai mercati nazionali e internazionali; • il supporto nel predisporre e definire offerte congiunte con altre aziende del Distretto, al fine di fornire soluzioni complete e proporsi con maggiore efficacia sul mercato (value proposition); • il supporto e l’assistenza alle aziende impegnate in eventi e presentazioni particolari (come fiere, incontri con la stampa o investitori) per migliorare l’efficacia di presentazioni, documenti specifici e descrittivi; • il supporto nelle attività di verifica e misura delle potenzialità dell’offerta delle imprese appartenenti al Network di Torino Wireless, tramite incontri e contatti con aziende, consulenti e altri interlocutori utili, per competenza o esperienza personale, a dare indicazioni in tale senso. 5.4.1 Risultati Nel 2006, 20 aziende hanno attivato progetti con il Sales & Marketing Desk, per affrontare efficacemente i temi della vendita e della proposizione commerciale. 5.5 Internazionalizzazione di impresa Diversi progetti di supporto all’internazionalizzazione di impresa hanno visto impegnata la Fondazione nel 2006. Il Global Access Program (GAP), realizzato con la Anderson School of Management, University of California Los Angeles (UCLA), con lo scopo di elaborare un piano strategico per le imprese che desiderano internazionalizzarsi e passare al “next step” del proprio sviluppo, è ormai alla sesta edizione, con piena soddisfazione delle imprese. Nel 2006 la Fondazione ha costituito il GAP Club per continuare il percorso di crescita iniziato tramite il GAP: i servizi offerti mirano a supportare le aziende nel difficile e complicato processo di esecuzione del piano strategico. In Italia hanno accesso al GAP solo le aziende del territorio piemontese selezionate dalla Fondazione Torino Wireless e dalla Anderson School of Management in collaborazione con i partner ISMB, Camera di commercio di Torino, Unione Industriale di Torino, API Torino, AMMA. 46 Studenti Antica Ditta Marchisio – Mattioli Pasquale Marasco APR Alberto Sevega Consoft Valentina Gios Electro Power Systems Juan Domene MC4 Software MECT Sicme Motori Tabella 12: le aziende e gli studenti partecipanti al GAP 2006 La Fondazione Torino Wireless e l’ISMB selezionano anche le risorse di alto profilo (definite studenti internazionali) che seguono le aziende piemontesi durante il programma. Essi sono inviati a Los Angeles, presso la Anderson School of Management, e inseriti per l’intera durata del programma (sei mesi) nel Fully Employee MBA, al pari di tutti gli altri studenti del GAP. Ogni studente è assegnato a una o più aziende italiane e lavora insieme agli altri componenti del team per lo sviluppo del business plan. La partecipazione degli studenti internazionali si traduce anche in un ritorno per il territorio che potrà beneficiare di risorse di eccellenza. Al GAP, nel 2006, è stato affiancato il programma EMBA Field Study, sempre in partnership con la Anderson School. Il programma, che si concluderà a maggio 2007, ha gli stessi obiettivi e utilizza la stessa metodologia del GAP, ma coinvolge imprese medio grandi su progetti più complessi, con studenti di seniority più alta (l’età media degli studenti infatti è di 40 anni). Anche l’impegno per le aziende partecipanti è maggiore: se il GAP richiede di dedicare il 20% del tempo di un executive, EMBA Field Study ne richiede quasi il 50%. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE Aziende Si è inoltre avviato l’Excellence Match Program, che ha l’obiettivo di valutare le opportunità di business in Cina delle aziende coinvolte, partendo dall’analisi del mercato e del settore di interesse. Il programma prevede, per i casi ritenuti idonei, un’attività di accompagnamento sul mercato cinese attraverso un insediamento locale assistito. A tal scopo la Fondazione Torino Wireless ha costituito un proprio ufficio a Pechino con personale locale. La Fondazione da un lato ha svolto una forte opera di aggregazione che ha consentito di formare un primo gruppo di sette imprese impegnate nel progetto – Accent, Centro Ricerche Fiat, Dylog, Elem, LCT Infotelematics, Mizar, 47 Sepa; dall’altro lato, ha avviato da più di un anno un’attività esplorativa in Cina, volta ad approfondire la conoscenza del sistema economico e imprenditoriale cinese e a costruire contatti e relazioni con enti e istituzioni locali. Questa attività ha portato alla realizzazione di partnership con: • il China Center for Business Cooperation and Coordination, centro specializzato nello sviluppo di programmi di internazionalizzazione di PMI; • lo Huilongsen International Business Incubator, l’incubatore di imprese internazionali che apporta visione imprenditoriale e supporto logistico; • il Beijing Institute of Technology, la principale università tecnologica di Pechino. Nel 2006 la Fondazione ha aderito al Pacte PME, programma promosso da Comité Richelieu e Oseò, volto a far incontrare PMI innovative con grandi imprese francesi e multinazionali e, grazie a Torino Wireless, ad agevolare l’ingresso nel programma anche di grandi imprese italiane. Il progetto ha l’ambizione di far crescere le PMI più innovative a livello europeo facilitando la nascita dei nuovi leader globali. La Fondazione ha firmato un Memorandum of Understanding a fine 2006 ed è il referente italiano per questo progetto. In Francia le PMI aderenti sono quasi mille e le grandi imprese 28. Per il 2007 sono previsti 40 meeting. Gli incontri possono essere di due tipi: aziende che accettano di incontrare le PMI insieme ad altre grandi aziende (molti–a–molti) o aziende che richiedono di organizzare incontri su argomenti specifici da loro proposti (uno–a–molti). Il processo si sviluppa attraverso le seguenti attività: • identificazione dei temi su cui verranno convocate le PMI e, quindi, delle PMI stesse; • meeting, in cui ogni PMI si presenta (cinque minuti il tempo a disposizione) ed entra in contatto singolarmente con altre realtà; • promozione dei meeting; • presentazione dei risultati. Torino Wireless partecipa anche al progetto europeo “Riding the Waves of innovation”, che coinvolge organizzazioni indiane, francesi e spagnole con l’obiettivo di favorire scambi di esperienze, opportunità di collaborazioni e occasioni di incontri bilaterali tra PMI del settore ICT. Momento conclusivo del progetto è il EU–India ICT Worskshop, a Bangalore il 17 e 18 maggio 2007, dedicato a incontri d’affari tra circa 60 imprese indiane e 20 imprese europee ICT selezionate. Il progetto è focalizzato sul distretto tecnologico di Bangalore, un tempo identificato come fornitore di servizi in outsourcing a basso costo, ma oggi un riferimento mondiale per l’alta tecnologia. L’iniziativa intende favorire lo sviluppo dei rapporti commerciali e industriali tra imprese italiane, francesi, spagnole e indiane del settore ICT. Tra le iniziative di internazionalizzazione per le PMI, la Rete Italia–America Latina (RIAL), a cui la Fondazione ha aderito, intende favorire lo scambio di capitale intellettuale e creare occasioni di sviluppo di collaborazione tre PMI a forte 48 5.5.1 I risultati Le testimonianze dei manager d’impresa impegnati nel GAP dimostrano come il progetto abbia riscosso un evidente successo in termini di ritorni per l’azienda. Per quantificare tale beneficio si è cercato di circoscrivere un insieme di indicatori in grado di fornire una chiave di lettura comune circa i miglioramenti aziendali ottenuti. Si è calcolato che il rapporto costi/benefici del GAP è di 1 a 3. Inoltre, un’azienda ha aperto con successo una sede negli USA e un’altra è in trattativa per lo stesso obiettivo. Per quanto riguarda le attività in Cina, al termine dell’Excellence Match Program, le imprese hanno ricevuto un’analisi del mercato cinese, frutto del lavoro di un team locale che opera in stretta sinergia con le stesse e si avvale della collaborazione attiva di docenti universitari cinesi. L’esperienza è stata positiva e le imprese hanno chiesto di poter proseguire questo percorso assistito. La Fondazione ha deciso di prolungare il progetto nel 2007 fornendo alle aziende un supporto completo in termini di logistica, servizi, tutoring, mentoring, networking. 5.6 Le risorse utilizzate Risorse umane Nel corso del 2006 il Dipartimento Networking ha potuto contare su una combinazione di risorse con esperienze e competenze fortemente complementari, per coprire efficacemente tutte le attività realizzate. Le risorse impegnate nelle attività del Dipartimento hanno le seguenti caratteristiche: • capacità di progettazione e gestione di progetti complessi, • capacità nel valutare iniziative ad alto contenuto di tecnologia su tematiche particolarmente innovative, • capacità di analisi di business e di sviluppo di piani d’impresa, • esperienza internazionale, • forte interdisciplinarità. SEZIONE II: ATTIVITÀ, RISULTATI E RISORSE contenuto tecnologico, oltre che offrire opportunità di mercato alle PMI piemontesi. Inoltre, sono stati presi i contatti con delegazioni dello Stato di Minas Gerais e con il Presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay per avviare processi di cooperazione finalizzati al trasferimento tecnologico verso PMI innovative e allo sviluppo di competenze. 49 Il team è composto dalle seguenti figure: • un program manager, responsabile del Dipartimento, laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni, con Master in telecomunicazioni ed esperienza decennale a livello internazionale sia in progetti di ricerca e innovazione, sia nella collaborazione con imprese hi–tech per la stesura di business plan orientati allo sfruttamento delle nuove tecnologie e alla creazione di opportunità di sviluppo; • un program manager, laureato in Informatica, Master in e–business e tecnologie per la gestione d’impresa e oltre 10 anni di esperienza nella gestione di progetti tecnologici complessi e nella realizzazione di business planning; • un project manager con laurea in Ingegneria elettronica e 15 anni di esperienza da imprenditore e nella gestione di processi di creazione e sviluppo d’impresa; • un project manager di estrazione scientifica con un Master of Arts e una pluriennale esperienza nell’edutainment e nell’on–line; • due cluster development manager: uno con laurea in Ingegneria gestionale e Ph.D., ed esperienza di otto anni nel mondo della ricerca accademica e delle sue applicazioni industriali; uno laureato in Ingegneria gestionale e con otto anni di esperienza nella progettazione e sviluppo di servizi nel settore ICT; • un sales & marketing manager, laureato in Scienze Politiche, e con una solida esperienza in aziende manifatturiere e in ruoli manageriali, come direzione marketing e organizzazione vendite, per multinazionali software americane e società di IT consulting. Il Dipartimento di Networking, per le attività di organizzazione di eventi, partecipazione a fiere, promozione su stampa e su web delle aziende di Torino Wireless Network, si avvale della collaborazione dell’Ufficio Comunicazione, composto da: • un responsabile, laureato in Scienze della Comunicazione e con Master in marketing e comunicazione, con esperienze in comunicazione di impresa, in agenzia pubblicitaria e nel marketing di beni di largo consumo; • un collaboratore, laureato in Scienze della Comunicazione ed esperto di comunicazione web e multimedia. Risorse economiche Le risorse economiche corrispondono al costo del personale, fra dipendenti, consulenti e collaboratori a progetto, di 385 mila euro per l’anno 2006, a cui si aggiungono le consulenze relative alle attività di internazionalizzazione in Cina (97 mila euro), in Giappone (96 mila euro) e relative alle attività di clustering (69 mila euro) e le spese di trasferta e di partecipazione a fiere pari a 192 mila euro. 50 SEZIONE III: ALLEGATI ALLEGATI In questa terza sezione la Fondazione Torino Wireless riporta i principali prospetti contabili Bilancio Consuntivo al 31/12/2006 Torino Wireless è una “Fondazione di Scopo” e ha tra i principali obiettivi quello di distribuire risorse al sistema locale. Coerentemente con le finalità istituzionali, la Fondazione riceve annualmente versamenti in conto capitale dai propri soci, che poi riversa sul territorio sotto forma di contributi alle imprese, progetti per il Distretto e spese di funzionamento: pertanto, la maggior parte di ciò che tecnicamente nel conto economico si configura come costo, altro non è che l’utilizzo delle risorse conferite per il perseguimento delle finalità condivise. Questa è la considerazione che deve ispirare in primo luogo la lettura del Bilancio di Torino Wireless. Modalità di Contribuzione – Società di Capitali Soci Contributori + 100 Variazione Patrimonio: + 1 Ricavi e Contributi: + 99 Spese: Risultato -100 = -1 Variazione di Cassa: 0 Modalità di Contribuzione – Fondazione di Scopo Soci Contributori + 100 Variazione Patrimonio: + 100 Ricavi e Contributi: 0 Spese: Risultato -100 = -100 Variazione di Cassa: 0 Figura 8: modalità di contribuzione: flussi economici e finanziari 52 Stato Patrimoniale ATTIVITÀ 31/12/2006 31/12/2005 B) IMMOBILIZZAZIONI 367.019 I – Immobilizzazioni immateriali Costi di impianto Modifiche statutarie Spese di ricerca e sviluppo Software Marchi e brevetti Spese adattamento locali non di proprietà Altri costi immateriali 2.555.596 373.075 2.708 5.416 830 1.245 113.333 226.667 13.456 20.003 211.156 84.896 20.736 27.648 4.800 7.200 285.263 II – Immobilizzazioni materiali 325.199 1.361 1.687 Macchine ufficio elettroniche 75.383 63.912 Mobili e arredi 77.854 87.834 Telefoni cellulari 2.450 3.979 126.219 165.460 1.996 2.327 Attrezzature Impianti Altre immobilizzazioni materiali 2.593.088 SEZIONE III: ALLEGATI (Valori in Euro) III – Immobilizzazioni finanziarie 1.903.314 Partecipazioni C) ATTIVO CIRCOLANTE Crediti tributari Crediti verso altri Altri valori mobiliari Cassa D) RATEI E RISCONTI 12.414 3.947 4.107.629 4.250.915 231.126 – 1.307.490 820.664 5 76 Risconti attivi 171.599 152.000 – 19.599 32.429 5.220.295 820.740 1.307.485 4.399.555 144.693 Ratei attivi TOTALE ATTIVITÀ 124.772 IV – Disponibilità Liquide Depositi bancari 5.783.431 4.475.941 III – Crediti Crediti verso clienti 1.894.814 8.510.626 32.429 7.845.812 Conti d’Ordine Fidejussioni ricevute 33.100 33.100 53 Stato Patrimoniale (Valori in Euro) PASSIVITÀ 31/12/2006 31/12/2005 A) PATRIMONIO NETTO 4.778.407 Fondo di dotazione 425.000 425.000 Fondo patrimoniale 8.150.421 9.867.364 – – (3.797.013) (4.596.943) (1) – Avanzo di gestione esercizio precedente Risultato di gestione Riserva per arrotondamento all’unità di euro C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 78.758 78.758 Trattamento di fine rapporto D) DEBITI 2.016.238 1.753.770 625.897 Debiti tributari 72.548 74.446 Debiti verso enti previdenziali 56.937 64.802 Debiti verso il personale 72.177 2.724 1.577.463 1.248.369 Debiti verso diversi D) RATEI E RISCONTI 120.566 120.566 Risconti passivi TOTALE PASSIVITÀ 48.214 48.214 3.532.895 Debiti verso fornitori 5.695.421 32.429 85.939 8.510.626 7.845.812 Conti d’Ordine Fidejussioni ricevute 54 33.100 33.100 Rendiconto Gestionale 31/12/2006 31/12/2005 A) PROVENTI DA ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Contributi associativi 901.000 1.025.470 1.564.639 290.361 156.152 – Contributi di liberalità 15.544 – Interessi attivi bancari 7.696 49.983 Altri proventi 3.537 9.516 Sopravvenienze attive 5.650 – Arrotondamenti attivi 49 12 Contributi Regione Piemonte Legge 56/1986 Contributi da co–finanziamento A) TOTALE PROVENTI ISTITUZIONALI 2.654.267 SEZIONE III: ALLEGATI PROVENTI (Valori in Euro) 1.375.342 B) RICAVI DELL’ATTIVITÀ COMMERCIALE Prestazione di servizi 199.326 351.722 B) TOTALE RICAVI ATTIVITÀ COMMERCIALE 199.326 351.722 TOTALE RICAVI 2.853.593 1.727.064 55 Rendiconto Gestionale ONERI (Valori in Euro) Spese per la ricerca: Contributi alla ricerca Contributi convegni Collaboratori coordinati e continuativi Collaborazioni occasionali 1.050.000 11.800 69.788 1.822.579 1.449.259 1.019.280 937.544 760.278 506.068 43.021 5.647 2.502.173 1.814.352 45.888 53.865 Consulenze diverse 981.089 727.620 Servizi informatici 362.301 116.655 1.073.811 904.620 Comunicazione Web 29.244 – Emolumenti sindacali 9.840 11.592 Consulenze amministrative Servizi vari Trasferte Rimborsi spese piè di lista Viaggi, soggiorni, alberghi e ristoranti 192.347 Contributi per progetti Contributi consortili 198.850 71.783 61.049 120.564 137.801 262.777 Contributi a terzi: 281.243 233.458 251.631 29.319 29.612 882.565 Spese generali: 652.802 Spese telefoniche 117.412 109.041 Affitto, spese condominiali e riscaldamento 182.363 175.590 Spese di pulizia e manutenzione locali 48.098 44.497 Pubblicità, stampati vari 53.537 42.390 Assicurazioni 18.364 14.391 Trasporti 36.419 30.205 Spese di rappresentanza 34.080 47.334 Spese per eventi e fiere 15.886 11.314 111.022 40.009 93.391 57.128 7.395 5.266 21.823 34.817 3.292 4.196 20.620 17.586 55 – Quote associative Noleggio,manutenzioni Spese postali, valori bollati Cancelleria, materiale di consumo Libri, quotidiani Spese varie Imposta di bollo 31/12/2005 1.119.788 – Consulenze: 56 11.800 Spese per il personale: Personale dipendente 31/12/2006 15 15 Sopravvenienze passive 118.671 18.120 122 903 Multe e sanzioni – Svalutazioni immobilizzazioni: – Svalutazione partecipazione 45.769 45.769 99.158 Svalutazioni crediti attivo circolante: – 99.158 Svalutazione Fondo Innogest Capital – Ammortamenti: 355.406 Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali 235.945 268.002 180.687 87.404 55.258 39.226 Oneri finanziari: 3.549 29.850 – Oneri e commissioni bancarie 6.279 3.536 Interessi passivi bancari 2.082 – Interessi passivi di mora 1.015 13 Commissioni ingresso Fondo Innogest Capital A) TOTALE ONERI ISTITUZIONALI Consulenze: 6.168.031 275.906 Consulenze amministrative Consulenze diverse Emolumenti sindacali 5.801.557 385.050 2.809 3.503 272.480 378.565 617 2.982 Trasferte 1.500 – 1.500 Viaggi, soggiorni, alberghi e ristoranti SEZIONE III: ALLEGATI Arrotondamenti passivi – 135.683 Spese generali: 88.554 Spese telefoniche 15.898 12.457 Spese di pulizia e manutenzione locali 76.972 39.192 Noleggio,manutenzioni 33.774 33.661 Spese per eventi e fiere 5.000 – Cancelleria, materiale di consumo 4.039 3.244 B)TOTALE COSTI ATTIVITA’COMMERCIALE 413.089 473.604 B) IMPOSTE E TASSE 69.486 48.846 69.486 Irap d’esercizio 48.846 TOTALE COSTI 6.650.606 6.324.007 RISULTATO DI GESTIONE (3.797.013) (4.596.943) TOTALE A PAREGGIO 2.853.593 1.727.064 57 Nota Integrativa La presente Nota Integrativa ha la funzione di fornire l’illustrazione, l’analisi e, in taluni casi, un’integrazione dei dati di Bilancio e contiene le informazioni richieste dall’art. 2427 del Codice Civile, e/o da altre leggi vigenti. Vengono, inoltre, fornite tutte le informazioni complementari ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta, anche se non richieste da specifiche disposizioni di legge. Data la peculiarità degli enti non profit e i suoi caratteri gestionali tipici appare fondamentale garantire la trasparenza dell’attività svolta al fine di consentire la continuità e il perseguimento della propria missione. Tale trasparenza, o accountability, può essere garantita, in prima istanza, attraverso il Bilancio e i suoi allegati. Tale documento è importante in ordine alla necessità di mantenere vivo nel tempo il rapporto fiduciario con la collettività di riferimento, che è destinataria dell’output (servizi prestati) e da cui proviene l’input (fondi ricevuti). Stato Patrimoniale Lo schema di Stato Patrimoniale individuato per gli enti non profit riprende la struttura di base dello schema previsto per le imprese dall’art. 2424 del codice civile con alcune modifiche e aggiustamenti che tengono conto delle peculiarità che contraddistinguono la struttura del patrimonio di tali realtà aziendali. Nel caso in cui, ad esempio, si sia in presenza di investimenti, e comunque poste di patrimonio, specifiche per le attività accessorie, le stesse devono essere distinte nella rappresentazione dello Stato Patrimoniale. Poiché compito dello Stato Patrimoniale civilistico, anche negli enti non profit, è rappresentare in modo chiaro, veritiero e corretto non solo l’entità e la composizione qualitativa, ma anche “la destinazione gestionale” del patrimonio a disposizione dell’istituto, si ritiene utile, posta la validità e l’inderogabilità del postulato dell’unitarietà della gestione, distinguere il patrimonio “generico” dell’ente, da quello eventualmente specifico (beni e finanziamenti) dell’attività accessoria. Non sembra infine necessario, ai fini civilistici, qualora l’ente non profit utilizzi per lo svolgimento dell’attività collaterale lo stesso patrimonio impiegato per quella istituzionale, frazionare il medesimo nella quota-parte afferente l’attività istituzionale e quella afferente invece l’attività accessoria: ciò, infatti, ha senso soprattutto ai fini fiscali e non civilistici; inoltre, tale procedimento produrrebbe effetti di notevole “inquinamento” della rappresentazione veritiera e corretta, in quanto implicherebbe interventi di ripartizione di valori, caratterizzati da una natura eccessivamente discrezionale. 58 I principi di redazione adottati sono conformi alle norme in vigore, improntati a principi di prudenza e di competenza, nonché in linea con i principi contabili comunemente accolti. Di seguito riportiamo i principali criteri di valutazione utilizzati per la redazione del Bilancio nel rispetto delle previsioni dell’art. 2426 C.C. Le immobilizzazioni immateriali sono state iscritte al costo, ridotto della quota costante di ammortamento, secondo il presunto periodo di utilizzazione economica. Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisizione. Il costo, come sopra determinato, è sistematicamente ammortizzato in relazione alla vita utile stimata dei cespiti. Il valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali non è inferiore a quello iscritto in Bilancio. Le immobilizzazioni finanziarie consistenti in partecipazioni sono valutate al costo di acquisto o di sottoscrizione. Ove si manifesti una perdita durevole di valore della partecipazione, si provvede alla svalutazione della stessa sulla base del principio del minor valore tra il costo di acquisto e il valore corrispondente della frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo Bilancio della partecipata. I crediti sono iscritti al loro valore nominale. Gli altri valori mobiliari sono stati valutati al minor valore tra quello di acquisto e quello di realizzo desumibile dall’andamento di mercato. I ratei e i risconti sono calcolati secondo il principio della competenza temporale delle operazioni e comprendono unicamente quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi. I debiti sono iscritti al valore nominale. Alla voce “debiti tributari” sono classificati gli oneri fiscali determinati sulla base del complessivo imponibile di competenza; alla voce “crediti tributari” sono classificate le attività costituite da crediti verso l’Amministrazione Finanziaria per imposte chieste a rimborso e/o compensare negli esercizi successivi a quello di riferimento. Il fondo trattamento di fine rapporto è determinato in base alla posizione giuridica e contrattuale dei singoli dipendenti alla data di chiusura dell’esercizio. SEZIONE III: ALLEGATI Criteri di valutazione e deroghe 59 Analisi delle Poste Patrimoniali ATTIVO Immobilizzazioni Immateriali Le immobilizzazioni immateriali, sono costituite da: Descrizione Saldo al 31/12/05 Quota Ammortamento Incrementi Saldo al 31/12/06 Costi d’impianto 5.416 – 2.708 2.708 Modifiche statuto 1.245 – 415 830 226.667 – 113.334 113.333 Software 20.003 – 6.547 13.456 Marchi e brevetti 84.896 261.946 135.686 211.156 27.648 – 6.912 20.736 7.200 – 2.400 4.800 373.075 261.946 268.002 367.019 Spese di ricerca Spese adattam. locali Altre immob. Imm. Totale Gli incrementi si riferiscono esclusivamente alle spese sostenute per le domande e le registrazioni dei brevetti europei, di cui sia titolare o co-titolare la Fondazione. I costi d’impianto si riferiscono alle spese sostenute per la costituzione della Fondazione. Le spese di ricerca e sviluppo non hanno subito movimentazioni e comprendono il conferimento dello “Studio di Fattibilità – Un distretto tecnologico ICT nell’area di Torino”. Le altre immobilizzazioni immateriali sono rappresentate dalle spese per la creazione del sito Web. Gli ammortamenti sono stati calcolati nelle misure risultanti dal seguente prospetto: Costi di impianto – aliquote del 20% – aliquote del 20% Modifiche statutarie – aliquote del 20% Spese di ricerca e sviluppo – aliquote del 20% Software – 1/3 Marchi e brevetti – aliquote del 20% Spese adattamento locali Altre immobilizzazioni immateriali – aliquote del 20% 60 Le immobilizzazioni materiali sono costituite da: Descrizione Attrezzatura Valore al Acquisti 31/12/2005 Fondo Saldo al Amm.to al 31/12/06 31/12/05 Quota Amm.to Fondo Valore Amm.to al netto al 31/12/06 31/12/06 2.177 – 2.177 490 327 816 1.361 Macchine ufficio elettroniche 95.073 34.355 129.428 31.161 22.884 54.045 75.383 Mobili e arredi 96.193 1.663 97.856 8.359 11.643 20.002 77.854 Telefoni celulari 16.527 – 16.527 12.548 1.529 14.077 2.450 Telefoni 99 – 99 99 – 99 – Impianti 197.037 11.450 208.487 31.577 50.691 82.268 126.219 3.111 – 3.111 784 331 1.115 1.996 410.217 47.468 457.685 85.018 87.405 172.422 285.263 Altri beni Totale SEZIONE III: ALLEGATI Immobilizzazioni Materiali Gli incrementi più significativi sono rappresentati dall’acquisto di personal computer per l’allestimento degli uffici di Corso Galileo Ferraris n. 64, oltre che dall’adeguamento dell’impianto elettrico e dalla realizzazione della rete dati e telefonia dei nuovi uffici di Corso Galileo Ferraris. Gli ammortamenti sono stati calcolati nelle misure risultanti dal seguente prospetto: Attrezzatura – aliquote del 15% – aliquote del 20% Macchine ufficio elettroniche – aliquote del 12% Mobili e macchine ufficio – aliquote del 25% Impianti – aliquote del 20% Telefonia mobile – aliquote del 12% Altre immobilizzazioni Per i beni entrati in esercizio nell’anno, è stata applicata una riduzione forfetaria del 50% rispetto all’aliquota ordinaria. Le immobilizzazioni materiali di modesto valore in relazione alla loro natura e/o rapida obsolescenza, sono state ammortizzate nella misura del 100%. 61 Immobilizzazioni Finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie sono rappresentate dalle seguenti partecipazioni: • Innogest SGR SpA con sede in Torino, Piazza Solferino 11, (€. 539.000) corrispondente al 49% del capitale sociale. Innogest Società di Gestione del Risparmio SpA si occupa esclusivamente della gestione collettiva del risparmio attraverso la promozione, l’istituzione e l’organizzazione di fondi comuni di investimento collettivo in valori mobiliari di tipo chiuso. • Piemonte High Technology Srl con sede in Torino, Corso Trento 21, (€. 1.100.000) corrispondente al 53,43% del capitale sociale. Piemonte High Technology Srl è una società attiva nell’assunzione di partecipazioni in imprese operanti nei segmenti dell’informazione e delle comunicazioni. L’assunzione di partecipazioni è finalizzata all’alienazione e, durante il periodo di detenzione ad effettuare interventi mirati alla riorganizzazione aziendale, allo sviluppo produttivo o al soddisfacimento delle esigenze finanziarie delle società partecipate. A tal fine saranno offerti servizi di consulenza relativi a temi industriali, finanziari, economici e di mercato, e in particolare predisposizione di studi di fattibilità tecnico-economica e finanziaria, assistenza alla fase organizzativa e di avvio d’impresa, valutazione tecnologica dei progetti e supporto alla stessa. • Dynamic Fun Srl con sede in Torino, Via Cardinal Massaia n. 83, iscritta in Bilancio per €. 45.000. Tale importo è costituito da 371 corrispondente al 3% del capitale sociale e da €. 44.629 a titolo di sovrapprezzo. La Dynamic Fun Srl è una società che si occupa della produzione e della fornitura di beni e servizi di informatica e/o telematica ivi comprese le telecomunicazioni, anche in forma di studi, consulenza e assistenza, noleggio e manutenzione. • Società per la gestione dell’Incubatore di Imprese del Politecnico di Torino S.c.p.a. denominata I3P con sede in Torino, Via Pier Carlo Boggio 61, (€. 206.583) corrispondente al 16,66% del capitale sociale. La I3P non ha scopo di lucro e intende favorire la creazione di nuova imprenditoria attraverso: – la promozione all’interno dei corsi istituzionali del Politecnico della cultura imprenditoriale, – la creazione di un ambiente fisico presso il quale i neo imprenditori potranno collocarsi, – la messa a disposizione di servizi di base per i neo imprenditori, – la gestione, in collaborazione con il Politecnico, di brevetti emersi dall’attività di ricerca, – la partecipazione a progetti comunitari riguardante la creazione di nuova imprenditoria e la gestione di borse di studio. • Consorzio Torino Time con sede in Torino, Galleria San Federico 53, (€. 4.231) corrispondente al 26,18% del Patrimonio Netto. Il Consorzio non ha scopo di lucro e si propone di promuovere l’attuazione delle iniziative funzionali all’insediamento nel territorio di Torino del laboratorio PTF, Precision Timing Facility, dedicato allo sviluppo della conoscenza e certificazione del tempo nell’ambito del progetto Galileo, promosso dall’Unione Europea, e allo 62 SEZIONE III: ALLEGATI sfruttamento delle opportunità derivanti dal funzionamento di tale laboratorio e dei servizi che esso fornirà. • Consorzio GAL–PMI S.c.r.l. con sede in Torino, Galleria San Federico 54, (€. 4.000) corrispondente al 33,33% del capitale sociale. Il Consorzio non ha scopo di lucro e si propone di favorire lo sviluppo del settore ICT direttamente connesso alle tecnologie ed ai servizi relativi all’infomobilità, alla gestione del traffico ed alla mobilità sostenibile per persone e merci, sia a livello collettivo che individuale, attraverso la ricerca industriale e la realizzazione di sperimentazione relativa all’introduzione di innovazione nei prodotti esistenti o nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi, in stretta cooperazione con il Distretto ICT del Piemonte. • Associazione “Acceleratore di Idee e Imprese Innovative” siglabile “AI3” con sede in Torino, Galleria San Federico 54, (€. 2.000). L’Associazione non ha fini di lucro e si propone di predisporre un sistema di coordinamento operativo fra i soggetti che operano nella filiera della creazione di imprese ad alto contenuto di conoscenza e lo sviluppo di progetti innovativi nell’ambito delle imprese esistenti oltre a costituire il collettore per le richieste di fondi agli organismi regionali, nazionali e internazionali per i progetti di comune interessi degli associati. • Associazione dei Distretti Tecnologici – ADiTe, con sede in Roma, Piazza San Calisto 9, (€. 2.500). L’Associazione non ha fini di lucro e si propone di promuovere, sviluppare, migliorare e assicurare l’aggiornamento continuo del modello del “Distretto Tecnologico” quale sistema di innovazione territoriale. Crediti I crediti sono costituiti da: Descrizione Valore Crediti verso clienti 124.772 Crediti tributari 12.414 Crediti verso altri 4.107.629 Altri valori mobiliari Totale 231.126 4.475.941 I crediti verso clienti sono costituiti da crediti per fatture da incassare (€. 124.772). I crediti tributari sono costituiti da crediti verso l’erario per Iva (€. 12.414). 63 I crediti verso altri sono costituiti da: • crediti per i contributi dell’anno non ancora versati verso: – Camera di commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Torino (€. 1.000.000); – Provincia di Torino (€. 1.600.000); – Comune di Torino (€. 1.200.000); – Istituto Superiore Mario Boella (€. 135.470); – Fiat S.p.A (€. 80.000); – Telecom Italia SpA (€. 80.000); – Unicredit SpA (€. 9.212) • crediti verso dipendenti e collaboratori per anticipo spese per trasferte (€. 2.636), • crediti verso il Consorzio GAL–PMI per anticipi spese (€. 311). Gli altri valori mobiliari sono così costituiti: • Fondo Innogest Capital, della Innogest SGR S.p.A, per un totale di n. 597 quote, iscritto in Bilancio al valore di presumibile realizzo alla fine dell’esercizio. Innogest Capital è il maggiore fondo italiano di early stage dedicato alle giovani imprese ad alto potenziale di sviluppo. E’ un fondo mobiliare chiuso, la durata complessiva del fondo è di 10 anni e l’obiettivo è investire in almeno venti imprese a forte contenuto di conoscenza e tecnologia nell’arco di un quinquennio. La missione di Innogest è trasformare imprenditorialità e tecnologie del Paese in grandi imprese e generare elevati ritorni finanziari per gli investitori. Disponibilità Liquide Sono costituite dal denaro e altri valori esistenti in cassa alla fine dell’esercizio e dai depositi di conto corrente presso aziende creditizie. Ratei e Risconti Attivi I ratei attivi iscritti in Bilancio per un valore di €. 152.000, si riferiscono ai contributi da incassare per i progetti GAL–PMI, IRGAL e Orologio Assistivo. I risconti attivi iscritti in Bilancio per un valore di €. 19.599, si riferiscono principalmente a premi assicurativi (€. 1.394) e a prestazioni di servizi (€. 18.205). 64 Patrimonio Netto Risulta essere pari a €. 4.778.407 alla data del 31/12/2006 ed è cosi costituito: • fondo di dotazione (€. 425.000); • fondo patrimoniale (€. 8.150.421); • disavanzo di gestione 2006 (– €. 3.797.013). Il fondo patrimoniale si è decrementato, rispetto all’anno precedente, di €. 1.716.943 per effetto della copertura del disavanzo di gestione del precedente esercizio (€. 4.596.943), al netto dei versamenti stanziati dal Comune di Torino (€. 1.200.000) e dalla Provincia di Torino (€.1.600.000) e per il versamento effettuato dall’Unione Industriale della Provincia di Torino (€. 80.000). Attualmente il fondo di dotazione e il fondo patrimoniale risultano così suddivisi: SOCI Fondo di dotazione Fondo Utilizzo per Fondo Totale Fondo Patrimoniale copertura Patrimoniale Patrimoniale 2005 disavanzo 2006 Alenia Aeronautica SpA 10.000 53.710 – 25.022 28.688 Camera di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino e Provincia 90.000 7.673 – 3.575 4.098 Città di Torino 10.000 3.954.535 – 1.842.313 Fiat SpA 10.000 53.710 – 25.022 28.688 Finpiemonte 20.000 76.728 – 35.745 40.983 61.382 – 28.596 32.786 Istituto Superiore Mario Boella 3.312.222 1.000 Motorola SpA Politecnico di Torino 1.200.000 1.000 Provincia di Torino 10.000 5.275.271 – 2.457.609 Sanpaolo Imi SpA 1.000 191.820 – 89.364 192.535 – 89.697 80.000 182.838 9.867.364 – 4.596.943 2.880.000 8.150.421 STMicroelectronics S.r.l. 10.000 Telecom SpA 10.000 Unicredit SpA 250.000 Unione Industriale della Provincia di Torino 1.000 Università degli Studi di Torino 1.000 Totale SEZIONE III: ALLEGATI PASSIVO 425.000 1.600.000 4.417.662 102.456 65 Fondo Trattamento di Fine Rapporto La variazione netta, pari a €. 30.544, deriva dall’accantonamento a carico dell’esercizio (€. 35.407), al netto della liquidazione ai dipendenti (€. 4.732) e dall’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni del trattamento di fine rapporto di cui all’art. 11 del D.Lgs. n.47/2000 (€. 131). I dipendenti erano complessivamente 17 al 31/12/2006 e risultano rappresentati da: • n. 1 dirigente • n. 6 quadri • n. 10 impiegati oltre a 11 dipendenti distaccati dall’Istituto Superiore Mario Boella, mentre i collaboratori al 31/12/2006 erano complessivamente 10. Debiti La voce debiti risulta dettagliata nelle seguenti poste. Debiti verso fornitori I debiti verso fornitori, pari a €. 1.753.770, rappresentano i debiti per forniture al 31/12/2006 (€. 1.297.843) e quelli derivanti da fatture da ricevere (€. 455.927). Debiti Tributari Sono costituiti esclusivamente da debiti per saldi imposte dirette dell’esercizio (IRAP €. 20.640) e ritenute di acconto da versare relative a retribuzioni per lavoro dipendente e assimilato (€. 51.908). Debiti verso Enti Previdenziali Sono costituiti da contributi maturati al 31/12/2006 su redditi di lavoro dipendente e assimilato da versare agli Istituti Previdenziali. In chiusura sono pari a €. 56.937. Debiti verso dipendenti Sono costituiti dai debiti per gli stipendi dei dipendenti e collaboratori del mese di dicembre (€. 72.177). Altri debiti Sono costituiti da: • debiti verso i dipendenti e collaboratori per rimborsi spese viaggi (€. 11.640); • debiti verso Cartasì per addebiti carta di credito mese di dicembre (€. 2.136); • debiti verso i revisori per emolumenti (€. 4.600); • debiti verso l’Istituto Superiore Mario Boella per il rimborso del personale distaccato (€. 112.429); • debito verso I3P per contributi alla ricerca per il progetto Newcom (€. 43.200) e per il progetto Start Cup (€. 55.000); 66 debito verso il Consorzio Torino Time per contributo di gestione (€. 14.660); debiti verso Innogest Capital per richiamo sottoscrizione Fondo (€. 221.851); debito verso partners LCT per quota parte progetto C.A.B (€. 8.265); debiti verso gli inventori per i diritti di brevetto licenziato a una società americana “Reverb Communications LLC” (€. 43.021); • debiti verso le aziende per contributi di ricerca per il Bando Galileo (€. 1.050.000); • debiti verso RIAL per quota associativa (€. 10.000) e altre partite di minore entità (€. 661). Ratei e Risconti Passivi I ratei passivi si riferiscono a prestazioni di lavoro subordinato (€. 96.547) e a prestazioni di servizi (€. 24.019) di competenza dell’anno. Conti d’ordine Si riferiscono alle fideiussioni rilasciate dall’Unicredit Banca SpA a favore delle Società Sant’Isidoro Immobiliare Srl e Sant’Eusebio Immobiliare Srl a garanzia degli obblighi del contratto di locazione degli uffici di corso Galileo Ferraris n. 64 (€. 18.000) e a favore del Politecnico a garanzia degli obblighi del contratto di comodato degli uffici di Corso Trento n. 21 (€. 15.100). SEZIONE III: ALLEGATI • • • • 67 Rendiconto Gestionale Lo scopo fondamentale del rendiconto della gestione è quello di rappresentare il risultato economico (positivo o negativo) di periodo e di illustrare attraverso il confronto tra i proventi/ricavi e i costi come si sia pervenuti al risultato di sintesi. Il risultato del confronto tra impiego e destinazione dei fattori (costi di gestione) da un lato e i ricavi e i proventi (contribuzioni, interessi, etc.) dall’altro non assume il significato economico, che tipicamente questo risultato di sintesi assume nel caso dell’impresa. Di conseguenza l’attività di rendiconto nelle aziende non profit ha come scopo principale quello di informare i terzi sull’attività posta in essere dall’azienda nell’adempimento della missione istituzionale e ha come oggetto le modalità in cui l’azienda ha acquisito e impiegato le risorse nello svolgimento di tali attività. Tra le aree gestionali dell’azienda non profit sono individuate: • attività tipica o di istituto: si tratta di attività svolta dall’azienda non profit ai sensi delle indicazioni previste dallo statuto e viene espressa analiticamente dalle disposizioni statutarie e costitutive che identificano il fine di carattere ideale. Nella gestione dell’attività tipica o istituzionale rientrano quindi tutte le operazioni che sono direttamente correlate alla missione aziendale e che sono di competenza economica dell’esercizio a cui il rendiconto fa riferimento; • attività promozionale e di raccolta fondi: si tratta di attività svolte dall’azienda nel tentativo di ottenere contributi ed elargizioni in grado di garantire la disponibilità di risorse finanziarie per realizzare attività funzionali e strumentali al proseguimento dei fini istituzionali. Nell’ambito dell’area gestionale descritta devono trovare rappresentazione tutti i costi e i proventi connessi allo sviluppo di attività e iniziative promozionali di raccolta dei fondi e il risultato parziale di questa gestione deve risultare positivo e tale da garantire un adeguato finanziamento all’attività istituzionale che, per definizione, non può essere rappresentata dall’attività di raccolta fondi; • attività accessoria: si tratta di attività diversa da quella istituzionale, ma in grado di garantire all’azienda non profit risorse economiche con cui perseguire le finalità istituzionali espresse dallo statuto. Il confine che separa la gestione accessoria da quella istituzionale è determinato dalle finalità e dall’oggetto sociale esplicitati nell’atto costitutivo o nello statuto. Il rendiconto gestionale presenta quindi uno schema delle risorse acquisite ed impiegate dall’associazione, primariamente basato sulla classificazione per provenienza da soggetti e aree gestionali per i proventi e sulla classificazione per destinazione alle funzioni gestionali per gli oneri. L’eventuale classificazione per natura di proventi e oneri deve pertanto considerarsi aggiuntiva e non sostitutiva alla classificazione per destinazione. 68 I ricavi delle prestazioni di servizi e le spese di acquisizione degli stessi sono riconosciuti alla data in cui le prestazioni sono ultimate ovvero, per quelle dipendenti da contratti con regolazione periodica dei corrispettivi, alla data di maturazione dei corrispettivi stessi. I ricavi relativi a lavori in corso sono riconosciuti al momento del completamento della commessa in base ai relativi stati di avanzamento lavori liquidati. I ricavi e i costi di natura finanziaria vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. Gli oneri fiscali sono determinati sulla base del complessivo imponibile di competenza, tenendo conto delle norme tributarie in vigore. Analisi delle Poste Economiche SEZIONE III: ALLEGATI Criteri di valutazione PROVENTI E RICAVI Le entrate istituzionali sono relative principalmente a: • contributi associativi ricevuti, a titolo di fondo di gestione, per il raggiungimento degli scopi istituzionali così suddivisi: Contributore Valore Alenia Aeronautica S.p.A. 80.000 IEIIT 1.000 C.C.I.A.A. di Torino 500.000 Fiat S.p.A. 80.000 Istituto Superiore Mario Boella 80.000 STMicroelectronics S.R.L. 80.000 Telecom Italia S.p.A. 80.000 Totale 901.000 69 • contributi della Regione Piemonte (Legge 56 del 01/12/1986) per un totale di €. 1.564.639; • contributi da co–finanziamento per i progetti GAL–PMI, IRGAL, Orologio Assistivo per un totale di €. 156.152; • contributi di liberalità per l’attività della Fondazione (€. 15.544), interessi attivi maturati su conti correnti bancari. I ricavi per prestazioni della gestione commerciale si riferiscono all’attività di consulenza svolte a favore di terzi. ONERI E COSTI Le voci principali di oneri e costi si riferiscono a spese per il personale e per consulenze sia per le attività istituzionali che per le attività di ricerca verso terzi, oltre ai contributi di ricerca. Nel complesso queste voci di spese ammontano a € 4.875.235. Le spese per il personale dipendente (€. 1.019.280) hanno riguardato 20 dipendenti e si riferiscono prevalentemente alle funzioni di supporto al progetto di accelerazione per le PMI, al supporto del sistema pubblico e privato della ricerca nei temi di protezione e valorizzazione della proprietà intellettuale, al lancio di un ecosistema per la finanza a servizio delle PMI, al networking e clustering, alla funzione di supporto nell’imbastire grandi progetti che associno enti pubblici, PMI e grandi imprese nella costruzione di servizi e prodotti innovativi nelle ICT. Le spese per collaboratori coordinati e continuativi (€. 760.278) riguardano 14 collaboratori, nei settori dell’amministrazione, dello sviluppo dei sistemi legati all’infomobilità, dell’internazionalizzazione di impresa, dello sviluppo di bandi tematici e grandi progetti pubblico–privati, del supporto alla vendita e al marketing per le PMI. Le spese di ricerca sono rappresentate dal contributo per la sponsorizzazione del convegno WIRTEP e dal contributo versato ad Unioncamere per l’attività dell’ufficio di Bruxelles a supporto delle imprese del territorio (€. 11.800). Le quote associative si riferiscono prevalentemente alle spese sostenute per portare su Torino una sessione dello European Venture Contest (€. 66.000), e per il programma GAP di sbarco negli USA di imprese ad alto potenziale (€. 29.497). I contributi a terzi sono rappresentati dai costi sostenuti per il progetto Newcom volto a sviluppare l’imprenditoria nell’ambito della ricerca Wireless, per il concorso StartCup volto a premiare le imprese start–up più innovative del territorio e per contributi a piccole medie imprese del territorio i cui progetti sono stati ritenuti particolarmente innovativi (€. 233.458), mentre i contributi consortili si riferiscono al versamento della quota annuale al Consorzio Torino Time che ha portato sul territorio la Precision Timing Facility del sistema Galileo. 70 SEZIONE III: ALLEGATI Le consulenze sono rappresentate prevalentemente: • dalle prestazioni svolte dal dottor Sensalari e dalla dottoressa Cattaneo in qualità di Project Manager su specifiche iniziative avviate in ambito microelettronico e di applicazione di tecnologie ICT a settori tradizionali e dall’Association Columbus per prestazioni legate all’internazionalizzazione di imprese rese tramite il dottor Samoilovich (€. 348.130); • dal rimborso del personale distaccato e da progetti compiuti dall’Istituto Superiore Mario Boella (€. 1.294.536). Tali spese sono relative al personale distaccato occupato nel Design Center per la microelettronica, dal personale distaccato per le analisi tecnologiche e di mercato per le PMI del territorio, e da specifici progetti di sviluppo informatico e industriale a beneficio delle PMI del territorio; • dalla consulenza nell’ambito del progetto “Infomobility Cluster” prestata da Emiliano Duch Navarro (€. 69.600) che ha portato alla costituzione di un cluster di imprese PMI nel settore della infomobilità, a diversi progetti anche infrastrutturali nell’infomobilità e all’acquisizione di una metodologia nella clusterizzazione di imprese che la Fondazione sta applicando ad altri settori; • dalla consulenza prestata da Ludovico Ciferri Ceretti per la promozione di attività imprenditoriali italiane in Giappone e Australia (€. 96.245); • dalla consulenza prestata dalla AsiaMatch Sas e dalla Terra InfoTech Co. Ltd per la promozione di attività imprenditoriali italiane in Cina (€. 97.800) che hanno portato ad assistere circa 16 imprese nell’esplorazione di opportunità commerciali in Cina; • dalla consulenza prestata dalla Fondazione Financidea per lo sviluppo di un modello di rating per le PMI innovative (€. 24.000); • dalla consulenza per la realizzazione del dispositivo denominato FastPOF prestata dalla ACCENT Srl (€. 36.000); • dalla consulenza e assistenza prestata dalla Capgemini Italia SpA per il supporto nella definizione di una strategia nella vendita di servizi consulenziali a terzi (€. 33.250); • dalla consulenza prestata da diversi dipartimenti del Politecnico di Torino al servizio di sviluppi pre-competitivi a favore di PMI del territorio (€. 218.152). 71 La voce consulenze è comprensiva dei costi di ricerca e di consulenza informatica, di cui la Fondazione si è fatta carico a beneficio di PMI ammesse a partecipare al relativo programma di supporto. Di seguito riportiamo una riclassificazione dei costi relativi alle varie voci di consulenze: Riclassificazione delle spese nel Rendiconto Gestionale 2006 Personale Erogazioni Consulenze distacc.to e e assistenza Varie Consul. ISMB imprese TOTALI Consulenze Diverse Design center e Internazionalizzazione (Sensalari, Cattaneo, Columbus) 278.504 69.626 348.130 CapGemini 33.250 33.250 Progetto Giappone-Australia (L. Ciferri) 96.245 96.245 69.600 Infomobility cluster – consulenza di inizio attività Progetto Rating PMI – Financidea 24.000 69.600 24.000 Accent per sviluppo dispositivo FastPOF 36.000 36.000 Progetto Cina 97.800 97.800 Politecnico di Torino (consulenza per imprese) 46.682 46.682 Università di Torino (consulenza per imprese) 12.000 12.000 Programma Entrepreneur in Residence (Rovera) 10.839 10.839 Assistenza Commerciale USA per PMI (J. Cabot) Varie (Consulenze Diverse) 8.765 8.765 197.779 197.779 Totale Consulenze Diverse 981.089 Servizi Informatici Servizi resi dal Politecnico di Torino per imprese 171.421 171.421 Lavori di sviluppo per PMI 102.314 102.314 9.436 9.436 Corep Varie (Servizi Informatici) 79.130 79.130 Totale Servizi Informatici 362.301 Servizi Vari Distaccati ISMB per Progetto PMI (referenti tecnici e industry analysis) 284.703 71.176 355.879 Consulenze ISMB (non con regime di distaccamento) e altri costi 104.580 46.985 151.565 566.054 566.054 Attività ISMB per progetti legati alle imprese Varie (Servizi Vari) 313 313 Totale Servizi Vari 1.073.811 Consulenze diverse Commerciali 221.038 Design Center per la Microelettronica Varie (Consulenze diverse Commerciali) 72 Totale Consulenze diverse Commerciali 51.442 221.038 51.442 272.480 Imposte e tasse Esse comprendono l’IRAP di competenza dell’esercizio afferente la gestione istituzionale, calcolata, così come previsto dal D.Lgs. 15 dicembre 1997 n. 446 e successive modificazioni, sulla base delle retribuzioni spettanti al personale dipendente, sui compensi erogati per prestazioni di lavoro autonomo occasionale e sui compensi relativi ai lavori a progetto, ex collaborazioni coordinate e continuative, tenuto conto delle modifiche apportate dall’art. 17 (comma 1 lettera a) D.Lgs. 18 novembre 2005 n. 247, oltre all’eventuale IRAP afferente la gestione commerciale. SEZIONE III: ALLEGATI La voce trasferte (€. 192.347) comprende la partecipazione a fiere nazionali e internazionali a favore di PMI del territorio, le trasferte relativo allo sviluppo di relazioni nazionali e internazionali con distretti sinergici rispetto a Torino Wireless, le trasferte legate al programma GAP di internazionalizzazione di PMI negli USA e al programma di internazionalizzazione in Cina. Per l’attività commerciale i costi promiscui sono stati determinati in base al rapporto tra ricavi prodotti dell’attività commerciale e l’ammontare complessivo dei proventi dell’ente, compresi quindi anche quelli connessi all’attività istituzionale, in base a quanto stabilito dall’art. 144 del TUIR. Si è inoltre proceduto alla tenuta extracontabile della contabilità per centro di costo, utile sia all’analisi dei costi per ogni progetto avviato che alla riconciliazione con il budget approvato. Il Presidente Prof. Rodolfo Zich 73 74 Progetto grafico e impaginazione Graphic Art - www.ga-web.it Stampa CopyridNuova Copyright 2007 Fondazione Torino Wireless Si autorizza la riproduzione, la diffusione e l’utilizzazione del contenuto del volume purchè si citi la fonte. 75 Bilancio sociale 2006 Torino Wireless, il Distretto tecnologico che integra ricerca e impresa. Un distretto industriale focalizzato sulle ICT e sulle loro applicazioni; un modello di sviluppo locale che accelera l’impatto della ricerca sulla crescita economica, un circolo virtuoso dove la ricerca d’avanguardia crea nuova impresa e innova anche settori industriali “tradizionali”: tutto questo è Torino Wireless. La Fondazione Torino Wireless si propone come organo di governance del Distretto con l’obiettivo di contribuire alla crescita delle imprese che ne fanno parte, facilitare il dialogo fra mondo della ricerca, dell’impresa e della finanza, aumentare il peso delle ICT sull’economia regionale e posizionare il Distretto tecnologico piemontese come uno dei più innovativi a livello internazionale. La Fondazione è l’espressione dello sforzo comune nel settore ICT dei principali attori impegnati nello sviluppo regionale. Fondazione Torino Wireless C.so Galileo Ferraris, 64 – 10129 Torino T 011.1950.1401 – F 011.509.7323 [email protected] www.torinowireless.it