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COMUNICATO STAMPA
Emergenza in ospedale: occorre un team per la risposta immediata
Gli esperti in materia riuniti al 10° Congresso SIARED in corso a Catania
Catania, 14 maggio 2014 – Se si verifica un’emergenza sanitaria al di fuori dell’ospedale, si chiama il
118. Che cosa accade quando invece l’emergenza si verifica proprio all’interno degli ospedali, nei reparti di
degenza? Da chi è gestita e come? A queste domande ha risposto la sessione “Il team dell’emergenza
intra-ospedaliera e lo scompenso cardiaco acuto” nell’ambito del 10° Congresso SIARED (Società
Italiana Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore) in corso a Catania.
“La gestione di tali emergenze – spiegano gli esperti - deve essere garantita attraverso
un’organizzazione chiara e un piano di risposta adeguato in termini di rapidità e appropriatezza, in grado di
far fronte ad arresti cardiaci, a emergenze con compromissione delle altre funzioni vitali (neurologica e
respiratoria), alle emergenze con funzioni vitali conservate”.
La strutturazione di questo tipo di attività dovrebbe prevedere l’impiego di team dedicati e l’utilizzo di
criteri per individuare i pazienti che richiedono un supporto avanzato da parte dei team d’emergenza per la
tempestiva attivazione di tutte le risorse.
Una delle metodiche più utili per individuare precocemente situazioni ad alto rischio è l’ecografia
clinica, in particolare l’ultrasonografia nella gestione del paziente ad alto rischio di arresto cardiaco.
“Gli studi dimostrano – sostengono gli esperti - che un elevato numero di pazienti, ricoverato in reparti
ospedalieri di degenza ordinaria, presenta segni e sintomi di deterioramento clinico almeno otto ore prima
dell'arresto cardiocircolatorio. Altri dati rivelano che un'elevata percentuale di pazienti ammessi in terapia
intensiva non sono stati gestiti in modo ottimale prima del loro ricovero, con un esito più favorevole dei
pazienti trattati rispetto ai pazienti non trattati”.
Per questi motivi, i sistemi di gestione dell’emergenza all'interno dell'ospedale contribuiscono sia a
ridurre la mortalità in caso di arresto cardiaco, sia a gestire il paziente prima che la funzionalità dei
principali organi vitali sia compromessa in modo irreversibile.
Nell'organizzazione dei soccorsi è necessario distinguere le aree critiche (rianimazione, terapia
intensiva cardiologica, pronto soccorso) dalle aree non critiche. Nel primo caso, il paziente è monitorizzato,
in molti casi sottoposto a ventilazione meccanica. Nelle aree non intensive, si applicano le linee guida sulla
gestione delle emergenze intra-ospedaliere. Queste prevedono cinque componenti essenziali del sistema
di risposta rapida: un braccio afferente, costituito dal personale del reparto di degenza e deputato alla
rilevazione della criticità ed all’attivazione del sistema, un braccio efferente, responsabile della risposta
avanzata all’emergenza, un sistema di raccolta ed analisi dei dati, una struttura di governo clinico per gli
aspetti gestionali ed infine una struttura in grado di progettare ed attuare percorsi per la prevenzione
dell’arresto cardiorespiratorio attraverso una gestione proattiva dei pazienti potenzialmente critici.
SIARED: Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore. E’ la Società Scientifica collegata all’AAROI-EMAC
che ha il compito di promuovere lo studio, la ricerca, la formazione negli ambiti dell’Anestesia e della Rianimazione, della Terapia del
Dolore, delle Cure palliative, della Terapia Iperbarica, dell’Emergenza, dell’Area Critica e delle discipline affini. Il Presidente è la
Dottoressa Adriana Paolicchi.
SIARED
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