un tesoro di giochi nel museo - Istituto Comprensivo di Fagagna
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un tesoro di giochi nel museo - Istituto Comprensivo di Fagagna
Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo Descrizione dell’esperienza UN TESORO DI GIOCHI NEL MUSEO Istituto Comprensivo di Fagagna Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1 Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663 Sito internet: http://www.icfagagna.it e-mail: [email protected] Quadro di riferimento e motivazioni 2 Finalità, obiettivi specifici e scelte di contenuto 3 Riferimenti teorici 4 Percorso 5 Metodologie di insegnamento/apprendimento, risorse/strumenti e procedure 9 Verifica e valutazione 9 Risultati e ricaduta della didattica 10 Appendice 1: Materiali realizzati 11 Appendice 2: Docenti ed operatori coinvolti 11 Strumenti allegati 13 Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 1 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo QUADRO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI L’Istituto Comprensivo di Fagagna raccoglie in modo specifico l’utenza del territorio dei comuni di Fagagna e di San Vito di Fagagna, che si colloca tra la zona collinare del Friuli medio-settentrionale e la zona pianeggiante pedecollinare per un’estensione di circa 45 Kmq. La popolazione residente al 31/08/2010 è di 6362 abitanti nel Comune di Fagagna e di 1699 nel Comune di San Vito con una tendenza in crescita dell’andamento demografico dato dal saldo positivo di un movimento migratorio. Fanno parte dell’Istituto Comprensivo le seguenti scuole: Scuola dell’infanzia statale di Madrisio (49 bambini) Scuola dell’infanzia statale di Ciconicco (67 bambini) Scuola dell’infanzia statale di Silvella (47 bambini) Scuola Primaria statale di Fagagna (155 alunni) Scuola Primaria statale di Ciconicco (79 alunni) Scuola Primaria statale di San Vito (63 alunni) Scuola Secondaria statale di primo grado (262 alunni). Nel Comune di Fagagna c’è un patrimonio culturale importante, legato alla cultura contadina di un tempo, che è depositato presso il Museo della Vita Contadina “Cjase Coçèl”. Si tratta di un’abitazione antica destinata a scopi museali. Da alcuni anni gli esperti di didattica del museo danno vita a dei congressi sulla didattica museale, per avvicinare sempre di più alla scuola l’istituzione che ha sempre fornito comunque alla scuola aiuti, esperti e volontari per portare le scolaresche al museo, dove di anno in anno, si è parlato del mondo contadino e con i bambini sono stati affrontati concretamente il ciclo del mais, la vendemmia, la tosatura delle pecore e molte altre attività che hanno creato una connessione tra le generazioni ed hanno reso abituale la frequentazione del museo. L’anno scorso, la Mostra del tabacco ha dato lo spunto per la realizzazione di uno spettacolo teatrale in friulano e in italiano, che è stato documentato in un DVD. In quest’anno scolastico, oltre alle tradizionali attività dedicate alla conoscenza del mondo contadino destinate ai più piccoli, si è pensato ad un tipo di lavoro innovativo per i Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 2 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo ragazzi delle quinte della scuola primaria e delle cinque classi della scuola secondaria. Dopo aver preso parte ad un seminario lo scorso settembre ed essere venuti a conoscenza di realtà museali (simili a quella di Fagagna) in cui sono state allestite delle sezioni dedicate ai ragazzi, i docenti hanno deciso di condurre l’allestimento anche a Fagagna di un museo parallelo dei ragazzi per i ragazzi, creando un percorso espositivo degli oggetti a loro cari all’interno di Cjase Cocèl. Oltre ai docenti della scuola, il progetto è stato avviato anche grazie alla collaborazione degli esperti di didattica del museo, Elia Tomai, Carmen Metus ed Elisabetta Brunello, e in particolare di un docente di antropologia dell’Ateneo di Udine, il prof. Stefano Morandini, il quale ha rapporti di collaborazione continuativa con gli operatori del Museo. Destinatari del percorso sono stati: - 26 bambini “medi” della scuola dell’infanzia di Ciconicco - due classi 5^ della scuola primaria di Fagagna - tre classi 1^ e due classi 2^ della scuola secondaria di primo grado di Fagagna. FINALITÀ, OBIETTIVI SPECIFICI E SCELTE DI CONTENUTO Attraverso la collaborazione scuola/museo la finalità generale per tutti gli ordini di scuola era di presentare il museo agli allievi in modo adeguato ai loro interessi e quindi di renderlo accessibile, capirne il senso ed il funzionamento, e per i più grandi fare proprie alcune tecniche di lavoro dell’antropologo. SCUOLA DELL’INFANZIA La finalità generale per questo grado di scuola è stata avvicinare i bambini al museo attraverso l’esperienza diretta e il fare produttivo valorizzando il gioco e la relazione personale. Gli obiettivi specifici di apprendimento sono stati: Il sé e l’altro: Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) e altre realtà per confrontare le diverse situazioni. Corpo, movimento e salute: Rappresentare la figura umana e il proprio corpo. Muoversi spontaneamente e in modo guidato in base a suoni, musica, indicazioni,… I discorsi e le parole: Parlare, dialogare, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione. Comprendere e riesprimere narrazioni. Linguaggi, creatività, espressione: Disegnare, dipingere, modellare, dare forma all’esperienza, con varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia di sé”. Esplorare, conoscere e progettare: Osservare chi fa qualcosa con perizia per imparare. Imparare ad osservare e a dire di che cosa si tratta con proprietà di termini. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 3 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo SCUOLA PRIMARIA Le insegnanti hanno aderito al progetto di didattica museale elaborato dalla scuola secondaria di primo grado. L’obiettivo principale non è stato tanto quello disciplinare linguistico, poiché il percorso è stato svolto in via del tutto sperimentale, quanto piuttosto la partecipazione attiva alla Mostra finale. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La finalità generale era rendere consapevoli i ragazzi della propria identità, paragonandola a quella dei propri nonni e dei genitori, ed avvicinarli ad una realtà museale importante, capendone le ragioni ed il funzionamento, appropriandosi infine di alcune semplici tecniche proprie del lavoro dell’antropologo. Gli obiettivi specifici di apprendimento sono stati trasversali alle discipline coinvolte (Italiano, Storia, Geografia, Educazione artistica, Scienze, Educazione tecnica): ● valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ● favorire lo sviluppo del senso critico attraverso la “lettura della realtà'” e il confronto con la storia ● attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ● incoraggiare l’apprendimento collaborativo ● arricchire il personale repertorio lessicale (proprietà terminologica) potenziando la produzione scritta e orale ● sviluppare il senso d'appartenenza alla comunità del singolo individuo ● sollecitare l'apprendimento di tecniche di analisi di documenti ● sviluppare la propria creatività per maturare il senso del bello. RIFERIMENTI TEORICI E FORMAZIONE DEI DOCENTI L’iniziativa è nata dopo che alcuni docenti dell’Istituto Comprensivo hanno partecipato ad un seminario, svoltosi lo scorso ottobre, che aveva come argomento la didattica museale. In quella occasione sono state presentate varie esperienze didattiche di insegnanti di scuole italiane, sia primarie che secondarie, e di operatori di musei di diversi luoghi. Il riferimento per tutti era ed è il maestro Ettore Guatelli, non più vivente, che nel museo che egli stesso ha definito “del quotidiano”, ad Ozzano Taro, ha raccolto infiniti esempi di oggetti di uso comune, disposti in maniera artistica e schedati in modo del tutto soggettivo ed espressivo. Seguendo le indicazioni prese in esame in alcuni interventi svolti a scuola dall’esperto prof. Morandini, i docenti hanno guidato i propri allievi nella riflessione sul proprio mondo, sui propri affetti e sull’individuazione degli oggetti che più li rappresentano. L’esperto è Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 4 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo intervenuto direttamente anche con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado per aiutarli ad una lettura in chiave antropologica. I docenti partecipanti al progetto si sono incontrati diverse volte a scuola, coordinati dalla Dirigente, e si sono confrontati sul proprio operato e su quello dei ragazzi. Per la progettazione del percorso si è fatto riferimento al seguente indirizzo: http://archivio.pubblica.istruzione.it/didattica_musealenew/index.shtml . PERCORSO SCUOLA DELL’INFANZIA Fase di preparazione alle uscite Le insegnanti hanno inviato un avviso alle famiglie chiedendo di far portare a scuola il giocattolo preferito del proprio figlio. In questo modo si è verificata la possibilità concreta di introdurre il contenuto scelto come filo conduttore in continuità verticale. Il fatto di poter mostrare un proprio oggetto e di verbalizzarlo secondo il proprio vissuto personale ha permesso la creazione di un clima di condivisione e di confronto reciproco nel rispetto degli altri. L’esposizione del proprio giocattolo è stata effettuata in maniera libera a scuola, davanti ad un pubblico conosciuto, cioè i compagni di scuola, realizzando così una mini mostra. L’attenzione è stata rivolta anche ai giochi presenti a scuola e ognuno ha espresso le sue preferenze. Ogni oggetto è stato rappresentato graficamente per lasciare traccia di sé. Fase di esplorazione: LE USCITE Sono state effettuate due uscite presso il Museo Cjase Cocèl di Fagagna: La prima finalizzata all’osservazione e all’ascolto di: - Giocattoli poveri del passato - Giocattoli ricchi del passato (solo un accenno) - Spazi dell’antica casa contadina - Filastrocche e giochi del passato in lingua minoritaria. La seconda dedicata alla costruzione di poveri passato nel Giocattoli del del Laboratorio giocattoli Museo Cjase Cocèl: - Per le bambola bambine, di una stoffa “la lele” - Per i bambini, una freccia in penna di volatile e tutolo. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 5 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo Grazie alla figura di Tonj (vedi foto pag. 2), un bambino povero che abitava molto tempo fa a Cjase Cocèl, i bambini hanno potuto fare un confronto con i suoi giocattoli e appassionarsi fino alla loro costruzione con l’aiuto e la disponibilità di nonni che erano stati chiamati a condurre il Laboratorio pratico. Tutti hanno voluto fare la foto sotto l’albero di Tonj. La fotografia è stata allegata sotto al disegno di Tonj come ricordo dell’esperienza. Fase di rielaborazione dell’esperienza Sono state guidate varie rappresentazioni grafiche e relative verbalizzazioni sui momenti salienti delle esperienze vissute durante le uscite, ricordati spontaneamente dai bambini. In particolare, è stata fatta un’analisi specifica dei materiali usati nella seconda uscita per la costruzione del proprio giocattolo: la freccia per i bambini e la bambolina per le bambine. L’uso delle foto scattate alle uscite si sono riscontrate un utile strumento per stimolare il ricordo e la verbalizzazione dei bambini che è stata raccolta in un unico testo documentato assieme ai lavori dei bambini. Per approfondire il contenuto dei giochi in cortile di un tempo le insegnanti hanno presentato in aula di psicomotricità: Girotondo, Moscacieca, la Rogna, Palla Pallina e Regina Reginella. In seguito alla pratica, i bambini rappresentavano graficamente l’esperienza. La musica è stata utile per creare un’atmosfera interessante. Al gioco della Rogna è stata associata la canzone “Salta la pulce” di Rime per le mani (Chiara Carminati et al., Edizioni Panini, 2009). In cerchio da seduti i bambini dovevano passarsi la pulce (o rogna) prima toccando la testa, poi un ginocchio, poi un orecchio e così via. Al termine della canzone chi aveva la pulce ricominciava il gioco. Per le filastrocche in lingua minoritaria sono state elaborate delle schede animabili dagli stessi bambini con elementi semoventi. A questo punto si è vista la necessità di far emergere la consapevolezza sull’importanza dell’esperienza vissuta. Secondo le insegnanti era importante che i bambini comprendessero come è possibile essere creativi anche usando materiali diversi e di valorizzare la storia di ogni Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 6 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo bambino per rendere più concreta l’idea astratta di “passato”. Così le insegnanti hanno inviato un altro avviso alle famiglie chiedendo il reperimento di materiali di recupero (scatola di formaggini, mollette di legno, tappo di sughero da damigiana, scatola di scarpe) e una foto del figlio che stava usando un vecchio gioco di quando era ancora molto piccolo, avendo l’accortezza di raccontare anche al proprio figlio come lo usava, chi gliel’aveva regalato … Con i materiali raccolti sono stati costruiti: - Una maracas - Un coccodrillo - Una ballerina - Una trottola Nella scatola di scarpe, rivestita a scopo decorativo con i ritagli dei bambini, sono stati raccolti gli oggetti prodotti dai bambini. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Fase di analisi dell’oggetto d’affezione In seguito alla visita di una Mostra dell’Illustrazione per l’infanzia, il prof. Morandini ha introdotto il tema della mitologia del Friuli Antico riportando esempi di oggetti rilevanti dal punto di vista mitologico. Da qui si è partiti per giungere alla selezione del proprio oggetto d’affezione. Tutti i ragazzi hanno schedato in maniera personale gli oggetti prescelti, e così facendo hanno parlato della propria storia e di quella della famiglia. Spesso infatti gli oggetti, o le foto presentate si riferivano al loro mondo affettivo: un peluche è per alcuni caro perché ricorda la prima infanzia, perché è stato regalato dai nonni o per qualche altro motivo, di certo lo è perché tramite l’oggetto si racconta una storia. Oltre ai giocattoli sono stati presentati oggetti residui della vita contadina del passato, a volte costruiti assieme ai nonni, come i cesti in vimini o le ramazze, foto di famiglia, palloni e scarpe da calcio particolarmente amati perché proprio con quelli i proprietari sono riusciti finalmente a fare quel goal che ha sbloccato la loro insicurezza, biciclette, sci, il fazzoletto degli scout … oggetti come simboli di qualcos’altro che appartiene a se stessi, questo i ragazzi l’hanno capito subito molto bene. Un incontro intermedio svoltosi nella sede del museo, che si trova vicino a scuola, gli allievi hanno presentato e motivato le proprie scelte, che il docente universitario ha inquadrato Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 7 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna in chiave antropologica. Un tesoro di giochi nel museo I commenti del professore sono stati di ulteriore aiuto nella presentazione del proprio oggetto poiché sono serviti ad inquadrarlo in base al vissuto e al passato del ragazzo. Questo modo di valorizzare l’oggetto ha dato molta soddisfazione agli allievi. L’intento era di far comprendere loro l’importanza sociale dell’oggetto in funzione al legame con le loro radici. Fase di allestimento A fine anno si è giunti all’allestimento del “Museo dei ragazzi”, che successivamente all’inaugurazione della Mostra è rimasto per qualche tempo aperto ai visitatori negli orari d’apertura del museo etnografico. Per esporre il proprio oggetto sono stati usati diversi materiali: cartoncini, colori, buste di nylon spesse, spaghi. Ogni scheda è stata inserita in una busta di nylon e con uno spago è stata appesa al soffitto o ad altri supporti posti in alto. I giocattoli invece sono stati posti all’interno delle bacheche del museo o all’interno di cestini trasformati in bacheche, appesi con delle reti oppure semplicemente fotografati e riportati sulla scheda. Anche la scelta dell’ubicazione del proprio oggetto nel museo è stata fondamentale ed effettuata con l’aiuto degli esperti del Museo. Fase conclusiva: la Mostra dei ragazzi L’inaugurazione è avvenuta il 28 maggio 2011. Dopo il saluto iniziale delle autorità comunali e dei conduttori dell’esperienza, tra cui un rappresentante degli stessi ragazzi, gli allievi hanno illustrato il lavoro svolto durante l’anno ai familiari e alle persone intervenuti. Attraverso l’esposizione diretta del proprio oggetto essi hanno dimostrato una volta di più di avere ben capito i procedimenti e le motivazioni che li avevano portati ad essere lì, tutti orgogliosi di mostrare i propri tesori agli intervenuti. Parole di elogio sono giunte dall’amministrazione comunale di Fagagna, che ha visto con soddisfazione l’integrazione dimostrata ancora una volta tra la scuola locale ed il territorio. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 8 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo METODI DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO, RISORSE/STRUMENTI E PROCEDURE Sulla base delle conoscenze estrapolate dai seminari e sulla base delle complementari ricerche sui siti dell’Istruzione si è vista la necessità di sperimentare la proposta della didattica museale poiché essa è trasversale a tutte le discipline senza prevedere la stesura di programmi canonici da svolgere entro tempi ristretti. Così è stato possibile dare al percorso un’impostazione metodologica basata sul fare, tipica della pedagogia attiva. Nella scuola dell’infanzia i bambini sono stati coinvolti nella costruzione di giocattoli. Nella scuola primaria e secondaria il metodo principale è stato quello di coinvolgere le proprie classi nell’allestimento di una mostra, parallela a quella del museo etnografico, di oggetti d’affezione dei propri allievi. Essendo la prima esperienza condotta sulla base dei criteri della didattica museale, il metodo della ricerca-azione è stato predominante poiché l’esperienza è stata condotta durante l’anno scolastico sulla base delle conoscenze reperite tramite esperti e poi messe in pratica modificando di volta in volta la chiave di lettura disciplinare a seconda delle necessità, in particolare puntando su quella antropologica. VERIFICA E VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA Attraverso lo strumento della rappresentazione grafica si è potuto osservare il livello evolutivo nel disegno della figura umana e nella rappresentazione dello schema corporeo. Attraverso la verbalizzazione si valutava: la rispondenza alla realtà vissuta, la ricchezza di particolari, l’espressione dei propri sentimenti e sensazioni. Attraverso il gioco strutturato si è potuto osservare: il rispetto delle regole del gioco, il livello di interazione con i compagni in base alle indicazioni fornite nel rispetto dello schema corporeo, il grado di rappresentazione grafica di situazioni statiche e dinamiche/interazionali. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 9 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo SCUOLA PRIMARIA Gli strumenti di valutazione sono stati: osservazioni, foto, verbalizzazioni. Le capacità che sono state valutate: saper “far parlare” l’oggetto intervistandolo e giungendo alla sua descrizione saper esporre il proprio oggetto a persone sconosciute alla mostra saper partecipare e coinvolgersi. Come verifica le insegnanti hanno rilevato il numero degli allievi presenti alla mostra finale: la metà degli alunni. Sicuramente il percorso ha stimolato molto di più la frequenza al museo e si rileva la necessità di sviluppare la didattica museale anche il prossimo anno. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Gli strumenti di valutazione sono stati: videoregistrazioni, foto, componimenti scritti, disegni, verbalizzazioni. Attraverso gli strumenti di valutazione si osservavano le seguenti capacità e competenze: capire se stessi in relazione agli altri ed alla storia, saper parlare di sé in un ambiente, quello friulano, non troppo incline alla loquacità, saper scriverne sapendo che tutto sarebbe stato accettato e sarebbe andato bene, saper organizzarsi e portare a termine un lavoro, saper partecipare e coinvolgersi, saper comunicare attraverso una moltitudine di mezzi (scrittura, fotografia, disegno …). Come verifica è stata condotta un’analisi in base agli obiettivi trasversali alle discipline fondamentali. RISULTATI E RICADUTA SUL RESTO DELLA DIDATTICA SCUOLA DELL’INFANZIA Gli obiettivi iniziali sono stati raggiunti in misura relativa ad ogni bambino. Chi aveva grosse difficoltà nella rappresentazione dello schema corporeo è stato motivato dalla seguente esperienza a compiere significativi progressi. I bambini hanno partecipato con interesse e sarebbe auspicabile proseguire l’esperienza il prossimo anno considerando un nuovo contenuto. Riscoprendo i giocattoli e i giochi di un tempo si è notato che i bambini hanno cominciato a vivere con più serenità i momenti ludici a scuola senza spirito competitivo. Hanno acquisito maggiore fiducia nell’esprimere le proprie idee e hanno provato soddisfazione nel proporle. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 10 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA La voglia di esprimersi, di raccontare di sé è stata sicuramente uno degli aspetti principali, così il senso di accoglienza che gli alunni hanno sentito da parte della scuola, i cui operatori, assieme a quelli del museo, hanno abbracciato il mondo dei bambini della primaria e dei ragazzi della secondaria. Sono comparsi per tutto l’anno album fotografici a raccontare momenti di vita, e continuamente i piccoli protagonisti hanno raccontato di sé. La presenza degli esperti è stata di necessaria importanza ed è servita a soffermare l’attenzione dei ragazzi sul valore affettivo e sociale degli oggetti per avvicinarli al significato di museo. PER TUTTI I GRADI DI SCUOLA Concludendo si può dire che tutta l’esperienza è stata positiva e nella sua realizzazione pratica è rimasta coerente a tutti e quattro i punti cardine della didattica museale: lo sviluppo del tessuto sociale, la scoperta del legame presente/passato, lettura polivalente della realtà, approccio laboratoriale. Tutto è valso la pena di dire, non si è fatta una questione di tempi che stringono, di programmi canonici da svolgere. APPENDICE 1: Materiali prodotti Verbalizzazione dei bambini della scuola dell’infanzia rispetto alle uscite Schede sul tema dei giocattoli Scheda descrittiva degli oggetti d’affezione APPENDICE 2: Insegnanti coinvolti Per la secondaria di primo grado Maria Paola Colucci coordinatrice, Flavia Fasan, Cinzia Stella, Lorella Gosparini, tutte insegnanti di lettere; Per la primaria le maestre Tempo Rita e Anna Doret Per la scuola dell’infanzia Furlano Paola, Treu Silvia e Raffaella Del Forno (insegnante di sostegno) Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 11 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo Strumento didattico SCHEDA DI LAVORO PER LA DESCRIZIONE DEL PROPRIO OGGETTO D’AFFEZIONE Istituto Comprensivo di Fagagna Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1 Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663 Sito internet: http://www.icfagagna.it e-mail: [email protected] Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 12 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo RACCONTO IL MIO OGGETTO … Analisi tecnica dell'oggetto 1 DIMENSIONI Lunghezza aperta Diametro Peso Lunghezza 2. ANALISI STRUTTURALE o Parti che la compongono o Materiali 3. ANALISI DESCRITTIVA Nome Forma Colore Analisi narrativa dell'oggetto 4. STORIA Breve descrizione oggettiva Narrazione del “quando”, “dove”, “perchè?” Analisi e sviluppo dell'aspetto emozionale-affettivo soggettivo legato all'oggetto Analisi progettuale 5. AMBIENTAZIONE Rilevazione dell'ambiente in cui esporre l'oggetto e sua motivazione Ideazione e progettazione della scenografia più idonea alla valorizzazione dell'oggetto Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 13 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo Per la scuola primaria: Seguendo gli stessi punti si effettua un’intervista al proprio oggetto d’affezione con una serie di domande personali e ogni bambino risponde facendo finta di essere l’oggetto e di farlo parlare. Le risposte ottenute serviranno per costruire la descrizione di presentazione per la Mostra. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 14 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo Strumento didattico SCHEDE UTILI ALLO SVILUPPO DEL TEMA DEI GIOCATTOLI Istituto Comprensivo di Fagagna Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1 Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663 Sito internet: http://www.icfagagna.it e-mail: [email protected] Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 15 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo IL MIO GIOCATTOLO PREFERITO È … Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 16 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo A SCUOLA MI PIACE GIOCARE CON … Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 17 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo QUANDO ERO PICCOLO E ANCORA NON CAMMINAVO, GIOCAVO CON … IL GIOCATTOLO CHE PREFERIVO ERA … INCOLLARE UNA FOTOGRAFIA Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 18 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo IERI MERCOLEDÌ 27 APRILE SIAMO STATI A CJASE COÇEL. LE SIGNORE CARMEN E ROSA CI HANNO RACCONTATO TANTE COSE INTERESSANTI. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 19 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo ANCHE LE NOSTRE MAESTRE CI HANNO INSEGNATO GIOCHI CHE FACEVANO QUANDO ERANO PICCOLE. È STATO DIVERTENTE GIOCARE TUTTI INSIEME. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 20 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo GIROTONDO REGOLE: - SI DEVE FARE UN CERCHIO I BAMBINI SI DEVONO TENERE PER MANO DEVONO GIRARE DA UNA PARTE E CANTARE: GIRO GIROTONDO, CASCA IL MONDO, CASCA LA TERRA E TUTTI GIÙ PER TERRA! BISOGNA SEDERSI PRIMA CHE FINISCA LA CANZONE Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 21 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo MOSCACIECA REGOLE: - SI BENDANO GLI OCCHI A UN BAMBINO MENTRE GLI ALTRI SI DISPONGONO IN ORDINE SPARSO QUANDO TUTTI SONO IN POSIZIONE SI RECITA UNA FILASTROCCA IL BAMBINO BENDATO DEVE CERCARE DI PRENDERE IL MAGGIOR NUMERO DI COMPAGNI POSSIBILE Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 22 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo LA ROGNA REGOLE: - UN BAMBINO DEVE FARE LA “ROGNA” GLI ALTRI BAMBINI DEVONO CORRERE SENZA CHE IL BAMBINO CHE HA LA ROGNA LI TOCCHI SULLA SCHIENA SE UN BAMBINO VIENE TOCCATO PRENDE LA “ROGNA” E TOCCA A LUI CORRERE E CERCARE DI PRENDERE UN ALTRO BAMBINO Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 23 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo PALLA PALLINA REGOLE: - UN BAMBINO PRENDE LA PALLA E LA FA RIMBALZARE SUL MURO O FRA LE MANI - MENTRE SI LANCIA LA PALLA, SI CANTA “PALLA PALLINA, DOVE SEI STATA? DALLA NONNINA. COSA TI HA DATO? UN BEL BACINO, FAMMELO VEDERE, ECCOLO QUA!!! - LA PALLA NON DEVE CADERE DALLE MANI; SE CADE SI RICOMINCIA LA FILASTROCCA DALL’INIZIO. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 24 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo REGINA REGINELLA REGOLE: - - UN BAMBINO FA LA REGINA GLI ALTRI BAMBINI SI METTONO IN RIGA, DI FRONTE ALLA REGINA E A UNA DISCRETA DISTANZA IL PRIMO BAMBINO DELLA RIGA DICE “REGINA REGINELLA, QUANTI PASSI DEVO FARE PER ARRIVARE AL TUO CASTELLO CON LA FEDE E CON L’ANELLO?” E LA REGINA RISPONDE AD ES. “TRE DA CANGURO” (OGNI VOLTA SI PROPONE UN’ANDATURA DIVERSA). POI IL SECONDO BAMBINO FA LA STESSA COSA, IL TERZO … CHI ARRIVA DALLA REGINA DIVENTA REGINA E IL GIOCO RICOMINCIA. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 25 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo IERI MERCOLEDÌ 4 MAGGIO SIAMO RITORNATI A CJASE COÇEL. AIUTATI DA NONNO LISTERO ABBIAMO COSTRUITO UNA BELLISSIMA FRECCIA. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 26 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo IERI MERCOLEDÌ 4 MAGGIO SIAMO RITORNATE A CJASE COÇEL. AIUTATE DA NONNA RENATA E DA NONNA BRUNA ABBIAMO COSTRUITO “LA LELE”, UNA BELLISSIMA BAMBOLA DI STOFFA. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 27 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo A CJASE COÇEL … HO USATO QUESTI MATERIALI PER COSTRUIRE IL MIO GIOCATTOLO: ECCOLO FINITO! Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 28 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo MENTRE IO ERO NEL MIO LABORATORIO A COSTRUIRE “LA LELE”, I MIEI COMPAGNI INSIEME A NONNO LISTERO HANNO COSTRUITO UNA FRECCIA USANDO UN TUTOLO E UNA PIUMA. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 29 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo MENTRE IO ERO NEL MIO LABORATORIO A COSTRUIRE LA FRECCIA, LE MIE COMPAGNE INSIEME A NONNA BRUNA E A NONNA RENATA HANNO COSTRUITO “LA LELE”, UNA BELLA BAMBOLINA DI STOFFA. Giochialmuseo.pdf Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 30 Scuola dell’infanzia di Ciconicco Scuola primaria di Fagagna Scuola secondaria di primo grado di Fagagna Un tesoro di giochi nel museo ANCHE A SCUOLA ABBIAMO TRASFORMATO LA NOSTRA AULA IN UN LABORATORIO. USANDO SCATOLE, MOLLETTE, SPAGO, STECCHINI, COLLA E COLORI ABBIAMO COSTRUITO ALCUNI GIOCATTOLI. IL COCCODRILLO LA BALLERINA ACROBATA LA TROTTOLA Giochialmuseo.pdf LA MARACAS Raffaella Del Forno, Maria Paola Colucci Pagina 31