Programma Suona Francese Libretto

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Programma Suona Francese Libretto
Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
Rassegna
…Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir
in onore della ricorrenza
del centocinquantesimo anniversario
della nascita di Claude Debussy (1862-1918)
nell’ambito di
SUONA FRANCESE 2012
14 aprile – 11 maggio 2012
Nell’ambito di:
In collaborazione con:
Rassegna
…Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir
in onore della ricorrenza
del centocinquantesimo anniversario
della nascita di Claude Debussy (1862-1918)
nell’ambito di SUONA FRANCESE 2012
Descrizione del progetto
Per il Festival “Suona francese” 2012 il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di
Milano organizza ed inserisce nel cartellone delle proprie attività artistiche una serie
di concerti, calendarizzati tra aprile e maggio 2012, dedicati specificamente a Claude
Debussy e, in senso più ampio, alla musica francese. Il titolo della rassegna
significativamente riprende quello di un celebre Preludio di Debussy, che a sua volta
cita Baudelaire: “…Les sons et les parfums dans l’air du soir”.
Sei programmi “a tema”, nati dall’azione sinergica dei docenti, che con entusiasmo
hanno aderito al progetto, in cui i capisaldi del repertorio francese dialogano con
opere meno conosciute di autori coevi di Debussy o comunque attivi durante il
Novecento.
I musicisti coinvolti sono solisti e gruppi di grande qualità, vincitori di premi e borse
di studio, selezionati in audizione o che abbiano conseguito brillanti risultati agli
esami.
I concerti si svolgeranno nella Sala Puccini del Conservatorio tra il 14 aprile e l’11
maggio 2012 sempre alle ore 18.30 e saranno ad ingresso libero.
Sabato 14 aprile 2012
Sala Puccini del Conservatorio di Milano, ore 18.30
France: violon
FRANCIS POULENC (1899-1963)
Sonata per violino e pianoforte (20’)
MAURICE RAVEL (1875-1937)
Tzigane. Rhapsodie de Concert (10’)
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CAMILLE SAINT-SAËNS (1835-1921)
Sonata per violino e pianoforte in re minore op.75 n. 1 (27’)
Violino Alessio Bidoli
Pianoforte Stefania Mormone
Intorno a Debussy ..., il presente concerto offre all’ascoltatore un saggio degli umori
dell’ambiente musicale francese in cui il Maestro operò.
In particolare, alla chiarezza della scrittura di Poulenc, brillante pianista e brillante
compositore, si accompagna la complessità della pagina raveliana, esito di un lavoro
intorno al virtuosismo più acceso. Diversa la posizione di Saint-Saëns, che, destinato a
diventare modello e simbolo per i francesi che dopo il Novecento non vollero seguire la
lezione di Fauré, opta per una sorta di ritorno al Classicismo, che purtuttavia gli permette
una rilettura personale di forme, appunto classiche, come la Sonata.
Martedì 17 aprile 2012
Sala Puccini del Conservatorio di Milano, ore 18.30
Pour le piano
MAURICE RAVEL (1875-1937), Sonatina (10’)
EMMANUEL CHABRIER (1841-1894) Bourée fantasque (7’)
Pianoforte Elena Chiavegato
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CLAUDE DEBUSSY (1862-1918), Pour le piano (14’)
Pianoforte Andrea Tamburelli
CLAUDE DEBUSSY (1862-1918), Danse Bohemienne (3’)
MAURICE RAVEL (1875-1937), Alborada del gracioso (7’)
Pianoforte Pietro Bonfilio
Pour le piano, il titolo della celebre Suite debussyana, in cui si riconoscono echi di una
scrittura per tastiera che affonda le proprie radici nel mondo settecentesco; il cui secondo
movimento Sarabande ripropone pressoché integralmente il contenuto della seconda Image;
ebbene Pour le piano si ‘fa pretesto’ per costruire un excursus lungo la produzione pianistica
di scuola francese, che durante il Novecento vede nascere una serie importante di
capolavori, ora più ora meno noti, per mano di tutti i maggiori compositori attivi all’epoca.
Il programma contempla l’inserimento di due pagine di Ravel, tra le sue prime
composizioni. La Sonatina ben si accosta alla Bourrée del maestro Chabrier, che il giovane
Ravel tanto ammirava, e Alborada del gracioso ci conduce, al termine del programma, tra i
suoni e i profumi della calda Aldalusia.
Lunedì 23 aprile 2012
Sala Puccini del Conservatorio di Milano, ore 18.30
Debussy: Sonate e Trio
CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
Trio in sol maggiore (1879-80) (25’)
Violino Cesare Zanfini
Violoncello Chiara Burattini
Pianoforte Giuliano Guidone
Sonata per violoncello e pianoforte (1915) (13’)
Violoncello Luca Colardo
Pianoforte Sandra Conte
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CLAUDE DEBUSSY
Sonata per violino e pianoforte (1916) (15’)
Violino Anica Vieru
Pianoforte Alexandra Ducariu
Sonata per flauto, viola e arpa (1915) (18’)
Flauto Jana Jarkovska
Viola Eugenio Silvestri
Arpa Giovanna Di Lecce
Un viaggio lungo l’intera produzione cameristica debussyana. Questo quanto propone il
presente programma, che si apre con l’esecuzione di una pagina, inedita, licenziata negli
anni di studio e si chiude con l’esecuzione dei capolavori della maturità, tre Sonate per
diverso organico, punto di arrivo di una parabola creativa ricchissima, messaggio estremo
del compositore. Minato dalla malattia, inorridito dagli esiti di una Guerra che non vedrà
concludersi, Debussy dedica alla moglie Emma i lavori degli ultimi anni, nati da «questo
desiderio di andare sempre più lontano», «che per lui teneva il posto del pane e del vino».
Giovedì 3 maggio 2012
Sala Puccini del Conservatorio di Milano, ore 18.30
France: sax
FLORENT SCHMITT (1870-1958), Legende (10’)
BRUNO MANTOVANI (1974-), L’incandescence de la bruine (10’)
LUCIE ROBERT (1936-), Cadenza (8-10’)
Sassofoni Andrea Mocci
Pianoforte Megumi Nakanomori
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EUGENE BOZZA (1905-1991), Andante et scherzo (8’)
JEAN FRANÇAIX (1912-1997), Petit Quatuor (8’)
ALFRED DESENCLOS (1912-1971), Quatuor pour saxophones (12’)
Sassofono soprano Livia Ferrara
Sassofono contralto Isabella Fabbri
Sassofono tenore Marina Notaro
Sassofono baritono Mattia Fiore
Nasce dal gusto per la cura timbrica, peculiare a tutta la scuola francese del secolo scorso
l’articolato programma di questo concerto, che affianca pagine di autori francesi ed italiani,
che abbiano dedicato attenzione a uno strumento tanto versatile quale il sassofono.
Dall’indipendente Schmitt, la cui musica si distingue per chiarezza, concisione, ma anche
per lirismo ed opulenza armonica, al tradizionale Bozza, direttore d’orchestra oltre che
compositore, a Françaix, la cui produzione si caratterizza per la facilità dell’espressione
melodica, fino ai contemporanei Bruno Manotovani e Lucie Robert, la cui Cadenza ‘gioca’
con l’effetto dell’‘accelerando’.
Lunedì 7 maggio 2012
Sala Puccini del Conservatorio di Milano, ore 18.30
Après un rêve
Autori italiani e francesi dal ‘900 ai nostri giorni
GABRIEL FAURÉ (1845-1924), Fantaisie per flauto e pianoforte (5’)
Flauto Viola Brambilla
Pianoforte Maurizio Martinelli
SANDRA CONTE (1971), Terra per violoncello solo (4’)
RICCARDO MALIPIERO (1914-2003)
Konzertstück per Paolo Franci per violoncello solo (13')
Violoncello Luca Colardo
GIANNI POSSIO (1953-), I sogni della memoria (8’)
Flauto Andrea Zuccolo
Viola Susanna Tognella
Arpa Alessandra De Stefano
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GABRIEL FAURÉ, Une chatelaine en sa tour … (6’)
MARCEL GRANDJANY (1891-1975), Rhapsodie (9’)
Arpa Ethel Colella
GABRIEL FAURÉ
Après un rêve per violoncello e pianoforte op. 7 n. 1 (trascrizione di Pablo Casals) (3')
Elégie in do minore per violoncello e pianoforte op.24 (7')
Violoncello Luca Colardo
Pianoforte Sandra Conte
Quasi risveglio da un sogno, per citare la celebre pagina di Fauré, il presente programma
propone una sorta di assaggio dei lasciti delle scuole musicali novecentesche francese ed
italiana, a partire dagli esiti dell’insegnamento dello stesso Fauré lungo tutto il Novecento,
e fino ai nostri giorni.
E così il programma del concerto si articola intorno ad alcune pagine da camera del
maestro, alcune anche di circostanza come la Fantaisie e l’Élégie.
Si ascolterà poi in una versione da camera di Casals una delle più note Mélodie sempre di
Fauré, capace con la sua musica di tradurre «le emozioni del cuore in nozioni percepibili
dai sensi e dalla ragione».
Venerdì 11 maggio 2012
Sala Puccini del Conservatorio di Milano, ore 18.30
Debussy: musica di scena
CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
Chansons de Bilitis
su testi di Pierre Louÿs
per due arpe, due flauti, vibrafono e voce recitante (1900) (25’)
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CLAUDE DEBUSSY
Prélude à l’après-midi d’un faune
(versione Eisler-Schoenberg)
per quintetto d’archi, arpa, flauto, clarinetto, oboe e harmonium (fisarmonica) (10’)
La boîte a joujoux. Ballet pour enfants
(arr. A. Caplet-De Col)
per quintetto d’archi, arpa, pianoforte, flauto, clarinetto e voce recitante (15’)
Flauti Giorgio Consolati, Jana Jarkovska,
Oboe Csilla Misinszki
Clarinetto Daniele Zamboni
Violini Xia Fang, Elena Imparato
Viola Francesca Danesi
Violoncello Francesca Montini
Contrabbasso Stefano Morelli
Fisarmonica Francesco Moretti
Vibrafono Lorenzo Colombo
Pianoforte Giovanna Di Lecce
Arpe Giovanna Di Lecce, Alessandra De Stefano (Chansons de Bilitis)
Voce recitante Giulia Lombezzi
Direttore Simone Zuccatti
Debussy compose il Prélude con l’intento di illustrare il poema di Mallarmé L’après-midi
d’un faune: in un paesaggio bucolico, un fauno suonatore di flauto insegue con desiderio le
ninfe, che solo nella solitudine dei sogni riuscirà a corteggiare. Ravel, abbagliato dal
capolavoro, così lo descrive: «Morbido, sinuoso, avvolto in soffici tinte, di una fluidità
senza precedenti».
Nate per voce di mezzosoprano e pianoforte, su testi dell’amico poeta Pierre Louÿs,
idealmente ispirate alla Grecia di Saffo (Bilitis sarebbe una poetessa contemporanea di
Saffo), le Chansons de Bilitis sono qui presentate nella versione per voce recitante e
ensemble risalente al 1901; una versione che all’epoca venne messa in scena solo in forma
privata con il supporto di veri e propri quadri viventi.
Il programma si completa con l’esecuzione di alcuni numeri de La boîte a joujoux. Ballet pour
enfants da André Hellé. Un balletto per l’infanzia, composto nel 1913, il cui contenuto non
si allontana da quello dello stravinskiano Petruska, se non altro per la scelta dei personaggi
che vi si riconoscono: una ballerina, un soldato e Pulcinella.
Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
Ufficio produzione
Tel. +39.02.762110.206
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