- Le cose che sai di me, Clara Sanchez

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- Le cose che sai di me, Clara Sanchez
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Le cose che sai di me, Clara Sanchez
Il piccolo pezzo di cielo che si intravede dal finestrino è di un azzurro intenso. Patricia è sull'aereo che la sta
riportando a casa, a Madrid. All'improvviso la sconosciuta che le è seduta accanto le dice una cosa che la
sconvolge: "Qualcuno vuole la tua morte". Patricia è colpita da quella rivelazione, ma poi ripensa alla sua vita e
si tranquillizza: a ventisei anni è realizzata, felicemente sposata e con un lavoro che la porta a girare il mondo.
Niente può turbare la sua serenità. È sicura che quella donna, che dice di riconoscere le vibrazioni emanate
dalle persone, si sbaglia. Eppure a Patricia, tornata alla routine di sempre, iniziano a succedere banali
imprevisti che giorno dopo giorno si trasformano in piccoli incidenti. Incidenti che stravolgono le sue abitudini e il
suo lavoro. Non può fare a meno di ripensare alla donna dell'aereo e alle sue parole. Parole che a poco a poco
minano le sue certezze. Vuole sapere se è davvero in pericolo. Vuole scoprire chi desidera farle del male, e
quando il sospetto cresce dentro di lei, inizia a guardarsi intorno con occhi diversi, dubitando delle persone che
ha vicino. Sente che tutto il suo mondo sta crollando pezzo dopo pezzo, ma deve trovare il coraggio di
resistere: la minaccia è più vicina di quanto immaginasse. Però deve essere pronta a mettere in discussione
tutta la sua vita, a leggere dentro sé stessa. Perché anche la felicità ha le sue ombre...
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Poche parole, moltissime cose, Rossella Milone
Olga e Sergio vivono un amore senile, fatto di una complicità silenziosa e tenace che nessuno riesce a capire.
Nemmeno i rispettivi figli, che infatti mal sopportano quella relazione. Finché i due prendono una decisione che
mette tutti di fronte al fatto compiuto: senza dir nulla a nessuno, spariscono. Sorpresi e spaventati da tanta
incauta intraprendenza, tutti quanti si mettono sulle loro tracce: figli, nuore e generi, in una ricerca che coinvolge
anche Nana, la nipote di Olga, e persino Abramo, il cucciolo di cane che la bambina ha appena adottato. Il
tentativo di ritrovare Olga e Sergio, l'interrogarsi sul perché di quella fuga - come se tanta gioia di vivere fosse
quasi scandalosa - finirà per mettere in scacco le certezze di tutti loro. Con una scrittura decisa, Rossella
Milone restituisce sulla pagina l'amore, le bugie, la ricerca delle proprie radici, i non detti e tutte le complessità
che si annidano in ogni famiglia. Fino a scoprire che, anche quando sembra troppo tardi per ribaltare
un'esistenza, e le parole non bastano più, l'unica cosa che possiamo fare è ricominciare da capo.
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Splendore, Margaret Mazzantini
Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due
uomini, due destini. Uno eclettico e inquieto, l'altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre,
come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s'impone, violento e creativo,
insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due
protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro
resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l'amore. Un luogo
fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e
Costantino attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio
tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più
struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata,
attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore, un viaggio attraverso i molti
modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l'archeologia e la contemporaneità. E alla
fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è. E che il vero splendore è la nostra singola,
sofferta, diversità.
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Il bacio di Giuda, Sveva Casati M.i
Sveva rivive il suo passato stimolata dai suoi nipoti, cui dedica questo libro, che le offrono lo spunto per rivivere
le esperienze passate. Attraverso uno stile di narrazione quasi liberatorio che coinvolge il lettore, spinge a
riflettere sui diversi temi raccontati e ambientati nella Milano del dopoguerra: la ripresa della vita dopo la
tragedia della guerra, la nuova realtà di una società stremata, impoverita emarginata. Ma anche la scuola e
l'educazione, il rapporto con gli adulti, il pudore, il perbenismo legato alla chiesa, il ruolo degli uomini ma anche
altri temi che offrono al lettore la possibilità di valutare come si siano evoluti nel tempo usi e costumi. Uno
spunto prezioso per ripensare la nostra contemporaneità con le sue conquiste e le sue perdite.
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Panta Rei, De Crescenzo
L'amore, l'eterno conflitto tra il bene e il male, il senso della vita, l'universo, la politica, spiegati da Eraclito a De
Crescenzo
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La miscela segreta di casa Olivares, Torregrossa Giuseppina
Il caffé Genziana é forse il caffè piú buono di Palermo. Poi arriva la guerra, Roberto il suo ideatore muore, la
famiglia si spacca, cosí come l´anima di chi resta. Ma non tutto é perduto. Nelle mani di Genziana c´é ancora
futuro, e sa di caffé.
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Quattro sberle benedette, Vitali Andrea
In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non
succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il
maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul
sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l'enigma, perché uno predice
una cosa e l'altro l'esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efisio
Mannu, sardo, e l'appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo
di rovinarsi la vita l'un l'altro. E forse c'è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don
Sisto Secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l'anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso
ben più che aquilino, don Sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell'acqua ristretta e
insipida del lago. Malmostoso, è inviso all'intero paese, perfino al mite presidente dei Fabbriceri, Mistico Lepore,
che tormenta il prevosto in continuazione perché, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi
ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che
qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare
sul fatto...
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La piramide di fango, Camilleri Andrea
In Una lama di luce avevamo lasciato Montalbano e Livia sconvolti per la fine di François, il protagonista del
Ladro di merendine, il bambino che Livia avrebbe voluto adottare. Livia non si è mossa da Boccadasse e nelle
lunghe telefonate con Salvo mostra tutta la sua prostrazione, ma in un’alba livida la telefonata di Fazio
interrompe il sogno angoscioso di Montalbano per trascinarlo in una nuova indagine. Sono giorni di pioggia a
Vigàta, quegli acquazzoni violenti e persistenti che non danno requie, fiumane d’acqua scatenata che
travolgono case e terreni lasciando dietro di sé un mare di fango. È in una di queste giornate che un uomo,
Giugiù Nicotra, viene trovato morto in un cantiere, mezzo nudo, colpito da un proiettile alle spalle. Aveva
cercato scampo in una specie di galleria formata da grossi tubi per la costruzione di condotte d’acqua.
L’indagine parte lenta e scivolosa, ma ben presto ogni indizio, ogni personaggio, conduce al mondo dei cantieri
e degli appalti pubblici. Un mondo non meno viscido e fangoso della melma di cui ogni cantiere è ricoperto.
Districandosi tra tutto quel fango nel quale «sguazzariano» costruttori, ditte, funzionari pubblici, una cosa
Montalbano non riesce a togliersi dalla testa: che Nicotra, il morto, andando a morire dentro alla galleria, avesse
voluto comunicare qualche cosa. «Lei poco fa ha detto una parola, piramide. E a me è tornato in mente… Sa
che dentro alla piramide di Cheope nessuno per lungo tempo ci è potuto entrare perché non si riusciva a
scoprire l’accesso? Poi qualcuno ha rotto gli indugi e ha praticato un foro nella parete, foro non autorizzato dai
custodi della piramide. Ma così anche i custodi, che fino a quel momento erano stati costretti a starsene fuori,
poterono penetrare all’interno».
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Figli dello stesso padre, Petri Romana
Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono
diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente,
passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un
figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur
essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di essere la causa del
divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto
del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue
riemergeranno furiosi.
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Giorni di spasimato amore, Petri Romana
Affacciato al suo balconcino sul golfo di Napoli, Antonio guarda il mare pieno di luce e ascolta alla radio le
canzoni di Sanremo. Nel quartiere lo prendono per matto, ma a lui non importa. Perché se Antonio è pazzo, lo è
d'amore per la sua Lucia, una lunga treccia nera e occhi screziati d'oro, che ha conosciuto in un giorno lontano
del 1943. La guerra li ha divisi, e anche se tutti gli dicono che il suo è un sogno impossibile è con Lucia che
Antonio spera ancora di poter vivere giorni interminabili di purissimo amore, fatti di piccole, grandi cose: la
spesa, la cucina, le serate sul balcone, la passione. Ma quando la madre, malata e preoccupata di lasciarlo
solo, gli chiede di sposarsi con una ragazza che lui non ama, Antonio non trova la forza di rifiutare, rischiando
così di veder svanire per sempre il suo sogno di felicità. Sullo sfondo di una Posillipo piena di vita, voci e colori
e di un mare placido e scintillante, capace di svelare il significato dell'esistere a chi ha la pazienza di osservare,
Romana Petri intesse lo struggente racconto di un sentimento totalizzante, di un amore dalla forza
imprevedibile che sa sfidare e vincere l'inesorabile scorrere del tempo e le crude leggi della realtà
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Anche le scimmie cadono dagli alberi, Berselli Alessandro
Samuele ha 33 anni, una passione per il rock e un interesse più moderato per il suo lavoro in una
multinazionale. Tutto sommato, la sua vita gli sta bene così com’è, senza grandi aspirazioni, responsabilità o
dubbi esistenziali. Cinico e sarcastico, ha trovato il modo di sopravvivere facendo quello che gli piace: concerti,
bevute con gli amici, storie occasionali che lo soddisfano senza imporgli legami. Un giorno, però, in ufficio arriva
Anna, nuovo acquisto tra le stagiste destinate alla manovalanza commerciale e al compiacimento erotico delle
alte sfere, l’ultima persona al mondo di cui dovrebbe innamorarsi. Cosa che puntualmente accade. D’altra parte,
come recita un proverbio giapponese, anche le scimmie cadono dagli alberi… nessuno è perfetto.
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L’abbazia dei cento peccati, Simoni Marcello
E’ l'agosto del 1346, quando il valoroso Maynard de Rocheblanche, sopravvissuto a una disfatta militare, entra
in possesso di una pergamena con un enigma vergato. Quell'oscuro testo fa riferimento a una reliquia preziosa,
avvolta nel mistero, il Lapis exilii. Sono molti coloro che hanno interesse a impossessarsene, primi fra tutti un
ambizioso cardinale di Avignone e il principe Karel di Lussemburgo, desideroso di farsi incoronare imperatore.
Per non far cadere l'inestimabile documento in mani sbagliate, Maynard sarà costretto a fuggire. Si recherà
prima a Reims, presso la sorella Eudeline, badessa del convento di Sainte-Balsamie, poi nell'abbazia di
Pomposa. Proprio lì avverrà il fortunato incontro con l'abate Andrea e il giovane pittore Gualtiero de' Bruni,
insieme ai quali proverà a scoprire la verità sulla reliquia. L'unico a conoscerla, tuttavia, è un monaco
dall'aspetto deforme, che ha carpito il segreto del Lapis exilii da un luogo irraggiungibile, il monastero di MontFleur...
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Un passo di troppo, Child Lee
Per Jack Reacher anche bere un caffè caldo può essere davvero pericoloso. Con Un passo di troppo Lee Child
riporta in scena il suo intrepido protagonista che nelle trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi ha il bel
volto di Tom Cruise. Vivere a New York può essere una sfida o per lo meno lo è per Reacher, ex ufficiale della
polizia militare americana, che dopo aver lasciato l’esercito decide di iniziare una vita vagabonda e senza
regole attraverso le strade statunitensi. Ma sulla sua strada ci sono sempre persone da aiutare, casi di
spionaggio e così persino una sosta in un bar diventa un nuovo caso da risolvere. Proprio così Reacher scopre
che Edward Lane, capo di un’agenzia di contractors, sta per pagare il riscatto del rapimento della moglie e della
figlia. Un milione di dollari in contanti questo è il patto tra Lane e gli sconosciuti rapitori, ma la mossa giusta è
quella di dare il denaro? Non per l’eroe creato dalla penna di Lee Child che decide di aiutare questa famiglia a
riunirsi. La missione non sarà facile. E l’unica strada che conosce Jack Reacher è quella del pericolo e dei colpi
da sferzare a volto scoperto. Dietro il rapimento ben presto affari loschi emergeranno e il nostro cavaliere
solitario non esiterà a smascherare politica e polizia alla ricerca di fama e di successo. Ancora una volta con Un
passo di troppo Child libera la sua storia dai vincoli del sistema giudiziario e sociale americano, li contrasta e
dona attraverso Reacher un nuovo senso di giustizia al romanzo e ai suoi protagonisti
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Marina Bellezza, Avallone Silvia
Marina ha vent'anni e una bellezza assoluta. È cresciuta inseguendo l'affetto di suo padre, perduto sulla strada
dei casinò e delle belle donne, e di una madre troppo fragile. Per questo dalla vita pretende un risarcimento,
che significa lasciare la Valle Cervo, andare in città e prendersi la fama, il denaro, avere il mondo ai suoi piedi.
Un sogno da raggiungere subito e con ostinazione. La stessa di Andrea, che lavora part time in una biblioteca e
vive all'ombra del fratello emigrato in America, ma ha un progetto folle e coraggioso in cui nessuno vuole
credere, neppure suo padre, il granitico ex sindaco di Biella. Per lui la sfida è tornare dove ha cominciato il
nonno tanti anni prima, risalire la montagna, ripartire dalle origini. Marina e Andrea si attraggono e respingono
come magneti, bruciano di un amore che vuole essere per sempre. Marina ha la voce di una dea, canta e balla
nei centri commerciali trasformandoli in discoteche, si muove davanti alle telecamere con destrezza animale.
Andrea sceglie invece di lavorare con le mani, di vivere secondo i ritmi antichi delle stagioni. Loro due, insieme,
sono la scintilla
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Terre selvagge, Vassalli Sebastiano
Ai piedi del monte Ros, impassibile nella sua armatura di ghiacci, dimora degli dei, centro del mondo
conosciuto, si estende una pianura fitta di boschi e pericoli. In questa terra a sud delle Alpi, disabitata e
talmente inospitale che nel 101 a. C. non ha ancora un nome, sono schierati uno di fronte all'altro, su una
superficie lunga chilometri, i due eserciti più grandi del continente. Duecentomila uomini pronti a combattere
corpo a corpo, a massacrarsi fino allo stremo: a fare la guerra nel modo in cui la guerra veniva fatta oltre due
millenni fa. Da una parte un popolo di invasori, anzi di "diavoli", che ha percorso l'Europa in lungo e in largo,
portando distruzione ovunque, ed è dilagato nella valle del Po saccheggiando città e villaggi, mettendo in fuga
gli abitanti. È il popolo dei Cimbri, invincibile da vent'nni e deciso, forse, ad attaccare persino Roma. Dall'altra
parte c'è il console Caio Mario, l'uomo nuovo della politica, con il suo esercito di plebei ed ex schiavi, l'ultimo in
difesa dell'Urbe. Quella che stanno per affrontare non è una battaglia, è lo scontro tra due civiltà al bivio
cruciale della sopravvivenza, è un evento destinato a cambiare la Storia. "Terre selvagge" è un viaggio nel
tempo, in un'Italia ancora misteriosa, così vicina e così lontana da quella che conosciamo. È il racconto di una
pagina drammatica della vicenda umana, finora avvolta da incertezze, falsità e malintesi
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La sirena, Camilla Lackberg
Un mazzo di gigli bianchi e una busta con un biglietto. L'ennesimo. Impegnato nel lancio del suo romanzo
d'esordio, Christian Thydell riconosce sul cartoncino bianco che gli viene recapitato prima di una presentazione
la stessa calligrafia elaborata che da oltre un anno lo perseguita, e finisce per crollare. A Erica Falck, sua
preziosa consulente nella stesura del libro, confessa di ricevere da tempo oscure lettere anonime. Uno
sconosciuto lo minaccia di morte, e il pericolo si fa sempre più vicino. Quando dal ghiaccio lungo la costa viene
ripescato il corpo di un vecchio amico di Christian misteriosamente scomparso tre mesi prima, l'ispettore Patrik
Hedström si convince che tra i due episodi ci sia una relazione e comincia a indagare. Intanto Erica, in faticosa
attesa di due gemelli, decide di seguire una pista tutta sua. Chi meglio di lei conosce la psicologia di uno
scrittore? Sa bene che, quando si scrive, si finisce sempre per infilare nella trama anche qualcosa della propria
vita. Il presente di Fjällbacka torna a intrecciarsi a drammi che hanno la loro origine in tempi lontani, una fumosa
e tormentata concatenazione di cause ed effetti che si trascina negli anni, a conferma che i segreti non si
lasciano mai seppellire per sempre e che il passato, inesorabilmente, finisce coll'agguantarti.
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La guerra non era finita, Francesco Trento
Pochi mesi dopo la Liberazione, nella Casa del Popolo di Lambrate, il comandante della 118 Brigata Garibaldi
Giulio Paggio riunisce alcuni partigiani. Dice loro che la guerra non è finita, che bisogna riprendere le armi. La
prospettiva ultima è quella di farsi trovar pronti, se la rivoluzione dovesse proseguire il suo cammino. Ma la
spinta immediata, il pungolo all'azione, è il desiderio di stanare i fascisti impuniti, trovare quelli che sono sfuggiti
al giusto castigo, e pareggiare finalmente i conti. Sotto la guida del "tenente Alvaro", la Volante Rossa ingaggia
una lotta senza quartiere contro i rinati gruppi neofascisti, divenendo presto un punto di riferimento per i
lavoratori milanesi. Tutti li chiamano: gli operai per difendere le fabbriche occupate dalla polizia, il PCI per il
servizio d'ordine e la vigilanza notturna alle sedi del partito. Nel luglio 1948 il momento sembra arrivato: Togliatti
è in un letto di ospedale, colpito da tre colpi di pistola. Gli uomini della Volante Rossa, armati di mitra e
panzerfaust, si dirigono a bordo del loro camion verso una caserma dei carabinieri, intenzionati a prenderla
d'assalto. Intanto, un'auto con a bordo un dirigente di spicco della Federazione milanese del PCI tenta
disperatamente di intercettarli, prima che scatenino una guerra
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Luz. Solo per amore. Le Vendicatrici, Massimo Carlotto, Marco Videtta
Luz, di Massimo Carlotto e Mirco Videtta è un romanzo che fa parte del ciclo de Le Vendicatrici, una serie di
romanzi dedicati al tema della vendetta. La vendetta è una parola al femminile. Non a caso gli antichi greci la
raffiguravano attraverso una divinità femminile: Nemesi. E’ la dea che dispensa la giustizia riparatrice.
Provvedeva a risolvere i delitti impuniti, le ingiustizie irrisolte e si lanciava con ferocia contro chi aveva
commesso del male ed era rimasto incolume. E le protagoniste di questo ciclo di romanzi, infatti, sono donne in
cerca di vendetta. Luz Hurtado è una di queste donne. Lei assieme a Ksenia, Eva e Sara, sullo sfondo dell’Italia
di oggi, decidono di combattere e di ribellarsi alle ingiustizie commesse da uomini scellerati. Le quattro donne
sono diverse per carattere, ognuna di loro ha un passato differente, eppure, sono accomunate dal fatto che
ciascuna di loro ha subito una forma di ingiustizia. Adesso, unite dall’odio e dalla sete di vendetta, formano un
gruppo molto unito. Dopo le vicende vissute da Ksenia, una donna proveniente dalla Siberia che è caduta
vittima di un inganno ordito da un uomo senza scrupoli, le vendicatrici continuano la loro avventura alla ricerca
di giustizia. Ma quando si compie una vendetta, è necessario non lasciarsi dietro nessuno strascico. E’ questo
l’errore in cui sono incorse le vendicatrici, che ora devono gestire una situazione complicata. Sono diventate a
loro volta dei bersagli e si ritrovano esposte a un nuovo pericolo. La situazione di Luz Hurtado è quella più
delicata. Lei è, tra le quattro, la più esposta alla minaccia imminente. Luz infatti custodisce un segreto, pensava
di essere al sicuro e invece questo segreto è emerso, lasciandola vulnerabile. Se la situazione dovesse
evolversi nella direzione temuta da Luz, si arriverebbe ad una drammatica catastrofe. Lei sicuramente
impazzirebbe, distrutto da un dolore tremendo. Ora tocca alle altre tre donne prendersi cura di Luz e impedire
che le venga fatto del male. Luz è il secondo volume de Le Vendicatrici, un ciclo firmato da Massimo Carlotto e
Mirco Videtta.
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Pandora, Licia Troisi
Pam ama la musica metal e il suo look estremo non la fa mai passare inosservata. Eppure lei si sente invisibile.
Perché nessuno la vede davvero, oltre gli occhi bistrati di nero e i vestiti dark. Nessuno tranne Sam, che vive in
un palazzone alla periferia di Roma e, come lei, è un escluso. I due ragazzi non si conoscono, ma i loro destini
collidono la notte di Halloween, quando un antico rito si compie: durante una seduta spiritica, Pam apre un
misterioso scrigno proveniente dall'antico Egitto da cui si sprigionano gli Angeli della Morte, sei demoni che si
impossessano di corpi umani seminando terrore nel mondo. Nulla sarà più come prima: Sam acquisirà il
terribile potere di uccidere con il tocco delle mani, mentre Pam diventerà davvero invisibile. Solo con l'aiuto del
nuovo amico potrà ritrovare gli Angeli della Morte che ha liberato: perché il suo nome è Pandora, l'Apriporta. Età
di lettura: da 13 anni.
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Il segreto della Monaca di Monza, Marina Marazza
Milano, XVII secolo. La città è sotto il dominio della cattolicissima Spagna, che punisce con inaudita ferocia ogni
forma di eresia. Mentre nelle piazze si accendono i roghi, l'Inquisizione estorce confessioni sotto tortura e
nessuno può ritenersi immune dal fanatismo religioso. Nemmeno tra le austere mura di un monastero. Del
resto, persino lì si annida la più pericolosa delle eresie: l'amore, quello che accende i sensi, travolge la ragione
e spinge a gesti folli. Marianna lo sa bene: costretta dal padre a monacarsi giovanissima, da anni vive
prigioniera nel convento di clausura di Monza. Ma né le grigie celle né le ore trascorse in preghiera sono riuscite
a spegnere i suoi sogni, i suoi desideri più inconfessati. Finché un giorno, al di là del muro del giardino, vede lui,
Paolo. La passione tra i due è immediata, intensa, sfrontata. Si consuma ogni notte, tra la silenziosa complicità
di alcune consorelle, l'invidia di altre, le voci maligne che cominciano a circolare fuori dal convento. Pur di farle
tacere, i due amanti sono pronti a qualsiasi intrigo e sortilegio. Anche a versare sangue innocente. E mentre si
stringe la morsa dell'Inquisitore, i sospetti si fanno pressanti e le verità più torbide.