Y:\Cantieri\Rassegna stampa\Rassegna\2011\06_GIUGNO
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Rassegna stampa 01/06/2011 : Notizie di oggi Conquiste del Lavoro Pensioni, Strasburgo conferma tagli Gazzetta di Reggio tutti insieme per un fisco giusto Independent, The David Prosser: Why takeovers should address pensions Los Angeles Times Online, The Republicans promote Costa Mesa as a pension-slashing leader Sole 24 Ore, Il Professioni. Via libera in commissione Integrativo al 5% verso l'ultimo sì della Camera Do you want your PRESSToday ? La soluzione per le tue rassegne stampa on-line: www.presstoday.com Rassegna stampa Conquiste del Lavoro Data: 01/06/2011 "Pensioni, Strasburgo conferma tagli" Stampa Indietro Pensioni, Strasburgo conferma tagli WELFARE L'Italia non dovrà risarcire per milioni di euro i cittadini italiani che hanno lavorato in Svizzera ai quali, con la Finanziaria 2006, ha tagliato le pensioni. Ma Roma dovrà comunque risarcire quei lavoratori con 80 mila euro per danni morali, non avendo loro riconosciuto un giusto processo. Lo ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo. I giudici di Strasburgo hanno infatti condannato le autorità italiane per aver legiferato su una questione che in quel momento era al vaglio dei tribunali, ma non hanno ritenuto che e misure adottate abbiano infranto il diritto alla pensione dei lavoratori, nè che questi ultimi siano stati discriminati rispetto ad altri. Il caso riguarda cinque cittadini italiani che hanno lavorato in Svizzera, versando in Italia i contributi, ma in proporzione minore rispetto a quelli versati dai lavoratori rimasti in Italia. Quando hanno chiesto all'Inps di ricalcolare le loro pensioni, l'istituto, applicando il criterio contributivo e non quello remunerativo, ha riconosciuto loro pensioni più basse di quanto si attendessero. I cinque lavoratori hanno quindi avviato un'azione legale contro questa decisione. Mentre i processi erano ancora in corso, il governo italiano con la Finanziaria ha isolto la questione a favore dell'Inps. Oggi i giudici di Strasburgo hanno condannato l'Italia proprio perchè lo Stato, parte in causa nei processi, attraverso una legge che aveva valore retroattivo, ha di fatto reso nullo il lavoro dei tribunali e quindi leso il diritto dei cittadini a un equo processo. Tanto più, osserva la Corte, se si tiene conto che sino a quel momento in genere i tribunali avevano deciso a favore dei lavoratori e contro l'Inps in casi identici. Le autorità italiane dovranno quindi versare ai ricorrenti 280 mila euro di danni morali e pecuniari, mentre i lavoratori avevano chiesto un risarcimento totale di 5 milioni di euro. (31 maggio 2011) PUBBLICO impiego, il Regno è dis(Unito) Oltre 15mila posti tagliati nel primo trimestre 2011 in Gran Bretagna. Per gli statali previsto l'aumento dell'età pensionabile a 68 anni e nuovi criteri per l'assegno pensionistico stampa pagina invia inizio pagina Rassegna stampa Gazzetta di Reggio "tutti insieme per un fisco giusto" Indietro Data: 01/06/2011 Stampa Pagina 10 - Economia Tutti insieme per un fisco giusto I sindacati ritrovano l’unità e chiedono equità REGGIO. «La vera notizia è l’unitaria aspirazione al bene comune testimoniata dai nostri pensionati, che si rimboccano le maniche per tutta la società, per i loro figli e nipoti». Ad aver colto l’importanza del primo convegno unitario dei pensionati autonomi e confederali dal titolo «Un fisco più leggero per pensioni più pesanti» organizzato nell’Aula Magna di viale Allegri, è stato il primo cittadino Graziano Delrio in persona, in veste di vicepresidente dell’Anci. Iniziative condivise tra Cgil, Cisl, Uil e Cupla era un po’ che non se ne vedevano in città, tanto che il sindaco Delrio ha continuato dicendo «Grazie ai pensionati per l’esempio che ci stanno dando, abbiamo ancora molto bisogno di loro: possiamo uscire dai due anni economicamente più brutti della storia repubblicana solo se ritroviamo l’unità stringendo una grande alleanza per far crescere il Paese». Parole e fatti, critiche e proposte: è questa la strada indicata dagli oltre 120mila iscritti ai sindacati autonomi e confederali che per voce di Sergio Cavallini, presidente di Cna Pensionati Reggio, hanno detto «Non vogliamo assistere passivamente alla decadenza del nostro paese. Oltre l’80% del gettito fiscale in Italia è dato dal prelievo su salari e pensioni e il futuro pensionistico dei nostri giovani non è roseo: è necessario arrivare a una riforma fiscale condivisa». E allora via alle richieste da inoltrare all’indirizzo del Governo come dell’opposizione e degli Enti Locali, via al documento unitario condiviso presentato da Marzia Dall’Aglio, segretario provinciale Spi Cgil. «Le proposte delle organizzazioni sindacali dei lavoratori possono essere così riassunte - si legge nel documento - garantire, con l’annullamento del drenaggio fiscale, in occasione della perequazione automatica annuale, l’invarianza del prelievo fiscale sulle pensioni in essere; modificare la curva della progressività del prelievo fiscale sulle pensioni abbassando l’aliquota iniziale dal 23% al 20%; aggiornare il sistema delle detrazioni, carico familiare compreso, e unificare il sistema previsto per i pensionati da lavoro autonomo a quello del lavoro dipendente; riproposizione del bonus fiscale per gli incapienti;ampliare i criteri di erogazione della quattordicesima mensilità e indicizzarla». Rassegna stampa Independent, The "David Prosser: Why takeovers should address pensions" Data: 01/06/2011 Stampa Indietro Outlook The Takeover Panel tends to move slowly in updating its rules: it is still working out exactly what amendments should be made to the regulations governing M&A following the inquiries prompted by Kraft's controversial takeover of Cadbury last year. So it seems unlikely that a lastminute suggestion for tougher rules on disclosure on pension issues during bid processes will make the cut. That's a pity, for the suggestions made to the Takeover Panel by leading pension scheme trustees seem sensible. They point out that the panel is intending to require bidders for a company to spell out what they have in mind for its employees and to solicit their opinions. In which case, aren't bidders' intentions regarding pension fund members and benefits equally deserving of disclosure? The logical thing to do would be to create a mechanism through which scheme trustees give their views about whether a bidder's proposals should be of concern to members. That would probably mean commissioning a scheme valuation – which ought to be helpful to the bidder too, at least in terms of providing some clarity. Remember too that the Pensions Regulator has a role here. Its rules now require pensions scheme trustees to consider the security of members' benefits during any takeover process – and, if they judge that a change of ownership at the company is weakening that security, to look for additional support from the acquirer, with the help of the regulator if necessary. The timetable for this process, however, is markedly longer than for a takeover to be completed. As a result, trustees often find themselves negotiating with new owners long after the deal has been done – not always with satisfactory results, especially now buyers are so often tempted to test the extent to which the Pensions Regulator can hold them to account. For that reason, trustees ought to be demanding more than just better disclosure on pensions from the Takeover Panel. It would also be to their benefit to push for acquirers, where necessary, to be forced to give commitments on scheme funding before they are allowed to complete the deal. retweet 0 Rassegna stampa Los Angeles Times Online, The Data: 01/06/2011 "Republicans promote Costa Mesa as a pension-slashing leader" Stampa Indietro Republicans promote Costa Mesa as a pension-slashing leader The Orange County city may lay off half of its workers. The GOP sees it as a local 'ground zero' in efforts to curb the collective bargaining powers of public employees. Consiglia 79 23 Share 23 (125) 1 2 next | single page Costa Mesa City Councilman Jim Righeimer, left, Mayor Gary Monahan and Councilwoman Wendy Leece pray at the start of a budget meeting at which layoffs were discussed. (Dan Krauss / For the Los Angeles Times / May 17, 2011) By Catherine Saillant, Los Angeles Times June 1, 2011 At a recent talk to a roomful of "tea party" supporters, Orange County Republican Party chairman Scott Baugh excitedly described how the next big GOP movement could be taking root in their own backyard. In Costa Mesa, home to South Coast Plaza and the Orange County Performing Arts Center, the City Council has proposed cutting its workforce in half and outsourcing many of those jobs to private contractors. Related Bell and Vernon cases put focus on pensions of non-elected officials Public hospital CEO got severance 3 years before he retired Counties may be forced to reveal workers' pension payments Proposals would cut benefits for California employees 25% to 40% Times/USC Dornsife poll: California voters want public employees to help ease state's financial troubles Newport Beach may lay off workers to reduce pension obligations The radical cutbacks are being led by new councilman and longtime GOP activist Jim Righeimer, who says the layoffs are necessary to deal with rising government pension costs for employees. But Baugh and other Republicans see Costa Mesa as the beginning of something bigger. They hope other cities around California that are dealing with rising pension costs will take the same action. On blogs and in speeches, local Republicans are framing it as a historic struggle against what they call "Obama's union bosses." On its website, OCGOP.org, the party urges other cities in Orange County to "stop the taxpayer rip-off." Officials are urging other Republican council members to take similar stands. The rhetoric is similar to that used by the GOP in Indiana and Wisconsin, where Republican governors have been battling to roll back the collective bargaining powers of state employee unions. The GOP is hoping to use public pensions as an issue against President Obama and the Democrats in the 2012 election. And the push in Orange County takes the battle to the municipal government level. "Costa Mesa is ground zero for cities," Baugh said. It remains to be seen how far the GOP can spread the Costa Mesa labor fight. Cities around California are struggling with budget problems fueled at least in part by rising pension costs. But no others have proposed the dramatic cuts embraced by Costa Mesa. Still, political analysts say the recession has left many government agencies with no choice other than to trim labor costs, even in cities where unions hold great sway. There are estimates that state pension funds alone could eventually face a $1-trillion to $3-trillion shortfall for retirement benefits. San Diego officials have warned that pension payments could consume half the city's annual budget by 2025. In Costa Mesa, this year's pension tab is $15 million of the city's $93-million budget. City officials say they expect pension costs to grow to more than $25 million within five years. Polls show strong public support for changes in government workers' benefit structure. In April, a Los Angeles Times/USC College of Letters, Arts and Sciences poll found that seven in 10 people support a cap on pensions for current and future public employees. Nearly as many, 68%, approved of raising the amount of money government workers should be required to contribute to their retirement, and 52% supported raising the retirement age for government workers. And in a recession-battered and post-Bell political environment, emotions are running even higher, said Dan Schnur, director of USC's Unruh Institute of Politics. "You've got a Democratic governor and the mayor of Los Angeles, a former union organizer, calling for changes," Schnur said. "This isn't just an Orange County Republican issue anymore.... The challenge for their opponents is to convince voters that these types of cuts would directly affect their daily lives. It's too early to tell whether that's going to be successful or not." Several Southern California cities are facing major cutbacks. Struggling Compton announced this week that it could layoff up to a fifth of its workforce. But Costa Mesa's cuts have come with a distinct political edge, leading some to say politicians are using the belt-tightening to score political points for Republicans. Organized labor is definitely taking notice, pouring hundreds of thousands of dollars into the battle in Costa Mesa. The Orange County Employees Assn. is holding rallies, filling council meetings with speakers and backing a community group called Repair Costa Mesa. The group regularly runs local cable TV ads attacking the council's Republican majority and issues press releases challenging every dollar the council spends. "Everyone in the labor community is very concerned about what appears to be a strategy to eliminate collective bargaining by essentially dismantling cities and selling them off to cronies and friends and contractors," said association chief Nick Berardino. "There are dire consequences when services go to the cheapest bidder and to folks with no accountability to the citizens of Costa Mesa." Union leaders say the council is picking a fight that is based on ideology, not necessity. Costa Mesa workers have already agreed to cut pensions for new workers and are paying more toward their retirement funds, they say. But city leaders seem intent on making a public statement, they charge. Costa Mesa became a hot topic at last month's state Democratic Convention in Sacramento. Art Pulaski, secretary of the California Labor Federation, drew comparisons between Costa Mesa's layoffs and the union battles in Wisconsin. Rassegna stampa Sole 24 Ore, Il "Professioni. Via libera in commissione Integrativo al 5% verso l'ultimo sì della Camera" Indietro Data: 01/06/2011 Stampa Il Sole- 24 Ore edizione: NAZIONALE sezione: data: 2011- 06- 01 - pag: 35 autore: Laura Cavest Professioni. Via libera in commissione Integrativo al 5% verso l'ultimo sì della Camera IN CALENDARIO A FINE MESE Il provvedimento in aula il 27 giugno La Lega presenterà un odg per legare l'aumento a un ritocco del soggettivo MILANO Il Ddl Lo Presti che consente, agli enti previdenziali che adottano il sistema di calcolo contributivo, di elevare il contributo integrativo fino al 5 per cento sarà in Aula alla Camera il 27 giugno. Senza emendamenti "a sorpresa". Ma la Lega Nord presenterà un ordine del giorno per vincolare i ministeri vigilanti (Economia e Lavoro) ad accordare l'aumento dell'aliquota integrativa alle sole Casse che incrementeranno anche la contribuzione soggettiva. La commissione Lavoro della Camera ha licenziato in seconda lettura il disegno di legge Lo Presti e conferito il mandato al relatore, Giuliano Cazzola, per riferire in Aula. Sembra, dunque, davvero al rush finale una delle misure più attese dalle Casse, finalizzata ad arricchire i montanti individuali di categorie la cui pensione non sarà agganciata al livello di reddito ma ai versamenti effettuati. «Ottenuti tutti i pareri e i nulla osta delle commissioni interessate ha spiegato Cazzola la commissione ha concluso l'esame del disegno di legge e votato a me il mandato perchè in Aula possa essere dato il definitivo via libera. Presumibilmente il testo sarà calendarizzato lunedì 27 giugno e rapidamente licenziato in via definitiva». Una puntualizzazione è stata rimarcata, ieri, però, proprio dalla Lega, che, in commissione, ha ricordato come l'aumento del contributo integrativo peserà sulle tasche dei clienti, con l'addebito in parcella. Ma sgombrando il campo da possibili equivoci. «Si tratta di un provvedimento utile, a sostegno del primo pilastro di molti professionisti ha sottolineato Massimiliano Fedriga (Lega) ma è anche un piccolo aumento fiscale, che impatterà su clienti singoli, imprese ed enti pubblici. Tuttavia, se qualunque aumento di contribuzione può trovare surrettizi "recuperi" tra le voci dell'onorario, in una situazione economica in cui i professionisti faticano a farsi pagare, l'aumento potrebbe non essere riversato sui clienti "sacrificando" un po' il margine di guadagno». Insomma, la Lega appoggerà il testo alla Camera «ma conclude Fedriga presenteremo un ordine del giorno per chiedere ai ministeri vigilanti di accordare gli aumenti dell'aliquota integrativa solo alle Casse che adegueranno anche il contributo soggettivo a carico dei professionisti». Attualmente il contributo integrativo è fermo al 2% per le Casse di previdenza nate con il decreto legislativo 103/1996. Si tratta degli enti di agrotecnici, biologi, infermieri, periti agrari, periti industriali, agronomi e forestali, attuari, geologi, chimici e psicologi. Ma la novità interessa anche le Casse di dottori commercialisti e ragionieri, che uniche nel panorama degli istituti privatizzati con il decreto 509/1994 applicano un integrativo al 4%, essendosi convertite al calcolo contributivo. RIPRODUZIONE RISERVATA