I diritti dei bambini

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I diritti dei bambini
Diritti bambini
L’assemblea Generale delle
Nazioni Unite il 20 novembre
1959 ha stilato la “Dichiarazione
dei
Diritti
del
Fanciullo”
ampliata e integrata nel 1989
con la “Dichiarazione dei Diritti
del Bambino” in difesa proprio
dei bambini che sono fra gli
esseri umani i più deboli e i
meno protetti.
I dati riportati sono tratti da un
documento
dell’alto
commissariato ONU per i
rifugiati
e
racconta
la
spaventoso violazione dei diritti
dei bambini nel mondo:
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Bambini rifugiati: il 50% di rifugiati è costituito
da bambini e adolescenti.
In alcuni casi questa cifra raggiunge il 70%.
Ogni giorno nel mondo circa 5.000 bambini
diventano rifugiati.
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Bambini in guerra: negli ultimi 15 anni più 2
milioni di bambini sono stati uccisi durante i
conflitti armati, altri 6 milioni sono stati
gravemente feriti o resi invalidi per sempre,
mentre più di un milione è rimasto orfano o
separato dalla famiglia.
Solo nella guerra civile combattuta nella ex
Iugoslavia sono morti 16.300 di bambini, di
cui 1.500 a Sarajevo.
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Bambini soldato
Nel mondo sono più di
300 milioni i bambini
Soldato.
La zona più
devastata da questo
problema è
l’Africa (120.000 bambini
Soldato).
I bambini e le bambine soldato
Negli ultimi 10 anni è documentata la partecipazione a
conflitti armati di bambini minori ai 16 anni in 25
paesi.
Alcuni sono veri soldati, altri sono usati come “portatori
di armi” ecc.
Anche le ragazze, sono reclutate e frequentemente soggette
a stupri e violenze sessuali.
Rispetto agli anni passati questo tipo di abuso di minori è in
netto aumento.
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SUDAN
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Sfruttamento minorile: una
battaglia da vincere
Lavoro minorile

Nel mondo, 211 milioni di
bambini e bambine lavorano.
Hanno meno di 14 anni,
dovrebbero andare a scuola,
giocare, avere tempo per
riposare, e invece lavorano: nei
campi, nelle discariche, sulla
strada, ovunque vi siano
opportunità di guadagnare
qualcosa per aiutare a
sopravvivere sé e la propria
famiglia. Alcuni riescono a
trovare il tempo per frequentare
la scuola, ma la maggior parte
di essi non ha mai messo piede
in un’aula scolastica, ed è
probabile che non lo farà mai. A
meno che qualcuno li aiuti.
Lavoro minorile
 Le stime più recenti ci dicono che i bambini
lavoratori vivono soprattutto in Asia, ma che è
l’Africa il continente in cui, in proporzione, è
più alta la probabilità che un bambino sia
costretto ad un’occupazione precoce.
 Tuttavia, i baby-lavoratori sono numerosi.
Lavoro minorile nel mondo
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Lavoro
minorile
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lavoro
minorile
rischios
i
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5
0
5-14
anni
15-17
anni
 Le vittime dello sfruttamento
economico vanno ricercate
altrove, nei meandri nascosti
dell’economia informale:
agricoltura (70% del totale),
lavoro domestico, commercio al
minuto, prostituzione, attività
illegali. In questa zona d’ombra
dove povertà, ignoranza e
discriminazione si incrociano
con l’assenza di qualsiasi forma
di assistenza sociale, non è
sempre facile dare un volto e un
nome a chi sfrutta: ma, di certo,
per ogni bambino o bambina
che lavora c’è un diritto umano
negato.
Tipi di lavoro minorile
Le principali attività a livello di
lavoro minorile sono:
-lavoro minorile forzato
-sfruttamento dei bambini a fini
commerciali
-sfruttamento sessuale
-lavoro in famiglia
-lavoro in industrie
-lavoro in piantagioni
-lavoro in strada
Gli infortuni sul lavoro
Al problema del lavoro minorile è legato anche
quello degli infortuni sul lavoro: il minore
risulta chiaramente più esposto al rischio di
"farsi male". Inoltre il datore di lavoro
denuncia l’infortunio soltanto quando non ne
può fare a meno, e cioè quando l’incidente è
veramente grave.
Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport
La Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport (Ginevra 1992 - Commissione
Tempo Libero O.N.U.) in appresso indicata, alla quale si dovrebbe
guardare con particolare attenzione in modo che il ragazzo abbia:
• il diritto di divertirsi e giocare;
• il diritto di fare sport;
• il diritto di beneficiare di un ambiente sano;
• il diritto di essere circondato ed allenato da persone competenti;
• il diritto di seguire allenamenti adeguati ai suoi ritmi;
• il diritto di misurarsi con giovani che abbiano le sue stesse possibilità
di successo;
il diritto di partecipare a competizioni adeguate alla sua età;
• il diritto di praticare sport in assoluta sicurezza;
• il diritto di avere i giusti tempi di riposo;
• il diritto di partecipare e giocare senza necessariamente essere un
campione.
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