CS Confcommercio ER andamento saldi

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CS Confcommercio ER andamento saldi
SALDI: VENDITE STABILI E SPESA IN RECUPERO
Indagine di Confcommercio Emilia Romagna sulle vendite in regione
A tre settimane dall’avvio dei saldi, i commercianti dell’Emilia Romagna confermano i segnali
di stabilità e di ripresa nelle vendite del periodo, grazie anche al miglioramento del clima di
fiducia dei consumatori: questi in sintesi i risultati dell’indagine realizzata da Confcommercio
Emilia Romagna, attraverso il Centro studi Iscom Group, su un panel di esercizi commerciali
della nostra regione, composto in prevalenza da punti vendita di beni per la persona (in
particolare abbigliamento e calzature).
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’indagine ha evidenziato un andamento stabile
delle vendite per il 40% degli operatori intervistati, ed in aumento per il 26,5%; si conferma la
tendenza degli ultimi anni ad una progressiva ripresa delle vendite nei saldi: da quattro anni a
questa parte è infatti costantemente in crescita il numero degli imprenditori che rileva un aumento
(dal +8% del 2013 al 26,5% del 2016).
“Tra i nostri operatori – dichiara [nome – cognome – carica] – emergono i segnali di un cauto
ottimismo, che deriva non solo dall’avvio discreto di questi saldi, ma anche dall’andamento della
stagione precedente, più positivo rispetto agli ultimi anni. I dati dell’indagine confermano che i
consumatori hanno ripreso a comprare nei saldi, con un atteggiamento ancora prudente. Contiamo
che il crescente miglioramento del clima di fiducia delle famiglie possa, nel medio periodo, incidere
positivamente anche su un ulteriore recupero della spesa in saldo, di cui si vedono già i primi
segnali”.
Si conferma nell’indagine una grande attenzione al prezzo da parte della clientela (52%), la
tendenza a comprare nei saldi soltanto il necessario (41%) e la propensione a concentrare gli
acquisti abituali esclusivamente nel periodo dei saldi (14%)1. Complice l’andamento climatico, la
clientela è orientata a cercare nei saldi i capi tipicamente “invernali”, anche di marca, che non sono
stati acquistati in stagione: non a caso quest’anno i capi più venduti sono i capispalla – piumini,
parka, cappotti – per l’abbigliamento, e stivali e scarponcini alla moda per il comparto calzature.
L’andamento della spesa in saldo riflette quello già riscontrato per le vendite: il 48% degli operatori
segnala infatti spesa stabile rispetto allo scorso anno, mentre il 24% degli operatori registra aumenti
di spesa, con la tendenza ad un progressivo recupero dei valori dal 2013 ad oggi. E se la spesa
media pro-capite si rivela in linea con quella degli ultimi anni, attestandosi intorno ai 93 euro circa,
appare significativo l’aumento riscontrato quest’anno nella fascia tra i 50 e i 200 euro, un dato a
sostegno della tendenza evidenziata a spostare nel periodo dei saldi acquisti rimandati in stagione.
“Oltre i due terzi degli operatori intervistati – aggiunge [nome – cognome – carica] – sarebbero
favorevoli a posticipare l’avvio dei saldi alla fine del mese di gennaio, a partire dal prossimo anno,
così come proposto dalla Federmoda Nazionale. Questo dato – conclude [nome – cognome –
carica] – riaccende il dibattito sul tema delle vendite promozionali, su cui la nostra Federazione
regionale si interroga da tempo”.
Dall’indagine emerge infine che il 43% degli operatori, dato in crescita rispetto al 36% dello scorso
anno, ha adottato iniziative di comunicazione pre-saldo, mostrando una crescente sensibilità
verso l’uso di strumenti legati alle nuove tecnologie.
Comportamenti di acquisto (Risposte multiple)
1
Risposte multiple sul panel di imprese considerato.
Fonte: Iscom Group – Indagine Congiuntura Flash Saldi invernali 2016
Fascia di spesa media pro-capite – Confronto 2014/2015/2016
Fonte: Iscom Group – Indagine Congiuntura Flash Saldi invernali 2016