Guida all`installazione dei prodotti di supporto dei server EMC
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Guida all`installazione dei prodotti di supporto dei server EMC
Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux P/N 300–004–864, Revisione A15 03.10.08 Nella presente guida viene descritta la modalità di installazione e rimozione del software EMC® Navisphere® Host Agent, Navisphere Storage System Initialization Utility, Navisphere Server Utility, Navisphere Command Line Interface (CLI), e admsnap in un sistema operativo Linux. Per informazioni sulle versioni dei sistemi operativi e i software per server supportati con un sistema di storage serie CX4, CX3 UltraScale™ o CX vedere E-Lab™ Interoperability Navigator sul sito web di Powerlink®. Per i sistemi di storage serie AX4–5 o AX150, vedere il collegamento Support Matrix nella pagina di installazione del sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage. Per i sistemi serie AX100, vedere Configurazioni supportate nella sezione “Descrizioni tecniche” del sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage. IMPORTANTE Per le macchine virtuali Linux, vedere la Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server VMware ESX e macchine virtuali (P/N 300-004-281). Se non si è certi che il sistema sia una macchina virtuale, consultare l’amministratore di sistema. Argomenti trattati: Terminologia relativa ai sistemi di storage....................................... Informazioni sul software server EMC Navisphere .......................... Software per il sistema di storage ................................................... Accesso alle informazioni più recenti .............................................. Installazione e rimozione della Navisphere Storage System Initialization Utility ...................................................................... Esecuzione della Navisphere Storage System Initialization Utility .................................................................................................... Determinare se installare l’agente host o la Server Utility ................ 3 4 8 9 10 15 21 1 2 Requisiti per l’agente host, la Server Utility e Navisphere CLI........... 24 Installazione o rimozione di Navisphere Host Agent e di Navisphere CLI ............................................................................................. 26 Configurazione di Navisphere Host Agent ..................................... 38 Utilizzo del file di configurazione di Event Monitor ........................ 40 Esecuzione di Navisphere Host Agent ........................................... 41 Installazione e rimozione della Navisphere Server Utility ................ 44 Esecuzione della Navisphere Server Utility .................................... 49 Installazione e rimozione della utility Admsnap ............................. 54 Esecuzione della utility Admsnap................................................... 60 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Terminologia relativa ai sistemi di storage Nel presente documento vengono utilizzati i seguenti termini relativi ai sistemi di storage: Serie CX4 indica i sistemi di storage CX4-120, CX4-240, CX4-480 e CX4-960 Serie CX3 indica i sistemi di storage CX3-10, CX3-20, CX3-40 e CX3-80 Serie CX indica i sistemi di storage serie CX300, CX500 e CX700 Serie AX4-5 indica i sistemi di storage AX4-5SC, AX4-5SCi, AX4-5, AX4-5i Serie AX150 indica i sistemi AX150SC, AX150SCi, AX150 e AX150i. Serie AX100 indica i sistemi AX100SC, AX100SCi, AX100 e AX100i. Serie AX indica i sistemi di storage serie AX150 e AX100 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 3 Informazioni sul software server EMC Navisphere I componenti software basati sul server EMC di seguito elencati sono disponibili sul CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento, qualora sia necessario aggiornare sistemi serie AX4-5 o AX a Navisphere Manager. Per informazioni sul software server supportato con il sistema di storage CLARiiON® e la versione di FLARE® minima richiesta, vedere Software per il sistema di storage, pagina 8 . Navisphere Storage System Initialization Utility Navisphere Host Agent Navisphere Server Utility Utility Admsnap Navisphere Command Line Interface (CLI) Informazioni su Navisphere Storage System Initialization Utility Sui sistemi di storage Fibre Channel, eseguire l’Initialization Utility Navisphere® per rilevare i sistemi di storage e impostare i parametri di rete, ovvero indirizzo IP, subnet mask e gateway predefinito. Inoltre, per i sistemi di storage iSCSI con porte dati iSCSI collegate a server Windows, eseguire la utility per impostare i parametri di rete per queste porte. Per i sistemi di storage serie CX, la Initialization Utility deve essere installata ed eseguita da un provider di servizi autorizzato. È possibile eseguire la Initialization Utility dal CD di supporto del server oppure installarla su un server o un altro host, quale ad esempio una stazione di gestione off-array Navisphere. L’unico requisito è che l’host sia connesso alla stessa subnet di rete delle porte di gestione del sistema di storage. Informazioni su Navisphere Host Agent L’agente host registra l’HBA (Host Bus Adapter) del server presso il sistema di storage collegato all’avvio del servizio. In questo modo 4 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux i record degli iniziatori per ogni HBA vengono inviati al sistema di storage. Tali record vengono utilizzati per controllare l’accesso ai dati del sistema di storage stesso. L’agente può quindi recuperare automaticamente le informazioni dal sistema di storage all’avvio o quando richiesto da Navisphere Manager o CLI. L’agente host inoltre può: Inviare informazioni sulla mappatura delle unità del sistema operativo ai sistemi di storage CLARiiON® collegati. Monitorare gli eventi dei sistemi di storage e segnalarne il verificarsi al personale tramite posta elettronica, cercapersone o modem. Recuperare le informazioni relative alla capacità e al nome WWN delle LUN dai sistemi di storage Symmetrix®. Informazioni su Navisphere Server Utility La Server Utility consente di eseguire le seguenti funzioni: Aggiorna informazioni server su sistema di storage: consente di inviare il nome e l’indirizzo IP del server al sistema di storage e, se necessario, in seguito permette di aggiornare o visualizzare questi dati. Verifica dell’elevata disponibilità del server: consente di determinare se il server è configurato per l’elevata disponibilità (HA, High Availability) verificando se dispone di almeno un percorso di connessione a ciascun SP del sistema di storage e se è in esecuzione PowerPath® o un altro software di failover, ad esempio VMware nativo, DMP, PV Links o failover nativo per 11iV3. La utility non rileva altro software di failover nativo, quale Sun StorEdge Traffic Manager o il software a percorsi multipli nativo di Linux (MPIO). Usa funzione di copia istantanea: nel caso di sistemi di storage dotati di Navisphere Express, è possibile avviare e interrompere una copia istantanea sul server di origine (server assegnato al disco virtuale di origine o LUN di origine) oppure consentire o rimuovere l’accesso alla copia istantanea da parte del server secondario (server assegnato alla copia istantanea). Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 5 È possibile eseguire la Navisphere Server Utility dal CD o installarla sui server connessi al sistema di storage. È consigliabile installarla su ciascun server connesso al sistema di storage. Nei sistemi di storage serie AX4–5, dotati di Navisphere Manager, non è possibile utilizzare la Server Utility per gestire la copia istantanea. È necessario, infatti, installare e utilizzare l’utility admsnap. Informazioni sulla utility Admsnap La utility Admsnap è un programma eseguibile che può essere utilizzato in modo interattivo o con uno script per gestire copie istantanee e duplicati SnapView®. La utility si trova sui server connessi al sistema di storage con il driver SnapView installato. Utilizzare i comandi admsnap per: ricercare nuovi dispositivi di storage; rendere i dispositivi di storage inaccessibili al sistema operativo server; scaricare su disco i dati della cache; elencare i dispositivi di copia istantanea correnti; eseguire o rimuovere la mappatura ad una sessione SnapView; avviare e arrestare una sessione SnapView. Se è stato effettuato l’aggiornamento a Navisphere Manager e si desidera gestire le copie istantanee, è necessario utilizzare il software SnapView e la utility Admsnap. Per ulteriori informazioni su SnapView e admsnap, vedere la guida di Navisphere Manager e Riferimento per le interfacce CLI di EMC SnapView. Informazioni su Navisphere CLI Navisphere CLI è un’integrazione o un’alternativa a Navisphere Manager. Fornisce un’interfaccia da riga di comando (CLI, Command Line Interface) per la gestione dei sistemi di storage, inclusi il provisioning dello storage, il recupero e il controllo delle informazioni relative allo stato e alla configurazione. Navisphere CLI può essere utilizzato per automatizzare le funzioni di gestione mediante l’utilizzo 6 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux di script della shell e file batch. Per ulteriori informazioni, vedere la guida di riferimento per l’interfaccia CLI (Command Line Interface) EMC Navisphere. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 7 Software per il sistema di storage In Tabella 1 è riportata la versione di FLARE minima richiesta dal sistema di storage CLARiiON, insieme al software per server supportato. Tabella 1 8 Versioni FLARE minime e software supportato Sistema di storage Versione FLARE minima Software per server supportato Serie AX4-5 02.23.050.5.5xx (Navisphere Express o Navisphere Manager) Serie AX4-5 02.23.050.5.xxx (solo Navisphere Express) Serie AX150 02.20.xxx.5.yyy Serie AX100 02.16.xxx.5.yyy Sistemi di storage con Navisphere Express — Navisphere Storage System Initialization Utility — Navisphere Server Utility — Navisphere CLI Sistemi di storage con Navisphere Manager — Navisphere Storage System Initialization Utility — Navisphere Host Agent — Navisphere Server Utility — Utility Admsnap — Navisphere CLI CX4–120, CX4–240, CX4–480 e CX4–960 04.28.000.5.xxx CX3-10c 03.24.010.5.xxx Sistemi CX3 modello 20, sistemi CX3 modello 40 e sistemi CX3 modello 80 03.22.xxx.5.yyy CX700, serie CX500 e serie CX300 02.16.xxx.5.yyy Sistemi di storage con Navisphere Manager — Navisphere Storage System Initialization Utility — Navisphere Host Agent — Navisphere Server Utility — Utility Admsnap — Navisphere CLI Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Accesso alle informazioni più recenti Le informazioni più aggiornate sul software per server CLARiiON® vengono pubblicate sul sito web di EMC Powerlink®. È consigliabile scaricare le informazioni più recenti prima di installare qualsiasi software per server. Per accedere ad EMC Powerlink, utilizzare il seguente collegamento: http://Powerlink.EMC.com Dopo aver eseguito il login, selezionare Supporto > Documentazione tecnica e avvertenze e vedere quanto segue: Note di rilascio di Navisphere Host Agent/CLI e utility. Riferimento per le interfacce CLI di SnapView (P/N 069001181). Installation Roadmap for CLARiiON Storage Systems (P/N 069001166), in cui è disponibile un elenco di controllo delle attività che devono essere completate per installare il sistema di storage in una rete SAN (Storage Area Network) o in una configurazione direct attach. Per le informazioni più recenti sulla gestione e la protezione, vedere la guida di EMC Navisphere Manager. Per i comandi di Navisphere CLI, vedere la revisione più recente di guida di riferimento per l’interfaccia CLI (Command Line Interface) EMC Navisphere (P/N 300–003–628). Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 9 Installazione e rimozione della Navisphere Storage System Initialization Utility È consigliabile installare la Navisphere Storage System Initialization Utility sul server, benché sia comunque possibile eseguirla dal CD di supporto del server. 10 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux IMPORTANTE Per le macchine virtuali Linux, vedere la Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server VMware ESX e macchine virtuali (P/N 300-004-281). Se non si è certi che il sistema sia una macchina virtuale, consultare l’amministratore di sistema. Prerequisiti di installazione Per inizializzare un sistema di storage mediante Navisphere Storage System Initialization Utility, il server deve soddisfare i seguenti requisiti: Deve eseguire una versione supportata del sistema operativo. Deve essere connesso alla stessa subnet delle porte di gestione 10/100 del sistema di storage che si desidera inizializzare. Il server inoltre può essere un server con connessioni Fibre Channel al sistema di storage. Se è installata una versione precedente della Storage System Initialization Utility, è necessario disinstallarla prima di installare una versione aggiornata. Installazione della Navisphere Storage System Initialization Utility su un server Linux EMC consiglia di installare la versione più recente del software Navisphere Storage System Initialization Utility appropriato per la configurazione in uso. Tale versione più recente può essere scaricata dalla pagina di download del software sul sito web di Powerlink (serie CX4, CX3, CX e AX4-5) o dal sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage (serie AX). È inoltre possibile installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), anche se la versione in esso contenuta potrebbe non essere la più recente per la configurazione in uso. 1. Eseguire il login all’account root di un server Linux che si trova sulla stessa subnet del sistema di storage. 2. Dal prompt dei comandi cercare se la Initialization Utility è già stata installata con il seguente comando: rpm -qi naviinittool Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 11 Se è stata installata una versione precedente del software, è necessario rimuoverla prima di continuare. 3. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie CX4, CX3, CX o AX4–5 effettuare le seguenti operazioni: a. Dal menu a discesa Navigator in alto a destra nella pagina home del sito web Powerlink, selezionare Download di software e patch. b. Selezionare la versione della Initialization Utility appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip Linux-INITTOOL-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Immettere il seguente comando per installare il pacchetto della Initialization Utility: rpm -ivh naviinittool-versione-build.noarch.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della Initialization Utility. Se si sta effettuando l’aggiornamento dell’utility sul server, utilizzare -U invece di -i. 4. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie AX, effettuare le seguenti operazioni: a. Sul sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage selezionare il collegamento per il download del software. b. Selezionare la versione della Navisphere Storage System Initialization Utility appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. 12 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux unzip Linux-INITTOOL-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Immettere il seguente comando per installare il pacchetto della Initialization Utility: rpm -ivh naviinittool-versione-build.noarch.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della Initialization Utility. Se si sta effettuando l’aggiornamento dell’utility sul server, utilizzare -U invece di -i. 5. Per installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), effettuare le seguenti operazioni: a. Nell’unità di un server Linux, inserire il CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento (per aggiornare sistemi serie AX4-5 o AX a Navisphere Manager). b. Da una finestra della console, eseguire il mount dell’unità CD-ROM mediante il comando della versione del sistema operativo in uso. c. Dalla directory del CD, passare alla directory Linux: cd linux In tale directory sono contenuti i pacchetti di installazione Linux. d. Installare la Initialization Utility: Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 13 rpm -ivh naviinittool.noarch.rpm Se si sta effettuando l’aggiornamento dell’utility sul server, utilizzare -U invece di -i. e. Al termine dell’installazione, estrarre il CD della relativa unità del server. Rimozione della Navisphere Storage System Initialization Utility su un server Linux 1. Eseguire il login al server come utente root o come membro di un gruppo amministrativo. 2. Aprire una finestra terminale e immettere il seguente comando per rimuovere la Storage System Initialization Utility: rpm -e naviinittool 14 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Esecuzione della Navisphere Storage System Initialization Utility È possibile avviare la Storage System Initialization Utility dal server su cui è installata o dal CD di supporto del server. Nella Storage System Initialization Utility sono previsti due metodi per eseguire i comandi: un’interfaccia utente (UI), un’interfaccia da riga di comando per la quale è possibile creare script oppure una utility basata su testo per la quale non è possibile creare script. Prima di continuare, assicurarsi che il sistema di storage sia completamente acceso. Per l’inizializzazione del sistema di storage, connettere il server dal quale si esegue la utility e il sistema di storage alla stessa subnet di rete. Dopo aver assegnato un indirizzo IP al sistema di storage, quest’ultimo e il server possono trovarsi su subnet diverse. Avvio dell’Initialization Utility su un host un server Linux Per avviare la utility basata su testo dell’utility, immettere: /opt/Navisphere/bin/naviinittoolcli Per avviare la versione da riga di comando dell’utility, immettere: /opt/Navisphere/bin/naviinittoolcli e qualsiasi opzione della riga di comando in Utilizzo della Initialization Utility da riga di comando, pagina 17. Avvio dell’Initialization Utility su un server Linux dal CD Per avviare la versione basata su testo o da riga di comando della utility di inzializzazione dal CD, effettuare le operazioni seguenti: 1. Dal server, effettuare il login all’account root. 2. Nell’unità del server, inserire il CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento (per sistemi serie AX4-5 o AX da aggiornare a Navisphere Manager). 3. Da una finestra della console, eseguire il mount dell’unità CD-ROM mediante il seguente comando: Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 15 mount /mnt/cdrom 4. Passare alla directory del CD-ROM mediante il seguente comando: cd /mnt/cdrom 5. Passare alla directory di Linux: cd Linux 6. Immettere il comando adatto in funzione della versione della utility da avviare ed eseguire dal CD. Versione basata su testo: ./naviinittoolcli Versione da riga di comando: ./naviinittoolcli e includere una qualsiasi delle opzioni della riga di comando in Utilizzo della Initialization Utility da riga di comando, pagina 17. Utilizzo della Initialization Utility basata su testo Dopo l’avvio, l’utility esegue automaticamente l’analisi della subnet per individuare i sistemi di storage supportati. Al termine dell’operazione di rilevamento dei sistemi di storage, verranno elencati, mediante il numero di serie hardware, tutti i sistemi di storage inizializzati e non inizializzati rilevati. Il numero di serie dei sistemi di storage serie CX4 è riportato su un’etichetta appesa al retro del sistema di storage. Il numero di serie dei sistemi di storage serie CX3 e CX è riportato su un’etichetta blu posta sullo chassis SPE dietro il pannello anteriore. Il numero di serie dei sistemi di storage serie AX4-5 e AX è riportato su un’etichetta blu sul retro dello chassis. Se il sistema di storage che si sta installando non è stato rilevato, verificare la corretta connessione dei cavi tra il sistema di storage e l’host su cui è in esecuzione l’utility. Avvalendosi delle informazioni contenute nel foglio di lavoro “Porte di gestione del sistema di storage” della guida alla pianificazione della configurazione del sistema di storage, nel documento dei fogli di lavoro di pianificazione o nel foglio di lavoro di amministrazione, seguire le istruzioni sullo schermo per modificare il nome del sistema di storage, se necessario, e impostare i seguenti parametri di rete per le porte di 16 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux gestione 10/100 del sistema di storage e per impostare i parametri degli account utente di gestione del sistema di storage. Per un sistema di storage serie CX4 o CX3 Se si immette per la prima volta o si modifica un indirizzo IP SP, l’utility consente il riavvio del sistema di storage e il LED di errore SP sulla parte posteriore di ciascun SP inizierà a lampeggiare. Per completare il riavvio occorrono alcuni minuti. Al completamento del riavvio, il LED di errore di ciascun SP cessa di lampeggiare e si spegne. Per un sistema di storage serie AX4-5 Se si è immesso per la prima volta o si è modificato un indirizzo IP SP, il sistema di storage viene riavviato e i LED di attività verdi lampeggiano. Per completare il riavvio occorrono dai 5 ai 6 minuti. Al completamento del riavvio, il pulsante di alimentazione di ogni SP rimane acceso con luce fissa verde. Per un sistema di storage serie AX Se si immette per la prima volta o si modifica un indirizzo IP SP, l’utility consente il riavvio del sistema di storage e il LED di errore SP sulla parte posteriore di ciascun SP inizierà a lampeggiare. Per completare il riavvio occorrono alcuni minuti. Al completamento del riavvio, il LED di avvio/errore di ciascun SP cessa di lampeggiare e si spegne. Utilizzo della Initialization Utility da riga di comando Dopo aver avviato la versione da riga di comando della Initialization Utility, utilizzare una qualsiasi delle opzioni di seguito descritte con il comando naviinittoolcli . eula [-language lingua] discover [-all] [-xml] configure –serial numerodiserie [-file nomefile] [–ipa indirizzo IPspA|–sphosta nomehostspA] [-ipb indirizzoIPspB |–sphostb nomehostspB] [–mask subnetmask] [–gateway indirizzogateway] [-user nomeutente] [–password password] [–storagename nomestorage] [-ipv6mode |automatic|disable| [manual [-globalprefix prefisso [-ipv6gateway gatewayipv6]] [ -help] dove: Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 17 eula Consente di visualizzare il contratto di licenza per l’utente finale (EULA) EMC nella lingua specificata. -language lingua La lingua predefinita è l’inglese, che attualmente è anche l’unica lingua valida. discover Consente di rilevare i sistemi di storage parzialmente inizializzati e di visualizzarne un elenco. -all Consente di rilevare i sistemi di storage totalmente e parzialmente inizializzati e di visualizzarne un elenco. -xml Consente di specificare che l’output è in formato xml. configurazione Consente di impostare i parametri di rete per il sistema di storage specificato. 18 -serial numerodiserie Consente di specificare il numero di serie del sistema di storage che si desidera inizializzare. -file nomefile Consente di specificare il nome del file in cui verranno memorizzati tutti i parametri di rete. -ipa indirizzoIPspA |-sphosta nomehostspA Consente di specificare l’indirizzo IP dell’SP A oppure il nome del server per l’SP A per il sistema di storage specificato. -ipb indirizzoIPspB |-sphostb nomehostspB Consente di specificare l’indirizzo IP dell’SP B oppure il nome del server per l’SP B per il sistema di storage specificato. -mask subnetmask Consente di specificare la subnet mask per il sistema di storage specificato. -gateway gateway Consente di specificare il gateway per il sistema di storage specificato. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Tabella 2 -user nomeutente Consente di specificare il nome utente di login per il sistema di storage. -password password Consente di specificare la password di login per il sistema di storage. -storagename nomestorage Consente di specificare il nome per il sistema di storage specificato. -? Consente di visualizzare la schermata della guida senza avviare il processo di inizializzazione. -ipv6mode automatic | disable | [manual –globalprefix prefix –ipv6gateway ipv6gateway] Consente di specificare il tipo di configurazione per la rete IPv6. Per ulteriori informazioni, consultare la tabella dei tipi di configurazione IPv6 qui di seguito. IPv6 è supportato solo con i sistemi serie CX4. Valori dei parametri IPv6 basati sul tipo di configurazione IPv6 (solo sistemi serie CX4) Tipo di configurazione esistente (Quanto viene visualizzato all’avvio dell’Initialization Utility) Nuovo tipo di configurazione (Quanto viene visualizzato dopo aver modificato il tipo di configurazione) Disattivazione Disattivazione Tutti i parametri IPv6 sono vuoti e non selezionabili. Verrà usato IPv4 Automatica Tutti i parametri IPv6 sono impostati su Da definire* Manuale Collegamento locale: da definire* IP globale: da definire* Prefisso globale: Vuoto/modificabile Gateway: Vuoto/modificabile Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 19 Tipo di configurazione esistente (Quanto viene visualizzato all’avvio dell’Initialization Utility) Automatica Manuale I parametri IPv6 correnti sono visibili ma non modificabili. Collegamento locale: visibile IP globale: visibile Prefisso globale: visibile/modificabile Gateway: visibile/modificabile Nuovo tipo di configurazione (Quanto viene visualizzato dopo aver modificato il tipo di configurazione) Tutti i parametri IPv6 sono vuoti e non selezionabili.* Verrà usato IPv4 Tutti i parametri IPv6 sono vuoti e non selezionabili.* Verrà usato IPv4 Collegamento locale: visibile** IP globale: visibile** Prefisso globale: visibile/modificabile** Gateway: visibile/modificabile** Il parametro Collegamento locale corrente di IPv6 è visibile. Tutti gli altri parametri sono impostati su Da definire** * Dopo aver modificato il tipo di configurazione da Disattivazione ad Automatica o Manuale, o da Automatica o Manuale a Disattivazione, i nuovi valori saranno impostati dopo il riavvio automatico del sistema di storage. Al termine del riavvio, aprire l’Initialization Utility per visualizzare i nuovi valori IPv6. ** Dopo aver modificato il tipo di configurazione da Manuale ad Automatica o da Automatica a Manuale, non è necessario il riavvio. 20 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Determinare se installare l’agente host o la Server Utility A seconda delle esigenze relative alle applicazioni, è possibile installare su un server collegato l’agente host, la Server Utility o entrambi. Se si desidera installare entrambe le applicazioni, è necessario installare la versione 6.22.20 o successiva della Server Utility, prima o dopo l’installazione dell’agente host. La funzione di registrazione della Server Utility verrà disattivata e verrà utilizzato l’agente host per la registrazione degli HBA iSCSI o delle schede NIC presso il sistema di storage. Prima della versione 6.22.20 della Server Utility, non era possibile installare l’agente host e la Server Utility sullo stesso server. Era tuttavia possibile installarli su server diversi connessi allo stesso sistema di storage. Se non si desidera installare entrambe le applicazioni ma si desidera utilizzare alcune delle funzioni della Server Utility, è possibile eseguire quest’ultima dal CD di supporto del server. Se si dispone di un sistema di storage serie AX4-5 o AX con Navisphere Express, è possibile installare esclusivamente la Server Utility. L’agente host è supportato solo dai sistemi di storage serie CX4, CX3, CX, AX4-5 e dai sistemi di storage serie AX che eseguono Navisphere Manager. Tabella 3 descrive le differenze tra agente host e Server Utility per un server collegato ad un sistema di storage. A seconda della versione della Server Utility, alcune funzioni elencate in Tabella 3 potrebbero non essere disponibili. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 21 Tabella 3 Differenze tra agente host e Server Utility Funzione Agente host Server Utility Invia il mapping delle LUN e le informazioni sul sistema operativo al sistema di storage. Sì: le informazioni sui mapping delle LUN vengono visualizzate nell’interfaccia utente di Navisphere Manager accanto all’icona della LUN o con Navisphere CLI mediante il comando lunmapinfo. Sistemi di storage serie AX4–5 e serie AX Sì: le informazioni sui mapping delle LUN vengono visualizzate nell’interfaccia utente di Navisphere Manager accanto all’icona della LUN o con Navisphere CLI mediante il comando -lunmapinfo. In Navisphere Express queste informazioni sono visualizzate nella pagina Gestione dischi virtuali. Nota: il testo Registrato manualmente viene visualizzato accanto all’icona del nome host nell’interfaccia utente di Navisphere Manager ad indicare che l’agente host non è stato utilizzato per la registrazione del server. Sistemi di storage serie CX4, CX3 e CX No: le informazioni sui mapping delle LUN non vengono inviate al sistema di storage. Vengono inviati al sistema di storage solo il nome, l’identificativo e l’indirizzo IP del server. Nota: il testo Registrato manualmente viene visualizzato accanto all’icona del nome host nell’interfaccia utente di Navisphere Manager ad indicare che l’agente host non è stato utilizzato per la registrazione del server. Viene eseguito automaticamente per l’invio delle informazioni al sistema di storage. Sì: non è richiesto l’intervento dell’utente. Sistemi di storage serie AX4–5e serie AX No: è necessario aggiornare manualmente le informazioni avviando la utility oppure è possibile creare uno script per l’esecuzione della utility. Poiché la Server Utility viene avviata su richiesta, l’utente ha un maggiore controllo sulla frequenza o sul momento di esecuzione. Sistemi di storage serie CX4, CX3 e CX No: è necessario aggiornare manualmente le informazioni avviando la utility oppure è possibile creare uno script per l’esecuzione della utility. Poiché la Server Utility viene avviata su richiesta, l’utente ha un maggiore controllo sulla frequenza o sul momento di esecuzione. Consente la convalida dell’elevata disponibilità (HA, High Availability). No: è possibile eseguire la funzione di convalida HA della Server Utility dal CD senza installare la Server Utility. Sistemi di storage serie AX4-5 e serie AX Attualmente non supportati. Sistemi di storage serie CX4, CX3 e CX Sì: la funzione di convalida HA verifica che il software di failover sia installato sul server e che esistano percorsi attivi tra il server e ciascun SP del sistema di storage. 22 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Funzione Agente host Server Utility Richiede connettività di rete al sistema di storage. Sì: la connettività di rete rende disponibili per il sistema di storage le informazioni sui mapping delle LUN. Sistemi di storage serie AX4–5 e serie AX No: le informazioni sui mapping delle LUN vengono inviate al sistema di storage tramite un percorso di dati. Sistemi di storage serie CX4, CX3 e CX No: le informazioni sui mapping delle LUN non vengono inviate al sistema di storage. Si noti che se si utilizza la Server Utility per caricare un report di elevata disponibilità sul sistema di storage, è necessaria la connettività di rete. Richiede l’installazione. Sì: è necessario installare l’agente host sul server. Sistemi di storage serie AX4–5 e serie AX No: è possibile eseguire la Server Utility dal CD. Tuttavia, è consigliabile installarla sul server. Sistemi di storage serie CX4, CX3 e CX No: è possibile eseguire la Server Utility dal CD. Tuttavia, è consigliabile installarla sul server. Nota: se si installa l’agente host e la versione 6.22.20 o successiva della Server Utility, il servizio di registrazione della Server Utility non verrà installato. Prima della versione 6.22.20 della Server Utility, non era possibile installare l’agente host e la Server Utility sullo stesso server. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 23 Requisiti per l’agente host, la Server Utility e Navisphere CLI Per poter eseguire l’agente host, Navisphere CLI o la Server Utility, il server deve soddisfare i seguenti requisiti: Deve eseguire una versione supportata del sistema operativo Linux. Per le connessioni Fibre Channel, deve avere installati il driver e l’hardware HBA supportati EMC CLARiiON. Deve essere collegato ad almeno uno Storage Processor (due per un’elevata disponibilità) di ogni sistema di storage direttamente o mediante switch o hub. Ogni Storage Processor deve disporre di una connessione IP. Solo per l’agente host e Navisphere CLI: deve trovarsi su una rete TCP/IP connessa ad almeno uno Storage Processor (due per un’elevata disponibilità) del sistema di storage. La connessione alla rete TCP/IP consente al server di inviare informazioni sulla mappatura delle LUN al sistema di storage e permette a Navisphere Manager o CLI di comunicare con tale sistema tramite rete. Deve disporre di una connessione di rete TCP/IP configurata agli host remoti che verranno utilizzati per gestire i sistemi di storage del server stesso, inclusi: z gli eventuali server di cui verrà utilizzato il browser per accedere a Manager 6.X; z gli eventuali server Windows Server 2008, 2003 o Windows 2000 su cui viene eseguito il software server di storage management; z gli eventuali server AIX, HP-UX, Linux, server VMware ESX, NetWare, Solaris, Windows Server 2003 o Windows 2000 su cui viene eseguito Navisphere CLI. Se si desidera utilizzare Navisphere CLI sul server per gestire i sistemi di storage di un server remoto, il server deve trovarsi su una rete TCP/IP connessa sia al server remoto che ad ogni Storage Processor del sistema di storage del server remoto. Sul server remoto può essere in esecuzione il sistema operativo AIX, HP-UX, Linux, Solaris o Windows. 24 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Per informazioni sulle revisioni specifiche del sistema operativo del server e del software Access Logix e FLARE del sistema di storage necessarie per la versione dell’agente host in uso, vedere le note di rilascio relative a quest’ultimo sul sito web di EMC Powerlink. Per accedere a tale sito web, vedere Accesso alle informazioni più recenti, pagina 9 . Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 25 Installazione o rimozione di Navisphere Host Agent e di Navisphere CLI È possibile installare sia l’agente host che Navisphere CLI oppure solo uno dei due prodotti. Se si desidera installarli entrambi, installare per primo l’agente host. IMPORTANTE Per le macchine virtuali Linux, vedere la Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server VMware ESX e macchine virtuali (P/N 300-004-281). Se non si è certi che il sistema sia una macchina virtuale, consultare l’amministratore di sistema. Per modificare la configurazione di un agente host esistente, vedere la sezione successiva. Se si desidera installare l’agente host e utilizzare alcune delle funzionalità nella Server Utility, vedere Determinare se installare l’agente host o la Server Utility , pagina 21. Installazione dell’agente host e di Navisphere CLI su un server Linux EMC consiglia di installare la versione più recente del software Navisphere Host Agent e Navisphere CLI appropriato per la configurazione in uso. Tale versione più recente può essere scaricata dalla pagina di download del software sul sito web di Powerlink (serie CX4, CX3, CX e AX4-5) o dal sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage (serie AX). È inoltre possibile installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), anche se la versione in esso contenuta potrebbe non essere la più recente per la configurazione in uso. 1. Dal server Linux, effettuare il login all’account root. 2. Dal prompt dei comandi cercare un pacchetto di agente host e CLI esistenti immettendo uno dei seguenti comandi: rpm -qa | grep navi 26 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Se è elencata una versione precedente del pacchetto software naviagentcli o naviagent, è necessario rimuoverla prima di installare il nuovo pacchetto di agente host e Navisphere CLI. 3. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie CX4, CX3, CX o AX4–5 con Navisphere Manager, effettuare le seguenti operazioni: a. Dal menu a discesa Navigator in alto a destra nella pagina home del sito web Powerlink, selezionare Download di software e patch. b. Selezionare la versione di Navisphere Host Agent/CLI appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip Navi_Agent_CLI_Linux-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Immettere il seguente comando per installare i pacchetti agente host e CLI: rpm -ivh naviagentcli-versione-build.noarch.rpm dove versione e build sono rispettivamente il numero di versione e il numero di build di Navisphere Host Agent/CLI. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 27 Sul sistema verrà visualizzata la parola navigentcli con una serie di simboli di cancelletto (#). Al termine dell’installazione, viene di nuovo visualizzato il prompt del sistema. 4. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie AX con Navisphere Manager, effettuare le seguenti operazioni: a. Nel sito web di supporto del sistema di storage, selezionare il collegamento per il download del software. b. Selezionare la versione di Navisphere Host Agent/CLI appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip Navi_Agent_CLI_Linux-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Immettere il seguente comando per installare i pacchetti agente host e CLI: rpm -ivh naviagentcli-versione-build.noarch.rpm dove versione e build sono rispettivamente il numero di versione e il numero di build di Navisphere Host Agent/CLI. 28 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Sul sistema verrà visualizzata la parola navigentcli con una serie di simboli di cancelletto (#). Al termine dell’installazione, viene di nuovo visualizzato il prompt del sistema. 5. Per installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), effettuare le seguenti operazioni: a. Nell’unità del server, inserire il CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento (per aggiornare sistemi serie AX4-5 o AX a Navisphere Manager). b. Da una finestra della console, eseguire il mount dell’unità CD-ROM mediante il comando della versione del sistema operativo in uso. c. Dalla directory del CD, passare alla directory Linux mediante il seguente comando: cd linux In tale directory sono contenuti i pacchetti di installazione Linux. d. Immettere il seguente comando per installare i pacchetti agente host e CLI: rpm -ivh naviagentcli.noarch.rpm Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 29 Sul sistema verrà visualizzata la parola navigentcli con una serie di simboli di cancelletto (#). Al termine dell’installazione, viene di nuovo visualizzato il prompt del sistema. e. Se il software è stato installato dal CD di supporto del server, smontare il CD e quindi estrarlo della relativa unità. Se la finestra File Manager è aperta sulla directory /mnt/cdrom, è necessario chiuderla prima di tentare di smontare il CD. 6. Verificare che Navisphere Agent e/o CLI siano installati mediante il comando rpm -qa | grep navi. Prima di poter utilizzare l’agente host o Navisphere CLI, è necessario modificare gli script di login utente e configurare il file di configurazione dell’agente host. 7. Se si dispone di un host multi-homed (più schede NIC installate sull’host), creare un file agentID.txt per garantire che l’agente trovi la scheda NIC corretta. Una macchina host multi-homed ha più indirizzi IP connessi a reti ed è fisicamente connesso a più collegamenti dati sulla stessa rete o su reti diverse. Quando si installa Navisphere Host Agent su un host multi-homed, l’agente host, per impostazione predefinita, viene associato alla prima NIC dell’host. Se l’host è multi-homed, per la corretta registrazione dell’agente host con il sistema di storage CLARiiON desiderato è necessario configurare l’agente host in modo che sia associato a una NIC specifica. A tale scopo, impostare un file agentID.txt. a. Mediante un editor di testo che non aggiunge formattazione speciale, creare o modificare un file denominato agentID.txt (con distinzione tra maiuscole e minuscole) in / (root) o in una directory a scelta. b. Aggiungere al file agentID.txt le due righe separate seguenti, senza formattazione speciale: 30 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Prima riga: nome completo dell’host Seconda riga: indirizzo IP della porta HBA/NIC che si desidera che l’agente Navisphere utilizzi Ad esempio, se il nome dell’host è host28 nel dominio mydomain.com e l’host contiene due HBA/NIC, HBA1/NIC1 con indirizzo IP 192.111.222.2 e HBA2/NIC2 con indirizzo IP 192.111.222.3, e si desidera che l’agente host utilizzi NIC2, è necessario configurare il file agentID.txt come segue: Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 31 host28.mydomain.com 192.111.222.3 Il file agentID.txt deve contenere solo queste due righe senza alcuna formattazione. La prima riga deve contenere il nome host e la seconda l’indirizzo IP della porta HBA/NIC come sopra descritto. Entrambe le righe devono terminare con un ritorno a capo. Il cursore pertanto si troverà su una terza riga che però non deve contenere testo. c. Salvare il file agentID.txt. d. Se il file agentID.txt è stato creato in una directory diversa della root, perché l’agente host riparta dopo un riavvio del sistema utilizzando il percorso corretto per il file agentID.txt, impostare la variabile di ambiente EV_AGENTID_DIRECTORY in modo da puntare alla directory in cui è stato creato agentID.txt. e. Se nella directory mostrata per il sistema operativo in uso è presente un file HostIdFile.txt, eliminarlo o rinominarlo. Il file HostIdFile.txt si trova in /var/log/HostIdFile.txt. f. Arrestare e quindi riavviare l’agente host. g. Dopo aver riavviato l’agente host, verificare che quest’ultimo utilizzi l’indirizzo IP immesso nel file agentID.txt. A tale scopo, visualizzare il nuovo file HostIdFile.txt. Dovrebbe contenere l’indirizzo IP immesso nel file agentID.txt. Installazione di Navisphere CLI su un server Linux EMC consiglia di installare la versione più recente del software Navisphere CLI appropriato per la configurazione in uso. Tale versione più recente può essere scaricata dalla pagina di download del software sul sito web di Powerlink (serie CX4, CX3, CX e AX4-5) o dal sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage (serie AX). È inoltre possibile installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), anche se la versione in esso contenuta potrebbe non essere la più recente per la configurazione in uso. 1. Sul server Linux, eseguire il login all’account root. 2. Al prompt dei comandi, ricercare eventuali versioni di Navisphere CLI esistenti digitando: rpm -qi navicli 32 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Se è stata installata una versione precedente del software, è necessario rimuoverla prima di continuare. 3. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie CX4, CX3, CX o AX4–5 effettuare le seguenti operazioni: a. Dal menu a discesa Navigator in alto a destra nella pagina home del sito web Powerlink, selezionare Download di software e patch. b. Selezionare la versione di Navisphere CLI appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip Linux_navicli-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Immettere il seguente comando per installare il pacchetto CLI: rpm -ivh navicli-versione-build.noarch.rpm dove versione e build sono rispettivamente il numero di versione e il numero di build di Navisphere CLI. Sul sistema verrà visualizzata la parola navicli con una serie di simboli di cancelletto (#). Al termine dell’installazione, viene di nuovo visualizzato il prompt del sistema. 4. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie AX con Navisphere Manager, effettuare le seguenti operazioni: a. Nel sito web di supporto del sistema di storage, selezionare il collegamento per il download del software. b. Selezionare la versione di Navisphere CLI appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 33 unzip Linux_navicli-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Immettere il seguente comando per installare il pacchetto CLI: rpm -ivh navicli-versione-build.noarch.rpm dove versione e build sono rispettivamente il numero di versione e il numero di build di Navisphere CLI. Sul sistema verrà visualizzata la parola navicli con una serie di simboli di cancelletto (#). Al termine dell’installazione, viene di nuovo visualizzato il prompt del sistema. 5. Per installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), effettuare le seguenti operazioni: a. Nell’unità del server, inserire il CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento (per aggiornare sistemi serie AX4-5 o AX a Navisphere Manager). b. Da una finestra della console, immettere il seguente comando: mount /mnt/cdrom È possibile eseguire il mount del CD anche da Gnome o da KDE. c. Passare alla directory del CD mediante il seguente comando: cd /mnt/cdrom d. Passare alla directory Linux mediante il seguente comando: cd linux In tale directory sono contenuti i pacchetti di installazione Linux. e. Immettere il seguente comando per installare il pacchetto CLI: 34 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux rpm -ivh navicli.noarch.rpm Sul sistema verrà visualizzata la parola navicli con una serie di simboli di cancelletto (#). Al termine dell’installazione, viene di nuovo visualizzato il prompt del sistema. f. Se la finestra File Manager è aperta sulla directory /mnt/cdrom, è necessario chiuderla prima di tentare di smontare il CD. Immettere quindi i seguenti comandi: cd umount /mnt/cdrom 6. Verificare che Navisphere CLI sia installato mediante il comando rpm -qa | more. Modifica degli script di login utente Per poter utilizzare i comandi navicli al prompt senza anteporvi i caratteri ./ (ad esempio, ./navicli getagent), è necessario modificare la variabile di ambiente $PATH nello script di login utente. Per modificare la variabile di ambiente PATH, effettuare le seguenti operazioni: 1. Aggiungere /opt/Navisphere/bin a $PATH: PATH=$PATH:/opt/Navisphere/bin export PATH Per verificare il percorso, immettere: echo $PATH 2. Impostare la variabile di ambiente $PATH per tutte le sessioni di login: a. Per il profilo utente, modificare $HOME/.bash_profile b. Per lo script di avvio utente, modificare $HOME/.bashrc 3. Se si sta configurando un nuovo server, andare a Esecuzione di Navisphere Host Agent , pagina 41. Se si sta solo aggiornando l’agente Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 35 host o Navisphere CLI su un sistema esistente, l’aggiornamento può considerarsi completato. Rimozione dell’agente host e di Navisphere CLI su un server Linux Per evitare che le informazioni specifiche del luogo vadano perdute, copiare il file di configurazione dell’agente (agent.config) in una posizione sicura prima di rimuovere qualsiasi software Navisphere. 1. Eseguire il login al server Linux come utente root o come membro di un gruppo amministrativo. 2. Aprire una finestra terminale e, a seconda della versione in esecuzione, immettere uno dei seguenti comandi per arrestare l’agente host e quindi disinstallare i file di quest’ultimo e di Navisphere CLI. Versione 6.16.x.x.x (o successiva) /etc/init.d/naviagent stop rpm -e naviagentcli | naviagent Versione 6.7.0.4.7 (o precedente) /etc/init.d/naviagent stop rpm -e naviagentcli-versione | naviagent-versione Ad esempio, rpm -e naviagentcli-6.7.0.4.7-1 o rpm -e naviagent-6.6.0.4.7-1 Dal sistema vengono rimossi tutti i file necessari per eseguire l’agente host e Navisphere CLI. Una copia di backup del file di configurazione viene salvata in /etc/Navisphere/agent.config.rpmsave. Rimozione di Navisphere CLI su un server Linux 1. Eseguire il login al server Linux come utente root o come membro di un gruppo amministrativo. 2. Aprire una finestra terminale e immettere il seguente comando per rimuovere Navisphere CLI: 36 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux rpm -e navicli Dal sistema vengono rimossi tutti i file necessari per eseguire Navisphere CLI. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 37 Configurazione di Navisphere Host Agent Prima di utilizzare il comando navicli register di Navisphere CLI per la configurazione del sistema di storage, è necessario accertarsi che il file di configurazione dell’agente host includa un utente con privilegi, come descritto in Aggiunta di utenti con privilegi, pagina 39. Il percorso del file di configurazione dell’agente host è /etc/Navisphere/agent.config. Se si esegue la configurazione di un sistema di storage di generazione precedente, vedere la revisione A10 di questa guida. 38 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Per sistema di generazione precedente si intende un sistema di storage serie FC che non esegue il software server di storage management. Aggiunta di utenti con privilegi Se si intende utilizzare Navisphere CLI per configurare un sistema di storage, il file di configurazione dell’agente host deve includere una voce per la definizione dell’utente che invierà i comandi di Navisphere CLI come utente con privilegi. Per definire un utente con privilegi, aggiungere un utente con privilegi locale o remoto includendo la voce appropriata tra quelle sotto riportate. Per un utente locale: user nome Per un utente remoto: user nome@nomehost dove nome è il nome account dell’utente e nomehost è il nome del server remoto che verrà utilizzato dall’utente. Il file di configurazione dell’agente host predefinito include una voce user root. Salvataggio del file di configurazione dell’agente host 1. Salvare il file di configurazione dell’agente host. 2. Se si è terminato di aggiungere informazioni al file di configurazione dell’agente host, arrestare e riavviare l’agente mediante i seguenti comandi: /etc/init.d/naviagent stop /etc/init.d/naviagent start Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 39 Utilizzo del file di configurazione di Event Monitor Navisphere Host Agent è in grado di monitorare gli eventi relativi al sistema di storage e di intraprendere azioni, quali l’invio di messaggi di posta elettronica o l’individuazione tramite cercapersone, al verificarsi degli eventi specificati. La versione di Event Monitor fornita con Navisphere Manager consente di definire tali eventi e azioni in modo interattivo. Se non si dispone di Event Monitor, è comunque possibile definire gli eventi e le azioni modificando l’apposito file di configurazione. /etc/Navisphere/Navimon.cfg Il file è autoesplicativo, nel senso che il testo in esso contenuto descrive la modalità di definizione degli eventi e delle azioni da intraprendere nel caso si verifichino gli eventi definiti. Dopo aver apportato le modifiche desiderate, è possibile testare il file mediante il comando responsetest di Navisphere CLI, come spiegato nella documentazione Riferimento per l’interfaccia CLI (Command Line Interface) Navisphere. 40 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Esecuzione di Navisphere Host Agent Nella presente sezione viene descritta la modalità di verifica delle connessioni dell’agente host, nonché di avvio e arresto di tale agente. Avvio e arresto di Navisphere Host Agent L’agente host si avvia automaticamente quando il server viene portato al livello init 3. Al primo avvio dell’agente host, controllare nel registro di sistema il sistema operativo del server per accertarsi che l’agente sia stato avviato e non si siano verificati errori del dispositivo. Il registro di sistema si trova in /var/log/messages. Quando su un sistema di storage si verifica una condizione di intenso traffico di input/output, ovvero quando le applicazioni utilizzano tale sistema, le informazioni potrebbero non venire fornite all’agente host in modo tempestivo, pertanto l’agente può impiegare diversi minuti per eseguire un’attività di gestione relativa al sistema di storage. Questo comportamento è evidente soprattutto se un solo agente host gestisce più sistemi di storage. Inoltre, se il registro eventi dell’SP è di grandi dimensioni e il file di configurazione dell’agente host è configurato per leggere tutti gli eventi, potrebbero essere necessari diversi minuti per l’avvio dell’agente. Avvio dell’agente host Eseguire il login come utente root e immettere il seguente comando: /etc/init.d/naviagent start Arresto dell’agente host Eseguire il login come utente root e immettere il seguente comando: /etc/init.d/naviagent stop Verifica delle connessioni dell’agente host Prima di continuare, è opportuno verificare le connessioni dell’agente host come segue: 1. Avviare l’agente host come descritto in Avvio e arresto di Navisphere Host Agent, pagina 41. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 41 2. Cercare eventuali errori nella console e nel registro del sistema operativo per accertarsi che l’agente sia stato avviato e che non si siano verificati problemi del dispositivo. 3. Verificare che l’agente host sul server sia in grado di rilevare il sistema di storage come segue: a. Immettere il seguente comando CLI: naviseccli |navicli [-d dispositivo]| -h nomehost port -list -hba Non è possibile specificare sia l’opzione -d che l’opzione -h. dove: [-d dispositivo] è il nome di dispositivo del sistema di storage (supportato solo con sistemi delle generazioni precedenti). -h nomehost è l’indirizzo IP dell’SP. 42 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Per ogni HBA presente nel server, verrà visualizzato un listato simile al seguente. Per i sistemi di storage in un ambiente SAN (storage condiviso), nel listato sono inclusi gli HBA di tutti gli host connessi. Information about each HBA: HBA UID: 10:00:00:60:B0:3E:46:AC:10:00:00:60:B0:3E:46:AC Server Name: siux134 Server IP Address: 128.221.208.134 HBA Model Description: HBA Vendor Description: HBA Device Driver Name: Information about each port of this HBA: SP Name: spa HBA Devicename: sp0 Trusted: NO Logged In: YES Source ID: 1 Defined: YES Initiator Type: 0 Storage Group Name: Storage Group 134 b. Nel listato, esaminare le informazioni relative ad ogni HBA installato nell’host per verificare il percorso dall’HBA all’SP. Registrazione degli errori e dello stato dell’agente host Quando il sistema è in esecuzione, il sistema operativo tiene traccia delle informazioni relative agli eventi e agli errori dell’agente host e le salva in file di registro nel server. Il registro degli errori dell’agente host tiene traccia delle informazioni relative all’avvio e alla chiusura dell’agente host, nonché degli eventuali errori che possono verificarsi, ad esempio l’impossibilità per l’agente host di accedere ad un dispositivo nel file di configurazione. Per la risoluzione degli eventuali errori è opportuno iniziare dall’esame dei file di registro. Gli eventi e gli errori dell’agente host vengono registrati in /var/log/agent.log. Gli eventi di sistema vengono registrati in /var/log/messages. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 43 Installazione e rimozione della Navisphere Server Utility In questa sezione viene descritto come installare la Navisphere Server Utility. IMPORTANTE Per le macchine virtuali Linux, vedere la Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server VMware ESX e macchine virtuali (P/N 300-004-281). Se non si è certi che il sistema sia una macchina virtuale, consultare l’amministratore di sistema. Se si dispone di Microsoft iSCSI Initiator, è necessario installare Microsoft iSCSI Software Initiator poiché viene utilizzato dalla Navisphere Server Utility per configurare le connessioni iSCSI. Installazione della Navisphere Server Utility su un server Linux EMC consiglia di installare la versione più recente del software Navisphere Server Utility appropriato per la configurazione in uso. Tale versione più recente può essere scaricata dalla pagina di download del software sul sito web di Powerlink (serie CX4, CX3, CX e AX4-5) o dal sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage (serie AX). È inoltre possibile installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), anche se la versione in esso contenuta potrebbe non essere la più recente per la configurazione in uso. 1. Sul server Linux, effettuare il login all’account root. 2. Dal prompt dei comandi cercare se la Server Utility è già stata installata con il seguente comando: rpm -qi naviserverutil Se si dispone di un sistema di storage serie AX100 e il comando sopra riportato non ha rilevato alcuna versione precedente della utility, immettere rpm -qi axnaviserverutil. 3. Se è stata installata una versione precedente del software, è necessario rimuoverla prima di continuare. 44 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux rpm -e naviserverutil 4. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie CX4, CX3, CX o AX4–5 effettuare le seguenti operazioni: a. Dal menu a discesa Navigator in alto a destra nella pagina home del sito web Powerlink, selezionare Download di software e patch. b. Selezionare la versione della Navisphere Server Utility appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip Linux_HOSTUTIL-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Installare la Navisphere Server Utility sul server con il seguente comando: rpm -ivh naviserverutil.piattaforma.rpm Per un sistema SuSE ia64, utilizzare il seguente comando: rpm -i naviserverutil_suseversione-build.piattaforma.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della Server Utility e piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso, ad esempio i386, ia64 o x86-64. Se si sta effettuando l’aggiornamento dell’utility sul server, utilizzare l’opzione -U anziché -ivh. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 45 Con la procedura di installazione viene aggiunta una riga al file /etc/rc.d/rc.local che consente di avviare l’utility durante la fase di riavvio del server, se l’utente root dispone delle autorizzazioni di esecuzione per il file /etc/rc.d/rc.local. 5. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie AX, effettuare le seguenti operazioni: a. Nel sito web di supporto del sistema di storage, selezionare il collegamento per il download del software. b. Selezionare la versione della Navisphere Server Utility appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip Linux_HOSTUTIL-versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile scaricato. d. Installare la Navisphere Server Utility sul server con il seguente comando: rpm -ivh naviserverutil.piattaforma.rpm Per un sistema SuSE ia64, utilizzare il seguente comando: rpm -i naviserverutil_suseversione-build.piattaforma.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della Server Utility e piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso, ad esempio i386, ia64 o x86-64. Se si sta effettuando l’aggiornamento dell’utility sul server, utilizzare l’opzione -U anziché -ivh. 46 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Con la procedura di installazione viene aggiunta una riga al file /etc/rc.d/rc.local che consente di avviare l’utility durante la fase di riavvio del server, se l’utente root dispone delle autorizzazioni di esecuzione per il file /etc/rc.d/rc.local. 6. Per installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), effettuare le seguenti operazioni: a. Nell’unità del server, inserire il CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento (per sistemi serie AX4-5 o AX da aggiornare a Navisphere Manager). b. Da una finestra della console, eseguire il mount dell’unità CD-ROM mediante il comando della versione del sistema operativo in uso. c. Dalla directory del CD, passare alla directory Linux mediante il seguente comando: cd linux In tale directory sono contenuti i pacchetti di installazione Linux. d. Installare la Navisphere Server Utility sul server con il seguente comando: rpm -ivh naviserverutil.piattaforma.rpm Per un sistema SuSE ia64, utilizzare il seguente comando: rpm -i naviserverutil_suse.piattaforma.rpm dove piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso, ad esempio i386, ia64 o x86-64. Se si sta effettuando l’aggiornamento dell’utility sul server, utilizzare l’opzione -U anziché -ivh. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 47 Con la procedura di installazione viene aggiunta una riga al file /etc/rc.d/rc.local che consente di avviare l’utility durante la fase di riavvio del server, se l’utente root dispone delle autorizzazioni di esecuzione per il file /etc/rc.d/rc.local. e. Rimuovere il CD della relativa unità. Rimozione della Server Utility su un server Linux 1. Eseguire il loginal server Linux come utente root o come membro di un gruppo amministrativo. 2. Aprire una finestra terminale e, a seconda di quale versione della Server Utility è installata, immettere il comando appropriato per rimuovere tale utility: rpm -e naviserverutil oppure rpm -e axnaviserverutil Per stabilire quale versione è installata, immettere rpm -qi naviserverutil o rpm -qi axnaviserverutil. Se la utility è installata, vengono visualizzate informazioni ad essa relative. 48 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Esecuzione della Navisphere Server Utility Nella presente sezione viene descritta la modalità di avvio e utilizzo della Server Utility. È possibile eseguire la Server Utility dal server o dal CD di supporto del server. Avvio della Navisphere Server Utility su un server Linux 1. Aprire una finestra della console. 2. Passare alla directory bin Navisphere ed eseguire la Server Utility: /opt/Navisphere/bin/naviserverutilcli Avvio della Navisphere Server Utility su un server Linux dal CD 1. Su server Linux, eseguire il login all’account root. 2. Nell’unità del server, inserire il CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento (per sistemi serie AX4-5 o AX da aggiornare a Navisphere Manager). 3. Da una finestra della console, eseguire il mount dell’unità CD-ROM mediante il comando della versione del sistema operativo in uso. 4. Dalla directory del CD, passare alla directory Linux mediante il seguente comando: cd linux In tale directory sono contenuti i pacchetti di installazione Linux. 5. Eseguire la Server Utility: ./naviserverutilcli Utilizzo della Navisphere Server Utility La Navisphere Server Utility consente di eseguire le seguenti funzioni: Aggiornare le informazioni relative al server sul sistema di storage. Generare un report relativo all’elevata disponibilità. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 49 Eseguire attività di copia istantanea (solo Navisphere Express). Aggiornamento delle informazioni relative al server sul sistema di storage L’opzione Aggiorna informazioni server consente di inviare informazioni relative al server a tutti i sistemi di storage connessi. Per aggiornare le informazioni del server, selezionare l’opzione 1 della schermata di benvenuto della Server Utility e seguire le istruzioni visualizzate. Esecuzione di attività di copia istantanea Per informazioni sull’utilizzo dell’opzione relativa alle attività di copia istantanea, vedere la guida in linea di Navisphere Express. Generazione di un report sull’elevata disponibilità L’opzione Generate high availability report (opzione 3) e il comando naviserverutilcli hav consentono di determinare se il server è configurato per un’elevata disponibilità verificando se quest’ultimo dispone di almeno un percorso di connessione ad ogni Storage Processor del sistema di storage e se è in esecuzione PowerPath o un altro software di failover, quale ad esempio DMP. La utility non rileva altro software di failover nativo, quale il software a percorsi multipli nativo di Linux (MPIO). Dopo la verifica, la utility genera un report riepilogativo e lo salva sul server. Se si esegue il comando naviserverutilcli hav con l’opzione -upload, la utility inoltre invia il report al sistema di storage specificato. Generare un report relativo all’elevata disponibilità per: verificare lo stato di un server; eseguire la preparazione per un’installazione software su un sistema di storage. Solo per sistemi AX4: utilizzare lo switch -upload per caricare il report HA sul sistema di storage solamente se si utilizza Assistente software Navisphere per installare il nuovo software. È consigliabile utilizzare Assistente software e non il comando -ndu install per caricare il software. Il comando -ndu install non esegue gli stessi controlli di convalida di preinstallazione come l’Assistente software. L’Assistente software è incluso nella Navisphere Service Taskbar. 50 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Verifica dello stato di un server Per verificare periodicamente lo stato di disponibilità elevata di un server, selezionare l’opzione 3 della schermata di benvenuto della Server Utility e seguire le istruzioni visualizzate per generare un apposito report, oppure utilizzare il comando naviserverutilcli hav[-directory | -d directoryoutput]. dove: -directory | -d directoryoutput Specifica la directory nella quale si desidera salvare il report sul server. Questa opzione è necessaria solo se la Server Utility viene eseguita dal CD. In caso contrario, il report viene salvato automaticamente nella directory di installazione della Navisphere Server Utility. Se la Server Utility è installata sul server e si specifica una directory, tale directory avrà la priorità sulla directory di installazione della utility. Preparazione per l’installazione di software su un sistema di storage Se si sta generando un report relativo all’elevata disponibilità come prerequisito per l’aggiornamento del software del sistema di storage, è necessario caricare tale report sul sistema prima di installare il software sul sistema stesso. Per generare e caricare un report HA, eseguire il seguente comando della directory nella quale è stata installata la utility: naviserverutilcli hav -upload -ip indirizzoIP |-h indirizzoIP|network_name -user|-u nomeutente -password|-p passwordutente -scope|-s livelloambito -secfilepath percorsofileprotezione -port 443|2163 [-directory | -d directoryoutput] dove: Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 51 -ip indirizzoIP Specifica l’indirizzo IP di un SP nel sistema di storage sul quale verrà caricato il report. Non è possibile utilizzare questa opzione insieme all’opzione -h. -h indirizzoIP | nome_rete Specifica l’indirizzo IP o il nome di rete di un SP nel sistema di storage sul quale verrà caricato il report. Non è possibile utilizzare questa opzione insieme all’opzione -ip. -user | -u nomeutente Specifica il nome di accesso per il sistema di storage. È necessario utilizzare questa opzione insieme alle opzioni -password | -p e -scope | -s. Non è possibile utilizzare questa opzione insieme all’opzione -secfilepath. -password | -p passwordutente Specifica la password necessaria per accedere al sistema di storage. È necessario utilizzare questa opzione insieme alle opzioni -user | -u e -scope | -s. Non è possibile utilizzare questa opzione insieme all’opzione -secfilepath. -scope | -s livello ambito Specifica il livello di accesso al sistema di storage di cui dispongono il nome e la password utente: 0 = globale; 1 = locale; 2 = LDAP. È necessario utilizzare questa opzione insieme alle opzioni -user | -u e -password | -p. Non è possibile utilizzare questa opzione insieme all’opzione -secfilepath. -secfilepath percorsofileprotezione Ricerca nel file di protezione l’indirizzo IP specificato. Se la utility non trova tale indirizzo, verrà utilizzata la voce predefinita nel file di protezione. Per poter eseguire questa opzione è necessario un file di protezione. Per informazioni sulla modalità di creazione di un file di questo tipo, vedere la guida di riferimento per l’interfaccia CLI (Command Line Interface) EMC Navisphere. Non è possibile utilizzare questa opzione insieme alle opzioni -user | -u, -password | -p e -scope | -s. -port 443 | 2163 Specifica il numero di porta di Navisphere Management Server. L’impostazione predefinita è 443. -directory | -d directoryoutput Specifica la directory nella quale si desidera salvare il report sul server. Questa opzione è necessaria solo se la Server Utility viene eseguita dal CD. In caso contrario, il report viene salvato automaticamente nella directory di installazione della Navisphere Server Utility. Se la Server Utility è installata sul server e si specifica una directory, tale directory avrà la priorità sulla directory di installazione della utility. Dopo il caricamento del report relativo all’elevata disponibilità Oltre ad eseguire la Server Utility per controllare l’elevata disponibilità del server, è consigliabile effettuare le seguenti verifiche manuali. 52 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Verifica del supporto del software e dell’hardware: accertarsi di aver verificato che tutti i componenti software e hardware siano supportati in base ad EMC E-Lab™ Interoperability Navigator e alle matrici di supporto. Questo strumento non consente di verificare se si sta eseguendo firmware di switch supportato, né se si stanno utilizzando switch ridondanti (consigliati). Aggiornamento del software del sistema di storage: se si sta per eseguire un aggiornamento software online del sistema di storage, si è aggiunto un HBA o una LUN oppure è cambiata la connettività (è stato aggiunto un percorso o si è modificato lo zoning): z Accertarsi di aver verificato che tutti i componenti software e hardware siano supportati e interoperativi in base ad EMC E-Lab Interoperability Navigator e alle matrici di supporto. z Verificare che tutte le LUN (dischi virtuali) a cui accederanno i server durante l’aggiornamento siano controllati tramite il software per la gestione dei percorsi. Per i server su cui vengono eseguiti PowerPath e DMP, vedere la sezione relativa al software di failover nella scheda Dettagli del report e individuare tali LUN. Se non sono presenti nell’elenco, il server perderà l’accesso a tali LUN durante l’aggiornamento del software. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 53 Installazione e rimozione della utility Admsnap EMC consiglia di installare Admsnap su tutti i server connessi ad un sistema di storage su cui sia installato il driver SnapView. IMPORTANTE Se si esegue l’aggiornamento del sistema di storage a FLARE OE 02.19.xxx.5.yyy o versione successiva, è necessario aggiornare Admsnap alla versione 2.9.x o successiva. Prima di aggiornare FLARE, verificare che la versione del sistema operativo supporti Admsnap 2.9.x o versione successiva. Vedere le Note di rilascio di Admsnap. Prerequisiti di installazione Prima di installare e utilizzare la utility Admsnap, è necessario effettuare le operazioni riportate di seguito. Installare SnapView su un sistema di storage CLARiiON supportato. Per un elenco dei sistemi di storage supportati, vedere le note di rilascio relative a SnapView e Admsnap. Attivare il controllo dell’accesso ai dati nello stesso sistema di storage CLARiiON. Installazione della utility Admsnap su un server Linux EMC consiglia di installare la versione più recente del software della utility Admsnap appropriato per la configurazione in uso. Tale versione più recente può essere scaricata dalla pagina di download del software sul sito web di Powerlink (serie CX4, CX3, CX e AX4-5) o dal sito web dedicato al supporto dei sistemi di storage (serie AX). È inoltre possibile installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), anche se la versione in esso contenuta potrebbe non essere la più recente per la configurazione in uso. 1. Eseguire il login al server Linux come utente root o come membro di un gruppo amministrativo. 2. Aprire una finestra terminale e immettere il seguente comando per elencare un eventuale pacchetto admsnap attualmente installato: 54 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux rpm -qi admsnap 3. Esaminare l’elenco per individuare una versione precedente di admsnap. In caso affermativo, rimuoverla come descritto in Rimozione della utility Admsnap su un server Linux, pagina 59. 4. Per scaricare il software per i sistemi di storage serie CX4, CX3, CX o AX4–5 con Navisphere Manager, effettuare le seguenti operazioni: a. Dal menu a discesa Navigator in alto a destra nella pagina home del sito web Powerlink, selezionare Download di software e patch. b. Selezionare la versione della utility Admsnap appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip admsnap_versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Installare admsnap mediante il comando rpm -ivh (Red Hat) o il comando yast (SuSe). Gli utenti Red Hat Linux devono utilizzare il seguente comando: rpm -ivh admsnap-versione-build.piattaforma.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della utility Admsnap e piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso. Gli utenti SuSe Linux devono utilizzare il seguente comando: yast -l SuSe_admsnap-versione-build.piattaforma.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della utility Admsnap e piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso. Il software viene installato nella directory /usr/admsnap con i seguenti file: Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 55 /usr/admsnap/admsnap /usr/admsnap/man/man1/admsnap.1 /usr/admsnap/readme 5. Per installare il software per i sistemi di storage serie AX con Navisphere Manager, effettuare le seguenti operazioni: a. Nel sito web di supporto del sistema di storage, selezionare il collegamento per il download del software. b. Selezionare la versione della utility Admsnap appropriata da scaricare e selezionare l’opzione per il salvataggio del file zip sul server. c. Dal prompt dei comandi passare alla directory in cui è stato salvato il file zip e decomprimerlo. unzip admsnap_versione.zip dove versione è la versione indicata nel nomefile. d. Installare admsnap mediante il comando rpm -ivh (Red Hat) o il comando yast (SuSe). Gli utenti Red Hat Linux devono utilizzare il seguente comando: rpm -ivh admsnap-versione-build.piattaforma.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della utility Admsnap e piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso. Gli utenti SuSe Linux devono utilizzare il seguente comando: yast -i SuSe_admsnap-versione-build.piattaforma.rpm dove versione e build sono il numero di versione e il numero di build della utility Admsnap e piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso (vedere gli esempi relativi a Red Hat sopra riportati). Il software viene installato nella directory /usr/admsnap con i seguenti file: 56 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux /usr/admsnap/admsnap /usr/admsnap/man/man1/admsnap.1 /usr/admsnap/readme 6. Per installare il software dal CD di supporto del server (qualsiasi sistema di storage), effettuare le seguenti operazioni: a. Nell’unità del server, inserire il CD di supporto del server fornito con il sistema di storage o con il kit di aggiornamento (per aggiornare sistemi serie AX4-5 o AX a Navisphere Manager). b. Da una finestra della console, eseguire il mount dell’unità CD-ROM mediante il comando della versione del sistema operativo in uso. c. Dalla directory del CD, passare alla directory Linux mediante il seguente comando: cd linux In tale directory sono contenuti i pacchetti di installazione Linux. d. Elencare i nomifile presenti sul CD: ls Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 57 Verranno visualizzati quattro pacchetti rpm di admsnap per piattaforme differenti. Questi pacchetti rpm sono per la piattaforma Intel a 64 bit (ia64), la piattaforma Linux basata su processore AMD o basata su Intel Xeon (x86_64), la piattaforma Linux Intel a 32 bit (i386) e la piattaforma SuSE Linux (ia64). e. Installare admsnap mediante il comando rpm -ivh (Red Hat) o il comando yast (SuSe). Gli utenti Red Hat Linux devono utilizzare il seguente comando: rpm -ivh admsnap.piattaforma.rpm dove piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso. Ad esempio: rpm -ivh admsnap.i386rpm rpm -ivh admsnap.ia64.rpm rpm -ivh admsnap.x86_64.rpm Gli utenti SuSe Linux devono utilizzare il seguente comando: yast -i admsnap.piattaforma.rpm dove piattaforma è il numero della piattaforma Linux in uso (vedere gli esempi relativi a Red Hat sopra riportati). Il software viene installato nella directory /usr/admsnap con i seguenti file: /usr/admsnap/admsnap /usr/admsnap/man/man1/admsnap.1 /usr/admsnap/readme f. Smontare (umount) il file system del CD mediante il seguente comando: cd umount /dev/cdrom g. Rimuovere il CD della relativa unità. L’installazione di admsnap su un server Linux è stata completata. 7. Verificare che sia installata la versione corretta di admsnap mediante il seguente comando: 58 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux /usr/admsnap/admsnap help Con questo comando viene visualizzato un messaggio relativo al comando help in cui è indicato il numero di revisione del software admsnap installato. 8. Configurare MANPATH per accedere alle pagine del manuale Linux. Modificare il file /etc/man.config aggiungendo le seguenti righe: MANPATH /usr/admsnap/man 9. Configurare i dispositivi sg mediante la utility MAKEDEV. Per informazioni sulla modalità di utilizzo di tale utility, vedere le pagine del manuale ad essa relative. Rimozione della utility Admsnap su un server Linux 1. Eseguire il login al server Linux come utente root o come membro di un gruppo amministrativo. 2. Aprire una finestra terminale e immettere il seguente comando per elencare un eventuale pacchetto admsnap attualmente installato: rpm -q admsnap 3. Per rimuovere la versione precedente del software admsnap, immettere: rpm -e nome dove nome è il nome del programma admsnap visualizzato dal comando al passaggio 2. Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux 59 Esecuzione della utility Admsnap Per informazioni sull’esecuzione dei comandi admsnap, vedere la documentazione Riferimento per le interfacce CLI di EMC SnapView. 60 Guida all’installazione dei prodotti di supporto dei server EMC CLARiiON per server Linux Copyright© 2004–2008 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. EMC ritiene che le informazioni contenute nella presente documentazione siano accurate al momento della sua data di pubblicazione. Le informazioni sono soggette a modifica senza preavviso. LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE DOCUMENTO VENGONO FORNITE COSÌ COME SONO. 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