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PRESIDI DIABETICI Dott.G.Assorgi Ferentino 2013 Dalla scimmia al …Diabete Involuzione…. Familiarità Quella bella bimba non sa che tra 30 anni potrà essere come il papà …e forse diabetica.Ricordiamolo ai genitori! Per non arrivarci….. Sana alimentazione Per chi purtroppo lo è… Movimento-insulina-cibo Notizie sull’insulina Anzitutto diamo un’occhiata alle boccette: in alcune d’esse l’insulina è limpida, in altre è torbida. Perché? Insuline limpide e torbide Così le insuline: quelle limpide sono soluzioni d’insulina, quelle torbide delle sospensioni di cristalli d’insulina. Per questo è indispensabile agitare (senza fare schiuma!) la boccetta delle insuline torbide, altrimenti rischieremmo di iniettarci, a seconda dei casi, insulina debole o forte. Perché queste differenze tra i vari tipi d’insulina? Perché le soluzioni limpide d’insulina vengono assorbite rapidamente dal punto di iniezione, mentre i cristalli d’insulina delle insuline torbide prima di essere assorbiti devono disciogliersi e ciò richiede tempo. per questo tutte le insuline torbide hanno durata d’azione più lunga di quelle limpide. Lancette,strisce e glucometro….bagaglio indispensabile! Non sulla punta….fa male! Pungersi !!!! Tipologie di pungidito e penne Colori adattabili per ogni abbigliamento Consigli utili Per eseguire il test dell'autocontrollo, sono necessari un misuratore della glicemia, una striscia reattiva e un pungidito. A questo punto, procedere in questo modo: Lavare e asciugare le mani con cura. Usare acqua tiepida per stimolare la circolazione sanguigna nelle dita. Pungere il polpastrello lateralmente usando lo strumento pungidito per ottenere una goccia di sangue. Applicare la goccia alla striscia reattiva seguendo le indicazioni. Attendere alcuni secondi per ottenere i risultati. Eliminare la lancetta e la striscia reattiva seguendo le istruzioni. Non sempre nello stesso punto ! È molto importante che la zona venga continuamente cambiata, altrimenti la ripetuta somministrazione d’insulina nella stessa zona stimola la formazione di antiestetici cuscinetti di grasso nei quali il riassorbimento è ritardato. Come iniettarla… L’ago, inoltre, deve essere tenuto lievemente obliquo nei confronti del punto d’iniezione, così da evitare di iniettare l’insulina nella muscolatura che sta sotto il grasso della pelle, il che ne renderebbe più veloce l’assorbimento. O sia iniettata troppo superficialmente, nello spessore della pelle, il che la renderebbe più lenta. Una domanda utile è: “quanto tempo prima del pasto è corretto iniettarsi l’insulina?” Nel caso delle insuline limpide, e anche quando la limpida è mescolata a quella torbida, è utile iniettarsi l’insulina almeno mezz’ora prima del pasto. In questo modo si riesce a far coincidere il momento di massima azione dell’insulina con quello del massimo assorbimento degli alimenti. Si ottengono così iperglicemie conseguenti al pasto più contenute e minor rischio di ipogliecemia nelle ore successive. La sveglia non suona….. Ma se una mattina ci svegliamo tardi, così da non poterci iniettare l’insulina con questo anticipo, allora possiamo anche ricorrere a un piccolo stratagemma che è quello di massaggiarci lungamente il punto dove ci siamo iniettati l’insulina. Insulina torbida Nel caso di una insulina torbida, l’anticipo dell’iniezione nei confronti del pasto non è importante in quanto il tempo richiesto dai cristalli d’insulina per la sua dissoluzione è poco influenzato da manovre esterne Sempre con me !!!!! Vari tipi di glucometro Se le automisurazioni a digiuno divergono di molto dalla glicemia fatta in laboratorio vuol dire che è….rotto.Sostituirlo! Le pompe da insulina o microiniettori Permettono di adeguare costantemente la somministrazione di insulina ai livelli glicemici; le pompe di ultima generazione leggono in continuo i valori della glicemia e modulano la quantità di farmaco da iniettare Possibili effetti collaterali Con il loro uso aumenta moderatamente il rischio di chetoacidosi in relazione alla possibilità di una occasionale interruzione del funzionamento mentre non vi è maggior rischio di crisi ipoglicemiche. Sa dottore come mi sento…? Un puntaspilli !!!! Insulina spray I ricercatori evidenziano che i dati ottenuti fino ad ora, visti i risultati osservati nella formulazione con dosaggio giornaliero attraverso il naso delle cavie. promettono molto bene. Prima di poter commercializzare l'insulina spray bisognerà però attendere ancora del tempo perché il farmaco deve essere prima testato clinicamente sull'uomo Insulina spray Una sola somministrazione di insulina al giorno, per di più con un metodo poco invasivo, contribuirebbe a migliorare notevolmente la qualità della vita dei diabetici. Lo spray nasale messo a punto dai ricercatori, una volta che si scalda nel corpo con la temperatura del naso, si trasforma in un gel appiccicoso. Problemi…. Circa sei anni fa sul mercato venne lanciata la prima insulina spray (Exubera), un farmaco che fin da subito non convinse completamente la comunità scientifica diabetologica e le associazioni di pazienti. Dopo qualche mese venne ritirata dal commercio per motivi economici in quanto aveva un costo elevato ma non solo. Oltre alla componente economica vi era la non praticità del dispositivo che rendeva poco pratico l'utilizzo in quanto era ingombrante e poco discreto, a questi problemi si aggiunsero poi anche la preoccupazione di possibili complicanze respiratorie anche se in fase di sperimentazione non ne erano state rilevate. Un chewing gum…? Per abbassare la glicemiabasterà masticare un chewing gum. Robert Doyle, chimico e ricercatore presso la Syracuse University di New York, sostiene di aver trovato il modo di somministrare l'insulina per via orale superando gli ostacoli che numerosi ricercatori avevano trovato in precedenza, primo fra tutti quello legato al degradamento dell'ormone nell'ambiente intestinale. Alcuni dettagli su questo possibile metodo di somministrazione sono stati pubblicati sul New Scientist (Gennaio 2009). Una "normale" assunzione per via orale dell'insulina la renderebbe inefficace a causa degli enzimi digestivi presenti nell'intestino. Robert Doyle ha quindi studiato il modo di legare la molecola dell'insulina a quella della vitamina B12, uno stratagemma che consente di mantenere intatte le proprietà della molecola. Insulina legata alla B12 Una "normale" assunzione per via orale dell'insulina la renderebbe inefficace a causa degli enzimi digestivi presenti nell'intestino. Robert Doyle ha quindi studiato il modo di legare la molecola dell'insulina a quella della vitamina B12, uno stratagemma che consente di mantenere intatte le proprietà della molecola. È la bioingegneria genetica la nuova frontiera della ricerca italiana sui trapianti. Uno dei progetti propone un gel iniettabile a base di pectina caricato con cellule staminali per la rigenerazione di tessuti molli affetti da lipoatrofia mediante l’immobilizzazione nel gel di pectina di cellule staminali mesenchimali estratte dal tessuto adiposo del paziente. Il gel sviluppato potrà essere utilizzato in prospettiva anche come veicolo e supporto per cellule diverse rispetto alle staminali estratte dal tessuto adiposo (ad esempio staminali embrionali, staminali da midollo osseo) per la rigenerazione di varie tipologie di tessuti, quali ad esempio il tessuto cartilagineo o osseo,pancreatico,ecc” Tabella terapia Utile per il paziente e per il medico Ed il piede diabetico ? Scarpe adatte,comode,senza cuciture interne..forse non particolarmente ..belle! Ovvio no…..? Non tutto ciò che è banale è ovvio…