Intervento di Flavia Caretto - Convegni

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Intervento di Flavia Caretto - Convegni
3° Convegno Internazionale Autismi, Riva
del Garda 2012
Flavia Caretto, Bruna Scalese, Gabriella Dibattista
Autismo e autonomie
personali:
definizione e analisi del compito
“…Non potevo fare la doccia perché non
sopportavo le gocce d’acqua sulla pelle,
mi facevano male. Le gocce d’acqua
erano piccole lame che mi tagliavano.
Dovevo lavarmi nella vasca ed era
importante che la pelle del mio corpo
fosse toccata ovunque dalla stessa
quantità d’acqua allo stesso tempo,
altrimenti non avrei potuto sopportarlo.
Non davo grande importanza all’igiene e
anzi avrei preferito non dovermi lavare
mai….”
Gunilla Gerland, 1999, p.110 - 111
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3° Convegno Internazionale Autismi, Riva
del Garda 2012
Che cosa è
“autonomia”
per una persona dello spettro autistico?
Avere la possibilità di scegliere
e farsi carico di sé stessa
(al massimo delle proprie potenzialità)
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Abilità di autonomia: definizione
Le autonomie di base
sono comportamenti quotidiani che
accompagnano il soddisfacimento di necessità
fisiologiche e la cura della persona
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3° Convegno Internazionale Autismi, Riva
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ABILITÀ DI AUTONOMIA
categorie ed esempi
Alimentazione
• Masticare, usare le
posate, versare l’acqua
nel bicchiere…
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ABILITÀ DI AUTONOMIA
categorie ed esempi
Controllo sfinterico e
uso dei servizi igienici
• Segnalare il bisogno,
recarsi in bagno, usare
la carta igienica…
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ABILITÀ DI AUTONOMIA
categorie ed esempi
Igiene personale
• Lavarsi i denti, farsi la
doccia, asciugarsi,
pettinarsi…
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ABILITÀ DI AUTONOMIA
categorie ed esempi
Vestirsi / Svestirsi
• Infilarsi i calzini,
togliersi la giacca,
allacciarsi le scarpe…
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LE ABILITÀ INTEGRANTI
Le abilità integranti
riguardano comportamenti quotidiani
che consentono l’integrazione
nel tessuto sociale
e l’uso delle strutture comunitarie
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ABILITÀ INTEGRANTI
categorie ed esempi
Cura del luogo di vita
• Apparecchiare,
sparecchiare, rifarsi il
letto, lavare le finestre,
lavare i piatti…
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ABILITÀ INTEGRANTI
categorie ed esempi
Mobilità nella
comunità
• Attraversare la strada,
prendere l’autobus,
riconoscere le insegne
dei negozi…
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ABILITÀ INTEGRANTI
categorie ed esempi
Fruizione dei servizi
• Spedire lettere, andare al
bar, andare al ristorante,
fare la spesa al
supermercato…
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ABILITÀ INTEGRANTI
categorie ed esempi
Abilità pre-lavorative e
lavorative
• Mettere in ordine il
luogo di lavoro,
cooperare con un
collega, fare fotocopie,
scartavetrare...
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ABILITÀ INTEGRANTI
di tipo cognitivo
• Usare l’orologio
Sono abilità da
considerare utili per
l’integrazione nella
comunità
• Usare il calendario
• Usare il telefono
• Usare il denaro
• Usare il computer
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Perché lavorare sulle autonomie
Significato individuale e sociale di
autonomia / dipendenza
Insegnare azioni VS condividere significati
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Lavorare sulle autonomie
Valutazione
Definizione degli obiettivi
Intervento
Verifica
Risoluzione di problemi
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VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ DI AUTONOMIA
La valutazione serve a comprendere
da dove iniziare l’intervento educativo
a cosa mirare (gli obiettivi)
come intervenire (gli aiuti e le altre modalità di intervento utili
per quella persona in quella situazione)
se si sta andando nella giusta direzione (la verifica)
Non si può cominciare alcun intervento
educativo senza una valutazione!
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VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ DI AUTONOMIA
Osservazione indiretta
Colloquio non strutturato con i caregiver
Intervista tramite questionario
Osservazione diretta
non strutturata
valutazione tramite analisi del compito
valutazione funzionale tramite test
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L’osservazione indiretta
i colloqui con i caregiver (familiari, insegnanti,
educatori…)
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L’osservazione indiretta
guide (1)
Strumenti di valutazione
Esempi di item
Scala di Valutazione dell’Early
Start Denver Model
→ Mangia i pasti e la merenda
seduto al tavolo
Test Portage
→ Si ferma sul marciapiede
Profilo Psicoeducativo PEP 3
→ Il vostro bambino dorme per tutta
la notte
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L’osservazione indiretta
guide (2)
Strumenti di
valutazione
Esempi di item
Vineland
→ Riordino delle proprie cose
(AAPEP) – TTAP
→ Usa i bagni pubblici da solo e in modo
appropriato (scala scolastica/lavorativa)
→ Si prepara da solo la borsa per una notte fuori
casa o per la scuola (scala familiare)
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L’osservazione diretta
osservare direttamente la persona, in maniera
non strutturata (informale) o con specifici
strumenti di valutazione
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Osservazione diretta
ambienti
l’osservazione diretta delle abilità di
autonomia può avvenire
in ambiente realmente “naturale”
come l’abitazione della persona
o in un ambiente “artificiale” come un
ambulatorio, che deve però offrire le
adeguate opportunità
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VALUTAZIONE FUNZIONALE
attraverso l’analisi del compito
L’analisi del compito consiste:
1. nell’identificare e sequenziare le
componenti del compito
2. nell’identificare i prerequisiti
all’esecuzione delle diverse
componenti
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VALUTAZIONE FUNZIONALE
attraverso l’analisi del compito
Ha gli obiettivi di:
costruire una check list (lista di
valutazione) per verificare il possesso
di un’abilità e il livello di aiuto
necessario ad eseguirla
eventualmente identificare i
prerequisiti ad una determinata abilità
in modo da orientare l’intervento sul
loro sviluppo
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Identificare la situazione e i materiali
Definire il momento della
giornata e l’occasione per
osservare (e successivamente per
intervenire) su una determinata
abilità di autonomia o integrante
(es: lavarsi i denti dopo mangiato;
prendere l’autobus per andare a
scuola…)
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Identificare la situazione e i materiali
Individuare il modo in cui l’attività
verrà anticipata alla persona (es:
verbalmente? Con un oggetto?
Con un’immagine?... Quando?
Come?...) ed integrare questa
informazione nelle modalità di
comunicazione recettiva (schema
della giornata)
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Identificare la situazione e i materiali
Mettere a punto tutta la sequenza
e i materiali, che devono essere
disponibili e predisposti, come se
si stesse per eseguire una ricetta
di cucina; a questo proposito, si
suggerisce che l’osservatore possa
eseguire preventivamente
realmente tutta la sequenza di
azioni che verrà richiesta alla
persona
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Mettere a punto la lista di valutazione
Una lista di valutazione in genere contiene i
seguenti elementi:
Definizione dell’abilità
Sequenza delle componenti dell’attività
Spazio per la registrazione dei livelli di esecuzione
(o performance)
Spazio per segnalare le note
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Componenti della scheda
N
1
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3
4
5
6
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8
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Componenti
data dell’osservazione
luogo dell’osservazione
nome delle persona valutata
nomi delle persone che eseguono la valutazione
definizione operativa dell’abilità o attività che viene valutata
sequenza delle sottocomponenti dell’azione
codifica delle prestazioni
legenda per la codifica dei livelli di performance
Note
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Lista di valutazione
livelli di esecuzione
si oppone, è del tutto passivo
esegue con guida fisica
esegue con indicazione gestuale
esegue con imitazione
esegue con suggerimento verbale
esegue con supervisione
esegue autonomamente
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Lista di valutazione
Codifica delle modalità di esecuzione
Tipo di prestazione
La persona non
esegue
La persona esegue
con aiuto
La persona esegue
autonomamente
+/+
Rappresentazioni simboliche
NA
F oppure NR (fallito
(non acquisito)
o non riuscito)
E (emergente)
P (potenziale)
A (acquisito)
R (riuscito)
Punteggio
0
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Lista di valutazione
Codifica delle modalità di esecuzione
Tipo di prestazione
Non acquisito
Non acquisito
Emergente
Emergente
Emergente
Emergente
Acquisito
Punteggi
0
1
2
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Specifica degli aiuti
Si oppone, è del tutto passivo
Esegue con guida fisica
Esegue con indicazione gestuale
Esegue con imitazione
Esegue con suggerimento verbale
Esegue con supervisione
Esegue autonomamente
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Esempio di scheda
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Esempio di scheda
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Osservare l’esecuzione
Durante l’esecuzione, è preferibile che gli operatori
implicati nell’osservazione siano due, di cui
Uno con il ruolo di fornire aiuti (educatore)
Uno con il ruolo di prendere appunti sulle modalità di
esecuzione (osservatore)
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Osservare l’esecuzione
I diversi tipi di aiuti
Due categorie di aiuti
Gli aiuti visualizzati
Gli aiuti “umani” o relazionali
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Discutere i risultati
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Adattare e riproporre
In seguito all’osservazione ed
alla discussione dei risultati, è
necessario quasi sempre
apportare modifiche
all’attività e riproporla
Le modifiche dovrebbero
cercare di garantire
Occasioni reali di autonomia
Motivazione
Indipendenza
Generalizzazione
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VALUTAZIONE funzionale tramite strumenti
BAB Behavior Assessment Battery
LAP Learning Accomplishment Profile
ESDM Denver (area autonomie)
Portage – area autonomie
(PEP-R) – PEP 3 profilo psicoeducativo
(AAPEP) – TTAP Teacch Transition Assessment
Profile
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“…Ora ti insegno” disse lei prendendo le
mie mani e facendomi vedere come
dovevo fare. Fu un momento importante
per me, anche se sicuramente lei se ne
dimenticò subito dopo. Era la prima volta
che qualcuno intuiva cosa non sapevo
fare e sapeva come farmi capire. Non ebbi
difficoltà ad imparare in quel modo.
Prima non avevo imparato perché le
parole non erano state sufficienti e perché
non mi bastava guardare come facevano
gli altri. Dovevo imparare usando le mie
mani, passo dopo passo…
Gunilla Gerland, 1999, p.179
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Bibliografia e riferimenti
• Caretto F. Dibattista G. &
Scalese B. (2012) Autismo e
autonomie personali, Erickson:
Trento
• De Clercq H. (2011) L’autismo da
dentro, Erickson: Trento
• Nisi A. & Ceccarani P. (1994)
Apprendimento ai primi passi,
Erickson: Trento
• Wehman, Renzaglia & Bates
L’integrazione sociale, Erickson:
Trento
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Riferimenti
Le citazioni sono tratte da:
o Gunilla Gerland (1999) Una
persona vera. Phoenix: Roma
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