Progetti di ricerca “5 per mille junior”

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Progetti di ricerca “5 per mille junior”
Direzione Politiche Del Lavoro Sviluppo Economico E Università
Settore Innovazione Economica Smart City E Università, Servizio Smart City
Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute
Settore Servizi per Anziani e Residenzialità
ALLEGATO 2
MODELLO DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
ENTE PROPONENTE:
AREA RIDEF
Direzione Politiche Del Lavoro Sviluppo Economico E Università
Settore Innovazione Economica Smart City E Università, Servizio Smart City
Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute
Settore Servizi per Anziani e Residenzialità
1.
INFORMAZIONI GENERALI
1.1
ENTE PROPONENTE: AREA RIDEF
1.2
TITOLO DEL PROGETTO: ECOLAB – LA FABBRICA DELLE IDEE
1.3
PAROLE CHIAVE (MAX 3): COWORKING – FORMAZIONE - INCONTRO
1.4
DURATA (MAX 12 MESI): 10 MESI
1.5
INDICARE UNA DATA PRESUNTA DI INIZIO DEL PROGETTO: 01/03/2016
1.6
DESCRIVERE IL SISTEMA DI RICOMPENSE (REGALO O RICONOSCIMENTO) CHE I PROPONENTI
IPOTIZZANO DI OFFRIRE AI DONATORI IN CASO DI SUCCESSO DELLA CAMPAGNA:
VERRANNO PROPOSTE DIVERSE FORME DI RICOMPENSE A SECONDO DELLA DONAZIONE EFFETTUATA. I
DONATORI POTRANNO DECIDERE SE LA PROPRIA DONAZIONE VERRÀ TRASFORMATA IN: 1) AFFITTO
TEMPORANEO DEGLI SPAZI 2) PARTECIPAZIONE AD UN CORSO DI FORMAZIONE PROPEDEUTICO
ALL’INSERIMENTO AL LAVORO 3) FORNITURA DI ORTAGGI A KM 0 PER UN PERIODO DI PROVA
2.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
2.1
QUALITÀ E COERENZA STRATEGICA DEL PROGETTO (MAX 500 PAROLE)
Il progetto “EcoLAB” intende sperimentare un sistema integrato e sostenibile di “educational
network”, attraverso la realizzazione di una “casa di quartiere” capace di stimolare processi di
abilitazione e di empowerment dei cittadini e favorendo il passaggio da destinatari passivi di
interventi a co-agenti delle scelte e degli interventi che li riguardano. Le attività si svolgeranno
all’interno dell’ex padiglione Expò di SlowFood progettato dal’importante studio di archietttura
Herzog & de Meuron.
L’edificio di circa 300 mq è formato da moduli da 75 mq sarà prelevato dall’area Expo e
riposizionato all’interno del Parco Nord di Milano. Il progetto EcoLab vuole coniugare il concetto
tradizionale di comunità di quartiere con il supporto di una condivisione virtuale delle conoscenze e
delle attività al fine di creare una forte compartecipazione tra persone.
Il luogo è stato quindi pensato per racchiudere inizialmente diversi spazi tra cui:
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aree ortive del parco (diversamente dalle altre esterne all’EcoLAB), finalizzate alla
produzione di ortaggi, che ci si propone di riunire in un unico circuito intelligente;
- Una web radio con la necessaria funzione di promuovere l’intero progetto EcoLAB,
svolgere attività di comunicazione, informazione, intrattenimento;
- area social di incontro ed esposizione prodotti degli orti urbani e piccoli produttori locali;
- area coworking per le associazioni di quartiere e i professionisti che decidono di
esternalizzare il proprio spazio lavoro;
- Un area per corsi di formazione sia legati ad approfondimenti di specifiche tematiche sia
propedeutici ad una formazione tecnica per un inserimento nel mondo del lavoro;
- Un area di sharing mobility attraverso un bike sharing connessa anche al percorso
ciclopedonale che unisce l’area al resto della città di Milano al fine di migliorarne
l’ccessibilità e la connettività urbana.
EcoLab vuole attrarre un ampio numero di utenti e di utilizzatori attraverso uno spazio pensato con
molteplici attività dove, attività più classiche come la cura dell’orto e la produzione di ortaggi si
uniscono alla formazione con corsi dedicati a nuove forme di energie pulite e a un luogo di
sviluppo ed implementazione della sharing economy.
Il progetto vuole valorizzare le risorse già presenti all’interno del Parco Nord e implementare e
rafforzare un forte modello collaborativo e connettivo e di condivisione sociale.
Per tale motivo il padiglione sarà colocato all’interno dell’area nord di Milano, Zona Niguarda, a
supporto di diverse aree del Parco Nord in un contesto fra i più densamente abitati d’Europa e con
oltre 340 aree ortive e con diversi istituti scolastici all’interno del parco stesso.
Il progetto avrà un periodo iniziale legato al trasferimento del padiglione nella nuova area e
all’allestimento degli spazi di circa 6 mesi.
A termine di tale periodo verrà implementata la piattaforma per la vendita di ortaggi autoprodotti e
iniziati i primi corsi formazione entro 2 mesi. Infine inizieranno i primi corsi legati all’inserimento
nel mondo del lavoro a 10 mesi dalla data di inizio del progetto.
-
2.2
IMPATTI (MAX 500 PAROLE)
L’articolazione dell’ EcoLAB evidenzia un programma interdisciplinare, sostenibile, ampio e ben
integrato, capace di coniugare innovazione, impegno sociale, agricoltura urbana atto a favorire
comunicazione e cultura attraverso la condivisione di spazi, saperi, competenze e la reaizzazione di
un centro di aggregazione sociale attualmente assente nel quartiere; sensibilizzare l’opinione
pubblica sui temi ambientali; stimolare forme di partecipazione ecittadinanza attive da parte di
singoli ed organizzazioni; la costituzione di una rete di organizzazioni di volontariato ed
associazionismo sociale; promuovere la relazione fra enti pubblici, privati, operatori economici
Il progetto avrà due livelli di destinatari:
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Il primo legato alla comunità del quartiere Niguarda che potrà utilizzare lo spazio in
maniera diretta;
- Un secondo livello destinato a utenti della città di Milano e provincia che potranno
usufruire dei prodotti biologici coltivati negli orti comuni.
Il progetto prevede una forte sinergia tra ciò che è legato alla coltivazione biologica, al buon cibo e
alla cultura dei prodotti locali con un aspetto più tecnologico e di comunicazione diretta.
Per tale motivo la presenza di una web radio potrà rafforzare l’identità del luogo fornendo sia
costanti news sulle attività svolte sia essere un elemento di supporto per incontri serali e attività di
festa e aggregazione ed informazione sull’offerta culturale e le attività che possono favorire il
miglioramento della qualità di vita e l’aggregazione sociale.
EcoLab nasce proprio come un vero laboratorio di idee al fine di ridurre il digital divide tra cittadini
ed imprese e dare la possibilità di creare lavoro attraverso le idee dei più giovani con il supporto di
cittadini con maggiore esperienza.
Inoltre verrà sviluppata un applicazione in grado di commercializzare i prodotti, fornendo al
cliente finale un set di verdure e frutta sempre freschi e sempre monitorati. Il cliente infatti potrà
monitorare la coltivazione del proprio prodotto attraverso webcam installate o partecipando alle
attività di formazione e incontro dell’area.
Lo spazio destinato a tali attività ospiterà altre start up innovative legate al mondo della green
economy ed ICT che forniranno formazione e spazi di autocostruzione in modo da permettere a tutti
gli utenti di comprendere appieno il funzionamento delle nuove tecologie e come integrarle in un
edificio.
Tutto l’edificio e le aree adiacenti saranno controllate con un impianto domotico autoprodotto che
sarà di esempio a tutti coloro che vorranno riprodurre tale tecnologia nelle proprie abitazioni o orti
privati e darà inoltre la possibilità a chiunque di controllare l’uso reale dell’area e il reale risparmio
energetico di ogni elemento installato.
Il progetto si propone di attrarre un gruppo minimo iniziale di 100 utenti interessati sia alle attività
svolte sia all’acquisto di prodotti biologici prodotti. Ogni utente potrà selezionare il proprio cesto di
verdure e/o frutta che gli verrà recapitato alla propria abitazione all’ora fissata.
L’acquisto prevederà formule sia a lungo termine con un acquisto almeno settimanale per 3 mesi o
una soluzione costumizzata con acquisto singolo sulla piattaforma quando richiesto.
Parte dei prodotti coltivati e non venduti saranno utilizzati all’interno dei corsi di formazione e
cucina in modo da non avere sprechi.
2.3
INNOVAZIONE (MAX 300 PAROLE)
Il progetto ha prevede alcuni forti componenti innovative tra cui:
- La presenza di un simbolo architettonico quale l’ex padiglione expo a fare da contorno a
tutte le attività di incontro e formazione;
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La possibilità di utilizzare degli orti comuni già presenti sul territorio e di
commercializzarne i prodotti finali valorizzando uno spazio territoriale ad oggi
frammentato;
- L’inserimento di una web radio che sarà un forte aggregatore per la popolazione di quartiere
e che fornirà formazioni aggiornati su eventi e incontri in grado anche di discutere dei
problemi di quartiere e di dare voce ai soggetti più fragili della popolazione;
- La creazione di una piattaforma organizzata per la vendita dei prodotti agricoli
all’’interno di una area geografica ben definita (milano, monza e provincia);
- La valorizzazione del quartiere Niguarda e l’integrazione sociale di tutta la popolazione di
quartiere e della città di Milano;
- L’integrazione di una fascia di popolazione più “anziana” dedicata alla cura degli orti con
una più “giovane” per la commercializzazione degli stessi;
- L’inserimento di start up legate alla green economy in modo da implemenentare nuovi
sistemi per migliorare lo spazio e fornire un luogo di incontro e formazione;
- La possibilità di poter seguire dei corsi di formazione propedeutici all’inserimento al lavoro
da personale specializzato e a costi decisamente contenuti.
Riteniamo che l’evento Expo 2015 di Milano non deve essere un caso isolato ma deve continuare a
vivere all’interno della città stessa cercando di assumere nuove forme e dimensioni.
Per tale motivo il progetto non prevede univocamente una piattaorma per la vendita dei prodotti
degli orti ma vuole essere una “fabbrica di idee” al fine di permettere una costante evoluzione dei
sistemi presenti.
2.4
QUALITÀ DEL TEAM PROPONENTE
Il progetto sarà sviluppato dai soci appartenenti all’associazione no profit AREA Ridef con
all’interno più di 340 soci provenienti dal settore della green economy e che hanno frequentato un
master di secondo livello al Politecnico di Milano.
All’interno dei soci sono presenti molteplici figure specializzate nella creazione di un dialogo con la
popolazione locale per la risoluzione di problematiche comuni con un approccio down-top.
L’associazione ha quindi identificato al proprio interno i soggetti che saranno responsabili e
coordineranno le diverse attività del progetto:
- Antonello Miraglia: ingegnere ambientale con esperienza nel settore della formazione,
dell’ambiente e dell’energia; impegnato attivamente nelle politiche di sostenibilità dal basso,
è socio fondatore dell’Associazione “Orto Comune Niguarda”, che cura e gestisce un orto
urbano di 4800 mq localizzato nell’area dove sorgerà il progetto;
- Valentina Tarozzi: conduttrice radiofonica e professionista della comunicazione. Si occuperà
dello sviluppo e gestione della web radio all’interno del progetto;
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Alessio Pinzone: ingenere edile con esperienza nel settore agronomo. E’ stato responsabile
del progetto preliminare del più grande polo serricolo nel sud italia (oltre 300 ettari). Si
occuperà dell’integrazione dei sistemi di coltivazione con i sistemi di controllo domotico
legati anche al miglioramento dell’efficienza energetica dell’area;
- Ido Triani: ingegnere elettronico attualmente titolare di una struttura di formazione supporto
ITC. Si occuperà della parte di formazione e introduzione al mondo del lavoro oltre alla
costruzione della piattaforma web per la vendita dei prodotti.
Ognugno dei professionisti sopra citati ha più di 10 anni di formazione nel proprio settore e
esperienze a livello internazionale con le principali società nel settore della green economy.
La campagna di comunicazione sarà cordinata da Valentina Tarozzi mentre l’ing. Antonello
Miraglia coinvolgerà le associazioni che operano all’interno degli orti urbani presenti nel territorio
in modo da avere un bacino di prodotti sempre più grande.
In una prima fase si cercherà di coinvolgere principalmente gli abitanti del quartiere per il supporto
del progetto attraverso incontri, discussioni, eventi e pubblicità del progetto.
Gli eventi saranno svolti all’interno dell’area ove il progetto prenderà forma in modo da identificare
immediatamente l’idea di progetto.
-
2.5
CAPACITÀ E SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DEL PROGETTO
Il progetto prevede un investimento iniziale di circa 80,000 euro legati principalmente al
rifacimento del padiglione e al costo per il trasporto sino all’area destinata.
La campagna di crowfunding coprirà i costi per:
- Il costo del trasporto della struttura pari 5,000 €;
- Il costo per le opere primarie e secondarie legate all’edificio pari a € 12,000;
- Il costo legato all’allestimento della piattaforma online di vendita pari a € 8,000;
- Il costo per la chiusura e riscadamento di una parte del padiglione pari a € 40,000;
- Il costo legato all’allestimento e arredo minimo pari a € 15,000.
E’ prevista la possibilità di raccolta fondi tramite sponsorizzazioni dai principali produttori di
infissi, apparecchi elettrici, mobilio ecc. Per tale motivo i costi relativi alla ristrutturazione interna e
del mobilio risultano contenuti rispetto al progetto e alle superfici in gioco.
Inoltre il costo della piattaforma riguarda un costo legato alle spese vive e non al lavoro
ingegneristico dietro. A tal fine si ritiene che l’associazione AREA Ridef destinerà a tale progetto al
fine di portarlo a compimento circa 5,000 ore che non faranno parte dell’investimento inziale
richiesto e che, considerando l’alto livello di specializzazione dei professionisti coinvolti può essere
quantificato in non meno di € 100,000.
Una volta portato a compimento il progetto, sarà inoltre necessario che l’edificio ed il progetto
stesso siano in grado di sostenersi.
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Bisognerà prevedere una manutenzione ordinaria degli spazi, una retribuzione di parte del personale
coinvolto e una serie di costi accessori necessari per le attività.
A tal proposito si reperiranno fondi dalle seguenti attività:
- Vendita di prodotti biologici autoprodotti dalla piattaforma creata;
- Sponsorizzazione degli spazi e pubblicità degli stessi tramite la web radio;
- Vendita di corsi di formazione ed introduzione al lavoro;
- Affitto di spazi per co-working o attività di incontro.
Si ritiene che le attività di cui sopra siano sufficienti a produrre un reddito lordo pari a 80,000
€/anno durante i primi anni di attività per poi implementarsi una volta raggiunta una massa minima
di utenti.
2.6 ADATTABILITÀ DEL PROGETTO ALLA CAMPAGNA DI CROWDFUNDING ONLINE
La campagna di crowfunding si intitolerà:
EcoLab: la fabbrica delle idee
Qui di seguito la descrizione del progetto per la campagna di crowfunding:
EcoLab è un mercato agricolo che integra la vendita online di prodotti biologici autoprodotti
 all’interno del Parco Nord di Milano con uno spazio fisico di incontro e formazione.
Il progetto prevede uno spazio nuovo di incontro tra diferse fasce ed età della popolazione e
dove tutte le attività di vendita e formazione vengono svolte all’interno dell’ex padiglione
Exhibition di SlowFood dell’Expo 2015.
EcoLab darà la possibilità a chiunque di poter acquistare i prodotti coltivati e di farli arrivare
direttamente a casa propria o di comprendere le tecniche di orticoltura attraverso i corsi
formativi proposti.
EcoLab inoltre sarà uno spazio per accogliere start up legate al mondo della green economy e
per partecipare a laboratori di autocostruzione e apprendimento per un’ introduzione al mercato
del lavoro.
Verranno infatti auto-prodotti sistemi per produzione di energia verde e implementati sistemi
domotici al fine di permettere a giovani e professionisti di approfondire tali tematiche
attraverso l’ausilio di specialisti del settore.
EcoLab è il primo luogo che unisce tematiche del vivere e mangiare bene con i temi legati alle
problematiche energetiche per una consapevolezza che parte dal basso.
Le ricompense proposte legate alla campagna vengono qui di seguito descritte:
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Importo della
donazione
Descrizione della ricompensa da corrispondere
19 €
Cesto di ortaggi di stagione biologici recapitato a casa
70 €
Un cesto alla settimana per un mese di ortaggi di stagione recapitato a
casa per un totale di quattro cesti
380 €
300 €
Un abbonamento di 6 mesi per un cesto con ortaggi biologici
accuratamente selezionati
Corso base di tecniche di giardinaggio
400 €
Corso base di domotica legato all’agricoltura
120 €
Affitto mensile di una postazione di coworking all’interno dell’ex
padiglione Expo 2015 di Slow Food con possibilità di utilizzo della sala
riunioni
Affitto dello spazio per un evento privato di 4 ore con supporto di musica
dalla web radio e servizio bar
300 €
300 €
Corso di autocostruzione di un pannello fotovoltaico
300 €
Corso di autocostruzione di un sistema a biogas che utilizza scarti agricoli
ed alimentari
Eventuali link di riferimento e pagine web dedicate saranno disponibili a fine Febbraio 2016.
Per poter avere un idea di massima del progetto è possibile visionar l’ex padiglione al seguente sito:
http://www.domusweb.it/it/notizie/2015/02/14/padiglione_slow_food.html
Il progetto prevederà le seguenti strategie:
A fine Febbraio 2016 verrà aperto un sito web dedicato dove verrà spiegato nel dettaglio il progetto e dove ci sarà
 la possibilità per ogni utente di fare domande e aprire temi di discussione e approfondimento.
Inoltre si cercheranno accordi con le scuole per promuove attività di formazione e laboratori di autocostuzione.
Tutti gli utenti degli orti presenti al Parco Nord saranno inoltre coinvolti nel progetto richiedendo un supporto alla
campagna al fine di permettere a tutti di avere un luogo comune per la vendita e distribuzione dei loro prodotti.
Al fine di promuovere l’evento verrà realizzato un video che verrà condiviso con i principali siti di architettura ed
inviato alle università come esempio di riutilizzo di un edificio post expo.
Si vuole promuovere il progetto all’interno del mondo dell’architettura e della sostenibilità e di attrarre gruppi di
progettazione negli spazi di coworking interessati ad uno scambio con le start up innovative presenti legate alla
green economy.
Si contatteranno inoltre giovani designer con idee innovative al fine di poter utilizzare ed al tempo stesso esporre
le loro opere.