RAVVEDIMENTO - Parola della Salvezza

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RAVVEDIMENTO - Parola della Salvezza
RAVVEDIMENTO
Introduzione: Atti 2:37-39; Luca 15:7-10; Ezechiele 18:30-32
Per poter diventare cristiano, o figlio di Dio, il primo passo necessario è il
ravvedimento.
La parola “ravvedimento” - “pentimento” significa avere un’altra mente o cambiare
direzione (Matteo 4:17; Marco 1:15), “fare dietro-front” ossia fare un’inversione a “U”
nella nostra esperienza (I Re 8:47; Ezechiele 14:6). Oggi, la parola “pentire” significa
solo essere dispiaciuti per ciò che è successo o rimpiangere qualcosa, ma, come
possiamo vedere, in termini biblici, ha un significato molto più profondo. In realtà,
pentirsi, è il primo passo del discepolato.
“ un viaggiatore apprende di trovarsi su un treno che non è quello che va
nella località giusta, (questa conoscenza corrisponde all’intelletto, man mano
attraverso la Parola di Dio, l’uomo realizza dentro di sé, di non trovarsi in regola con
Dio).
Il viaggiatore è preoccupato di questa scoperta, spaventato, preso dal panico, (è il
sincero dolore di avere offeso il Padre – 2Corinzi 7:8-11); cosa fa il viaggiatore?
Lascia il treno e prende il treno giusto. (Questo è il lato pratico, l’inizio di un viaggio
nella direzione voluta da Dio, è un cambiamento di scopo con fermezza)”.
Il vero pentimento è un vero dolore per il peccato, con lo sforzo sincero di
abbandonarlo. La convinzione viene dalla Parola di Dio tramite lo Spirito Santo che
tocca i cuori.
Il pentimento, non è semplicemente dispiacersi, per le nostre azioni, ma comincia
quando ci rendiamo conto delle conseguenze della nostra condotta, nei confronti di Dio.
Quando siamo capaci di comprendere che ci siamo ribellati contro l’autorità di Dio, che
abbiamo violato le Sue leggi e meritiamo la condanna allora cominciamo a pentirci,
inizio di una vera conversione. Dire che ci siamo pentiti senza nessuna manifestazione
esteriore di cambiamento è ipocrisia.
Pentirsi significa vedere le cose dal punto di vista di Dio, essere d’accordo con la Sua
analisi riguardo la nostra situazione di peccatore. 2Timoteo 2:24-26.
Rinunziare significa rifiutare, non volere avere nulla a che fare con qualcuno o
qualcosa. Dispiacersi tanto da farla finita con il passato (ricorda e medita sulla parabola
del figlio prodigo – Luca 15:11-32).
Atti degli apostoli 26:20 - Atti degli apostoli 19:19 - Atti degli apostoli 3:19-21.
Dal Ravvedimento ci devono essere delle conseguenza pratiche, ogni cordone
ombelicale che ci tiene legati al passato deve essere tagliato. Meglio allontanarci ora
dai peccati che aspettare che Dio si allontani da noi.
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Cos’è il Vero Ravvedimento ?
E’ una totale inversione di marcia del pensiero e dell’azione
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Cambiamo il nostro modo di pensare
C’è una nuova concezione della natura, dell’orrore e delle conseguenze
del peccato. C’è la consapevolezza che ciò che siamo in noi stessi è
profondamente anormale per il Dio Santo.
Cambiamo il nostro operato;
Dalla nostra disobbedienza, egoismo e ribellione, ci rivolgiamo verso
Dio, voltando le spalle al peccato, sottomettendo le nostre vite a Dio e
eleggendo Gesù come nostro Signore.
Pentirsi è una nostra responsabilità. Siccome tutti abbiamo peccato, tutti abbiamo
bisogno di accettare Gesù come Salvatore e Signore.
Sulla croce Gesù pagò il prezzo per il nostro peccato ripristinando la nostra relazione
con Dio, ma dobbiamo pentirci dai nostri peccati e quindi vivere con Gesù come nostro
Signore. Dio non può fare di più, il resto dipende da noi.
Tre Elementi Importanti del Pentimento:
Il pentimento è conoscere:
Ciò significa semplicemente che occorre capire qualcosa. Il pentimento implica il
riconoscimento del nostro peccato e del suo orrore agli occhi del Dio Santo. Dio
vuole che vediamo il nostro peccato e lo accostiamo con la Sua Santità. Vuole che
sappiamo qual è la nostra posizione davanti a Lui. Egli vuole che ci arrendiamo
nelle Sue mani permettendo allo Spirito Santo di mostrarci queste cose, in
particolare tramite la lettura della Parola di Dio.
Il pentimento è emotivo:
Se davvero riconosciamo il nostro stato di fronte a Dio avremo una reazione molto
forte (Isaia 6:5), avremo la profonda consapevolezza di averLo offeso e ne
proveremo rimorso (Salmo 51:9). Sentiremo il peso di tutto ciò che c’è di sbagliato
nella nostra vita. Questo sentimento può essere veramente rimosso quando
arriveremo al punto di ricevere il perdono di Dio (2Corinzi 7:9-10). Darci un cuore
affranto rientra nell’operato dello Spirito Santo allo scopo di renderci capaci di
ricevere la Parola di Dio per le nostre vite.
Il pentimento è un atto di volontà:
Ossia, coinvolge la volontà. Il pentimento è un cambiamento della mente, del cuore,
degli scopi, insomma dell’intera direzione della propria vita. E’ una conversione. E’
un dietro–front che dà inizio ad una vita completamente nuova, vissuta nella
potenza di Dio. L’iniziativa per questo atto di pentimento dipende da Dio, in quanto
ché Egli ci mostra il nostro bisogno e il nostro stato davanti a Lui, ma noi dobbiamo
agire sulla base di questa rivelazione (Romani 2:4). La scelta è nostra !
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Il Potere del Perdono
Il pentimento non è qualcosa a sé stante ma va di pari passo con il perdono. Dopo
aver sperimentato il nostro stato di bisogno davanti alla Santità di Dio, dobbiamo
sperimentare la grandezza dell’Amore e della Grazia di Dio. Egli ci ha amato al
punto di dare il Suo Figlio Gesù Cristo perché noi potessimo avere perdono,
pagando un prezzo altissimo (I Giovanni 1:7-9). C’è una sola via per liberarci dei
nostri peccati e questa passa dalla nostra bocca: dobbiamo confessarli. Se allo
stesso tempo accettiamo Gesù come nostro Salvatore e Signore, Dio ci perdonerà.
Così facendo, Egli dimentica perfino che abbiamo commesso peccato, cancellando
il nostro peccato dalla Sua memoria, sicché non dobbiamo più sentirci condannati o
colpevoli, perché Dio ci ha accettati.
“ Oppure disprezzi le ricchezze della Sua bontà, della Sua sapienza e della Sua
costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?”
(Romani 2:4)
Un peccatore non sarebbe affatto preoccupato del suo stato futuro, se non avesse
abbastanza luce per sapere che è un peccatore, che corre il pericolo di essere punito è
che quindi ha bisogno di perdono.
La conversione consiste nel sottomettersi alla Verità. L’unico rifugio per trovare
riposo è Gesù Cristo, perché? Andare a Cristo significa annullare la propria giustizia
personale e annientare il proprio orgoglio, porta alla completa sottomissione cioè,
rinuncia a sé stesso e confidare solo in Cristo, così Cristo ci farà indossare una veste
nuova “la Sua giustizia”.
Dio ha stabilito un metodo e Sa che nessun altra cosa potrà fare al peccatore un bene
reale, nient’altro può renderlo felice, se non pentirsi dai suoi peccati abbandonarli e
rivolgersi a Dio. Dobbiamo obbedire a Dio, il peccato offende e disonora Dio.
E’ sbagliato pensare “Io in fondo non sono tanto cattivo, oppure tranquillo non
succede nulla, non ho poi fatto qualcosa di così malvagio” – Dio dice: “Io sono
Santo”.
La conversione è ubbidienza a Dio, è la prima azione volontaria del cuore; è
questo che Dio approva.
Non resistete allo Spirito Santo, che desidera la vostra salvezza, lo Spirito Santo è
presente per istruire, chiarire le idee, nel correggere gli errori, appianare il cammino
della salvezza, in modo che si possa vedere chiaramente.
Dio, non dorme, non è in viaggio. No! Sottomettetevi completamente e subito a
Dio. Quando il vostro cuore, nell’intimo della vostra coscienza, vi sentite angosciati,
tribolati, in lotta, e vi sentite spinti a chiedere perdono a Dio, fatelo subito,
sottomettetevi immediatamente a Dio.
Ognuno di noi, deve, ha una responsabilità davanti al Padre e al Figlio, ravvedersi
immediatamente per ottenere quella pace eterna. Non resistete, non ribellatevi.
Apocalisse 3:20
Se odi la Sua voce, non indurire il tuo cuore, oggi è il giorno della tua salvezza, no
domani, oggi; Gesù è in cerca della pecora perduta!
Forse pensiamo che Dio è troppo esigente, ma se Dio è buono alla fine salverà
tutti, No! E’ vero che Dio è buono, misericordioso, pace, amore, ma è anche un Dio
Santo e comanda ai Suoi figli di essere santi.
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Galati 3:13; Matteo 3:1-11; 1Giovanni 2:2; Proverbi 28:13-14.
Se desideriamo gioire della comunione con Dio per sempre, se desideriamo che
l’intervento di Dio abbia luogo: leggi con attenzione Zaccaria 1:3-4.
Attenzione ad una conversione intellettuale, dobbiamo agire coerentemente cioè di
conseguenza alla nostra fede.
Atti degli apostoli 26:20.
Le cose esteriori hanno importanza quando provengono da un cuore che si è ravveduto.
1Pietro 1:18-19; Giacomo 1:22-24.
Per progredire, andare avanti e godere la pienezza delle ricchezze di Dio non ci
dobbiamo accontentare solo di sapere ma di essere.
o Comprendere Dio;
o Rompere con il passato;
o Ubbidire senza riserve e con assoluta fiducia.
A) SIGNIFICAT0 DEL RAVVEDIMENTO
Cosa non è :
Non e la tristezza secondo il mondo (2 Corinzi 7:10).
Le persone del mondo, si dispiacciono e temono quando vengono colte in flagrante e
questo non per il male fatto o il crimine commesso, ma per ciò che dovranno subire
dalla legge.
Non è essere religiosi e compiere buone opere
Non è solo approvazione mentale. Ci vuole il cambiamento.
Nel Vecchio Testamento "ravvedimento" significa: sospirare, rattristarsi, lamentarsi di
dolore per il male fatto.
Nel Nuovo Testamento:
*Cambiamento di mente
*Cambiamento del proprio modo di pensare
*Cambiamento dei propri principi di vita
*Cambiamento di attitudine mentale e/o scopo obiettivi di vita
*Cambiamento della propria condotta (con eventuale possibilità di restituzione delle
cose frodate, vedi (Luca 19:8)
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E' un cambiamento nel modo di considerare sè stessi e la propria posizione davanti a
Dio, accettando pienamente la Volontà di Dio, tramite l'annunzio della Sua Parola.
Deve esistere un cambiamento interno e uno esterno. Se c'è quello interno ci sarà
anche l'esterno, ma può esserci quello esterno senza quello interno.
E', la risposta dell'uomo alla convinzione di peccato dello Spirito Santo.
La mente, la volontà e le emozioni sono coinvolte.
Il vero "ravvedimento" implica:
* un mutamento di pensiero: prima non si credeva di essere malvagi ed ingiusti e di
avere una natura sottoposta al peccato;
* un mutamento nelle idee: si rinnova la mente e pensieri secondo la Parola di Dio
* un mutamento negli obiettivi e nello scopo della vita, adesso: Gesù e il Suo Regno
* un mutamento nelle azioni: praticare le opere che sono state innanzi preparate da Dio
per noi
PERDONO (puoi approfondire il tema sul perdono con il libro “L’importanza del perdono”
di Arnott - Verso la Meta)
Il peccatore che accetta Gesù, diventa una nuova creatura in Lui; i suoi peccati vengono
perdonati e il suo spirito viene rigenerato, ma durante il cammino spirituale il credente
può ricadere nel peccato, in questo caso, ha bisogno del perdono di Dio.
I primi 2 capitoli di I Giovanni trattano del bisogno del perdono del credente.
Il peccato infatti interrompe la comunione con il Padre, e per ristabilirla occorre
confessarlo e ricevere il perdono di Dio (1 Giovanni 1:9).
Per potere comprendere profondamente il significato del ravvedimento bisogna
"vedere" chiaramente la condizione dell'uomo naturale.
In I Corinzi 2:14 leggiamo che l'uomo naturale non può ricevere le cose dello Spirito di
Dio, perché gli sono pazzia.
PERCHÉ L'UOMO NATURALE NON PUO' COMPRENDERE LE COSE
DELLO SPIRITO DI DIO? 1 Corinzi 2:14
Perché l'uomo naturale è morto nei falli e nei peccati, ed è per natura figlio d'ira
(Efesini 2:1-3).
Cosa significa che l'uomo naturale è morto nei falli e nei peccati?
Gesù disse:"Chi ascolta le mie parole e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna;
e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita (Giovanni 5:24)
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Cosa voleva dire Gesù con "morte"?
Gesù, in questo contesto, non si riferiva alla morte in senso fisico, quindi, il significato
di morte è solo in senso spirituale.
La morte spirituale è la natura di Satana, cose come la vita spirituale è la natura di Dio.
In I Giovanni 3:14-15.
Nel sopraccitato versetto troviamo il contrasto tra la morte e la vita: la Vita è la natura
di Dio Padre;
L'uomo naturale quindi, è morto, ed ecco perchè le opere compiute dall'uomo naturale,
buone per quanto possano essere, sono " opere morte".
L'uomo naturale è partecipe della natura di Satana, che ha ricevuto nella caduta. Da
allora, la morte spirituale ha regnato sull'umanità, perchè tutti hanno peccato (Romani
5:1-17; Giovanni 8:44-45).
IN CHE MANIERA SI PUÒ GIUNGERE AL RAVVEDIMENTO?
* Attraverso la predicazione della Parola (Atti 2:37-38,41)
* Attraverso la benignità di Dio (Romani 2:4)
* Attraverso la visione della Santità di Dio (Giobbe 42: 5-6; Isaia 6:3-7)
* Mediante la testimonianza dei discepoli Atti 1: 8
CONCLUSIONE
* Il ravvedimento è il primo passo dell'esperienza della salvezza
* La motivazione del Ravvedimento è l'avvento del Regno di Dio: Marco 1:15 e Matteo
3:2
* E' il desiderio e la volontà di Dio per tutti gli uomini (II Pietro 3 9)
* E' stato annunziato da Giovanni Battista, poi da Gesù e infine dagli apostoli (Matteo
3:1-2; 4 :17; Marco 6 :12; Luca 24 :47; Atti 2 :38; 17 :30 e 26: 20)
* Il ravvedimento deve essere predicato a tutti (Luca 24:47)
* Cristo è venuto a chiamare gli uomini a ravvedimento (Luca 5:32)
* Il ravvedimento è necessario per scampare alla perdizione ed essere salvati
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